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  • w82 15/10 pp. 16-20
  • ‘Felici voi quando vi perseguiteranno’

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  • ‘Felici voi quando vi perseguiteranno’
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1982
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  • Vedi anche
  • Bisogna aspettarsi la persecuzione
  • I primi cristiani furono perseguitati
  • Persecuzione negli “ultimi giorni”
  • I cristiani devono aspettarsi la persecuzione
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1982
w82 15/10 pp. 16-20

‘Felici voi quando vi perseguiteranno’

“Felici voi, quando vi biasimeranno e vi perseguiteranno per amor mio e mentendo diranno contro di voi ogni sorta di malvagità. Rallegratevi e saltate per la gioia, poiché la vostra ricompensa è grande nei cieli”. — Matteo 5:11, 12.

1-4. Quale esperienza potrebbe far sorgere domande circa il rallegrarsi sotto persecuzione?

POTETE davvero essere felici quando altri mentono sul vostro conto e cercano di farvi ogni sorta di cose malvage? Prendete il caso di una giovane donna che alcuni anni fa iniziò a studiare con i testimoni di Geova in Finlandia. Presto cominciò a rallegrarsi delle buone cose che imparava circa il proposito di Geova per l’umanità e ad apprezzare profondamente la sua bontà e il suo amore.

2 A un certo punto, però, il marito si oppose al suo studio della Bibbia, e quando la moglie rifiutò di smettere di studiare egli cominciò a reagire in modo violento. Infine si rivolse al tribunale chiedendo la separazione. Dopo un po’ la giovane donna fu cacciata di casa e costretta a lasciare i tre figli piccoli, incluso un bambino di appena un anno, affidati dal tribunale al padre. Perché? La madre li aveva forse trascurati? No. Anzi, il suo studio della Bibbia le aveva insegnato a essere una moglie e madre migliore.

3 Poche settimane dopo, il marito la fece prelevare con la forza dal luogo in cui lavorava e portare in un centro sanitario per farla dichiarare malata di mente e rinchiudere in un istituto psichiatrico. All’inizio il medico che la visitò rifiutò di fare una cosa simile, ma successivamente, dietro pressione del marito, firmò un ordine di ricovero. Nel frattempo la giovane, che intanto si era battezzata come testimone di Geova, era andata in un’altra città, dove consultò un altro medico. Dopo averla visitata, questi le rilasciò prontamente un certificato attestante la sua sanità di mente.

4 Ma questo non servì ad annullare l’ordine del primo medico. Perciò dovette rimanere nascosta per diverse settimane fino allo scadere dell’ordine di ricovero. A questo punto il primo medico rifiutò di emetterne un altro; così la sorella poté fare ritorno alla sua città. Col tempo il marito ottenne il divorzio sulla base della separazione esistente, e per decisione del tribunale i figli rimasero affidati al padre.

5, 6. (a) Questa o altre esperienze analoghe possono dare motivo di rallegrarsi? Perché? (Marco 10:29, 30) (b) Come mostrano le scritture citate, quali motivi di rallegrarsi ebbe Giobbe dopo essere stato perseguitato?

5 Secondo voi, un’esperienza del genere darebbe a qualcuno motivo di rallegrarsi? Certo nessuna moglie o madre sarebbe felice di essere cacciata di casa e di vedersi togliere i figli piccoli. Né si rallegrerebbe se persone care cercassero di farla rinchiudere in un istituto psichiatrico solo perché desidera studiare la Bibbia e metterne in pratica gli eccellenti princìpi. Ma notate per quale ragione Gesù dice di rallegrarsi in tali circostanze: “Rallegratevi e saltate per la gioia, poiché la vostra ricompensa è grande nei cieli”. — Matteo 5:12.

6 Sì, se il motivo della persecuzione è davvero, come disse Gesù nel versetto precedente, ‘per amor suo’, possiamo rallegrarci di avere l’opportunità di dar prova della nostra integrità verso Geova e di partecipare alla rivendicazione del suo nome, come fece Gesù. In tal modo dimostriamo che il Diavolo è un bugiardo quando pretende di poter allontanare tutti gli uomini da Dio. Schierandoci così dalla parte di Geova Dio gli facciamo piacere e, come illustra il caso di Giobbe, non mancheremo di essere ricompensati. — Giobbe 1:9, 10; 42:10-16; I Pietro 2:19, 20.

