Atti degli Apostoli
1 Ho composto il primo racconto, o Teofilo,+ intorno a tutte le cose che Gesù cominciò a fare e a insegnare,+ 2 fino al giorno in cui fu assunto,+ dopo aver dato comandamento per mezzo dello spirito santo agli apostoli che aveva scelto.+ 3 Anche a questi con molte positive prove si mostrò vivente dopo aver sofferto,+ essendo da essi visto durante quaranta giorni e parlando delle cose concernenti il regno di Dio.+ 4 E mentre era radunato con loro diede loro [questi] ordini: “Non vi allontanate da Gerusalemme,+ ma continuate ad aspettare ciò che il Padre ha promesso,+ di cui avete udito da me; 5 perché Giovanni, in realtà, battezzò con acqua, ma voi sarete battezzati nello spirito santo+ fra non molti giorni”.
6 Or quando si furono riuniti, gli chiesero: “Signore, ristabilirai in questo tempo il regno+ d’Israele?” 7 Egli disse loro: “Non sta a voi acquistar conoscenza dei tempi o delle stagioni*+ che il Padre ha posto nella propria autorità;*+ 8 ma riceverete potenza+ quando lo spirito santo sarà arrivato su di voi, e mi sarete testimoni*+ in Gerusalemme+ e in tutta la Giudea e la Samaria+ e fino alla più distante parte* della terra”.+ 9 E, dette queste cose, mentre essi guardavano, fu innalzato+ e una nube lo nascose alla loro vista.+ 10 E come guardavano fisso in cielo mentre egli se ne andava,+ ecco quindi che due uomini in vesti bianche*+ stettero accanto a loro, 11 e dissero: “Uomini di Galilea, perché state a guardare in cielo? Questo Gesù che di fra voi è stato assunto in cielo verrà nella stessa maniera+ in cui l’avete visto andare in cielo”.*
12 Allora tornarono+ a Gerusalemme dal monte chiamato monte degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme, essendo distante il cammino di un sabato.*+ 13 E quando furono entrati, salirono nella camera superiore+ dove stavano di solito, sia Pietro che Giovanni e Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo [figlio] di Alfeo e Simone lo zelante,* e Giuda [figlio] di Giacomo.+ 14 Di comune accordo tutti questi perseveravano nella preghiera,+ insieme ad alcune donne+ e a Maria madre di Gesù e ai fratelli di lui.+
15 Ora in quei giorni Pietro si alzò in mezzo ai fratelli e disse (la folla* di persone era nell’insieme di circa centoventi): 16 “Uomini, fratelli, era necessario che si adempisse la scrittura+ che lo spirito santo+ dichiarò in anticipo per bocca di Davide intorno a Giuda,+ il quale divenne la guida di quelli che arrestarono Gesù,+ 17 perché era stato del nostro numero+ e aveva ottenuto una parte in questo ministero.+ 18 (Questo stesso uomo, dunque, acquistò+ un campo col salario dell’ingiustizia+ e, cadendo a capofitto,*+ si squarciò rumorosamente nel mezzo, e tutti i suoi intestini si sparsero. 19 E ciò divenne noto a tutti gli abitanti di Gerusalemme, così che quel campo fu chiamato nella loro lingua Akeldamà, cioè: Campo di Sangue). 20 Poiché è scritto nel libro dei Salmi: ‘Il suo alloggiamento divenga desolato, e in esso non ci sia abitante’,+ e: ‘Prenda qualcun altro il suo incarico di sorveglianza’.*+ 21 È perciò necessario che degli uomini che si sono riuniti con noi in tutto il tempo in cui il Signore Gesù è entrato e uscito* fra noi,+ 22 cominciando col suo battesimo ad opera di Giovanni+ e fino al giorno in cui fu assunto in alto di fra noi,+ uno di questi uomini divenga con noi testimone della sua risurrezione”.+
23 E ne proposero due, Giuseppe chiamato Barsabba, che era soprannominato Giusto, e Mattia. 24 E pregarono, dicendo: “Tu, Geova,* che conosci i cuori di tutti,+ designa quale di questi due uomini hai eletto, 25 per prendere il posto di questo ministero e apostolato,+ dal quale Giuda deviò per andarsene al suo proprio posto”. 26 E gettarono le sorti+ su di loro, e la sorte cadde su Mattia; e fu annoverato con gli undici+ apostoli.
2 Or mentre era in corso il giorno della [festa della] Pentecoste,+ erano tutti insieme nello stesso luogo, 2 e improvvisamente si fece dal cielo un rumore proprio come quello di una forte brezza che soffia, e riempì tutta la casa in cui erano seduti.+ 3 E divennero loro visibili lingue come di fuoco+ che si distribuirono, posandosi una su ciascuno di loro, 4 e furono tutti pieni di spirito santo+ e cominciarono a parlare diverse lingue,+ come lo spirito concedeva loro di esprimersi.
5 Ora dimoravano a Gerusalemme giudei,+ uomini riverenti,+ di ogni nazione di quelle sotto il cielo. 6 E fattosi questo suono, la moltitudine si riunì e fu perplessa, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. 7 In realtà, erano stupiti e si meravigliavano, dicendo: “Ecco, tutti questi che parlano sono galilei,+ non è vero? 8 E come mai udiamo ciascuno la nostra propria lingua nella quale siamo nati? 9 Parti e medi+ ed elamiti,+ e gli abitanti di Mesopotamia e Giudea+ e Cappadocia,+ Ponto+ e [il distretto del]l’Asia,+ 10 e Frigia+ e Panfilia,+ Egitto e le parti della Libia, che è verso Cirene, e residenti temporanei di Roma, sia giudei che proseliti,*+ 11 cretesi+ e arabi,+ li udiamo parlare nelle nostre lingue delle magnifiche cose di Dio”. 12 Sì, erano tutti stupiti e perplessi, dicendosi l’un l’altro: “Che significa questo?” 13 Comunque, diversi se ne facevano beffe, e dicevano: “Sono pieni di vino dolce”.+
14 Ma Pietro, stando in piedi con gli undici,+ alzò la voce e, rivolgendosi loro, si espresse così: “Uomini di Giudea e voi tutti, abitanti di Gerusalemme,+ vi sia noto questo e prestate orecchio alle mie parole. 15 Questi, in realtà, non sono ubriachi,+ come voi supponete, poiché è la terza ora* del giorno. 16 Al contrario, questo è ciò che fu detto per mezzo del profeta Gioele: 17 ‘“E negli ultimi giorni”, dice Dio, “verserò del mio spirito*+ su ogni sorta di carne,* e i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno e i vostri giovani vedranno visioni e i vostri vecchi* sogneranno sogni;+ 18 e anche sui miei schiavi e sulle mie schiave verserò in quei giorni del mio spirito, e profetizzeranno.+ 19 E farò portenti nel cielo di sopra e segni sulla terra di sotto, sangue e fuoco e vapor di fumo;+ 20 il sole+ sarà mutato in tenebre e la luna in sangue prima che arrivi il grande e illustre giorno di Geova.*+ 21 E chiunque invocherà il nome di Geova* sarà salvato”’.+
22 “Uomini d’Israele, udite queste parole: Gesù il Nazareno,+ uomo pubblicamente mostratovi da Dio per mezzo di opere potenti+ e portenti e segni che Dio fece fra voi per mezzo di lui,+ come voi stessi sapete, 23 quest’uomo, come uno consegnato per determinato consiglio e prescienza di Dio,+ voi lo metteste al palo per mano di uomini illegali, sopprimendolo.+ 24 Ma Dio lo ha risuscitato,+ sciogliendo le doglie della morte,+ perché non era possibile che ne fosse ritenuto.+ 25 Poiché Davide dice di lui: ‘Avevo di continuo Geova* dinanzi agli occhi; poiché egli è alla mia destra, affinché io non sia mai scosso.+ 26 Per questo il mio cuore si è rallegrato e la mia lingua ha giubilato. Inoltre, anche la mia carne risiederà nella speranza;+ 27 poiché non lascerai la mia anima nell’Ades,* né permetterai che il tuo leale veda la corruzione.+ 28 Mi hai fatto conoscere le vie della vita, mi riempirai di allegrezza con la tua faccia’.+
29 “Uomini, fratelli, vi si può parlare con libertà di parola del capofamiglia Davide, che decedette+ e fu sepolto e la sua tomba è fino a questo giorno tra noi. 30 Perciò, essendo profeta e sapendo che Dio* gli aveva promesso con giuramento che avrebbe fatto sedere uno del frutto dei suoi lombi* sul suo trono,+ 31 vide in anticipo e parlò della risurrezione del Cristo, che non fu abbandonato nell’Ades e che la sua carne non vide la corruzione.+ 32 Questo Gesù ha Dio risuscitato, del quale fatto noi siamo tutti testimoni.+ 33 Perciò, essendo stato esaltato alla* destra di Dio+ e avendo ricevuto dal Padre il promesso spirito santo,+ egli ha versato questo che vedete e udite. 34 In effetti Davide non ascese ai cieli,+ ma egli stesso dice: ‘Geova* ha detto al mio Signore: “Siedi alla mia destra,+ 35 finché io ponga i tuoi nemici a sgabello dei tuoi piedi”’.+ 36 Sappia dunque per certo tutta la casa d’Israele che Dio l’ha fatto Signore+ e Cristo, questo Gesù che voi avete messo al palo”.*+
37 Ora avendo udito questo, furono compunti nel cuore,+ e dissero a Pietro e al resto degli apostoli: “Uomini, fratelli, che dobbiamo fare?”+ 38 Pietro [disse] loro: “Pentitevi,+ e ciascuno di voi si battezzi+ nel nome+ di Gesù Cristo per il perdono+ dei vostri peccati, e riceverete il gratuito dono+ dello spirito santo. 39 Poiché la promessa+ è per voi e per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani,+ quanti Geova* nostro Dio chiami a sé”.+ 40 E con molte altre parole rese completa testimonianza e li esortava, dicendo: “Salvatevi da questa perversa generazione”.+ 41 Perciò quelli che accolsero di cuore la sua parola furono battezzati,+ e quel giorno si aggiunsero circa tremila anime.+ 42 E continuavano a dedicarsi all’insegnamento degli apostoli e a partecipare [l’uno con l’altro],*+ a prendere i pasti*+ e alle preghiere.+
43 In realtà, il timore si abbatteva su ogni anima, e molti portenti e segni avvenivano per mezzo degli apostoli.+ 44 Tutti quelli che divennero credenti erano insieme, avendo ogni cosa in comune,+ 45 e vendevano i loro possedimenti+ e proprietà e ne distribuivano il [ricavato] a tutti, secondo che ognuno ne aveva bisogno.+ 46 E di giorno in giorno erano con costanza assidui nel tempio, di comune accordo,+ e prendevano i loro pasti nelle case private* e partecipavano al cibo con grande allegrezza+ e sincerità di cuore, 47 lodando Dio e trovando favore presso tutto il popolo.+ Nello stesso tempo Geova* continuava a unire+ loro ogni giorno quelli che erano salvati.+
3 Ora Pietro e Giovanni salivano nel tempio per l’ora della preghiera, la nona ora,*+ 2 e veniva portato un uomo che era zoppo dal seno di sua madre,+ e lo mettevano ogni giorno vicino alla porta del tempio chiamata Bella,+ per chiedere doni di misericordia a quelli che entravano nel tempio.+ 3 Avendo scorto Pietro e Giovanni che stavano per entrare nel tempio, egli [li] pregava per ottenere doni di misericordia.+ 4 Ma Pietro, insieme a Giovanni, lo guardò fisso+ e disse: “Guardaci”. 5 Ed egli li guardò attentamente, aspettandosi di ottenere da loro qualcosa. 6 Comunque, Pietro disse: “Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do:+ Nel nome di Gesù Cristo il Nazareno,+ cammina!”+ 7 Allora lo afferrò per la mano destra+ e lo alzò. All’istante le piante dei suoi piedi e le ossa delle sue caviglie furon rese ferme;+ 8 e, saltando,+ si alzò in piedi e camminava, ed entrò con loro nel tempio,+ camminando e saltando e lodando Dio. 9 E tutto il popolo+ lo vide camminare e lodare Dio. 10 Inoltre, lo riconoscevano, che questo era l’uomo il quale, per [chiedere] doni di misericordia, sedeva alla Porta Bella+ del tempio, e furono pieni di stupore ed estasi+ per ciò che gli era accaduto.
11 E poiché l’uomo si teneva stretto a Pietro e Giovanni, tutto il popolo accorse da loro presso il colonnato detto di Salomone,+ oltremodo sorpreso. 12 Vedendo questo, Pietro disse al popolo: “Uomini d’Israele, perché vi meravigliate di questo o perché fissate lo sguardo su di noi come se lo avessimo fatto camminare per personale potere o santa devozione?+ 13 L’Iddio di Abraamo e di Isacco e di Giacobbe,+ l’Iddio dei nostri antenati, ha glorificato+ il suo Servitore,+ Gesù, che voi, da parte vostra, consegnaste+ e rinnegaste davanti alla faccia di Pilato, quando egli aveva deciso di liberarlo.+ 14 Sì, voi rinnegaste quel santo e giusto,+ e chiedeste che vi fosse rilasciato un uomo, un assassino,+ 15 mentre uccideste il principale Agente della vita.+ Ma Dio l’ha destato dai morti, del qual fatto noi siamo testimoni.+ 16 Quindi il suo nome, mediante la [nostra] fede nel suo nome, ha reso forte quest’uomo che vedete e conoscete, e la fede che è per mezzo di lui gli ha dato questa completa sanità davanti a tutti voi. 17 E ora, fratelli, io so che avete agito per ignoranza,+ come anche i vostri governanti.+ 18 Ma in questo modo Dio ha adempiuto le cose che aveva annunciato in anticipo per bocca di tutti i profeti, che il suo Cristo avrebbe sofferto.+
19 “Pentitevi,+ perciò, e convertitevi+ perché i vostri peccati siano cancellati,+ affinché vengano dalla persona* di Geova* stagioni* di ristoro+ 20 e affinché mandi il Cristo che ha costituito per voi, Gesù, 21 che il cielo deve in realtà ritenere*+ fino ai tempi della restaurazione+ di tutte le cose di cui Dio parlò per bocca dei suoi santi profeti+ dell’antichità. 22 Infatti, Mosè disse: ‘Geova* Dio susciterà per voi, di tra i vostri fratelli, un profeta come me.+ Lo dovrete ascoltare secondo tutte le cose che vi dirà.+ 23 In realtà, ogni anima* che non ascolterà quel Profeta sarà completamente distrutta di fra il popolo’.+ 24 E tutti i profeti, infatti, da Samuele in poi e quelli in successione, quanti hanno parlato, hanno anche annunciato chiaramente questi giorni.+ 25 Voi siete i figli+ dei profeti e del patto che Dio stipulò con i vostri antenati, dicendo ad Abraamo: ‘E nel tuo seme* tutte le famiglie della terra saranno benedette’.+ 26 A voi per primi+ Dio, dopo aver fatto sorgere il suo Servitore, l’ha mandato per benedirvi, allontanando ciascuno dalle sue opere malvage”.
4 Or mentre i [due]* parlavano al popolo, piombarono su di loro i capi sacerdoti e il capitano del tempio+ e i sadducei,+ 2 infastiditi perché insegnavano al popolo e annunciavano chiaramente la risurrezione dai morti nel caso di Gesù;+ 3 e misero loro le mani addosso e li posero sotto custodia fino al giorno dopo,+ poiché era già sera. 4 Comunque, molti di quelli che avevano ascoltato il discorso credettero,+ e il numero degli uomini crebbe a circa cinquemila.+
5 Il giorno dopo ebbe luogo a Gerusalemme l’adunanza dei loro governanti e anziani* e scribi+ 6 (e Anna+ capo sacerdote e Caiafa+ e Giovanni e Alessandro e quanti erano della parentela del capo sacerdote), 7 e li posero in mezzo a loro e domandavano: “Con quale potere o nel nome di chi avete fatto questo?”+ 8 Allora Pietro, pieno di spirito santo,+ disse loro:
“Governanti del popolo e anziani, 9 se in questo giorno siamo interrogati, in base a un’opera buona fatta a un uomo infermo,+ [per sapere] da chi quest’uomo è stato sanato,* 10 sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d’Israele che nel nome di Gesù Cristo il Nazareno,+ che voi metteste al palo*+ ma che Dio ha destato dai morti,+ mediante lui* quest’[uomo] sta sano qui davanti a voi. 11 Questa è ‘la pietra, che è stata da voi edificatori considerata di nessun conto, la quale è divenuta la testa dell’angolo’.+ 12 Inoltre, non c’è salvezza in nessun altro, poiché non c’è sotto il cielo nessun altro nome+ dato fra gli uomini mediante cui dobbiamo essere salvati”.+
13 Or vedendo essi la franchezza di Pietro e Giovanni, e avendo compreso che erano uomini illetterati e comuni,+ si meravigliavano. E riconoscevano a loro riguardo che erano stati con Gesù;+ 14 e vedendo in piedi con loro+ l’uomo che era stato guarito, non avevano nulla da replicare.+ 15 E comandarono loro di andare fuori della sala del Sinedrio, e si consultavano tra loro, 16 dicendo: “Che faremo con questi uomini?+ Perché, infatti, è avvenuto mediante loro un segno degno di nota, manifesto a tutti gli abitanti di Gerusalemme;+ e noi non lo possiamo negare. 17 Ma, affinché [la cosa] non si diffonda ulteriormente fra il popolo, diciamo loro con minacce di non parlare più a nessun uomo in base a questo nome”.+
18 Allora li chiamarono e ingiunsero loro di non dire in nessun luogo alcuna espressione né di insegnare in base al nome di Gesù. 19 Ma, rispondendo, Pietro e Giovanni dissero loro: “Se è giusto dinanzi a Dio ascoltare voi anziché Dio, giudicatelo voi stessi. 20 Ma in quanto a noi, non possiamo smettere di parlare delle cose che abbiamo visto e udito”.+ 21 E, avendoli ulteriormente minacciati, li liberarono, giacché non trovarono nessun motivo per punirli e a causa del popolo,+ perché tutti glorificavano Dio per quanto era avvenuto; 22 poiché l’uomo sul quale era avvenuto questo segno di guarigione aveva più di quarant’anni.
23 Dopo essere stati liberati, essi andarono dai propri compagni+ e riferirono le cose che avevano detto loro i capi sacerdoti e gli anziani. 24 Udito questo, alzarono di comune accordo le loro voci a Dio+ e dissero:
“Sovrano+ Signore,* tu sei Colui che ha fatto il cielo e la terra e il mare e tutte le cose che sono in essi,+ 25 e che per mezzo dello spirito santo ha detto per bocca del nostro antenato Davide,+ tuo servitore: ‘Perché le nazioni son divenute tumultuose e i popoli han meditato cose vuote?+ 26 I re della terra hanno preso posizione e i governanti si sono ammassati come un sol uomo contro Geova* e contro il suo unto’.*+ 27 E sia Erode che Ponzio Pilato+ con [gli uomini delle] nazioni e con i popoli d’Israele si sono effettivamente radunati in questa città contro il tuo santo+ servitore Gesù, che tu hai unto,*+ 28 per fare le cose che la tua mano e il tuo consiglio avevano preordinato che avvenissero.+ 29 E ora, Geova,* presta attenzione alle loro minacce,+ e concedi ai tuoi schiavi di continuare ad annunciare la tua parola con ogni intrepidezza,+ 30 mentre stendi la mano per fare guarigioni e mentre segni e portenti+ avvengono per mezzo del nome+ del tuo santo servitore+ Gesù”.
31 E quando ebbero fatto supplicazione, il luogo in cui erano radunati fu scosso;+ e furono tutti pieni di spirito santo+ e annunciavano la parola di Dio intrepidamente.+
32 Inoltre, la moltitudine di quelli che avevano creduto aveva un solo cuore e una sola anima,+ e nemmeno uno diceva che fosse sua alcuna delle cose che possedeva; ma avevano ogni cosa in comune.+ 33 E con grande potenza gli apostoli rendevano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù;+ e immeritata benignità era su tutti loro in grande misura. 34 Infatti, non c’era fra loro uno solo nel bisogno;+ poiché tutti quelli che erano proprietari di campi o case li vendevano e portavano il valore delle cose vendute 35 e lo depositavano ai piedi degli apostoli.+ Quindi si faceva la distribuzione+ a ciascuno, secondo che ne aveva bisogno. 36 E Giuseppe, dagli apostoli soprannominato Barnaba,+ che tradotto significa Figlio di Conforto, un levita, nativo di Cipro, 37 possedendo un pezzo di terra, lo vendette e, portato il denaro, lo depositò ai piedi degli apostoli.+
5 Comunque, un certo uomo di nome Anania, insieme a sua moglie Saffira, vendette un possedimento 2 e segretamente trattenne parte del prezzo, e anche sua moglie lo sapeva, e portò solo una parte e la depositò ai piedi degli apostoli.+ 3 Ma Pietro disse: “Anania, perché Satana+ ti ha imbaldanzito* da farti mentire+ allo spirito santo,+ trattenendo segretamente parte del prezzo del campo? 4 Finché rimaneva presso di te non rimaneva tuo? e dopo che era stato venduto non restava sotto il tuo controllo? Perché ti sei messo in cuore di fare un’azione come questa? Tu non hai mentito+ agli uomini, ma a Dio”.+ 5 Udite queste parole, Anania cadde a terra e spirò.+ E grande timore+ venne su tutti quelli che lo udirono. 6 Ma i giovani si alzarono, lo avvolsero in panni,+ e portatolo fuori lo seppellirono.
7 Ora, dopo un intervallo di circa tre ore, entrò sua moglie, non sapendo ciò che era accaduto. 8 Pietro le disse: “Dimmi, avete voi [due] venduto il campo per tanto?” Essa disse: “Sì, per tanto”. 9 E Pietro le [disse]: “Perché vi siete messi d’accordo fra voi [due] di mettere alla prova+ lo spirito di Geova?* Ecco, i piedi di quelli che hanno sepolto tuo marito sono alla porta, e porteranno via anche te”. 10 All’istante essa cadde ai suoi piedi e spirò.+ Quando i giovani entrarono, la trovarono morta, e portatala via, la seppellirono accanto a suo marito. 11 Quindi grande timore venne su tutta la congregazione* e su tutti quelli che udivano queste cose.
