Tutto in un giorno
COME vi sentite leggendo tante notizie di delitti e violenza? È solo un esagerazione oppure le cose sono veramente così gravi che, in alcune località, la gente vive nel costante timore d’essere aggredita? Prendiamo in esame la cronaca di ciò che è accaduto a New York in un solo giorno.
“Brutale omicidio a un semaforo: cinque colpi alla testa”. “Fanno saltare le cervella a un uomo nella sala di un bar”. “Affogano una donna dopo averla costretta ad assistere alla morte del marito”. “Squartatore preso da raptus omicida”.
Questi sono soltanto alcuni dei titoli apparsi su due pagine quasi piene di notizie dei delitti più atroci: tutti nel “Post” di New York del 30 dicembre dell’anno scorso: era accaduto tutto in un solo giorno. In molte parti del mondo accadono cose simili.
Evidentemente preoccupati per questo tipo di notizie, il giorno successivo gli editori pubblicarono un articolo intitolato “L’omicidio dilaga: occorrono più poliziotti”. Dopo avere riassunto le notizie del giorno prima l’editoriale chiedeva: “Cosa accade a questa società? Cosa c’è nella mente di quei giovani omicidi che sparano alla testa di un uomo non uno ma cinque colpi a distanza ravvicinata?” E faceva notare che la situazione è “sempre più incerta” e che stiamo “sprofondando nell’ illegalità”.
La situazione era già grave; ma solo due giorni dopo lo stesso giornale pubblicò in prima pagina questo titolo a lettere cubitali: “10 omicidi: il nuovo anno comincia in modo violento”. L’articolo apriva dicendo: “Il Capodanno in città è cominciato con violenza: almeno 10 omicidi nelle prime 24 ore del 1981”.
Gli articoli erano pieni di espressioni come “assolutamente insensato”, “per nessuna ragione”, “inaspettatamente” e “più brutale che mai”. C’è forse da meravigliarsi se molti vivono nel timore?
Tutto questo fa chiaramente eco a ciò che dice la Bibbia di un tempo contrassegnato da “aumento dell’illegalità”, un tempo ‘difficile’ in cui gli uomini sarebbero stati senza padronanza e violenti e avrebbero ‘progredito di male in peggio’. Le notizie di tutti i giorni accrescono la prova che viviamo in quel tempo: gli “ultimi giorni” di questo sistema di cose. — Matt. 24:12; II Tim. 3:1-5, 13.