VANGELO SECONDO LUCA
1 Dal momento che in molti si sono accinti a compilare un resoconto dei fatti di cui noi siamo pienamente convinti,+ 2 così come ce li hanno tramandati coloro che dall’inizio sono stati testimoni oculari+ e servitori del messaggio,+ 3 ho deciso anch’io, avendo fatto accurate ricerche su ogni cosa a partire dalle origini, di metterteli per iscritto in ordine logico,+ illustre Teòfilo,+ 4 così che tu possa renderti conto fino in fondo di quanto sono certe le cose che ti sono state insegnate a voce.+
5 Al tempo di Erode,+ re della Giudea, c’era un sacerdote di nome Zaccarìa, della divisione di Abìa.+ Sua moglie discendeva da Aronne* e si chiamava Elisabetta. 6 Entrambi erano giusti agli occhi di Dio: camminavano infatti in modo irreprensibile seguendo tutti i comandamenti e le norme di Geova. 7 Ma non avevano figli, perché Elisabetta era sterile, e tutti e due erano avanti con gli anni.+
8 Ora Zaccarìa stava servendo davanti a Dio come sacerdote nel periodo assegnato alla sua divisione.+ 9 Secondo la consuetudine* del sacerdozio, venne il suo turno di entrare nel santuario di Geova+ per offrire l’incenso.+ 10 Fuori c’era tutto il popolo che pregava nell’ora in cui si offriva l’incenso. 11 E a Zaccarìa apparve l’angelo di Geova in piedi alla destra dell’altare dell’incenso. 12 Vedendolo, Zaccarìa ne fu turbato ed ebbe paura. 13 Ma l’angelo gli disse: “Non aver timore, Zaccarìa, perché la tua preghiera è stata udita con favore: tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu dovrai chiamarlo Giovanni.+ 14 Proverai gioia e felicità, e molti si rallegreranno della sua nascita,+ 15 perché lui sarà grande agli occhi di Geova.+ Tuttavia non dovrà bere né vino né altre bevande alcoliche,+ e sarà pieno di spirito santo prima ancora di nascere,*+ 16 e farà tornare molti dei figli d’Israele da Geova loro Dio.+ 17 Inoltre andrà davanti a Lui con lo spirito e la potenza di Elìa,+ per far diventare il cuore dei padri come quello di figli+ e ricondurre i disubbidienti alla saggezza dei giusti, così da preparare per Geova un popolo ben disposto”.+
18 Zaccarìa disse all’angelo: “Come posso esserne sicuro? Io sono vecchio, e anche mia moglie è avanti con gli anni”.+ 19 L’angelo gli rispose: “Io sono Gabriele,+ colui che sta al cospetto di Dio,+ e sono stato mandato a parlarti e ad annunciarti questa buona notizia. 20 Ma ecco, resterai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno,+ perché non hai creduto alle mie parole, che si adempiranno al tempo stabilito”. 21 Nel frattempo il popolo, che aspettava Zaccarìa, si meravigliava che si trattenesse così tanto nel santuario. 22 Quando uscì, Zaccarìa non era in grado di parlare loro, e capirono che nel santuario aveva visto qualcosa di soprannaturale.* Faceva loro dei segni, ma restava muto. 23 Completati i giorni del suo servizio sacro, tornò a casa sua.
