Come star fermi in questo tempo della fine
“Comportatevi in maniera degna della buona notizia del Cristo . . . state fermi . . . per la fede della buona notizia, e non essendo per nulla spaventati dai vostri oppositori”. — Filip. 1:27, 28.
1. (a) Quale circostanza è esistita da che la prima coppia peccò, e chi vi è implicato? (b) Come Geova dirige le cose, e che cosa si compirà?
DAL giorno che Adamo ed Eva morsero il frutto proibito, il genere umano è stato sotto la pressione di Satana il Diavolo. Questo è accaduto perché, da quel giorno in poi, vi è stata accanita guerra fra Geova Dio e questo malvagio avversario. (Gen. 3:15) È stata una guerra che durante i secoli è aumentata di intensità. E oggi sta per raggiungere rapidamente il suo culmine. Vi è implicato ogni uomo, specialmente i servitori di Geova, poiché sono bersagli del Diavolo e dei suoi demoni. Se sei un servitore di Dio, sai quanto ciò sia vero. Dovresti anche sapere che, molto presto, questi malvagi scateneranno contro il popolo di Geova un grande attacco. È quanto fu predetto da Ezechiele con queste parole: “E [tu, Satana] dovrai salire contro il mio popolo Israele [i testimoni di Geova], come nuvole che coprano il paese. Accadrà nella parte finale dei giorni, e per certo ti condurrò contro il mio paese, acciocché le nazioni mi conoscano quando mi santificherò in te dinanzi ai loro occhi”. — Ezec. 38:16.
2. Che cosa dovrebbero fare ora i cristiani per avere protezione?
2 Com’è urgente, molto urgente, che ci accostiamo a Geova Dio e che ci rendiamo sempre più conto d’aver bisogno di lui per avere protezione in ogni circostanza della nostra vita quotidiana. Dovremmo far questo, proprio come un piccolo animale si tiene vicino alla madre per esser protetto quando è vicino qualche nemico nascosto. E, in quanto a noi cristiani, il nostro nemico nascosto è un ‘leone ruggente, che cerca di divorare qualcuno’ distruggendone la spiritualità o infrangendone l’integrità verso Dio. (1 Piet. 5:8) Dobbiamo apprezzare il bisogno d’avvicinarci a Geova, il nostro Protettore celeste.
3. Quale disposizione ha preso Geova per mantenere i cristiani spiritualmente forti, e quale ammonizione dà Paolo nella sua lettera agli Ebrei?
3 Per mezzo dell’organizzazione dello “schiavo fedele e discreto” di Geova, è stata provveduta da Dio una dieta molto utile ed equilibrata da renderci spiritualmente forti. (Matt. 24:45-47) Pensate! Cinque ‘pasti’ spirituali sono in programma ogni settimana in ciascuna delle più di 27.100 congregazioni in tutto il mondo. È non solo importante, ma imperativo, che non lasciamo che alcuna cosa ci impedisca di conformarci a questa disposizione delle adunanze. Paolo, nell’ammonizione che diede agli Ebrei, menzionò che dovremmo ritenere “la pubblica dichiarazione della nostra speranza senza vacillare” e considerarci “a vicenda per incitarci all’amore e alle opere eccellenti, non abbandonando la nostra comune adunanza, come alcuni ne hanno l’abitudine, ma incoraggiandoci l’un l’altro”. Notate che l’apostolo ammoniva vigorosamente i cristiani di millenovecento anni fa di non trascurare l’associazione con la congregazione, specialmente nel nostro giorno, “mentre vedete avvicinarsi il giorno”. Questo comune adunarci per prendere il nutrimento spirituale è assai più urgente per la nostra esistenza che non i tre regolari pasti che mangiamo giornalmente per il nostro sostentamento fisico. — Ebr. 10:23-25.
