La cristianità è veramente il dominio di Cristo?
1. (a) Qual è il significato della parola “cristianità”? (b) Qual è stata la pretesa della cristianità, e come ha cercato di metterla in atto?
DA LUNGO tempo, specialmente dall’anno 800 E.V. circa, la cristianità ha esercitato un’influenza predominante nelle questioni del mondo. La parola “cristianità” è una parola composta che significa “dominio di Cristo” o “giurisdizione di Cristo”. La cristianità ha avuto questa pretesa e ha mandato missionari in paesi pagani nel tentativo di convertire tutta la terra perché divenisse il territorio della cristianità. I suoi missionari hanno contribuito, consapevolmente o inconsapevolmente, a promuovere il controllo politico e anche il controllo commerciale della cristianità in molti di questi paesi. Così facendo hanno essi esteso il dominio di Cristo? Se la cristianità è veramente il dominio di Cristo, essa è dunque un’estensione del cristianesimo che Cristo predicò ed è fondata sulle dottrine e sui princìpi insegnati da Gesù e dai suoi apostoli. Vediamo se è così.
2. Quali due testimoni possiamo esaminare per avere la risposta alla nostra domanda?
2 La nostra considerazione della domanda riguarderà prima la dottrina fondamentale della cristianità, quindi il suo fondamento da un punto di vista storico, mentre considereremo un breve riassunto di come giunse ad esercitare una così forte influenza nelle questioni del mondo. Avremo così la testimonianza di due fidati testimoni, la Bibbia e la storia.
3. A quale conclusione arriveremo in base alla testimonianza dei due testimoni?
3 Sin dall’inizio dichiareremo che entrambi questi due testimoni ci condurranno alla stessa conclusione, cioè che la cristianità non è e non è mai stata il dominio di Cristo. Dichiarando la conclusione a questo punto aiuteremo il lettore a capire più facilmente e più prontamente perché sono presentati i vari fatti della storia e come essi provano in modo così completo che la cristianità è, non il dominio di Cristo, ma, piuttosto, la peggiore nemica del cristianesimo e parte del grande impero babilonico mondiale religioso. Primo, le sue dottrine fondamentali vengono da Babilonia, non da Cristo; e secondo, le sue manovre e ingerenze nella politica sono diametralmente opposte a Cristo, che disse: “Il mio regno non fa parte di questo mondo”, e, dei suoi seguaci: “Non sono parte del mondo come io non sono parte del mondo”. — Giov. 18:36; 17:16.
FONDAMENTO DOTTRINALE BABILONICO
4. (a) Quando cominciò per prima a infiltrarsi la dottrina della trinità negli scritti dei professanti cristiani, e fino a che punto provocò una controversia? (b) Secondo The Catholic Encyclopedia, quanto è importante nella cristianità la dottrina della trinità? (c) Definite la dottrina della trinità. (d) Si trova nelle Scritture qualche termine che descriva Dio come trinità? (e) In quali scritti si trova per la prima volta tale termine?
4 La Bibbia non è babilonica e, perciò, non contiene la parola “trinità”. Questa dottrina fu uno dei rimarchevoli aspetti della religione di Babilonia, che aveva triadi di dèi e demoni. Comunque, nell’ultima metà del secondo secolo, gli scrittori religiosi che asserivano d’essere cristiani cominciarono a introdurre nei loro scritti la parola. Questo provocò una controversia religiosa che infine causò l’intervento dell’Impero Romano stesso. Giacché è considerata una dottrina così importante nella cristianità, citiamo The Catholic Encyclopedia, Volume 15:
Trinità, LA BENEDETTA. . . . I. IL DOGMA DELLA TRINITÀ. — La Trinità è il termine impiegato per intendere la dottrina centrale della religione cristiana, la verità secondo cui nell’unità della Divinità ci sono Tre Persone, il Padre, il Figlio, e lo Spirito Santo, essendo queste Tre Persone veramente distinte l’una dall’altra. Pertanto, secondo le parole del Credo di Atanasio: “il Padre è Dio, il Figlio è Dio, e lo Spirito Santo è Dio, e tuttavia non ci sono tre Dèi, ma un solo Dio”. . . .