12 Inoltre, mediante le mani degli apostoli avvenivano fra il popolo molti segni e portenti;+ ed erano tutti di comune accordo sotto il colonnato di Salomone.+ 13 In realtà, nessuno degli altri aveva il coraggio di unirsi a loro;+ tuttavia, il popolo li esaltava.+ 14 Per di più, continuavano ad aggiungersi credenti nel Signore, moltitudini di uomini e donne;+ 15 così che portavano i malati perfino nelle ampie vie e li ponevano sopra piccoli letti e brande, affinché, mentre Pietro passava, almeno la sua ombra cadesse su qualcuno di loro.+ 16 Anche la moltitudine [proveniente] dalle città intorno a Gerusalemme si radunava portando malati e quelli afflitti da spiriti impuri, e tutti venivano guariti.
17 Ma il sommo sacerdote e tutti quelli con lui, la setta esistente dei sadducei, si alzarono pieni di gelosia,+ 18 e messe le mani sugli apostoli, li posero nel pubblico luogo di custodia.+ 19 Ma di notte l’angelo di Geova*+ aprì le porte della prigione,+ li condusse fuori e disse: 20 “Andate e, stando nel tempio, continuate a dire al popolo tutte le parole di questa vita”.+ 21 Udito ciò, entrarono all’alba nel tempio e insegnavano.
Ora essendo arrivati il sommo sacerdote e quelli con lui, convocarono il Sinedrio e tutta l’assemblea degli anziani* dei figli d’Israele,+ e mandarono al carcere per farli condurre. 22 Ma quando gli ufficiali furono giunti, non li trovarono nella prigione. E tornati, riferirono, 23 dicendo: “Abbiamo trovato il carcere serrato con ogni sicurezza e le guardie stavano alle porte, ma, avendo aperto, non abbiamo trovato nessuno dentro”. 24 E avendo il capitano del tempio e i capi sacerdoti udito queste parole, divennero titubanti su queste cose circa ciò che ne sarebbe derivato.+ 25 Ma arrivò un tale e riferì loro: “Ecco, gli uomini che avete messo nella prigione sono nel tempio, e stanno insegnando al popolo”.+ 26 Allora il capitano andò con i suoi ufficiali e li conduceva, ma senza violenza, poiché avevano timore+ di essere lapidati dal popolo.
27 E condottili, li fecero stare nella sala del Sinedrio. E il sommo sacerdote li interrogò, 28 dicendo: “Noi vi abbiamo positivamente ordinato+ di non continuare a insegnare in base a questo nome, eppure, ecco, avete riempito Gerusalemme del vostro insegnamento,+ e avete determinato di recare su di noi il sangue+ di quell’uomo”. 29 Rispondendo, Pietro e gli altri apostoli dissero: “Dobbiamo ubbidire a Dio come governante anziché agli uomini.+ 30 L’Iddio dei nostri antenati ha destato+ Gesù, che voi avete ucciso, appendendolo a un palo.*+ 31 Dio lo ha esaltato come principale Agente+ e Salvatore+ alla sua destra,+ per dare a Israele pentimento+ e perdono dei peccati.+ 32 E noi siamo testimoni di queste cose,+ e lo è anche lo spirito santo,+ che Dio ha dato a quelli che gli ubbidiscono quale governante”.
33 Udito questo, essi si sentirono profondamente feriti e volevano sopprimerli.+ 34 Ma nel Sinedrio si alzò un uomo, un fariseo di nome Gamaliele,+ maestro della Legge stimato da tutto il popolo, e comandò di far uscire per un po’ gli uomini.+ 35 E disse loro: “Uomini d’Israele,+ prestate attenzione a voi stessi in quanto a ciò che intendete fare riguardo a questi uomini. 36 Per esempio, prima di questi giorni sorse Teuda, dicendo di essere lui stesso qualcuno,+ e un certo numero di uomini, circa quattrocento, si unirono al suo partito.+ Ma egli fu soppresso, e tutti quelli che gli ubbidivano furono dispersi e ridotti a nulla. 37 Dopo di lui sorse Giuda il galileo, ai giorni della registrazione,+ e si trasse dietro della gente. E anche quell’uomo perì, e tutti quelli che gli ubbidivano furono dispersi. 38 E ora, nelle presenti circostanze, vi dico: Non vi immischiate con questi uomini, ma lasciateli stare; (perché, se questo progetto o quest’opera è dagli uomini, sarà rovesciata;+ 39 ma se è da Dio,+ non li potrete rovesciare);+ altrimenti, potreste trovarvi a combattere effettivamente contro Dio”.+ 40 Allora gli prestarono ascolto e, chiamati a sé gli apostoli, li fustigarono+ e ordinarono loro di smettere di parlare in base al nome di Gesù,+ e li lasciarono andare.
41 Questi se ne andarono perciò dalla presenza del Sinedrio, rallegrandosi+ perché erano stati ritenuti degni di essere disonorati a favore del suo nome.+ 42 E ogni giorno, nel tempio e di casa in casa,*+ continuavano senza posa a insegnare+ e a dichiarare la buona notizia* intorno al Cristo, Gesù.+
6 Ora, in quei giorni, mentre i discepoli aumentavano, sorse un mormorio da parte dei giudei di lingua greca*+ contro i giudei di lingua ebraica,* perché le loro vedove erano trascurate nella distribuzione*+ di ogni giorno. 2 E i dodici, chiamata a sé la moltitudine dei discepoli, dissero: “Non è piacevole che noi lasciamo la parola di Dio per distribuire [cibo]* alle tavole.+ 3 Quindi, fratelli, cercate+ fra voi sette uomini che abbiano buona testimonianza, pieni di spirito e sapienza,+ affinché li costituiamo su questa faccenda necessaria; 4 ma noi ci dedicheremo alla preghiera e al ministero della parola”.+ 5 E la cosa detta piacque all’intera moltitudine, e scelsero Stefano, uomo pieno di fede e spirito santo,+ e Filippo+ e Procoro e Nicanore e Timone e Parmena e Nicolao, proselito di Antiochia; 6 e li posero davanti agli apostoli, e, dopo aver pregato, questi posero su di loro le mani.+
7 Quindi la parola di Dio cresceva,+ e il numero dei discepoli si moltiplicava moltissimo+ a Gerusalemme; e una gran folla di sacerdoti+ ubbidiva+ alla fede.
8 Ora Stefano, pieno di grazia e potenza, compiva grandi portenti e segni+ fra il popolo. 9 Ma sorsero certi uomini di quelli della cosiddetta Sinagoga dei Liberti,* e dei cirenei e degli alessandrini+ e di quelli della Cilicia+ e dell’Asia, per disputare con Stefano; 10 e non potevano resistere alla sapienza+ e allo spirito con cui egli parlava.+ 11 Allora indussero segretamente degli uomini a dire:+ “Lo abbiamo udito dire parole blasfeme+ contro Mosè e contro Dio”. 12 E sollevarono il popolo e gli anziani* e gli scribi e, piombatigli addosso, lo presero con la forza e lo condussero al Sinedrio.+ 13 E presentarono falsi testimoni,+ che dissero: “Quest’uomo non smette di dire cose contro questo santo luogo e contro la Legge.+ 14 Per esempio, lo abbiamo udito dire che questo Gesù il Nazareno abbatterà questo luogo e cambierà le usanze tramandateci da Mosè”.
15 E mentre tutti quelli seduti nel Sinedrio lo guardavano fisso,+ videro che la sua faccia era come la faccia di un angelo.+
7 Ma il sommo sacerdote disse: “Stanno così queste cose?” 2 Egli disse: “Uomini, fratelli e padri, udite. L’Iddio della gloria+ apparve al nostro antenato Abraamo mentre era in Mesopotamia, prima che si stabilisse ad Haran,+ 3 e gli disse: ‘Esci dal tuo paese e dai tuoi parenti e vieni nel paese che io ti mostrerò’.+ 4 Allora uscì dal paese dei caldei e si stabilì ad Haran. E di là, dopo la morte di suo padre,+ [Dio]* lo fece stabilire in questo paese in cui voi ora dimorate.+ 5 E non gli diede in esso nessun possedimento ereditario, no, nemmeno un piede di terra;+ ma promise di darlo in possesso a lui,+ e dopo di lui al suo seme,*+ mentre non aveva ancora alcun figlio.+ 6 Inoltre, Dio parlò così, che il suo seme sarebbe stato residente forestiero+ in un paese straniero+ e che [il popolo] lo avrebbe reso schiavo e [lo] avrebbe afflitto per quattrocento anni.+ 7 ‘E io giudicherò+ quella nazione della quale saranno schiavi’, disse Dio, ‘e dopo queste cose usciranno e mi renderanno sacro servizio* in questo luogo’.+
8 “E gli diede il patto della circoncisione;+ ed egli generò quindi Isacco+ e lo circoncise l’ottavo giorno,+ e Isacco [generò] Giacobbe, e Giacobbe i dodici capifamiglia.+ 9 E i capifamiglia divennero gelosi+ di Giuseppe e lo vendettero in Egitto.+ Ma Dio era con lui,+ 10 e lo liberò da tutte le sue tribolazioni e gli diede grazia e sapienza davanti a Faraone re d’Egitto. Ed egli lo costituì per governare l’Egitto e tutta la sua casa.+ 11 Ma venne una carestia su tutto l’Egitto e Canaan, sì, una grande tribolazione; e i nostri antenati non trovavano viveri.+ 12 Ma Giacobbe udì che c’erano generi alimentari in Egitto+ e una prima volta mandò i nostri antenati.+ 13 E la seconda volta Giuseppe si fece riconoscere dai suoi fratelli;+ e la stirpe di Giuseppe fu manifesta a Faraone.+ 14 E Giuseppe mandò a chiamare Giacobbe suo padre e tutti i suoi parenti da quel luogo,+ in numero di settantacinque anime.*+ 15 Giacobbe scese in Egitto.*+ E decedette;+ e così i nostri antenati,+ 16 e furono trasferiti a Sichem*+ e posti nella tomba+ che Abraamo aveva comprato a prezzo con denaro d’argento dai figli di Emor,* a Sichem.+
17 “Mentre si avvicinava il tempo [dell’adempimento] della promessa che Dio aveva dichiarato apertamente ad Abraamo, il popolo crebbe e si moltiplicò in Egitto,+ 18 finché sorse sull’Egitto un re diverso, che non conosceva Giuseppe.+ 19 Questi usò astuzia di governo contro la nostra razza*+ e ingiustamente costrinse i padri a esporre i loro bambini, affinché non fossero conservati in vita.+ 20 In quel particolare tempo nacque Mosè,+ ed era divinamente bello.*+ E fu allevato per tre mesi nella casa di [suo] padre. 21 Ma quando fu esposto, la figlia di Faraone lo raccolse e lo allevò come figlio suo.+ 22 Quindi Mosè fu istruito in tutta la sapienza+ degli egiziani. Infatti, era potente in parole+ e in opere.
23 “Or quando si compiva il tempo del suo quarantesimo anno, gli venne in cuore di ispezionare i suoi fratelli, i figli d’Israele.+ 24 E scortone uno che era trattato ingiustamente, lo difese e fece vendetta di colui che era maltrattato, abbattendo l’egiziano.+ 25 Egli supponeva che i suoi fratelli comprendessero che Dio dava loro salvezza per mano sua,+ ma essi non [lo] compresero. 26 E il giorno seguente si presentò loro mentre lottavano, e cercò di farli tornare in pace,+ dicendo: ‘Uomini, siete fratelli. Perché vi trattate l’un l’altro ingiustamente?’+ 27 Ma quello che trattava il suo prossimo ingiustamente lo spinse via, dicendo: ‘Chi ti ha costituito governante e giudice su di noi?+ 28 Non vuoi sopprimere me nella stessa maniera in cui ieri sopprimesti l’egiziano, vero?’+ 29 A questa parola Mosè si diede alla fuga e divenne residente forestiero nel paese di Madian,+ dove generò due figli.+
30 “E quando furono compiuti quarant’anni, un angelo* gli apparve nel deserto del monte Sinai, nella fiamma ardente di un roveto.+ 31 Or quando Mosè lo vide si meravigliò della visione.+ Ma mentre si accostava per investigare, venne la voce di Geova:* 32 ‘Io sono l’Iddio dei tuoi antenati, l’Iddio di Abraamo e di Isacco e di Giacobbe’.+ Preso da tremore, Mosè non osava investigare oltre. 33 Geova* gli disse: ‘Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale stai è terra santa.+ 34 Ho certamente visto l’ingiusto trattamento inflitto al mio popolo in Egitto,+ e ho udito il loro gemito+ e sono sceso a liberarli.+ E ora vieni, ti manderò in Egitto’.+ 35 Questo Mosè, che essi avevano rinnegato dicendo: ‘Chi ti ha costituito governante e giudice?’+ quest’uomo Dio mandò+ come governante e liberatore* per mano dell’angelo che gli era apparso nel roveto. 36 Quest’uomo li condusse fuori+ dopo aver fatto portenti e segni in Egitto+ e nel Mar Rosso+ e nel deserto per quarant’anni.+
37 “Questi è il Mosè che disse ai figli d’Israele: ‘Dio* susciterà per voi, di tra i vostri fratelli, un profeta come me’.+ 38 Questi è colui+ che fu tra la congregazione+ nel deserto, con l’angelo+ che gli parlò sul monte Sinai e con i nostri antenati, e che ricevette sacri oracoli+ viventi per darveli. 39 A lui i nostri antenati si rifiutarono di divenire ubbidienti, ma lo ripudiarono+ e nei loro cuori tornarono in Egitto,+ 40 dicendo ad Aaronne: ‘Facci degli dèi che vadano davanti a noi. Poiché riguardo a questo Mosè, che ci condusse fuori del paese d’Egitto, non sappiamo che cosa gli sia accaduto’.+ 41 E fecero in quei giorni+ un vitello e portarono all’idolo un sacrificio e si rallegravano delle opere delle loro mani.+ 42 E Dio si volse e li abbandonò+ a rendere sacro servizio all’esercito del cielo, come è scritto nel libro dei profeti:+ ‘Non è a me che avete offerto vittime e sacrifici per quarant’anni nel deserto, o casa d’Israele, vero?+ 43 Ma avete portato la tenda di Moloc+ e la stella+ del dio Refan, le figure che avete fatto per adorarle. Quindi vi deporterò+ oltre Babilonia’.*
44 “I nostri antenati avevano la tenda della testimonianza* nel deserto, come egli diede ordine quando disse a Mosè di farla secondo il modello* che aveva visto.+ 45 E i nostri antenati che la ereditarono pure la portarono con Giosuè*+ nel paese posseduto dalle nazioni,+ che Dio scacciò d’innanzi ai nostri antenati.+ Qui essa rimase fino ai giorni di Davide. 46 Egli trovò favore+ dinanzi a Dio e chiese [il privilegio] di provvedere* un’abitazione+ per l’Iddio di Giacobbe. 47 Comunque, Salomone gli edificò una casa.+ 48 Tuttavia l’Altissimo non dimora in case* fatte con mani;+ come dice il profeta: 49 ‘Il cielo è il mio trono,+ e la terra è lo sgabello dei miei piedi.+ Che sorta di casa mi edificherete? dice Geova.* O qual è il luogo del mio riposo?+ 50 La mia mano ha fatto tutte queste cose, non è vero?’+
51 “Uomini ostinati* e incirconcisi di cuore+ e d’orecchi, voi resistete sempre allo spirito santo; come fecero i vostri antenati, così fate voi.+ 52 Quale dei profeti non perseguitarono i vostri antenati?+ Sì, uccisero+ quelli che preannunciarono la venuta del Giusto,+ di cui voi siete stati ora i traditori e gli assassini,+ 53 voi che riceveste la Legge come trasmessa da angeli,*+ ma non l’avete osservata”.
54 E udite queste cose furono feriti nel loro cuore+ e digrignavano*+ i denti contro di lui. 55 Ma egli, essendo pieno di spirito santo, guardò fisso in cielo e scorse la gloria di Dio e Gesù in piedi alla destra di Dio,+ 56 e disse: “Ecco, vedo i cieli aperti+ e il Figlio dell’uomo+ in piedi alla destra di Dio”.+ 57 Allora gridarono a gran voce e con le mani si coprirono gli orecchi+ e si scagliarono contro di lui di comune accordo. 58 E, dopo averlo cacciato fuori della città,+ gli tiravano pietre.+ E i testimoni+ deposero i loro mantelli ai piedi di un giovane chiamato Saulo.+ 59 E tiravano pietre a Stefano mentre faceva appello* e diceva: “Signore Gesù, ricevi il mio spirito”.+ 60 Quindi, piegando le ginocchia, gridò a gran voce: “Geova,* non imputare loro questo peccato”.+ E dopo aver detto questo si addormentò [nella morte].
8 Saulo, da parte sua, approvava il suo assassinio.+
Quel giorno sorse una grande persecuzione+ contro la congregazione che era a Gerusalemme; tutti, eccetto gli apostoli, furono dispersi+ in tutte le regioni della Giudea e della Samaria. 2 Ma uomini riverenti portarono Stefano alla sepoltura,+ e fecero su di lui un gran lamento.+ 3 Saulo, però, cominciò a devastare la congregazione. Invadendo una casa dopo l’altra e trascinando fuori uomini e donne, li consegnava alla prigione.+
4 Comunque, quelli che erano stati dispersi andarono per il paese dichiarando la buona notizia della parola.+ 5 E Filippo scese nella città di Samaria+ e predicava loro il Cristo. 6 Di comune accordo le folle prestavano attenzione alle cose dette da Filippo mentre ascoltavano e guardavano i segni che compiva. 7 Poiché c’erano molti che avevano spiriti impuri,+ e questi gridavano ad alta voce e uscivano. Inoltre, molti che erano paralizzati+ e zoppi venivano guariti. 8 E ci fu grande gioia in quella città.+
9 Ora c’era nella città un uomo di nome Simone, il quale, prima di ciò, aveva praticato le arti magiche+ e aveva fatto meravigliare la nazione di Samaria, dicendo di essere lui stesso qualcuno grande.+ 10 E tutti, dal più piccolo fino al più grande, gli prestavano attenzione e dicevano: “Quest’uomo è la Potenza di Dio, la quale si può chiamare Grande”. 11 E gli prestavano attenzione perché li aveva fatti meravigliare per parecchio tempo con le sue arti magiche. 12 Ma quando ebbero creduto a Filippo, che dichiarava la buona notizia del regno di Dio+ e del nome di Gesù Cristo, erano battezzati, uomini e donne.+ 13 E Simone stesso divenne credente, e, dopo essere stato battezzato, era costantemente presso Filippo;+ e si meravigliava, vedendo i segni e le grandi opere potenti che avvenivano.
14 Avendo gli apostoli udito a Gerusalemme che Samaria aveva accettato la parola di Dio,+ inviarono loro Pietro e Giovanni; 15 e questi scesero e pregarono per loro, affinché ottenessero lo spirito santo.+ 16 Poiché non era ancora caduto su nessuno di loro, ma erano solo stati battezzati nel nome del Signore Gesù.+ 17 Allora posero su di loro le mani,+ ed essi ricevevano lo spirito santo.
18 Or quando Simone vide che mediante l’imposizione delle mani degli apostoli veniva dato lo spirito, offrì loro del denaro,+ 19 dicendo: “Date anche a me questa autorità, affinché chiunque sul quale io ponga le mani riceva lo spirito santo”. 20 Ma Pietro gli disse: “Il tuo argento perisca con te, perché hai pensato di acquistare col denaro il gratuito dono di Dio.+ 21 Tu non hai né parte né sorte in questa cosa, poiché il tuo cuore non è retto dinanzi a Dio.+ 22 Pentiti, perciò, di questa tua malizia, e supplica Geova*+ che, se possibile, lo stratagemma del tuo cuore ti sia perdonato; 23 poiché vedo che sei un* fiele velenoso+ e un legame d’ingiustizia”.+ 24 Rispondendo, Simone disse: “Fate voi supplicazione per me+ a Geova* affinché non venga su di me nessuna delle cose che avete detto”.
25 Perciò, quando ebbero dato completa testimonianza ed ebbero annunciato la parola di Geova,* tornarono a Gerusalemme, dichiarando la buona notizia a molti villaggi dei samaritani.+
26 Comunque, l’angelo di Geova*+ parlò a Filippo, dicendo: “Alzati e va verso il meridione, sulla strada che scende da Gerusalemme a Gaza”. (Questa è una strada nel deserto). 27 Allora egli si alzò e andò, ed ecco, un eunuco+ etiope,+ uomo al potere sotto Candace regina degli etiopi, e che era preposto a tutto il tesoro di lei. Egli era venuto a Gerusalemme ad adorare,+ 28 ma tornava, seduto sul suo carro e leggeva ad alta voce il profeta Isaia.+ 29 E lo spirito disse+ a Filippo: “Accostati e unisciti a quel carro”. 30 Filippo accorse e lo udì leggere ad alta voce il profeta Isaia, e disse: “Capisci effettivamente quello che leggi?” 31 Egli disse: “Realmente, come posso, se qualcuno non mi guida?” E pregò Filippo che salisse e sedesse con lui. 32 Ora il passo della Scrittura che leggeva ad alta voce era questo: “Come una pecora è stato portato al macello, e come un agnello che è senza voce davanti al suo tosatore, così egli non apre la sua bocca.+ 33 Durante la sua umiliazione gli fu tolto il giudizio.+ Chi narrerà i particolari della sua generazione?* Perché la sua vita è tolta dalla terra”.+
34 Rispondendo, l’eunuco disse a Filippo: “Ti prego: Di chi il profeta dice questo? Di se stesso o di qualche altro uomo?” 35 Filippo aprì la bocca+ e, cominciando da questa Scrittura,+ gli dichiarò la buona notizia riguardo a Gesù. 36 Or mentre andavano per la strada, giunsero a uno specchio d’acqua, e l’eunuco disse: “Ecco, uno specchio d’acqua; che cosa mi impedisce di essere battezzato?”+ 37* — 38 Allora ordinò di fermare il carro, ed entrambi scesero nell’acqua, sia Filippo che l’eunuco; e lo battezzò. 39 Saliti fuori dell’acqua, presto lo spirito di Geova* condusse via+ Filippo, e l’eunuco non lo vide più, poiché andava per la sua via, rallegrandosi. 40 Ma Filippo si trovò ad Asdod,* e percorrendo il territorio, dichiarava+ la buona notizia a tutte le città, finché giunse a Cesarea.+
9 Ma Saulo, spirando ancora minaccia e assassinio+ contro i discepoli+ del Signore, andò dal sommo sacerdote 2 e gli chiese lettere per le sinagoghe di Damasco, affinché se avesse trovato degli appartenenti alla Via,*+ sia uomini che donne, li potesse condurre legati a Gerusalemme.