4. Oltre ad assistere alle adunanze, che cos’altro dovremo fare che ci sarà molto utile? Perché?
4 Non solo è utile assistere a tutte le adunanze di studio biblico, ma, ancor più importante è che vi prendiamo parte. Certo, parteciparvi significa prepararsi. Sotto questo aspetto, avete mai notato quale paragrafo della lezione de La Torre di Guardia ricordate più prontamente? Non ricordate di più quello, o quelli, che voi stesso avete commentato? La ragione è che questo paragrafo riceve una considerazione assai maggiore. L’avete studiato e meditato, potendovi fare così un buon commento. Inoltre, l’avete riferito verbalmente. In realtà avete esercitato la vostra mente sul pensiero del materiale di quel paragrafo assai più che sugli altri. La stessa cosa può dirsi delle scritture indicate dal paragrafo. L’informazione è ritenuta molto di più quando sono state lette le scritture indicate. La ragione è che avete preso il tempo di leggerle, analizzandone la relazione col soggetto in esame. Questo è molto utile per essere aiutato a ricordare l’informazione e farla vostra, oltre che per migliorare la vostra comprensione del soggetto.
5. Quanto è importante lo studio personale?
5 Il regolare studio personale della Bibbia è molto necessario, e dovremmo farlo così diligentemente come assistiamo alle adunanze. Per esempio, se riservate allo studio un certo tempo, forse solo quindici o venti minuti, non lasciate che altre cose interferiscano con questo programma. Questo nutrimento spirituale ci fortifica per superare i problemi quotidiani: al lavoro, nella casa e nel ministero di campo. Per giunta, ci aiuta a evitare molti problemi mediante l’applicazione di princìpi e leggi bibliche apprese dalla nostra lettura della Bibbia. Così sappiamo come usare la sapienza acquistata dalla Parola di Dio. (Prov. 2:10, 11) Tenete presente in ogni tempo che c’è una sola fonte da cui ci possiamo procurare forza spirituale, e questa è Geova. Al di là di questo, non possiamo portare a termine nulla senza il Suo spirito.
RICHIESTA A GEOVA
6. Possiamo chiedere, e attendere che le nostre preghiere siano esaudite? Quali sono le esigenze perché le preghiere siano udite favorevolmente?
6 Vi siete mai chiesto o avete mai pensato alla condiscendenza di Geova, che ci permette perfino di parlargli? Infatti, nella sua condiscendenza verso di noi, accetta le nostre richieste di guida e direttiva. Ce ne viene mostrata la rivelazione in Luca 11:10-13: Poiché “a chi bussa sarà aperto. . . . Se dunque voi, benché siate malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre che è in cielo darà spirito santo a quelli che glielo chiedono!” Com’è confortante sapere che possiamo appressarci a Geova e ottenere direttiva per mezzo del suo spirito santo e della sua Parola scritta! In un’ulteriore dichiarazione data sotto ispirazione a Giovanni, Dio ancora ci insegnò che udrà le nostre parole, qualunque cosa chiediamo secondo la sua volontà. “E questa è la fiducia che abbiamo verso di lui, che qualunque cosa chiediamo secondo la sua volontà, egli ci ascolta . . . se sappiamo che egli ci ascolta circa qualunque cosa chiediamo, sappiamo che avremo le cose chieste giacché le abbiamo chieste a lui”. (1 Giov. 5:14, 15) È molto soddisfacente sapere che possiamo aspettarci che egli ci conceda ciò che chiediamo finché questo è conforme alla sua volontà.
7. Possiamo attenderci che Geova conceda il perdono di sbagli e peccati?
7 Se abbiamo sbagliato, in quanto tutti facciamo sbagli, non include quanto sopra che facciamo a Geova la nostra richiesta di perdono? Non dovremmo dunque riconoscere che Egli perdonerà i nostri peccati? Se no, perché pregare? Com’è allora davvero confortante sapere che egli ascolta in effetti le nostre preghiere e che perdonerà le nostre trasgressioni.
8. (a) L’aiuto di chi possiamo cercare perché ci assista ad adempiere le assegnazioni? (b) Quale salutare modello di preghiera Gesù diede ai suoi discepoli? (c) È essa per chiedere l’aiuto e la guida di Geova quando si sta dinanzi alle prove?