Nella scrittura non vi è però nessun singolo termine con cui siano indicate insieme le Tre Persone Divine. La parola τριας (di cui il latino trinitas è la traduzione) si trova per la prima volta in Teofilo di Antiochia verso il 180 A.D. Egli parla della “Trinità di Dio [il Padre], la Sua Parola e la Sua Sapienza” (“Ad Autolycum”, II, 15, P.G., VI, 1078). Il termine, naturalmente, può essere stato usato prima del suo tempo. Poco dopo compare nella sua forma latina di trinitas in Tertulliano (“De pudicitia”, c. xxi, P. G., II, 1026). Nel secolo successivo la parola è d’uso generale. — Pagina 47.
5. (a) Quando Costantino divenne imperatore e Pontefice Massimo, e quale visione affermò di aver avuto? (b) Quali importanti avvenimenti ebbero luogo nello sviluppo della cristianità nel 313 e nel 321 E.V.? (c) Perché Costantino convocò il Concilio di Nicea, e che cosa nella direzione d’esso mostra che non fu cristiano? (d) Quale discussione ebbe luogo al concilio? (e) Quale decisione fu presa, e quali altri decreti furono emanati al Concilio? (f) Quando fu battezzato per prima Costantino come cristiano? (g) Come fu considerato Costantino dal pagano Senato Romano e dalle religioni della cristianità, e che cosa riuscì a fare Costantino? (h) Quali effetti ebbero gli sforzi di Costantino sul cristianesimo?
5 Venne il quarto secolo e l’ascesa di Costantino il Grande. Dopo aver sconfitto l’ultimo avversario che rimaneva, il 28 ottobre del 312 E.V. Costantino fu dichiarato principale Augusto e Pontefice Massimo dal Senato Romano. Si dice che durante la sua campagna contro l’avversario Massenzio apparisse nei cieli sotto il sole una croce fiammeggiante, con le parole In hoc signo vinces, che significano “Con questo segno vincerai”. (La croce, dobbiamo ricordare, era il simbolo del dio sole, Sol). Si noti il sorgere della cristianità sul fondamento babilonico di false dottrine e dell’intrigo politico dopo questo tempo.
13 gennaio 313 E.V. Come pagano Pontefice Massimo Costantino pubblica il suo famoso editto di tolleranza a favore dei professanti cristiani ed essi sono resi idonei per la carica pubblica.
321 E.V. La domenica dies solis, il giorno del dio sole, Sol, il cui simbolo è la croce, è reso un giorno esente dall’essere giudiziale e la sua osservanza è resa un dovere legale.
325 E.V. Costantino diviene capo della parte orientale e occidentale dell’Impero Romano. Egli convoca un concilio religioso per definire la controversia circa la τριας o “trinità”, che minaccia l’unità dell’impero. Come pagano Pontefice Massimo, non ancora battezzato come cristiano, Costantino presiede al concilio e solo circa un terzo, o 318, episcopoi o sorveglianti cristiani di tutto l’impero si riuniscono a Nicea, vicino a Nicomedia. Contando gli assistenti dei vescovi, sono presenti da 1.500 a 2.000 uomini. Citiamo di seguito dal libro “Babilonia la Grande è caduta!” Il regno di Dio governa! (inglese), pagine 477, 478:a
“Quelli che sostenevano la trinità erano difesi dal giovane arcidiacono Atanasio di Alessandria d’Egitto. Quelli che vi erano contrari e mostravano con le Scritture che Gesù Cristo era inferiore a Dio suo Padre erano difesi dal presbitero Ario. Per circa due mesi le due parti disputarono. Ario sosteneva che ‘il Figlio di Dio era una creatura, fatta dal nulla; che vi era un tempo quando egli non esisteva; che era in grado di esercitare il suo libero arbitrio circa il bene e il male’, e che, ‘per essere un figlio nel vero senso della parola, dovette venire dopo il Padre, perciò ci fu ovviamente un tempo in cui egli non era, e quindi era un essere finito’.b Quando Ario si alzò per parlare, un certo Nicola di Mira lo colpì al viso. Successivamente, mentre Ario continuava a parlare, molti si misero le dita negli orecchi e corsero fuori come inorriditi dalle ‘eresie’ del vecchio.
“Infine il Pontefice Massimo Costantino prese la sua decisione e si espresse a favore dell’insegnamento trinitario di Atanasio. Fu così emanato e reso esecutivo il Credo Niceno sulla ‘trinità’. In seguito, per essersi opposto a ciò, Ario fu esiliato nell’Illiria per ordine di Costantino, ma fu richiamato di lì cinque anni dopo. Oltre a pubblicare alcuni canoni il Concilio di Nicea decretò in quale domenica (dies solis) dell’anno si doveva tenere regolarmente la Pasqua.
