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  • Stabilite in tutto il mondo le fortezze della falsa religione di Babilonia

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  • Stabilite in tutto il mondo le fortezze della falsa religione di Babilonia
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1964
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  • NIMROD DIVENTA UN DIO E UN FALSO “SEME”
  • HA ORIGINE L’ADORAZIONE DELLA ‘MADRE E DEL FIGLIO’
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1964
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1964
w64 1/11 pp. 664-668

Stabilite in tutto il mondo le fortezze della falsa religione di Babilonia

IL TEMPO: più di cent’anni dopo il Diluvio. IL LUOGO: qualche parte della Mesopotamia. Una grande moltitudine di persone è, per così dire, alle soglie di una vasta terra spopolata. Hanno davanti una meravigliosa opportunità. I loro antenati, sotto la guida di Noè, che è ancora con loro, erano stati salvati da Geova Dio dalla distruzione di un “mondo di empi” e condotti in una terra purificata. Tutta la falsa adorazione era stata distrutta. È vero, la pura adorazione era stata ristabilita da Noè e dagli altri sette superstiti del Diluvio mentre offrivano sacrifici di ringraziamento a Geova per la sua meravigliosa liberazione. — Gen. 8:20, 21; 9:28.

Si distinguono tra questa popolazione ora estesa settanta capifamiglia che hanno avuto l’opportunità di vivere e crescere sotto la direttiva di Noè, servitore e profeta di Dio. Hanno avuto l’opportunità di conoscere bene le giuste leggi stabilite da Dio, i precedenti stabiliti da Noè per governare la società umana e il risultato della disubbidienza del mondo antidiluviano. Sono preparati per mantenere sulla terra la pura adorazione.

Ora Noè li informa che è tempo di adempiere un importante comando di Dio. Non devono rimanere solo nelle vicinanze, ma spargersi sulla terra, popolarla di giusti adoratori di Geova Dio e stabilire su tutta la terra la sua adorazione. Se questi settanta capifamiglia ubbidiscono, possono stabilire in tutta la terra fortezze della vera adorazione. Queste serviranno come centri per dispensare la conoscenza di Dio e delle esigenze della vera religione a tutte le nazioni non ancora nate. Che bell’eredità per i loro figli! Queste fortezze devono resistere a Satana il Diavolo che, se fosse possibile, vorrebbe introdurre nuovamente la falsa religione. Come provvide saggiamente Geova per proteggerli affinché non si ripetesse la condizione antidiluviana in cui un mondo era schiavo della falsa religione e dell’ignoranza in merito al grande Creatore e Datore di vita! — Gen. 4:26; 6:5, 13.

Coloro che conoscono bene il racconto biblico sanno che la maggioranza di questi settanta capifamiglia e condottieri non ebbero fede in Dio. Non misero al primo posto nel loro cuore il nome e l’adorazione di Dio. Non tennero presente il benessere dei figli delle future generazioni. Si lasciarono indurre dalla paura e dall’egoismo ad opporsi a Dio e a venir meno nell’adempimento del loro mandato. Dovettero invece essere dispersi forzatamente, con un cambiamento di lingue, nelle molte parti della terra. Ivi essi stabilirono fortezze della falsa religione mediante le quali le nazioni della terra sono state allontanate dal vero Dio, recando all’umanità grande dolore e afflizione.

BABILONIA, LA FORTEZZA CENTRALE

Mentre esaminiamo il racconto biblico, le prove rivelano che l’avversario di Dio, il grande Serpente, Satana il Diavolo, stava in agguato per cogliere l’opportunità di inculcare nell’umanità il suo spirito come aveva fatto in origine con Adamo ed Eva. Sapeva che se avesse potuto controllare questo concentrato nucleo della razza umana a questo punto introducendo la falsa religione avrebbe avuto molto successo nel tentativo di controllare in tutta la terra le generazioni successive. Egli si valse della loro paura e riluttanza a divenire pionieri dell’adorazione di Dio nelle vaste zone spopolate della terra. Inoltre, fece appello al loro egoismo, suscitando in essi il desiderio di farsi un nome. Nimrod aveva proprio lo spirito adatto per essere usato come strumento di Satana per incoraggiarli in questa direzione. Sotto di lui come re autonominatosi essi cominciarono a menare gran vanto nella loro opposizione a Dio e ai suoi fedeli servitori Noè e Sem. Furono indotti a credere che una sola grande fortezza, la città di Babele con la sua torre, avrebbe dato loro il potere di infrangere le limitazioni imposte dalle leggi di Dio sulle loro egoistiche attività, e li avrebbe liberati dai suoi giudizi. Pensarono di potere, con questo sforzo unito, cancellare dalla terra la vera adorazione, insieme a quelli che difendevano l’adorazione di Dio. — Gen. 11:2-4; 10:8-10.

