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Giovanni — Approfondimenti al capitolo 16Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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mediante me O “uniti a me”. La preposizione greca qui presente (en) in questo contesto può sia avere valore strumentale (“mediante”) che denotare un legame intimo e unità (“uniti a”). (Vedi approfondimento a Gv 10:38.)
Io ho vinto il mondo In questo contesto la parola greca kòsmos (“mondo”) si riferisce all’umanità intesa come ingiusta società lontana da Dio. Il termine “mondo” è usato con un’accezione simile in Gv 12:31; 15:19; 2Pt 2:5; 3:6; 1Gv 2:15-17 e 5:19. In generale, il modo in cui si comportano le persone di questo “mondo” e gli atteggiamenti che manifestano non sono in armonia con il volere di Dio esposto nelle Scritture (1Gv 2:16). Nell’ultima notte della sua vita terrena, Gesù poté giustamente dire: “Io ho vinto il mondo”. Trionfò sul mondo non diventando simile a esso, non permettendo che il modo di pensare e le azioni dell’ingiusta società umana lo influenzassero in qualche modo. Attraverso la sua fede, la sua lealtà e la sua integrità, Gesù dimostrò che “il governante del mondo”, Satana, non aveva “alcun potere” su di lui. (Vedi approfondimento a Gv 14:30.) Come si legge nella preghiera riportata nel capitolo 17 di Giovanni, Gesù affermò che né lui né i suoi discepoli facevano parte del mondo (Gv 17:15, 16). E quando fu processato davanti al procuratore romano Pilato, Gesù disse: “Il mio Regno non fa parte di questo mondo” (Gv 18:36). Oltre 60 anni dopo il processo di Gesù, Giovanni fu ispirato a scrivere: “Questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede” (1Gv 5:4, 5).
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