337 E.V. Costantino si ammala. Egli è battezzato, e muore, a Nicomedia. Dopo la sua morte il Senato Romano (ancora pagano) lo pone fra gli dèi. Le congregazioni religiose orientali lo considerano fra i santi. Le chiese greca, copta e russa celebrano la festa di S. Costantino il 21 maggio. Durante la sua vita Costantino era riuscito a realizzare la fusione della religione pagana e del cristianesimo, rendendo veramente babilonico l’apostata cristianesimo. Gli storici narrano gli effetti di ciò:
“Qualunque possa essere stata la vera natura della conversione di Costantino alla fede cristiana, le sue conseguenze furono di immensa importanza sia per l’impero che per la Chiesa di Cristo. Essa aprì la via alla libera propagazione del Vangelo in misura maggiore che in qualsiasi precedente periodo della sua storia. Tutti gli impedimenti all’aperta professione del cristianesimo furono tolti, ed esso divenne la religione di Stato dell’impero. Per quanto, tuttavia, fossero numerosi i vantaggi derivatigli da questo cambiamento, esso cominciò subito a soffrire essendo portato a stretto contatto con la protettrice influenza del potere secolare. La semplicità del Vangelo fu corrotta; vennero introdotti riti e cerimonie pompose; furono conferiti agli insegnanti del cristianesimo onori mondani ed emolumenti, e il regno di Cristo fu convertito in buona misura in un regno di questo mondo”. — Theological Dictionary di Henderson e Buck. Si veda anche la Cyclopædia di M’Clintock e Strong, Volume 2, pagina 488a; e Decline and Fall of the Roman Empire di Gibbon, Volume 1, pagine 454 e seguenti.
6. (a) Come la cristianità divenne più babilonica col passar del tempo? (b) Perché i governanti della chiesa adottarono molti pagani usi demonici nella cosiddetta religione cristiana? (c) Come cerca il cardinale Newman di giustificare l’introduzione delle molte pratiche pagane?
6 Adottando termini dalla Bibbia, come le parole greche epískopos, che si riferisce semplicemente al “sorvegliante” di una congregazione, e diákonos, che significa “servitore”, e usandoli come altisonanti titoli, quali “vescovo” e “diacono” usati oggi in italiano, il clero dell’apostata cristianesimo si innalzò. E annacquando la verità la rese più gradevole, interessante e ineccepibile per la mente pagana, per attrarre più persone e ottenere così maggiore potere politico. Di conseguenza, la cristianità divenne sempre più babilonica e degradata man mano che la storia andava avanti. Il lettore riconoscerà il fondamento babilonico della cristianità nella disinvolta ammissione di John Henry Newman, che fu fatto cardinale da papa Leone XIII nel 1879, nel suo libro intitolato “Essay on the Development of Christian Doctrine” (“Saggio sullo sviluppo della dottrina cristiana”), pubblicato nel 1878:
Confidando dunque nel potere del cristianesimo per resistere all’infezione del male, e per porre gli stessi strumenti e le aggiunte di adorazione demonica ad uso evangelico, e sentendo anche che questi usi erano venuti originalmente da primitive rivelazioni e dall’istinto della natura, sebbene fossero stati corrotti; e che dovevano inventare ciò di cui avevano bisogno, se non usavano ciò che trovavano; e che possedevano inoltre gli stessi archetipi, di cui il paganesimo aveva cercato le ombre; i governanti della Chiesa sin dai primi tempi furono preparati, qualora se ne presentasse l’occasione, ad adottare, a imitare, o ad approvare gli esistenti riti e usanze del popolo, e anche la filosofia della classe istruita.
L’uso di templi, e questi dedicati a particolari santi, e ornati all’occasione con rami d’albero; incenso, lampade, e candele; offerte votive per la guarigione d’infermità; acqua santa; rifugi; feste e stagioni, uso di calendari, processioni, benedizioni dei campi, vesti sacerdotali, la tonsura, l’anello nel matrimonio, volgersi a oriente, le immagini a una data posteriore, forse il canto ecclesiastico, e il Kyrie eleison, sono tutti d’origine pagana, e santificati con la loro adozione nella Chiesa. — Pagine 355, 371, 373, edizione del 1881.
