Secondo di Samuele
o, secondo la versione greca dei Settanta, SECONDO DEI RE
1 E avvenne dopo la morte di Saul, e quando Davide stesso era tornato dall’aver abbattuto gli amalechiti,*+ che Davide continuò a dimorare due giorni a Ziclag.+ 2 E il terzo giorno avvenne che, ecco, un uomo+ veniva dal campo, da Saul, con le vesti strappate+ e terra sulla testa;+ e avvenne che quando fu venuto da Davide, subito cadde a terra+ e si prostrò.
3 E Davide gli diceva: “Da dove vieni?” al che gli disse: “Sono scampato dal campo d’Israele”. 4 E Davide proseguì, dicendogli: “Come è andata la cosa? Riferiscimi, ti prego”. A ciò egli disse: “Il popolo è fuggito dalla battaglia e anche molti del popolo sono caduti così che sono morti,+ e sono morti perfino Saul+ e Gionatan+ suo figlio”. 5 Davide disse quindi al giovane che gli riferiva: “Come sai realmente che Saul è morto e anche Gionatan suo figlio?”+ 6 A ciò il giovane che gli riferiva disse: “Mi trovai per caso sul monte Ghilboa,+ e là Saul si appoggiava alla sua lancia;+ ed ecco, i guidatori di carri* e gli uomini a cavallo lo avevano raggiunto.+ 7 Quando si voltò e mi vide, allora mi chiamò, e io dissi: ‘Eccomi!’ 8 E mi diceva: ‘Chi sei?’ al che gli dissi: ‘Sono un amalechita’.+ 9 Quindi disse: ‘Stammi sopra, ti prego, e mettimi decisamente a morte, poiché mi ha preso il crampo,* perché tutta la mia anima+ è ancora in me’. 10 Stetti dunque su di lui e lo misi decisamente a morte,+ poiché sapevo che non poteva vivere dopo essere caduto. Quindi presi il diadema+ che aveva sulla testa e il braccialetto che aveva al braccio, per portarli qui al mio signore”.
11 A ciò Davide afferrò le sue vesti e le strappò,+ e così fecero anche tutti gli uomini che erano con lui. 12 E facevano lamento e piangevano+ e digiunavano+ fino alla sera su Saul e su Gionatan suo figlio e sul popolo di Geova* e sulla casa d’Israele,+ perché erano caduti di spada.
13 Davide disse ora al giovane che gli aveva riferito: “Di dove sei?” al che egli disse: “Sono figlio di un residente forestiero, un amalechita”.+ 14 Quindi Davide gli disse: “Come mai non hai temuto+ di stendere la mano per ridurre in rovina l’unto*+ di Geova?” 15 Allora Davide chiamò uno dei giovani e disse: “Accostati. Colpiscilo”. Pertanto lo abbatté così che morì.+ 16 Davide quindi gli disse: “La colpa di sangue per te* sia sulla tua propria testa,+ perché la tua propria bocca ha attestato contro di te,+ dicendo: ‘Io stesso ho messo decisamente a morte l’unto di Geova’”.+
17 E Davide intonava questo canto funebre+ su Saul e su Gionatan suo figlio+ 18 e diceva che si insegnasse ai figli di Giuda+ “L’Arco”.+ Ecco, è scritto nel libro di Iashar:*+
Non annunciatelo nelle vie di Ascalon,+
Affinché non si rallegrino le figlie dei filistei,
Affinché non esultino le figlie degli incirconcisi.+
21 O monti di Ghilboa,+ non sia su di voi rugiada, né pioggia, né ci siano campi di sante contribuzioni;*+
Perché là si sporcò* lo scudo dei potenti,
Lo scudo di Saul, così che non ce ne fu nessuno unto con olio.+
22 Dal sangue degli uccisi, dal grasso dei potenti,
L’arco di Gionatan non tornò indietro,+
E la spada di Saul non tornava senza successo.+
23 Saul e Gionatan,+ gli amabili e i piacevoli durante la loro vita,
E nella loro morte non furono separati.+
Erano più veloci delle aquile,+
24 O figlie d’Israele, piangete su Saul,
Che vi vestiva di scarlatto con eleganza,
Che poneva sulle vostre vesti ornamenti d’oro.+
26 Sono angustiato per te, fratello mio Gionatan,
Mi eri molto piacevole.+
Il tuo amore era per me più meraviglioso dell’amore delle donne.+
2 E dopo ciò avvenne che Davide interrogava Geova,+ dicendo: “Salirò in una delle città di Giuda?” A ciò Geova gli disse: “Sali”. E Davide proseguì, dicendo: “Dove salirò?” Quindi egli disse: “A Ebron”.+ 2 Pertanto Davide vi salì e anche le sue due mogli, Ahinoam+ l’izreelita e Abigail+ moglie di Nabal il carmelita. 3 E Davide fece salire gli uomini+ che erano con lui, ciascuno con la sua casa; e presero a dimorare nelle città [del territorio] di Ebron. 4 Quindi gli uomini di Giuda+ vennero e lì unsero+ Davide come re sulla casa di Giuda.+
E vennero a riferire a Davide, dicendo: “Gli uomini di Iabes-Galaad furono quelli che seppellirono Saul”. 5 Perciò Davide mandò messaggeri agli uomini di Iabes-Galaad+ e disse loro: “Siate benedetti da Geova,+ perché esercitaste questa amorevole benignità*+ verso il vostro signore,* verso Saul, in quanto lo seppelliste.+ 6 E ora Geova eserciti verso di voi amorevole benignità+ e fidatezza,* e anch’io eserciterò verso di voi questa bontà perché avete fatto questa cosa.+ 7 E ora si rafforzino le vostre mani e mostratevi uomini valorosi,+ perché il vostro signore Saul è morto, e io stesso sono colui che la casa di Giuda ha unto come re+ su di loro”.
8 In quanto ad Abner+ figlio di Ner, capo dell’esercito che era appartenuto a Saul, prese Is-Boset,+ figlio di Saul, e lo faceva passare* a Maanaim,+ 9 e lo faceva re su Galaad+ e gli asuriti* e Izreel+ e su Efraim+ e Beniamino+ e su Israele, tutto quanto. 10 Is-Boset, figlio di Saul, aveva quarant’anni quando divenne re su Israele, e regnò per due anni. Solo la casa di Giuda+ mostrò di seguire Davide. 11 E il numero dei giorni che Davide regnò a Ebron sulla casa di Giuda fu di sette anni e sei mesi.+
12 A suo tempo Abner figlio di Ner e i servitori di Is-Boset, figlio di Saul, uscirono da Maanaim+ verso Gabaon.+ 13 In quanto a Gioab+ figlio di Zeruia+ e ai servitori di Davide, uscirono* e in seguito si incontrarono insieme presso la piscina di Gabaon; e sedevano gli uni da un lato della piscina e gli altri dall’altro lato della piscina. 14 Infine Abner disse a Gioab: “Si levino i giovani, ti prego, e contendano davanti a noi”. A ciò Gioab disse: “Si levino”. 15 Allora si levarono e passarono per numero, dodici che appartenevano a Beniamino e a Is-Boset,+ figlio di Saul, e dodici dei servitori di Davide. 16 E si afferravano gli uni gli altri per la testa, con la spada di ciascuno nel fianco dell’altro, così che caddero insieme. E quel luogo fu chiamato Elcat-Azzurim,* che è a Gabaon.+
17 E il combattimento fu estremamente duro quel giorno, e Abner+ e gli uomini d’Israele furono infine sconfitti davanti ai servitori di Davide. 18 Ora là si trovavano i tre figli di Zeruia,+ Gioab+ e Abisai+ e Asael;+ e Asael era veloce di piedi come una delle gazzelle+ che sono nella campagna. 19 E Asael si mise a inseguire Abner, e non deviò né a destra né a sinistra dal seguire Abner. 20 Alla fine Abner guardò dietro di sé e disse: “Sei tu, Asael?” al che egli disse: “Sono io”. 21 Quindi Abner gli disse: “Piega a destra o a sinistra e afferrati uno dei giovani e prenditi le sue spoglie”.+ E Asael non volle deviare dal seguirlo. 22 Abner disse dunque di nuovo ad Asael: “Devia dal seguirmi. Perché ti dovrei stendere a terra?*+ Come potrei quindi alzare la faccia verso Gioab tuo fratello?” 23 Ma egli si rifiutava di deviare; e Abner lo colpì all’addome+ con il calcio* della lancia, così che la lancia gli uscì dal dorso; e lì cadde e morì dov’era. E avvenne che tutti quelli che venivano al luogo dove Asael era caduto e poi era morto si fermavano.+
24 E Gioab e Abisai andarono all’inseguimento di Abner. Mentre il sole tramontava essi stessi giunsero al colle di Amma, che è di fronte a Ghia sulla via del deserto di Gabaon.+ 25 E i figli di Beniamino si radunavano dietro ad Abner, e divennero una sola compagnia e stavano in cima a un colle. 26 E Abner chiamava Gioab e diceva: “Divorerà la spada+ all’infinito? Non sai realmente che alla fine ci sarà amarezza?+ Fino a quando non dirai dunque al popolo di volgersi dal seguire i loro fratelli?”+ 27 Allora Gioab disse: “Come vive il [vero] Dio,*+ se tu non avessi parlato,+ solo la mattina il popolo si sarebbe ritirato, ciascuno dal seguire il proprio fratello”. 28 Gioab suonò ora il corno,+ e tutto il popolo si fermò e non continuò più a inseguire Israele, e non ripresero più il combattimento.
29 In quanto ad Abner e ai suoi uomini, marciarono per l’Araba+ tutta quella notte e passavano il Giordano+ e marciavano per l’intero burrone e giunsero infine a Maanaim.+ 30 In quanto a Gioab, si volse dal seguire Abner e radunava tutto il popolo. E dei servitori di Davide mancavano diciannove uomini e Asael. 31 E i servitori di Davide, da parte loro, avevano abbattuto quelli di Beniamino e degli uomini di Abner: morirono trecentosessanta uomini.+ 32 E portavano Asael+ e lo seppellivano nel luogo di sepoltura di suo padre,+ che è a Betleem.+ Quindi Gioab e i suoi uomini marciavano tutta la notte, e a Ebron+ si fece per loro la luce del giorno.
3 E la guerra fra la casa di Saul e la casa di Davide si protrasse a lungo;+ e Davide si andava rafforzando,+ e la casa di Saul declinava sempre più.+
2 Frattanto, erano nati a Davide dei figli+ a Ebron,+ e il suo primogenito fu Amnon+ da Ahinoam+ l’izreelita. 3 E il suo secondo fu Chileab+ da Abigail+ moglie di Nabal il carmelita, e il terzo fu Absalom+ figlio di Maaca figlia di Talmai+ re di Ghesur. 4 E il quarto fu Adonia+ figlio di Agghit,+ e il quinto fu Sefatia+ figlio di Abital. 5 E il sesto fu Itream+ da Egla, moglie di Davide. Questi nacquero a Davide a Ebron.
6 E avvenne che, mentre la guerra fra la casa di Saul e la casa di Davide proseguiva, Abner+ stesso rafforzava di continuo la sua posizione nella casa di Saul. 7 Ora Saul aveva avuto una concubina il cui nome era Rizpa,+ figlia di Aia.+ Più tardi Is-Boset*+ disse ad Abner: “Perché avesti relazione con la concubina+ di mio padre?” 8 E Abner si adirò+ molto alle parole di Is-Boset e diceva: “Sono io la testa di un cane+ che appartiene a Giuda? Oggi continuo a esercitare amorevole benignità verso la casa di Saul tuo padre, verso i suoi fratelli e i suoi amici personali, e non ti ho fatto trovare nella mano di Davide; eppure oggi mi chiedi conto di un errore riguardo a una donna. 9 Così Dio faccia ad Abner e così vi aggiunga+ se, proprio come Geova giurò a Davide,+ non è il modo in cui io farò a lui, 10 in maniera da trasferire il regno dalla casa di Saul e da stabilire il trono di Davide su Israele e su Giuda da Dan a Beer-Seba”.+ 11 Ed egli non poté più dire ad Abner una parola di risposta perché aveva timore di lui.+
12 All’istante Abner mandò dunque messaggeri a Davide, dicendo: “A chi appartiene il paese?” aggiungendo: “Concludi con me il tuo patto, ed ecco, la mia mano sarà con te per volgere al tuo fianco tutto Israele”.+ 13 A ciò egli disse: “Bene! Io stesso concluderò un patto con te. Solo una cosa ti chiedo, dicendo: ‘Non puoi vedere la mia faccia+ salvo che prima tu non mi conduca Mical,+ figlia di Saul, quando vieni a vedere la mia faccia’”. 14 Inoltre, Davide mandò messaggeri a Is-Boset,+ figlio di Saul, dicendo: “Ridammi mia moglie Mical, con la quale mi fidanzai per cento prepuzi+ dei filistei”. 15 Is-Boset dunque mandò e la prese da suo marito,* Paltiel*+ figlio di Lais. 16 Ma suo marito camminava con lei, piangendo mentre camminava dietro di lei fino a Baurim.+ Quindi Abner gli disse: “Va, torna!” Allora egli tornò.
17 Frattanto Abner si era messo in comunicazione con gli anziani d’Israele, dicendo: “Ieri e in precedenza+ mostraste di cercare Davide come re su di voi. 18 E ora agite, poiché Geova stesso disse a Davide: ‘Per mano di Davide+ mio servitore salverò il mio popolo Israele dalla mano dei filistei e dalla mano di tutti i loro nemici’”. 19 Quindi Abner parlò anche agli orecchi di Beniamino,+ dopo di che Abner andò a parlare anche agli orecchi di Davide a Ebron di tutto ciò che era buono agli occhi d’Israele e agli occhi dell’intera casa di Beniamino.
20 Quando Abner venne da Davide a Ebron, e con lui venti uomini, Davide faceva un banchetto+ ad Abner e agli uomini che erano con lui. 21 Quindi Abner disse a Davide: “Lascia che io mi levi e vada a radunare tutto Israele presso il mio signore il re, perché concludano un patto con te, e certamente diverrai re su tutto ciò che la tua anima brama”.+ Davide mandò dunque via Abner, ed egli se ne andava in pace.+
22 Ed ecco, i servitori di Davide e Gioab venivano da un’incursione, e le spoglie+ che portavano con sé erano abbondanti. In quanto ad Abner, egli non era con Davide a Ebron, poiché lo aveva mandato via, e se ne era andato in pace. 23 E Gioab+ e tutto l’esercito che era con lui vennero, e ora riferirono a Gioab, dicendo: “Abner+ figlio di Ner+ è venuto dal re, ed egli lo ha mandato via, e se ne va in pace”. 24 Gioab andò dunque dal re e disse: “Che hai fatto?+ Ecco, Abner è venuto da te. Perché lo hai mandato via così che se n’è andato liberamente? 25 Tu conosci bene Abner figlio di Ner,* che è venuto per ingannarti e per sapere il tuo uscire e il tuo entrare+ e per sapere ogni cosa che fai”.+
26 Allora Gioab uscì da presso Davide e mandò messaggeri dietro ad Abner, ed essi lo fecero quindi tornare+ dalla cisterna di Sira; e Davide stesso non lo sapeva. 27 Quando Abner tornò a Ebron,+ Gioab lo trasse ora da parte dentro la porta per parlare quietamente con lui.+ Comunque, lì lo colpì all’addome,+ così che morì a causa del sangue di Asael+ suo fratello. 28 Quando poi Davide lo udì, subito disse: “Io e il mio regno, dal punto di vista di Geova, siamo innocenti a tempo indefinito della colpa del sangue+ di Abner figlio di Ner. 29 Ricada sulla testa+ di Gioab e sull’intera casa di suo padre, e non sia stroncato dalla casa+ di Gioab uomo con lo scolo+ o lebbroso+ o uomo che afferri il fuso che gira+ o uno che cada di spada o uno che abbia bisogno di pane!”+ 30 In quanto a Gioab e ad Abisai+ suo fratello, uccisero Abner+ per il fatto che aveva messo a morte Asael loro fratello nella battaglia di Gabaon.+
31 Quindi Davide disse a Gioab e a tutta la gente che era con lui: “Strappatevi le vesti+ e cingetevi di sacco+ e fate lamento davanti ad Abner”. Anche il re Davide camminava dietro la bara. 32 E seppellirono Abner a Ebron; e il re alzava la voce e piangeva presso il luogo di sepoltura di Abner, e tutto il popolo si abbandonò al pianto.+ 33 E il re intonava un canto su Abner e diceva:
“Doveva Abner morire come della morte di una persona insensata?+
34 Le tue mani non erano state legate,+
E i tuoi piedi non erano stati serrati in ceppi di rame.+
Come si cade davanti ai figli d’ingiustizia,+ tu sei caduto”.
Allora tutto il popolo pianse+ di nuovo su di lui.
35 Più tardi tutto il popolo venne a dare a Davide pane+ di consolazione mentre era ancora quel giorno, ma Davide giurò, dicendo: “Così mi faccia Dio+ e così vi aggiunga, se prima che il sole tramonti+ assaggerò affatto pane o alcuna cosa!” 36 E tutto il popolo stesso lo notò, ed era bene ai suoi occhi. Come ogni cosa che il re faceva, fu bene agli occhi di tutto il popolo.+ 37 E tutto il popolo e tutto Israele seppe quel giorno che non aveva avuto origine dal re il mettere a morte Abner figlio di Ner.+ 38 E il re diceva ai suoi servitori: “Non sapete che in questo giorno è caduto in Israele un principe e un grande uomo?+ 39 E io oggi sono debole benché unto+ re, e questi uomini, i figli di Zeruia,+ sono troppo severi per me.+ Geova ripaghi l’operatore di ciò che è male secondo la sua propria malizia”.+
4 Quando il figlio+ di Saul udì che Abner era morto a Ebron,+ allora le sue mani si infiacchirono+ e gli israeliti stessi erano tutti turbati. 2 E c’erano due uomini, capi di bande di predoni,+ che appartenevano al figlio di Saul,* e il nome dell’uno era Baana e il nome dell’altro era Recab, figli di Rimmon il beerotita, dei figli di Beniamino; poiché anche Beerot+ si contava come parte di Beniamino. 3 E i beerotiti fuggivano a Ghittaim,+ e là divennero residenti forestieri fino a questo giorno.
