Effetti nocivi della televisione
UN TEMPO, alcuni ricercatori pensavano che i programmi televisivi non esercitassero nessuna influenza negativa permanente. Alcuni affermavano pure che i programmi di violenza potessero servire da “valvola di sicurezza”, contribuendo a reprimere tali tendenze nell’individuo.
Ma così la pensavano prima che ci fosse stato il tempo sufficiente per analizzare gli effetti che ha il guardare programmi televisivi per anni. Ora, dopo lunghi studi, quasi tutti sono d’accordo che la TV, usata nel modo sbagliato, può nuocere, e molto.
Influisce senz’altro
L’asserzione che chi vede regolarmente programmi televisivi di violenza, depravazione e immoralità ne risenta poco o nulla non regge all’esame. Se così fosse, perché allora le ditte spenderebbero miliardi nella pubblicità televisiva dei loro prodotti e servizi?
Queste ditte sanno che la TV è un mezzo di comunicazione molto efficace. La loro pubblicità condiziona mentalmente i telespettatori che sono spinti a comprare i loro prodotti. Certo le grandi ditte commerciali del mondo non sarebbero così ingenue da gettare via il loro denaro se la pubblicità televisiva avesse poco o nessun effetto.
Può dirsi la stessa cosa del contenuto dei programmi televisivi. Chi vi dedica una gran quantità di tempo ne sarà influenzato in un modo o nell’altro.
Dire che guardare regolarmente programmi televisivi scadenti abbia poco effetto sulla mente è come dire che mangiare regolarmente cibi scadenti abbia poco effetto sulla salute fisica. Questa dipende in larga misura dal buon cibo. Mangiate cibo scadente per un tempo sufficientemente lungo e la vostra salute ne soffrirà. Allo stesso modo, la salute mentale è determinata soprattutto da come nutrite la mente. Se l’alimentate con un’eccessiva quantità di cibo mentale scadente per un lungo periodo di tempo, la vostra mente ne risentirà.
I fatti mostrano che quello che si vede in TV influisce senz’altro. La rivista TV Guide ammise: “Sebbene alcuni dei primi studi scientifici ipotizzassero che la violenza alla TV poteva effettivamente rendere gli spettatori meno aggressivi, permettendo loro di sfogare la loro ostilità repressa, successive ricerche hanno contraddetto questa teoria”.
Pertanto le critiche mosse alla TV sono in gran parte fondate. Vi è sincera preoccupazione sull’inquinamento della mente, come vi è sincera preoccupazione sul letterale inquinamento dell’aria, dell’acqua e del cibo.
Tuttavia, nonostante questa preoccupazione, continua la valanga di programmi televisivi scadenti. Forse i giovani telespettatori non notano il peggioramento dei programmi, ma quelli più anziani possono fare il confronto. Un esempio ci è dato dal caso dello scrittore Michael Dean tornato in Australia dopo una lunga assenza. Egli scrisse a The Australian, un settimanale di Sydney: “Rivedere la TV australiana dopo tredici anni è un forte colpo per il proprio innato ottimismo. È come se Hans Andersen tornasse allo stagno della sua infanzia e scoprisse che il brutto anatroccolo è diventato un cigno anche peggiore”.
È vero che violenza, delitti, immoralità e depravazione non furono inventati dalla TV. Ma c’è l’indicazione che queste cose sono peggiorate dalla TV. Ciò avviene particolarmente nei paesi dove le reti private sono praticamente libere, o dove la censura è di manica larga, permettendo cose che qualche decennio addietro sarebbero state impensabili.
Un effetto nocivo
I programmi televisivi scadenti nuocciono in vari modi. Uno è in relazione alla salute fisica.
L’Ordine dei Medici Americani dice che la depravazione e la violenza televisive possono provocare disturbi fisici. Molti medici interrogati hanno detto che gli effetti di tali programmi televisivi si vedono nei loro studi e negli ospedali. Allo stesso modo, più di 22.000 medici californiani — la stragrande maggioranza in quello stato — hanno unanimemente testimoniato in tribunale confermando la diagnosi che la violenza e la depravazione televisive “mettono a repentaglio la salute”. Possono essere nocive sul piano emotivo, provocando veri e propri disturbi fisici.
Un altro effetto dannoso sulla salute e che il corpo non fa nessuno sforzo quando si guarda la TV. Ma i periodi di inattività prolungata sono un male per la salute fisica. La mancanza di esercizio uccide. Inoltre, molti mangiano mentre guardano la TV, oltre ai pasti normali, e così aumentano troppo di peso.
