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Atti — Approfondimenti al capitolo 1Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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gettarono le sorti Quando dovevano prendere decisioni su questioni di vario tipo, i servitori di Geova dei tempi precristiani gettavano le sorti per comprendere la sua volontà (Le 16:8; Nu 33:54; 1Cr 25:8; Pr 16:33; 18:18; vedi Glossario, “sorti”). Nelle Scritture Greche Cristiane, questo è l’unico punto in cui si dice che i discepoli di Gesù siano ricorsi alle sorti. Le sorti furono gettate per aiutare i discepoli a decidere quale dei due uomini proposti avrebbe dovuto prendere il posto di Giuda Iscariota. I discepoli sapevano di avere bisogno della guida di Geova. Ciascuno dei 12 apostoli era stato nominato direttamente da Gesù, e lui li aveva nominati solo dopo aver trascorso un’intera notte a pregare il Padre (Lu 6:12, 13). È vero che “la sorte cadde su Mattia”, ma è degno di nota che prima i discepoli avevano analizzato vari passi scritturali e avevano pregato Geova chiedendogli in modo specifico di indicare loro la persona che lui aveva scelto (At 1:20, 23, 24). Comunque la Bibbia non fa menzione del fatto che, dopo la Pentecoste del 33, si gettassero le sorti per scegliere i sorveglianti e i loro assistenti o per decidere questioni importanti. Questo metodo non fu necessario una volta che lo spirito santo iniziò a operare sulla congregazione cristiana (At 6:2-6; 13:2; 20:28; 2Tm 3:16, 17). I sorveglianti venivano nominati non perché erano stati scelti gettando le sorti ma perché manifestavano il frutto dello spirito santo nella loro vita (1Tm 3:1-13; Tit 1:5-9). Anche in altre culture era comune gettare le sorti (Est 3:7; Gle 3:3; Abd 11). Ad esempio, i soldati romani tirarono a sorte le vesti di Gesù, come predetto in Sl 22:18. A quanto pare non lo fecero per adempiere una profezia biblica ma per ottenere un vantaggio personale (Gv 19:24; vedi approfondimento a Mt 27:35).
fu aggiunto al gruppo Cioè fu considerato alla stessa stregua degli 11 apostoli. Quando arrivò la Pentecoste, c’erano quindi 12 apostoli che potevano fungere da fondamenta dell’Israele spirituale. Mattia sarà stato uno dei “Dodici” che in seguito contribuirono a risolvere il problema relativo ai discepoli di lingua greca (At 6:1, 2).
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