3 Or mentre viaggiava si avvicinò a Damasco, e una luce dal cielo gli sfolgorò improvvisamente intorno,+ 4 e, caduto a terra, udì una voce dirgli: “Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?”+ 5 Egli disse: “Chi sei, Signore?” Disse: “Sono Gesù, che tu perseguiti.+ 6 Tuttavia, alzati+ ed entra nella città, e ti sarà detto ciò che dovrai fare”. 7 Ora gli uomini che viaggiavano con lui+ stavano fermi, senza parola,+ udendo, in realtà, il suono di una voce,+ ma non vedendo nessuno. 8 Ma Saulo si alzò da terra, e benché i suoi occhi fossero aperti non vedeva nulla.+ E lo condussero per mano e lo accompagnarono a Damasco. 9 E per tre giorni non vide nulla,+ e non mangiò né bevve.
10 A Damasco c’era un certo discepolo di nome Anania,+ e il Signore gli disse in una visione: “Anania!” Egli disse: “Eccomi, Signore”. 11 Il Signore gli disse: “Alzati, va sulla strada chiamata Diritta, e nella casa di Giuda cerca un uomo di nome Saulo, di Tarso.+ Poiché, ecco, sta pregando, 12 e in una visione* ha visto un uomo di nome Anania entrare e porre su di lui le mani, affinché ricuperi la vista”.+ 13 Ma Anania rispose: “Signore, ho udito da molti circa quest’uomo, quante cose dannose ha fatto ai tuoi santi in Gerusalemme. 14 E qui ha autorità dai capi sacerdoti di mettere in legami tutti quelli che invocano il tuo nome”.+ 15 Ma il Signore gli disse: “Va, perché quest’uomo è per me un vaso eletto+ per portare il mio nome alle nazioni+ e anche ai re+ e ai figli d’Israele. 16 Poiché gli mostrerò chiaramente quante cose debba soffrire per il mio nome”.+
17 E Anania andò ed entrò nella casa, e poste su di lui le mani, disse: “Saulo, fratello, il Signore, il Gesù che ti apparve sulla strada per cui venivi, mi ha mandato, affinché tu ricuperi la vista e sia pieno di spirito santo”.+ 18 E immediatamente gli caddero dagli occhi come delle scaglie, e ricuperò la vista; e si alzò e fu battezzato, 19 e prese del cibo e acquistò forza.+
E per alcuni giorni fu con i discepoli a Damasco,+ 20 e immediatamente predicava nelle sinagoghe Gesù,+ che Questi è il Figlio di Dio. 21 Ma tutti quelli che lo udivano si stupivano e dicevano: “Non è costui l’uomo che faceva strage+ di quelli che a Gerusalemme invocano questo nome, e che era venuto qui proprio per questo scopo, per condurli legati ai capi sacerdoti?”+ 22 Ma Saulo acquistava sempre più potenza e confondeva i giudei che dimoravano a Damasco, provando logicamente che questi è il Cristo.+
23 Or quando si compivano molti giorni, i giudei tennero consiglio per sopprimerlo.+ 24 Comunque, il loro complotto contro di lui divenne noto a Saulo. Ma giorno e notte vigilavano attentamente anche alle porte, per sopprimerlo.+ 25 E i suoi discepoli lo presero e lo fecero scendere di notte da un’apertura del muro, calandolo in un cesto.+
26 Arrivato a Gerusalemme,+ fece degli sforzi per unirsi ai discepoli; ma avevano tutti timore di lui, perché non credevano che fosse un discepolo. 27 E Barnaba venne in suo aiuto+ e lo condusse dagli apostoli, e narrò loro nei particolari come per la strada aveva visto il Signore+ e che gli aveva parlato,+ e come a Damasco+ aveva parlato intrepidamente nel nome di Gesù. 28 Ed egli restò con loro, entrando e uscendo* a Gerusalemme, parlando intrepidamente nel nome del Signore;+ 29 e parlava e disputava con i giudei di lingua greca.* Ma questi fecero dei tentativi per sopprimerlo.+ 30 Quando i fratelli lo ebbero saputo, lo condussero a Cesarea e lo mandarono a Tarso.+
31 Quindi, in realtà, in tutta la Giudea e la Galilea e la Samaria la congregazione+ entrò in un periodo di pace, essendo edificata; e mentre camminava nel timore di Geova*+ e nel conforto dello spirito santo,+ si moltiplicava.
32 Or mentre Pietro andava per ogni [parte], scese anche dai santi che dimoravano a Lidda.+ 33 Là trovò un certo uomo di nome Enea, che giaceva disteso su una branda da otto anni, poiché era paralizzato. 34 E Pietro gli disse:+ “Enea, Gesù Cristo ti sana.+ Alzati e rifà il tuo letto”. E immediatamente si alzò. 35 E tutti quelli che abitavano a Lidda e nella [pianura di] Saron*+ lo videro, e si volsero al Signore.+
36 Ma a Ioppe+ c’era una certa discepola di nome Tabita, che, tradotto, significa Gazzella.* Essa abbondava in buone opere+ e faceva doni di misericordia. 37 Ma accadde che in quei giorni si ammalò e morì. E lavatala, la posero in una camera superiore. 38 Ora poiché Lidda era vicino a Ioppe,+ i discepoli, avendo udito che Pietro era in quella città, gli inviarono due uomini per supplicar[lo]: “Ti preghiamo, non esitare* a venire fino a noi”. 39 Allora Pietro si alzò e andò con loro. E quando fu arrivato, lo condussero nella camera superiore; e tutte le vedove gli si presentarono, piangendo e mostrando molte vesti e mantelli+ che Gazzella faceva mentre era con loro.+ 40 Ma Pietro mandò tutti fuori+ e, piegando le ginocchia, pregò, e, voltandosi verso il corpo, disse: “Tabita,* alzati!” Essa aprì gli occhi e, scorto Pietro, si mise a sedere.+ 41 Datale la mano, egli la fece alzare+ e, chiamati i santi e le vedove, la presentò vivente.+ 42 Questo fu noto in tutta Ioppe e molti divennero credenti nel Signore.+ 43 Per parecchi giorni egli rimase a Ioppe+ con un certo Simone conciatore.+
10 Ora a Cesarea c’era un certo uomo di nome Cornelio, ufficiale dell’esercito*+ della coorte+ chiamata italica, 2 uomo devoto+ che temeva+ Dio insieme a tutta la sua casa, e faceva al popolo+ molti doni di misericordia e faceva di continuo supplicazione a Dio.+ 3 Verso la nona ora*+ del giorno vide chiaramente in una visione+ un angelo+ di Dio venire da lui e dirgli: “Cornelio!” 4 L’uomo lo guardò fisso e, spaventandosi, disse: “Che c’è, Signore?” Gli disse: “Le tue preghiere+ e i tuoi doni di misericordia sono ascesi a ricordo dinanzi a Dio.+ 5 E ora manda degli uomini a Ioppe e fa chiamare un certo Simone che è soprannominato Pietro. 6 Quest’uomo è ospitato da un certo Simone, un conciatore, che ha la casa presso il mare”.+ 7 Appena l’angelo che gli parlò fu partito, egli chiamò due dei suoi domestici e un soldato devoto fra quelli che erano costantemente presso di lui,+ 8 e narrò loro ogni cosa e li inviò a Ioppe.+
9 Il giorno dopo, mentre essi erano in viaggio e si avvicinavano alla città, Pietro salì sulla terrazza+ verso la sesta ora* a pregare.+ 10 Ma gli venne molta fame e voleva mangiare. Mentre preparavano, cadde in estasi+ 11 e vide il cielo aperto+ e una sorta di vaso scendere come una grande tela di lino, che veniva calata per le sue quattro estremità sulla terra; 12 e in esso c’era ogni sorta di quadrupedi e cose striscianti della terra e uccelli del cielo.+ 13 E gli giunse una voce: “Alzati, Pietro, scanna* e mangia!”+ 14 Ma Pietro disse: “Niente affatto, Signore, perché non ho mai mangiato nulla di contaminato né di impuro”.+ 15 E la voce gli [disse] di nuovo, per la seconda volta: “Smetti di chiamare contaminate+ le cose che Dio ha purificato”. 16 Questo avvenne una terza volta, e immediatamente il vaso fu ritirato in cielo.+
17 Or mentre Pietro era fra sé molto perplesso su ciò che potesse significare la visione che aveva visto, ecco, gli uomini inviati da Cornelio avevano domandato della casa di Simone e stavano lì alla porta.+ 18 E chiamarono e domandarono se Simone soprannominato Pietro era ospitato là. 19 Mentre Pietro ripensava alla visione, lo spirito+ disse: “Ecco, tre* uomini ti stanno cercando. 20 Comunque, alzati, scendi giù e avviati con loro, non dubitando affatto, perché li ho inviati io”.+ 21 E Pietro scese dagli uomini e disse: “Ecco, sono io quello che cercate. Qual è il motivo per cui siete [qui] presenti?” 22 Dissero: “Cornelio, ufficiale dell’esercito, uomo giusto che teme Dio+ e del quale l’intera nazione dei giudei rende buona testimonianza,+ ha ricevuto divine istruzioni* da un santo angelo di farti venire alla sua casa e di udire le cose che tu hai da dire”. 23 Perciò li invitò a entrare e li ospitò.
Il giorno seguente si alzò e andò con loro, e alcuni dei fratelli di Ioppe andarono con lui. 24 Il giorno appresso entrò a Cesarea. Cornelio, naturalmente, li attendeva e aveva radunato i suoi parenti e i suoi intimi amici. 25 Come Pietro entrò, Cornelio gli andò incontro, cadde ai suoi piedi e gli rese omaggio. 26 Ma Pietro lo fece levare, dicendo: “Alzati; anch’io sono un uomo”.+ 27 E conversando con lui, entrò e trovò molte persone riunite, 28 e disse loro: “Voi sapete bene come sia illecito a un giudeo unirsi o accostarsi a un uomo di un’altra razza;+ eppure Dio mi ha mostrato di non chiamare contaminato o impuro nessun uomo.+ 29 Quindi sono venuto, realmente senza obiezione, quando sono stato mandato a chiamare. Perciò domando la ragione per cui mi avete mandato a chiamare”.
30 Quindi Cornelio disse: “Quattro giorni fa, a contare da quest’ora, stavo pregando alla nona ora* nella mia casa,+ quando, ecco, mi stette davanti un uomo in veste splendente+ 31 e disse: ‘Cornelio, la tua preghiera è stata udita favorevolmente e i tuoi doni di misericordia sono stati ricordati dinanzi a Dio.+ 32 Manda dunque a Ioppe a chiamare Simone, che è soprannominato Pietro.+ Quest’uomo è ospitato nella casa di Simone, un conciatore, presso il mare’.+ 33 Perciò ti mandai subito [a chiamare], e hai fatto bene a venire qui. E adesso siamo dunque tutti presenti dinanzi a Dio per udire tutte le cose che Geova* ti ha comandato di dire”.+
34 Allora Pietro aprì la bocca e disse: “Per certo comprendo che Dio non è parziale,+ 35 ma in ogni nazione l’uomo che lo teme e opera giustizia gli è accetto.+ 36 Egli ha mandato la parola+ ai figli d’Israele per dichiarare loro la buona notizia della pace+ per mezzo di Gesù Cristo: Questi è Signore di tutti [gli altri].+ 37 Voi conoscete l’argomento di cui si è parlato in tutta la Giudea, a cominciare dalla Galilea dopo il battesimo predicato da Giovanni,+ 38 cioè Gesù che era di Nazaret, come Dio lo unse con spirito santo+ e potenza, e andò per il paese facendo il bene e sanando tutti quelli che erano oppressi dal Diavolo;+ perché Dio era con lui.+ 39 E noi siamo testimoni di tutte le cose che egli fece sia nel paese dei giudei che a Gerusalemme; ma essi lo soppressero, appendendolo a un palo.*+ 40 Dio lo destò il terzo giorno e gli concesse di manifestarsi,+ 41 non a tutto il popolo, ma a testimoni costituiti in anticipo da Dio,+ a noi, che mangiammo e bevemmo con lui+ dopo che era sorto dai morti. 42 E ci ordinò di predicare+ al popolo e di dare completa testimonianza che questi è Colui che Dio ha decretato esser giudice dei vivi e dei morti.+ 43 A lui tutti i profeti rendono testimonianza,+ che chiunque ripone fede in lui ottiene il perdono dei peccati per mezzo del suo nome”.+
44 Mentre Pietro stava ancora parlando di queste cose lo spirito santo cadde su tutti quelli che udivano la parola.+ 45 E i fedeli venuti con Pietro che erano di quelli circoncisi si meravigliarono, perché il gratuito dono dello spirito santo era versato anche su persone delle nazioni.+ 46 Poiché li udivano parlare in lingue e magnificare Dio.+ Allora Pietro rispose: 47 “Può qualcuno proibire l’acqua affinché non siano battezzati+ questi che hanno ricevuto lo spirito santo proprio come noi?” 48 Così comandò che fossero battezzati nel nome di Gesù Cristo.+ Allora lo pregarono di rimanere alcuni giorni.
11 Ora gli apostoli e i fratelli che erano in Giudea udirono che anche persone delle nazioni+ avevano ricevuto la parola di Dio. 2 E quando Pietro fu salito a Gerusalemme, i [sostenitori] della circoncisione+ contendevano con lui, 3 dicendo che era entrato nella casa di uomini incirconcisi e aveva mangiato con loro. 4 Allora Pietro cominciò a spiegare loro i particolari e proseguì, dicendo:
5 “Io stavo pregando nella città di Ioppe, e in estasi vidi una visione, una sorta di vaso che scendeva come una grande tela di lino calata per le sue quattro estremità dal cielo, e venne fino a me. 6 Guardandolo fisso, osservai e vidi quadrupedi della terra e bestie selvagge e cose striscianti e uccelli del cielo.+ 7 E udii una voce dirmi: ‘Alzati, Pietro, scanna e mangia!’+ 8 Ma io dissi: ‘Niente affatto, Signore, perché nella mia bocca non è mai entrato nulla di contaminato o di impuro’.+ 9 La seconda volta la voce dal cielo rispose: ‘Smetti di chiamare contaminate le cose che Dio ha purificato’.+ 10 Questo avvenne una terza volta, e ogni cosa fu ritirata di nuovo in cielo.+ 11 Ed ecco, in quell’istante tre uomini stavano davanti alla casa nella quale eravamo, essendo stati inviati a me da Cesarea.+ 12 E lo spirito+ mi disse di andare con loro, non dubitando affatto. Ma anche questi sei fratelli vennero con me ed entrammo nella casa dell’uomo.+
13 “Egli ci riferì come aveva visto l’angelo stare nella sua casa e dire: ‘Invia degli uomini a Ioppe e fa venire Simone che è soprannominato Pietro,+ 14 ed egli ti dirà le cose mediante le quali tu e tutta la tua casa potrete essere salvati’.+ 15 Ma quando cominciai a parlare, lo spirito santo cadde su di loro come in principio su di noi.+ 16 Allora rammentai la parola del Signore, come diceva: ‘Giovanni, da parte sua, battezzò con acqua,+ ma voi sarete battezzati nello spirito santo’.+ 17 Se Dio ha dato perciò lo stesso gratuito dono a loro come anche a noi che abbiamo creduto nel Signore Gesù Cristo,+ chi ero io da potermi opporre a Dio?”+
18 Or avendo udito queste cose, si acquietarono+ e glorificarono Dio,+ dicendo: “Dunque, Dio ha concesso anche a persone delle nazioni il pentimento per la vita”.+
19 Quindi quelli che erano stati dispersi+ dalla tribolazione sorta a motivo di Stefano andarono fino in Fenicia+ e a Cipro+ e ad Antiochia, ma non annunciando la parola a nessuno se non ai soli giudei.+ 20 Comunque, fra loro c’erano alcuni uomini di Cipro e Cirene che erano venuti ad Antiochia e parlavano alla gente di lingua greca,*+ dichiarando la buona notizia del Signore Gesù.+ 21 Inoltre, la mano di Geova*+ era con loro e un gran numero [di persone], divenute credenti, si volsero al Signore.+
22 La notizia intorno a loro giunse agli orecchi della congregazione che era a Gerusalemme, e mandarono Barnaba+ fino ad Antiochia. 23 Quando egli giunse e vide l’immeritata benignità+ di Dio, si rallegrò+ e li incoraggiava tutti a rimanere nel Signore con proponimento di cuore;+ 24 poiché era un uomo buono, pieno di spirito santo e di fede. E una considerevole folla si aggiunse al Signore.+ 25 Ed egli andò a Tarso+ a cercare accuratamente Saulo+ 26 e, dopo averlo trovato, lo condusse ad Antiochia. Avvenne così che per un anno intero radunarono a sé nella congregazione e ammaestrarono una grande folla, e fu ad Antiochia che per la prima volta i discepoli furono per divina provvidenza chiamati cristiani.*+
27 Ora, in quei giorni, dei profeti+ scesero da Gerusalemme ad Antiochia. 28 Uno di loro, di nome Agabo,+ si alzò e indicava per mezzo dello spirito che una grande carestia stava per abbattersi sull’intera terra abitata;+ la quale, infatti, avvenne al tempo di Claudio. 29 E quelli dei discepoli determinarono, ciascuno come poteva,+ di mandare un soccorso+ ai fratelli dimoranti in Giudea; 30 e questo fecero, inviandolo agli anziani* per mano di Barnaba e Saulo.+
12 Verso quello stesso tempo il re Erode* mise mano a maltrattare+ alcuni di quelli della congregazione. 2 Soppresse Giacomo fratello di Giovanni+ con la spada.+ 3 Vedendo che faceva piacere ai giudei,+ continuò, arrestando anche Pietro. (E quelli erano i giorni dei pani non fermentati).+ 4 E afferratolo, lo mise in prigione,+ consegnandolo a quattro turni di quattro soldati ciascuno perché lo custodissero, poiché aveva intenzione di farlo comparire davanti al popolo dopo la pasqua.+ 5 Quindi Pietro era tenuto nella prigione; ma preghiera+ era intensamente rivolta a Dio per lui dalla congregazione.
6 Or quando Erode stava per farlo comparire, quella notte Pietro dormiva legato con due catene fra due soldati, e le guardie davanti alla porta custodivano la prigione. 7 Ma, ecco, si presentò l’angelo+ di Geova* e una luce risplendé nella cella della prigione. Colpendo Pietro al fianco, lo svegliò,+ dicendo: “Alzati, presto!” E le catene gli caddero+ dalle mani. 8 L’angelo+ gli disse: “Cingiti e calza i tuoi sandali”. Egli fece così. Infine gli disse: “Mettiti il mantello+ e seguimi”. 9 Ed egli uscì e lo seguiva, ma non sapeva che ciò che stava avvenendo per mezzo dell’angelo era reale. Infatti, supponeva di vedere una visione.+ 10 Oltrepassata la prima guardia e la seconda, giunsero alla porta di ferro che conduce nella città, e questa si aprì da sé davanti a loro.+ E dopo essere usciti si inoltrarono in una via, e immediatamente l’angelo partì da lui. 11 E Pietro, tornato in sé, disse: “Ora so effettivamente che Geova* ha mandato il suo angelo+ e mi ha liberato+ dalla mano di Erode e da tutto ciò che il popolo dei giudei si attendeva”.
12 E dopo aver considerato [la cosa], andò alla casa di Maria, la madre di Giovanni soprannominato Marco,+ dove parecchi erano radunati e pregavano. 13 Avendo egli bussato alla porta d’ingresso, una serva di nome Roda venne a sentire chi era, 14 e, riconosciuta la voce di Pietro, per la gioia non aprì la porta, ma corse dentro e riferì che Pietro stava davanti all’ingresso. 15 Essi le dissero: “Tu sei pazza”. Ma essa continuava ad affermare vigorosamente che era così. Essi dicevano: “È il suo angelo”.+ 16 Ma Pietro rimaneva lì a bussare. Quando aprirono, lo videro e furono stupiti. 17 Ma egli fece loro cenno+ con la mano di tacere e narrò loro nei particolari come Geova* l’aveva condotto fuori della prigione, e disse: “Riferite queste cose a Giacomo+ e ai fratelli”. Allora uscì e se ne andò in un altro luogo.
18 E quando si fece giorno,+ ci fu non poca eccitazione fra i soldati per ciò che era realmente avvenuto di Pietro. 19 Erode+ lo ricercò diligentemente e, non avendolo trovato, interrogò le guardie e comandò che fossero condotte [alla punizione];+ e scese dalla Giudea a Cesarea e vi trascorse qualche tempo.
20 Ora egli era di umore aggressivo verso il popolo di Tiro e Sidone. E di comune accordo essi vennero da* lui e, dopo aver persuaso Blasto, che era incaricato della camera da letto del re, chiedevano pace, perché il loro paese era rifornito di cibo+ da quello del re. 21 Ma in un giorno stabilito Erode indossò la veste reale e sedette in tribunale e pronunciava loro un discorso pubblico. 22 A sua volta il popolo riunito gridava: “Voce di un dio e non di un uomo!”+ 23 All’istante l’angelo di Geova* lo colpì,+ perché non aveva dato la gloria a Dio;+ ed essendo roso dai vermi, spirò.
24 Ma la parola+ di Geova* cresceva e si diffondeva.+
25 In quanto a Barnaba+ e Saulo, dopo aver pienamente recato il soccorso+ a Gerusalemme, tornarono e presero con sé Giovanni,+ quello soprannominato Marco.
13 Ora ad Antiochia c’erano profeti+ e maestri nella congregazione locale, sia Barnaba che Simeone che era chiamato Negro, e Lucio+ di Cirene, e Manaen che era stato educato con Erode il governante del distretto,* e Saulo. 2 Mentre servivano pubblicamente+ Geova* e digiunavano, lo spirito santo disse: “Fra tutti appartatemi Barnaba e Saulo+ per l’opera a cui li ho chiamati”. 3 Allora digiunarono e pregarono e posero su di loro le mani,+ e li lasciarono andare.
4 Così questi uomini, mandati dallo spirito santo, scesero a Seleucia, e di là salparono per Cipro. 5 E giunti a Salamina proclamavano la parola di Dio nelle sinagoghe dei giudei. E avevano anche Giovanni+ come servitore.