24 Qualche tempo dopo, sua moglie Elisabetta rimase incinta, e si tenne nascosta per cinque mesi. Diceva: 25 “Ecco cosa ha fatto Geova per me in questi giorni! Mi ha rivolto la sua attenzione per eliminare la mia ragione di vergogna* fra gli uomini”.+
26 Quando lei era al sesto mese, l’angelo Gabriele+ fu mandato da Dio in una città della Galilea chiamata Nazaret, 27 da una vergine+ promessa in matrimonio a un uomo della casa di Davide che si chiamava Giuseppe; il nome della vergine era Maria.+ 28 Entrato, l’angelo le disse: “Buongiorno, grandemente favorita! Geova è con te”. 29 Ma a queste parole lei si turbò profondamente e si chiese cosa significasse tale saluto. 30 Allora l’angelo le disse: “Non aver timore, Maria, perché hai incontrato il favore di Dio. 31 Ecco, rimarrai incinta* e partorirai un figlio;+ dovrai chiamarlo Gesù.+ 32 Sarà grande+ e sarà chiamato Figlio dell’Altissimo.+ Geova Dio gli darà il trono di suo padre Davide,+ 33 e lui regnerà sulla casa di Giacobbe per sempre, e il suo Regno non avrà fine”.+
34 Maria però chiese all’angelo: “Com’è possibile, dato che non ho rapporti sessuali con un uomo?”+ 35 L’angelo le rispose: “Lo spirito santo verrà su di te,+ e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Per questa ragione colui che nascerà sarà chiamato santo,+ Figlio di Dio.+ 36 Ed ecco, anche la tua parente Elisabetta ha concepito un figlio, nella sua vecchiaia; lei che era chiamata sterile è al sesto mese, 37 perché niente di ciò che Dio dice è impossibile”.+ 38 Allora Maria disse: “Ecco la schiava di Geova! Mi accada proprio come hai detto”. Dopodiché l’angelo la lasciò.
39 In quei giorni dunque Maria partì e si recò in fretta nella regione montuosa, in una città di Giuda. 40 Entrata in casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. 41 Non appena Elisabetta udì il saluto di Maria, il bambino che aveva in grembo sobbalzò; ed Elisabetta fu piena di spirito santo 42 ed esclamò ad alta voce: “Benedetta sei tu fra le donne, e benedetto è il frutto del tuo grembo! 43 Come mai ho il privilegio di ricevere la visita della madre del mio Signore? 44 Ecco, non appena ho udito il tuo saluto, il bambino che porto in grembo ha sobbalzato per la gioia. 45 Felice colei che ha creduto, perché le cose che le sono state dette da parte di Geova si avvereranno completamente!”
46 E Maria disse: “La mia anima glorifica Geova,+ 47 e il mio spirito non può fare a meno di esultare in Dio, mio Salvatore,+ 48 perché egli ha rivolto lo sguardo all’umile condizione della sua schiava.+ Ecco, d’ora in poi tutte le generazioni mi dichiareranno felice,+ 49 perché il Potente ha fatto per me grandi cose, e santo è il suo nome,+ 50 e di generazione in generazione la sua misericordia è su quelli che lo temono.+ 51 Egli ha dato prova di grande potenza con il suo braccio;+ ha disperso quelli che sono superbi nei propositi del loro cuore.+ 52 Ha deposto dai troni i potenti+ e ha esaltato i modesti;+ 53 ha saziato con cose buone gli affamati+ e ha mandato via a mani vuote i ricchi. 54 È venuto in aiuto di Israele, suo servitore, ricordandosi della sua misericordia+ 55 nei confronti di Abraamo e dei suoi discendenti*+ in eterno, come disse ai nostri antenati”. 56 Maria rimase con Elisabetta circa tre mesi, poi tornò a casa.
57 Quando arrivò il tempo di partorire, Elisabetta diede alla luce un bambino. 58 E i vicini e i parenti udirono che Geova le aveva mostrato grande misericordia, e si rallegravano con lei.+ 59 L’ottavo giorno vennero a circoncidere il bambino,+ e volevano chiamarlo Zaccarìa come suo padre. 60 Ma la madre disse loro: “No! Si chiamerà Giovanni”. 61 Allora replicarono: “Nessuno dei tuoi parenti si chiama così”. 62 Quindi con dei cenni domandarono al padre come voleva che si chiamasse il bambino. 63 Lui chiese una tavoletta e scrisse: “Il suo nome è Giovanni”.+ E tutti si meravigliarono. 64 In quell’istante la sua bocca si aprì e la sua lingua si sciolse, e Zaccarìa iniziò a parlare+ lodando Dio. 65 Gli abitanti del vicinato furono presi dal timore, e nell’intera regione montuosa della Giudea si parlava di tutte queste cose. 66 E tutti quelli che le sentirono le custodirono nel loro cuore, dicendo: “Cosa diventerà mai questo bambino?” La mano di Geova, infatti, era davvero con lui.