4 Ora Gionatan,+ figlio di Saul, aveva un figlio dai piedi zoppi.+ Aveva cinque anni quando da Izreel+ giunse la notizia intorno a Saul e a Gionatan; e la sua balia lo portava fuggendo, ma avvenne che mentre essa correva nel panico della fuga, egli cadde e divenne zoppo. E il suo nome era Mefiboset.+
5 E i figli di Rimmon il beerotita, Recab e Baana, andavano e giungevano alla casa di Is-Boset+ verso il caldo del giorno, mentre prendeva il suo riposo meridiano. 6 Ed ecco, entrarono nel mezzo della casa come uomini che prendevano il frumento, e quindi lo colpirono all’addome;+ e gli stessi Recab e Baana+ suo fratello scamparono senza essere scoperti. 7 Quando furono entrati nella casa, egli giaceva sul suo letto nella sua stanza da letto interna, e quindi lo colpirono così che lo misero a morte,+ dopo di che gli staccarono la testa+ e, presa la sua testa, camminarono per la strada dell’Araba tutta la notte. 8 Alla fine portarono la testa di Is-Boset+ a Davide a Ebron e dissero al re: “Ecco la testa di Is-Boset figlio di Saul tuo nemico+ che cercava la tua anima;+ ma Geova dà al mio signore il re vendetta+ in questo giorno contro Saul e la sua progenie”.
9 Comunque, Davide rispose a Recab e a Baana suo fratello, figli di Rimmon il beerotita, e disse loro: “Come vive Geova+ che redense+ la mia anima+ da ogni angustia,+ 10 quando ci fu uno che mi riferì,+ dicendo: ‘Ecco, Saul è morto’, ed egli stesso divenne ai suoi propri occhi come un portatore di buone notizie, io, comunque, lo presi e lo uccisi+ a Ziclag quando era doveroso [da parte mia] dargli il compenso del messaggero; 11 quanto più allorché uomini malvagi+ stessi hanno ucciso un uomo giusto nella sua propria casa sul suo letto! E ora non dovrei io richiedere il suo sangue dalle vostre mani,+ e non devo eliminarvi dalla terra?”+ 12 Allora Davide comandò ai giovani ed essi li uccisero+ e mozzarono loro le mani e i piedi e li appesero+ presso la piscina di Ebron; e presero la testa di Is-Boset e la seppellirono quindi nel luogo di sepoltura di Abner a Ebron.+
5 A suo tempo tutte le tribù d’Israele vennero da Davide+ a Ebron+ e dissero: “Ecco, noi stessi siamo tuo osso e tua carne.+ 2 Sia ieri che in precedenza+ mentre Saul era re su di noi, tu stesso divenisti colui che faceva uscire ed entrare Israele.+ E Geova ti diceva: ‘Tu stesso pascerai+ il mio popolo Israele, e tu stesso diverrai condottiero+ su Israele’”. 3 Tutti gli anziani+ d’Israele vennero dunque a Ebron dal re, e il re Davide concluse con loro un patto+ dinanzi a Geova a Ebron; dopo di che unsero+ Davide come re su Israele.*+
4 Davide aveva trent’anni quando divenne re. Regnò per quarant’anni.+ 5 A Ebron regnò su Giuda sette anni e sei mesi+ e a Gerusalemme+ regnò trentatré anni su tutto Israele e su Giuda. 6 Di conseguenza il re e i suoi uomini andarono a Gerusalemme contro i gebusei+ che abitavano nel paese, ed essi dicevano a Davide: “Tu non entrerai qui, ma i ciechi e gli zoppi certamente ti respingeranno”,+ pensando: “Davide non entrerà qui”. 7 Ciò nonostante, Davide catturava la fortezza di Sion,+ cioè la Città di Davide.+ 8 Davide disse dunque quel giorno: “Chiunque colpisca i gebusei+ si incontri, per mezzo del tunnel dell’acqua,+ sia con gli zoppi che con i ciechi, odiosi all’anima di Davide!” Perciò dicono: “Il cieco e lo zoppo non entreranno nella casa”. 9 E Davide prese a dimorare nella fortezza, e fu chiamata la Città di Davide; e Davide edificava tutt’intorno dal Terrapieno*+ in dentro. 10 Così Davide continuò a divenire sempre più grande,+ e Geova, l’Iddio degli eserciti,*+ era con lui.+
11 E Hiram+ re di Tiro mandava messaggeri+ a Davide, e anche alberi di cedro+ e lavoratori del legno e lavoratori della pietra per le mura, ed edificavano una casa a Davide.+ 12 E Davide seppe che Geova lo aveva fermamente stabilito come re su Israele+ e che aveva esaltato+ il suo regno per amore del suo popolo Israele.+
13 Intanto, Davide continuò a prendere da Gerusalemme altre concubine+ e mogli+ dopo esser venuto da Ebron; e continuarono a nascere a Davide altri figli e figlie. 14 E questi sono i nomi di quelli che gli nacquero a Gerusalemme: Sammua+ e Sobab+ e Natan+ e Salomone,+ 15 e Ibar ed Elisua+ e Nefeg+ e Iafia,+ 16 ed Elisama+ ed Eliada ed Elifelet.+
17 E i filistei udivano che avevano unto Davide come re su Israele.+ Allora tutti i filistei salirono a cercare Davide. Quando Davide l’ebbe udito, scese dunque al luogo di difficile accesso.+ 18 E i filistei, da parte loro, vennero e si spargevano per il bassopiano di Refaim.+ 19 E Davide interrogava+ Geova, dicendo: “Salirò contro i filistei? Me li darai in mano?” A ciò Geova disse a Davide: “Sali, poiché immancabilmente darò i filistei nelle tue mani”.+ 20 Davide andò dunque a Baal-Perazim,+ e là Davide li abbatteva. Allora disse: “Geova ha fatto irruzione fra i miei nemici+ davanti a me, come una breccia fatta dalle acque”. Perciò diede a quel luogo il nome di Baal-Perazim.*+ 21 Di conseguenza lasciarono là i loro idoli,*+ e Davide e i suoi uomini li portarono dunque via.+
22 In seguito i filistei salirono di nuovo+ e si sparsero per il bassopiano di Refaim.+ 23 Allora Davide interrogò+ Geova, ma egli disse: “Non devi salire. Gira dietro di loro, e devi venire contro di loro di fronte alle macchie di baca.*+ 24 E avvenga che, quando odi il suono di una marcia* sulle cime delle macchie di baca, allora agisci con decisione,+ perché allora Geova sarà uscito davanti a te per abbattere l’accampamento dei filistei”.+ 25 Davide fece pertanto così, proprio come Geova gli aveva comandato,+ e abbatteva+ i filistei da Gheba*+ fino a Ghezer.+
6 E Davide raccoglieva di nuovo tutti gli uomini scelti d’Israele,+ trentamila. 2 Quindi Davide e tutto il popolo che era con lui si levarono e andarono a Baale-Giuda+ per far salire da lì l’arca+ del [vero] Dio, dove si invoca un nome, il nome+ di Geova degli eserciti,+ che siede sui cherubini.+ 3 Comunque, fecero montare l’arca del [vero] Dio su un carro nuovo,+ per portarla dalla casa di Abinadab,+ che era sul colle; e Uzza e Ahio,+ figli di Abinadab, conducevano il carro nuovo.
4 Lo portarono dunque dalla casa di Abinadab, che era sul colle, con l’arca del [vero] Dio; e Ahio camminava davanti all’Arca. 5 E Davide e tutta la casa d’Israele festeggiavano dinanzi a Geova con ogni sorta di strumenti di legno di ginepro e con arpe+ e con strumenti a corda+ e con tamburelli+ e con sistri* e con cembali.+ 6 E gradualmente giunsero fino all’aia di Nacon,* e Uzza+ stese ora [la mano] verso l’arca del [vero] Dio e l’afferrò,+ poiché i bovini quasi la fecero rovesciare. 7 Allora l’ira di Geova+ divampò contro Uzza e il [vero] Dio lo abbatté+ lì per l’atto irriverente, così che morì lì presso l’arca del [vero] Dio.+ 8 E Davide si adirò per il fatto che Geova aveva fatto irruzione in una rottura contro Uzza, e quel luogo fu chiamato Perez-Uzza* fino a questo giorno.+ 9 E Davide quel giorno ebbe timore di Geova+ e diceva: “Come verrà da me l’arca di Geova?”+ 10 E Davide non voleva portare l’arca di Geova presso di sé nella Città di Davide.+ Davide la fece dunque portare nella casa di Obed-Edom+ il gattita.+
11 E l’arca di Geova continuò a dimorare nella casa di Obed-Edom il gattita per tre mesi; e Geova benediceva+ Obed-Edom e tutta la sua casa.+ 12 Infine fu riferito al re Davide, dicendo: “Geova ha benedetto la casa di Obed-Edom e tutto ciò che è suo a causa dell’arca del [vero] Dio”. Allora Davide andava e faceva salire l’arca del [vero] Dio dalla casa di Obed-Edom alla Città di Davide con allegrezza.+ 13 E avvenne che quando i portatori+ dell’arca di Geova ebbero fatto sei passi, egli sacrificò immediatamente un toro e un [animale] ingrassato.+
14 E Davide danzava in giro con tutta la sua potenza dinanzi a Geova, mentre Davide era cinto di un efod+ di lino. 15 E Davide e tutta la casa d’Israele facevano salire l’arca+ di Geova con urla di gioia+ e suono di corno.+ 16 E accadde che quando l’arca di Geova entrò nella Città di Davide, Mical,+ figlia di Saul, guardò giù dalla finestra e vedeva il re Davide che saltava e danzava in giro dinanzi a Geova; e in cuor suo+ cominciò a disprezzarlo.+ 17 Portarono dunque l’arca di Geova e la posero nel suo luogo dentro la tenda che Davide aveva piantato per essa;+ dopo di che Davide offrì sacrifici bruciati+ e sacrifici di comunione+ dinanzi a Geova. 18 Quando Davide ebbe finito di offrire i sacrifici bruciati e i sacrifici di comunione, benedisse+ quindi il popolo nel nome di Geova+ degli eserciti. 19 Inoltre, distribuì+ a tutto il popolo, all’intera folla d’Israele, sia uomo che donna, a ciascuno una focaccia di pane a ciambella e una schiacciata di datteri e una schiacciata d’uva secca,+ dopo di che tutto il popolo andò ciascuno alla sua propria casa.
20 Davide ora tornò a benedire la sua propria casa,+ e Mical,+ figlia di Saul, uscì incontro a Davide e quindi disse: “Come si è reso glorioso oggi+ il re d’Israele quando oggi si è scoperto agli occhi delle schiave dei suoi servitori, proprio come si scopre interamente uno degli uomini dalla testa vuota!”*+ 21 A ciò Davide disse a Mical: “È stato dinanzi a Geova, che* ha scelto me invece di tuo padre e di tutta la sua casa per mettermi al comando+ come condottiero su Israele, popolo di Geova, e certamente festeggerò dinanzi a Geova.+ 22 E di sicuro mi farò stimare ancor meno di così,+ e per certo diverrò basso ai miei* occhi; e presso le schiave che tu hai menzionato, presso di loro ho deciso di glorificarmi”.+ 23 Così, in quanto a Mical,+ figlia di Saul, non ebbe nessun figlio fino al giorno della sua morte.
7 E avvenne che, quando il re dimorava nella sua propria casa+ e Geova stesso gli aveva dato riposo da tutti i suoi nemici all’intorno,+ 2 il re disse dunque a Natan+ il profeta: “Vedi, ora, io dimoro in una casa di cedri+ mentre l’arca del [vero] Dio dimora in mezzo a teli di tenda”.+ 3 A ciò Natan disse al re: “Tutto ciò che è nel tuo cuore, va, fallo,+ perché Geova è con te”.
4 E avvenne che quella notte la parola+ di Geova fu indirizzata a Natan, dicendo: 5 “Va, e devi dire al mio servitore Davide: ‘Geova ha detto questo: “Devi tu stesso edificarmi una casa perché io vi dimori?+ 6 Poiché io non ho dimorato in una casa dal giorno che feci salire i figli d’Israele dall’Egitto fino a questo giorno,+ ma camminavo+ di continuo in una tenda+ e in un tabernacolo.+ 7 Durante tutto il tempo che ho camminato fra tutti i figli d’Israele,+ ci fu una parola che io pronunciassi ad alcuna delle tribù* d’Israele+ a cui avevo comandato di pascere il mio popolo Israele, dicendo: ‘Perché non mi avete edificato una casa di cedri?’”’ 8 E ora al mio servitore Davide dirai questo: ‘Geova degli eserciti ha detto questo: “Io stesso ti presi dal pascolo, dal seguire il gregge,+ perché tu divenissi condottiero+ sul mio popolo Israele. 9 E mostrerò d’essere con te dovunque realmente andrai,+ e di sicuro stroncherò tutti i tuoi nemici d’innanzi a te;+ e certamente ti farò un nome grande,+ come il nome dei grandi che sono sulla terra. 10 E certamente assegnerò un luogo+ per il mio popolo Israele e lo pianterò,+ e realmente risiederà dov’è, e non sarà più turbato; e i figli di ingiustizia non lo affliggeranno più come fecero in principio,+ 11 fin dal giorno che posi dei giudici+ al comando del mio popolo Israele; e di sicuro ti darò riposo da tutti i tuoi nemici.+
“‘“E Geova ti ha dichiarato che una casa+ è ciò che Geova ti farà. 12 Quando i tuoi giorni si saranno compiuti,+ e dovrai giacere con i tuoi antenati,+ allora certamente susciterò dopo di te il tuo seme, che uscirà dalle tue parti interiori; e in realtà stabilirò fermamente il suo regno.+ 13 Egli è colui che edificherà una casa al mio nome,+ e io di sicuro stabilirò fermamente il trono del suo regno a tempo indefinito.+ 14 Io stesso diverrò suo padre,+ ed egli stesso diverrà mio figlio.+ Quando agirà male, allora di sicuro lo riprenderò con la verga+ degli uomini e con i colpi dei figli di Adamo.* 15 In quanto alla mia amorevole benignità,* non si allontanerà da lui come la ritirai da Saul,+ che rimossi a motivo tuo. 16 E la tua casa e il tuo regno saranno certamente saldi a tempo indefinito davanti a te; il tuo medesimo trono diverrà fermamente stabilito a tempo indefinito”’”.+
17 Natan parlò a Davide secondo tutte queste parole e secondo tutta questa visione.+
18 Allora il re Davide entrò e si sedette dinanzi a Geova e disse: “Chi sono io,+ o Sovrano Signore Geova? E che cos’è la mia casa, che mi hai portato fin qui? 19 E come se questo fosse poca cosa ai tuoi occhi, o Sovrano Signore Geova, ancora parli riguardo alla casa del tuo servitore pure fino a un lontano tempo futuro; e questa è la legge data per il genere umano,*+ o Sovrano Signore Geova.+ 20 E che altro può Davide aggiungere e proferirti, quando tu stesso conosci bene il tuo servitore,+ o Sovrano Signore Geova? 21 Per amore della tua parola+ e secondo il tuo proprio cuore+ hai fatto tutte queste grandi cose per farle conoscere al tuo servitore.+ 22 Perciò sei davvero grande,+ o Sovrano Signore Geova; poiché non c’è nessun altro simile a te,+ e non c’è Dio all’infuori di te+ fra tutti quelli dei quali abbiamo udito con i nostri orecchi. 23 E quale unica* nazione sulla terra è simile al tuo popolo Israele,+ che Dio andò a redimere a sé come popolo+ e ad assegnarsi un nome+ e a fare per loro* cose grandi e tremende:+ scacciare* a causa del tuo popolo, che hai redento+ a te stesso dall’Egitto, le nazioni e i loro dèi? 24 E ti stabilivi il tuo popolo Israele+ fermamente come tuo popolo a tempo indefinito; e tu stesso, o Geova, sei divenuto il loro Dio.+
25 “E ora, Geova Dio,* esegui la parola che hai pronunciato riguardo al tuo servitore e riguardo alla sua casa a tempo indefinito e fa proprio come hai parlato.+ 26 E il tuo proprio nome divenga grande a tempo indefinito,+ dicendo: ‘Geova degli eserciti è Dio su Israele’,+ e la medesima casa del tuo servitore Davide divenga fermamente stabilita dinanzi a te.+ 27 Poiché tu, Geova degli eserciti, Dio d’Israele, hai fatto una rivelazione all’orecchio del tuo servitore, dicendo: ‘Ti edificherò una casa’.+ Perciò il tuo servitore ha preso a cuore* di pregarti con questa preghiera.+ 28 E ora, o Sovrano Signore Geova, tu sei il [vero] Dio; e in quanto alle tue parole, mostrino d’essere verità,*+ giacché prometti al tuo servitore questa bontà.+ 29 E ora assumiti l’impegno di benedire+ la casa del tuo servitore [perché essa] duri a tempo indefinito dinanzi a te;+ poiché tu stesso, o Sovrano Signore Geova, hai promesso, e a motivo della tua benedizione la casa del tuo servitore sia benedetta a tempo indefinito”.+
8 E in seguito avvenne che Davide abbatteva i filistei+ e li sottometteva,+ e Davide prese Meteg-Amma dalla mano dei filistei.
2 E abbatteva i moabiti+ e li misurava con una corda, facendoli giacere* a terra, al fine di misurare due corde per metterli a morte, e un’intera corda per conservarli in vita;+ e i moabiti divennero servitori di Davide+ per portare il tributo.*+
3 E Davide abbatteva Adadezer*+ figlio di Reob re di Zoba+ mentre egli se ne andava a ristabilire il suo controllo presso il fiume Eufrate.*+ 4 E Davide gli catturava millesettecento cavalieri e ventimila uomini a piedi;+ e Davide tagliava i garretti+ a tutti i cavalli+ dei carri, ma lasciò rimanere d’essi cento cavalli* dei carri.