6 Avendo attraversato tutta l’isola fino a Pafo, trovarono un certo uomo, stregone, falso profeta,+ un giudeo il cui nome era Bar-Gesù, 7 che era col proconsole* Sergio Paolo, uomo intelligente. Chiamati a sé Barnaba e Saulo, quest’uomo cercò premurosamente di udire la parola di Dio. 8 Ma Elima, lo stregone (così infatti si traduce il suo nome), si opponeva loro,+ cercando di allontanare il proconsole dalla fede. 9 Saulo, che è anche Paolo,* essendo pieno di spirito santo, lo guardò attentamente 10 e disse: “O uomo pieno di ogni sorta di frode e di ogni sorta di furfanteria, figlio del Diavolo,+ nemico di ogni cosa giusta, non smetterai di pervertire le giuste vie di Geova?* 11 E ora, ecco, la mano di Geova* è su di te e sarai cieco, non vedendo la luce del sole per un periodo di tempo”. All’istante fitta caligine e tenebre caddero su di lui, e andava in giro cercando uomini che lo conducessero per mano.+ 12 Allora il proconsole,+ visto ciò che era accaduto, divenne credente, essendo stupito dell’insegnamento di Geova.*
13 Gli uomini, insieme a Paolo, salparono quindi da Pafo e arrivarono a Perga in Panfilia.+ Ma Giovanni+ si ritirò da loro e tornò+ a Gerusalemme. 14 Essi, comunque, andarono oltre Perga e giunsero ad Antiochia di Pisidia, ed entrati nella sinagoga+ in giorno di sabato, si misero a sedere. 15 Dopo la lettura pubblica della Legge+ e dei Profeti, i presidenti+ della sinagoga mandarono a dire loro: “Uomini, fratelli, se avete qualche parola d’incoraggiamento per il popolo, ditela”. 16 E Paolo si alzò, e facendo cenno+ con la mano, disse:
“Uomini, israeliti e voi [altri] che temete Dio, udite.+ 17 L’Iddio di questo popolo Israele scelse i nostri antenati, ed esaltò il popolo durante la loro residenza come forestieri nel paese d’Egitto e li condusse fuori di esso con braccio levato.+ 18 E per un periodo di circa quarant’anni+ sopportò la loro maniera d’agire nel deserto. 19 Dopo aver distrutto sette nazioni nel paese di Canaan, distribuì loro il paese a sorte:+ 20 tutto questo durante circa quattrocentocinquant’anni.
“E dopo queste cose* diede loro dei giudici fino al profeta Samuele.+ 21 Ma da allora in poi richiesero un re,+ e Dio diede loro Saul figlio di Chis, uomo della tribù di Beniamino,+ per quarant’anni. 22 E dopo averlo rimosso,+ suscitò loro Davide come re,+ riguardo al quale rese testimonianza e disse: ‘Ho trovato Davide, figlio di Iesse,+ uomo secondo il mio cuore,+ che farà tutte le cose che desidero’.+ 23 Dalla progenie+ di quest’[uomo], secondo la sua promessa, Dio ha recato a Israele un salvatore,+ Gesù, 24 dopo che Giovanni,+ prima dell’entrata di Lui,+ aveva predicato pubblicamente a tutto il popolo d’Israele il battesimo [in simbolo] di pentimento. 25 Ma mentre Giovanni compiva il suo corso, diceva: ‘Che supponete che io sia? Non sono io.* Ma, ecco, dopo di me viene uno al quale io non sono degno di sciogliere i sandali dai piedi’.+
26 “Uomini, fratelli, figli della stirpe di Abraamo e quanti [altri] fra voi temono Dio, la parola di questa salvezza è stata mandata a noi.+ 27 Poiché gli abitanti di Gerusalemme e i loro governanti non Lo hanno conosciuto,+ ma, quando agivano da giudici, adempirono le cose pronunciate dai Profeti,+ le quali sono lette ad alta voce ogni sabato, 28 e, benché non trovassero nessuna colpa [meritevole] di morte,+ richiesero a Pilato che fosse giustiziato.+ 29 Or quando ebbero compiuto tutte le cose scritte di lui,+ lo calarono dal palo*+ e lo posero in una tomba commemorativa.+ 30 Ma Dio lo destò dai morti;+ 31 e per molti giorni fu visibile a quelli che erano saliti con lui dalla Galilea a Gerusalemme, i quali sono ora suoi testimoni presso il popolo.+
32 “E noi vi dichiariamo dunque la buona notizia circa la promessa fatta agli antenati,+ 33 che Dio l’ha interamente adempiuta per noi, loro* figli, in quanto ha risuscitato Gesù;+ come è anche scritto nel secondo salmo: ‘Tu sei mio figlio, io oggi ti ho generato’.+ 34 E questo fatto, che lo ha risuscitato dai morti, non più destinato a tornare nella corruzione, l’ha dichiarato in questo modo: ‘Vi darò le amorevoli benignità [promesse] a Davide, che sono fedeli’.+ 35 Perciò anche in un altro salmo dice: ‘Non permetterai che il tuo leale veda la corruzione’.+ 36 Poiché Davide,+ dopo aver servito nella propria generazione l’espressa volontà di Dio, si addormentò [nella morte] e fu posto con i suoi antenati e vide la corruzione.+ 37 Invece colui che Dio ha destato non ha visto la corruzione.+
38 “Vi sia perciò noto, fratelli, che per mezzo di Lui vi è proclamato il perdono dei peccati;+ 39 e che di tutte le cose di cui non potevate essere dichiarati senza colpa per mezzo della legge di Mosè,+ chiunque crede è dichiarato senza colpa per mezzo di Lui.+ 40 Perciò guardate che non venga su di voi ciò che è detto nei Profeti: 41 ‘Vedetela, o disprezzatori, e meravigliatevene, e svanite, perché compio un’opera ai vostri giorni, un’opera che non credereste affatto nemmeno se qualcuno ve la narrasse nei particolari’”.+
42 Or quando uscivano, la gente [li] supplicava di parlare loro di queste cose il sabato seguente.+ 43 E sciolta l’assemblea della sinagoga, molti dei giudei e dei proseliti che adoravano [Dio]* seguirono Paolo e Barnaba,+ che parlando loro li esortavano+ a perseverare nell’immeritata benignità di Dio.+
44 Il sabato seguente quasi tutta la città si radunò per udire la parola di Geova.*+ 45 Quando i giudei videro le folle, furono pieni di gelosia+ e contraddicevano in modo blasfemo le cose dette da Paolo.+ 46 E parlando intrepidamente, Paolo e Barnaba dissero: “Era necessario che la parola di Dio fosse annunciata per prima a voi.+ Siccome la respingete+ e non vi giudicate degni della vita eterna, ecco, noi ci rivolgiamo alle nazioni.+ 47 Infatti, Geova* ci ha imposto comandamento con queste parole: ‘Ti ho costituito come luce di nazioni,+ affinché tu sia una salvezza fino all’estremità* della terra’”.+
48 Udendo ciò, quelli delle nazioni si rallegravano e glorificavano la parola di Geova,*+ e tutti quelli che erano giustamente disposti per la vita eterna divennero credenti.+ 49 Inoltre, la parola di Geova* si diffondeva in tutto il paese.+ 50 Ma i giudei+ istigarono le donne rispettabili che adoravano [Dio]* e gli uomini principali della città, e suscitarono una persecuzione+ contro Paolo e Barnaba e li cacciarono fuori dei loro confini. 51 Questi scossero la polvere dei loro piedi contro di loro+ e andarono a Iconio. 52 E i discepoli erano pieni di gioia+ e di spirito santo.
14 Ora a Iconio+ entrarono insieme nella sinagoga+ dei giudei e parlarono in maniera tale che una grande moltitudine sia di giudei che di greci+ divennero credenti. 2 Ma i giudei che non credettero eccitarono+ e istigarono le anime di persone delle nazioni contro i fratelli.+ 3 Perciò trascorsero considerevole tempo, parlando intrepidamente mediante l’autorità di Geova,* che rendeva testimonianza alla parola della sua immeritata benignità concedendo che segni e portenti avvenissero mediante le loro mani.+ 4 Comunque, la moltitudine della città fu divisa, e alcuni erano per i giudei ma altri per gli apostoli. 5 Or quando fu fatto un tentativo violento, da parte sia di persone delle nazioni che dei giudei con i loro governanti, di trattarli insolentemente e colpirli con pietre,+ 6 essi, essendone stati informati, fuggirono+ nelle città della Licaonia, Listra e Derbe e nel paese dintorno; 7 e vi dichiararono la buona notizia.+
8 Ora a Listra stava a sedere un uomo inabile ai piedi, zoppo dal seno di sua madre,+ e non aveva mai camminato. 9 Quest’uomo ascoltava parlare Paolo, che, guardando attentamente e vedendo che aveva fede+ per essere sanato,* 10 disse ad alta voce: “Alzati dritto sui tuoi piedi”. Ed egli saltò su e camminava.+ 11 E le folle, vedendo ciò che Paolo aveva fatto, alzarono la loro voce, dicendo in lingua licaonica: “Gli dèi+ sono divenuti simili agli uomini e sono scesi a noi!” 12 E chiamavano Barnaba Zeus,* ma Paolo Hermes,* siccome era quello che prendeva la direttiva nel parlare. 13 E il sacerdote di Zeus, il cui [tempio] era davanti alla città,* portò tori e ghirlande alle porte e desiderava offrire sacrifici+ con le folle.
14 Comunque, gli apostoli Barnaba e Paolo, udito ciò, si strapparono i mantelli e saltarono in mezzo alla folla, gridando 15 e dicendo: “Uomini, perché fate queste cose? Anche noi siamo uomini+ e abbiamo le stesse infermità+ che avete voi, e vi dichiariamo la buona notizia, affinché vi volgiate da queste cose vane+ all’Iddio vivente,+ che ha fatto il cielo+ e la terra e il mare e tutte le cose che sono in essi. 16 Nelle generazioni passate egli ha permesso a tutte le nazioni di seguire le loro vie,+ 17 benché, in realtà, non si sia lasciato senza testimonianza in quanto ha fatto del bene,+ dandovi piogge+ dal cielo e stagioni fruttifere, riempiendo i vostri cuori di cibo e allegrezza”.+ 18 E dicendo queste cose, a stento trattenevano le folle dall’offrire loro sacrifici.
19 Ma dei giudei arrivarono da Antiochia e da Iconio e persuasero le folle,+ e lapidarono Paolo e lo trascinarono fuori della città, immaginando che fosse morto.+ 20 Comunque, avendolo i discepoli circondato, egli si alzò ed entrò nella città. E il giorno dopo partì con Barnaba per Derbe.+ 21 E dopo aver dichiarato la buona notizia a quella città e aver fatto parecchi discepoli,+ tornarono a Listra e a Iconio e ad Antiochia, 22 rafforzando le anime dei discepoli,+ incoraggiandoli a rimanere nella fede e [dicendo]: “Dobbiamo entrare nel regno di Dio attraverso molte tribolazioni”.+ 23 Inoltre, costituirono* per loro anziani+ in ciascuna congregazione e, pregando con digiuni,+ li affidarono a Geova*+ in cui erano divenuti credenti.
24 E attraversata la Pisidia vennero in Panfilia,+ 25 e, dopo avere annunciato la parola* a Perga, scesero ad Attalia. 26 E di là salparono per Antiochia,+ dove erano stati affidati all’immeritata benignità di Dio per l’opera che avevano pienamente compiuto.+
27 Quando furono arrivati ed ebbero radunato la congregazione, riferivano+ le molte cose che Dio aveva fatto per mezzo d’essi e che aveva aperto alle nazioni la porta della fede.+ 28 E trascorsero non poco tempo con i discepoli.
15 E alcuni, essendo scesi dalla Giudea,+ insegnavano ai fratelli: “Se non siete circoncisi+ secondo l’usanza di Mosè,+ non potete essere salvati”. 2 Ma essendo avvenuto non poco dissenso e disputa da parte di Paolo e Barnaba con loro, disposero che Paolo e Barnaba e alcuni altri di loro salissero a Gerusalemme+ dagli apostoli e dagli anziani* per questa disputa.
3 Così, dopo essere stati accompagnati per un tratto dalla congregazione,+ questi uomini continuarono per la loro via attraverso la Fenicia e la Samaria, narrando nei particolari la conversione* di persone delle nazioni,+ e procuravano a tutti i fratelli grande gioia.+ 4 Arrivati a Gerusalemme, furono ricevuti benignamente+ dalla congregazione e dagli apostoli e dagli anziani, e raccontarono le molte cose che Dio aveva fatto per mezzo loro.+ 5 Ma alcuni di quelli della setta dei farisei che avevano creduto si alzarono dai loro posti e dissero: “È necessario circonciderli+ e ordinare loro di osservare la legge di Mosè”.+
6 E gli apostoli e gli anziani si radunarono per considerare la questione.+ 7 Or essendovi stata molta disputa,+ Pietro si alzò e disse loro: “Uomini, fratelli, voi ben sapete che dai primi giorni Dio fece fra voi la scelta che per bocca mia persone delle nazioni udissero la parola della buona notizia e credessero;+ 8 e Dio, che conosce il cuore,+ rese testimonianza dando loro lo spirito santo,+ come fece anche con noi. 9 E non fece nessuna distinzione fra noi e loro,+ ma purificò i loro cuori mediante la fede.+ 10 Or dunque, perché mettete Dio alla prova, ponendo sul collo dei discepoli un giogo+ che né i nostri antenati né noi siamo stati capaci di portare?+ 11 Al contrario, noi confidiamo di essere salvati per mezzo dell’immeritata benignità+ del Signore Gesù nello stesso modo che anche quelle persone”.+
12 Allora l’intera moltitudine tacque, e ascoltavano Barnaba e Paolo narrare i molti segni e portenti che Dio aveva fatto per mezzo loro fra le nazioni.+ 13 Dopo che ebbero smesso di parlare, Giacomo rispose, dicendo: “Uomini, fratelli, uditemi.+ 14 Simeone*+ ha narrato completamente come Dio per la prima volta rivolse l’attenzione alle nazioni per trarne un popolo per il suo nome.+ 15 E con questo sono concordi le parole dei Profeti, come è scritto: 16 ‘Dopo queste cose tornerò e riedificherò la capanna* di Davide che è caduta; e riedificherò le sue rovine e la erigerò di nuovo,+ 17 affinché quelli che rimangono degli uomini cerchino premurosamente Geova,* insieme a persone di tutte le nazioni, persone che sono chiamate con il mio nome,* dice Geova* che fa queste cose,+ 18 note dall’antichità’.*+ 19 Quindi la mia decisione è di non turbare quelli delle nazioni che si volgono a Dio,+ 20 ma di scrivere loro di astenersi* dalle cose contaminate dagli idoli,+ e dalla fornicazione*+ e da ciò che è strangolato*+ e dal sangue.*+ 21 Poiché dai tempi antichi* Mosè ha avuto di città in città quelli che lo predicano, perché è letto ad alta voce ogni sabato nelle sinagoghe”.+
22 Allora parve bene agli apostoli e agli anziani* insieme all’intera congregazione di inviare ad Antiochia con Paolo e Barnaba uomini eletti fra loro, cioè Giuda che era chiamato Barsabba+ e Sila, uomini che prendevano la direttiva tra i fratelli; 23 e per mano loro scrissero:
“Gli apostoli e i fratelli anziani a quei fratelli di Antiochia+ e di Siria e di Cilicia+ che sono delle nazioni: Salute! 24 Siccome abbiamo udito che alcuni di fra noi vi hanno turbato con parole,+ cercando di sovvertire le vostre anime, benché non avessimo dato loro nessuna istruzione,+ 25 siamo pervenuti a un accordo unanime*+ e ci è parso bene di scegliere uomini da mandarvi insieme ai nostri amati Barnaba e Paolo,+ 26 uomini che hanno ceduto le loro anime* per il nome del nostro Signore Gesù Cristo.+ 27 Inviamo perciò Giuda e Sila,+ affinché anche loro vi riferiscano verbalmente le stesse cose.+ 28 Poiché allo spirito santo+ e a noi è parso bene di non aggiungervi nessun altro peso,+ eccetto queste cose necessarie: 29 che vi asteniate dalle cose sacrificate agli idoli+ e dal sangue+ e da ciò che è strangolato*+ e dalla fornicazione.*+ Se vi asterrete attentamente da queste cose,+ prospererete. State sani!”*
30 Così, quando questi uomini furono lasciati andare, scesero ad Antiochia e, radunata la moltitudine, consegnarono loro la lettera.+ 31 Dopo averla letta, essi si rallegrarono dell’incoraggiamento.+ 32 E Giuda e Sila, siccome erano anche loro profeti,+ incoraggiarono i fratelli con molti discorsi e li rafforzarono.+ 33 E dopo aver trascorso qualche tempo, i fratelli li lasciarono andare in pace+ da quelli che li avevano mandati. 34* — 35 Comunque, Paolo e Barnaba trascorrevano il tempo ad Antiochia,+ insegnando e dichiarando, anche con molti altri, la buona notizia della parola di Geova.*+
36 Ora dopo alcuni giorni Paolo disse a Barnaba: “Soprattutto, torniamo a visitare i fratelli in ognuna delle città nelle quali abbiamo proclamato la parola di Geova,* per vedere come stanno”.+ 37 Da parte sua, Barnaba era deciso a condurre anche Giovanni, che era chiamato Marco.+ 38 Ma Paolo non pensava fosse conveniente condurre questi con loro, dal momento che si era separato da loro in Panfilia+ e non era andato con loro nell’opera. 39 Allora ci fu un’accesa esplosione d’ira, così che si separarono l’uno dall’altro; e Barnaba,+ preso con sé Marco, salpò verso Cipro.+ 40 Paolo scelse Sila+ e se ne andò dopo essere stato affidato dai fratelli all’immeritata benignità di Geova.*+ 41 Ma attraversò la Siria e la Cilicia, rafforzando le congregazioni.+
16 E arrivò a Derbe e anche a Listra.+ Ed ecco, là c’era un certo discepolo di nome Timoteo,+ figlio di una donna giudea credente ma di padre greco, 2 e di lui rendevano buona testimonianza i fratelli di Listra e di Iconio. 3 Paolo espresse il desiderio che quest’uomo andasse con lui e, presolo, lo circoncise+ a causa dei giudei che erano in quei luoghi, poiché tutti sapevano che suo padre era greco. 4 Or mentre viaggiavano per le città, trasmettevano a quelli che erano in esse, affinché li osservassero, i decreti emessi dagli apostoli e dagli anziani* a Gerusalemme.+ 5 Perciò, in realtà, le congregazioni erano rese ferme nella fede+ e aumentavano di numero di giorno in giorno.
6 E andarono attraverso la Frigia e il paese della Galazia,+ perché* era stato impedito loro dallo spirito santo di annunciare la parola nel [distretto del]l’Asia. 7 Inoltre, scesi nella Misia, fecero sforzi per entrare in Bitinia,+ ma lo spirito di Gesù non lo permise loro. 8 E passarono la Misia e scesero a Troas.+ 9 E durante la notte apparve a Paolo una visione:+ Un uomo macedone stava in piedi e lo supplicava e diceva: “Passa in Macedonia e aiutaci”. 10 Ora appena ebbe visto la visione, cercammo di andare in Macedonia,+ traendo la conclusione che Dio ci aveva chiamati a dichiarare loro la buona notizia.*
11 Perciò salpammo da Troas e giungemmo con rotta diretta a Samotracia, ma il giorno seguente a Neapoli, 12 e di là a Filippi,+ una colonia, che è la principale città del distretto della Macedonia.+ Rimanemmo in questa città, trascorrendovi alcuni giorni. 13 E il giorno di sabato uscimmo fuori della porta lungo il fiume, dove pensavamo ci fosse un luogo di preghiera; e ci mettemmo a sedere e parlavamo alle donne che si erano radunate. 14 E una certa donna di nome Lidia, venditrice di porpora, della città di Tiatira+ e adoratrice di Dio, ascoltava, e Geova* le aprì pienamente il cuore+ affinché prestasse attenzione alle cose che erano dette da Paolo. 15 Ora essendo stata battezzata,+ lei e la sua casa, supplicò dicendo: “Se mi avete giudicata fedele a Geova,* entrate nella mia casa e restate”.+ E ci costrinse ad accettare.+
16 E accadde che mentre andavamo al luogo di preghiera, una serva con uno spirito,+ un demonio di divinazione,*+ ci venne incontro. Essa forniva ai suoi signori molto guadagno+ praticando l’arte della predizione. 17 Questa [ragazza] seguiva Paolo e noi e gridava,+ dicendo: “Questi uomini sono schiavi dell’Iddio Altissimo, che vi proclamano la via della salvezza”. 18 Questo continuò a fare per molti giorni. Infine Paolo se ne stancò+ e, voltatosi, disse allo spirito: “Ti ordino in nome di Gesù Cristo di uscire da lei”.+ Ed esso uscì in quella stessa ora.+
19 E avendo i suoi signori visto che la loro speranza di guadagno era svanita,+ presero Paolo e Sila e li trascinarono nel luogo di mercato* dai governanti,+ 20 e, condottili dai magistrati civili, dissero: “Questi uomini disturbano+ moltissimo la nostra città, essendo giudei, 21 e proclamano usanze+ che non ci è lecito accettare né praticare, visto che siamo romani”. 22 E la folla sorse insieme contro di loro; e i magistrati civili, avendo strappato loro i mantelli, diedero il comando di batterli con le verghe.+ 23 Dopo avere inflitto loro molti colpi,+ li gettarono in prigione, ordinando al carceriere di tenerli sotto stretta custodia.+ 24 Siccome ricevette tale ordine, egli li gettò nella prigione+ interna e assicurò i loro piedi nei ceppi.+
25 Ma verso la mezzanotte+ Paolo e Sila pregavano e lodavano Dio con cantici;+ sì, i prigionieri li udivano. 26 Improvvisamente ci fu un grande terremoto, così che le fondamenta del carcere furono scosse. Inoltre, tutte le porte si aprirono all’istante, e i legami di tutti si sciolsero.+ 27 Il carceriere, svegliato dal sonno e vedendo che le porte della prigione erano aperte, sguainò la spada e stava per sopprimersi,+ immaginando che i prigionieri fossero fuggiti.+ 28 Ma Paolo gridò ad alta voce, dicendo: “Non farti del male,+ poiché siamo tutti qui!” 29 Ed egli, chiesti dei lumi, saltò dentro e, preso da tremore, cadde+ davanti a Paolo e Sila. 30 E li condusse fuori e disse: “Signori, che devo fare+ per essere salvato?” 31 Essi dissero: “Credi nel Signore Gesù e sarai salvato,+ tu e la tua casa”.+ 32 E annunciarono la parola di Geova* a lui e a tutti quelli della sua casa.+ 33 Ed egli, presili con sé in quell’ora della notte, lavò le loro ferite; e tutti, lui e i suoi, furono battezzati+ senza indugio. 34 E li condusse nella sua casa e apparecchiò loro la tavola, e si rallegrò grandemente con tutta la sua casa ora che aveva creduto in Dio.
