La punizione per gli eretici
◆ Tommaso d’Aquino, che visse durante il tredicesimo secolo, è l’illustre filosofo della Chiesa Cattolica Romana. È interessante notare che fino ad oggi la sua opera Summa Theologica è rimasta sostanzialmente la classica fonte autorevole cattolica romana. Discutendo sulla punizione per gli eretici, egli dice nell’Argomento XI, Art. 3, 2 a, 2ae: “È molto più grave corrompere la fede, la quale dà vita all’anima, che falsificare il denaro, il quale sostiene la vita temporale. Se dunque i falsificatori di denaro o altri malfattori sono subito giustamente messi a morte dai prìncipi secolari, quanto più gli eretici, appena sono dichiarati colpevoli d’eresia, possono essere, non soltanto scomunicati, ma giustamente uccisi”.