Bisogna aspettarsi la persecuzione

7. (a) Perché i cristiani possono aspettarsi la persecuzione? (b) Vale questo per tutti i cristiani o solo per alcuni?

7 Ma perché qualcuno dovrebbe essere perseguitato solo perché vuole studiare la Parola di Dio, la Bibbia, ed essere un cristiano? Gesù diede questa risposta: “Se il mondo vi odia, sapete che prima di odiare voi ha odiato me. Se faceste parte del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo. Ora poiché non fate parte del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo motivo il mondo vi odia. Tenete presente la parola che vi ho detta: Lo schiavo non è maggiore del suo signore. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma essi faranno contro di voi tutte queste cose a motivo del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato”. (Giovanni 15:18-21) Come mise in risalto l’apostolo Paolo nella sua seconda lettera ispirata a Timoteo, la persecuzione è qualcosa che i cristiani devono aspettarsi. Egli scrisse: “Tutti quelli che desiderano vivere in santa devozione riguardo a Cristo Gesù saranno anche perseguitati”. — II Timoteo 3:12.

8. Chi si nasconde in effetti dietro la persecuzione dei cristiani, e qual è il suo scopo?

8 Non dimentichiamoci che dietro la persecuzione c’è il grande oppositore, Satana il Diavolo. Il vostro deciso atteggiamento cristiano e il vostro amore per Geova Dio sono la prova che il Diavolo è un bugiardo, in quanto egli asserisce che nessuno ama veramente Dio, e che se qualcuno Lo serve, è solo per i vantaggi che può ricavarne. Satana si vantò che, se gli fosse stata data carta bianca, sarebbe riuscito ad allontanare Giobbe — e quindi anche tutti gli altri uomini — da Dio. (Giobbe 1:8-11; 2:3-5) Pur non essendo riuscito a infrangere l’integrità di Giobbe, il Diavolo non si è mai arreso. — II Corinti 4:4.

I primi cristiani furono perseguitati

9. Menzionate esempi scritturali indicanti i vari tipi di persecuzione che i primi cristiani dovettero affrontare?

9 Come aveva preavvertito Gesù, i primi cristiani furono perseguitati, a volte con accanimento. Molti furono scacciati dalle loro case e costretti a fuggire altrove, come avvenne nel caso della congregazione di Gerusalemme. (Atti 8:1) Altri, come l’apostolo Giovanni, furono mandati in esilio. (Rivelazione 1:9) L’apostolo Paolo e i suoi collaboratori nel ministero pubblico furono lapidati e fustigati. (Atti 14:19; 16:22) Molti dei primi cristiani furono imprigionati, alcuni vennero depredati dei loro beni e altri addirittura uccisi. (Colossesi 4:3; Filemone 9, 10; Ebrei 10:34; 13:3; Atti 12:1, 2) Ma si rallegravano, perché comprendevano pienamente il motivo per cui erano perseguitati.

10. Cosa mostra che nel primo secolo i seguaci di Cristo non si lasciarono intimidire dalla persecuzione?

10 Riuscì quella persecuzione a fermare o anche solo a far rallentare l’opera di ‘parlare di Dio e rendere testimonianza a Gesù’? No, perché i primi cristiani non si lasciarono intimidire. Il racconto di Atti 5:40-42 narra che i funzionari del Sinedrio giudaico “chiamarono gli apostoli, li fustigarono e ordinarono loro di smetter di parlare basandosi sul nome di Gesù, e li lasciarono andare”. Cosa fecero allora quei cristiani? “Questi se ne andarono perciò dalla presenza del Sinedrio, rallegrandosi perché erano stati ritenuti degni d’esser disonorati a favore del suo nome. E ogni giorno, nel tempio e di casa in casa, continuavano senza posa a insegnare e a dichiarare la buona notizia intorno al Cristo, Gesù”.

11. Come reagirono Pietro e Giovanni alle minacce rivolte loro?

11 Precedentemente gli apostoli Pietro e Giovanni erano stati portati davanti al Sinedrio perché avevano guarito uno zoppo e insegnato in base al nome di Gesù. Il racconto dice: “Allora [i governanti e gli anziani] li chiamarono e ingiunsero loro di non dire in nessun luogo alcuna espressione né d’insegnare in base al nome di Gesù. Ma, rispondendo, Pietro e Giovanni dissero loro: ‘Se è giusto dinanzi a Dio ascoltare voi anziché Dio, giudicatelo voi stessi. Ma in quanto a noi, non possiamo smettere di parlare delle cose che abbiamo viste e udite’. E, avendoli ulteriormente minacciati, li liberarono, giacché non trovarono nessun motivo per punirli e a causa del popolo”. — Atti 4:18-21.