5 Quando la Siria* di Damasco+ venne in aiuto di Adadezer re di Zoba, Davide abbatté quindi fra i siri ventiduemila uomini.+ 6 Inoltre, Davide pose guarnigioni+ nella Siria di Damasco; e i siri divennero servitori di Davide per portare il tributo.+ E Geova continuò a salvare Davide dovunque andasse.+ 7 Per di più, Davide prese gli scudi circolari+ d’oro che si trovarono sui servitori di Adadezer e li portò a Gerusalemme. 8 E da Beta* e Berotai, città di Adadezer, il re Davide prese rame in grandissima quantità.+
9 Ora Toi* re di Amat+ udiva che Davide aveva abbattuto tutte le forze militari di Adadezer.+ 10 Toi mandò dunque Ioram suo figlio dal re Davide per informarsi della sua salute+ e per congratularsi con lui* del fatto che aveva combattuto contro Adadezer così che l’aveva abbattuto (poiché Adadezer si era addestrato nella guerra contro Toi); e nella sua mano c’erano oggetti d’argento e oggetti d’oro e oggetti di rame.+ 11 Il re Davide santificò* anche questi a Geova, insieme all’argento e all’oro che aveva santificato da tutte le nazioni che aveva sottomesso,+ 12 dalla Siria e da Moab+ e dai figli di Ammon e dai filistei+ e da Amalec+ e dalle spoglie di Adadezer figlio di Reob re di Zoba.+ 13 E Davide si faceva un nome quando tornò dall’aver abbattuto gli edomiti* nella Valle del Sale:+ diciottomila.+ 14 E tenne guarnigioni dislocate in Edom.+ In tutto Edom pose guarnigioni, e tutti gli edomiti divennero servitori di Davide;+ e Geova continuò a salvare Davide dovunque andasse.+
15 E Davide continuò a regnare su tutto Israele;+ e Davide rendeva di continuo decisione giudiziaria e giustizia+ a tutto il suo popolo.+ 16 E Gioab+ figlio di Zeruia era sull’esercito; e Giosafat+ figlio di Ailud era cancelliere.* 17 E Zadoc+ figlio di Ahitub e Ahimelec+ figlio di Abiatar* erano sacerdoti, e Seraia era segretario. 18 E Benaia*+ figlio di Ieoiada [era incaricato sui]* cheretei+ e [sui] peletei.+ In quanto ai figli di Davide, divennero sacerdoti.*+
9 E Davide diceva: “È rimasto ancora qualcuno della casa di Saul, affinché io eserciti verso di lui amorevole benignità+ per amore di Gionatan?”+ 2 Ora la casa di Saul aveva un servitore il cui nome era Ziba.+ Lo chiamarono dunque presso Davide, e il re quindi gli disse: “Sei tu Ziba?” al che egli disse: “Sono tuo servitore”. 3 E il re proseguì, dicendo: “Non c’è più nessuno della casa di Saul, affinché io eserciti verso di lui l’amorevole benignità di Dio?”+ A ciò Ziba disse al re: “C’è ancora un figlio di Gionatan, dai piedi zoppi”.+ 4 Quindi il re gli disse: “Dov’è?” Ziba disse dunque al re: “Ecco, è nella casa di Machir+ figlio di Ammiel a Lo-Debar”.+
5 Il re Davide lo mandò immediatamente a prendere dalla casa di Machir figlio di Ammiel a Lo-Debar. 6 Quando Mefiboset figlio di Gionatan figlio di Saul entrò da Davide, cadde subito sulla sua faccia e si prostrò.+ Quindi Davide disse: “Mefiboset!” al che egli disse: “Ecco il tuo servitore”. 7 E Davide proseguì, dicendogli: “Non aver timore, poiché immancabilmente eserciterò amorevole benignità+ verso di te per amore di Gionatan tuo padre;+ e ti devo ridare tutto il campo+ di Saul tuo nonno,* e tu stesso mangerai pane alla mia tavola di continuo”.+
8 Allora egli si prostrò e disse: “Che cos’è il tuo servitore, che tu rivolga la faccia al cane morto+ quale io sono?” 9 Il re chiamò ora Ziba, servitore di Saul, e gli disse: “Tutto ciò che apparteneva a Saul e a tutta la sua casa lo do+ in effetti al nipote* del tuo padrone. 10 E devi coltivare il suolo per lui, tu e i tuoi figli e i tuoi servitori, e devi fare la raccolta, e deve servire di cibo* [a quelli che appartengono] al nipote* del tuo padrone,* e devono mangiare; ma Mefiboset stesso, nipote del tuo padrone, mangerà pane alla mia tavola di continuo”.+
Ora Ziba aveva quindici figli e venti servitori.+ 11 Ziba disse dunque al re: “Secondo tutto ciò che il mio signore il re comanda al suo servitore il tuo servitore farà; ma Mefiboset+ mangia alla mia tavola* come uno dei figli del re”. 12 Ora Mefiboset aveva un figlio giovane* il cui nome era Mica,+ e tutti quelli che dimoravano nella casa di Ziba erano servitori di Mefiboset. 13 E Mefiboset stesso dimorava a Gerusalemme, poiché mangiava di continuo alla tavola del re;+ ed era zoppo di entrambi i piedi.+
10 E avvenne poi che morì il re dei figli di Ammon,+ e Anun suo figlio regnava invece di lui.+ 2 A ciò Davide disse: “Eserciterò amorevole benignità verso Anun figlio di Naas, proprio come suo padre esercitò amorevole benignità verso di me”.+ Pertanto Davide mandò per mezzo dei suoi servitori+ a confortarlo riguardo a suo padre, e i servitori di Davide entravano nel paese dei figli di Ammon. 3 Comunque, i principi dei figli di Ammon dissero ad Anun loro signore: “Davide onora forse tuo padre ai tuoi occhi in quanto ti ha mandato dei confortatori? Non è per esplorare la città* e per spiarla+ e per rovesciarla che Davide ti ha mandato i suoi servitori?”+ 4 Anun prese dunque i servitori di Davide e rase loro mezza barba+ e tagliò le loro vesti a metà fino alle natiche e li mandò via.+ 5 Più tardi delle persone lo riferirono a Davide, ed egli subito mandò loro incontro, perché gli uomini si sentivano molto umiliati; e il re diceva: “Dimorate a Gerico+ finché le vostre barbe non siano cresciute abbondantemente. Quindi dovete tornare”.
6 A suo tempo i figli di Ammon videro che erano divenuti un fetore+ per Davide, e i figli di Ammon mandavano ad assoldare i siri di Bet-Reob+ e i siri di Zoba,+ ventimila uomini a piedi, e il re di Maaca,+ mille uomini, e Istob,* dodicimila uomini. 7 Quando Davide lo udì, mandò quindi Gioab e tutto l’esercito [e] gli uomini potenti.*+ 8 E i figli di Ammon uscivano e si schieravano in formazione di battaglia all’ingresso della porta,* anche i siri di Zoba e di Reob,+ e Istob e Maaca a parte nella campagna.+
9 Quando Gioab vide che le cariche della battaglia erano contro di lui di fronte e di dietro, scelse subito alcuni di tutti gli uomini scelti+ d’Israele e li schierò in formazione per incontrare i siri. 10 E il resto del popolo lo diede in mano ad Abisai+ suo fratello, perché lo schierasse in formazione per incontrare i figli di Ammon.+ 11 E diceva: “Se i siri divengono troppo forti per me, mi devi quindi servire di salvezza; ma se i figli di Ammon stessi divengono troppo forti per te, allora io devo venire a salvarti.+ 12 Sii forte, affinché ci mostriamo coraggiosi+ a favore del nostro popolo e a favore delle città del nostro Dio;+ e in quanto a Geova, egli farà ciò che è bene ai suoi propri occhi”.+
13 Quindi Gioab e la gente che era con lui avanzarono contro i siri per la battaglia, ed essi fuggivano d’innanzi a lui.+ 14 In quanto ai figli di Ammon, videro che i siri erano fuggiti, e si diedero alla fuga d’innanzi ad Abisai ed entrarono quindi nella città.+ Dopo ciò Gioab tornò da presso i figli di Ammon e giunse a Gerusalemme.+
15 Quando i siri videro che erano stati sconfitti davanti a Israele, si raccoglievano insieme. 16 Adadezer+ dunque mandò e fece uscire i siri che erano nella regione del Fiume;+ e quindi essi giunsero a Helam* con Sobac+ capo dell’esercito di Adadezer davanti a loro.
17 Quando fu riferito a Davide, egli raccolse immediatamente tutto Israele e passò il Giordano e giunse a Helam. I siri si schierarono ora in formazione per incontrare Davide e combattevano contro di lui.+ 18 E i siri si diedero alla fuga+ d’innanzi a Israele; e Davide uccideva dei siri settecento guidatori di carri+ e quarantamila cavalieri, e abbatté Sobac capo del loro esercito così che morì lì.+ 19 Quando tutti i re,+ i servitori di Adadezer, videro che erano stati sconfitti davanti a Israele,+ fecero prontamente la pace con Israele e li servivano;+ e i siri avevano timore di cercar di salvare di nuovo i figli di Ammon.+
11 E avvenne al volgere dell’anno,*+ nel tempo in cui i re fanno sortite,+ che Davide mandava Gioab e i suoi servitori con lui e tutto Israele, per ridurre in rovina i figli di Ammon+ e porre l’assedio a Rabba,+ mentre Davide dimorava a Gerusalemme.
2 E al tempo della sera avvenne che Davide si levava dal suo letto e camminava sulla terrazza+ della casa reale; e dalla terrazza scorse+ una donna che faceva il bagno* e la donna era di ottimo aspetto.+ 3 Quindi Davide mandò a domandare della donna+ e qualcuno disse: “Non è questa Betsabea+ figlia di Eliam*+ moglie di Uria+ l’ittita?”+ 4 Dopo ciò Davide mandò messaggeri a prenderla.+ Essa venne dunque da lui+ ed egli giacque con lei,+ mentre essa si santificava dalla sua impurità.+ Più tardi essa tornò a casa sua.
5 E la donna rimase incinta. Di conseguenza mandò a riferirlo a Davide, dicendo: “Sono incinta”. 6 A ciò Davide mandò a dire a Gioab: “Mandami Uria l’ittita”. Gioab mandò dunque Uria da Davide. 7 Quando Uria fu venuto da lui, Davide chiedeva come stava Gioab e come stava il popolo e come andava la guerra. 8 Infine Davide disse a Uria: “Scendi alla tua casa e lavati i piedi”.+ Pertanto Uria uscì dalla casa del re, e il dono di cortesia del re* uscì dietro a lui. 9 Comunque, Uria giacque all’ingresso della casa del re con tutti gli altri servitori del suo signore, e non scese alla sua propria casa. 10 Lo riferirono dunque a Davide, dicendo: “Uria non è sceso alla sua propria casa”. A ciò Davide disse a Uria: “Sei venuto da un viaggio, non è vero? Perché non sei sceso alla tua propria casa?” 11 A ciò Uria disse a Davide: “L’Arca+ e Israele e Giuda dimorano in capanne, e il mio signore Gioab e i servitori del mio signore+ sono accampati sulla faccia del campo, e io, entrerò io nella mia propria casa per mangiare e bere e giacere con mia moglie?+ Come tu vivi e come vive la tua anima,+ non farò questa cosa!”
12 Davide disse quindi a Uria: “Dimora qui anche oggi, e domani ti manderò via”. Perciò Uria continuò a dimorare a Gerusalemme quel giorno e il giorno seguente. 13 Inoltre, Davide lo chiamò perché mangiasse e bevesse davanti a lui. Lo fece dunque ubriacare.+ Ciò nonostante, egli uscì la sera per giacere sul suo letto con i servitori del suo signore, e non scese alla sua propria casa. 14 E la mattina avvenne che Davide scriveva una lettera+ a Gioab e la mandava per mano di Uria. 15 Scrisse dunque nella lettera, dicendo:+ “Mettete Uria di fronte alle più impetuose cariche di battaglia,+ e voi vi dovete ritirare di dietro a lui, ed egli deve essere abbattuto e morire”.+
16 E avvenne che mentre Gioab sorvegliava la città mantenne Uria nel luogo dove sapeva che c’erano uomini valorosi.+ 17 Quando gli uomini della città uscirono e combattevano contro Gioab, alcuni del popolo, i servitori di Davide, caddero e morì anche Uria l’ittita.+ 18 Gioab mandò allora a riferire a Davide tutte le cose della guerra. 19 E comandava al messaggero, dicendo: “Appena finisci di parlare al re di tutte le cose della guerra, 20 deve quindi accadere che se il furore del re sale ed egli veramente ti dice: ‘Perché vi dovevate accostare tanto alla città per combattere? Non sapevate che avrebbero tirato dall’alto delle mura? 21 Chi fu ad abbattere Abimelec+ figlio di Ierubbeset?*+ Non fu una donna che gettò sopra di lui la macina superiore di un mulino+ dall’alto delle mura così che morì a Tebez?+ Perché vi siete accostati tanto alle mura?’ allora devi dire: ‘È morto anche il tuo servitore Uria l’ittita’”.+
22 Il messaggero dunque andò e, giunto, riferì a Davide tutto ciò per cui Gioab lo aveva mandato. 23 E il messaggero proseguì, dicendo a Davide: “Gli uomini si mostrarono superiori a noi, così che uscirono contro di noi nel campo; ma noi continuammo a far pressione su di loro fino all’ingresso della porta. 24 E i tiratori tiravano sui tuoi servitori dall’alto delle mura,+ così che alcuni dei servitori del re morirono; e morì anche il tuo servitore Uria l’ittita”.+ 25 Allora Davide disse al messaggero: “Dirai questo a Gioab: ‘Questa cosa non appaia cattiva ai tuoi occhi, poiché la spada divora+ sia l’uno che l’altro. Intensifica la tua battaglia contro la città e abbattila’.+ E incoraggialo”.
26 E la moglie di Uria udiva che Uria suo marito era morto, e faceva lamento+ sul suo proprietario.*+ 27 Quando il periodo del lutto+ fu passato, Davide immediatamente mandò e l’accolse in casa sua, ed essa divenne sua moglie.+ A suo tempo gli partorì un figlio, ma la cosa che Davide aveva fatto parve cattiva+ agli occhi+ di Geova.
12 E Geova mandava Natan+ da Davide. Egli venne dunque da lui+ e gli disse: “C’erano due uomini che si trovavano in una città, uno ricco e l’altro di pochi mezzi. 2 Il ricco aveva moltissime pecore e bovini;+ 3 ma l’uomo di pochi mezzi non aveva null’altro che un’agnella, piccola, che aveva acquistato.+ E la conservava in vita, ed essa cresceva con lui e con i suoi figli, tutti insieme. Mangiava dal suo boccone, e beveva dal suo calice, e giaceva nel suo seno e gli divenne come una figlia. 4 Dopo un po’ venne dall’uomo ricco un visitatore, ma egli risparmiò di prendere dalle sue proprie pecore e dai suoi propri bovini qualcosa da preparare al viaggiatore che era venuto da lui. Prese dunque l’agnella dell’uomo di pochi mezzi e la preparò per l’uomo che era venuto da lui”.+
5 A ciò l’ira di Davide si accese grandemente contro l’uomo,+ tanto che disse a Natan: “Come Geova vive,+ l’uomo che ha fatto questo merita di morire!*+ 6 E per l’agnella deve dare compenso+ con quattro,+ per la ragione che ha fatto questa cosa e perché non ha avuto compassione”.+
7 Quindi Natan disse a Davide: “Tu stesso sei l’uomo! Geova, l’Iddio d’Israele, ha detto questo: ‘Io stesso ti ho unto+ come re su Israele, e io stesso ti ho liberato+ dalla mano di Saul. 8 Ed ero disposto a darti la casa del tuo signore+ e le mogli del tuo signore+ nel tuo seno, e a darti la casa* d’Israele e di Giuda.+ E se non fosse stato abbastanza, ero disposto ad aggiungerti cose come queste e altre cose ancora.+ 9 Perché hai disprezzato la parola di Geova facendo ciò che è male+ ai suoi occhi? Hai abbattuto Uria l’ittita con la spada,+ e hai preso sua moglie come moglie tua,+ e hai ucciso lui con la spada dei figli di Ammon. 10 E ora una spada+ non si allontanerà dalla tua propria casa a tempo indefinito,+ in conseguenza del fatto che mi hai disprezzato così che hai preso la moglie di Uria l’ittita per farla tua moglie’. 11 Geova ha detto questo: ‘Ecco, farò sorgere contro di te la calamità dalla tua propria casa;+ e certamente prenderò le tue mogli sotto i tuoi propri occhi e le darò al tuo prossimo,+ ed egli certamente giacerà con le tue mogli sotto gli occhi di questo sole.+ 12 Mentre tu stesso hai agito in segreto,+ io, da parte mia, farò questa cosa di fronte a tutto Israele+ e di fronte al sole’”.+
13 Davide ora disse+ a Natan: “Ho peccato contro Geova”.+ A ciò Natan disse a Davide: “Geova, a sua volta, fa passare in effetti il tuo peccato.+ Tu non morirai.+ 14 Ciò nonostante, poiché senza dubbio hai mancato di rispetto a Geova*+ mediante questa cosa, anche il figlio stesso, che ti è appena nato, positivamente morirà”.+
15 Quindi Natan andò alla sua propria casa.
E Geova colpiva+ il piccolo che la moglie di Uria aveva partorito a Davide, così che si ammalò. 16 E Davide cercava il [vero] Dio a favore del bambino, e Davide fece un rigoroso digiuno+ ed entrò a passare la notte e giacque a terra.+ 17 Gli anziani della sua casa stettero dunque su di lui per farlo levare da terra, ma egli non acconsentì e non prese pane+ in loro compagnia. 18 E avvenne il settimo giorno che il piccolo gradualmente morì. E i servitori di Davide avevano timore di riferirgli che il piccolo era morto; poiché dissero: “Ecco, mentre il piccolo continuava a vivere gli abbiamo parlato, e non ha ascoltato la nostra voce; come possiamo dunque dirgli: ‘Il piccolo è morto’? Quindi farà certamente qualcosa di male”.
19 Quando Davide vide che i suoi servitori bisbigliavano fra loro, Davide discerneva che il piccolo era morto. Davide disse dunque ai suoi servitori: “È morto il piccolo?” A ciò dissero: “È morto”. 20 Quindi Davide si levò da terra e si lavò e si spalmò+ d’olio e si cambiò i mantelli e andò alla casa+ di Geova e si prostrò;+ dopo di che entrò nella sua propria casa e chiese, e prontamente gli posero davanti del pane ed egli si mise a mangiare. 21 Di conseguenza i suoi servitori gli dissero: “Che significa questa cosa che hai fatto? Per amore del piccolo mentre era in vita hai digiunato e hai continuato a piangere; e appena il piccolo è morto ti sei levato e hai cominciato a mangiare pane”. 22 A ciò egli disse: “Mentre il piccolo era ancora in vita digiunavo+ e piangevo,+ perché mi ero detto: ‘Chissà se Geova mi mostrerà favore e il piccolo certamente vivrà?’+ 23 Ora che è morto, perché digiunare? Posso io farlo ritornare?+ Io andrò a lui,+ ma, in quanto a lui, non tornerà a me”.+
24 E Davide confortava Betsabea sua moglie.+ Inoltre, entrò da lei e giacque con lei. A suo tempo essa partorì un figlio,+ e gli fu messo nome Salomone.*+ E Geova stesso in effetti lo amò.+ 25 Mandò dunque per mezzo di Natan+ il profeta e gli mise nome Iedidia,* per amore di Geova.
26 E Gioab+ continuò a combattere contro Rabba+ dei figli di Ammon e catturava la città del regno.* 27 Gioab mandò dunque messaggeri a Davide e disse: “Ho combattuto contro Rabba.+ Ho anche catturato la città delle acque. 28 E ora raccogli il resto del popolo e accampati contro la città, e catturala; affinché non sia io stesso a catturare la città, e su di essa non si invochi il mio nome”.
29 Pertanto Davide raccolse tutto il popolo e andò a Rabba e combatté contro di essa e la catturò. 30 E prese la corona di Malcam* dal suo capo,+ il peso della quale era di un talento* d’oro, insieme a pietre preziose; e fu sulla testa di Davide. E le spoglie+ della città che portò via erano moltissime. 31 E fece uscire il popolo che era in essa per metterlo a segar pietre e ad affilati strumenti di ferro+ e a scuri di ferro, e lo fece servire* nella fabbricazione di mattoni. E faceva così a tutte le città dei figli di Ammon. Infine Davide e tutto il popolo tornarono a Gerusalemme.