35 Quando si fece giorno, i magistrati civili+ inviarono i littori a dire: “Liberate quegli uomini”. 36 E il carceriere riferì le loro parole a Paolo: “I magistrati civili hanno inviato degli uomini affinché voi [due] siate liberati. Ora, perciò, uscite e andatevene in pace”. 37 Ma Paolo disse loro: “Ci hanno fustigato pubblicamente senza essere stati condannati, noi che siamo uomini romani,+ e ci hanno gettato in prigione; e ora ci mandano fuori segretamente? No davvero, ma vengano essi stessi a condurci fuori”. 38 E i littori riferirono queste parole ai magistrati civili. Questi ebbero timore quando udirono che gli uomini erano romani.+ 39 Quindi vennero e li supplicarono e, dopo averli condotti fuori, li pregarono di partire dalla città. 40 Ma essi uscirono dalla prigione e andarono a casa di Lidia e, visti i fratelli, li incoraggiarono+ e partirono.
17 Ora passarono per Anfipoli e Apollonia e giunsero a Tessalonica,+ dov’era una sinagoga dei giudei. 2 E secondo la sua abitudine,+ Paolo entrò da loro e per tre sabati ragionò con loro [attingendo] dalle Scritture,+ 3 spiegando e provando con riferimenti come era necessario che il Cristo soffrisse+ e sorgesse dai morti,+ e [dicendo]: “Questo è il Cristo,+ questo Gesù che io vi proclamo”. 4 Come risultato alcuni di loro divennero credenti+ e si unirono a Paolo e Sila,+ come pure una grande moltitudine dei greci che adoravano [Dio] e non poche delle donne principali.
5 Ma i giudei, mossi a gelosia,+ presero con sé certi uomini malvagi degli oziosi del mercato e formarono una turba e mettevano la città in subbuglio.+ E assalirono la casa di Giasone+ e li cercavano per condurli dalla gentaglia. 6 Non avendoli trovati, trascinarono Giasone e certi fratelli dai capi della città,* gridando: “Questi uomini che hanno messo sottosopra+ la terra abitata sono presenti anche qui, 7 e Giasone li ha ricevuti con ospitalità. E tutti questi agiscono contro i decreti+ di Cesare,* dicendo che c’è un altro re,+ Gesù”. 8 In realtà agitarono la folla e i capi della città che udivano queste cose; 9 e dopo aver preso una cauzione sufficiente* da Giasone e dagli altri li lasciarono andare.
10 Immediatamente i fratelli inviarono di notte+ Paolo e Sila a Berea, e questi, arrivati, andarono nella sinagoga dei giudei. 11 Ora questi ultimi erano di mente più nobile di quelli di Tessalonica, poiché ricevettero la parola con la massima premura di mente, esaminando+ attentamente le Scritture+ ogni giorno per vedere se queste cose stavano così.+ 12 Perciò molti di loro divennero credenti, e anche non poche delle donne greche rispettabili+ e degli uomini. 13 Ma avendo saputo i giudei di Tessalonica che la parola di Dio era proclamata da Paolo anche a Berea, vennero pure là a incitare+ e agitare+ le masse. 14 Allora i fratelli mandarono immediatamente via Paolo perché andasse fino al mare;+ ma Sila e Timoteo rimasero là indietro. 15 Comunque, quelli che accompagnavano Paolo lo condussero fino ad Atene e, dopo aver ricevuto il comando che Sila e Timoteo+ venissero da lui il più presto possibile, partirono.
16 Or mentre Paolo li aspettava ad Atene, il suo spirito si irritava+ in lui, vedendo che la città era piena di idoli. 17 Quindi ragionava nella sinagoga con i giudei+ e con le altre persone che adoravano [Dio] e ogni giorno nel luogo di mercato+ con quelli che vi si trovavano. 18 Ma certuni dei filosofi+ epicurei e stoici si misero a conversare con lui in tono polemico, e alcuni dicevano: “Che vuol dire questo chiacchierone?”*+ Altri: “Sembra che sia un proclamatore di divinità* straniere”. Questo avveniva perché dichiarava la buona notizia di Gesù e la risurrezione.+ 19 E presolo lo condussero all’Areopago,* dicendo: “Possiamo sapere qual è questo nuovo insegnamento+ di cui parli? 20 Poiché tu rechi alcune cose strane ai nostri orecchi. Perciò desideriamo sapere che significano queste cose”.+ 21 Infatti, tutti gli ateniesi e gli stranieri che risiedevano temporaneamente lì trascorrevano il loro tempo libero in nient’altro che a dire o ad ascoltare qualcosa di nuovo. 22 Paolo, dunque, stando in mezzo all’Areopago,+ disse:
“Uomini di Atene, vedo che in ogni cosa voi sembrate dediti al timore delle divinità+ più* di altri. 23 Per esempio, passando e osservando attentamente i vostri oggetti di venerazione ho anche trovato un altare sul quale era stato inciso ‘A un Dio sconosciuto’. Perciò quello al quale rendete santa devozione senza conoscerlo, quello io vi proclamo. 24 L’Iddio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso, essendo, come Questi è, Signore del cielo e della terra,+ non dimora in templi* fatti con mani,+ 25 né è servito da mani umane come se avesse bisogno di qualcosa,+ perché egli stesso dà a tutti la vita+ e il respiro+ e ogni cosa. 26 E ha fatto da un solo [uomo]+ ogni nazione+ degli uomini, perché dimorino sull’intera superficie della terra,+ e ha decretato i tempi fissati+ e i limiti stabiliti della dimora degli [uomini],+ 27 perché cerchino Dio,+ se possono andare come a tastoni e realmente trovarlo,+ benché, in effetti, non sia lontano da ciascuno di noi. 28 Poiché mediante* lui abbiamo la vita e ci muoviamo ed esistiamo,+ come anche certi poeti*+ fra voi hanno detto: ‘Poiché siamo pure sua progenie’.
29 “Vedendo, perciò, che siamo la progenie di Dio,+ non dobbiamo immaginare che l’Essere Divino*+ sia simile all’oro o all’argento o alla pietra, simile a qualcosa di scolpito dall’arte e dall’ingegno dell’uomo.+ 30 È vero che Dio non ha tenuto conto dei tempi di tale ignoranza,+ ma ora dice al genere umano che tutti, in ogni luogo, si pentano.+ 31 Poiché ha stabilito un giorno in cui si propone di giudicare+ la terra abitata* con giustizia mediante un uomo che ha costituito, e ne ha fornito garanzia* a tutti in quanto lo ha risuscitato+ dai morti”.
32 E avendo udito della risurrezione dei morti, alcuni se ne facevano beffe,+ mentre altri dissero: “Su ciò ti udremo ancora un’altra volta”. 33 Quindi Paolo uscì di mezzo a loro, 34 ma alcuni uomini si unirono a lui e divennero credenti, fra i quali anche Dionisio, giudice del tribunale dell’Areopago,*+ e una donna di nome Damaride, e altri con loro.
18 Dopo queste cose partì da Atene e giunse a Corinto. 2 E trovò un certo giudeo di nome Aquila,+ nativo del Ponto, che era di recente venuto dall’Italia,+ e Priscilla sua moglie, per il fatto che Claudio+ aveva ordinato che tutti i giudei partissero da Roma. E andò da loro 3 e siccome era dello stesso mestiere restò nella loro casa, e lavoravano,+ poiché erano di mestiere fabbricanti di tende. 4 Comunque, ogni sabato pronunciava un discorso nella sinagoga+ e persuadeva giudei e greci.*
5 Or quando Sila+ e Timoteo+ scesero dalla Macedonia, Paolo si occupava intensamente della parola, testimoniando ai giudei per provare che Gesù è il Cristo.+ 6 Ma poiché essi si opponevano e parlavano ingiuriosamente,+ scosse le sue vesti+ e disse loro: “Il vostro sangue+ ricada sulle vostre proprie teste. Io [ne] sono puro.+ Da ora in poi andrò alle persone delle nazioni”.+ 7 Quindi si trasferì di là ed entrò nella casa di un uomo di nome Tizio Giusto, adoratore di Dio, la cui casa era adiacente alla sinagoga. 8 Ma Crispo,+ presidente della sinagoga, divenne credente nel Signore, e così tutta la sua casa. E molti dei corinti che udirono credevano ed erano battezzati. 9 Inoltre, di notte il Signore disse a Paolo+ per mezzo di una visione: “Non aver timore, ma continua a parlare e non tacere, 10 perché io sono con te+ e nessuno ti assalirà per farti del male; poiché ho un gran popolo in questa città”. 11 E vi stette un anno e sei mesi, insegnando fra loro la parola di Dio.
12 Or mentre Gallione era proconsole*+ dell’Acaia,* i giudei sorsero di comune accordo contro Paolo e lo condussero in tribunale,+ 13 dicendo: “Contro la legge costui persuade+ gli uomini ad adorare Dio in un altro modo”. 14 Ma mentre Paolo stava per aprire la bocca, Gallione disse ai giudei: “Se si trattasse, in realtà, di qualche torto o malvagio atto di furfanteria, o giudei, a ragione vi sopporterei pazientemente. 15 Ma se si tratta di controversie su parole e nomi+ e sulla legge+ fra voi, ve la dovete vedere voi. Io non desidero essere giudice di queste cose”. 16 Allora li mandò via dal tribunale. 17 E tutti afferrarono Sostene,+ presidente della sinagoga, e lo percuotevano davanti al tribunale. Ma Gallione non si dava affatto pensiero di queste cose.
18 Comunque, dopo essere rimasto ancora per parecchi giorni, Paolo si accomiatò dai fratelli e salpò per la Siria, e con lui Priscilla e Aquila, dopo essersi fatto radere il capo+ a Cencrea,*+ poiché aveva fatto un voto. 19 E arrivarono a Efeso, e là li lasciò; ma egli entrò nella sinagoga+ e ragionò con i giudei. 20 Benché lo pregassero di rimanere più a lungo, non acconsentì, 21 ma si accomiatò+ da loro e disse: “Tornerò da voi di nuovo, se Geova* vuole”.+ E salpò da Efeso 22 e scese a Cesarea. E salì* e salutò la congregazione, e scese ad Antiochia.
23 E quando vi ebbe trascorso qualche tempo partì e andò di luogo in luogo attraverso il paese della Galazia+ e della Frigia,+ rafforzando+ tutti i discepoli.
24 Ora un certo giudeo di nome Apollo,+ nativo di Alessandria, uomo eloquente, arrivò a Efeso; ed era ben versato nelle Scritture.+ 25 Quest’[uomo] era stato istruito oralmente nella via di Geova* e, siccome era fervente nello spirito,+ parlava e insegnava con correttezza le cose intorno a Gesù, ma conoscendo solo il battesimo+ di Giovanni. 26 E quest’[uomo] cominciò a parlare intrepidamente nella sinagoga. Dopo averlo udito, Priscilla e Aquila+ lo presero con sé e gli spiegarono più correttamente la via di Dio. 27 Inoltre, giacché desiderava passare in Acaia, i fratelli scrissero ai discepoli, esortandoli a riceverlo benignamente. E quando fu giunto, aiutò+ grandemente quelli che avevano creduto a motivo dell’immeritata benignità [di Dio];+ 28 poiché con intensità provava completamente in pubblico che i giudei avevano torto, mentre dimostrava con le Scritture+ che Gesù era il Cristo.+
19 Nel corso degli avvenimenti, mentre Apollo+ era a Corinto, Paolo attraversò le parti interne e scese a Efeso,+ e trovò alcuni discepoli; 2 e disse loro: “Avete ricevuto lo spirito santo+ quando siete divenuti credenti?” Gli dissero: “Ma non abbiamo mai udito se c’è uno spirito santo”.+ 3 Ed egli disse: “In che, dunque, siete stati battezzati?” Dissero: “Nel battesimo di Giovanni”.+ 4 Paolo disse: “Giovanni battezzò col battesimo [in simbolo] di pentimento,+ dicendo al popolo di credere in colui che veniva dopo di lui,+ cioè in Gesù”. 5 Udito questo, furono battezzati nel nome del Signore Gesù.+ 6 E quando Paolo pose su di loro le mani,+ lo spirito santo venne su di loro, e parlavano in lingue e profetizzavano.+ 7 In tutto, c’erano circa dodici uomini.
8 Entrato nella sinagoga,+ parlò intrepidamente per tre mesi, pronunciando discorsi e usando persuasione riguardo al regno+ di Dio. 9 Ma quando alcuni continuarono a indurirsi e a non credere,+ parlando ingiuriosamente della Via+ davanti alla moltitudine, egli si ritirò da loro,+ e separò da loro i discepoli+ pronunciando ogni giorno discorsi nella scuola di Tiranno.* 10 Questo avvenne per due anni,+ così che tutti quelli che abitavano nel [distretto del]l’Asia+ udirono la parola del Signore, sia giudei che greci.
11 E Dio compiva straordinarie opere di potenza per mezzo delle mani di Paolo,+ 12 così che perfino panni e grembiuli erano portati dal suo corpo ai malati,+ e le malattie li lasciavano, e gli spiriti malvagi uscivano.+ 13 Ma certuni dei giudei ambulanti che praticavano l’espulsione dei demoni+ si misero a pronunciare anche loro il nome del Signore Gesù+ su quelli che avevano spiriti malvagi, dicendo: “Vi ordino+ solennemente per il Gesù che Paolo predica”. 14 Ora c’erano sette figli di un certo Sceva, capo sacerdote giudeo, che facevano questo. 15 Ma rispondendo, lo spirito malvagio disse loro: “Conosco Gesù+ e so chi è Paolo;+ ma voi chi siete?” 16 Allora l’uomo in cui era lo spirito malvagio saltò su di loro,+ li sopraffece l’uno dopo l’altro,* e prevalse contro di loro, così che fuggirono fuori di quella casa nudi e feriti. 17 Questo divenne noto a tutti quelli, giudei e greci, che dimoravano a Efeso; e timore+ cadde su tutti loro, e il nome del Signore Gesù era magnificato.+ 18 E molti di quelli che erano divenuti credenti venivano, confessando+ e dichiarando apertamente le loro pratiche. 19 In realtà, un gran numero di quelli che avevano praticato le arti magiche+ misero insieme i loro libri e li bruciarono davanti a tutti. E calcolarono nell’insieme i loro prezzi e trovarono che valevano cinquantamila pezzi d’argento. 20 Così in modo potente la parola di Geova* cresceva e prevaleva.+
21 Or quando furono compiute queste cose, Paolo si propose nel suo spirito che, dopo aver attraversato la Macedonia+ e l’Acaia, si sarebbe messo in viaggio per Gerusalemme,+ dicendo: “Dopo essere stato là dovrò vedere anche Roma”.+ 22 E inviò in Macedonia due di quelli che lo servivano, Timoteo+ ed Erasto,+ ma egli stesso si trattenne per qualche tempo nel [distretto del]l’Asia.
23 In quel particolare tempo sorse non poco disturbo+ riguardo alla Via.*+ 24 Poiché un certo uomo di nome Demetrio, argentiere, facendo tempietti* d’argento di Artemide* forniva agli artefici non poco guadagno;+ 25 e radunò questi e coloro che lavoravano a tali cose+ e disse: “Uomini, voi sapete bene che da questo commercio abbiamo la nostra prosperità.+ 26 E vedete e udite come non solo a Efeso+ ma in quasi tutto [il distretto del]l’Asia questo Paolo ha persuaso una considerevole folla e l’ha volta a un’altra opinione, dicendo che quelli che sono fatti da mani+ non sono dèi. 27 Inoltre, esiste il pericolo non solo che questa nostra occupazione cada in discredito, ma anche che il tempio della grande dea Artemide+ sia stimato come nulla e perfino la magnificenza di colei che l’intero [distretto dell’]Asia e la terra abitata adorano sia ridotta a nulla”. 28 Udito ciò e divenuti pieni d’ira, gli uomini gridavano, dicendo: “Grande è l’Artemide degli efesini!”
29 E la città fu piena di confusione, e di comune accordo corsero nel teatro, conducendo a forza con sé Gaio e Aristarco,+ macedoni, compagni di viaggio di Paolo. 30 Da parte sua, Paolo voleva andare dentro dal popolo, ma i discepoli non glielo permisero. 31 Anche alcuni dei commissari delle feste e dei giochi,* che erano amichevoli verso di lui, mandarono a supplicarlo che non si arrischiasse nel teatro. 32 Intanto alcuni gridavano una cosa e altri un’altra;+ poiché l’assemblea era in confusione, e la maggioranza d’essi non sapeva la ragione per cui si erano radunati. 33 E insieme condussero fuori della folla Alessandro, che i giudei spingevano avanti; e Alessandro fece cenno con la mano e voleva fare la sua difesa davanti al popolo. 34 Ma avendo essi riconosciuto che era giudeo, si levò da parte di tutti una sola voce, e per circa due ore gridarono: “Grande+ è l’Artemide degli efesini!”
35 Quando infine il cancelliere della città ebbe acquietato+ la folla, disse: “Uomini di Efeso, chi c’è in realtà fra il genere umano che non sappia che la città degli efesini è la custode del tempio della grande Artemide e dell’immagine che cadde dal cielo?* 36 Perciò, siccome queste cose sono incontestabili, conviene che vi manteniate calmi e che non agiate avventatamente.+ 37 Poiché avete condotto questi uomini che non sono né ladroni di templi né bestemmiatori della nostra dea. 38 Perciò se Demetrio+ e gli artefici che sono con lui hanno una causa contro qualcuno, ci sono i giorni delle udienze in tribunale+ e ci sono i proconsoli;+ presentino accuse l’uno contro l’altro. 39 Se, però, andate in cerca di qualcosa al di là di questo, si deve decidere* in un’assemblea regolare. 40 Poiché siamo realmente in pericolo di essere accusati di sedizione per la questione di oggi, non esistendo nessun motivo che ci permetta di rendere conto di questa turba disordinata”. 41 E, dette queste cose,+ sciolse l’assemblea.+
20 Ora, dopo che il tumulto si era acquietato, Paolo mandò a chiamare i discepoli, e quando li ebbe incoraggiati e salutati,+ si mise in viaggio per la Macedonia.+ 2 Dopo avere attraversato quelle parti e avere incoraggiato quelli di là con molte parole,+ venne in Grecia. 3 E quando vi ebbe trascorso tre mesi, essendo stato ordito un complotto+ contro di lui dai giudei mentre stava per salpare per la Siria, decise di tornare attraverso la Macedonia. 4 Lo accompagnavano Sopatro+ figlio di Pirro di Berea, Aristarco+ e Secondo dei tessalonicesi, e Gaio di Derbe, e Timoteo,+ e dal [distretto del]l’Asia Tichico+ e Trofimo.+ 5 Questi andarono avanti e ci aspettavano a Troas;+ 6 ma noi salpammo da Filippi dopo i giorni dei pani non fermentati,+ e giungemmo da loro a Troas+ in cinque giorni; e vi trascorremmo sette giorni.
7 Il primo giorno+ della settimana, quando eravamo radunati per prendere un pasto,* Paolo discorreva con loro, poiché sarebbe partito il giorno seguente; e prolungò il suo discorso fino a mezzanotte. 8 E c’erano parecchie lampade nella camera superiore+ dove eravamo radunati. 9 Seduto alla finestra, un certo giovane di nome Eutico fu preso da un sonno profondo mentre Paolo continuava a parlare e, vinto dal sonno, cadde dal terzo piano e fu raccolto morto. 10 Ma Paolo scese le scale, si gettò su di lui+ e, abbracciatolo, disse: “Smettete di suscitar clamore, poiché la sua anima* è in lui”.+ 11 Quindi andò sopra e cominciò il pasto* e prendeva cibo, e dopo aver conversato per parecchio tempo, fino all’alba, infine partì. 12 E condussero il ragazzo vivo e furono confortati oltre ogni dire.
13 Ora noi, andati avanti sulla nave, salpammo per Asso, dove intendevamo prendere a bordo Paolo, poiché, dopo aver dato istruzioni in tal senso, egli stesso intendeva andare a piedi. 14 E quando ci ebbe raggiunti ad Asso, lo prendemmo a bordo e andammo a Mitilene; 15 e, salpando di là il giorno seguente, arrivammo di fronte a Chio, ma il giorno dopo approdammo a Samo, e il giorno successivo arrivammo a Mileto. 16 Paolo infatti aveva deciso di passare oltre Efeso,+ per non trascorrere tempo nel [distretto del]l’Asia; poiché si affrettava per arrivare a Gerusalemme+ il giorno della [festa della] Pentecoste se gli fosse stato possibile.
17 Comunque, da Mileto mandò a Efeso a chiamare gli anziani*+ della congregazione. 18 Quando furono giunti da lui disse loro: “Voi sapete bene come dal primo giorno che misi piede nel [distretto del]l’Asia+ sono stato per tutto il tempo+ con voi, 19 facendo lo schiavo+ per il Signore con la più grande modestia di mente+ e lacrime e prove che si abbatterono su di me per i complotti+ dei giudei; 20 mentre non mi sono trattenuto dal dirvi nessuna delle cose che erano profittevoli né dall’insegnarvi+ pubblicamente e di casa+ in casa.* 21 Ma ho completamente reso testimonianza+ a giudei e greci intorno al pentimento+ verso Dio e alla fede nel nostro Signore Gesù. 22 Ed ora, ecco, legato nello spirito,+ sono in viaggio verso Gerusalemme, benché non sappia quali cose mi accadranno là, 23 eccetto che di città in città lo spirito santo+ ripetutamente mi rende testimonianza, dicendo che mi attendono legami e tribolazioni.+ 24 Tuttavia, non considero la mia anima* per nessun motivo a me cara,+ se solo posso finire la mia corsa+ e il ministero+ che ho ricevuto+ dal Signore Gesù, per rendere completa testimonianza alla buona notizia dell’immeritata benignità di Dio.+
25 “Ed ora, ecco, so che voi tutti fra i quali sono andato predicando* il regno* non vedrete più la mia faccia. 26 In questo giorno vi invito quindi a testimoniare che sono puro del sangue+ di tutti gli uomini, 27 poiché non mi sono trattenuto dal dirvi tutto il consiglio+ di Dio. 28 Prestate attenzione+ a voi stessi+ e a tutto il gregge,+ fra il quale lo spirito santo vi ha costituiti sorveglianti,*+ per pascere la congregazione di Dio,*+ che egli acquistò col sangue+ del suo proprio [Figlio].* 29 So che dopo la mia partenza entreranno fra voi oppressivi lupi+ i quali non tratteranno il gregge con tenerezza, 30 e che fra voi stessi sorgeranno uomini che diranno cose storte+ per trarsi dietro i discepoli.+
31 “Perciò state svegli, e tenete presente che per tre anni,+ notte e giorno, non ho cessato di ammonire+ ciascuno con lacrime. 32 E ora vi affido a Dio*+ e alla parola della sua immeritata benignità, la quale [parola] vi può edificare+ e vi può dare l’eredità fra tutti i santificati.+ 33 Non ho concupito né l’argento né l’oro né la veste di nessuno.+ 34 Voi stessi sapete che queste mani hanno provveduto ai bisogni miei+ e di quelli che erano con me. 35 In ogni cosa vi ho mostrato che, faticando+ così, dovete assistere quelli che sono deboli,+ e dovete tenere presenti le parole del Signore Gesù, che egli stesso disse: ‘C’è più felicità nel dare+ che nel ricevere’”.
