L’unità dei cristiani è possibile?
LA CRISTIANITÀ è una casa divisa. I suoi aderenti, che secondo i calcoli superano il miliardo e mezzo, sono suddivisi fra Chiesa Cattolica, chiese ortodosse orientali, chiese protestanti e altre chiese e sette che pretendono d’essere cristiane. Molte persone sincere si chiedono se i cristiani riusciranno mai a conseguire l’unità.
Deplorando la disunione religiosa, un documento del Concilio Vaticano II dichiarava: “Tutte [le comunioni cristiane] invero asseriscono di essere discepoli del Signore, ma hanno diverse sentenze e camminano per vie diverse, come se Cristo stesso fosse diverso [Cfr. 1 Cor 1, 13, riportato in nota]. Tale divisione non solo contraddice apertamente alla volontà di Cristo, ma anche è di scandalo al mondo e danneggia la santissima causa della predicazione del Vangelo ad ogni creatura”. — I Documenti del Concilio Vaticano II, Edizioni Paoline, 1966, II ediz., p. 311, 312.
La Chiesa Cattolica e l’unità
La Chiesa Cattolica, che afferma di avere circa metà di tutti gli aderenti della cristianità, ha un suo concetto dell’unità dei cristiani. Al volgere del secolo furono formate varie ‘associazioni di preghiera’. Fra queste ci furono l’Arciconfraternita di Nostra Signora della Compassione per il ritorno dell’Inghilterra alla Fede cattolica, la Pia Associazione delle preghiere a Nostra Signora della Compassione per la conversione degli eretici e l’Arciconfraternita delle preghiere e delle opere buone per riportare in seno alla Chiesa i seguaci dello scisma d’Oriente.
Nel 1908, su iniziativa di un sacerdote anglicano convertitosi al cattolicesimo, venne istituita un’annuale settimana cattolica di preghiera (18-25 gennaio) “per la conversione e il ritorno dei fratelli separati”. In seguito questa divenne l’annuale Settimana di preghiera per l’unione dei cristiani, che il Consiglio ecumenico delle Chiese (WCC) ha adottato dal principio degli anni ’50.
Un libro cattolico afferma: “Nel gennaio di ogni anno, per molti decenni, i cattolici hanno offerto otto giorni di preghiera per l’unità della Chiesa. Fino al 1959, l’idea generale che stava alla base di questi giorni di preghiera, 18-25 gennaio, era la speranza che i protestanti ‘tornassero’ in seno alla sola vera Chiesa, e che lo scisma greco avesse fine”. — The Documents of Vatican II.
Il Vaticano II ha fatto cambiare sostanzialmente il pensiero della Chiesa Cattolica sull’unità dei cristiani? Paolo VI, successore di papa Giovanni, promulgò la Costituzione dogmatica sulla Chiesa, che dice: “Questa è l’unica Chiesa di Cristo, che nel Simbolo professiamo una, santa, cattolica e apostolica . . . Questa Chiesa, in questo modo costituita e organizzata come società, sussiste nella Chiesa cattolica, governata dal successore di Pietro e dai Vescovi in comunione con lui”. — I Documenti del Concilio Vaticano II, cit., p. 67.
Quindi, il pensiero della Chiesa Cattolica sull’unità dei cristiani non è sostanzialmente cambiato. In realtà, l’idea espressa durante il Vaticano II è che tutte le cose buone che esistono al di fuori della Chiesa Cattolica in effetti le sono proprie e, perciò, come dice la Costituzione dogmatica sulla Chiesa, “spingono verso l’unità cattolica”. — I Documenti del Concilio Vaticano II, cit., p. 67.
Ha le carte in regola per promuovere l’unità?
Che dire della professione, così spesso ripetuta dalla Chiesa Cattolica, d’essere “una, santa, cattolica e apostolica”? Primo, il recente scisma dei cattolici tradizionalisti guidati dall’arcivescovo Lefebvre, per non parlare dell’aperta ribellione di centinaia di teologi cattolici, smentisce la pretesa della chiesa d’essere “una”.a
Secondo, la storia della Chiesa Cattolica, una storia contraddistinta da antisemitismo, torture degli “eretici”, impulso dato alle “guerre sante” e coinvolgimento nella politica e in sordidi scandali finanziari, rivela che è tutt’altro che santa.
Terzo, la Chiesa di Roma può difficilmente giustificare la sua pretesa d’essere “cattolica” o “universale”, visto che i suoi aderenti sono soltanto la metà circa di quelli che si dichiarano cristiani, o approssimativamente il 15 per cento della popolazione mondiale.
Infine, né gli avvenimenti della storia, né l’operato del papato, né l’opulenza, l’immoralità e l’ingerenza di molti prelati cattolici nella politica, possono giustificare la pretesa della chiesa d’essere “apostolica”. Ovviamente la Chiesa Cattolica non ha le carte in regola per affermare d’essere il punto di partenza per conseguire la vera unità cristiana.
