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1 Tessalonicesi — Approfondimenti al capitolo 5Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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Verificate Il verbo greco usato qui dall’apostolo Paolo potrebbe anche essere reso “mettete alla prova”. Significa esaminare e osservare attentamente qualcosa per capire se è autentico. Veniva utilizzato in relazione all’esame a cui erano sottoposti i metalli preziosi per testarne la purezza. Paolo usa lo stesso verbo in Ro 12:2 (vedi approfondimento), dove è reso “accertarvi”.
Verificate ogni cosa Questa espressione indica che i cristiani devono verificare che “ogni cosa” che accettano a livello dottrinale sia in armonia con la volontà di Dio. (Confronta At 17:11.) Nel versetto precedente Paolo ha espressamente detto: “Non disprezzate le profezie”. Questo ammonimento lascia intendere che i cristiani di Tessalonica dovevano verificare che le profezie in cui riponevano fede provenissero veramente da Dio. Nel I secolo alcuni discepoli di Cristo avevano il dono della profezia (Ro 12:6; 1Co 14:1-3). Gesù però aveva predetto che sarebbero comparsi anche falsi profeti (Mt 24:11, 24; Mr 13:22). I cristiani quindi dovevano valutare chi era a trasmettere la profezia (Mt 7:16-20) e capire se il contenuto era in armonia con le Scritture ispirate. Quando Paolo scrisse ai tessalonicesi (intorno al 50), probabilmente di tutte le Scritture Greche Cristiane solo il Vangelo di Matteo era già stato messo per iscritto. Pertanto, per stabilire se una profezia o un insegnamento proveniva veramente da Dio, ci si doveva affidare a un attento studio delle Scritture Ebraiche.
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