Cosa dovrebbe leggere vostro figlio?
FANTASCIENZA! Romanzi! Passatempi! Avventure! Fiabe! Racconti fantastici! Tutti fanno a gara per conquistarsi l’attenzione di vostro figlio. “Comprami quel libro!” “Voglio leggere quel racconto!” Udite tali parole dai vostri ragazzi? Li incoraggiate a leggere? In tal caso, a leggere cosa?
Non tutti i bambini e le bambine sono ansiosi di immergersi in un libro. I sondaggi indicano che la televisione ha soffocato l’interesse di molti bambini per la lettura. Parlando della TV, un ricercatore ha osservato: “Gli spettacoli televisivi visti dai bambini influiscono in modo decisivo su quanto leggono, cosa leggono [e] ciò che pensano della lettura”. Così molti insegnanti e psicologi raccomandano meno televisione, più lettura.
E la maggioranza dei genitori vuole che i figli amino la lettura. Sanno che è una capacità da desiderare. Un testo di insegnamento riassunse mirabilmente la cosa, dicendo: “La lettura influisce direttamente sulla nostra vita. Il tipo di lavoro che svolgiamo, le facoltà che sviluppiamo, la nostra gioia di vivere, la nostra formazione spirituale hanno tutti a che fare con la nostra capacità di leggere. A chi non sa leggere sono preclusi gran parte dei tesori del sapere e dell’esperienza”.
D’altra parte, vuol dire questo che siete così contenti di veder leggere vostro figlio da dargli da leggere qualsiasi cosa desideri? O dovreste controllare quello che i vostri figli leggono?
Qual è il vostro obiettivo?
Oggi si stampa una grande varietà di letteratura per ragazzi. Al presente, solo negli Stati Uniti e in Canada ci sono più di 150 editori di libri per ragazzi e più di 250 riviste per ragazzi. Il tipo di materiale con cui un ragazzo nutre la sua mente non influirà sulle sue prospettive, sulle sue relazioni con altri e sull’opinione che ha di sé? Chiedetevi: Qual è la giusta opinione del prossimo che vorrei avesse mio figlio? Quali norme morali dovrei incoraggiare?
Oggi è comune adottare la filosofia di far leggere e vedere al bambino quello che vuole, permettendogli di ‘stabilire i propri valori morali’. Tuttavia, in realtà, questa filosofia non fa che lasciare ad altri la possibilità di modellare la veduta che vostro figlio avrà della vita.
Ma non sperano tutti i genitori d’avere figli sani ed equilibrati? Non desiderano forse che i loro figli riescano nella vita e non li incoraggiano quindi ad acquistare capacità? Come si consegue questo obiettivo? Un proverbio biblico risponde: “Addestra il ragazzo secondo la via per lui; pure quando sarà invecchiato non se ne dipartirà”. (Prov. 22:6) Pertanto, i genitori dovrebbero stabilire ciò che è permesso ai figli di leggere e considerare. Questo è ancora più evidente se si considera il potere che ha un racconto sulla giovane mente.
Leggere significa credere
Una madre osservò il figlioletto che leggeva un racconto sul “ragno saggio” che salva il “maialino stupido” dal macello. Era così commosso che alla fine baciò la figura del ragno! C’è forse da dubitare che fosse commosso dal racconto o che lo considerasse una cosa “reale”?
Uno scrittore di libri per ragazzi riconobbe questo potere dicendo: “Il fatto è che i bambini leggono con tutto il cuore. In principio forse chiedono: ‘È vero?’ Tuttavia anche se dite: ‘No, è solo un racconto’, per loro non è mai solo un racconto. È una vita da vivere, tutta una vita reale da vivere”. Mettendo ulteriormente in risalto il grande effetto che i racconti producono sui bambini, la scrittrice Alice Dalgliesh osserva: “A volte gli adulti non riconoscono un fatto molto importante, cioè che i libri per bambini si traducono spesso in azione: il bambino si raffigura quello che gli vien letto o lo include nel suo modo di parlare”.
Che immensa forza! Per mezzo dei racconti il bambino può trovarsi all’improvviso in una giungla africana, o nello spazio, o viaggiare col principe in cerca della principessa.