I medici hanno scoperto che un gran numero di persone afflitte da disturbi della circolazione sono da lungo tempo accaniti telespettatori. Tale inattività prolungata priva gli arti inferiori delle necessarie contrazioni muscolari. Nelle vene delle gambe e dei piedi, situate in profondità, possono formarsi letali coaguli di sangue, se non sono attivate dalle contrazioni muscolari prodotte dal camminare e dall’esercizio.
Un altro effetto nocivo del guardare troppo la TV è che si perde il sonno necessario. La televisione ha una specie di ‘potere ipnotico’ in quanto da un programma si passa spesso al successivo. Per cui molti continuano a guardarla fino a tarda notte quando dovrebbero essere a dormire. Poiché il giorno dopo devono sempre alzarsi alla stessa ora per andare al lavoro, perdono delle ore di sonno. Chi non dorme abbastanza mette seriamente in pericolo la propria salute.
Inoltre, alcuni programmi stimolano la mente fino al punto che, quando si va a letto, spesso è impossibile addormentarsi per un bel po’. Invitati a visitare gli Stati Uniti, un gruppo di operai dell’Unione Sovietica, dove la televisione è statale, dissero: “La televisione è stata un’altra delusione. La prima sera che eravamo lì abbiamo guardato la televisione e poi non riuscivamo a dormire a causa di tutti quegli omicidi”.
La TV incoraggia la violenza?
Un grave effetto dei programmi televisivi scadenti riguarda la violenza. TV Guide dice: “Un professore di psicologia ha recentemente riassunto l’evidenza dicendo: ‘Non c’è dubbio che, presentando forme di aggressione o di comportamento criminoso e violento, la televisione “insegna” e la gente “impara”’”.
In un esperimento tipico, furono mostrati a un gruppo di adulti alcuni programmi televisivi in cui venivano incoraggiate buone relazioni fra le persone. A un altro gruppo furono fatti vedere programmi con la solita quantità di violenza e depravazione. Alla fine degli esperimenti, i ricercatori dissero che i risultati erano “sorprendenti”. Coloro che avevano visto continuamente programmi scadenti erano divenuti sempre più ostili e aggressivi. Erano più lagnosi con la famiglia, meno tolleranti coi figli e, in linea generale, il loro comportamento era peggiorato.
In uno studio condotto per conto del governo canadese, risultò che il 20 per cento o più delle aggressioni e delle violenze nella società canadese potevano attribuirsi agli effetti a breve termine di tali spettacoli televisivi. Un altro 10 per cento era attribuito agli effetti a lungo termine. Il resoconto diceva: “Guardare la violenza accresce l’aggressività e può scatenare attacchi violenti”. E avvertiva: “Anche se solo una piccola proporzione di telespettatori è indotta a commettere un’aggressione, quando ben 40 milioni di persone vedono una scena brutale, qualcuno ne soffrirà”.
Questo studio confutava pure l’idea che ci si possa ‘sfogare’ guardando programmi di violenza. Invece, esso diceva che “guardare la violenza tende ad accrescere la successiva aggressività”.
Inoltre, in certuni viene a crearsi una condizione mentale che rende loro difficile separare il mito dalla realtà. Infatti, quando in un ospedale psichiatrico un ricoverato colpì alla testa uno del personale con una stecca da biliardo, rimase perplesso vedendo che questi non si alzava. Il ricoverato non riusciva a capire perché avesse perso i sensi dato che alla TV spesso chi è colpito alla testa si rialza subito dopo.
Certi detenuti hanno ammesso di avere preso delle idee per commettere reati dai programmi visti alla TV in prigione. Niente meno che il 90 per cento degli interrogati disse di avere effettivamente imparato qualcosa per migliorare le loro tecniche. Quattro su dieci dissero di avere già sperimentato specifici reati visti per la prima volta in televisione. Uno dichiarò: “La TV mi ha insegnato a rubare macchine, a introdurmi nelle fabbriche, a rapinare la gente, a derubare un ubriaco. . . . Tutti imparano da quello che si vede alla TV”.
Si tollera la violenza
Gli studiosi del comportamento citano un altro triste aspetto della violenza televisiva. Ora essi credono che chi guarda regolarmente programmi di violenza non solo diventa più aggressivo, ma diviene anche più insensibile alle violenze di cui sono oggetto altri.