13 E avvenne dopo tali cose che Absalom+ figlio di Davide aveva una bella sorella il cui nome era Tamar,+ e Amnon+ figlio di Davide si innamorò+ di lei. 2 E per Amnon era così angustioso che si sentì male+ a motivo di Tamar sua sorella, perché essa era vergine, ed era difficile agli occhi+ di Amnon farle alcuna cosa.+ 3 Ora Amnon aveva un compagno il cui nome era Gionadab,*+ figlio di Simea,+ fratello di Davide; e Gionadab era un uomo molto saggio. 4 Così gli disse: “Perché tu, il figlio del re, sei tanto abbattuto, di mattina in mattina? Non me lo dichiarerai?”+ A ciò Amnon gli disse: “Sono innamorato di Tamar sorella+ di Absalom mio fratello”.+ 5 A ciò Gionadab gli disse: “Giaci sul tuo letto e fingiti malato.+ E tuo padre certamente verrà a vederti, e gli devi dire: ‘Ti prego, venga Tamar mia sorella e mi dia pane come a un paziente, e dovrà fare il pane di consolazione sotto i miei occhi perché io lo veda, e dovrò mangiare dalla sua mano’”.+
6 Pertanto Amnon giacque e si finse malato,+ e il re venne dunque a vederlo. Quindi Amnon disse al re: “Ti prego, venga Tamar mia sorella a cuocere due frittelle a forma di cuore sotto i miei occhi, affinché io, come paziente, prenda pane dalla sua mano” 7 Allora Davide mandò a dire a Tamar in casa: “Va, ti prego, alla casa di Amnon tuo fratello e fagli il pane di consolazione”. 8 Tamar andò dunque alla casa di Amnon+ suo fratello mentre egli era a giacere. Quindi prese la pasta e la intrise e fece delle frittelle sotto i suoi occhi e cosse le frittelle a forma di cuore.* 9 Infine prese la padella fonda e [le] versò davanti a lui, ma Amnon si rifiutò di mangiare e disse: “Fate uscire tutti da me!”+ Tutti uscirono quindi da lui.
10 Amnon disse ora a Tamar: “Porta il pane di consolazione nella stanza interna, perché io lo prenda come paziente dalla tua mano”. Tamar prese dunque le frittelle a forma di cuore che aveva fatto e le portò ad Amnon suo fratello nella stanza interna. 11 Quando gli si fu accostata perché mangiasse, egli subito l’afferrò+ e le disse: “Vieni, giaci+ con me, sorella mia”.+ 12 Comunque, essa gli disse: “No, fratello mio! Non mi umiliare;+ poiché non è solito fare in questo modo in Israele.+ Non fare questa vergognosa follia.+ 13 E io, dove farò andare il mio biasimo? E tu, tu diverrai come uno degli uomini insensati in Israele. Ed ora parla, ti prego, al re; poiché egli non mi tratterrà da te”. 14 Ed egli non acconsentì ad ascoltare la sua voce, ma usò forza superiore alla sua e la umiliò+ e giacque con lei.+ 15 E Amnon cominciò a odiarla con un odio grandissimo, perché l’odio con cui la odiò era maggiore dell’amore col quale l’aveva amata, tanto che Amnon le disse: “Levati, vattene!” 16 A ciò essa gli disse: “No, fratello mio; poiché* questo torto di mandarmi via è maggiore dell’altro che mi hai fatto!” Ed egli non acconsentì ad ascoltarla.
17 Allora egli chiamò il suo servitore che lo serviva e disse: “Manda via da me questa persona, ti prego, di fuori, e serrale dietro la porta”. 18 (Ora essa aveva addosso una lunga veste a righe;+ poiché così vestivano le figlie del re, le vergini, con manti senza maniche). Il suo cameriere la conduceva dunque fuori, e le serrò dietro la porta. 19 Tamar si pose quindi cenere+ sulla testa, e si strappò la lunga veste a righe che aveva addosso; e si metteva le mani* sulla testa+ e se ne andava, gridando mentre camminava.
20 A ciò Absalom+ suo fratello le disse: “È stato Amnon+ tuo fratello a stare con te? Ed ora, sorella mia, taci. È tuo fratello.+ Non prendere a cuore questa cosa”. E Tamar dimorava nella casa di Absalom suo fratello, mentre le era impedito di avere contatti [con altri]. 21 E il re Davide stesso udì di tutte queste cose,+ e si adirò molto.+ 22 E Absalom non parlò con Amnon né in male né in bene; poiché Absalom odiava+ Amnon per il fatto che aveva umiliato Tamar sua sorella.
23 E dopo due anni interi avvenne che Absalom aveva i tosatori di pecore+ a Baal-Hazor, che è presso Efraim;+ e Absalom invitava tutti i figli del re.+ 24 Absalom venne dunque dal re e disse: “Ecco, ora, il tuo servitore ha i tosatori di pecore! Venga il re, ti prego, e anche i suoi servitori, col tuo servitore”. 25 Ma il re disse ad Absalom: “No, figlio mio! Non andiamoci tutti, ti prego, affinché non ti siamo di peso”. Benché continuasse a sollecitarlo,+ non acconsentì ad andare ma lo benedisse.+ 26 Infine Absalom disse: “Se non [tu], fa venire con noi Amnon mio fratello, ti prego”.+ A ciò il re gli disse: “Perché dovrebbe egli venire con te?” 27 E Absalom lo sollecitava,+ tanto che egli mandò con lui Amnon e tutti i figli del re.*
28 Absalom comandò quindi ai suoi servitori, dicendo: “Vedete, vi prego, che non appena il cuore di Amnon è allegro per il vino,+ e io certamente vi dirò: ‘Abbattete Amnon!’ allora lo dovete mettere a morte. Non abbiate timore.+ Non vi ho comandato io stesso? Siate forti e mostratevi uomini valorosi”. 29 E i servitori di Absalom facevano ad Amnon proprio come Absalom aveva comandato;+ e tutti gli altri figli del re si levavano e montavano ciascuno sul suo mulo* e si davano alla fuga. 30 E avvenne che, mentre erano per via, giunse a Davide la notizia che diceva: “Absalom ha abbattuto tutti i figli del re, e non ne è restato nemmeno uno”. 31 A ciò il re si levò e si strappò le vesti+ e giacque a terra,+ e tutti i suoi servitori stavano lì con le vesti strappate.*+
32 Comunque, Gionadab+ figlio di Simea,+ fratello di Davide, rispose e disse: “Non pensi il mio signore che tutti i giovani, i figli del re, siano stati messi a morte, poiché è morto solo Amnon,+ perché per ordine di Absalom è accaduto come cosa stabilita+ dal giorno che egli umiliò+ Tamar sua sorella.+ 33 E ora il mio signore il re non prenda a cuore la parola che dice: ‘Tutti i figli stessi del re sono morti’, mentre è morto solo Amnon”.
34 Intanto, Absalom si diede alla fuga.+ Più tardi il giovane, la sentinella,+ alzò gli occhi e vide, ed ecco, molta gente veniva dalla strada dietro di lui al lato del monte.* 35 A ciò Gionadab+ disse al re: “Ecco, i figli stessi del re sono venuti. Secondo la parola del tuo servitore, così è accaduto”.+ 36 E avvenne che, appena ebbe finito di parlare, ecco, i figli stessi del re entrarono, e alzavano la voce e piangevano; e anche il re e tutti i suoi servitori piansero con un grandissimo pianto. 37 In quanto ad Absalom, fuggì per andare da Talmai+ figlio di Ammiud re di Ghesur.+ E [Davide]* continuò a fare lutto+ su suo figlio tutti i giorni. 38 In quanto ad Absalom, fuggì e andava a Ghesur;+ e vi stette tre anni.
39 Infine [l’anima di]* Davide il re ebbe gran desiderio di uscire* verso Absalom; poiché si era confortato riguardo ad Amnon, perché era morto.
14 Ora Gioab+ figlio di Zeruia+ seppe che il cuore del re era verso Absalom.+ 2 Gioab mandò pertanto a Tecoa+ e prese di là una donna saggia+ e le disse: “Mettiti a lutto, ti prego, e indossa vesti da lutto, ti prego, e non ti spalmare d’olio;+ e devi divenire come una donna che, ecco, ha fatto lutto per molti giorni su qualcuno morto.+ 3 E devi entrare dal re a pronunciargli una parola come questa”. Allora Gioab le mise le parole in bocca.+
4 E la donna tecoita entrava dal* re e cadeva con la faccia a terra+ e si prostrava e diceva: “Salva,+ o re!” 5 A ciò il re le disse: “Che hai?” Allora disse: “In realtà sono una vedova,+ ora che mio marito è morto. 6 E la tua serva aveva due figli, e i due lottavano nel campo l’uno con l’altro+ mentre non c’era nessun liberatore+ che li separasse.* Infine l’uno abbatté l’altro e lo mise a morte. 7 Ed ecco, tutta la famiglia si è levata contro la tua serva e continua a dire: ‘Consegna colui che ha colpito suo fratello, affinché lo mettiamo a morte per l’anima di suo fratello+ che ha ucciso,+ e annientiamo anche l’erede!’ E certamente estingueranno il bagliore dei miei carboni che è rimasto, in modo da non assegnare a mio marito né un nome né un rimanente* sulla superficie del suolo”.+
8 Il re disse quindi alla donna: “Va a casa tua, e io stesso darò comando riguardo a te”.+ 9 A ciò la donna tecoita disse al re: “Su di me, o mio signore il re, sia l’errore, e anche sulla casa di mio padre,+ mentre il re e il suo trono sono innocenti”. 10 E il re proseguì, dicendo: “Se qualcuno ti parla, lo devi anche condurre da me, ed egli non ti farà mai più male”. 11 Ma essa disse: “Si ricordi il re, ti prego, di Geova tuo Dio,+ affinché il vendicatore del sangue+ non causi rovina di continuo e affinché non annientino mio figlio”. A ciò egli disse: “Come Geova vive,+ nemmeno un capello+ di tuo figlio cadrà a terra”. 12 La donna ora disse: “Lascia, ti prego, che la tua serva+ pronunci una parola+ al mio signore il re”. Ed egli disse: “Parla!”+
13 E la donna proseguì, dicendo: “Perché, allora, hai ragionato in questo modo+ contro il popolo di Dio?+ Mentre il re pronuncia questa parola è simile a uno che è colpevole,+ in quanto il re non fa ritornare colui che egli stesso ha bandito.+ 14 Poiché immancabilmente moriremo+ e saremo come acque versate a terra, che non si possono raccogliere. Ma Dio non toglierà un’anima,+ ed egli ha riflettuto sulle ragioni per cui chi è bandito non dev’essere bandito da lui. 15 E ora che sono venuta a pronunciare questa parola al mio signore il re, è perché il popolo mi ha messo timore. Ha detto dunque la tua serva: ‘Fammi parlare al re, ti prego. Forse il re agirà sulla parola della sua schiava. 16 Siccome il re ascoltava in modo da liberare la sua schiava dalla palma della mano dell’uomo [che cerca] di annientare me* e il mio unico figlio dall’eredità data da Dio’,*+ 17 quindi la tua serva ha detto: ‘La parola del mio signore il re serva, ti prego, a dare riposo’. Poiché proprio come un angelo+ del [vero] Dio è il mio signore il re, per distinguere il bene e il male,+ e Geova tuo Dio stesso mostri d’essere con te”.
18 Il re ora rispose e disse alla donna: “Suvvia, non occultarmi nessuna cosa di quanto ti chiederò”.+ A ciò la donna disse: “Parli il mio signore il re, ti prego”. 19 E il re proseguì, dicendo: “È la mano di Gioab+ con te in tutto questo?”+ Quindi la donna rispose e disse: “Come la tua anima vive,+ o mio signore il re, nessun uomo può andare a destra o a sinistra da tutto ciò che il mio signore il re ha proferito; poiché è stato il tuo servitore Gioab a comandarmi, ed è stato lui a mettere tutte queste parole in bocca alla tua serva.+ 20 Al fine di alterare l’aspetto della faccenda, il tuo servitore Gioab ha fatto questa cosa, ma il mio signore è saggio come con la sapienza dell’angelo+ del [vero] Dio in modo da sapere tutto ciò che è sulla terra”.
21 Il re disse in seguito a Gioab: “Ecco, ora, certamente farò* questa cosa.+ Va dunque, riconduci il giovane Absalom”.+ 22 A ciò Gioab cadde con la faccia a terra e si prostrò e benedisse il re;+ e Gioab diceva: “Oggi il tuo servitore davvero sa che ha trovato favore ai tuoi occhi,+ o mio signore il re, perché il re ha agito sulla parola del suo servitore”. 23 Allora Gioab si levò e andò a Ghesur+ e condusse Absalom a Gerusalemme.+ 24 Comunque, il re disse: “Si diriga verso la sua propria casa, ma non può vedere la mia faccia”.+ Absalom si diresse dunque verso la sua propria casa, e non vide la faccia del re.
25 Ora in paragone con Absalom non c’era in tutto Israele nessun uomo così bello+ da essere tanto lodato. Dalla pianta del piede alla sommità della testa non c’era in lui alcun difetto. 26 E quando si radeva la testa — e avveniva alla fine di ogni anno che la radeva; siccome era così pesante+ su di lui, la radeva — pesava i capelli della sua testa, duecento sicli* secondo il peso di pietra del re.* 27 E nacquero ad Absalom tre figli+ e una figlia il cui nome era Tamar. Essa era una donna di bellissimo aspetto.+
28 E Absalom continuò a dimorare a Gerusalemme per due anni interi, e non vide la faccia del re.+ 29 Absalom mandò dunque a [chiamare] Gioab per mandarlo dal re, ed egli non acconsentì a venire da lui. Mandò quindi [a chiamarlo] di nuovo, una seconda volta, ed egli non acconsentì a venire. 30 Infine disse ai suoi servitori: “Vedete il tratto di terra di Gioab accanto al mio, e là ha l’orzo. Andate e dategli fuoco”.+ Pertanto i servitori di Absalom diedero fuoco al tratto di terra.+ 31 A ciò Gioab si levò e andò a casa di Absalom e gli disse: “Perché i tuoi servitori hanno dato fuoco al tratto di terra che è mio?” 32 Absalom disse dunque a Gioab: “Ecco, io ti mandai a dire: ‘Vieni qui e lascia che ti mandi dal re, dicendo: “Perché sono venuto da Ghesur?+ Sarebbe meglio per me che io stessi ancora là. E ora fammi vedere la faccia del re e, se c’è in me alcun errore,+ egli mi deve quindi mettere a morte”’”.
33 Gioab venne in seguito dal re e glielo riferì. Chiamò quindi Absalom, che ora entrò dal re e gli si prostrò, [cadendo]* con la faccia a terra davanti al re; dopo di che il re baciò Absalom.+
15 E dopo tali cose avvenne che Absalom si faceva fare un carro, con cavalli e con cinquanta uomini che correvano davanti a lui.+ 2 E Absalom si alzava di buon’ora+ e stava al lato della strada [che conduceva] alla porta.+ E avveniva che quando qualche uomo aveva una causa per cui doveva venire dal re per il giudizio,+ allora Absalom lo chiamava e diceva: “Di quale città sei?” ed egli diceva: “Il tuo servitore è di una delle tribù d’Israele”. 3 E Absalom gli diceva: “Vedi, le tue ragioni sono buone e rette; ma da parte del re non c’è nessuno che ti dia ascolto”.+ 4 E Absalom continuava a dire: “Oh fossi io nominato giudice nel paese,+ affinché venisse da me ogni uomo che ha una causa o un giudizio! Allora gli farei certamente giustizia”.+
5 Accadeva anche che, quando un uomo si avvicinava per inchinarsi davanti a lui, gli tendeva la mano e lo afferrava+ e lo baciava. 6 E Absalom continuò a fare una cosa simile a tutti gli israeliti che venivano dal re per il giudizio; e Absalom continuò a rubare il cuore degli uomini d’Israele.+
7 E avvenne alla fine di quarant’anni* che Absalom diceva al re: “Fammi andare, ti prego, a Ebron+ a pagare il mio voto che feci solennemente a Geova.+ 8 Poiché il tuo servitore fece un voto solenne+ quando dimoravo a Ghesur+ di Siria, dicendo: ‘Se Geova immancabilmente mi ricondurrà a Gerusalemme, devo anche rendere servizio a Geova’”.+ 9 Il re dunque gli disse: “Va in pace”.+ Allora si levò e andò a Ebron.
10 Absalom mandò ora spie+ per tutte le tribù d’Israele, dicendo: “Appena udite il suono del corno, allora dovete dire: ‘Absalom è divenuto re+ a Ebron!’”+ 11 Ora da Gerusalemme erano andati con Absalom duecento uomini, che erano stati chiamati e andavano senza nutrire sospetto,*+ e non sapevano nessuna cosa. 12 Inoltre, quando offrì i sacrifici, Absalom mandò a [chiamare]* Ahitofel+ il ghilonita,+ consigliere di Davide,+ dalla sua città, Ghilo.+ E la cospirazione+ continuò a rafforzarsi, e presso Absalom il popolo cresceva continuamente di numero.+
13 A suo tempo un informatore venne da Davide, dicendo: “Il cuore+ degli uomini d’Israele è dietro ad Absalom”. 14 Subito Davide disse a tutti i suoi servitori che erano con lui a Gerusalemme: “Levatevi, e fuggiamo;+ poiché non ci sarà scampo per noi a causa di Absalom! Andate in fretta, affinché egli non si affretti e davvero non ci raggiunga e rechi su di noi ciò che è male e colpisca la città col taglio della spada!”+ 15 A ciò i servitori del re dissero al re: “Secondo tutto ciò che il mio signore il re scelga, ecco i tuoi servitori”.+ 16 Il re uscì dunque con tutta la sua casa ai suoi piedi,+ e il re lasciò dieci donne, concubine,+ ad aver cura della casa. 17 E il re continuò a uscire con tutto il popolo ai suoi piedi; e si fermarono a Bet-Merac.*
18 E tutti i suoi servitori passavano al suo fianco; e tutti i cheretei e tutti i peletei+ e tutti i gattiti,+ seicento uomini che l’avevano seguito* da Gat,+ passavano davanti alla faccia del re. 19 Il re disse quindi a Ittai+ il gattita: “Perché devi venire anche tu con noi? Torna+ e dimora col re; poiché tu sei uno straniero e, inoltre, sei esiliato dal tuo luogo. 20 Fu ieri che venisti e oggi ti farò vagare+ con noi, per andare quando vado dovunque io vada? Torna e riconduci con te i tuoi fratelli, [e Geova eserciti verso di te]* amorevole benignità+ e fidatezza!”+ 21 Ma Ittai rispose al re e disse: “Come Geova vive e come vive il mio signore il re,+ nel luogo dove sarà il mio signore il re, sia per la morte che per la vita, lì sarà il tuo servitore!”+ 22 Allora Davide disse a Ittai:+ “Va e passa”. Ittai il gattita dunque passò, e anche tutti gli uomini e tutti i piccoli che erano con lui.