12. Quale aiuto chiesero a Geova in preghiera gli apostoli e i discepoli mentre erano perseguitati?

12 Essi non si lasciarono intimorire dalle minacce. E il racconto mostra che gli apostoli e i discepoli pregarono appropriatamente non che Geova facesse cessare la persecuzione, ma che desse loro, mediante il suo spirito, la forza di continuare a dichiarare la sua parola con baldanza. E questo fu ciò che egli fece. — Atti 4:29, 31.

13. Secondo quello che scrisse Paolo ai filippesi, quali benefici produsse il suo imprigionamento a Roma?

13 L’imprigionamento di Paolo a Roma ebbe risultati positivi, come spiega egli stesso nella sua lettera ai filippesi: “Ora desidero che sappiate, fratelli, che le mie cose sono riuscite per il progresso della buona notizia anziché altrimenti, tanto che i legami della mia prigionia son divenuti di pubblica conoscenza in relazione con Cristo fra tutta la guardia pretoriana e tutti gli altri; e la maggioranza dei fratelli nel Signore, provando fiducia a motivo dei legami della mia prigionia, mostrano ancor più coraggio nel dichiarare la parola di Dio senza timore”. (Filippesi 1:12-14) Sì, la persecuzione di Paolo consentì di dare una migliore testimonianza, non solo a motivo della pubblicità e delle opportunità che gli si presentarono di dare testimonianza a funzionari di corte, ma anche perché altri cristiani furono in tal modo incoraggiati ad accrescere la loro attività.

Persecuzione negli “ultimi giorni”

14. Per quale motivo, disse Gesù, saremmo stati perseguitati oggi?

14 Come i profeti di Dio nell’antichità e Gesù Cristo e i suoi apostoli e discepoli nel primo secolo, così anche i cristiani che vivono negli “ultimi giorni” di questo sistema di cose possono aspettarsi di essere perseguitati. Gesù lo predisse come parte del “segno” composito della fine di questo sistema di cose, dicendo: “Quindi vi daranno alla tribolazione e vi uccideranno, e sarete odiati da tutte le nazioni a motivo del mio nome”. — Matteo 24:9.

15, 16. (a) Quale altra profezia riguardante i nostri giorni mostra che dobbiamo aspettarci persecuzione a motivo della nostra opera di testimonianza? (b) Quali domande verranno considerate?

15 In seguito Gesù indicò all’apostolo Giovanni ciò che i Suoi seguaci avrebbero potuto aspettarsi sulla terra dopo la nascita del regno celeste. Parlando in linguaggio figurato, egli disse: “Or quando il dragone [identificato al versetto 9 come “l’originale serpente, colui che è chiamato Diavolo e Satana”] vide che era stato scagliato sulla terra, perseguitò la donna [l’organizzazione universale di Dio] che aveva partorito il figlio maschio [il regno retto da Cristo]. . . . E il dragone si adirò contro la donna, e se ne andò a far guerra contro i rimanenti del seme di lei, che osservano i comandamenti di Dio e hanno l’opera di rendere testimonianza a Gesù”. — Rivelazione 12:13, 15-17.

16 Si è avverato ciò in questi “ultimi giorni”? In quali modi i veri cristiani hanno dovuto subire persecuzione nei nostri giorni, e come hanno potuto rallegrarsi nonostante ciò? Che effetto ha avuto la persecuzione su di loro e su molti osservatori? Queste domande saranno prese in considerazione nel prossimo articolo.

[Illustrazione a pagina 17]

Quelli che, come Giobbe, dimostrano che il Diavolo è un bugiardo saranno senz’altro ricompensati

[Illustrazione a pagina 19]

Pietro, Giovanni e altri primi cristiani non si lasciarono intimidire da funzionari che si opponevano all’opera affidata loro da Dio

[Illustrazioni a pagina 20]

‘Il dragone si adirò e andò a far guerra contro quelli che hanno l’opera di rendere testimonianza a Gesù’ — Rivelazione 12:15-17.

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