36 E quando ebbe detto queste cose, si inginocchiò+ con tutti loro e pregò. 37 In realtà, tutti piansero parecchio, e gettatisi al collo+ di Paolo, lo baciarono+ teneramente, 38 perché erano particolarmente addolorati per la parola che aveva detto, che non avrebbero più visto la sua faccia.+ E lo conducevano+ alla nave.
21 Or quando ci fummo strappati da loro, prendemmo il largo e, facendo rotta diretta, giungemmo a Cos, ma il [giorno] dopo a Rodi, e di là a Patara. 2 E avendo trovato una nave che faceva la traversata verso la Fenicia, salimmo a bordo e salpammo. 3 Dopo essere giunti in vista [dell’isola] di Cipro+ la lasciammo a sinistra e continuammo a navigare verso la Siria,+ e approdammo a Tiro, poiché la nave vi doveva scaricare il carico.+ 4 Dopo una ricerca trovammo i discepoli e rimanemmo lì sette giorni. Ma per mezzo dello spirito+ essi dissero ripetutamente a Paolo di non mettere piede a Gerusalemme. 5 E quando avemmo compiuto i giorni, usciti, ci avviammo; ma tutti, insieme alle donne e ai figli, ci condussero sin fuori della città. E inginocchiatici+ sulla spiaggia, pregammo 6 e ci salutammo+ gli uni gli altri, e noi salimmo sulla nave ma essi tornarono alle loro case.
7 Completammo quindi la navigazione e da Tiro arrivammo a Tolemaide, e salutammo i fratelli e restammo un giorno con loro. 8 Il giorno dopo partimmo e arrivammo a Cesarea,+ ed entrati nella casa di Filippo l’evangelizzatore,* che era uno dei sette uomini,+ restammo con lui. 9 Quest’uomo aveva quattro figlie, vergini, che profetizzavano.+ 10 Ma mentre rimanevamo per parecchi giorni, un certo profeta di nome Agabo+ scese dalla Giudea, 11 e venne da noi e prese la cintura di Paolo, si legò i piedi e le mani e disse: “Così dice lo spirito santo: ‘L’uomo al quale appartiene questa cintura, i giudei lo legheranno+ in questa maniera a Gerusalemme e lo consegneranno+ nelle mani di persone delle nazioni’”. 12 Or avendo udito questo, noi e quelli di quel luogo lo supplicavamo di non salire+ a Gerusalemme. 13 Quindi Paolo rispose: “Che fate, piangendo+ e indebolendomi il cuore?+ Siate certi che io sono pronto non solo ad esser legato ma anche a morire+ a Gerusalemme per il nome del Signore Gesù”. 14 Poiché non si lasciava dissuadere, ci rassegnammo con le parole: “Si compia la volontà+ di Geova”.*
15 Or dopo questi giorni facemmo i preparativi per il viaggio e salivamo a Gerusalemme.+ 16 Ma vennero con noi anche alcuni dei discepoli di Cesarea,+ per condurci dall’uomo nella cui casa dovevamo essere ospitati, un certo Mnasone di Cipro, uno dei primi discepoli. 17 Essendo entrati a Gerusalemme,+ i fratelli ci ricevettero lietamente.+ 18 Ma il [giorno] seguente Paolo entrò con noi da Giacomo;+ ed erano presenti* tutti gli anziani. 19 E li salutò e si mise a narrare+ nei particolari le cose che Dio aveva fatto fra le nazioni per mezzo del suo ministero.+
20 Dopo avere udito questo, essi glorificavano Dio, e gli dissero: “Vedi, fratello, quante migliaia* di credenti ci sono fra i giudei; e tutti sono zelanti nella Legge.+ 21 Ma hanno udito dire a tuo riguardo che hai insegnato a tutti i giudei fra le nazioni l’apostasia* da Mosè,+ dicendo loro di non circoncidere+ i loro figli e di non camminare secondo le usanze [solenni]. 22 Quindi, che c’è da fare? In ogni caso udranno che sei arrivato. 23 Perciò fa questo che ti diciamo: Abbiamo quattro uomini che hanno fatto un voto. 24 Prendi questi uomini con te+ e purificati cerimonialmente con loro, e fatti carico delle loro spese,+ affinché si facciano radere la testa.+ E così tutti sapranno che non c’è nulla [di vero] nelle voci che sono state loro riferite intorno a te, ma che cammini ordinatamente, osservando anche tu la Legge.+ 25 In quanto ai credenti delle nazioni, abbiamo comunicato,* prendendo la nostra decisione, che si astengano da ciò che è sacrificato agli idoli+ come pure dal sangue+ e da ciò che è strangolato*+ e dalla fornicazione”.+
26 Allora Paolo prese con sé gli uomini il giorno dopo e si purificò cerimonialmente con loro+ ed entrò nel tempio, per rendere noti i giorni che si dovevano compiere+ per la purificazione cerimoniale, finché si presentasse l’offerta+ per ciascuno di loro.+
27 Or quando i sette+ giorni stavano quasi per terminare, i giudei dell’Asia, vedendolo nel tempio, cominciarono a sobillare tutta la folla,+ e gli misero le mani addosso, 28 gridando: “Uomini d’Israele, aiuto! Questo è l’uomo che insegna a tutti in ogni luogo contro il popolo+ e contro la Legge e contro questo luogo e, per di più, ha perfino condotto dei greci nel tempio e ha contaminato questo luogo santo”.+ 29 Poiché precedentemente avevano visto Trofimo+ l’efesino in città con lui, e immaginavano che Paolo l’avesse condotto nel tempio. 30 E l’intera città fu messa in tumulto+ e ci fu un accorrere di popolo; e afferrarono Paolo e lo trascinarono fuori del tempio.+ E immediatamente le porte furono serrate. 31 E mentre cercavano di ucciderlo, giunse al comandante* della coorte la notizia che tutta Gerusalemme era in confusione;+ 32 e prese subito soldati e ufficiali dell’esercito* e corse da loro.+ Quando scorsero il comandante militare+ e i soldati, cessarono di percuotere Paolo.
33 Allora il comandante militare si avvicinò e lo prese e diede il comando di legarlo con due catene;+ e domandava chi fosse e che avesse fatto. 34 Ma alcuni della folla gridavano una cosa, e altri un’altra.+ E non potendo sapere nulla di certo a causa del tumulto, comandò di condurlo al quartiere dei soldati.+ 35 Ma quando giunse sulle scale, la situazione divenne tale che egli era portato dai soldati a causa della violenza della folla; 36 poiché la moltitudine del popolo seguiva, gridando: “Toglilo di mezzo!”*+
37 E mentre stava per essere condotto dentro il quartiere dei soldati, Paolo disse al comandante militare: “Mi è permesso dirti qualcosa?” Egli disse: “Sai parlare greco? 38 Non sei tu realmente l’egiziano che prima di questi giorni suscitò una sedizione+ e condusse nel deserto i quattromila uomini armati di pugnale?”* 39 Quindi Paolo disse: “In realtà sono un giudeo,+ di Tarso+ di Cilicia, cittadino di una non oscura città. E ti prego, permettimi di parlare al popolo”. 40 Dopo che egli ebbe dato il permesso, Paolo, stando in piedi sulle scale, fece cenno+ con la mano al popolo. E, fattosi un gran silenzio, parlò loro in lingua ebraica,+ dicendo:
22 “Uomini, fratelli+ e padri, udite ora la mia difesa+ davanti a voi”. 2 (E quando udirono che parlava loro nella lingua ebraica,+ tanto più fecero silenzio, ed egli disse): 3 “Io sono un giudeo,+ nato a Tarso di Cilicia,+ ma educato in questa città ai piedi di Gamaliele,+ istruito secondo il rigore+ della Legge degli antenati, essendo zelante+ verso Dio come oggi lo siete tutti voi. 4 E ho perseguitato questa Via a morte,+ legando e consegnando alle prigioni+ uomini e donne, 5 come il sommo sacerdote e tutta l’assemblea degli anziani*+ possono rendermi testimonianza. E da loro mi procurai lettere+ per i fratelli di Damasco e me ne andavo per condurre legati a Gerusalemme anche quelli che erano là, perché fossero puniti.
6 “Ma mentre ero in viaggio e mi avvicinavo a Damasco, verso mezzogiorno, improvvisamente dal cielo una gran luce mi sfolgorò intorno,+ 7 e caddi a terra e udii una voce dirmi: ‘Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?’+ 8 Io risposi: ‘Chi sei, Signore?’ Ed egli mi disse: ‘Sono Gesù il Nazareno che tu perseguiti’.+ 9 Ora gli uomini che erano con me+ videro, in realtà, la luce ma non udirono* la voce di colui che mi parlava.+ 10 Allora dissi: ‘Che farò,*+ Signore?’ Il Signore mi disse: ‘Alzati, va a Damasco, e là ti sarà detta ogni cosa riguardo a ciò che ti è ordinato di fare’.+ 11 Ma siccome non potevo vedere nulla per la gloria di quella luce, arrivai a Damasco condotto per mano da quelli che erano con me.+
12 “Ora un certo Anania, uomo riverente secondo la Legge, del quale tutti i giudei che dimoravano là parlavano bene,+ 13 venne da me e, standomi accanto, mi disse: ‘Saulo, fratello, ricupera la vista!’*+ E io lo vidi in quella stessa ora. 14 Egli disse: ‘L’Iddio dei nostri antenati+ ti ha scelto+ per farti conoscere la sua volontà e per vedere+ il Giusto+ e udire la voce della sua bocca,+ 15 perché gli sarai testimone davanti a tutti gli uomini delle cose che hai visto e udito.+ 16 E ora perché indugi? Alzati, battezzati+ e lava+ i tuoi peccati invocando* il suo nome’.+
17 “Ma quando fui tornato a Gerusalemme+ e pregavo nel tempio, caddi in estasi*+ 18 e lo vidi mentre mi diceva: ‘Affrettati ed esci presto da Gerusalemme, perché non accetteranno+ la tua testimonianza riguardo a me’. 19 E dissi: ‘Signore, essi stessi sanno bene che imprigionavo+ e fustigavo in una sinagoga dopo l’altra quelli che credevano in te;+ 20 e quando era versato il sangue di Stefano,+ tuo testimone, anch’io stavo lì e approvavo,+ custodendo i mantelli di quelli che lo sopprimevano’. 21 Ed egli mi disse: ‘Va, perché ti manderò a nazioni lontane’”.+
22 Ora lo ascoltarono fino a questa parola, e alzarono la voce, dicendo: “Togli un tal [uomo] dalla terra, poiché non è degno di vivere!”+ 23 E siccome gridavano e gettavano i loro mantelli e lanciavano polvere in aria,+ 24 il comandante militare* ordinò di condurlo nel quartiere dei soldati e disse che doveva essere interrogato mediante flagellazione, per sapere pienamente per quale motivo gridavano+ in questo modo contro di lui. 25 Ma quando lo ebbero steso per sferzarlo,* Paolo disse all’ufficiale dell’esercito* che stava lì: “Vi è lecito flagellare un uomo che è romano+ e non è stato condannato?” 26 E l’ufficiale dell’esercito, udito questo, andò dal comandante militare e riferì, dicendo: “Che intendi fare? Quest’uomo infatti è romano”. 27 Quindi il comandante militare si accostò e gli disse: “Dimmi: Sei romano?”+ Egli disse: “Sì”. 28 Il comandante militare rispose: “Io ho acquistato questi diritti di cittadino* con una grossa somma [di denaro]”. Paolo disse: “Ma io [ci] sono nato”.+
29 Immediatamente, perciò, gli uomini che stavano per interrogarlo mediante tortura si ritirarono da lui; e il comandante militare ebbe timore, dopo avere accertato che era romano+ e che lo aveva legato.
30 E il giorno dopo, poiché desiderava sapere con certezza perché era accusato dai giudei, lo sciolse [dai legami] e comandò che i capi sacerdoti e tutto il Sinedrio si riunissero. E fece scendere Paolo e lo pose in mezzo a loro.+
23 Guardando attentamente il Sinedrio, Paolo disse: “Uomini, fratelli, fino a questo giorno mi sono comportato dinanzi a Dio con perfetta buona coscienza”.+ 2 Allora il sommo sacerdote Anania ordinò a quelli che gli stavano accanto di colpirlo+ sulla bocca. 3 Quindi Paolo gli disse: “Dio colpirà te, muro imbiancato.+ Siedi per giudicarmi secondo la Legge+ e nello stesso tempo, trasgredendo la Legge,+ comandi che io sia colpito?” 4 Quelli che gli stavano accanto dissero: “Oltraggi il sommo sacerdote di Dio?” 5 E Paolo disse: “Fratelli, non sapevo che fosse sommo sacerdote. Poiché è scritto: ‘Non devi parlare ingiuriosamente di un governante del tuo popolo’”.+
6 Ora Paolo, notando che una parte erano sadducei+ ma l’altra farisei, gridava nel Sinedrio: “Uomini, fratelli, io sono fariseo,+ figlio di farisei. Sono giudicato circa la speranza+ della risurrezione+ dei morti”. 7 Siccome disse questo, sorse un dissenso+ tra i farisei e i sadducei, e la moltitudine fu divisa. 8 Poiché i sadducei+ dicono che non c’è né risurrezione+ né angelo né spirito, ma i farisei li dichiarano pubblicamente tutti.* 9 E si levarono alte grida,+ e alcuni degli scribi del partito dei farisei si alzarono e contendevano furiosamente, dicendo: “Non troviamo nulla di male in quest’uomo;+ ma se gli ha parlato uno spirito o un angelo,+ . . .”. 10 Or quando il dissenso si fece grande, il comandante militare ebbe paura che Paolo fosse da loro fatto a pezzi, e comandò che il corpo dei soldati+ scendesse a portarlo via di mezzo a loro per condurlo nel quartiere dei soldati.+
11 Ma la notte seguente il Signore gli stette accanto+ e disse: “Fatti coraggio!+ Poiché come mi hai dato completa testimonianza+ a Gerusalemme sulle cose che mi riguardano, così mi devi rendere testimonianza anche a Roma”.+
12 Or quando si fece giorno, i giudei formarono una cospirazione+ e si legarono con una maledizione,+ dicendo che non avrebbero mangiato né bevuto finché non avessero ucciso Paolo.+ 13 C’erano più di quaranta uomini che avevano formato questa cospirazione con giuramento; 14 e andarono dai capi+ sacerdoti e dagli anziani* e dissero: “Noi ci siamo solennemente legati con una maledizione a non prendere un boccone di cibo finché non abbiamo ucciso Paolo. 15 Or dunque, voi insieme al Sinedrio fate sapere al comandante militare perché deve farlo scendere da voi, come se intendeste determinare più accuratamente le cose che lo riguardano.+ Ma noi prima che si avvicini saremo pronti a sopprimerlo”.+
16 Comunque, il figlio della sorella di Paolo udì che erano in agguato,+ e venne ed entrò nel quartiere dei soldati e lo riferì a Paolo. 17 E Paolo chiamò a sé uno degli ufficiali dell’esercito e disse: “Conduci questo giovane dal comandante militare poiché ha qualcosa da riferirgli”. 18 Perciò quest’uomo lo prese e lo condusse dal comandante militare e disse: “Il prigioniero Paolo mi ha chiamato a sé e mi ha pregato di condurti questo giovane, perché ha qualcosa da dirti”. 19 Il comandante militare lo+ prese per la mano e, ritiratosi, domandava privatamente: “Che hai da riferirmi?” 20 Egli disse: “I giudei si sono messi d’accordo per pregarti di far scendere domani Paolo nel Sinedrio, come se intendessero sapere qualcosa di più accurato intorno a lui.+ 21 Non lasciarti comunque persuadere, poiché più di quaranta uomini dei loro gli tendono un agguato,+ e si sono legati con una maledizione a non mangiare né bere finché non lo abbiano soppresso;+ e ora sono pronti, aspettando da te la promessa”. 22 Perciò il comandante militare lasciò andare il giovane dopo avergli ordinato: “Non palesare a nessuno di avermi fatto sapere queste cose”.
23 E, chiamati a sé due ufficiali dell’esercito, disse: “Preparate duecento soldati per marciare fino a Cesarea, e settanta cavalieri e duecento lancieri, alla terza ora* della notte. 24 E provvedete bestie da soma affinché vi facciano montare Paolo e lo portino sano e salvo dal governatore Felice”. 25 E scrisse una lettera di questo tenore:
26 “Claudio Lisia a sua eccellenza il governatore Felice:+ Salute! 27 Quest’uomo era stato afferrato dai giudei e stava per essere soppresso da loro, ma venni improvvisamente con un corpo di soldati e lo liberai,+ perché seppi che era romano.+ 28 E desiderando accertare il motivo per cui lo accusavano, lo feci scendere nel loro Sinedrio.*+ 29 Trovai che era accusato per questioni della loro Legge,+ ma non c’era a suo carico una sola cosa meritevole di morte o di legami.+ 30 Ma siccome mi è stato rivelato che si trama un complotto+ contro l’uomo, te lo mando subito, comandando agli accusatori di parlare contro di lui davanti a te”.+
31 Perciò questi soldati+ presero Paolo secondo i loro ordini e lo portarono di notte ad Antipatride. 32 Il giorno dopo permisero ai cavalieri di proseguire con lui, ed essi tornarono al quartiere dei soldati. 33 I [cavalieri] entrarono a Cesarea+ e consegnarono la lettera al governatore e gli presentarono anche Paolo. 34 Così egli la lesse e domandò di quale provincia era, e si accertò+ che era della Cilicia.+ 35 “Ti ascolterò completamente”, disse, “quando saranno arrivati anche i tuoi accusatori”.+ E comandò che fosse custodito nel palazzo pretorio di Erode.
24 Cinque giorni dopo il sommo sacerdote Anania+ scese con alcuni anziani e un oratore pubblico, un certo Tertullo, e diedero al governatore+ informazioni+ contro Paolo. 2 Quando fu chiamato, Tertullo cominciò ad accusarlo, dicendo:
“Visto che per mezzo tuo godiamo grande pace+ e che per tua previdenza hanno luogo riforme in questa nazione, 3 in ogni tempo e anche in ogni luogo [le] riceviamo, eccellentissimo+ Felice, con la più grande riconoscenza. 4 Ma per non trattenerti oltre, ti supplico di udirci brevemente nella tua benignità. 5 Poiché abbiamo trovato che quest’uomo è una peste+ che suscita sedizioni+ fra tutti i giudei in tutta la terra abitata ed è un capo* della setta* dei nazareni,+ 6 il quale ha anche cercato di profanare il tempio+ e che noi abbiamo afferrato. 7* — 8 Da lui potrai tu stesso, interrogandolo, accertare tutte queste cose delle quali lo accusiamo”.
9 Allora anche i giudei si unirono nell’attacco, affermando che queste cose stavano così. 10 E Paolo, quando il governatore gli ebbe fatto cenno di parlare, rispose:
“Sapendo bene che questa nazione ti ha avuto come giudice per molti anni, parlo prontamente in mia difesa+ delle cose che mi riguardano, 11 poiché sei in grado di accertare che da non più di dodici giorni sono salito a Gerusalemme per adorare;+ 12 e non mi hanno trovato né nel tempio+ a discutere con qualcuno né a causare un radunamento di turba+ nelle sinagoghe o per la città. 13 Né ti possono provare+ le cose delle quali ora mi accusano. 14 Ma ti confesso questo, che, secondo la via che essi chiamano ‘setta’, in questa maniera rendo sacro servizio* all’Iddio dei miei antenati,+ poiché credo a tutte le cose esposte nella Legge+ e scritte nei Profeti; 15 e ho in Dio la speranza,+ che questi [uomini] pure nutrono, che ci sarà una risurrezione*+ sia dei giusti+ che degli ingiusti.+ 16 A questo riguardo, in realtà, mi esercito continuamente per avere la consapevolezza+ di non aver commesso nessuna offesa contro Dio e contro gli uomini. 17 E dopo parecchi anni arrivai per portare doni di misericordia alla mia nazione, e offerte.+ 18 Mentre ero occupato in queste cose mi trovarono purificato cerimonialmente nel tempio,+ ma non con una folla né con un tumulto. Ma c’erano certi giudei [del distretto] dell’Asia, 19 che dovrebbero essere presenti davanti a te e mi dovrebbero accusare se avessero qualcosa contro di me.+ 20 Oppure dicano gli stessi [uomini] che sono qui che male hanno trovato quando stavo davanti al Sinedrio, 21 se non riguardo a quest’unica espressione che gridai mentre stavo in mezzo a loro: ‘Sono giudicato oggi dinanzi a voi circa la risurrezione dei morti!’”+
22 Comunque, Felice,+ conoscendo molto accuratamente le cose che concernono questa Via,+ rimandava gli [uomini] dicendo: “Quando sarà sceso Lisia,+ il comandante militare,* deciderò su queste cose che vi riguardano”. 23 E ordinò all’ufficiale dell’esercito* di custodire l’uomo e di fargli avere una certa libertà, e di non proibire a nessuno dei suoi di assisterlo.+
24 Alcuni giorni dopo Felice+ arrivò con Drusilla sua moglie, che era giudea,+ e fece chiamare Paolo e lo ascoltò intorno alla credenza in Cristo Gesù.+ 25 Ma mentre egli parlava della giustizia+ e della padronanza di sé+ e del giudizio+ avvenire, Felice si spaventò e rispose: “Per il momento vattene, ma quando troverò il tempo opportuno ti farò chiamare di nuovo”. 26 Nello stesso tempo, però, sperava che Paolo gli desse del denaro.+ Per tale motivo lo fece chiamare anche più frequentemente e conversava con lui.+ 27 Ma, quando furono trascorsi due anni, Felice ebbe per successore Porcio Festo; e siccome Felice desiderava guadagnare il favore+ dei giudei, lasciò Paolo legato.