23 E tutto il popolo del paese* piangeva ad alta voce,+ e tutto il popolo passava, e il re stava presso la valle del torrente Chidron,+ e tutto il popolo passava per la strada aperta [che conduceva] al deserto.* 24 Ed ecco, c’era anche Zadoc+ e con lui tutti i leviti+ che portavano+ l’arca+ del patto del [vero] Dio; e deponevano l’arca del [vero] Dio presso Abiatar*+ finché tutto il popolo finì di passare [uscendo] dalla città. 25 Ma il re disse a Zadoc: “Riporta in città l’arca+ del [vero] Dio.+ Se troverò favore agli occhi di Geova, allora egli certamente mi ricondurrà e mi farà vedere essa e il suo luogo di dimora.+ 26 Ma se egli dicesse questo: ‘Non ho provato diletto in te’, eccomi, mi faccia proprio come è bene ai suoi occhi”.+ 27 E il re proseguì, dicendo a Zadoc il sacerdote: “Sei un veggente,+ vero? Torna in pace alla città, e anche Ahimaaz tuo figlio e Gionatan+ figlio di Abiatar, i due figli vostri, con voi. 28 Vedi, mi indugerò presso i guadi* del deserto finché mi giunga da voi parola per informarmi”.+ 29 Pertanto Zadoc e Abiatar riportarono l’arca del [vero] Dio a Gerusalemme e continuarono* a dimorarvi.
30 E Davide saliva per l’ascesa degli Ulivi,+ piangendo mentre saliva, con la testa coperta;+ e camminava scalzo, e tutto il popolo che era con lui si coprì ciascuno la testa, e saliva, piangendo mentre saliva.+ 31 E a Davide fu riferito, dicendo: “Ahitofel stesso è fra quelli che cospirano+ con Absalom”.+ A ciò Davide disse:+ “Volgi, ti prego, il consiglio di Ahitofel in stoltezza,+ o Geova!”+
32 E avvenne che quando Davide stesso fu giunto alla sommità dove la gente* si inchinava dinanzi a Dio, ecco che ad incontrarlo c’era Husai+ l’archita,+ con la lunga veste strappata e terra sulla testa.+ 33 Comunque, Davide gli disse: “Se tu realmente passassi con me, allora mi diverresti certamente un carico.+ 34 Ma se torni alla città e realmente dici ad Absalom: ‘Sono tuo servitore, o re. Mi mostravo servitore di tuo padre, anch’io in quel tempo, ma ora anch’io sono tuo servitore’,+ devi quindi frustrare+ per me il consiglio di Ahitofel. 35 Lì con te non ci sono Zadoc e Abiatar i sacerdoti?+ E deve avvenire che ogni cosa che tu oda dalla casa del re devi riferirla a Zadoc e ad Abiatar i sacerdoti.+ 36 Ecco, lì con loro ci sono i loro due figli, Ahimaaz+ che appartiene a Zadoc e Gionatan+ che appartiene ad Abiatar; e per mezzo di loro dovete mandarmi ogni cosa che udite”. 37 Husai, compagno di Davide,+ entrò dunque in città. In quanto ad Absalom,+ entrava a Gerusalemme.
16 Quando Davide stesso fu passato un po’ oltre la sommità,+ c’era ad incontrarlo Ziba+ servitore di Mefiboset+ con una coppia di asini+ sellati e su di essi duecento pani+ e cento schiacciate d’uva secca+ e cento carichi di frutta estiva+ e una grossa giara di vino.+ 2 Il re disse quindi a Ziba: “Che significano queste cose da parte tua?”+ A ciò Ziba disse: “Gli asini sono per la casa del re per cavalcarli, e il pane e il carico di frutta estiva sono per dare da mangiare ai giovani,+ e il vino è per dare da bere allo stanco+ nel deserto”.+ 3 Il re ora disse: “E dov’è il figlio del tuo padrone?”*+ A ciò Ziba disse al re: “Ecco, dimora a Gerusalemme; poiché disse: ‘Oggi la casa d’Israele mi ridarà il governo reale di mio padre’”.+ 4 Il re disse quindi a Ziba: “Ecco, ogni cosa che appartiene a Mefiboset è tua”.+ A ciò Ziba disse: “Davvero mi inchino.+ Fammi trovare favore ai tuoi occhi, mio signore il re”.
5 E il re Davide giunse fino a Baurim,+ ed ecco, di là usciva un uomo della famiglia della casa di Saul, e il suo nome era Simei,+ figlio di Ghera, che usciva e invocava il male mentre usciva.+ 6 E gettava pietre a Davide e a tutti i servitori del re Davide; e tutto il popolo e tutti gli uomini potenti erano alla sua destra e alla sua sinistra. 7 E questo è ciò che Simei disse mentre invocava il male: “Esci, esci, uomo colpevole di sangue*+ e uomo buono a nulla!*+ 8 Geova ha fatto ricadere su di te la colpa di tutto il sangue della casa di Saul in luogo del quale hai regnato; e Geova dà il regno in mano ad Absalom tuo figlio. Ed ecco, tu sei nella tua calamità, perché sei un uomo colpevole di sangue!”+
9 Infine Abisai figlio di Zeruia+ disse al re: “Perché deve questo cane morto+ invocare il male sul mio signore il re?+ Fammi passare, ti prego, a staccargli la testa”.+ 10 Ma il re disse: “Che ho a che fare con voi*+ figli di Zeruia?+ Lasciate che egli invochi così il male,+ perché Geova stesso gli ha detto:+ ‘Invoca il male su Davide!’ Chi dunque* direbbe: ‘Perché hai fatto in questo modo?’”+ 11 E Davide proseguì, dicendo ad Abisai e a tutti i suoi servitori: “Ecco, il mio proprio figlio, che è uscito dalle mie proprie parti interiori, cerca la mia anima;+ e quanto più ora un beniaminita!+ Lasciatelo stare affinché invochi il male, poiché glielo ha detto Geova! 12 Forse Geova vedrà+ col suo occhio,* e Geova mi renderà bontà invece della sua maledizione in questo giorno”.+ 13 Allora Davide e i suoi uomini continuarono ad andare avanti per la strada, mentre Simei camminava sul lato del monte, camminando di fianco a lui per invocare il male;+ e continuò a gettare pietre mentre era di fianco a lui, e gettò molta polvere.+
14 Alla fine il re e tutto il popolo che era con lui arrivarono stanchi. Là dunque si ristorarono.+
15 In quanto ad Absalom e a tutto il popolo, gli uomini d’Israele, entrarono a Gerusalemme;+ e Ahitofel+ era con lui. 16 E avvenne che, appena Husai+ l’archita,+ compagno di Davide,+ venne da Absalom, Husai diceva ad Absalom: “Viva il re!+ Viva il re!” 17 A ciò Absalom disse a Husai: “Questa è la tua amorevole benignità verso il tuo compagno, vero? Perché non sei andato col tuo compagno?”+ 18 Husai disse dunque ad Absalom: “No; ma colui che Geova e anche questo popolo e tutti gli uomini d’Israele hanno scelto, io diverrò* suo, e con lui dimorerò. 19 E per la seconda volta [devo dire]: Chi servirò io stesso? Non è davanti a suo figlio? Proprio come ho servito davanti a tuo padre, così mostrerò d’essere* davanti a te”.+
20 Più tardi Absalom disse ad Ahitofel: “Voi, date consiglio da parte vostra.+ Che faremo?” 21 Ahitofel disse quindi ad Absalom: “Abbi relazione con le concubine di tuo padre,+ che egli ha lasciato ad aver cura della casa.+ E tutto Israele certamente udrà che ti sei reso un fetore+ a tuo padre,+ e le mani+ di tutti quelli che sono con te certamente si rafforzeranno”. 22 Pertanto tesero una tenda per Absalom sulla terrazza,+ e Absalom aveva relazione con le concubine di suo padre+ sotto gli occhi di tutto Israele.+
23 E il consiglio di Ahitofel, con cui consigliava in quei giorni, era proprio come quando un uomo* domanda della parola del [vero] Dio.* Così era tutto il consiglio+ di Ahitofel+ sia per Davide che per Absalom.
17 E Ahitofel diceva ad Absalom: “Lascia, ti prego, che io scelga dodicimila uomini e che mi levi e insegua questa notte Davide.+ 2 E verrò su di lui quando è affaticato e debole in entrambe le mani,+ e certamente lo farò tremare; e tutto il popolo che è con lui dovrà fuggire, e certamente abbatterò il re solo.+ 3 E lascia che ti riconduca tutto il popolo. L’uomo che tu cerchi equivale al ritorno di tutti; [e] tutto il popolo sarà esso stesso in pace”.* 4 E la parola era proprio retta agli occhi di Absalom+ e agli occhi di tutti gli anziani d’Israele.
5 Comunque, Absalom disse: “Chiamate, vi prego, anche Husai+ l’archita, e udiamo ciò che è nella sua bocca, sì, nella sua”. 6 Husai entrò dunque da Absalom. Quindi Absalom gli disse: “Ahitofel ha parlato secondo questa parola. Agiremo in base alla sua parola? Se no, parla tu stesso”. 7 A ciò Husai disse ad Absalom: “Il consiglio col quale Ahitofel ha consigliato non è buono in questo caso!”+
8 E Husai proseguì, dicendo: “Tu stesso conosci bene tuo padre e i suoi uomini, che sono potenti,+ e hanno l’anima amareggiata+ come un’orsa che ha perduto i suoi orsacchiotti nella campagna;+ e tuo padre è un guerriero,+ e non passerà la notte col popolo. 9 Ecco, ora si nasconde+ in una delle cavità o in uno degli altri luoghi; e certamente accadrà che, appena sarà piombato su di loro all’inizio, chi lo udrà sarà quindi costretto a udire e a dire: ‘C’è stata una sconfitta fra il popolo che segue Absalom!’ 10 E anche l’uomo valoroso il cui cuore è come il cuore del leone*+ verrà meno per la debolezza;+ poiché tutto Israele è consapevole che tuo padre è un uomo potente+ e tali sono anche gli uomini valorosi che sono con lui.+ 11 Io stesso dico in effetti come consiglio: Immancabilmente si raccolga a te tutto Israele, da Dan a Beer-Seba,+ come i granelli di sabbia che sono presso il mare per moltitudine,+ e tu stesso va di persona* al combattimento.*+ 12 E dobbiamo andare contro di lui in uno dei luoghi dove certamente deve trovarsi,+ e noi stessi saremo su di lui proprio come la rugiada+ cade sul suolo; e certamente non sarà lasciato nemmeno uno fra lui e tutti gli uomini che sono con lui. 13 E se si ritirerà in qualche città, tutto Israele deve anche portare funi a quella città, e certamente la trascineremo alla valle del torrente, finché non vi si trovi nemmeno un sassolino”.+
14 Quindi Absalom e tutti gli uomini d’Israele dissero: “Il consiglio di Husai l’archita è migliore+ del consiglio di Ahitofel!” E Geova stesso aveva dato comando+ di frustrare il consiglio+ di Ahitofel quantunque buono,+ affinché Geova facesse ricadere la calamità+ su Absalom.
15 Più tardi Husai disse a Zadoc+ e ad Abiatar i sacerdoti: “Così e così Ahitofel ha consigliato Absalom e gli anziani d’Israele; e così e così ho consigliato io stesso. 16 E ora mandate rapidamente a riferire a Davide,+ dicendo: ‘Non albergare nelle aride pianure del deserto questa notte, ma anche tu devi passare immancabilmente,+ affinché il re e tutta la gente che è con lui non siano inghiottiti’”.*+
17 Mentre Gionatan+ e Ahimaaz+ stavano a En-Roghel,+ una serva andò e li informò. Essi stessi dunque se ne andarono, giacché dovevano informare il re Davide; poiché non potevano far vedere che entravano in città. 18 Comunque, un giovane li vide e lo riferì ad Absalom. Così tutt’e due se ne andarono rapidamente e giunsero alla casa di un uomo di Baurim,+ che nel cortile aveva un pozzo; e vi scesero dentro. 19 Dopo ciò la donna prese un telo e lo stese sulla faccia del pozzo e vi ammucchiò sopra grano stritolato;+ e non se ne seppe nulla. 20 I servitori di Absalom ora vennero dalla donna nella sua casa e dissero: “Dove sono Ahimaaz e Gionatan?” A ciò la donna disse loro: “Da qui sono passati alle acque”.+ Continuarono quindi a cercare, e non li trovarono+ e così tornarono a Gerusalemme.
21 E avvenne, dopo che erano andati via, che essi salirono fuori del pozzo e andarono oltre a riferire al re Davide e dissero a Davide: “Levatevi, e passate rapidamente le acque; perché in questo modo Ahitofel ha consigliato+ contro di voi”. 22 Davide si levò immediatamente e anche tutto il popolo che era con lui, e passavano il Giordano finché si fece la luce del mattino,+ finché non mancò nemmeno uno che non avesse passato il Giordano.
23 In quanto ad Ahitofel, vide che il suo consiglio non era stato seguito,+ e sellava un asino e si levava e se ne andava a casa sua nella sua propria città.+ Quindi diede comandi alla sua casa+ e si strangolò*+ e così morì.+ Fu dunque sepolto+ nel luogo di sepoltura dei suoi antenati.
24 In quanto a Davide, giunse a Maanaim,+ e Absalom stesso passò il Giordano, lui e tutti gli uomini d’Israele con lui. 25 E Amasa+ era colui che Absalom aveva messo al posto di Gioab+ sull’esercito; e Amasa era figlio di un uomo il cui nome era Itra+ l’israelita,* che aveva avuto relazione con Abigail+ figlia di Naas,* sorella di Zeruia, madre di Gioab. 26 E Israele e Absalom si accampavano nel paese di Galaad.+
27 E avvenne che appena Davide giunse a Maanaim, Sobi figlio di Naas da Rabba+ dei figli di Ammon,+ e Machir+ figlio di Ammiel+ da Lo-Debar, e Barzillai+ il galaadita da Roghelim+ 28 [portarono]* letti e catini e vasi di vasaio, e frumento e orzo e farina+ e grano arrostito+ e fave+ e lenticchie+ e grano tostato; 29 e presentarono miele+ e burro+ e pecore e cagliate di vacca per Davide e per la gente che era con lui affinché mangiassero,+ poiché dissero: “La gente ha fame e stanchezza e sete nel deserto”.+
18 E Davide contava il popolo che era con lui e poneva su di essi capi di migliaia e capi di centinaia.+ 2 Inoltre, Davide mandò un terzo+ del popolo sotto la mano di Gioab+ e un terzo sotto la mano di Abisai+ figlio di Zeruia, fratello di Gioab,+ e un terzo sotto la mano di Ittai+ il gattita. Quindi il re disse al popolo: “Io stesso uscirò immancabilmente con voi”. 3 Ma il popolo disse: “Non devi uscire,+ poiché anche se noi fuggissimo non rivolgerebbero il cuore a noi;+ e se metà di noi morissimo, non rivolgerebbero il cuore a noi, perché tu vali diecimila di noi;+ e ora sarebbe meglio se tu ci fossi utile per dare aiuto+ dalla città”. 4 Così il re disse loro: “Farò qualunque cosa sembri bene ai vostri occhi”.+ E il re stava al lato della porta,+ e tutto il popolo stesso uscì a centinaia e a migliaia.+ 5 E il re comandava a Gioab e ad Abisai e a Ittai, dicendo: “Trattate gentilmente+ il giovane Absalom per amor mio”. E tutto il popolo stesso udì quando il re comandò a tutti i capi circa la faccenda di Absalom.
6 E il popolo continuò a uscire nel campo incontro a Israele; e la battaglia ebbe luogo nella foresta di Efraim.*+ 7 Infine il popolo d’Israele+ vi fu sconfitto+ davanti ai servitori di Davide, e lì la strage fu grande quel giorno, di ventimila uomini. 8 E lì la battaglia si spargeva per tutto il paese che era in vista. Per di più, la foresta divorò quel giorno più gente di quanta non ne divorasse la spada.
9 Infine Absalom si trovò davanti ai servitori di Davide. E Absalom cavalcava un mulo, e il mulo andava sotto l’intreccio dei rami di un grosso albero massiccio, così che la sua testa si impigliò nel grosso albero, ed egli fu sollevato fra i cieli e la terra,+ mentre il mulo stesso che gli stava sotto passò oltre. 10 Quindi un certo uomo lo vide e lo riferì a Gioab+ e disse: “Ecco, ho visto Absalom appeso a un grosso albero”. 11 A ciò Gioab disse all’uomo che glielo riferiva: “Ed ecco, l’hai visto, e perché non l’hai abbattuto lì a terra? Quindi sarebbe stato mio obbligo darti dieci pezzi d’argento e una cintura”.+ 12 Ma l’uomo disse a Gioab: “Se anche sentissi pesare sulle palme delle mie mani mille pezzi d’argento, non stenderei la mano contro il figlio del re; poiché ai nostri orecchi il re comandò a te e ad Abisai e a Ittai, dicendo: ‘Badate, chiunque [voi siate], al giovane, ad Absalom’.+ 13 Altrimenti avrei agito slealmente contro la sua anima e l’intera cosa stessa non sarebbe occultata al re,+ e tu stesso ti trarresti da parte”. 14 A ciò Gioab disse: “Non farmi trattenere in questo modo davanti a te!” Allora prese tre dardi* nella palma della sua mano e li configgeva+ nel cuore di Absalom mentre era ancora in vita nel cuore+ del grosso albero. 15 Quindi dieci servitori che portavano le armi di Gioab accerchiarono e colpirono Absalom, per metterlo a morte.+ 16 Gioab suonò ora il corno,+ perché il popolo tornasse dall’inseguire Israele; poiché Gioab aveva trattenuto il popolo. 17 Infine presero Absalom e lo gettarono in una grande cavità nella foresta ed eressero su di lui un mucchio di pietre molto grande.+ In quanto a tutto Israele, ciascun uomo fuggì alla sua casa.*
18 Ora Absalom stesso, mentre era in vita, aveva preso e si erigeva un cippo,+ che è nel Bassopiano del Re,+ poiché disse: “Non ho nessun figlio per conservare il ricordo del mio nome”.+ Diede dunque al cippo il suo proprio nome,+ e continua a chiamarsi Monumento di Absalom fino a questo giorno.
