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2 Corinti — Approfondimenti al capitolo 11Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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apostoli sopraffini Qui Paolo ricorre a un’espressione che può anche essere resa “superapostoli” o “sommi apostoli”. La usa con una vena di sarcasmo per riferirsi a quegli uomini arroganti che a quanto pare si consideravano superiori agli apostoli che Gesù stesso aveva scelto. Li definisce “falsi apostoli” perché in realtà erano ministri di Satana (2Co 11:13-15). Costoro insegnavano una loro versione della buona notizia riguardo a Cristo (2Co 11:3, 4). Inoltre sminuivano e calunniavano Paolo mettendo in discussione l’autorità di apostolo che Dio gli aveva concesso.
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