Dio comandò forse a Noè e a Sem di impegnarsi in una guerra e distruggere la loro torre e la loro città? No. Come Dio aveva detto, i costruttori sarebbero riusciti a fare ciò che avevano in mente, se egli stesso non agiva. Geova stesso, confondendo le loro lingue, li costrinse a spargersi in varie direzioni. La lingua di Noè e di Sem, che si erano mantenuti saldi alla vera adorazione di Geova, non fu confusa e le loro famiglie non furono disperse. I discendenti di Sem, per la maggior parte, si stabilirono in genere nell’area della Mesopotamia, ma i figli di Iafet e Cam andarono in altre parti della terra. — Gen. 11:5-9.

Di conseguenza, riscontriamo che la vera religione fu praticata da Sem e da una fedele linea di discendenti come Abraamo nell’area della Mesopotamia, malgrado la notevole opposizione dei Babilonesi e di altri che si erano stabiliti nelle vicinanze, mentre la falsa religione si diffuse in tutte le parti della terra. Così questi dispersi, anziché andare a stabilire sulla terra fortezze della vera religione, da cui i loro discendenti avrebbero ricevuto grandi benedizioni, portarono con sé la falsa religione di Babilonia (Babele). Benché esprimessero i loro pensieri in lingue diverse, avevano le medesime idee babiloniche, per cui stabilirono fortezze della falsa religione in ogni luogo in cui presero a dimorare. Questo fu il principio dell’impero mondiale della falsa religione. E benché esso subisse in seguito dei cambiamenti, era tuttavia in effetti una sola religione in opposizione a Geova Dio e sotto il controllo del suo avversario Satana il Diavolo. — Gen. 10:32.

Come prova di questa diffusione della falsa religione in un impero mondiale, che ha esercitato grande influenza su ogni aspetto della vita di coloro che vi sono stati soggetti, citiamo quanto segue da The Americana Annual 1962:

Il noto assiriologo prof. Samuel N. Kramer, dell’Università di Pennsylvania, pensa che la civiltà del fiume Indo del 2500-1500 a.C. avesse origine da una più antica civiltà della Mesopotamia (pre-Sumera) che si era rifugiata nella valle dell’Indo quando i Sumeri erano andati in forze nella Mesopotamia. Egli sospetta che le civiltà dell’Indo fossero stabilite dalle persone chiamate a volte Ubaidiani, da Al-Ubaid, località della Mesopotamia meridionale (Iraq) a cui è stata fatta risalire la loro cultura.

In India, archeologi del governo hanno portato alla luce la città portuale di Lothai del 3° millennio a.C., sulla costa occidentale a nord di Bombay. . . . Inoltre, sono indicati legami con la lontana Assiria e l’Egitto, . . . La città, costruita su piattaforme di mattoni, rivela un progredito senso di progettazione e igiene cittadina. — Sotto “Archeologia”, pagina 44, paragrafi 2-4.

NIMROD DIVENTA UN DIO E UN FALSO “SEME”

Nimrod continuò ad essere il primo re di Babilonia. Egli era tenuto in alta stima quale grande cacciatore e re in opposizione a Geova e organizzatore del vecchio, originario Impero Babilonese. Poiché egli si era rifiutato di adorare Geova come vero Dio, i Babilonesi sarebbero stati inclini ad adorare Nimrod. Quando morì, lo deificarono, facendone un dio, il dio patrono della città di Babilonia. — Gen. 10:9.

Oltre 1.500 anni dopo, quando Babilonia giunse all’apice della gloria ai giorni del re Nabucodonosor II, che è menzionato nella Sacra Bibbia, il principale dio della città imperiale era Marduk. Il suo tempio in quella città era chiamato Esagila (che significa “Casa elevata”), e la sua torre era chiamata Etemenanki (che significa “Casa del fondamento del cielo e della terra”). In relazione al dio Marduk, chiamato Merodac nella Bibbia (Ger. 50:1, 2), è interessante leggere i seguenti commenti:

Nimrod è stato identificato con Merodac, il dio di Babilonia . . . Egli è stato identificato con Gilgamesh, l’eroe dell’epica che contiene la storia babilonese del Diluvio . . . con vari re storici di Babilonia, . . . — The Encyclopædia Britannica, Volume 19, edizione del 1911, pagina 703.