19 Ora riguardo ad Ahimaaz+ figlio di Zadoc, egli disse: “Fammi correre, ti prego, a portare la notizia al re, perché Geova lo ha giudicato [per liberarlo] dalla mano dei suoi nemici”.+ 20 Ma Gioab gli disse: “Non sei un uomo di notizie in questo giorno, e devi portare le notizie un altro giorno; ma in questo giorno non devi portare notizie, per la medesima ragione che* il figlio stesso del re è morto”.+ 21 Gioab disse quindi al cusita:+ “Va, riferisci al re ciò che hai visto”. Allora il cusita si inchinò davanti a Gioab e si mise a correre. 22 Ahimaaz figlio di Zadoc ora disse di nuovo a Gioab: “Accada, ora, quel che accada, lascia che anch’io corra dietro al cusita, ti prego”. Comunque, Gioab disse: “Perché devi correre anche tu, figlio mio, quando non si trova notizia per te?” 23 [Egli disse ancora:]* “Accada, ora, quel che accada, lasciami correre”. Così gli disse: “Corri!” E Ahimaaz correva per la via del Distretto,*+ e infine oltrepassò il cusita.
24 Ora Davide sedeva fra le due porte.+ Intanto, la sentinella+ andò sul terrazzo della porta presso il muro. Alla fine alzò gli occhi e vide, ed ecco, c’era un uomo che correva da solo. 25 La sentinella dunque chiamò e riferì al re, al che il re disse: “Se è da solo, c’è una notizia nella sua bocca”. Ed egli veniva, avvicinandosi sempre più. 26 La sentinella vide ora un altro uomo che correva. La sentinella chiamò pertanto il portinaio e disse: “Ecco, un altro uomo che corre da solo!” al che il re disse: “Anche questo è un portatore di notizie”. 27 E la sentinella proseguì, dicendo: “Vedo che il modo di correre del primo è simile al modo di correre+ di Ahimaaz+ figlio di Zadoc”, al che il re disse: “Questo è un uomo buono,+ e dovrebbe venire con buone notizie”.+ 28 Alla fine Ahimaaz chiamò e disse al re: “Sta bene!”* Allora si inchinò davanti al re con la faccia a terra. E diceva: “Benedetto+ Geova tuo Dio, che ha ceduto+ gli uomini che avevano alzato la mano contro il mio signore il re!”
29 Comunque, il re disse: “Sta bene il giovane Absalom?” A ciò Ahimaaz disse: “Vidi grande agitazione allorché Gioab mandò il servitore del re e il tuo servitore, e non sapevo che cosa fosse”.+ 30 Il re dunque disse: “Fatti da parte, prendi posto qui”. Allora si fece da parte e stava fermo.
31 Ed ecco venire il cusita,+ e il cusita diceva: “Il mio signore il re accetti la notizia, poiché Geova ti ha giudicato oggi [per liberarti] dalla mano di tutti quelli che si erano levati contro di te”.+ 32 Ma il re disse al cusita: “Sta bene il giovane Absalom?” A ciò il cusita disse: “Divengano i nemici del mio signore il re e tutti quelli che si levarono contro di te per il male come il giovane”.*+
33 Quindi il re si turbò e salì nella camera in terrazza+ sopra la porta e si mise a piangere; e questo è ciò che diceva mentre camminava: “Figlio mio Absalom, figlio mio, figlio mio+ Absalom! Oh fossi morto io, io stesso, invece di te, Absalom figlio mio, figlio mio!”+
19 Più tardi fu riferito a Gioab: “Ecco, il re piange, e fa lutto su Absalom”.+ 2 La salvezza divenne dunque quel giorno occasione di lutto da parte di tutto il popolo, perché il popolo udì dire quel giorno: “Il re si è addolorato per suo figlio”. 3 E il popolo quel giorno se ne andava furtivamente per entrare in città,+ proprio come il popolo se ne va furtivamente quando prova vergogna perché è fuggito in battaglia. 4 E il re stesso si coprì la faccia, e il re continuò a gridare ad alta voce: “Figlio mio Absalom! Figlio mio Absalom, figlio mio!”+
5 Infine Gioab entrò dal re nella casa e disse: “Oggi hai svergognato la faccia di tutti i tuoi servitori, quelli che oggi hanno provveduto scampo alla tua anima+ e all’anima dei tuoi figli+ e delle tue figlie+ e all’anima delle tue mogli+ e all’anima delle tue concubine,+ 6 amando quelli che ti odiano e odiando quelli che ti amano; poiché oggi hai fatto sapere che capi e servitori non sono nulla per te, perché oggi so bene che se solo Absalom fosse vivo e tutti noi fossimo oggi morti, ebbene, in tal caso sarebbe retto ai tuoi occhi. 7 E ora levati, esci e parla direttamente al cuore+ dei tuoi servitori, perché, per Geova, veramente giuro che, qualora tu non esca, non albergherà con te questa notte nemmeno un uomo;+ e questo sarà per te certamente peggio di tutto il danno che è venuto su di te dalla tua giovinezza fino ad ora”. 8 Pertanto il re si levò e si mise a sedere alla porta,+ e a tutto il popolo fu riferito, dicendo: “Ecco, il re siede alla porta”. E tutto il popolo veniva davanti al re.
In quanto a Israele, erano fuggiti ciascuno alla sua casa.*+ 9 E tutto il popolo fu coinvolto in una disputa in tutte le tribù d’Israele, dicendo: “Fu il re a liberarci dalla palma della mano dei nostri nemici,+ e fu lui a provvederci scampo dalla palma della mano dei filistei; e ora egli è fuggito dal paese a causa di Absalom.+ 10 In quanto ad Absalom, che ungemmo su di noi,+ è morto in battaglia.+ Or dunque perché non fate nulla per far tornare il re?”+
11 In quanto al re Davide, mandò a dire a Zadoc+ e ad Abiatar+ i sacerdoti: “Parlate agli anziani di Giuda,+ dicendo: ‘Perché dovete essere gli ultimi a far tornare a casa il re, quando la parola di tutto Israele stesso è giunta al re nella sua casa? 12 Voi siete miei fratelli; siete mio osso e mia carne.+ Perché dovete dunque essere gli ultimi a far tornare il re?’ 13 E ad Amasa dovete dire:+ ‘Non sei tu mio osso e mia carne? Così mi faccia Dio e così vi aggiunga+ se tu non diverrai capo dell’esercito davanti a me per sempre invece di Gioab’”.+
14 E piegava il cuore di tutti gli uomini di Giuda come un sol uomo,+ così che mandarono a dire al re: “Torna, tu e tutti i tuoi servitori”.
15 E il re tornava e veniva fino al Giordano. In quanto a Giuda, vennero a Ghilgal+ per andare incontro al re, per far passare il Giordano al re. 16 Quindi Simei+ figlio di Ghera+ il beniaminita, che era di Baurim,+ si affrettò e scese con gli uomini di Giuda incontro al re Davide. 17 E c’erano con lui mille uomini di Beniamino. (E anche Ziba+ servitore della casa di Saul e i suoi quindici figli+ e venti suoi servitori erano con lui, e riuscirono a scendere* al Giordano davanti al re. 18 Ed egli passò* il guado+ per far passare dall’altra parte la casa del re e per fare ciò che era bene ai suoi occhi). In quanto a Simei figlio di Ghera, cadde davanti al re quando stava per passare il Giordano.+ 19 Disse ora al re: “Non mi attribuisca errore il mio signore, e non ricordarti del male che il tuo servitore fece+ il giorno che il mio signore il re uscì* da Gerusalemme, così che il re lo prenda a cuore.+ 20 Poiché il tuo servitore sa bene che sono io che ho peccato; ed ecco, oggi sono dunque venuto per primo di tutta la casa di Giuseppe+ per scendere incontro al mio signore il re”.
21 Subito Abisai+ figlio di Zeruia+ rispose e disse: “In cambio di questo non dovrebbe Simei esser messo a morte, in quanto invocò il male sull’unto* di Geova?”+ 22 Ma Davide disse: “Che ho a che fare con voi,*+ figli di Zeruia, che dovete divenirmi oggi uno che fa resistenza?*+ Sarà qualcuno messo oggi a morte in Israele?+ Poiché non so bene io che oggi sono re su Israele?” 23 Il re disse quindi a Simei: “Non morirai”. E il re glielo giurava.+
24 In quanto a Mefiboset+ nipote di Saul,* scese incontro al re; ed egli non aveva avuto cura dei propri piedi+ né aveva avuto cura dei baffi+ né si era lavate le vesti dal giorno che il re era andato via fino al giorno che era venuto in pace. 25 E accadde che, quando venne a Gerusalemme incontro al re, il re gli disse: “Perché non venisti con me, Mefiboset?” 26 A ciò egli disse: “Mio signore il re, fu il mio servitore+ a imbrogliarmi. Poiché il tuo servitore aveva detto: ‘Lasciami sellare l’asina perché io monti su di essa e vada col* re’, poiché il tuo servitore è zoppo.+ 27 Egli calunniò+ dunque il tuo servitore presso il mio signore il re. Ma il mio signore il re è come un angelo+ del [vero] Dio, e dunque fa ciò che è bene ai tuoi occhi. 28 Poiché tutta la casa di mio padre non sarebbe stata che condannata a morte* presso il mio signore il re, eppure tu ponesti il tuo servitore fra quelli che mangiavano alla tua tavola.+ Che diritto ho dunque più di reclamare+ ancora al re?”
29 Comunque, il re gli disse: “Perché continui ancora a pronunciare le tue parole? In effetti dico: Tu e Ziba dovete condividere il campo”.+ 30 A ciò Mefiboset disse al re: “Prenda pure tutto,+ ora che il mio signore il re è venuto in pace alla sua casa”.
31 E lo stesso Barzillai+ il galaadita scese da Roghelim per passare al Giordano col re in modo da scortarlo al Giordano. 32 E Barzillai era molto vecchio, avendo ottant’anni di età;+ e aveva provveduto lui stesso al sostentamento del re mentre dimorava a Maanaim,+ poiché era un uomo molto grande.+ 33 Il re disse dunque a Barzillai: “Passa tu stesso con me, e io provvederò certamente al tuo sostentamento presso di me a Gerusalemme”.+ 34 Ma Barzillai disse al re: “Che sono i giorni degli anni della mia vita, che io debba salire col re a Gerusalemme? 35 Oggi ho ottant’anni.+ Potrei io discernere fra il bene e il male, o potrebbe il tuo servitore gustare ciò che mangerei e ciò che berrei,+ o potrei più ascoltare+ la voce dei cantori e delle cantatrici?+ Perché dunque dovrebbe più divenire il tuo servitore un peso+ per il mio signore il re? 36 Poiché solo per poco il tuo servitore potrebbe condurre il re al Giordano, e perché dovrebbe il re ripagarmi con questa ricompensa?+ 37 Lascia che il tuo servitore torni, ti prego, e che io muoia+ nella mia città presso il luogo di sepoltura di mio padre e di mia madre.+ Ma ecco il tuo servitore Chimam.+ Passi lui col mio signore il re; e fa a lui ciò che è bene ai tuoi occhi”.
38 Pertanto il re disse: “Chimam passerà con me, e io stesso gli farò ciò che è bene ai tuoi occhi; e tutto ciò che tu scelga [di porre] su di me te lo farò”. 39 Tutto il popolo passava ora il Giordano, e il re stesso passò; ma il re baciò+ Barzillai e lo benedisse,+ dopo di che egli tornò al suo luogo. 40 Quando il re passò dall’altro lato a Ghilgal,+ Chimam stesso passò con lui, e anche tutto il popolo di Giuda, e anche metà del popolo d’Israele, per far passare il re.
41 Ed ecco, tutti gli uomini d’Israele venivano dal re e dicevano al re: “Perché+ i nostri fratelli, gli uomini di Giuda, ti hanno rubato per far passare il Giordano al re e alla sua casa e a tutti gli uomini di Davide con lui?”+ 42 A ciò tutti gli uomini di Giuda risposero agli uomini d’Israele: “Perché il re è nostro* parente stretto;+ e perché vi siete adirati per questa cosa? Abbiamo forse mangiato a spese del re o ci è stato portato un dono?”
43 Gli uomini d’Israele risposero comunque agli uomini di Giuda e dissero: “Noi abbiamo* dieci parti nel re,+ così che anche in Davide noi siamo più di te.* Perché, quindi, ci* hai trattato con disprezzo, e perché non è stato affar nostro* far tornare per primi+ il nostro re?” Ma la parola degli uomini di Giuda fu più severa della parola degli uomini d’Israele.
20 Ora accadde che là c’era un uomo buono a nulla,*+ il cui nome era Seba,+ figlio di Bicri, un beniaminita; ed egli suonava il corno+ e diceva: “Noi non abbiamo parte in Davide, e non abbiamo eredità nel figlio di Iesse.+ Ognuno ai suoi dèi,*+ o Israele!” 2 Allora tutti gli uomini d’Israele salivano dal seguire Davide per seguire Seba figlio di Bicri;+ ma in quanto agli uomini di Giuda, restarono attaccati al loro re dal Giordano a Gerusalemme.+
3 Alla fine Davide giunse nella sua casa a Gerusalemme.+ Il re prese quindi le dieci donne,+ le concubine che aveva lasciato ad aver cura della casa, e le mise in una casa di reclusione, ma continuò a provvedere al loro sostentamento. E con loro non ebbe più relazione,+ ma rimasero rigorosamente chiuse fino al giorno della loro morte, in vedovanza con un [marito] vivente.*
4 Il re disse ora ad Amasa:+ “Convocami gli uomini di Giuda entro tre giorni, e tu stesso sta qui”. 5 Amasa andò dunque a convocare Giuda; ma venne più tardi del tempo fissato che gli aveva stabilito. 6 Davide disse quindi ad Abisai:+ “Ora Seba+ figlio di Bicri sarà per noi peggiore di Absalom.+ Prendi tu stesso i servitori+ del tuo signore e inseguilo, affinché realmente non si trovi città fortificate e scampi davanti ai nostri occhi”.* 7 Pertanto gli uomini di Gioab+ e i cheretei+ e i peletei+ e tutti gli uomini potenti uscirono dietro a lui; e uscirono da Gerusalemme per inseguire Seba figlio di Bicri. 8 Erano presso la grande pietra che è a Gabaon,+ e Amasa+ stesso venne loro incontro. Ora Gioab era cinto, vestito di una veste; e su di lui era cinta una spada attaccata al fianco, nel suo fodero. Ed egli stesso venne avanti, e così essa* cadde.
9 E Gioab diceva ad Amasa: “Stai bene, fratello mio?”+ La mano destra di Gioab afferrò quindi la barba di Amasa come per baciarlo.+ 10 In quanto ad Amasa, non era in guardia contro la spada che era nella mano di Gioab; così che questi lo colpì+ con essa all’addome, e gli intestini gli si sparsero a terra, e non glielo dovette fare di nuovo. Così morì. E Gioab e Abisai suo fratello, da parte loro, inseguirono Seba figlio di Bicri.
11 E uno dei giovani di Gioab stette presso di lui e diceva: “Chiunque ha provato diletto in Gioab e chiunque appartiene a Davide,+ segua Gioab!” 12 Frattanto Amasa si voltolava nel sangue+ in mezzo alla strada maestra. Quando l’uomo vide che tutto il popolo si fermava, spostò quindi Amasa dalla strada maestra al campo. Infine gli gettò sopra una veste, come vide che ognuno che veniva fino a lui si fermava.+ 13 Appena l’ebbe tolto dalla strada maestra, ciascun uomo passò oltre seguendo Gioab per inseguire Seba+ figlio di Bicri.
14 E [Seba] passava attraverso tutte le tribù d’Israele fino ad Abel di Bet-Maaca.+ In quanto a tutti i bicriti,* si congregarono e anch’essi gli andarono dietro.
15 E venivano a porgli l’assedio ad Abel di Bet-Maaca e ad elevare un bastione d’assedio contro la città,+ dato che essa stava dentro un baluardo. E tutto il popolo che era con Gioab scalzava le mura, per farle cadere. 16 E una donna saggia+ chiamava dalla città: “Ascoltate, ascoltate! Dite, vi prego, a Gioab: ‘Avvicinati fin qui, e fammi parlare con te’”. 17 Si avvicinò dunque a lei, e la donna allora gli disse: “Sei tu Gioab?” al che egli disse: “Sono io”. A ciò gli disse: “Ascolta le parole della tua schiava”.+ A sua volta egli disse: “Ascolto”. 18 Ed essa proseguì, dicendo: “Senza eccezione nei tempi passati si usava parlare, dicendo: ‘Domandino pure in Abel, e così certamente porranno fine alla questione’. 19 Io rappresento i pacifici+ e i fedeli+ d’Israele. Tu cerchi di mettere a morte una città+ e una madre in Israele. Perché devi inghiottire+ l’eredità+ di Geova?” 20 A ciò Gioab rispose e disse: “È del tutto impensabile da parte mia inghiottire e ridurre in rovina. 21 La questione non sta così, ma un uomo della regione montagnosa di Efraim,+ il cui nome è Seba+ figlio di Bicri, ha alzato la mano contro il re Davide.+ Consegnate lui solo,+ e io certamente mi ritirerò dalla città”.+ La donna disse quindi a Gioab: “Ecco, la sua testa+ ti [sarà] gettata dall’alto delle mura!”
22 Subito la donna andò nella sua sapienza+ da tutto il popolo, ed essi stroncavano la testa di Seba figlio di Bicri e la gettavano a Gioab. A ciò egli suonò il corno,+ e si dispersero dunque dalla città, ciascuno alla sua casa;* e Gioab stesso tornò a Gerusalemme dal re.
23 E Gioab era su tutto l’esercito+ d’Israele; e Benaia+ figlio di Ieoiada+ era sui cheretei*+ e sui peletei.+ 24 E Adoram+ era su quelli coscritti per i lavori forzati; e Giosafat+ figlio di Ailud era cancelliere.* 25 E Seva+ era segretario,+ e Zadoc+ e Abiatar+ erano sacerdoti. 26 E anche Ira lo iairita divenne sacerdote*+ di Davide.
21 Ora ai giorni di Davide ci fu una carestia+ di tre anni, anno dopo anno; e Davide consultava la faccia di Geova. Quindi Geova disse: “Su Saul e sulla sua casa c’è la colpa di sangue,* perché mise a morte i gabaoniti”.+ 2 Il re chiamò dunque i gabaoniti+ e parlò loro. (Incidentalmente, i gabaoniti non erano dei figli d’Israele, ma del rimanente degli amorrei;+ e gli stessi figli d’Israele avevano giurato loro,+ ma Saul aveva cercato di abbatterli+ nel suo sentimento di gelosia+ per i figli d’Israele e di Giuda). 3 E Davide proseguì, dicendo ai gabaoniti: “Che vi farò, e con che cosa farò espiazione,*+ affinché certamente benediciate l’eredità+ di Geova?” 4 I gabaoniti dunque gli dissero: “Per noi* non è questione d’argento o d’oro+ riguardo a Saul e alla sua casa, né sta a noi mettere un uomo a morte in Israele”. Allora egli disse: “Qualunque cosa voi diciate la farò per voi”. 5 A ciò dissero al re: “L’uomo che ci ha sterminati+ e che ha progettato+ di annientarci per non farci sussistere in nessuna parte del territorio d’Israele, 6 ci siano dati sette uomini dei suoi figli;+ e li dobbiamo esporre*+ a Geova a Ghibea+ di Saul, l’eletto* di Geova”.+ Pertanto il re disse: “Li darò io stesso”.