25 Perciò Festo, entrato+ nel [governo della] provincia,* salì tre giorni dopo da Cesarea a Gerusalemme;+ 2 e i capi sacerdoti e gli uomini principali dei giudei gli diedero informazioni+ contro Paolo. E lo supplicavano, 3 chiedendo per sé come favore contro l’[uomo] che lo facesse venire a Gerusalemme, poiché gli tendevano un’imboscata+ per sopprimerlo lungo la strada. 4 Comunque, Festo rispose che Paolo doveva essere custodito a Cesarea e che egli stesso sarebbe partito fra breve per andarvi. 5 “Quindi quelli che fra voi hanno autorità”, egli disse, “vengano con me e lo accusino,+ se vi è riguardo all’uomo qualcosa fuori posto”.
6 E quando ebbe trascorso fra loro non più di otto o dieci giorni, scese a Cesarea, e il giorno dopo sedette in tribunale+ e comandò di condurre Paolo. 7 Quando fu arrivato, i giudei che erano scesi da Gerusalemme lo circondarono, rivolgendo contro di lui molte e gravi accuse+ per le quali non potevano mostrare alcuna prova.
8 Ma Paolo disse in sua difesa: “Non ho commesso nessun peccato+ né contro la Legge dei giudei né contro il tempio+ né contro Cesare”.* 9 Festo, desiderando guadagnare il favore+ dei giudei, disse in risposta a Paolo: “Desideri salire a Gerusalemme ed essere giudicato là davanti a me intorno a queste cose?”+ 10 Ma Paolo disse: “Sto davanti al tribunale di Cesare,+ dove devo essere giudicato. Non ho fatto nulla di male ai giudei,+ come anche tu stai vedendo molto bene. 11 Se sono realmente un trasgressore+ e ho commesso qualcosa meritevole di morte,+ non ricuso di morire; se invece non esiste alcuna delle cose di cui questi [uomini] mi accusano, nessuno mi può consegnare loro per favore. Mi appello a Cesare!”+ 12 Allora Festo, dopo aver parlato con l’assemblea dei consiglieri, rispose: “Ti sei appellato a Cesare; a Cesare andrai”.
13 Or quando furono passati alcuni giorni, il re Agrippa* e Berenice* arrivarono a Cesarea per fare a Festo una visita di cortesia. 14 E mentre vi trascorrevano diversi giorni, Festo espose al re le cose relative a Paolo, dicendo:
“C’è un uomo lasciato prigioniero da Felice, 15 e quando ero a Gerusalemme i capi sacerdoti e gli anziani* dei giudei presentarono su di lui informazioni,+ chiedendo un giudizio di condanna contro di lui. 16 Ma io risposi loro che non è conforme alla procedura romana consegnare alcun uomo per favore prima che l’accusato incontri faccia a faccia i suoi accusatori+ e abbia avuto l’opportunità di parlare in propria difesa riguardo all’accusa. 17 Perciò, essendosi essi riuniti qui, non indugiai, ma il giorno dopo sedetti in tribunale e comandai di condurre l’uomo. 18 Comparsi gli accusatori, non presentarono nessuna accusa+ delle cose malvage che avevo supposto di lui. 19 Avevano con lui semplicemente certe dispute riguardo alla loro propria adorazione+ della divinità* e riguardo a un certo Gesù che era morto ma che Paolo affermava essere vivo.+ 20 Ed essendo perplesso sulla disputa circa queste cose, chiedevo se voleva andare a Gerusalemme ed essere giudicato là su queste cose.+ 21 Ma avendo Paolo fatto appello+ per essere riservato alla decisione di Augusto,* comandai che fosse custodito finché io lo mandassi a Cesare”.
22 E Agrippa [disse] a Festo: “Io stesso vorrei pure udire l’uomo”.+ “Domani”, disse, “lo udrai”. 23 Perciò, il giorno dopo, Agrippa e Berenice vennero con gran pompa+ ed entrarono nella sala delle udienze insieme ai comandanti militari* e agli uomini eminenti della città, e avendo Festo dato il comando, fu fatto entrare Paolo. 24 E Festo disse: “Re Agrippa e voi tutti che siete presenti con noi, vedete quest’uomo circa il quale tutta la moltitudine dei giudei si è rivolta a me sia a Gerusalemme che qui, gridando che non doveva più vivere.+ 25 Ma io ho compreso che non ha commesso nulla che meriti la morte.+ E avendo costui fatto appello+ ad Augusto, ho deciso di mandarlo. 26 Ma a suo riguardo non ho nulla di certo da scrivere al [mio] Signore.* Perciò l’ho condotto davanti a voi, e specialmente davanti a te, re Agrippa, affinché, avvenuto l’interrogatorio,+ io abbia qualcosa da scrivere. 27 Poiché mi sembra irragionevole mandare un prigioniero e non indicare anche le accuse contro di lui”.
26 Agrippa+ disse a Paolo: “Ti è permesso di parlare in tuo favore”. Allora Paolo stese la mano+ e diceva in sua difesa:+
2 “Riguardo a tutte le cose delle quali sono accusato+ dai giudei, o re Agrippa, mi considero felice di dovermi in questo giorno difendere davanti a te, 3 specialmente perché sei esperto di tutte le usanze+ e le controversie dei giudei. Perciò ti supplico di udirmi pazientemente.
4 “In realtà, circa la maniera di vivere+ fin dalla giovinezza che ho seguito dal principio fra la mia nazione e a Gerusalemme, tutti i giudei 5 che mi hanno precedentemente conosciuto dall’inizio sanno, se solo desiderano rendere testimonianza, che secondo la più rigorosa setta+ della nostra forma di adorazione* io son vissuto da fariseo.+ 6 Eppure ora sono chiamato in giudizio per la speranza+ della promessa+ che fu fatta da Dio ai nostri antenati; 7 mentre le nostre dodici tribù hanno la speranza di conseguire l’adempimento di questa promessa rendendogli intensamente sacro servizio* notte e giorno.+ Riguardo a questa speranza, o re, sono accusato+ dai giudei.
8 “Perché è giudicato incredibile fra voi che Dio desti i morti?+ 9 In quanto a me, realmente pensavo in me stesso di dover commettere molti atti di opposizione contro il nome di Gesù il Nazareno; 10 ciò che, infatti, feci a Gerusalemme, e rinchiusi in prigioni molti dei santi,+ avendo ricevuto autorità dai capi sacerdoti;+ e quando dovevano essere giustiziati, davo il mio voto* contro di loro. 11 E punendoli molte volte, in tutte le sinagoghe,+ cercavo di costringerli a ritrattare; e siccome ero estremamente infuriato contro di loro, arrivai fino al punto di perseguitarli in città di fuori.
12 “Nel mezzo di queste cose, mentre viaggiavo verso Damasco+ con autorità e un mandato dei capi sacerdoti, 13 vidi a mezzogiorno sulla strada, o re, una luce oltre lo splendore del sole che dal cielo sfolgorò intorno a me e intorno a quelli che viaggiavano con me.+ 14 E quando fummo tutti caduti a terra udii una voce che mi diceva in lingua ebraica: ‘Saulo, Saulo, perché mi perseguiti? Ti è duro continuare a ricalcitrare contro i pungoli’.+ 15 Ma io dissi: ‘Chi sei, Signore?’ E il Signore disse: ‘Io sono Gesù, che tu perseguiti.+ 16 Tuttavia, alzati e sta in piedi.+ Poiché a tal fine mi sono reso visibile a te, per sceglierti come servitore e testimone+ sia delle cose che hai visto che delle cose che ti farò vedere riguardo a me; 17 mentre ti libero da [questo] popolo e dalle nazioni, ai quali ti mando+ 18 per aprire i loro occhi,+ per farli volgere dalle tenebre+ alla luce+ e dall’autorità di Satana+ a Dio, affinché ricevano il perdono dei peccati+ e un’eredità+ fra i santificati+ mediante la [loro] fede in me’.
19 “Perciò, o re Agrippa, non fui disubbidiente alla visione celeste,+ 20 ma a quelli a Damasco+ prima e a quelli a Gerusalemme,+ e in tutto il paese della Giudea e alle nazioni,+ portai il messaggio che dovevano pentirsi e volgersi a Dio, facendo opere degne di pentimento.*+ 21 A motivo di queste cose i giudei mi afferrarono nel tempio e tentarono di uccidermi.+ 22 Comunque, siccome ho ottenuto l’aiuto+ che è da Dio, continuo fino a questo giorno a rendere testimonianza sia a piccoli che a grandi, ma non dicendo nulla tranne le cose che i Profeti+ e Mosè+ dichiararono dover avvenire, 23 che il Cristo doveva soffrire+ e, come primo a essere risuscitato+ dai morti,* doveva proclamare la luce+ a questo popolo e alle nazioni”.+
24 Or mentre diceva queste cose in sua difesa, Festo disse ad alta voce: “Tu divieni pazzo,+ Paolo! Il gran sapere ti conduce alla pazzia!” 25 Ma Paolo disse: “Non divengo pazzo, eccellentissimo Festo, ma esprimo parole di verità e di sanità di mente. 26 In realtà, il re al quale parlo con libertà di parola conosce bene queste cose; poiché sono persuaso che nemmeno una di queste cose sfugge alla sua attenzione, giacché questo non è stato fatto in un angolo.+ 27 Credi tu, o re Agrippa, ai Profeti? Io so che tu credi”.+ 28 Ma Agrippa disse a Paolo: “In breve tempo mi persuaderesti a divenire cristiano”.* 29 Allora Paolo disse: “Desidererei dinanzi a Dio che in breve tempo o in lungo tempo non solo tu ma anche tutti quelli che oggi mi odono divenissero tali quale sono io, a eccezione di questi legami”.
30 E il re si alzò e così fecero il governatore e Berenice e gli uomini che erano seduti con loro. 31 Ma mentre si ritiravano, parlavano gli uni con gli altri, dicendo: “Quest’uomo non pratica nulla che meriti morte+ o legami”. 32 Inoltre, Agrippa disse a Festo: “Quest’uomo poteva essere liberato se non si fosse appellato+ a Cesare”.*
27 Ora siccome fu deciso che salpassimo per l’Italia,+ consegnavano Paolo e certi altri detenuti a un ufficiale dell’esercito* di nome Giulio della coorte di Augusto. 2 Saliti a bordo di una nave di Adramittio che stava per fare vela verso i luoghi della costa [del distretto] dell’Asia, salpammo, essendo con noi Aristarco,+ macedone di Tessalonica. 3 E il giorno dopo approdammo a Sidone, e Giulio trattò Paolo con benignità umana*+ e gli permise di andare dai suoi amici e di ricevere le [loro] cure.+
4 Salpati di là, navigammo al riparo di Cipro, perché i venti erano contrari; 5 e attraversammo il mare aperto della Cilicia e della Panfilia ed entrammo in porto a Mira di Licia. 6 Ma l’ufficiale dell’esercito vi trovò una nave* di Alessandria+ che salpava per l’Italia, e ci fece salire su di essa. 7 Quindi, dopo aver navigato lentamente per parecchi giorni ed essere giunti a Cnido con difficoltà, perché il vento non ci permetteva di andare oltre, navigammo al riparo di Creta presso Salmone, 8 e costeggiandola con difficoltà giungemmo in un certo luogo chiamato Bei Porti, vicino al quale era la città di Lasea.
9 Siccome era trascorso un tempo considerevole e ora la navigazione era pericolosa perché era già passato anche il digiuno [del giorno dell’espiazione],*+ Paolo fece una raccomandazione, 10 dicendo loro: “Uomini, vedo che la navigazione sarà con danno e grande perdita non solo del carico e della nave, ma anche delle nostre anime”.*+ 11 Comunque, l’ufficiale dell’esercito prestava ascolto più al timoniere e al proprietario della nave che alle cose dette da Paolo. 12 Ora siccome il porto era scomodo per svernare, la maggioranza consigliò di salpare di là, per vedere se in qualche modo potevano svernare a Fenice, porto di Creta aperto verso nord-est e verso sud-est.*
13 Inoltre, quando soffiò leggermente il vento meridionale, pensavano di avere ormai realizzato il loro proposito, e levarono l’ancora e costeggiarono Creta da vicino. 14 Dopo non molto, comunque, si scatenò su di essa un vento tempestoso+ chiamato Euraquilone.* 15 Ed essendo la nave violentemente afferrata e non potendo tener testa al vento, [la] lasciammo andare ed eravamo portati alla deriva. 16 Quindi corremmo al riparo di una certa isoletta chiamata Cauda, ma a fatica riuscimmo a impadronirci della scialuppa+ [di poppa]. 17 Ma dopo averla sollevata a bordo usavano i ripari per cingere la nave di sotto; e avendo timore di incagliarsi nella Sirte,* calarono l’equipaggiamento e così erano portati alla deriva. 18 Ma siccome eravamo violentemente sbattuti dalla tempesta, il [giorno] seguente alleggerivano+ la nave; 19 e il terzo [giorno], con le loro proprie mani, gettarono l’attrezzatura della nave.
20 Or quando non erano apparsi da molti giorni né il sole né le stelle, e ci sovrastava una non piccola tempesta,+ era infine perduta ogni speranza di salvarci. 21 Ed essendovi stata una lunga astinenza dal cibo, Paolo, stando quindi in piedi in mezzo a loro,+ disse: “Uomini, certamente avreste dovuto ascoltare il mio consiglio e non salpare da Creta e sostenere questo danno e questa perdita.+ 22 Ma ora vi raccomando di essere di buon umore, poiché non si perderà nessun’anima* fra voi, ma solo la nave. 23 Poiché questa notte mi si è presentato un angelo+ dell’Iddio al quale appartengo e al quale rendo sacro servizio,*+ 24 dicendo: ‘Non aver timore, Paolo. Ti devi presentare davanti a Cesare,+ ed ecco, Dio ti ha dato gratuitamente tutti quelli che navigano con te’. 25 Perciò siate di buon umore, uomini; poiché ho fede in Dio+ che avverrà esattamente come mi è stato detto. 26 Comunque, dobbiamo essere gettati a riva su un’isola”.+
27 Ora come scese la quattordicesima notte ed eravamo sbattuti qua e là nel [mare di] Adria,* a mezzanotte i marinai sospettavano di avvicinarsi a qualche terra. 28 E scandagliarono la profondità e trovarono venti braccia;* e procedettero per breve distanza e di nuovo scandagliarono e trovarono quindici braccia. 29 E siccome avevano timore che fossimo gettati in qualche luogo sulle rocce, gettarono quattro ancore da poppa e si auguravano che venisse il giorno. 30 Ma quando i marinai cercavano di fuggire dalla nave e avevano messo la scialuppa in mare con il pretesto di voler calare le ancore da prua, 31 Paolo disse all’ufficiale dell’esercito e ai soldati: “Se questi uomini non rimangono nella nave, non potete essere salvati”.+ 32 Allora i soldati tagliarono le corde della scialuppa+ e la lasciarono cadere.
33 Or mentre si avvicinava il giorno Paolo incoraggiava tutti senza eccezione a prendere del cibo, dicendo: “Oggi è il quattordicesimo giorno che siete in attesa e rimanete senza cibo, non prendendo nulla per voi stessi. 34 Perciò vi incoraggio a prendere del cibo, poiché questo è per la vostra salvezza; poiché non perirà un capello+ della testa di nessuno di voi”. 35 Detto questo e preso un pane, rese grazie+ a Dio davanti a tutti e lo spezzò e cominciò a mangiare. 36 E tutti divennero allegri ed essi stessi prendevano del cibo. 37 Ora, tutti insieme, eravamo nella nave duecentosettantasei* anime.* 38 Quando si furono saziati di cibo, alleggerirono+ la nave gettando il grano in mare.
39 Infine, quando fu giorno, non riconoscevano il paese ma osservavano una baia con spiaggia, e su questa erano decisi, se potevano, a spingere+ la nave. 40 E tagliate le [gomene delle] ancore, le lasciarono cadere nel mare, sciogliendo nello stesso tempo i legami dei timoni e, dopo avere spiegato la vela maestra al vento, si diressero verso la spiaggia. 41 Imbattutisi in un banco di sabbia bagnato dal mare da entrambi i lati, fecero arenare la nave e la prua si incagliò e rimase immobile, ma la poppa era violentemente fatta a pezzi.+ 42 Allora i soldati presero la determinazione di uccidere i detenuti, affinché nessuno fuggisse a nuoto. 43 Ma l’ufficiale dell’esercito desiderava salvare Paolo e li trattenne dal loro proposito. E comandò a quelli che sapevano nuotare di gettarsi in mare e andare a terra per primi, 44 e agli altri di farlo, alcuni su tavole e alcuni su certe cose della nave. E così avvenne che tutti giunsero a terra sani e salvi.+
28 E quando fummo in salvo, apprendemmo quindi che l’isola si chiamava Malta.*+ 2 E le persone di lingua straniera* ci mostrarono straordinaria benignità umana,*+ poiché accesero un fuoco e ci ricevettero tutti soccorrevolmente a causa della pioggia che cadeva e a causa del freddo.+ 3 Ma allorché Paolo raccolse un fascio di rami e lo pose sul fuoco, una vipera ne uscì per il calore e gli si attaccò alla mano. 4 Quando quelli di lingua straniera scorsero la creatura velenosa che gli pendeva dalla mano, si dicevano gli uni gli altri: “Sicuramente quest’uomo è un assassino, e benché si sia salvato dal mare, la giustizia vendicatrice non gli ha permesso di continuare a vivere”. 5 Comunque, egli scosse la creatura velenosa nel fuoco e non subì alcun danno.+ 6 Ma essi attendevano che si gonfiasse per l’infiammazione o che cadesse improvvisamente morto. Dopo aver aspettato a lungo e aver visto che non gli accadeva nulla di male, cambiarono pensiero e dicevano che era un dio.+
7 Ora nelle vicinanze di quel luogo l’uomo principale dell’isola, di nome Publio, aveva dei campi; e ci ricevette con ospitalità e ci accolse benevolmente per tre giorni. 8 Ma accadde che il padre di Publio giaceva afflitto da febbre e dissenteria, e Paolo entrò da lui e pregò, pose le mani+ su di lui e lo sanò.+ 9 Avvenuto questo, anche gli altri dell’isola che avevano malattie venivano da lui ed erano guariti.+ 10 E ci onorarono anche con molti doni e, quando stavamo per salpare, ci caricarono di cose per soddisfare le nostre necessità.
11 Tre mesi dopo salpammo su una nave di Alessandria+ che aveva svernato nell’isola e aveva l’insegna “Figli di Zeus”.* 12 E approdati al porto di Siracusa, vi rimanemmo tre giorni, 13 dal qual luogo girammo e arrivammo a Reggio. E dopo un giorno si levò un vento meridionale e il secondo giorno giungemmo a Pozzuoli.* 14 Qui trovammo dei fratelli e fummo supplicati di rimanere con loro sette giorni; e in questo modo venimmo verso Roma. 15 E di là i fratelli, quando udirono la notizia riguardo a noi, vennero a incontrarci fino al Mercato Appio* e alle Tre Taverne* e, scortili, Paolo ringraziò Dio e si fece coraggio.+ 16 Quando, infine, fummo entrati a Roma, fu permesso+ a Paolo di restare per conto suo col soldato che gli faceva la guardia.
17 Comunque, tre giorni dopo egli convocò quelli che erano gli uomini principali dei giudei. Quando si furono riuniti, diceva loro: “Uomini, fratelli, benché io non avessi fatto nulla contro il popolo o contro le usanze dei nostri antenati,+ sono stato da Gerusalemme consegnato come prigioniero nelle mani dei romani.+ 18 E questi, dopo avermi interrogato,+ desideravano liberarmi,+ poiché non c’era in me nessuna colpa [meritevole] di morte.+ 19 Ma continuando i giudei a opporsi, fui costretto ad appellarmi+ a Cesare,* ma non come se avessi alcuna cosa di cui accusare la mia nazione. 20 Realmente per questo motivo ho supplicato di vedervi e parlarvi, poiché a motivo della speranza+ d’Israele ho intorno a me questa catena”.+ 21 Essi gli dissero: “Noi non abbiamo ricevuto lettere riguardo a te dalla Giudea, né alcuno dei fratelli che è arrivato ha riferito o detto qualcosa di malvagio sul tuo conto. 22 Ma pensiamo sia conveniente udire da te quali siano i tuoi pensieri, poiché veramente in quanto a questa setta+ ci è noto che dappertutto si parla contro di essa”.+
23 Avendogli dunque fissato un giorno, vennero in maggior numero da lui nel suo alloggio. Ed egli spiegò loro la cosa, rendendo completa testimonianza riguardo al regno di Dio+ e usando con loro persuasione riguardo a Gesù mediante la legge di Mosè+ e i Profeti,+ dalla mattina fino alla sera. 24 E alcuni credevano+ alle cose dette; ma altri non credevano.+ 25 E siccome erano in disaccordo gli uni con gli altri, se ne andavano, mentre Paolo fece quest’unico commento:
“Lo spirito santo parlò appropriatamente ai vostri antenati per mezzo del profeta Isaia, 26 dicendo: ‘Va da questo popolo e di’: “Udendo, voi udrete ma non capirete affatto; e, guardando, guarderete ma non vedrete affatto.+ 27 Poiché il cuore di questo popolo è divenuto ottuso,* e con gli orecchi hanno udito con indifferenza, e hanno chiuso gli occhi; affinché non vedano con gli occhi e non odano con gli orecchi e non capiscano col cuore e non si convertano e io non li sani”’.+ 28 Perciò vi sia noto che questo, il mezzo mediante cui Dio salva,* è stato mandato alle nazioni;+ esse certamente l’ascolteranno”.+ 29* —
30 E rimase due anni interi nella propria casa, che aveva affittato,+ e riceveva benignamente tutti quelli che venivano da lui, 31 predicando* loro il regno di Dio e insegnando le cose inerenti al Signore Gesù Cristo con la più grande libertà di parola,+ senza impedimento.
“Stagioni”: o, “tempi fissati”. Gr. kairoùs.
“Autorità”: gr. exousìai.
“Testimoni”: gr. màrtyres; lat. testes.