L’INGERENZA POLITICA CAUSA DIVISIONE NELLA CRISTIANITÀ
7. (a) Qual è stata l’idea della cristianità circa il potere temporale, e come mostrano le Scritture che questa idea è completamente sbagliata? (b) Come i papi di Roma assunsero il titolo pagano di Pontefice Massimo? (c) Mostrate, con gli avvenimenti del 381 e 395 E.V., come cominciarono a verificarsi divisioni fra la parte orientale e la parte occidentale della cristianità. (d) Come espresse papa Leone I le ambizioni politiche della Chiesa Cattolica? (e) Descrivete l’ulteriore allargarsi della divisione nell’organizzazione religiosa della cristianità nel 476, 553 e 726 E.V. (f) Nell’800 E.V., come la Chiesa Cattolica Romana giunse al colmo nell’ingerenza e nel controllo politico? (g) Quando cominciò e quando finì il “Sacro Romano Impero”? (h) Come la Russia fu introdotta nella Chiesa Ortodossa, ed eliminò essa il paganesimo in Russia? (i) Quale fu una causa delle Crociate, e furono esse cristiane? (l) Che cosa portò infine all’istituzione di un patriarcato in Russia? (m) Quando fu pienamente stabilita la Chiesa Ortodossa Russa, e i vescovi della divisione orientale della Chiesa come considerarono i patriarchi di Russia e di Roma? (n) Quali sviluppi si verificarono nella Chiesa Russa nel 1696 e nel 1721 E.V.? (o) Narrate gli avvenimenti relativi alla Grecia che si verificarono nel 1829, 1833 e 1850 E.V.? (p) Quale dottrina cattolica romana fu dichiarata nel 1869-1870 E.V.? (q) Descrivete gli avvenimenti in Russia dal 1917 al 1945 E.V. e l’attitudine dei governanti sovietici verso la Chiesa Ortodossa Russa. (r) Come il Vaticano impiegò tattiche divisive in relazione al Concilio Vaticano Secondo, e fino a che Punto ebbe successo?
7 La cristianità ha sempre avuto l’idea di avere il diritto di governare su altri e che quelli che governavano nei suoi paesi fossero re o governanti per diritto divino. Un’idea di questa specie si presentò nella congregazione cristiana di Corinto nei giorni dell’apostolo Paolo, ma egli li corresse subito nella faccenda con un severissimo rimprovero. Con pungente sarcasmo egli disse: “Già vi siete saziati, non è vero? Siete già ricchi, non è così? Avete regnato senza di noi, non è vero? E in realtà io desidererei che regnaste, affinché noi pure regnassimo con voi”. (1 Cor. 4:8) La cristianità ha ignorato completamente queste parole dell’apostolo Paolo, e la sua storia è un lungo racconto di compromesso per ottenere popolarità e influenza politica e potere, il che ha causato aspre, irreparabili divisioni.
378 E.V. Graziano, che cominciò a governare nella parte occidentale dell’Impero Romano nel 375, alla morte di Valente, imperatore della parte orientale, fa imperatore della parte orientale dell’impero il generale Teodosio. In seguito Graziano proibisce l’adorazione pagana a Roma e rifiuta di portare le insegne di Pontefice Massimo. Damaso, vescovo “cristiano” di Roma, si arroga il titolo con i suoi legami e obblighi pagani. I papi di Roma portano il titolo fino a questo giorno.
381 E.V. Il Concilio ecumenico di Costantinopoli (l’organizzazione religiosa orientale) è convocato perché la controversia della “trinità” continua ad essere caldamente dibattuta. Il Concilio afferma più pienamente il Credo trinitario di Nicea. Nettario è nominato patriarca di Costantinopoli. Il Concilio dichiara il vescovo di Costantinopoli secondo per grado al vescovo di Roma.
395 E.V. Teodosio (che era divenuto esclusivo governante di tutto l’impero) muore; il suo impero è diviso. I vescovi d’Oriente e d’Occidente sono divisi nelle lealtà politiche, le quali, sin dal principio della cristianità, sono più importanti per essa di Cristo e dell’unità della Chiesa, indicando che non è cristiana. — 1 Cor. 1:10-13.