Particolarmente efficaci sono i racconti con una morale. Una madre di diversi ragazzi narra come i suoi figli piccoli, che spesso erano avari gli uni con gli altri, furono commossi da un racconto su un albero e un ragazzino. L’albero dava ripetutamente parti di sé al ragazzo finché non rimaneva che il ceppo. Commentando la reazione dei ragazzi la madre dice: “È chiaro che tutti i miei figli si identificano non con il ragazzo ma con l’albero, che, a loro avviso, ha provato più contentezza nel dare di quanta non ne provasse il ragazzo a ricevere”.
Sì, si possono insegnare lezioni di vita. Si possono stimolare l’immaginazione e la creatività. Il giovane può imparare qualcosa di più sul ‘mondo’ al di fuori del suo quartiere. Si può sviluppare il senso del passato, della storia. Ma i libri che si trovano nella sezione per ragazzi delle librerie o delle biblioteche sono tutti ugualmente utili? Forse no. Nella letteratura per ragazzi sono avvenuti recentemente dei cambiamenti che non si devono ignorare. Un breve sguardo all’evoluzione della letteratura per ragazzi rivelerà la nuova tendenza.
Evoluzione della letteratura per ragazzi
Da che un Francese pubblicò le Rime di Mamma Oca verso la fine del diciottesimo secolo, gli editori si sono sforzati di accontentare i giovani lettori. Nel diciannovesimo secolo i fratelli Grimm, Jacob e Wilhelm, cominciarono a mettere per iscritto alcune favole popolari tedesche. Verso lo stesso periodo, in Danimarca, Hans Christian Andersen si accinse a scrivere racconti che sono rimasti popolari per generazioni. Nel frattempo, in Inghilterra, Lewis Carroll scrisse Alice nel paese delle meraviglie.
Da questi inizi si evolse un’ampia varietà di materiale. Molti racconti sono adattamenti dell’antico “folclore”: spesso sono un miscuglio di storia esagerata e mito. Altri trattano situazioni quotidiane. La letteratura per ragazzi d’oggi viene normalmente divisa in quattro categorie:
(1) Libri istruttivi. Sono incluse le enciclopedie per ragazzi e i libri che insegnano un mestiere o un passatempo. Possono aiutare il bambino a vincere la paura di cimentarsi in cose nuove. Ci sono libri per ragazzi che spiegano il funzionamento del motore a benzina, insegnano a coltivare il giardino, a disporre i fiori e ad amministrare il denaro!
I libri che insegnano l’alfabeto e “parole nuove” possono realmente aiutare i piccoli ad accrescere il loro vocabolario e a capire meglio quello che leggono.
(2) Fiabe. Sono storie popolari di fate, nani, maghi e personaggi simili. In queste favole la soluzione si ha spesso con mezzi soprannaturali o magici. Nel 1697 Charles Perrault pubblicò cinque fiabe, tra cui le preferite di oggi, “Cappuccetto rosso” e “Cenerentola”. In effetti, dato che molte fiabe esistevano già come racconti narrati oralmente, le loro origini sono spesso oscure.
(3) Racconti fantastici. Sono opere di autori noti. Ma come le fiabe descrivono esseri e avvenimenti che non esistono nella vita reale. Le avventure di Pinocchio sono un famoso esempio di questo stile. I moderni racconti fantastici sono spesso ambientati nello spazio o su altri pianeti.
(4) Narrativa. Questa categoria include i libri che descrivono il mondo come lo conosciamo, sebbene i personaggi e le situazioni descritte siano inventati dall’autore. Ne sono esempi famosi Heidi e I Robinson svizzeri.
È in quest’ultima categoria che sono avvenuti i cambiamenti più drastici negli ultimi anni. Ecco come Jane Yolen, scrittrice di libri per ragazzi, ha descritto la nuova tendenza: “Non ci sono più tabù nei libri per ragazzi, eccetto quello del cattivo gusto. . . . Ciò che un tempo non era neppure sussurrato nei salotti, e che si diceva solo con un risolino al caffè, è ora legittimo materiale di lettura per i giovani. L’idea antiquata che certe cose debbano essere tabù per i ragazzi solo perché sono giovani non è più di moda”. — The Writer, aprile 1975, pag. 12.