“Più distante parte”: o, “estremità”. Gr. eschàtou; J17,18,22(ebr.), qetsèh. Vedi ntt. a Ger 25:31, 33. Cfr. nt. a Mt 12:42.
O, “splendenti”.
“Cielo”: gr. ouranòn; lat. caelum; J17(ebr.), hashshamàyemah, “verso il cielo”.
“Il cammino di un sabato”: secondo fonti rabbiniche basate su Gsè 3:4, era di circa 2.000 cubiti (890 m).
“Lo zelante”: vedi nt. a Lu 6:15.
O, “il numero”.
O, “ed essendo divenuto gonfio”.
“Incarico di sorveglianza”: gr. episkopèn; J17,18(ebr.), ufequddathòh, “e il suo incarico di sorveglianza”. Vedi nt. a 2Re 11:18.
O, “ha svolto le sue attività”.
Vedi App. 1D.
O, “convertiti”.
Circa le 9, contando dal sorgere del sole.
O, “forza attiva”. Gr. pnèumatos; lat. Spiritu; J17,18,22(ebr.), ruchì, “mio spirito”. Vedi nt. a Ge 1:2, “forza attiva”.
O, “su ogni carne”. Gr. epì pàsan sàrka; lat. carnem; J17,18,22(ebr.), basàr.
O, “anziani”. Gr. presbỳteroi.
Vedi App. 1D.
Vedi App. 1D.
Vedi App. 1D.
“Ades”, אAB; J7,8,11-18,22, “Sceol”. Vedi App. 4B.
“Dio”, אAB; J7,8,10, “Geova”.
O, “uno della sua progenie”.
O, “dalla”.
Vedi App. 1D.
Vedi App. 5C.
Vedi App. 1D.
O, “e all’associazione”.
Lett. “allo spezzare il pane”.
O, “di casa in casa”. Gr. katʼ òikon. Vedi nt. a 5:42, “casa”.
Vedi App. 1D.
Circa le 15, contando dal sorgere del sole.
Lett. “dalla faccia”.
Vedi App. 1D.
O, “tempi fissati”. Gr. kairòi.
O, “ricevere”.
O, “qualsiasi anima”.
O, “progenie”.
Lett. “mentre essi”.
Gr. tous presbytèrous.
O, “salvato”.
Vedi App. 5C.
O, “in questo nome”.
“Sovrano Signore”: gr. Dèspota; lat. Domine; J17,18(ebr.), ʼAdhonài. Vedi App. 1E.
Vedi App. 1D.
O, “il suo Cristo”.
O, “hai fatto Cristo”. Gr. èchrisas.
Vedi App. 1D.
Vedi App. 1D.
Lett. “ecclesia”. Gr. ekklesìan; lat. ecclesia; J17,18(ebr.), haqqahàl, “la congregazione”.
Vedi App. 1D.
O, “e tutto il Senato”.
O, “albero; legno”. Gr. xỳlou; J22(ebr.), ʽets. Vedi 2:36 e relativa nt.
Lett. “secondo [la] casa”. Gr. katʼ òikon. Qui katà è usato con l’accusativo sing. in senso distributivo. R. C. H. Lenski, nella sua opera The Interpretation of The Acts of the Apostles, Minneapolis (USA, 1961), osserva a proposito di At 5:42: “Gli apostoli non cessarono mai, neppure per un momento, la loro benedetta opera. Continuarono ‘ogni giorno’, e questo apertamente, ‘nel Tempio’, dove il Sinedrio e la polizia del Tempio li potevano vedere e udire, e, naturalmente, anche κατ’ οἴκον, usato in senso distributivo, ‘di casa in casa’, e non semplicemente in senso avverbiale, ‘a casa’”.
O, “a dichiarare il vangelo (la buona novella)”. Gr. euaggelizòmenoi; lat. evangelizantes, “evangelizzando”.
Lett. “degli ellenisti”. Gr. ton Hellenistòn; lat. Graecorum.
Lett. “gli ebrei”. Gr. tous Ebràious; lat. Hebraeos.
O, “nel servizio”. Gr. en tei diakonìai; lat. in ministerio.
O, “per servire”. Gr. diakonèin; lat. ministrare.
Lett. “Libertini”. Arm, “Libi”.
Gr. presbytèrous.
Lett. “Egli”, riferito all’“Iddio della gloria” del v. 2.
O, “progenie; discendenza”.
“Renderanno sacro servizio”: gr. latrèusousìn; J17,18,22(ebr.), weyaʽavdhùni, “e mi serviranno (adoreranno)”. Vedi nt. a Eso 3:12.
“In Egitto”: B omette.
“Sichem”, אAB; SyhJ17,18,22, “Shechem”.
Lett. “Hemmor”.
“Razza”: gr. gènos; diverso da geneà, “generazione”, come in Mt 24:34.
O, “estremamente bello”. Lett. “bello dinanzi al Dio”. Gr. astèios toi Theòi. Cfr. nt. a Gna 3:3, “Dio”.
“Un angelo”, P74אABCVg; DSyp, “un angelo del Signore”; J7,8,10-17,28, “l’angelo di Geova”.
Vedi App. 1D.
Vedi App. 1D.
O, “e redentore”. Gr. kai lytrotèn; lat. et redemptorem; J17(ebr.), weghoʼèl.
“Dio”, אABVg; CSyp, “Il Signore Dio”; J7,8,10-17, “Geova vostro Dio”; J28, “Geova Dio”.
Gr. Babylònos; J17,18,22(ebr.), mehàleʼah leVavèl, “oltre Babele”.
O, “il tabernacolo della testimonianza”.
O, “tipo”. Gr. tỳpon.
“Iehoshua”, J17,18,22; אAB, “Gesù”.
O, “trovare”.
O, “cose; luoghi”.
Vedi App. 1D.
O, “di collo duro”.
Lett. “la Legge come disposizioni trasmesse da angeli”. J17, “la Legge per mano di commissioni di angeli”; lat. legem in dispositionem angelorum, “la Legge per disposizione di angeli”. In 2Cr 23:18 la Vg ha iuxta dispositionem dove noi traduciamo “per mano di”.
O, “stringevano”.
“Faceva appello”: o, “invocava; pregava”.
Vedi App. 1D.
“Geova”, J18,22,23; gr. tou Kyrìou; VgSyp, “Dio”. Vedi App. 1D.
“Sei in un”, D*Vg.
“Geova”, J7,8,10,13,15-18,22,23; אAB(gr.), ton Kỳrion; DVgmss.Syh,p, “Dio”. Vedi App. 1D.
“Di Geova”, J7,8,10,17,18; אBCD(gr.), tou Kyrìou; P74ASyp, “di Dio”. Vedi App. 1D.
Vedi App. 1D.
O, “maniera di vivere”.
P45,74אABCVgSyp omettono il v. 37; ItVgcArm, “Filippo gli disse: ‘Se credi con tutto il cuore, è permesso’. Rispondendo egli disse: ‘Credo che Gesù Cristo è il Figlio di Dio’”.
Vedi App. 1D.
“Asdod”, J17,18,22; אAB, “Azoto”.
‘La Via’: gr. tes hodoù.
“In una visione”, BCSyh,pArm; P74אAVg omettono.
O, “svolgendo la sua vita quotidiana”.
Lett. “gli ellenisti”. J17, “i giudei greci”.
Vedi App. 1D.
אAB, “Saron”; J17,18,22, “Sharon”.
O, “Dorcas” (gr.), che corrisponde a “Tabita” (aram.); entrambi i nomi significano “Gazzella”.
O, “non tardare”.
Vedi nt. al v. 36.
O, “centurione”, comandante di cento soldati.
Circa le 15, contando dal sorgere del sole.
Circa le 12 (mezzogiorno), contando dal sorgere del sole.
O, “sacrifica”.
“Tre”, P74אACVgSyp; B, “due”.
“Ha ricevuto divine istruzioni”, אAB; J18, “ha ricevuto un comando da Geova”.
Vedi nt. al v. 3.
“Geova”, J17,18,23; P45אABC(gr.), tou Kyrìou; P74DSyp, “Dio”. Vedi App. 1D.
O, “albero; legno”. Vedi App. 5C.
“Gente di lingua greca”: lett. “ellenisti”. AD*, “greci”.
Vedi App. 1D.
“Cristiani”: gr. Christianoùs; lat. Christiani; J17,18,22(ebr.), Meshichiyìm, “messianisti”.
Gr. presbytèrous.
Cioè Erode Agrippa I.
Vedi App. 1D.
Vedi App. 1D.
Vedi App. 1D.
O, “si presentavano a”. Lett. “erano presso di”.
Vedi App. 1D.
“Di Geova”, J7,8,10,23; B(gr.), tou Kyrìou; P74אADSyp, “di Dio”. Vedi App. 1D.
Lett. “il tetrarca”, principe o governante di un territorio per conto dell’imperatore.
Vedi App. 1D.
Governatore di una provincia per conto del Senato romano.
Forse significa “piccolo”. Gr. Pàulos.
Vedi App. 1D.
Vedi App. 1D.
Vedi App. 1D.
“Durante circa quattrocentocinquant’anni. E dopo queste cose”, P74אABCVg.
O, “Non sono ciò che supponete io sia”.
O, “albero; legno”. Vedi App. 5C.
“Per noi, loro”, Syp; P74אABC*DVg, “per i nostri”.
“Che adoravano (temevano) Dio”, Syp; J18, “che temevano Geova”.
“Di Geova”, J17,22; P74אABc(gr.), tou Kyrìou; B*CSyh,p, “di Dio”. Vedi App. 1D.
Vedi App. 1D.
“Estremità”: o, “parte più distante”. Gr. eschàtou. Vedi nt. a 1:8, “parte”.
“Di Geova”, J7,8,10,13,15-17,22,23; P45,74אAC(gr.), tou Kyrìou; BD, “di Dio”. Vedi App. 1D.
Vedi App. 1D.
“Che adoravano (temevano) Dio”, Syp; J7,8,10,18, “che temevano Geova”.
Vedi App. 1D.
O, “salvato”.
O, “Giove”. Gr. Dìa; lat. Iovem.
O, “Mercurio”. Gr. Hermèn; lat. Mercurium.
Lett. “che era davanti alla città”.
Lett. “avendo nominato [stendendo la mano]”.
Vedi App. 1D.
“Parola”, BD; אACVgSyp, “parola del Signore”; P74, “parola di Dio”; J17,28, “parola di Geova”.
Gr. presbytèrous; J17,18,22(ebr.), wehazzeqenìm, “e gli anziani (uomini d’età avanzata)”. Vedi nt. a Nu 11:25, “anziani”.
Lett. “il volgersi su (verso)”. Gr. epistrofèn; lat. conversionem.
Una forma ebr. del nome Simone (Pietro). Vedi nt. a Mt 10:2.
O, “la tenda”.
Vedi App. 1D.
O, “su cui è stato invocato il mio nome”.
Vedi App. 1D.
O, “che ha fatto sì che queste cose (18) fossero note dall’antichità”.
“Astenersi”: gr. apèchesthai; lat. abstineant.
“Fornicazione”: gr. pornèias; lat. fornicatione. Vedi App. 5A.
O, “da ciò che è ucciso senza che ne sia stato scolato il sangue”.
“Sangue”: gr. hàimatos; lat. sanguine; J17,18,22(ebr.), umin-haddàm, “e dal sangue”.
Lett. “dalle generazioni originali”.
Vedi nt. al v. 2.
“A un accordo unanime”: lett. “con una stessa mente”. Gr. homothymadòn; lat. in unum, “in unità”.
O, “vite”. Gr. psychàs; lat. animas; J17,18,22(ebr.), nafshàm, “le loro anime”.
Vedi nt. al v. 20, “strangolato”.
Vedi App. 5A.
O, “Addio!” J22(ebr.), shalòhm lakhèm, “Abbiate pace!”
P74אAB omettono il v. 34; CDVgc aggiungono, con qualche variazione: “Ma sembrò bene a Sila rimanere ancora là; comunque solo Giuda partì per Gerusalemme”.
“Di Geova”, J17,18,22,23; gr. tou Kyrìou; Syp, “di Dio”. Vedi App. 1D.
“Di Geova”, J7,8,10,17,18,22,23; gr. tou Kyrìou; Syp, “di Dio”. Vedi App. 1D.
“Di Geova”, J17,18,22; gr. tou Kyrìou; Vgc,sSyp, “di Dio”. Vedi App. 1D.
Vedi nt. a 15:2.
O, “ed”.
“Dichiarare . . . la buona notizia”: gr. euaggelìsasthai; lat. evangelizare.
Vedi App. 1D.
“A Geova”, J7,8,10; אAB(gr.), toi Kyrìoi; D, “a Dio”. Vedi App. 1D.
Lett. “con uno spirito pitone”, termine associato all’oracolo di Delfi. Gr. èchousan pnèuma pỳthona.
“Luogo di mercato”: o, “foro”. Gr. agoràn; lat. forum. Luogo di riunioni pubbliche.
“Di Geova”, J7,8,10,17,18,22,23,28; P45,74אcAC(gr.), tou Kyrìou; א*B, “di Dio”. Vedi App. 1D.
“Capi della città”: lett. “politarchi”. Gr. politàrchas, governatori della città (dei cittadini).
O, “dell’imperatore”. Gr. Kàisaros.
O, “una garanzia sufficiente”. Lat. satis, “abbastanza”.
Lett. “raccattasemi”.
Lett. “demoni”. Gr. daimonìon.
O, “Colle di Ares; Colle di Marte”. Gr. Àreion Pàgon; lat. Ariopagum.
“Dediti al timore delle divinità più”: lett. “più timorati dei demoni”. Gr. deisidaimonestèrous; lat. superstitiosiores. I demoni erano considerati dai greci divinità, buone o cattive. Cfr. nt. a 25:19.
O, “abitazioni (dimore) divine”. Gr. naòis; J17,22(ebr.), behehkhalòhth, “in palazzi (templi)”.
O, “in”.
“Certi poeti”, cioè Arato di Soli e Cleante di Asso. La citazione di Paolo è tratta dai Fenomeni, di Arato, e dall’Inno a Zeus, di Cleante.
“Essere Divino”: gr. Thèion, affine a Theòs, “Dio”; lat. Divinum.
“Terra abitata”: lett. “abitata”. Gr. oikoumènen, femm. sing., riferito alla terra; lat. orbem, “circolo”, cioè quello della terra. Vedi nt. a Isa 13:11, “produttivo”.
O, “fede”.
O, “Dionisio, areopagita”.
Lett. “elleni”. Gr. Hèllenas.
Governatore di una provincia per conto del Senato romano.
La provincia romana della Grecia meridionale con capitale Corinto.
Porto di Corinto per i paesi a oriente.
Vedi App. 1D.
Pare a Gerusalemme.
Vedi App. 1D.
DItmss. aggiungono: “dalla quinta alla decima ora”, cioè da circa le 11 a circa le 16.
Lett. “entrambi”.
“Di Geova”, J7,8,10,13,15-18,23; gr. tou Kyrìou; VgSyp, “di Dio”. Vedi App. 1D.
‘La Via’, אAB; Vgc, “la via del Signore”; Syp, “la via di Dio”; J17,18, “la via di Geova”.
O, “abitazioni (dimore) divine”. Gr. naoùs; J17(ebr.), hehkhelòhth, “palazzi; templi”.
O, “Diana”. Gr. Artèmidos; lat. Dianae.
Lett. “alcuni degli asiarchi”.
“Che cadde dal cielo”: lett. “caduta da Zeus (Giove)”.
O, “sarà deciso”.
Lett. “per spezzare il pane”.
O, “vita”. Vedi App. 4A.
Lett. “avendo spezzato il pane”.
Gr. presbytèrous.
O, “e in case private”. Lett. “e secondo [le] case”. Gr. kai katʼ òikous. Qui katà è usato con l’accusativo pl. in senso distributivo. Cfr. nt. a 5:42, “casa”.
O, “vita”.
O, “annunciando; proclamando”. Gr. kerỳsson; lat. praedicans. Cfr. nt. a Da 5:29, “proclamarono”.
“Il regno”, אAB; VgSyp, “il regno di Dio”; J17, “il regno di Geova”.
“Sorveglianti”: gr. episkòpous; J17(ebr.), lifqidhìm, “come sorveglianti”. Vedi nt. a Ne 11:9.
“Di Dio”, אBVg; AD, “del Signore”.
Per una trattazione dell’espressione “col sangue del suo proprio [Figlio]”, vedi App. 6C.
“A Dio”, אADVgSypJ8,17,18,22; B, “al Signore”.
O, “missionario”. Gr. euaggelistoù; lat. evangelistae.
Vedi App. 1D.
O, “e vennero là”.
Lett. “miriadi; decine di migliaia”.
“Apostasia”: gr. apostasìan (dal verbo afìstemi, “star lontano da”). Il sostantivo significa diserzione, abbandono, ribellione. Vedi Gsè 22:22; 2Cr 29:19; 2Ts 2:3.
Lett. “mandato fuori”, BD; P74אAVg, “scritto”.
O, “ciò che è ucciso senza che ne sia stato scolato il sangue”.
Lett. “chiliarca”, comandante di mille soldati.
Lett. “centurioni”, ufficiali ciascuno al comando di cento soldati.
O, “Uccidilo!”
“Armati di pugnale”: lett. “sicari; assassini”. Gr. sikarìon.
O, “presbiterio”. Gr. presbytèrion.
O, “non udirono comprensibilmente”, a differenza di Paolo nel v. 7.
O, “Che devo fare”.
O, “fratello, guarda in alto!”
O, “lava i tuoi peccati e invoca”.
“Caddi in estasi”, אAB; J13,14,17,22, “la mano di Geova fu su di me”; J18, “lo spirito di Geova mi avvolse”.
Lett. “il chiliarca”, comandante di mille soldati.
O, “steso con le cinghie”.
Lett. “centurione”, comandante di cento soldati.
O, “Io ho acquistato questa cittadinanza”.
Lett. “entrambe (le cose)”.
Gr. presbytèrois.
Circa le 21, contando dal tramonto del sole.
“Lo feci scendere nel loro Sinedrio”, P74אAVgSyp; B* omette.
O, “capo principale”.
“Setta”: gr. hairèseos; lat. sectae.
P74אABVg omettono il seguente brano dai vv. 6-8, che, secondo VgcSyh,pArm, leggono: “e che volevamo giudicare secondo la nostra Legge. (7) Ma Lisia, il comandante militare, salì e con gran forza ce lo tolse dalle mani, (8) comandando ai suoi accusatori di venire da te”.
“Rendo sacro servizio”: gr. latrèuo; J17,18(ebr.), ʼanì ʽovèdh, “servo (adoro)”. Vedi nt. a Eso 3:12.
“Risurrezione”: gr. anàstasin, “alzarsi; sorgere” (da anà, “su”, e stàsis, “stare”); lat. resurrectionem.
Lett. “il chiliarca”, comandante di mille soldati.
Lett. “centurione”, comandante di cento soldati.
Cioè della Giudea, con Cesarea come residenza del governatore.
O, “contro l’imperatore”.
Cioè Erode Agrippa II.
Sorella di Erode Agrippa II, che però aveva una relazione incestuosa con lui.
Gr. presbỳteroi.
“Adorazione della divinità”: lett. “timore dei demoni”. Gr. deisidaimonìas; lat. superstitione; J17,18, “servizio del loro Dio”. Vedi nt. a 17:22.
O, “dell’imperatore”. Gr. Sebastoù; lat. Augusti. Titolo di Nerone, il quarto imperatore dopo Ottaviano, che per primo assunse questo titolo.
Lett. “insieme ai chiliarchi”.
O, “al Signore”.
O, “setta della nostra religione”. Lat. sectam nostrae religionis.
“Rendendogli . . . sacro servizio”: lett. “rendendo sacro servizio”. J13-17, “servendo (adorando) Geova”.
Lett. “sassolino [per votare]”. Gr. psèfon. Vedi nt. a Ri 2:17, “sassolino”.
Lett. “mutamento di pensiero”. Gr. metanòias.
Lett. “primo dalla risurrezione dei morti”.
“Cristiano”: gr. Christianòn; lat. Christianum.
O, “all’imperatore”.
O, “centurione”, comandante di cento soldati.
Lett. “con affetto per gli uomini”. Gr. filanthròpos.
Una nave adibita al trasporto di cereali.
O, “il digiuno [d’autunno]”. J22(ebr.), yohm hakkippurìm, “il giorno dell’espiazione”.
O, “vite”.
O, “che guarda secondo il vento da sud-ovest e secondo il vento da nord-ovest”.
“Euraquilone”: gr. Eurakỳlon; lat. euroaquilo; un vento da nord-est.
Nome di due ampi golfi poco profondi, pieni di banchi di sabbie mobili, situati lungo le coste della Libia, nell’Africa settentrionale.
O, “nessuna vita”.
“Rendo sacro servizio”: gr. latrèuo; J17(ebr.), ʼanì ʽovèdh, “servo (adoro)”. Vedi nt. a Eso 3:12.
All’epoca esso includeva quelli che oggi sono chiamati Adriatico e Ionio e quella parte del Mediterraneo compresa fra la Sicilia e Creta.
“Braccia”: gr. orguiàs. Il braccio marino è comunemente considerato pari a 1,8 m.
“Duecentosettantasei”, אItmss.VgSyh,p; A, “duecentosettantacinque”; B, “circa settantasei”. In WH la parola gr. ὡς (hos, “circa”) è tra due mezze parentesi quadre, e in margine compare la parola gr. diakòsiai, “duecento”. Il copista del B commise evidentemente un errore unendo l’omega finale, ῳ (oi), della precedente parola gr., πλοίῳ (plòioi), alla lettera successiva, sigma, ς (s), che sta per 200, formando così la parola gr. ὡς (hos, “circa”). Perciò il numero effettivo è 276, e non 76.
O, “persone”.
“Melita”, אAB.
O, “i barbari”.
Lett. “affetto per il genere umano”. Gr. filanthropìan. Cfr. nt. a Tit 3:4.
O, “Dioscuri”, i due gemelli Castore e Polluce.
L’antica Puteoli.
O, “Foro Appio”. Lat. Appii Forum.
“Tre Taverne”: Vgc(lat.), tres Tabernas.
O, “all’imperatore”.
Lett. “si è ingrossato”.
O, “questa salvezza di Dio”.
אAB omettono il v. 29; Itmss.Vgc, “E quando egli ebbe detto questo, i giudei se ne andarono, disputando molto fra loro”.
O, “annunciando; proclamando”. Gr. kerỳsson; lat. praedicans. Cfr. nt. a Da 5:29, “proclamarono”.