440 E.V. Leone I diviene papa della Chiesa Cattolica Romana. Egli esprime le aspirazioni politiche di quella chiesa quando dichiara: “Io rianimerò nuovamente il governo su questa terra, non ritornando ai Cesari, ma dichiarando una nuova teocrazia, facendomi vicegerente di Cristo, in virtù della promessa fatta a Pietro, di cui sono successore, per ripristinare la legge, punire il delitto, spazzar via l’eresia, incoraggiare il genio, conservare la pace, sanare i dissensi, proteggere l’istruzione; facendo appello all’amore ma governando con timore. Chi può far questo se non la Chiesa? La teocrazia creerà una nuova civiltà. Non mi metterò un diadema, ma una tiara, simbolo di sovranità universale, dinanzi alla quale fuggirà la barbarie, e sarà nuovamente ristabilita la felicità”. — Beacon Lights of History di John Lord, Vol. III, pagine 244, 245.
476 E.V. La divisione fra le chiese orientali e occidentali si allarga allorché papa Felice III di Roma scomunica il patriarca di Costantinopoli.
553 E.V. Il terzo concilio generale di Costantinopoli è presieduto dal patriarca di Costantinopoli, malgrado la protesta del vescovo di Roma.
726 E.V. L’imperatore Leone III di Costantinopoli proibisce l’adorazione delle immagini, ordina che le immagini siano distrutte. Papa Gregorio II, del ramo occidentale della chiesa a Roma, scomunica perciò l’imperatore d’Oriente, che appartiene alla Chiesa Orientale, il che porta alla separazione della Chiesa Orientale (Greca) dalla Chiesa Occidentale (Latina).
800 E.V. La Chiesa Romana interviene nella politica fino al punto di esaltarsi al di sopra dei governanti. Irene governa come imperatrice di Costantinopoli. Ma il papa di Roma nomina Carlo (Carlomagno) re dei Franchi. Da quest’anno data l’istituzione del “Sacro Romano Impero”, che sopravvive sino all’anno 1806. The Catholic Encyclopedia, edizione del 1929, Volume 3, pagina 615, dice:
“Due giorni dopo (giorno di Natale dell’800) ebbe luogo il principale avvenimento della vita di Carlo. Durante la Messa Pontificia celebrata dal papa, mentre il re era inginocchiato in preghiera davanti all’altare maggiore sotto cui giacciono i corpi dei SS. Pietro e Paolo, il papa gli si avvicinò, gli pose sul capo la corona imperiale, gli fece la riverenza formale alla maniera antica, lo salutò come imperatore e Augusto e lo unse, mentre i Romani presenti acclamavano, ripetendo tre volte: ‘A Carlo Augusto, incoronato da Dio, potente e pacifico imperatore, vita e vittoria’”. (A pagina 774 l’Encyclopedia parla di ciò come della “sua incoronazione quale successore di Costantino”).
988 E.V. Vladimiro il Grande è battezzato nella Chiesa Orientale. Egli ordina al popolo di gettare le immagini nel fiume Dnieper sebbene piangano nel farlo, e li costringe a battezzarsi quali cristiani. The Encyclopedia Americana dice:
“Il paganesimo russo non svanì quando si cominciò a predicare il vangelo cristiano. Esso sopravvisse nella lingua popolare, nei detti, nelle tradizioni, nella vita domestica e persino nelle credenze religiose. Nel tardo XVIII secolo venivano adorati serpenti in alcuni remoti villaggi. Eugenio Golubinsky, massimo storico della Chiesa Russa, dichiara che la Russia fu battezzata nel nono secolo, ma non cristianizzata”.
1054 E.V. Il patriarca greco Michele Cerulario è scomunicato da legati di papa Leone IX, in seguito al tentativo di imporre sulle chiese orientali il giogo della sottomissione al papa di Roma come sovrano avente il diritto divino nella Chiesa Cattolica. Gli storici asseriscono che questa separazione fu una delle cause che contribuirono alle Crociate cattoliche romane le quali provocarono così orribile distruzione e spargimento di sangue fra musulmani, Ebrei e cattolici.
1453 E.V. I musulmani al comando di Maometto II prendono Costantinopoli. Il patriarca di Costantinopoli ha il permesso di rimanere e operare. Ciò influisce religiosamente sulla Russia. The Encyclopedia Americana, edizione del 1929, Volume 24, pagina 38b, dice:
“L’idea dell’istituzione di un patriarcato russo fu una naturale conseguenza della caduta dell’Impero Bizantino e dell’espansione della Russia moscovita. Mosca fu salutata come Terza Roma”.
