Le origini della “Cattedra di San Pietro”
La cosiddetta “Cattedra di San Pietro”, una reliquia conservata nell’abside della basilica vaticana, è stata venerata per secoli come il trono su cui si è seduto l’apostolo ed è divenuta il simbolo del potere papale. Quali sono le origini di questa reliquia così gelosamente conservata? Al quesito cerca di rispondere la rivista Europeo del 17 maggio 1982 facendo una recensione del libro, a cura di Margherita Guarducci (nota archeologa ed epigrafista), intitolato La Cattedra di San Pietro nella scienza e nella fede.
Europeo scrive: “La Cattedra consiste infatti di un trono ligneo, riccamente scolpito, la cui fattura mostra i segni, inconfondibili, dell’arte carolingia, e che quindi spetta al IX secolo. Tuttavia, sul davanti di tale mobile (e che mostra i segni di restauri) è applicata una serie di pannelli in avorio, raffiguranti le ‘Fatiche di Ercole’: le dodici scene sono incise con estrema vivacità, entro quadrati descritti da un motivo ornamentale. Altri sei pannelli raffigurano mostri favolosi (terrestri, marini, infernali), e l’insieme è arricchito di fregi stilizzati, in cui appaiono spesso tracce di colore, che in origine erano forse d’oro”.
“Escluso che tutti gli avori spettino al nono secolo . . ., la serie con Ercole viene riferita tra il terzo e il quarto secolo, e la sua origine è riportata all’ambiente egiziano. Si tratterebbe . . . della spalliera del trono dell’imperatore Massimiano, il compagno di Diocleziano”.
“Massimiano . . . fu il suocero di Costantino, che sposò sua figlia Fausta; il suo palazzo romano fu poi la ‘Domus Faustae’ [la casa di Fausta], donata da Costantino al vescovo di Roma (cioè il papa), casa sulla quale (o nelle sue immediate adiacenze) venne edificata la Cattedrale di Roma, la Basilica di San Giovanni in Laterano. Grazie al dono costantiniano, il trono ‘erculio’ divenne il trono del pontefice cattolico; e il Medioevo (quello buio) lo trasformò nel ‘Trono di San Pietro’”.
Qualunque sia la sua origine, è da escludersi che l’apostolo Pietro sedesse mai su simile trono per esercitare in tal modo una certa forma di autorità. E ciò per varie ragioni. Innanzi tutto la “cattedra” è fregiata con storie mitologiche e mostri infernali, il che è in contrasto con l’adorazione “con spirito e verità”. (Giovanni 4:24) Inoltre il Signore Gesù a Pietro e agli altri apostoli disse: “Voi sapete che i governanti delle nazioni le signoreggiano e che i grandi esercitano autorità sopra di esse. Non sarà così fra voi; ma chi vorrà divenire grande fra voi dovrà essere vostro ministro, e chi vorrà esser primo fra voi dovrà essere vostro schiavo”. (Matteo 20:25-27) Come può quindi tale “Cattedra” essere messa in relazione con l’apostolo Pietro?