La giornalista Harriet Van Horne scrisse nel Post di New York: “È accaduto qualcosa di spaventoso alla gente comune e rispettabile. Qualcosa di vergognoso, di allarmante”. Essa commentò che molti, quando notano un atto di violenza commesso contro qualcuno, “guardano e non fanno assolutamente nulla”, come se lo vedessero alla TV. Non alzano un dito, neppure per chiamare la polizia.
Ci sono sempre state persone che non volevano immischiarsi. Ma il problema sta peggiorando a causa della TV? La giornalista Van Horne conclude: “Violenza, dolore e morte non ci scuotono più come una volta. . . . 20 anni di violenza alla TV hanno forse soffocato il Buon Samaritano che c’era in noi? Anche se con riluttanza, bisogna dire di sì”.
Danneggia i rapporti familiari
Un’altra cattiva conseguenza è che guardando troppi programmi televisivi scadenti si incrinano i rapporti familiari. In effetti, questo accade con qualsiasi tipo di programma se si sta troppo tempo davanti alla TV.
È vero che una famiglia può guardare insieme la TV, ma questo non avvicina i suoi componenti sul piano mentale, emotivo o spirituale. Molti familiari ammettono di sentirsi più lontani gli uni dagli altri quando stanno troppo tempo davanti alla TV. In molte famiglie manca già il dialogo, e la televisione può aggravare il problema. In effetti, alcuni dicono perfino che in molte case la TV sia la causa principale di questa situazione.
Non solo guardare la TV ruba tempo che si potrebbe dedicare ai normali scambi di idee tra familiari, ma rende più difficile ad alcuni comunicare con altri. Nel libro The Plug-in Drug, una donna infatti osserva: “Ho difficoltà a muovermi e a trattare con le persone reali dopo aver guardato per alcune ore la televisione. Il passaggio dalla televisione a una relazione vera è difficile. Suppongo sia perché mentre guardo non devo fare nessuno sforzo, mentre si deve sempre fare uno sforzo quando si ha a che fare con delle persone vere. Immaginate dunque quanto dev’essere più difficile per un bambino fare la stessa cosa, in particolare se guarda molto la televisione tutti i giorni”.
Troppa TV nuoce alla vita familiare. Nel quotidiano venezuelano El Nacional di Caracas, José Ricardo Eliashev parla di due stazioni televisive private i cui programmi sono pieni di “figli [illegittimi], padri segreti e fratelli sconosciuti”. Egli osserva che in questi programmi “i figli non sono creature meritevoli d’amore e di incondizionata tenerezza. Sono invece usati e manovrati dagli adulti: rapiti, abbandonati, ripudiati o altrimenti turlupinati”. E conclude: “La struttura familiare, almeno in termini cristiani, è distrutta”.
E questa è una delle cose che disturba particolarmente le persone devote. Esse sono turbate anche perché molti programmi televisivi indeboliscono le alte norme morali. I programmi giustificano fornicazione, adulterio, omosessualità. E spesso è incoraggiata una veduta ateistica.
Commentando questo fatto, l’editoriale di un recente numero di U.S. News & World Report dichiarava:
“I dirigenti della televisione possono giustificare anche i loro programmi più banali dicendo che, se non danno al pubblico ciò che il pubblico sembra volere, saranno mangiati vivi. Ma la colpa è loro. Come minimo potrebbero avere coraggio e immaginazione considerando cosa si deve far vedere agli spettatori, invece di cercare di superarsi l’un l’altro in stupidaggine e cattivo gusto. . . .
“Il Congresso non starebbe zitto neppure per un minuto se una grossa industria intascasse un miliardo di dollari in profitti . . . — come hanno fatto l’anno scorso le reti private — e contemporaneamente riversasse gli scarichi nei nostri fiumi e laghi. Tuttavia né il Congresso né la Commissione Federale per le Comunicazioni battono ciglio mentre le reti televisive private riversano i loro rifiuti sotto forma di ‘ricreazione’ nelle case americane, inquinandoci la mente”.
Ma l’inquinamento mentale continua. E in nessun luogo le conseguenze sono più gravi, addirittura deleterie, che in relazione alle menti meno in grado di combatterle. Si tratta della mente dei bambini.
[Testo in evidenza a pagina 10]
In molte famiglie manca già il dialogo, e la televisione può aggravare il problema.
[Testo in evidenza a pagina 11]
Molti programmi televisivi indeboliscono il rispetto per alte norme morali giustificando fornicazione, adulterio e omosessualità.
[Immagine a pagina 9]
Troppa TV impedisce l’attività necessaria per mantenersi in buona salute: è pericolosa a livello mentale e fisico