67 E suo padre Zaccarìa fu pieno di spirito santo e profetizzò: 68 “Sia lodato Geova, l’Iddio d’Israele,+ perché ha rivolto la sua attenzione al suo popolo e lo ha liberato.+ 69 E ha suscitato per noi nella casa del suo servitore Davide+ un corno di salvezza+ 70 (proprio come, per bocca dei suoi santi profeti dell’antichità,+ aveva parlato 71 di una salvezza dai nostri nemici e dalla mano di tutti quelli che ci odiano),+ 72 al fine di mostrare misericordia ai nostri antenati e ricordarsi del suo santo patto,+ 73 cioè il giuramento che fece al nostro antenato Abraamo+ 74 di concederci, una volta liberati dalla mano dei nemici, il privilegio di rendergli sacro servizio senza timore, 75 con lealtà e giustizia, davanti a lui per tutti i nostri giorni. 76 Quanto a te, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo, perché andrai davanti a Geova per preparare le sue vie,+ 77 per dare al suo popolo conoscenza della salvezza mediante il perdono dei peccati,+ 78 grazie alla tenera compassione del nostro Dio. Con questa compassione un’alba ci visiterà dall’alto+ 79 per dare luce a quelli che giacciono nelle tenebre e nell’ombra della morte+ e per guidare i nostri passi lungo la via della pace”.
80 Il bambino crebbe e si fece forte nello spirito. E rimase nel deserto fino al giorno in cui si mostrò apertamente a Israele.
2 Ora in quei giorni Cesare Augusto emanò un decreto: tutta la terra abitata doveva essere censita. 2 (Questo primo censimento+ ebbe luogo quando Quirìnio era governatore della Siria.) 3 E tutti andavano a farsi registrare, ciascuno nella propria città. 4 Naturalmente anche Giuseppe+ salì dalla Galilea, dalla città di Nazaret, per recarsi in Giudea, nella città di Davide, che si chiama Betlemme;+ lui era infatti della casa e della famiglia di Davide. 5 Andò a farsi registrare insieme a Maria, che gli era stata data in matrimonio come promesso+ e che era ormai avanti nella gravidanza.+ 6 Mentre erano là, arrivò per lei il tempo di partorire. 7 E Maria diede alla luce suo figlio, il primogenito;+ lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia,+ perché non avevano trovato un posto in cui alloggiare.
8 In quella stessa regione c’erano anche dei pastori che dimoravano nei campi e che di notte facevano la guardia alle loro greggi. 9 Improvvisamente apparve loro l’angelo di Geova, e la gloria di Geova rifulse intorno a loro, e si spaventarono moltissimo. 10 Ma l’angelo disse: “Non abbiate paura, perché, ecco, vi annuncio la buona notizia di una grande gioia che tutto il popolo avrà. 11 Oggi infatti nella città di Davide+ vi è nato un salvatore,+ che è Cristo il Signore.+ 12 Questo sarà il segno per voi: troverete un bambino avvolto in fasce e adagiato in una mangiatoia”. 13 Improvvisamente ci fu con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste+ che lodava Dio e diceva: 14 “Gloria a Dio nei luoghi altissimi, e sulla terra pace+ fra gli uomini che egli approva!”
15 Quando gli angeli li lasciarono per tornare in cielo, i pastori si dicevano l’un l’altro: “Dobbiamo assolutamente andare a Betlemme a vedere quello che è accaduto e che Geova ci ha fatto sapere”. 16 E così si affrettarono e trovarono Maria, Giuseppe e il bambino, che era adagiato nella mangiatoia. 17 A quella vista, riferirono ciò che era stato detto loro riguardo al bambino. 18 E tutti quelli che ascoltavano il racconto dei pastori si meravigliavano; 19 e Maria custodiva tutte quelle parole, traendone conclusioni nel suo cuore.+ 20 Poi i pastori se ne andarono, glorificando e lodando Dio per tutte le cose che avevano sentito e visto, proprio come era stato detto loro.
