Chi s’interessa più di religione?
Sì No
Hai una religione? [] []
Ti interessa veramente? [] []
Ci sono buone probabilità che alla prima domanda abbiate risposto “sì”. La maggioranza darebbe questa risposta, poiché oltre due miliardi e mezzo di persone sono membri delle principali religioni del mondo. Milioni d’altri sono affiliati ad altre religioni o hanno credenze religiose.
Che dire però della seconda domanda: Ti interessa veramente? È una parte così importante e determinante della vostra vita che vi preoccupate di seguire la religione giusta?
Oggi molti mostrano scarso interesse per la religione. Non ne parlano tanto né permettono che influisca sensibilmente sulla loro vita. Che dire di voi? Se chiedessimo ai vostri vicini, compagni di lavoro o amici di scuola se pensano che voi vi interessiate di religione, cosa credete che risponderebbe la maggioranza?
SE NE INTERESSA LA MAGGIORANZA?
Considerando vari punti, potete capire meglio perché è difficile rispondere alla domanda ‘Chi s’interessa più di religione?’
Da un lato, c’è qualche indizio di considerevole interesse per la religione. Avete notato, ad esempio, quanti libri e articoli di giornale trattano argomenti religiosi? Uno scrittore fece questo commento sul mercato dei libri religiosi:
“Un tempo i librai vendevano libri religiosi alle persone religiose e non tenevano libri che parlassero in modo denigratorio della religione a meno che non fosse la religione dei ‘pagani’, che tutti sapevano non essere la vera religione ma idolatria e paganesimo. Ma ora i librai vendono anche libri di religione, e in crescente quantità, a persone non assidue alla chiesa che si chiedono come facciano le persone tradizionalmente religiose a ‘diventare così’, e si chiedono pure se non sarebbero più felici diventando anch’esse così”.
Per di più, c’è un altro evidente segno di vivo interesse per la religione che non può esservi passato inosservato: Gli uomini combattono e perfino si uccidono a causa della religione. Forse non ci avete pensato proprio in questi termini, ma è ciò che accade.
Ad esempio, che dire degli aspri combattimenti tra fazioni religiose nelle Filippine e nel Libano? Rammentate il conflitto fra buddisti e cattolici nel Vietnam? Né possiamo dimenticare i brutali scontri fra cattolici e protestanti in Irlanda, dove si spara o si fa saltare in aria la gente a causa della religione. Un recente dispaccio dell’Associated Press cominciava dicendo:
“Le religioni del mondo insegnano pace, giustizia e amore, eppure suscitano anche dedizione, lealtà, passioni e a volte, paradossalmente, la guerra. . . . ‘Guerre sanguinose e spietate sono ancora combattute nel nome di Dio’”.
Il fatto che si combatte nel nome della religione può far pensare che molti si interessino ancora vivamente della religione. Tuttavia, pensate veramente questo dei colleghi di lavoro, dei compagni di scuola o della maggioranza delle persone nella vostra comunità? Saprebbero dirvi accuratamente cosa insegna la loro religione, e perché?
Per esempio, nel 1977 Walter Kaufmann, professore di filosofia, scrisse in merito alla fede religiosa in un certo paese. Presentandovi la sua dichiarazione, ometteremo il nome del paese e l’identità degli scritti sacri da lui menzionati. Vedete se ciò che egli dice sarebbe valido qualora inseriste il nome del paese dove abitate e degli scritti religiosi che vi sono largamente seguiti:
“La maggioranza delle persone in [nome del vostro paese] non sa esattamente ciò che crede, non avendo mai riflettuto molto sulla cosa. Interrogate all’improvviso su ciò che credono, danno risposte che risalgono all’ultima volta che parlarono di tali soggetti, molti anni fa. Chi dice di credere nell’interpretazione letterale [dei suoi scritti sacri] non sa, nella maggioranza dei casi, qual è il contenuto [di questi scritti] e rimarrebbe piuttosto sorpreso se qualcuno glielo dicesse”.
Sì, da un lato sembra che la religione susciti “dedizione, lealtà, passioni e a volte, paradossalmente, la guerra” ma, d’altro lato, le persone in generale non sanno cosa insegna la loro religione, né si preoccupano di scoprirlo. — Confronta Romani 10:2.
Notate questo titolo di giornale:
RISVEGLIO RELIGIOSO CONTRADDETTO DAL RILASSAMENTO MORALE
Questo descrive abbastanza bene la situazione che vedete intorno a voi? Un sondaggio effettuato in tutti gli Stati Uniti indicò quanto segue: “La religione sta accrescendo la sua influenza sulla società, ma la morale perde la sua influenza. Il mondo secolare parrebbe offrire abbondanti prove che la religione non influisce molto sulla nostra vita”.
Né questa situazione esiste solo in qualche paese. In una nazione dopo l’altra la gente ammette d’essere fondamentalmente religiosa ma dimostra con la propria vita che la religione ha sempre meno influenza.
Una notizia proveniente dal Canada fa luce su una delle ragioni. Essa dice che le persone hanno una sostanziale fame spirituale, ma invece di soddisfare questa fame, le religioni principali causano “una grave ed estesa indigestione religiosa”. Un osservatore a una conferenza di vescovi cattolici canadesi deplorò la reazione tipica delle persone in generale:
“Oggi ognuno ha domande nel suo profondo intimo. Nella religione, nella chiesa, non si trovano le risposte. Sebbene io abbia fede, nella chiesa manca qualcosa”.
O forse avrete sentito commenti come quelli dell’uomo che preferiva farsi un giro in bicicletta piuttosto che assistere alle funzioni religiose: “Tanti predicatori lo fanno per i soldi. Oggi la predicazione è diventata un grosso affare”.
COSA SIGNIFICA?
Cosa significa tutto questo per voi e per la vostra famiglia?
È innegabile che oggi le passioni religiose possono ancora fomentare odio, omicidio e guerra. Ma oltre a ciò vi è la prova di crescente insoddisfazione nei confronti della religione. Molti hanno fame spirituale o il desiderio di adorare ma sono confusi e incerti rispetto alla religione. Forse si vergognano di apparire religiosi o pensano che la religione sia una questione troppo confusa. Vi sentite così?
O forse vi considerate molto religiosi. Vi interessate della vostra religione e siete convinti che è giusta. Ad ogni modo, ci sono buone ragioni per accettare l’invito a riflettere un po’ sul soggetto della religione giusta. Il libro The Great Religious Leaders (I grandi leaders religiosi) fa questa osservazione: “Sapendo cosa fa effettivamente la religione per l’individuo, e come i poteri personali aumentano con un’intelligente comprensione e accettazione della religione, la vita dovrebbe essere infinitamente più degna d’essere vissuta”.
Non solo la vera religione dovrebbe rendere ‘la vita più degna d’essere vissuta’, ma possiamo assicurarvi che è così, e i fatti lo mostrano! Tuttavia, prima che possiate essere d’accordo o meno con questa affermazione, vi invitiamo a riflettere ancora sul soggetto della vera religione. C’è solo una vera religione? Se c’è, come potete identificarla? E cosa può significare per voi?