Il Consiglio ecumenico e l’unità
Il Consiglio ecumenico delle Chiese comprende oltre 300 chiese protestanti e chiese ortodosse orientali con oltre 400 milioni di aderenti in più di cento paesi. Lo scopo del consiglio è “di proclamare l’essenziale unicità della Chiesa di Cristo e di continuare a ricordare alle chiese l’obbligo di manifestare tale unità e la sua urgenza in vista dell’opera di evangelizzazione”. Tuttavia, in quanto a vera unità fra i cristiani il WCC offre forse più speranze della Chiesa Cattolica?
Su quale base il WCC spera di unire i cristiani? Un’enciclopedia dichiara: “Consiglio ecumenico delle Chiese. . . . I membri convengono generalmente che le divisioni esistenti fra i cristiani sono contrarie alla volontà di Dio e sono un grave ostacolo all’accettazione del cristianesimo da parte dei non cristiani. . . . Ci si è convinti che l’unità dev’essere basata sulla verità”. Pertanto, le oltre 300 chiese appartenenti a questo organismo cosa considerano come verità fondamentale?
Nel 1948 la “base” per farne parte era la formula trinitaria, ma secondo alcune chiese questo non era sufficiente. Così nel 1961 la “base” fu emendata come segue: “Il Consiglio ecumenico delle Chiese è un’associazione di Chiese che confessano il Signore Gesù Cristo come Dio e Salvatore secondo le Scritture e si sforzano di rispondere insieme alla loro comune vocazione per la gloria dell’unico Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo”. — Il corsivo è nostro.
La “base” per far parte del WCC è una contraddizione in termini. Perché? Perché il credo nell’“unico Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo” non è “secondo le Scritture”. Un’enciclopedia dichiara: “Oggi i teologi convengono che la Bibbia ebraica non contiene una dottrina della Trinità”. (The Encyclopedia of Religion) Inoltre un dizionario teologico spiega: “Il cristianesimo primitivo non aveva un’esplicita dottrina della Trinità”. (The New International Dictionary of New Testament Theology) E un’altra enciclopedia afferma: “Né la parola Trinità, né l’esplicita dottrina in quanto tale, compare nel Nuovo Testamento, e neppure Gesù e i suoi seguaci intendevano contraddire lo Shema del Vecchio Testamento: ‘Ascolta, o Israele: Il Signore nostro Dio è un unico Signore’ (Deut. 6:4)”. — The New Encyclopædia Britannica.
Il WCC, inoltre, si è profondamente immischiato in lotte politiche. Ad esempio, ha provveduto fondi a movimenti di liberazione armata. Un’enciclopedia rivela: “Il fatto che gruppi del WCC abbiano avuto stretti rapporti con vari movimenti rivoluzionari ha dato luogo a critiche da parte di chiese membri”. (The New Encyclopædia Britannica) La partecipazione alla politica, vietata ai cristiani, non può portare vera unità cristiana, più di quanto non possa farlo una base dottrinale non biblica.
La vera unità è possibile
È interessante che, secondo un’enciclopedia francese, lo scopo dell’ecumenismo è quello di “restituire alla famiglia divisa dei cristiani una profonda e visibile unità, in armonia con gli insegnamenti di Gesù. . . . Osservando come i cristiani si amano fra loro, i non cristiani dovrebbero acquistare fede e unirsi alla Chiesa, immaginandosi il nuovo mondo che sarà fondato sui princìpi di servizio, giustizia e pace, secondo quanto predetto e dimostrato da Cristo. . . . È degno di nota che . . . l’Epistola agli Ebrei (II, 5) dovrebbe parlare dell’‘oikoumène [terra abitata] avvenire’, dando così risalto al fatto che la speranza cristiana non riguarda un mondo spirituale non carnale, ma questo mondo [terra] abitato riconciliato col suo Creatore”. — Encyclopædia Universalis, 1989.
Sempre più seguaci di chiese della cristianità si rendono conto che gli insegnamenti della loro chiesa non sono in armonia con gli insegnamenti di Gesù. Provano vergogna vedendo che i seguaci della loro religione non si amano fra loro. Molti di essi, comunque, hanno trovato una famiglia di cristiani profondamente uniti, e notano come si amano davvero fra loro. Sì, hanno trovato vera unità cristiana e una speranza nella famiglia mondiale dei testimoni di Geova.
Come risultato, milioni di ex seguaci di chiese della cristianità hanno imparato a sperare nel nuovo mondo di Dio, un mondo unito che sarà fondato sui princìpi di servizio, giustizia e pace.
[Nota in calce]
a Per i particolari, vedi Svegliatevi! del 22 giugno 1990, “Perché la Chiesa Cattolica è divisa?”
[Testo in evidenza a pagina 11]
Molti hanno trovato una famiglia mondiale di cristiani che sono già uniti
[Immagine a pagina 10]
Questa scultura, che sorge presso la sede del Consiglio ecumenico delle Chiese a Ginevra, è il simbolo delle loro preghiere per l’unità delle chiese, fino a questo momento non esaudite