21 Dopo otto giorni, quando fu il momento di circonciderlo,+ il bambino fu chiamato Gesù, il nome indicato dall’angelo prima che fosse concepito.+
22 Giunto poi il tempo della loro purificazione secondo la Legge di Mosè,+ lo portarono a Gerusalemme per presentarlo a Geova, 23 come è scritto nella Legge di Geova: “Ogni primogenito maschio* dev’essere consacrato a Geova”.+ 24 E offrirono un sacrificio secondo quanto dice la Legge di Geova: “Due tortore o due piccoli di piccione”.+
25 Ed ecco, a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone. Era un uomo giusto e devoto che aspettava la consolazione d’Israele,+ e lo spirito santo era su di lui. 26 Inoltre gli era stato divinamente rivelato dallo spirito santo che non sarebbe morto senza prima aver visto il Cristo di Geova.+ 27 Guidato dallo spirito, Simeone si recò al tempio. Quando i genitori vi portarono il piccolo Gesù per fare riguardo a lui quanto richiesto dalla Legge,+ 28 Simeone lo prese in braccio e lodò Dio dicendo: 29 “Ora, Sovrano Signore, tu lasci andare il tuo schiavo in pace+ proprio come hai detto, 30 perché i miei occhi hanno visto lo strumento di salvezza*+ 31 che hai preparato davanti a tutti i popoli,+ 32 luce+ per rimuovere il velo dagli occhi delle nazioni+ e gloria del tuo popolo Israele”. 33 E il padre e la madre del bambino si meravigliavano delle cose che venivano dette di lui. 34 Simeone poi li benedisse e, rivolgendosi a Maria, la madre, disse: “Ecco, questo bambino è stato designato per il cadere+ e il risorgere di molti in Israele+ e per essere oggetto di disprezzo+ 35 (quanto a te, una lunga spada ti trafiggerà),+ affinché siano svelati i ragionamenti di molti cuori”.
36 Ora c’era anche una profetessa di nome Anna, figlia di Fanuèl, della tribù di Àser, la quale era molto avanti negli anni. Dopo essersi sposata* aveva vissuto con il marito 7 anni, 37 ed era ormai una vedova di 84 anni. Non si assentava mai dal tempio, rendendo sacro servizio giorno e notte con digiuni e suppliche. 38 In quel momento si avvicinò e cominciò a ringraziare Dio, parlando del bambino a tutti quelli che aspettavano la liberazione di Gerusalemme.+
39 Dopo che ebbero fatto ogni cosa richiesta dalla Legge di Geova,+ tornarono in Galilea nella loro città, Nazaret.+ 40 E il bambino cresceva e diventava forte, avanzando in sapienza, e il favore di Dio era su di lui.+
41 Ora i suoi genitori avevano l’abitudine di andare tutti gli anni a Gerusalemme per la Festa della Pasqua.+ 42 Quando Gesù aveva 12 anni, salirono secondo la consuetudine della festa.+ 43 Terminati i giorni della festa, si rimisero in viaggio. Ma il ragazzo, Gesù, rimase a Gerusalemme, e i suoi genitori non se ne accorsero. 44 Pensando che fosse nel gruppo che viaggiava con loro, percorsero un giorno di cammino e poi cominciarono a cercarlo fra i parenti e i conoscenti. 45 Non trovandolo, però, tornarono a Gerusalemme e lo cercarono dappertutto. 46 Infine dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, intento ad ascoltarli e a far loro domande. 47 E tutti quelli che lo ascoltavano erano pieni di stupore per la sua comprensione delle cose e le sue risposte.+ 48 Quando lo videro, i suoi genitori rimasero sbalorditi. “Figlio”, gli disse sua madre, “perché ci hai trattato così? Ecco, tuo padre e io ti abbiamo cercato disperatamente!” 49 Ma lui rispose: “Perché mi cercavate? Non sapevate che devo stare nella casa del Padre mio?”+ 50 Comunque, non capirono quello che disse loro.