1587 E.V. È pienamente stabilita una Chiesa russa indipendente. Secondo la Cyclopædia di M’Clintock e Strong: “Quell’anno, il patriarca di Costantinopoli, mentre visitava la Russia per ottenere appoggio, acconsentì a consegnare la metropoli di Mosca a un patriarca nella persona di Giobbe, e così il patriarca di Russia, secondo i vescovi orientali, prese il posto del patriarca scismatico di Roma”. (Si noti che il papa di Roma è detto “scismatico”).
1696 E.V. Pietro il Grande diviene l’esclusivo imperatore di Russia. Egli abolisce il patriarcato e vi sostituisce un permanente sinodo, che consiste di prelati presieduto dall’imperatore o dal suo segretario.
1721 E.V. È istituito nella Chiesa Russa il Santo Sinodo Governante. Essa diviene una chiesa nazionale, un reparto della burocrazia civile dell’Impero Russo, uno strumento per sostenere lo zarismo.
1829 E.V. È stabilito il regno indipendente di Grecia.
1833 E.V. La reggenza di Grecia dichiara che la Chiesa Orientale di Grecia sia indipendente da ogni autorità ecclesiastica straniera.
1850 E.V. Il patriarca di Costantinopoli riconosce la costituzione indipendente della Chiesa Greca o Ellenica.
1869-1870 E.V. Il Primo Concilio Vaticano dichiara infallibile il papa di Roma.
Novembre 1917 E.V. I bolscevichi salgono al potere con la seconda rivoluzione e decretano che la Chiesa Russa non sia più Chiesa di Stato, e confiscano parte della proprietà della Chiesa e ingiuriano e insultano ecclesiastici d’ogni rango e denominazione. È fatta la proclamazione che la “religione è l’oppio dei popoli”.
1918 E.V. Mosca diviene capitale della nuova Russia. Negli anni che seguono, i vigorosi sforzi per estirpare la religione sono troppo costosi. Il Governo sovietico impiega dunque la Chiesa Russa per i suoi propri fini politici facendo inculcare il patriottismo nei membri della chiesa. La Chiesa Ortodossa Russa si sottomette a questa disposizione.
1945 E.V. È tenuto in un sobborgo di Mosca il Concilio della Chiesa Ortodossa Russa. Il metropolita Beniamino, esarca del patriarcato di Mosca per il Nordamerica, dice che Mosca potrebbe ancora divenire la “Terza Roma”, e sarebbe il luogo di raduno “dell’intera chiesa”. Gli ufficiali circoli sovietici esprimono simpatia per simili idee, poiché favoriscono l’imperialismo della Chiesa Ortodossa Russa in relazione a cui la loro capitale politica Mosca diverrebbe il più importante centro ecclesiastico del mondo.
1962-1965 E.V. Si tiene il Concilio Ecumenico Vaticano Secondo, in quattro sessioni. Il Vaticano, con intenzioni divisive, manda inviti, non mediante il patriarca di Istambul (Costantinopoli), ma direttamente ai singoli corpi della Chiesa Orientale. La Chiesa Ortodossa Russa manda delegati. In quanto alle divisive tattiche del Vaticano, l’arcivescovo Iakovos, primate greco-ortodosso in America, dice, secondo il Times di New York del 4 novembre 1962, sotto l’intestazione “Iakovos sottolinea le tattiche del Vaticano — Asserisce che gli inviti del Concilio han mancato di riguardo al capo ortodosso”:
“‘Solo con la Chiesa di Mosca il Vaticano è riuscito nelle sue tattiche’. . . . Le ragioni che hanno indotto la Chiesa Russa ‘a cambiare improvvisamente il suo atteggiamento e ad accettare l’invito di papa Giovanni XXIII sono indubbiamente e chiaramente di natura politica’”.