8 Ogni qualvolta Geova, per mezzo della sua organizzazione, ci dà un’assegnazione, che può sembrar difficile o che possiamo perfino considerare al di là della nostra capacità di attuarla, invece di rifiutare tali privilegi non sarebbe meglio pregare prima Geova che ci aiuti? Certissimamente! Egli ascolta le nostre preghiere e le nostre richieste, “ode la preghiera dei giusti”. (Prov. 15:29) Ci invita a fargli richieste: “Le vostre richieste siano rese note a Dio”. (Filip. 4:6) Perché non pregare giornalmente? Gesù ce lo consiglia con queste parole: “Dacci oggi il nostro pane per questo giorno”, e ci dice di fare altre richieste. (Matt. 6:9-13) Questo pone un modello molto salutare e spirituale. La preghiera è un canale di cui possiamo servirci per parlare con il grande Creatore, Geova. Dovremmo avere piena fiducia che egli ci aiuterà e ci rafforzerà in ogni circostanza e situazione. Dovremmo quindi esser felici quando sopportiamo prove a favore del suo nome e a favore del nostro compito di ministri, proprio come Giacomo dichiara: “Felice l’uomo che continua a sopportare la prova; perché, essendo approvato, riceverà la corona della vita, che Geova ha promessa a quelli che continuano ad amarlo”. Quando veniamo a trovarci in circostanze difficili dobbiamo ricordare che non è Geova a provarci, perché ci vien detto che “coi mali Dio non può esser provato né egli stesso prova alcuno”. — Giac. 1:12, 13.
IL MODELLO DEI NOSTRI PENSIERI
9. Quanto è importante il modello dei nostri pensieri, e in tutti i nostri pensieri che cosa dovrebbe prevalere?
9 Tutti conosciamo il proverbio: “L’uomo è come pensa”. È quindi ovvio che i pensieri giusti con i quali riempire la nostra mente son quelli essenziali per la vita eterna. Non dovrebbe quindi la nostra attenzione essere rivolta alla speranza del Regno che Geova ci ha posta dinanzi? La cosa da fare è di badare dunque attentamente ai nostri interessi del Regno e di farne i nostri desideri personali. Questo è anche conforme alle parole di Gesù, che disse: “Continuate dunque a cercare prima il regno e la sua giustizia, e tutte queste altre cose vi saranno aggiunte”. (Matt. 6:33) Questo fu della massima importanza nella vita di Gesù. Egli ammonì i suoi seguaci di pensare in maniera simile millenovecento anni fa, e la stessa cosa si applica ora a noi.
10. (a) Che si richiede da noi onde stiamo fermi relativamente al ministero? A volte che cosa possiamo attenderci? (b) Dobbiamo predicare solo in condizioni favorevoli?
10 Avendo per prima il Regno nei nostri pensieri, penseremo al Regno e alla speranza che ci sta dinanzi, e in tal modo ne saremo rafforzati. Ciò distoglierà la nostra mente da noi stessi quando andremo incontro alla prigionia, sopportando persecuzione, difficoltà o dolore. Questo è essenziale se vogliamo star fermi e mantenere l’integrità a Geova. Star fermi nella vera adorazione quando il nostro ministero cristiano è messo in dubbio o è in pericolo è imperativo. (Eccl. 12:13) Possiamo attenderci che le autorità governative proibiscano la nostra predicazione della buona notizia del regno di Dio, o che cerchino di intimorirci come stanno già facendo in alcuni paesi. Dovrebbe questo farci abbandonare la nostra opera di ministero? La nostra conclusione dovrebbe essere la stessa a cui pervennero gli apostoli Pietro e Giovanni quando ebbero l’ordine di smetter di predicare in Gerusalemme. Essi ebbero il comando di non predicare più nel nome di Gesù. Furono anche fustigati prima d’esser rilasciati. Questo non li allontanò dalla loro fedele condotta. Invece, se ne andarono “rallegrandosi perché erano stati ritenuti degni d’esser disonorati a favore del suo nome. E ogni giorno, nel tempio e di casa in casa, continuavano senza posa a insegnare e a dichiarare la buona notizia intorno al Cristo, Gesù”. (Atti 5:40-42) L’apostolo Paolo nella sua seconda lettera a Timoteo pure richiama la nostra attenzione sullo stato del cristiano circa la pura adorazione: “Predica la parola, datti ad essa con urgenza in tempo favorevole, in tempo difficoltoso, . . . fa l’opera di evangelizzatore”. (2 Tim. 4:2, 5) Anche questo ci mostra che il cristiano deve continuare a star fermo senza tener conto se gli è stato proibito di compiere quest’opera di ministero o no. I testimoni di Geova predicheranno sia in circostanze ‘difficoltose’ che in circostanze favorevoli.