51 Dopodiché scese con loro e tornò a Nazaret, e rimase loro sottomesso.+ E sua madre custodiva nel cuore tutte quelle parole.+ 52 Intanto Gesù cresceva e progrediva in sapienza e nel favore di Dio e degli uomini.
3 Nel 15º anno del regno di Tiberio Cesare,* quando Ponzio Pilato+ era governatore della Giudea ed Erode+ governava la Galilea, suo fratello Filippo governava* l’Iturèa e la Traconìtide, e Lisània governava* l’Abilène, 2 ai giorni del capo sacerdote Anna e di Caiàfa,*+ la parola di Dio fu rivolta a Giovanni,+ figlio di Zaccarìa,+ nel deserto.+
3 Giovanni percorse dunque tutta la regione intorno al Giordano predicando il battesimo in simbolo di pentimento per il perdono dei peccati,+ 4 proprio come è scritto nel libro delle parole del profeta Isaia: “Voce di uno che grida nel deserto: ‘Preparate la via di Geova! Rendete diritte le sue strade.+ 5 Ogni valle dev’essere riempita, e ogni monte e ogni colle devono essere abbassati; le vie tortuose devono diventare diritte, e le strade accidentate devono diventare piane; 6 e tutti* vedranno la salvezza* di Dio’”.+
7 Pertanto alle folle che andavano da lui per essere battezzate diceva: “Razza di vipere, chi vi ha fatto credere di poter sfuggire all’ira futura?+ 8 Producete quindi frutti che dimostrino pentimento. Non cominciate a dire a voi stessi: ‘Per padre abbiamo Abraamo’, perché vi dico che Dio può suscitare figli ad Abraamo da queste pietre. 9 In realtà, la scure è già posta alla radice degli alberi. Ogni albero che non dà buoni frutti sarà dunque tagliato e gettato nel fuoco”.+
10 E le folle gli chiedevano: “Allora che cosa dobbiamo fare?” 11 Lui rispondeva loro: “Chi ha due tuniche* ne dia una a chi non ne ha, e chi ha da mangiare faccia lo stesso”.+ 12 Anche degli esattori di tasse vennero per essere battezzati,+ e gli domandarono: “Maestro, che cosa dobbiamo fare?” 13 Lui rispose loro: “Non pretendete* nulla di più della tassa stabilita”.+ 14 Pure dei soldati gli chiesero: “E noi cosa dobbiamo fare?” E disse loro: “Non maltrattate* né accusate falsamente nessuno,+ ma accontentatevi del vostro compenso”.
15 Ora fra il popolo c’era aspettativa, e tutti si chiedevano riguardo a Giovanni: “Che sia lui il Cristo?”+ 16 Giovanni rispose a tutti: “Io, da parte mia, vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, e io non sono degno di sciogliergli i lacci dei sandali.+ Lui vi battezzerà con spirito santo e con fuoco.+ 17 Ha in mano la pala per ventilare con cui pulire completamente la sua aia e raccogliere il grano nel suo granaio;* la pula, invece, la brucerà con fuoco inestinguibile”.