Essa elenca le ragioni di questo cambiamento: (1) fanciulli molto più istruiti, (2) abbondanza di riviste nella casa che descrivono il mondo d’oggi e (3) specialmente la televisione con la sua “ripresa diretta” di “insurrezioni studentesche, assassinio di personalità politiche, battaglie per il controllo delle nascite, cambiamento della morale sessuale”.
Anche se molti non sono d’accordo col suo ragionamento sul perché della “moda attuale, il fatto è che ora la letteratura per ragazzi include molti argomenti che 10 o 15 anni fa erano esclusi. Uno sguardo ai recenti titoli rivela che vengono considerati ubriachezza, divorzio, relazioni preconiugali, gravidanza, aborto, omosessualità e senilità.
Inoltre, alcuni scrittori di libri per ragazzi hanno la tendenza a pensare che scrivere con un “fine morale”, cioè per distogliere i giovani dal male e indirizzarli al bene, sia indice di pregiudizio e ristrettezza mentale. Secondo loro, questa è “propaganda”. A loro avviso, non ci devono essere “buoni” contro “cattivi”, eroi contro malvagi. Sostengono che lo scrittore non deve fare la predica ai ragazzi. Piuttosto, deve semplicemente raccontare qualcosa di convincente.
Un altro recente cambiamento riguarda l’atteggiamento di alcuni autori di libri per ragazzi nei confronti della Bibbia. Per esempio, uno ha detto: “Molti racconti del Vecchio Testamento si basano sul primitivo concetto di Geova come un Dio vendicativo che punisce in modo terribile (come nel racconto del Diluvio) o come un Dio che esige una complicata prova di sottomissione alla sua volontà (come nel racconto di Abraamo e Isacco)”.
In effetti, questo non è ciò che insegna la Bibbia. Al contrario, essa raffigura continuamente Geova come un Padre amorevole che esorta i suoi figli peccatori a tornare a fare il bene. (Mal. 3:6-10) Tuttavia lo scrittore che assume tale atteggiamento critico verso l’Iddio della Bibbia non incoraggerà certo il suo piccolo lettore a rivolgersi a Lui. Il genitore cristiano che crede che il più grande dono che possa fare a suo figlio o a sua figlia è una stretta relazione con Dio si guarderà da questa veduta estremistica.
Pertanto, dopo aver considerato la confusione che c’è nel mondo della letteratura per ragazzi, voi genitori potete chiedervi: Che dire dei molti diversi tipi di libri? Cosa farete leggere al vostro Giovanni o alla vostra Luisa?
Cosa possono fare i genitori?
È ovvio che non si può definire “tutta buona” o “tutta cattiva” la letteratura delle suddette quattro categorie. Entrambi i genitori devono avere chiari nella mente i bisogni emotivi del figlio, secondo l’età, e l’effetto che qualsiasi tipo di letteratura potrebbe avere su quel particolare bambino.
Per esempio, prendete la categoria delle fiabe. Alcuni sosterranno che il bambino si arricchisce, nel senso che la sua immaginazione viene stimolata, che il bene trionfa di solito sul male. Altri ragioneranno che queste favole inculcano la superstizione e incoraggiano una veduta morbosa del soprannaturale. Inoltre, possono spingere il bambino a cercare di vivere in un mondo di sogni, ad attendersi soluzioni magiche per i problemi della vita invece di capire che deve impegnarsi per conseguire le mete desiderate.
La decisione spetta ai genitori. Ma qualunque sia il vostro ragionamento, non è importante considerare individualmente ciascuno dei vostri figli? Un bambino può avere già la tendenza a fantasticare, quindi sarebbe bene indirizzare la sua mente in altre direzioni.
“Ma come faccio a sapere l’effetto che hanno su di lui i libri di racconti?” chiederete. Non è sempre facile. Molte altre cose influiscono sulla vita di un bambino oltre alla lettura. Ma c’è un modo per sapere con una certa accuratezza ciò che realmente tocca il cuore del vostro bambino.
Leggete il racconto insieme. I bambini amano tali attenzioni. Offrono uno sfogo emotivo ai bambini che amano la lettura e incoraggiano quelli che non ne sono tanto appassionati. Infatti, alcuni insegnanti sostengono che se i genitori leggono qualcosa ai loro piccoli che non sanno ancora leggere, questo produce nel bambino una precoce impressione favorevole o “tendenza” alla lettura.