7 Il re provò comunque compassione per Mefiboset+ figlio di Gionatan figlio di Saul a motivo del giuramento+ di Geova che c’era fra loro, fra Davide e Gionatan figlio di Saul. 8 Di conseguenza il re prese i due figli di Rizpa+ figlia di Aia che essa aveva partorito a Saul, Armoni e Mefiboset, e i cinque figli di Mical*+ figlia di Saul che essa aveva partorito ad Adriel+ figlio di Barzillai il meolatita. 9 Li diede quindi in mano ai gabaoniti ed essi li esponevano sul monte dinanzi a Geova,+ così che caddero tutt’e sette insieme; ed essi stessi furono messi a morte nei primi giorni della mietitura, all’inizio della mietitura dell’orzo.+ 10 Comunque, Rizpa figlia di Aia+ prese un sacco+ e se lo stese sulla roccia dall’inizio della mietitura fino a che si versò su di loro acqua dai cieli;+ e non permise ai volatili+ dei cieli di posarsi su di loro di giorno né alle bestie selvagge+ della campagna di notte.
11 Alla fine fu riferito+ a Davide ciò che aveva fatto Rizpa figlia di Aia, concubina di Saul. 12 Davide andò e prese dunque le ossa di Saul+ e le ossa di Gionatan suo figlio dai proprietari di terre di Iabes-Galaad,+ che le avevano rubate dalla pubblica piazza di Bet-San,+ dove i filistei li avevano appesi+ il giorno che i filistei avevano abbattuto Saul sul Ghilboa.+ 13 E di là trasportava le ossa di Saul e le ossa di Gionatan suo figlio; inoltre, raccolsero le ossa degli uomini che erano stati esposti.+ 14 Quindi seppellirono le ossa di Saul e di Gionatan suo figlio* nel paese di Beniamino a Zela*+ nel luogo di sepoltura di Chis+ suo padre, per fare ogni cosa che il re aveva comandato. Dopo ciò Dio si lasciò dunque supplicare per il paese.+
15 E i filistei+ fecero di nuovo guerra a Israele. Pertanto Davide e i suoi servitori con lui scesero e combatterono i filistei; e Davide si stancò. 16 E Isbi-Benob, che era fra i nati dei refaim,*+ il peso della cui lancia+ era di trecento sicli* di rame e che aveva cinto una spada nuova,* pensava di abbattere Davide. 17 Subito Abisai+ figlio di Zeruia venne in suo aiuto+ e abbatté il filisteo e lo mise a morte. In quel tempo gli uomini di Davide gli giurarono, dicendo: “Non devi più uscire con noi in battaglia,+ affinché tu non estingua+ la lampada+ d’Israele!”
18 E dopo ciò avvenne che ci fu di nuovo guerra con i filistei a Gob.* Fu allora che Sibbecai+ l’husatita+ abbatté Saf, che era fra i nati dei refaim.+
19 E ci fu di nuovo guerra a Gob con i filistei, ed Elanan+ figlio di Iaare-Oreghim il betleemita abbatteva Golia* il gattita,* l’asta della cui lancia era come il subbio dei lavoratori al telaio.+
20 E ci fu di nuovo guerra a Gat,+ quando ci fu un uomo di statura straordinaria, con sei dita in ciascuna delle sue mani e sei dita in ciascuno dei suoi piedi, ventiquattro di numero; e anche lui era nato ai refaim.+ 21 E biasimava+ Israele. Infine Gionatan+ figlio di Simei,*+ fratello di Davide, lo abbatté.
22 Questi quattro erano nati ai refaim a Gat;+ e caddero per mano di Davide e per mano dei suoi servitori.+
22 E Davide pronunciava a Geova le parole di questo cantico+ nel giorno che Geova l’aveva liberato dalla palma della mano di tutti i suoi nemici+ e dalla palma della mano di Saul;+
2 e diceva:
“Geova è la mia rupe+ e la mia fortezza+ e Colui che mi provvede scampo.+
3 Il mio Dio è la mia roccia.+ Mi rifugerò in lui,
Il mio scudo+ e il mio corno+ di salvezza, la mia sicura altezza,+
E il mio luogo di fuga,+ il mio Salvatore;+ tu mi salvi dalla violenza.+
7 Nella mia angustia invocavo Geova,+
E invocavo il mio Dio.+
Quindi dal suo tempio egli udì la mia voce,+
Con la mia invocazione di soccorso nei suoi orecchi.+
8 E la terra cominciò a scuotersi da una parte all’altra e a sobbalzare;+
Le stesse fondamenta dei cieli si agitarono,+
E si scuotevano da una parte all’altra perché egli si era adirato.+
9 Fumo gli salì alle narici, e fuoco stesso divorava dalla sua bocca;+
Carboni stessi divamparono da lui.+
13 Dal fulgore di fronte a lui divamparono carboni di fuoco ardenti.+
16 E divennero visibili gli alvei del mare,+
Si scoprirono le fondamenta del paese produttivo,*+
Al rimprovero di Geova, dal soffio dell’alito* delle sue narici.+
26 Con qualcuno leale agirai con lealtà;+
Col potente senza difetto ti comporterai senza difetto;+
27 Con chi si mantiene puro ti mostrerai puro,+
E con chi è perverso agirai come da sciocco.+
31 In quanto al [vero] Dio, la sua via è perfetta;+
Il detto di Geova è raffinato.+
Egli è uno scudo per tutti quelli che si rifugiano in lui.+
33 Il [vero] Dio è la mia salda fortezza,*+
Ed egli renderà perfetta la mia via,+
34 Rendendo* i miei piedi come quelli delle cerve;+
E mi fa stare su luoghi alti per me.+
37 Farai un posto abbastanza largo per i miei passi sotto di me;+
E le mie caviglie certo non vacilleranno.+
40 E tu mi cingerai di energia vitale per la battaglia;+
Farai crollare sotto di me quelli che mi si levano contro.+
41 E in quanto ai miei nemici, mi darai certamente la [loro] nuca;+
Quelli che mi odiano intensamente, essi pure ridurrò al silenzio.+
43 E li pesterò minutamente come la polvere della terra;
Li polverizzerò come il fango delle strade;+
Li schiaccerò.
44 E tu mi provvederai scampo dai biasimi del mio popolo.+
Mi salvaguarderai perché io sia capo di nazioni;+
Un popolo che non ho conosciuto, mi servirà.+
45 Stranieri stessi verranno a chinarsi servilmente davanti a me;+
Orecchi saranno ubbidienti per udirmi.+
47 Geova vive;+ e benedetta sia la mia Roccia;+
E sia esaltato l’Iddio della roccia della mia salvezza.+
48 Il [vero] Dio è Colui che mi dà atti di vendetta+
E Colui che abbassa i popoli sotto di me,+
49 E Colui che mi sottrae ai miei nemici.+
E mi innalzerai al di sopra di quelli che si levano contro di me;+
Mi libererai dall’uomo di opere violente.+
51 Colui che fa grandi atti di salvezza per il suo re+
23 E queste sono le ultime parole di Davide:+
“Espressione di Davide figlio di Iesse,+
Ed espressione dell’uomo robusto* che fu levato in alto,+
L’unto+ dell’Iddio di Giacobbe,
3 L’Iddio d’Israele disse,
A me parlò la Roccia d’Israele:+
‘Quando chi governa il genere umano è giusto,+
Governando nel timore di Dio,+
4 Allora è come la luce del mattino, quando rifulge il sole,+
Un mattino senza nubi.
Dal fulgore, dalla pioggia, [spunta] erba dalla terra’.+
5 Poiché non è così la mia casa con Dio?*+
Perché egli mi ha assegnato un patto di durata indefinita,*+
Messo in bell’ordine in ogni cosa e assicurato.+
Siccome esso è tutta la mia salvezza+ e tutto il mio diletto,
Non è questa la ragione per cui lo farà crescere?+
6 Ma le persone buone a nulla+ sono scacciate,+ come spine,+ tutte quante;
Poiché non si devono prendere con la mano.
7 Quando un uomo le tocca
Dev’essere completamente armato di ferro e dell’asta di una lancia,
8 Questi sono i nomi degli uomini potenti+ che appartenevano a Davide: Ioseb-Bassebet+ un tachemonita, capo dei tre.* Egli brandiva la sua lancia* su ottocento, uccisi in una sola volta. 9 Dopo di lui, Eleazaro+ figlio di Dodo+ figlio di Aoi era fra i tre uomini potenti con Davide quando biasimarono i filistei.* Si erano raccolti là per la battaglia, e così gli uomini d’Israele si ritirarono.+ 10 Fu lui a levarsi e ad abbattere i filistei finché gli si affaticò la mano e la sua mano rimase attaccata alla spada,+ così che Geova compì quel giorno una grande salvezza;+ e in quanto al popolo, tornò dietro a lui solo per spogliare [quelli che erano stati abbattuti].+
11 E dopo di lui c’era Samma figlio di Aghee l’hararita.+ E i filistei si raccoglievano a Lehi, dove allora c’era un tratto di campo pieno di lenticchie;+ e il popolo stesso fuggì a causa dei filistei. 12 Ma egli si pose in mezzo al tratto e lo liberò e abbatteva i filistei, così che Geova compì una grande salvezza.+
13 E tre dei trenta capi+ scendevano e venivano al [tempo della] mietitura* da Davide, nella caverna di Adullam;+ e un villaggio di tende dei filistei era accampato nel bassopiano dei refaim.*+ 14 E Davide era allora nel luogo di difficile accesso;+ e un avamposto+ dei filistei era allora a Betleem. 15 Dopo un po’ Davide espresse la sua brama e disse: “Oh potessi avere un sorso d’acqua della cisterna di Betleem che è alla porta!”+ 16 Allora i tre uomini potenti si aprirono a forza un varco nel campo dei filistei e attinsero acqua dalla cisterna di Betleem che è alla porta e la presero e la portarono a Davide;+ ed egli non acconsentì a berla, ma la versò+ a Geova. 17 E diceva: “È impensabile da parte mia,+ o Geova, che io faccia questo! [Berrò io]* il sangue+ degli uomini che sono andati a rischio delle loro anime?” E non acconsentì a berla.
Queste sono le cose che fecero i tre uomini potenti.
18 In quanto ad Abisai+ fratello di Gioab figlio di Zeruia,+ era capo dei trenta,* e brandiva la lancia su trecento uccisi, e aveva una reputazione simile a quella dei tre.+ 19 Benché si distinguesse anche più del resto dei trenta,* e divenisse loro capo, non pervenne al rango dei [primi] tre.+
20 In quanto a Benaia*+ figlio di Ieoiada+ figlio di un uomo valoroso, che compì molte imprese a Cabzeel,+ egli stesso abbatté i due figli di Ariel di Moab; ed egli stesso scese e abbatté un leone*+ dentro una cisterna in un giorno di nevicata.+ 21 E fu lui ad abbattere l’egiziano che era di statura straordinaria.*+ Benché nella mano dell’egiziano ci fosse una lancia, tuttavia egli scese a lui con un bastone e strappò la lancia dalla mano dell’egiziano e lo uccise con la sua propria lancia.+ 22 Queste cose fece Benaia+ figlio di Ieoiada; e aveva una reputazione simile a quella dei tre uomini potenti.+ 23 Benché si distinguesse anche più dei trenta, non pervenne al rango dei tre; ma Davide lo nominò sulla sua propria guardia del corpo.+
24 Asael+ fratello di Gioab era fra i trenta; Elanan+ figlio di Dodo di Betleem, 25 Samma+ l’harodita, Elica l’harodita, 26 Elez+ il paltita, Ira+ figlio di Icches+ il tecoita, 27 Abiezer+ l’anatotita,+ Mebunnai l’husatita,+ 28 Zalmon l’aoita,+ Maarai+ il netofatita, 29 Eleb+ figlio di Baana il netofatita, Ittai+ figlio di Ribai di Ghibea dei figli di Beniamino, 30 Benaia+ un piratonita, Iddai delle valli del torrente di Gaas,+ 31 Abi-Albon l’arbatita, Azmavet+ il bar-humita, 32 Eliaba il saalbonita, i figli di Iasen, Gionatan,+ 33 Samma l’hararita, Aiam+ figlio di Sarar l’hararita, 34 Elifelet figlio di Aasbai figlio del maacatita, Eliam figlio di Ahitofel+ il ghilonita, 35 Ezro+ il carmelita, Paarai l’arbita, 36 Igal figlio di Natan+ di Zoba, Bani il gadita, 37 Zelec+ l’ammonita, Naharai il beerotita, scudieri di Gioab figlio di Zeruia, 38 Ira l’itrita,+ Gareb+ l’itrita, 39 Uria+ l’ittita, trentasette in tutto.
24 E l’ira di Geova si accese di nuovo+ contro Israele, quando uno* incitò Davide* contro di loro, dicendo: “Va, fa il conto+ di Israele e di Giuda”. 2 Il re disse dunque a Gioab+ capo* delle forze militari che era con lui:* “Percorri, suvvia, tutte le tribù d’Israele, da Dan a Beer-Seba,+ e registrate il popolo,+ e certamente conoscerò il numero del popolo”.+ 3 Ma Gioab disse al re: “Geova tuo Dio aggiunga al popolo perfino cento volte quanti sono mentre i medesimi occhi del mio signore il re lo vedono. Ma in quanto al mio signore il re, perché ha provato diletto in questa cosa?”+
4 Infine la parola del re prevalse+ su Gioab e sui capi delle forze militari. Gioab e i capi delle forze militari uscirono dunque d’innanzi al re per registrare+ il popolo d’Israele. 5 Quindi passarono il Giordano e si accampavano ad Aroer+ a destra della città* che è in mezzo alla valle del torrente, verso i gaditi,+ e a Iazer.+ 6 Dopo ciò giunsero a Galaad+ e al paese di Tatim-Odsi* e continuarono verso Dan-Iaan e andarono intorno a Sidone.+ 7 Quindi giunsero alla fortezza di Tiro+ e a tutte le città degli ivvei+ e dei cananei e giunsero al punto in cui termina il Negheb+ di Giuda a Beer-Seba.+ 8 Percorsero così tutto il paese e giunsero a Gerusalemme alla fine di nove mesi e venti giorni. 9 Gioab diede ora al re il numero della registrazione+ del popolo; e Israele ammontava a ottocentomila uomini valorosi che traevano la spada, e gli uomini di Giuda erano cinquecentomila uomini.+
10 E a Davide batteva il cuore+ dopo aver così contato il popolo. Di conseguenza Davide disse a Geova: “Ho peccato+ moltissimo in ciò che ho fatto. E ora, Geova, fa passare l’errore del tuo servitore,+ ti prego; poiché ho agito molto stoltamente”.+ 11 Quando Davide si levava la mattina, la parola stessa di Geova fu indirizzata a Gad+ il profeta, visionario di Davide,+ dicendo: 12 “Va,* e devi dire a Davide: ‘Geova ha detto questo: “Ti propongo tre cose.+ Sceglitene una perché io te la faccia”’”.+ 13 Pertanto Gad entrò da Davide e gli riferì e gli disse:+ “Ti devono venire sette* anni di carestia nel tuo paese,+ o per tre mesi devi fuggire davanti ai tuoi avversari,+ che ti inseguiranno, o devono accadere tre giorni di pestilenza* nel tuo paese?+ Ora sappi e vedi ciò che devo rispondere a Colui che mi manda”. 14 Davide disse dunque a Gad: “È molto angustioso per me. Cadiamo, ti prego, nella mano di Geova,+ poiché molte sono le sue misericordie;+ ma che io non cada nella mano dell’uomo”.*+
15 Geova mandò quindi una pestilenza+ in Israele dalla mattina fino al tempo fissato, così che morirono+ settantamila persone del popolo da Dan a Beer-Seba.+ 16 E l’angelo+ continuò a tenere la mano tesa verso Gerusalemme per ridurla in rovina; e Geova cominciò a rammaricarsi+ della calamità, e disse dunque all’angelo che causava rovina fra il popolo: “Basta! Ora lascia cadere la tua mano”. E l’angelo stesso di Geova era presso l’aia di Arauna+ il gebuseo.+
17 E Davide diceva a Geova, quando ebbe visto l’angelo che abbatteva il popolo, sì, diceva: “Ecco, sono io che ho peccato e sono io che ho agito male; ma queste pecore,+ che hanno fatto? Venga la tua mano, ti prego, su di me+ e sulla casa di mio padre”.
18 Più tardi Gad venne da Davide quel giorno e gli disse: “Sali, erigi a Geova un altare nell’aia di Arauna il gebuseo”.+ 19 E Davide saliva secondo la parola di Gad, secondo ciò che Geova aveva comandato.+ 20 Quando Arauna ebbe guardato giù ed ebbe visto il re e i suoi servitori passare verso di lui, Arauna subito uscì e si inchinò+ davanti al re con la faccia a terra.+ 21 Quindi Arauna disse: “Perché è venuto il mio signore il re dal suo servitore?” A ciò Davide disse: “Per acquistare+ da te l’aia per edificare un altare a Geova, affinché il flagello+ si arresti di sopra il popolo”. 22 Ma Arauna disse a Davide: “La prenda il mio signore il re+ e offra ciò che è buono ai suoi occhi. Ecco i bovini per l’olocausto e la trebbia e gli arnesi dei bovini come legna.+ 23 Ogni cosa, o re, Arauna* dà in effetti al re”. E Arauna proseguì, dicendo al re: “Geova il tuo Dio si compiaccia di te”.+
24 Comunque, il re disse ad Arauna: “No, ma immancabilmente l’acquisterò da te per un prezzo;+ e non offrirò a Geova mio Dio sacrifici bruciati senza costo”.+ Davide acquistò+ pertanto l’aia e i bovini per cinquanta sicli d’argento.* 25 E Davide vi edificava un altare+ a Geova e offriva sacrifici bruciati e sacrifici di comunione, e Geova si lasciava supplicare+ per il paese, così che il flagello si arrestò di sopra Israele.
“Gli amalechiti”, Sy e cinque mss. ebr.; MLXXVg, “Amalec”.
O, “i carri”.
“Capogiro”, Sy; il significato è incerto nel M.
“Geova”, MSy; Vg, “Signore [Geova]”; LXX, “Giuda”.
“L’unto di”: ebr. meshìach; gr. christòn; sir. lamshicheh; lat. christum.
Lett. “I tuoi sangui”.
O, “il retto; il giusto”.
“Campi di primizie”, LXXVg.
O, “fu rigettato con ripugnanza”.
“Dei leoni”: ebr. meʼarayòhth, leoni africani.
O, “amore leale”.
“Il vostro signore”: ebr. ʼadhonehkhèm, pl. di eccellenza. Vedi nt. a Ge 39:2.
O, “verità”.
“Lo portava fuori del campo”, LXX.