TENDENZE PREOCCUPANTI
8. Mostrate che il Concilio Vaticano Secondo ha rivelato nette divisioni nella cristianità.
8 Nel summenzionato Concilio esisteva una netta divisione su molti essenziali soggetti di dottrina e di pratica nelle file degli oltre 2.000 cardinali e vescovi, fra cui i conservatori erano guidati dalla Curia romana, il centrale e più forte corpo amministrativo della Chiesa. I liberali comprendevano la maggioranza dei cardinali e dei vescovi. Nel corso del Concilio fu preparato un decreto sull’unità della chiesa. Il documento riguardava solo le Chiese Ortodosse Orientali e ignorava il protestantesimo. Citando il Times di New York, alcuni oratori che al Concilio parlarono sul decreto indicarono che
il problema dell’unione si deve considerare in relazione alle controversie che si pongono a un cristianesimo diviso nel XX secolo e non interamente alla luce di tomi teologici di secoli passati. Essi alludevano chiaramente al sorgere del comunismo, alla duplice minaccia del materialismo e del secolarismo, e allo sviluppo di religioni non cristiane. — Times di New York del 1º dicembre 1962, sotto l’intestazione “I prelati pongono fine alla discussione sull’unità con gli ortodossi”.
9. Quali preoccupanti tendenze vi sono nell’America Latina?
9 Al tempo presente, nell’America Latina, la popolazione cattolica è molto turbata per il fatto che molte immagini dei santi sono tolte dalle loro chiese, dove rimangono solo le immagini di Maria e di Cristo sulla croce. Un altro cambiamento, quello di poter ora mangiare carne di venerdì, li preoccupa profondamente. Che dire di tutti gli anni in cui pregarono le immagini e i santi, o si astennero dalla carne di venerdì? chiedono. Li guidava la Chiesa nell’adorazione sbagliata, e furono tutte queste devozioni senza valore dinanzi a Dio?
10. Quali avvenimenti descritti in Britannica Book of the Year, 1965, provano che la cristianità non è il dominio di Cristo?
10 Il Britannica Book of the Year, 1965, pagina 706, riferisce ulteriori avvenimenti che turbano molti:
La continua tendenza verso l’istituzione di un modus vivendi coi governi comunisti è stata illustrata in settembre quando è stato firmato a Budapest un accordo fra il papato e il governo ungherese. Roma ha accettato di permettere che i sacerdoti facciano un giuramento di lealtà e ha nominato sei vescovi.
[Durante il Concilio Vaticano Secondo] . . . Si è impedito che si votasse uno schema sulla dichiarazione della libertà religiosa malgrado gli sforzi di oltre mille vescovi, con a capo i cardinali Albert Meyer di Chicago, Joseph Ritter di S. Louis, e Paul Émile Léger di Montreal.
11. Spiegate se i fondamenti della cristianità sono cristiani o no.
11 Il nostro esame di due veraci e autorevoli testimoni, la Bibbia e la storia, smascherano i fondamenti della cristianità. La prova è conclusiva: Non si basano sui princìpi di Gesù Cristo il Figlio di Dio, che disse: “Il mio regno non fa parte di questo mondo”. (Giov. 18:36) Con la sua dottrina della trinità, l’uso delle immagini e la pratica di bruciare gli eretici, la forzata conversione di nazioni e le alleanze coi governi politici, persino non cristiani, la cristianità rispecchia lo spirito di Babilonia e del suo dio, Satana il Diavolo.
12. Dovremmo preoccuparci per i problemi della cristianità?
12 Ora la sua condotta di ingerenza politica e compromesso sta per sopraffarla. I suoi problemi si fanno sempre più critici. Se la cristianità fosse veramente il dominio di Cristo, il suo regno sarebbe dunque un fallimento. Possiamo essere grati che i cristiani non debbano preoccuparsi della crisi e del fallimento della cristianità, ma possiamo impegnarci a parlare alle persone del vero regno di Cristo, che ora governa dal cielo e presto estenderà il suo dominio per governare l’intera terra con pace e unità.
13. A quali domande circa la cristianità resta da dare risposta?
13 Lo spazio ha permesso solo di menzionare l’altra maggiore divisione della cristianità, cioè il protestantesimo, ma nel nostro prossimo numero considereremo domande che potrebbero esser sorte nella vostra mente: Che dire del protestantesimo, la parte della cristianità che si separò nel sedicesimo secolo? Fu edificata su nuove fondamenta? e: la Riforma protestante ristabilì realmente la vera adorazione?
[Note in calce]
a Pubblicato dalla Watch Tower Bible and Tract Society, Brooklyn, New York (1963).
b Si veda la Cyclopædia di M’Clintock e Strong, Volume 7, pagina 45a. Anche The Encyclopedia Americana, edizione del 1929, Volume 2, pagina 250a.