Sono ora presentate due teorie riguardo all’identità di Nimrod: . . . Coloro che identificano Nimrod con Marduk, comunque, [dicono] che . . . i segni [cuneiformi] che costituiscono il nome di Marduk, rappresentato anche come cacciatore, si leggono foneticamente “Amar Ud”; e si possono leggere ideograficamente “Namr Ud” — in ebraico “Nimrod”. — The Jewish Encyclopedia, Volume 9, pagina 309.

Alexander Hislop, autore del libro The Two Babylons, benché tragga il nome Nimrod da Nimr, “leopardo”, e rada o rad, “sottomettere”, identifica in effetti Nimrod col dio Merodac. “Non v’è dubbio”, egli dice, “che Nimrod era un ribelle, e che la sua ribellione era celebrata negli antichi miti; ma il suo nome in quel personaggio non era Nimrod, ma Merodac, o, come tra i Romani, Marte, ‘il ribelle’; o tra gli Osci in Italia, Mamerte . . ., ‘Il provocatore della ribellione.’” — Pagina 44, nota in calce, di The Two Babylons.

Nell’originario giardino d’Eden dell’uomo Dio aveva fatto una promessa. Questa promessa si trova in Genesi 3:15, dove Dio condannò a morte il grande Serpente, Satana il Diavolo, perché aveva indotto la perfetta coppia umana, Adamo ed Eva, a unirsi a lui nella ribellione contro il loro Creatore. Egli disse: “Io porrò inimicizia fra te e la donna e fra il tuo seme e il seme di lei. Egli ti ferirà la testa e tu gli ferirai il calcagno”. A differenza degli uomini di oggi che asseriscono che il racconto del giardino d’Eden sia solo un mito, gli uomini dei giorni di Nimrod conoscevano bene questo avvenimento storico e sapevano benissimo che Dio aveva fatto questa promessa. Perciò, anziché dire che una simile promessa non era mai stata fatta, essi dovettero torcere il significato della promessa e applicarla erroneamente a loro stessi. Quando Nimrod divenne “potente sulla terra”, rivelandosi quale potente cacciatore e innalzandosi come primo re di Babilonia, fu facile per i Babilonesi valersi di questa circostanza per precedere l’effettivo adempimento della profezia edenica. In armonia col loro egoistico desiderio di farsi un nome, divenne una cosa patriottica, sì, nazionalistica, applicare a Nimrod la profezia relativa al seme della donna. Tale idea sarebbe stata naturalmente incoraggiata da Nimrod, poiché ciò avrebbe legato più fermamente le persone a lui e ai suoi successori in carica. La benedizione di Noè aveva mostrato che il seme sarebbe venuto dalla linea di Sem e non dalla linea di Cam, nonno di Nimrod. Perciò applicando a Nimrod la profezia di Genesi 3:15 i Babilonesi dicevano falsamente che il seme della donna sarebbe stato camitico, cushita. Inoltre, se le leggende circa la morte violenta di Nimrod sono esatte, questo sarebbe stato spiegato dai Babilonesi come il predetto atto del grande Serpente che doveva ferire il calcagno del seme della donna. — Gen. 9:18, 24-27.

HA ORIGINE L’ADORAZIONE DELLA ‘MADRE E DEL FIGLIO’

Ne consegue che la madre di Nimrod sarebbe stata considerata la “donna”, la madre del seme che doveva ferire al capo il grande Serpente, benché la Bibbia non la menzioni nemmeno. Essa avrebbe dunque avuto parte della gloria di suo figlio, Nimrod. Quasi certamente essa sarebbe stata riverita e forse esaltata come dea. Questo avrebbe portato all’adorazione della madre e del figlio. Può darsi che per questa ragione la moglie di Cush venisse chiamata Semiramide o Zemir-amit. Il nome significa “La portatrice del ramo”. Il ramo simbolico sarebbe stato Nimrod come colui che doveva portare la pace e far cessare la calamità nel mondo.