11. Quale particolare consiglio diede Gesù se esistono situazioni pericolose?
11 Comunque, in situazioni pericolose, si dovrebbe badare al miglior modo di compiere il proprio ministero. A questo riguardo, discrezione fu mostrata anche dalle parole di Gesù quando consigliò: “Vi mando come pecore in mezzo ai lupi; perciò mostratevi cauti come serpenti e innocenti come colombe”. (Matt. 10:16) Sì, è necessario non solo essere innocenti di cattive azioni e di compromettere la propria determinazione cristiana dinanzi a Geova, ma in alcuni casi anche d’esser cauti.
12. (a) Smetteranno i cristiani di tenere l’‘adunanza comune’ se saranno proscritti o se sarà loro proibito dalle autorità? (b) Quali misure precauzionali si possono prendere?
12 Quando si incontra opposizione, o si è perfino proscritti, è importante il nutrimento spirituale per la salute spirituale. Il consiglio di Paolo è sempre valido: ‘Non abbandonate la vostra comune adunanza’. È ovvio che può non essere permesso radunarsi in grandi congregazioni come abbiamo l’opportunità di fare nelle condizioni di libertà. Quando questo non è possibile, dovremmo essere confortati dalle parole di Gesù: “Dove due o tre persone sono radunate nel mio nome, io sono in mezzo a loro”. (Matt. 18:20) Questo dà vigoroso risalto al consiglio di radunarci anche in piccoli gruppi, forse in case private. Per giunta, assistendo a tali adunanze, può esser consigliabile arrivare al luogo dell’adunanza da soli o a due a due per evitar sospetti. L’importanza della comune adunanza è risultata essenziale in condizioni difficili e anche in condizioni buone. Può pure esser bene rinunciare a cantar cantici per non attirare l’attenzione.
13, 14. (a) Come possono continuare i cristiani a essere spiritualmente sani se non hanno nuova letteratura biblica? (b) Che dovrebbe fare chi fosse isolato o messo in carcere?
13 Che dire della letteratura? Supponete di non avere nuova letteratura biblica? Non sarebbe appropriato e giusto studiare qualunque cosa disponibile? Se non avete nessuna pubblicazione per lo studio biblico, rallegratevi di avere la Bibbia stessa. Se non avete la Bibbia, i cristiani ancora si aduneranno in comune per considerare le verità della Bibbia che ciascuno ricorda, al fine di rinfrescare e stimolare la loro mente. L’apostolo Pietro scrisse: “Desto le vostre chiare facoltà di pensare alla maniera d’un rammemoratore, affinché ricordiate le parole dette in precedenza dai santi profeti e il comandamento del Signore e Salvatore per mezzo dei vostri apostoli”. (2 Piet. 3:1, 2) Egli cercava di rafforzare i fratelli cristiani per i tempi difficili avvenire. In alcune zone esiste oggi lo stesso bisogno.
14 Supponete che uno sia isolato o in carcere e non abbia contatto con altri ministri? Sarebbe bene annotare tutte le scritture che si possano ricordare, e continuare quindi ad aggiungervene altre secondo che vengano in mente. Si potrebbero poi rivedere queste parole dell’Iddio Onnipotente per tenere la mente attiva e desta riguardo alle Sue esigenze indipendentemente dalle circostanze.
15. Come si può fare la predicazione se non si può compiere apertamente?
15 Per ciò che concerne la predicazione, se non si può fare apertamente, al fine di evitare il sospetto, si può andare a una casa in una zona e saltare a un’altra, e così via. Sarebbe ancora bene tenere una registrazione dell’interesse che si è trovato o di dove potrete fare la visita ulteriore, come si fa quando si lavora in zone sparse. La cosa importante è nutrire e aiutare quelli che accettano. Alcuni, dove le condizioni possono richiederlo, sono ricorsi a vari mezzi di travestirsi. Si potrebbe indossare un soprabito double face, e quando sorge poi una situazione sospetta, si potrebbe rovesciare il soprabito e non essere così identificato in quella particolare occasione. Sarebbe una manifestazione non di timore, ma piuttosto di buona strategia per evitar d’essere riconosciuti quando si è in pericolo.
