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1 Corinti — Approfondimenti al capitolo 11Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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la Cena del Signore Questa espressione, che compare solo qui nelle Scritture Greche Cristiane, si riferisce alla celebrazione che il Signore Gesù Cristo istituì prima della sua morte il 14 nisan. Durante la Cena del Signore vengono utilizzati pane azzimo e vino, simboli del corpo e del sangue di Cristo. Matteo e Giovanni, che parteciparono alla prima celebrazione, misero per iscritto gli eventi che si verificarono in quell’occasione (Mt 26:17-30; Gv 13:1-38). Marco e Luca, pur non essendo presenti, aggiunsero altri particolari (Mr 14:17-26; Lu 22:7-39). Dando istruzioni alla congregazione di Corinto, Paolo fa luce su ulteriori aspetti relativi a questa celebrazione (1Co 10:16-22; 11:20-34). Stando al resoconto di Luca e di Paolo, Gesù disse ai discepoli: “Continuate a far questo in mio ricordo” (Lu 22:19; 1Co 11:24, 25). Altre traduzioni usano espressioni come “in rammemorazione di me” (Diodati) e “in memoria di me” (CEI). Per questo motivo la Cena del Signore è anche appropriatamente chiamata Commemorazione. Il suo obiettivo è quello di commemorare la morte di Gesù, l’unico evento che le Scritture comandano ai cristiani di celebrare.
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