A questo riguardo, The Two Babylons, a pagina 20, 21, dice:

I Babilonesi, nella loro religione popolare, adoravano sommamente una Dea Madre e un Figlio, che era rappresentato nei dipinti e nelle immagini come un neonato o un bambino nelle braccia di sua madre . . . Da Babilonia, l’adorazione della Madre e del Bambino si diffuse sino alle estremità della terra. In Egitto, la Madre e il Bambino erano adorati coi nomi di Iside e Osiride. In India, anche fino ad oggi, come Isi e Iswara; in Asia, come Cibele e Deoius; nella Roma pagana, come Fortuna e Iuppiter-puer, o Giove fanciullo; in Grecia, come Cerere, la gran Madre, col bambino al seno, o come Irene, la dea della Pace, col fanciullo Plutone nelle braccia; e anche nel Tibet, in Cina, e in Giappone, i missionari gesuiti rimasero sbalorditi scoprendo la controparte della Madonna e del bambino che erano devotamente adorati come nella Roma pontificia; Shing Moo, la Santa Madre in Cina, era rappresentata con un bambino in braccio, e un’aureola intorno al capo, esattamente come se fosse stato impiegato un artista cattolico romano per erigerla.

Vi è ragione di credere che l’originale di questa madre, adorata così largamente, fosse Semiramide, che, come ben si sa, fu adorata dai Babilonesi, e da altre nazioni orientali, e questo con il nome di Rea, la grande Dea “Madre”.

La madre di Nimrod, essendo la moglie di Cush, era nipote della moglie di Noè, che sopravvisse al grande diluvio, come i pesci. Si noti come la religione pagana babilonica si servì di questo fatto per deificare Semiramide:

Di questo abbiamo già avuto prova [dall’antico storico greco] Erodoto, che le attribuisce le rive che contenevano l’Eufrate (i. 184) e sa che il suo nome era dato a una porta di Babilonia (iii. 155). . . . secondo le leggende, sia alla nascita che alla sua scomparsa dalla terra, Semiramide appare come una dea, la figlia della dea-pesce Atargatis, ed è essa stessa in relazione con le colombe di Ishtar o Astarte. — The Encyclopædia Britannica, Volume 24, edizione del 1911, pagina 617.

È facile capire come la falsa religione si sviluppò ulteriormente e fu edificata sulle originali dottrine e idee babiloniche che si trovano in tutte le religioni del mondo odierno. Un notevole esempio di ciò è la dottrina della trinità, resa successivamente una colonna della falsa fortezza religiosa della cristianità. Nimrod, come primo uomo mortale che venne deificato dopo il Diluvio, sarebbe divenuto il “padre degli dèi” nel sistema babilonico della falsa adorazione. Similmente, la cosiddetta Semiramide sarebbe divenuta “la madre di dio”, o “la madre degli dèi”. Perciò, nella religione di Cush, di sua moglie e di Nimrod, sarebbe stata data più gloria e importanza al figlio Nimrod, proprio come nella dottrina della trinità di “Dio il Padre, Dio il Figlio e Dio lo Spirito Santo” la cristianità presta più attenzione al Figlio che al Padre. Ma in alcune parti della cristianità sono resi più onore e adorazione alla Vergine Madre che al Figlio o al Padre; e si insegna che la Madre è colei che ferirà effettivamente al capo il grande Serpente, ed è esaltata come Madre di Dio. — Gen. 3:15, Douay.

Che cattivo inizio ebbero le nazioni! Anziché ereditare la verità dalle fortezze della vera adorazione, ereditarono la falsità e pratiche empie dai centri della falsa religione, a causa dell’egoistica, infedele disubbidienza dei loro progenitori. Questo succedersi di avvenimenti sventò forse il proposito di Geova Dio? Vi sarebbe stato un modo in cui Geova avrebbe lottato con queste fortezze della falsa religione e avrebbe infine liberato le persone giustamente disposte dalla loro stretta? Avrebbe egli adempiuto il suo proposito dichiarato in origine di farsi un grande nome e di stabilire la sua adorazione in tutta la terra senza rivali? Ascoltate ciò che egli dice: “E come la pioggia e la neve scendon dal cielo e non vi ritornano senz’aver annaffiata la terra, senz’averla fecondata e fatta germogliare sì da dar seme al seminatore e pane da mangiare, così è della mia parola, uscita dalla mia bocca: essa non torna a me a vuoto, senz’aver compiuto quello ch’io voglio, e menato a buon fine ciò per cui l’ho mandata”. — Isa. 55:10, 11, VR.

È molto importante, poiché tutte le nazioni ne hanno risentito grandemente l’effetto, vedere quali passi ha fatto Dio per infrangere il potere di queste fortezze della falsa religione e liberare le persone di mezzo ad esse. In successive edizioni di questa rivista, osserveremo lo sviluppo dei suoi propositi insieme allo sviluppo della falsa religione.

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