16. Che dovrebbero fare i cristiani se riscontrassero di non poter compiere il ministero di porta in porta?
16 Quando è impossibile compiere il ministero di porta in porta, si può anche ricorrere alla testimonianza occasionale. Questo si fa in molti paesi in tutto il mondo. In parecchi luoghi, i veri ministri di Geova intavolano conversazione mentre attendono l’autobus o il treno, o sono in viaggio, o sono in giardini. Si può cominciare parlando delle condizioni del mondo o di qualche argomento amichevole, per indurre la persona alla conversazione. Una volta compresi i sentimenti della persona, si può quindi determinare quale sarebbe un buon soggetto per iniziare la conversazione. Anche qui è importante tornare a visitare e assistere chiunque sia sinceramente interessato nella Bibbia o nel giusto regno di Dio. Inoltre può esser necessario aver cura di evitare un laccio.
17. Dal momento che si riconosce che gli studi biblici costituiscono uno dei modi migliori per assistere le persone interessate, come questi possono essere tenuti?
17 Abbiamo appreso dall’esperienza che il modo più efficace d’assistere quelli che mostrano interesse è di studiare con loro la Bibbia. Per certo desideriamo continuare ovunque sia possibile questa essenziale parte del nostro ministero. In circostanze difficili, può esser necessario andare a casa di una persona in varie ore del giorno così che un’abitudine consueta non susciti sospetto. Senza dubbio, mentre questa persona interessata acquista conoscenza dell’importanza di predicare, annuncerà presto ad altri i meravigliosi provvedimenti di Dio per i fedeli. Questo può permettere di rivisitare altri interessati. Ciò offre l’opportunità di estendere di continuo il proprio ministero. Per certo questo è conforme all’ammonizione che Paolo diede a Timoteo poco tempo prima che finisse il proprio ministero terreno: “Il Signore mi stette vicino e mi infuse potenza, affinché per mezzo mio la predicazione fosse pienamente compiuta e tutte le nazioni la udissero; e fui liberato dalla bocca del leone”. — 2 Tim. 4:17.
COME STAR FERMI
18. Che cosa tenterà di compiere Satana in questo tempo? Quale forte espressione usò Pietro?
18 Tenete presente che l’originale Diavolo, Satana, tenterà di sedurre ora i cristiani come tentò la prima coppia umana sulla terra. Egli usa mezzi insidiosi e anche minacce per cercar di intimorire. Sappiamo che il leone si avvicina alla sua preda con un alto ruggito. In modo simile, Satana, per mezzo del nazionalismo o per mezzo di Babilonia la Grande, ruggirà ai veri cristiani, cercando di spaventarli perché facciano compromesso. Ma in tali circostanze, Pietro molto seriamente ammonisce: ‘Siate fermi’, e non divenite frustrati perdendo la fede, a causa delle minacce di persecuzione, flagelli o prigionia. — 1 Piet. 5:8-11.
19. (a) Dovremmo spaventarci quando ci troviamo dinanzi a una dura persecuzione? (b) Quale decisione dobbiamo prendere perché Geova conceda la sua benedizione, ed esaudisca le nostre preghiere?
19 Alcuni possono ragionare: “Io non potrei sopportare la dura persecuzione che i testimoni di Geova furono chiamati a subire in Germania; o gli attacchi immorali che le nostre donne cristiane hanno subìto nel Malawi”. Siamo confortati sapendo che Geova non permetterà che siamo sottoposti a più di quanto possiamo sopportare, come assicura I Corinti 10:13: “Egli non lascerà che siate tentati oltre ciò che potete sopportare, e con la tentazione farà anche la via d’uscita onde la possiate sopportare”. C’è comunque qualche cosa di molto importante che dobbiamo fare. È necessario prendere nella nostra mente la decisione di star fermi. Prima che la decisione sia presa, Geova può non agire o concedere la sua benedizione. A questo punto non c’è nulla da benedire. Comunque, dopo che abbiamo preso la nostra decisione favorevole, Geova ci dà quindi la forza di mantenere l’integrità. Veramente è appropriato che preghiamo, affinché la guida di Geova ci aiuti a prendere la decisione giusta. I fedeli servitori dell’Iddio Onnipotente sono sempre stati il bersaglio dei velenosi attacchi di Satana. Quelli che hanno mantenuto la fedeltà nell’afflizione tra i fedeli servitori dai giorni di Abele a quelli di Giovanni Battista, e anche i cristiani da allora in poi, ci sono posti dinanzi come esempi da imitare.