“Ghesuriti”, SyVg; T, “aseriti”.
“Uscirono da Ebron”, LXX.
Significa “campo dei coltelli di selce”; o, con un emendamento, “campo dei fianchi”. Cfr. nt. a Gsè 5:2.
“Seguirmi affinché io non ti abbatta a terra”, LXX.
O, “la parte posteriore”, forse colpendo con un movimento all’indietro della lancia.
“Il [vero] Dio”: vedi App. 1F.
“Is-Boset”, LXXBagsterSyVg; M, “egli”.
“Suo marito”, LXXSyVg; M, “un uomo”.
“Palti” in 1Sa 25:44.
“Lo hai mandato via perché se ne vada in pace? (25) O realmente non conosci la malizia di Abner figlio di Ner?” LXX.
“Appartenevano a Is-Boset figlio di Saul”, LXXBagster.
“Su Israele”, MSyVg; LXX, “su Israele nel suo insieme”.
Lett. ‘il Millo (riempimento)’. Ebr. hammillòhʼ. Forse una struttura a forma di fortezza.
“E Geova, l’Iddio degli eserciti”: ebr. waYhwàh ʼElohèh tsevaʼòhth; la prima volta che ricorre questa espressione. Vedi 1Re 19:10, 14.
Significa “signore delle brecce”.
“Idoli”, MSyVg; LXX e 1Cr 14:12, “dèi”.
“Macchie di baca”: ebr. bekhaʼìm, pl.; LXX, “luogo del pianto”.
“Della marcia” in 1Cr 14:15.
“Da Gheba”: ebr. migGèvaʽ; gr. Gabaòn; in 1Cr 14:16, “Gabaon”.
O, “raganelle musicali”.
“Chidon” in 1Cr 13:9.
Significa “rottura contro Uzza”.
“Uomini dalla testa vuota”, M; LXX, “danzatori”.
“È stato dinanzi a Geova, che”, M; LXX, “Dinanzi a Geova danzerò. Benedetto sia Geova, che”.
“Miei”, MSyVg; LXX, “tuoi”.
“Tribù”, MSyVg; in 1Cr 17:6, “giudici”.
Lett. “di un uomo terreno”. Ebr. ʼadhàm; LXXSyVg, “degli uomini”.
O, “amore leale”.
“Il genere umano”: ebr. haʼadhàm; LXX, “l’uomo”; lat. Adam.
“Unica”, MSy; LXX, “altra”.
“Per loro”, quattro mss. ebr. (cfr. SyVg); M, “per voi”.
“Scacciare”, in armonia con i LXX e 1Cr 17:21; M, “per il tuo paese”; Vg, “sopra la terra”.
“Geova Dio”: ebr. Yehwàh ʼElohìm; la prima volta che ricorre dopo Eso 9:30.
Lett. “ha trovato il suo cuore”.
O, “vere”. Ebr. ʼemèth.
‘Facendo giacere’: in ebr. questo è un verbo all’infinito assoluto, indefinito in quanto al tempo e impersonale.
O, “doni”.
“Adadezer”, Al, Ca, Leningrado B 19A, molti altri mss. ebr. e 1Cr 18:10; LXXSyVgc e circa 55 mss. ebr., “Adarezer”.
“Eufrate”: nel M compaiono solo i punti vocalici, mentre il nome compare in MmargineLXXSyVg e in circa 45 mss. ebr. È qerè ma non kethìb (da leggere, ma non è scritto). Cfr. nt. a Gdc 20:13.
Forse, “tiri”.
“Siria”, LXXVg; M, “Aram”; Sy, “Edom”.
“Toi”, M; LXXVg, “Thou”; 1Cr 18:9, 10, “Tou”.
O, “per benedirlo”.
O, “dichiarò sacri”.
“Gli edomiti”, LXXSy, sei mss. ebr. e 1Cr 18:12; MVg, “la Siria (Aram); i siri”.
Lett. “uno che fa ricordare”.
“E Ahimelec figlio di Abiatar”, MLXXVg; Sy, “E Abiatar figlio di Ahimelec”.
“E Benaia”: ebr. uVenayàhu.
“Era . . . sui”, TSyVg e 1Cr 18:17; M, “e i”, o “era con i”; LXX, “[era] consigliere, e i”.
“Sacerdoti”, MVg; LXX, “capi della corte”; Sy, “capi”; in 1Cr 18:17, “ai primi posti al lato del re”.
O, “padre”.
O, “figlio”.
Lett. “pane”.
“Alla casa”, LXXL.
“Tuo padrone”: ebr. ʼadhonèikha, pl. di ʼadhòhn, per indicare eccellenza.
“Mia tavola”, MVgc; LXX, “tavola di Davide”; Sy, “tavola del re”.
Lett. “un figlio piccolo”.
“La città”, MLXXSyVg; in 1Cr 19:3, “il paese”.
O, “uomini di Tob”.
“Porta”, MLXXSyVg; in 1Cr 19:9, “città”.
“Quindi essi giunsero a Helam”, MLXXSy; Vg, “vi condusse il loro esercito”.
O, “avvenne la primavera seguente”.
O, “e scorse una donna che faceva il bagno su una terrazza”.
“Ammiel” in 1Cr 3:5.
O, “la porzione del re”, cioè la porzione mandata all’ospite onorato da colui che lo ospitava. Cfr. Ge 43:34.
Lett. “è un figlio della morte!”
“La casa”, MLXXVg; Sy, “le figlie”.
“Hai mancato di rispetto a Geova” era la lezione originale. Il testo fu emendato (corretto) perché leggesse: “hai mancato di rispetto ai nemici di Geova”. Vedi App. 2B.
Lett. “e uno chiamava il suo nome Salomone”, M; MmargineTSy e alcuni mss. ebr., “ed essa chiamava il suo nome Salomone”. “Salomone” significa “pacifico”. Cfr. ntt. a 1Cr 22:9.
Significa “diletto di Iah”.
Probabilmente, “la città delle acque”, come nel v. 27.
Forse, “di Milcom”, idolo di un dio degli ammoniti. LXX, “di Melchol loro re”; Vg, “del loro re”.
Circa 34,2 kg.
“Servire”, con la correzione di una lettera; M, “passare [attraverso]”.
In altri luoghi del M è chiamato “Iehonadab”.
Probabilmente dolci e fritte in molto grasso.
“No, fratello mio; poiché”, LXXLIt.
“Le mani”, LXXVg; M, “la mano”.
I LXX fanno terminare il v. con: “E Absalom imbandì un banchetto come il banchetto del re”.
“Suo mulo”: ebr. pirdòh; la prima volta che ricorre questa parola.
“E tutti i suoi servitori che gli stavano attorno si strapparono i mantelli”, LXXVg.
I LXX aggiungono: “E la vedetta si avvicinò e annunciò al re e disse: ‘Ho visto uomini dalla via di Oronaim presso il lato del monte’”.
Inserito per identificare il soggetto del verbo; SyVg, “Davide”; LXX, “il re Davide”; M, “egli”.
“L’anima di”, inserito per concordare col verbo ebr. femm. reso “ebbe gran desiderio”, mentre “Davide il re” è masch.; LXX, “lo spirito del re”.
Lett. “venne meno [per il gran desiderio] di uscire”.
“Entrava dal”, LXXSyVg e molti mss. ebr.; M, “diceva al”.
Lett. “fra loro”.
O, “superstite”.
“Che cerca di annientare me”, LXX; il M omette “che cerca”.
“Dio”, MLXXSyVg; TLXXL, “Geova”.
“Ecco, ora, hai fatto”, molti mss. ebr.
Circa 2,3 kg.
“Peso di pietra del re”: forse un peso campione tenuto nel palazzo reale o un siclo “reale” diverso dal siclo comune. Cfr. nt. a Eso 30:13, “santo”.
“Cadendo”: in armonia con i LXX, “e cadde”; il M omette.
“Quarant’anni”, MLXXVgc; LXXLSyVg, “quattro anni”. Forse 40 anni dall’unzione di Davide. Cfr. 1Sa 16:13.
O, “nella loro innocenza”.
“Mandò per”, M; LXX, “mandò e chiamò”.
Significa “la casa lontana”.
Lett. “erano venuti ai suoi piedi”, cioè ai piedi di Ittai, menzionato nel v. 19.
“E Geova eserciti verso di te”, in armonia con i LXX; il M omette.
Lett. “E tutto il paese (la terra)”.
Forse, “il re stava presso la valle del torrente Chidron, e tutto il popolo passava davanti a lui per la via dell’olivo nel deserto”, LXXLuciano.
“Presso Abiatar”, con un emendamento; M, “e Abiatar saliva”.
“Presso i guadi”, M; MmargineLXXSy(sing.)Vg, “nelle pianure del deserto”.
“E continuarono”, MSyVg; LXX, “e continuò”.
O, “uno; egli”.
“Tuo padrone”: ebr. ʼadhonèikha, pl. di ʼadhòhn, per indicare eccellenza.
Lett. “uomo dei sangui”. Ebr. ʼish haddamìm, pl.
O, “e uomo di inutilità”. Lett. “e uomo del belial”. Ebr. weʼìsh habbeliyàʽal.
Lett. “Che [c’è] a me e a voi?” Espressione idiomatica ebr.; domanda che rivela avversione o obiezione all’azione proposta da Abisai. Vedi App. 7B.
Secondo il Mmargine; M, “Nel caso che egli invochi il male e nel caso che Geova gli abbia detto: ‘Invoca il male su Davide!’ chi, dunque . . . ?”
“Col suo occhio”: uno dei Diciotto Emendamenti. Qui i soferim fecero in modo che il testo leggesse “sul mio errore”, cioè sull’errore commesso contro di me. LXXSyVg, “sulla mia afflizione”. Vedi App. 2B.
O, “mostrerò d’essere”. Cfr. Eso 3:14.
Vedi nt. al v. 18.
“Un uomo”, 30 mss. ebr.; nel M compare solo il punto vocalico. È qerè ma non kethìb (da leggere, ma non è scritto). Vedi nt. a Gdc 20:13.
“Della parola del [vero] Dio”: ebr. bidhvàr haʼElohìm. L’articolo determinativo ha, “il”, che precede il titolo ʼElohìm serve a dare enfasi. Questa è la prima volta che ricorre l’espressione. Vedi App. 1F.
Forse, “E lascia che ti riconduca tutto il popolo proprio come la sposa torna da suo marito. È solo l’anima di un uomo che tu cerchi, e tutto il popolo sarà esso stesso in pace”. I LXX concordano.
‘Il leone’: ebr. haʼaryèh, il leone africano.
“E tu stesso . . . di persona”: lett. “e la tua propria faccia”.
O, “in battaglia”. LXXSyVg, “in mezzo a loro”.
O, “affinché ciò non sia comunicato al re e a tutta la gente che è con lui”.
O, “si impiccò”, LXX, come in Mt 27:5.
“Israelita”, MLXXSy; LXXA e 1Cr 2:17, “ismaelita”.
“Naas”, MLXXSyVg; LXXL e 1Cr 2:12-16, “Iesse”.
“Portarono”, LXX.
“Efraim”, MLXXVg; LXXL, “Maanaim”.
O, “armi”. Lett. “verghe”.
Lett. “tenda”.
“Per la medesima ragione che”: ebr. ki-ʽalè. Il M è vocalizzato in modo da leggere ki-ʽal-kèn come in alcuni mss. ebr. È qerè ma non kethìb (da leggere, ma non è scritto). Cfr. nt. a Gdc 20:13.
“Egli disse ancora”, LXXSyVg.
O, “Bacino”. Vedi nt. a Ge 13:10, “Distretto”.
MLXX fanno terminare qui il capitolo 18.
Lett. “alle sue tende”.
O, “si affrettarono a scendere”.
Forse, “essi passarono”.
“Uscì”: ebr. yatsàʼ. Su questa parola compaiono tre punti per indicare che dev’essere sostituita da yatsàʼtha, “uscisti”, secondo un’altra recensione del testo ebr. e in armonia col precedente verbo tizkòr, “ricordarti”. Vedi App. 2A.
‘L’unto di’: ebr. meshìach; gr. christòn; sir. lamshicheh; lat. christo.
Lett. “Che [c’è] a me e a voi?” Espressione idiomatica ebr.; domanda che rivela avversione o obiezione all’azione proposta da Abisai. Vedi App. 7B.
“Uno che fa resistenza”: ebr. lesatàn; sir. satanaʼ; lat. Satan.
“Figlio del figlio di Saul”, LXXB; Sy, “figlio di Gionatan figlio di Saul”; MVg, “figlio di Saul”.
“Col”, MLXXSyVg; circa 60 mss. ebr., “dal”.
Lett. “che uomini della morte”.
Lett. “mio”, in senso collettivo.
Lett. “Io ho”, in senso collettivo.
“Io ho dieci parti nel re, e sono io il primogenito anziché te, e quindi in Davide io sono al di sopra di te”, LXX.
Lett. “mi”.
Lett. “mio”.
O, “un furfante”. Lett. “un uomo di belial (inutilità)”.
“Ai suoi dèi”: lett. “alle sue tende”. Ebr. leʼohalàv. Uno dei Diciotto Emendamenti dei soferim; si ritiene che il testo originale ebr. leggesse leʼlohàv (da ʼelohìm, “dèi” o “Dio”). Vedi App. 2B.
Lett. “[in] una vedovanza di vitalità”, M; LXX, “vedove viventi”; Vg, “viventi in vedovanza”.
Lett. “e porti via il nostro occhio”.
“Essa”, cioè la spada.
Con un lieve emendamento; M, “beriti”.
Lett. “alle sue tende”.
“Cheretei”, Mmargine e molti mss. ebr.; M, “guardia del corpo caria”.
O, “uno che fa ricordare”.
Vedi nt. a 8:18, “sacerdoti”.
Lett. “[ci sono] i sangui”. Ebr. haddamìm.
O, “ammenda”.
Lett. “me”, M, in senso collettivo; Mmargine, “noi”.
“Esporre”, M, cioè con braccia e gambe rotte; LXX, “impiccare al sole”; Sy, “sacrificare”.
“L’eletto”, M; LXX, “gli eletti”; Vg, “quello una volta eletto”. Probabilmente da leggere: “sul monte”. Cfr. il v. 9.
“Merab”, LXXL e due mss. ebr.; Sy, “Nadab”. I Targum leggono: “i cinque figli di Merab (che Mical, figlia di Saul, allevò) che essa partorì”. Cfr. 6:23.
I LXX aggiungono: “e di quelli impiccati al sole”.
O, “Zelah”.
Lett. “il Rafa”. Ebr. haRafàh. Qui il nome del padre è usato per rappresentare l’intera razza di giganti.
Circa 3,42 kg.
“Una spada nuova”, Vg; gr. korỳnen, “una mazza”, che spesso era ferrata per il combattimento.
“Ghezer” in 1Cr 20:4.
“[Il] figlio di Iaare-Oreghim il betleemita abbatteva Golia”, M; in 1Cr 20:5: “[il] figlio di Iair abbatteva Lami fratello di Golia”.
O, “Golia di Gat”.
“Sceol”: ebr. sheʼòhl; sir. dashiul; Vgc(lat.), inferni; gr. thanàtou, “morte”. Vedi App. 4B.
Forse, “venne sfrecciando”, con una lieve correzione del M, e come in Sl 18:10 e molti mss. ebr.
O, “ali del vento”.
“Tenebrose”, con un emendamento; secondo KB3, “setaccio”.
“Paese produttivo”: ebr. tevèl; gr. oikoumènes, “terra abitata”, la stessa parola che ricorre in Mt 24:14; lat. orbis, “circolo [terrestre]”.
‘Alito di’: ebr. rùach; gr. pnèumatos.
Lett. “essa”.
Lett. “ma abbasserai i tuoi occhi contro gli alteri”.
“Chi è Dio”, M(ebr. mi-ʼÈl)Vg; LXX, “chi è un Forte”.
“Nostro Dio”: ebr. ʼElohèhnu; gr. Theoù; lat. Deum.
In armonia con Sl 18:32, questo brano può essere corretto in modo da leggere: “Il [vero] Dio mi cinge strettamente di energia vitale”.
O, “ponendo”.
Lett. “figli di (un paese) straniero”.
O, “amore leale”.
“Verso il suo unto”: ebr. limshichòh; gr. christòi; sir. lamshicheh; lat. christo.
O, “progenie; discendenza”.
‘L’uomo robusto’: ebr. haggèver.
‘Melodie di’: ebr. zemiròhth, cioè cantici con accompagnamento musicale.
O, “e il piacevole cantore d’Israele”.
“E la sua parola”: ebr. umillathòh (da millàh), termine usato solo in poesia, come in Sl 19:4; 139:4; Pr 23:9, e 34 volte in Gb.
“Dio”: ebr. ʼEl; lat. Deum; LXX, “il Forte”.
O, “un patto di tempo indefinito”.
Il M aggiunge: “nella dimora”, ma sembra che questa espressione sia stata inserita inavvertitamente a causa della simile espressione ebr. bashshèveth della riga successiva.
“Tre”, LXXL.
“Egli brandiva la sua lancia”, con una correzione del M in armonia con 1Cr 11:11; M, “Egli era Adino l’eznita”.
“Con Davide a Pas-Dammim, dove i filistei”, in 1Cr 11:13.
“Al [tempo della] mietitura”, M; LXXL e 1Cr 11:15, “alla roccia”.
“Refaim”: ebr. Refaʼìm; gr. Rhafaìm; SyVg, “giganti”.
“Berrò io?” LXX; manca nel M come aposiopesi (reticenza, silenzio improvviso).
“Trenta”, Sy e due mss. ebr.; MLXXVg, “tre”.
“Trenta”, in armonia con il v. 18; MLXXVg, “tre”.
Lett. “Benaiahu”.
Lett. “il leone”. Ebr. haʼarìh, il leone africano.
“Di statura straordinaria”, in armonia con 1Cr 11:23; MLXX, “d’aspetto”.
O, “egli”. Vedi 1Cr 21:1.
O, “quando Davide fu incitato”.
‘Capo di’: ebr. sar; LXX, “governante”; Vg, “principe”.
“Si accampavano ad Aroer a destra della città”, M; LXXL, “cominciarono ad Aroer e nella città”; Vg, “giunsero ad Aroer alla destra della città”.
“Paese di Tatim-Odsi”, M; LXXL, “paese degli ittiti verso Cades”.
Lett. “Ci sarà un andare”. In ebr. questo è un verbo all’infinito assoluto, indefinito in quanto al tempo e impersonale.
“Sette”, MSyVg; LXX e 1Cr 21:12, “tre”.
O, “peste (bubbonica)”. Lat. pestilentia; LXX, “morte (piaga mortale)”.
“Uomo”: ebr. ʼadhàm. I LXX aggiungono: “E Davide fece la sua scelta della piaga mortale. (15) Ed erano i giorni della mietitura del frumento”.
O, “Ogni cosa Arauna come un re”.
Per calcolare il valore, vedi App. 8A.