E rimarrete sorpresi da alcune delle conclusioni che il vostro ragazzo può trarre o dagli aspetti del racconto che lo affascinano. Chiedete a vostro figlio o a vostra figlia: “Che ne pensi di quella persona?” “Che cosa ti è piaciuto in quel racconto?” Considerando le risposte, forse vorrete fare qualche cambiamento, magari riducendo la quantità di racconti e sostituendoli con libri istruttivi. Questo offre l’ulteriore vantaggio di incoraggiare vostro figlio non solo a leggere le avventure degli altri ma anche a imparare a fare qualche cosa.
Naturalmente, questo non elimina la necessità di pensare a quali libri permettere in casa vostra. Per esempio, vorrete fare una scelta dei racconti della narrativa moderna. Non siete forse voi a dover decidere quando volete che vostro figlio impari in merito a sesso, gravidanza e aborto? Allo stesso modo, anche se è vero che bisogna insegnare ai giovani che i buoni possono fare sbagli, la formazione della loro personalità ci guadagnerà veramente dalla lettura di racconti in cui trionfano i cattivi?
Allo stesso modo, volete che vostro figlio creda che “la ragione è del più forte”? Piuttosto, non si dovrebbe insegnare ai figli che vi sono strade buone e cattive e che i princìpi sono importanti? Molti credono che i fumetti in cui sono descritti dei “supereroi” che distruggono tutto quello che incontrano sul loro cammino siano un “modello” o un esempio pericoloso per i giovani.
Anche nel campo dei libri istruttivi, i genitori faranno bene a sfogliare il libro prima di metterlo nelle mani di un figlio. In alcuni libri le persone di certe razze o nazionalità sono presentate sotto cattiva luce. Altri contengono dichiarazioni molto dogmatiche.
Per esempio, un libro scientifico può presentare le cose in modo molto categorico. Può asserire che tutta la vita sulla terra si evolse da forme inferiori e così sottintendere (o anche dichiarare) che il racconto biblico della creazione è semplicemente un ‘mito religioso’. Questo può contraddire l’insegnamento religioso che il ragazzo riceve. Anche se il padre o la madre decidono che il contenuto generale del libro è abbastanza buono da giustificare che il figlio lo legga, il genitore può voler discutere prima col figlio certe idee in esso presentate.
Tutto questo richiede tempo. Ma è un segno del vostro interesse. Volete che vostro figlio impari ma volete sappia che è per il suo bene e la sua felicità. Non si può sfuggire alla realtà di questo mondo. C’è un tempo e un modo per presentarla a ciascun bambino. Tuttavia, dato che quella piccola, nuova vita — di solito piena di meraviglia e desiderio di imparare — è affidata a voi, non sottovalutate l’aiuto che i vostri consigli e il vostro amore possono dare nella formazione mentale ed emotiva del vostro ragazzo.
Inoltre, il genitore saggio riconosce che tutti noi — inclusi i bambini piccoli — abbiamo un bisogno spirituale. I piccoli hanno spesso tante domande; a volte fanno domande molto difficili. La Parola di Dio, la Bibbia, è un ricco deposito di sapienza. Essa può “dare agli inesperti accortezza, al giovane conoscenza e capacità di pensare”. (Prov. 1:4) Leggendo la Bibbia insieme ai vostri figli verrà naturale fare conversazioni sulle cose veramente importanti della vita. La maggioranza di quelli che hanno continuato a usare la Bibbia come una guida morale non l’hanno considerata soltanto come ottima letteratura, ma una “luce” necessaria nella vita. — Sal. 119:105, 160; 36:9.
I libri per ragazzi sono più numerosi che mai. Inoltre, la televisione e le crescenti possibilità di svago fanno a gara per accaparrarsi il tempo di vostro figlio. Fate bene a incoraggiare i vostri figli a leggere. Ma è opportuno che vi interessiate di quello che leggono, per indirizzare bene le loro giovanili energie.
Forse, in ultima analisi, è come scrisse una volta il filosofo Bacone: “Alcuni libri sono da assaggiare, altri si possono mandare giù, e qualcuno è da masticare e digerire”.