CHE COSA AIUTA I CRISTIANI A STAR FERMI?
20, 21. (a) Chi sono i nostri principali nemici? (b) Quale consiglio Paolo espresse agli Efesini per la loro protezione? (c) Da chi dobbiamo esplicitamente dipendere, anche se dobbiamo morire?
20 Prima di tutto, per essere aiutati a star fermi abbiamo bisogno della forza che solo Geova può provvedere. In secondo luogo, è importante riconoscere il capo dei nemici, Satana il Diavolo, e anche l’orda demonica sotto la sua giurisdizione. Allo scopo di aiutarci a riconoscere il provvedimento della forza per star fermi contro un arcinemico, possiamo guardare l’eccellente consiglio che Paolo sotto la guida dello spirito scrisse alla congregazione cristiana che viveva nella malvagia città di Efeso. Le informazioni del capitolo finale provvedono un’ammonizione molto specifica. Egli richiama l’attenzione sull’attacco dei nemici invisibili e nello stesso tempo addita la protezione. Nell’undicesimo versetto egli esorta i cristiani: “Rivestitevi della completa armatura di Dio affinché possiate star fermi contro le macchinazioni del Diavolo”. Non c’è nessun dubbio circa il nemico o il suo attacco. Possiamo vedere che le autorità mondane, i governi o altri strumenti agiscono al cenno di colui che è a capo di questo sistema di cose, Satana. (2 Cor. 4:4) A causa dei nostri tempi critici, Paolo informò che solo la completa armatura di Dio avrebbe provveduto protezione. I cristiani devono ‘rivestire la corazza della giustizia, e devono calzare i piedi con la buona notizia della pace’. Devono ‘prendere il grande scudo della fede, col quale potranno spegnere tutti i dardi infuocati del malvagio’. Devono anche ‘accettare l’elmo della salvezza, e la spada dello spirito, cioè la parola di Dio dedicandosi con ogni forma di preghiera e supplicazione alla preghiera in ogni occasione in spirito’. — Efes. 6:11-18.
21 In ultima analisi, possiamo vedere l’importanza che Paolo attribuì ai mezzi protettivi provveduti da Geova e quindi all’importanza della supplicazione nella preghiera in ogni occasione. I cristiani devono mantenersi desti così che non siano sopraffatti dalla persecuzione o dalla tentazione dell’avversario. La nostra completa fiducia che Geova ci custodisce, anche quando la nostra vita è in pericolo, dovrebbe sempre essere inflessibile, tenendo presente che l’uomo può solo uccidere il corpo; ma considerandola in questo modo, possiamo esser certi che Dio ci desterà. La fiducia di Paolo fu incrollabile, e questa è la ragione per cui, anche quando fu in catene a Roma, ammonì i cristiani di Efeso a star fermi nella loro fede.
22. Quale splendido consiglio confortante Paolo scrisse a quelli di Filippi? Queste parole si applicano oggi a noi?
22 Inoltre, mentre Paolo era prigioniero a Roma diede fervorosi ma fermi consigli a quelli di Filippi secondo cui essi pure potevano aspettarsi prove di fede, e questo lo spinse a scrivere: “Comportatevi in maniera degna della buona notizia del Cristo, . . . state fermi . . . per la fede della buona notizia, e non essendo per nulla spaventati dai vostri oppositori”. (Filip. 1:27, 28) Queste preziose parole sono di pari importanza per noi in questo “tempo della fine”.
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Il regolare studio personale della Bibbia è necessario se si vuole star fermi
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Per mezzo della preghiera ci accostiamo a Geova e acquistiamo forza per continuare a fare la sua volontà
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Quando siete in difficoltà, rivolgendo i vostri pensieri alla speranza che vi sta dinanzi siete aiutato a star fermo
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Quando vi trovate dinanzi all’opposizione, forse a una proscrizione, la comune adunanza, anche di piccoli gruppi, è importante per star fermi
Se si è in prigione per aver servito Dio, scrivendo tutte le scritture che si possono ricordare e poi rivedendole si è aiutati a star fermi