18 Giovanni dava inoltre molte altre esortazioni e dichiarava la buona notizia al popolo. 19 Ma Erode, essendo stato da lui aspramente rimproverato a motivo di Erodìade, moglie di suo fratello, e per tutte le azioni malvagie che aveva commesso, 20 aggiunse a tutti quei misfatti anche questo: rinchiuse Giovanni in prigione.+
21 Ora avvenne che, quando tutto il popolo si battezzava, si battezzò anche Gesù;+ e mentre pregava, il cielo si aprì+ 22 e lo spirito santo scese su di lui in forma corporea, come una colomba, e dal cielo venne una voce: “Tu sei mio Figlio, il mio amato Figlio. Io ti ho approvato”.+
23 Quando iniziò la sua opera, Gesù+ aveva circa 30 anni;+ era figlio, come si riteneva,
di Giuseppe,+
figlio di Eli,
24 figlio di Mattàt,
figlio di Levi,
figlio di Melchi,
figlio di Iannài,
figlio di Giuseppe,
25 figlio di Mattatìa,
figlio di Àmos,
figlio di Nàum,
figlio di Esli,
figlio di Naggài,
26 figlio di Maàt,
figlio di Mattatìa,
figlio di Semeìn,
figlio di Iosèc,
figlio di Ioda,
27 figlio di Ioanàn,
figlio di Resa,
figlio di Zorobabèle,+
figlio di Sealtièl,+
figlio di Neri,
28 figlio di Melchi,
figlio di Addi,
figlio di Cosàm,
figlio di Elmadàm,
figlio di Er,
29 figlio di Gesù,
figlio di Elièzer,
figlio di Iorìm,
figlio di Mattàt,
figlio di Levi,
30 figlio di Simeone,
figlio di Giuda,
figlio di Giuseppe,
figlio di Ionàm,
figlio di Eliachìm,
31 figlio di Melèa,
figlio di Menna,
figlio di Mattàta,
figlio di Nàtan,+
figlio di Davide,+
figlio di Òbed,+
figlio di Salmòn,+
figlio di Naassòn,+
figlio di Arni,
figlio di Ezròn,+
figlio di Giuda,+
figlio di Isacco,+
figlio di Abraamo,+
figlio di Tera,+
figlio di Nàhor,+
figlio di Reu,+
figlio di Èber,+
figlio di Sela,+
36 figlio di Cainàn,
figlio di Arpacsàd,+
figlio di Sem,+
figlio di Noè,+
figlio di Làmec,+
figlio di Ènoc,+
figlio di Iàred,+
figlio di Maalaleèl,+
figlio di Cainàn,+
figlio di Set,+
figlio di Adamo,+
figlio di Dio.
4 Poi Gesù, pieno di spirito santo, si allontanò dal Giordano, e fu condotto dallo spirito nel deserto+ 2 per 40 giorni, e là fu tentato dal Diavolo.+ In quei giorni non mangiò nulla, per cui, quando furono trascorsi, ebbe fame. 3 Allora il Diavolo gli disse: “Se tu sei figlio di Dio, comanda a questa pietra di diventare pane”. 4 Ma Gesù gli rispose: “È scritto: ‘L’uomo non deve vivere solo di pane’”.+
5 Il Diavolo lo condusse dunque su un monte e gli mostrò in un istante tutti i regni della terra abitata,+ 6 dopodiché gli disse: “Ti darò tutta questa autorità e lo splendore di questi regni, perché essa mi è stata data+ e io la do a chi voglio.+ 7 Perciò, se fai un atto di adorazione davanti a me, sarà tutta tua”. 8 Gesù gli rispose: “È scritto: ‘È Geova tuo Dio che devi adorare, e a lui solo devi rendere sacro servizio’”.*+
9 Allora il Diavolo lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul parapetto del tempio e gli disse: “Se tu sei figlio di Dio, buttati giù da qui,+ 10 perché è scritto: ‘Egli darà ai suoi angeli un comando riguardo a te affinché ti proteggano’, 11 e: ‘Ti porteranno sulle loro mani, così che il tuo piede non urti contro alcuna pietra’”.+ 12 Gesù gli rispose: “È detto: ‘Non devi mettere Geova tuo Dio alla prova’”.+ 13 E avendo concluso le sue tentazioni, il Diavolo lo lasciò, in attesa di un’altra occasione propizia.+
14 Ora Gesù tornò in Galilea+ nella potenza dello spirito,* e in tutto il paese circostante si diffuse la sua fama. 15 Inoltre cominciò a insegnare nelle loro sinagoghe, ed era tenuto in grande stima da tutti.
16 E andò a Nazaret,+ dove era cresciuto. Lì, com’era sua abitudine di Sabato, entrò nella sinagoga.+ Quando si alzò per leggere 17 e gli fu dato il rotolo del profeta Isaia, lo aprì e trovò il passo in cui era scritto: 18 “Lo spirito di Geova è su di me, perché egli mi ha unto per portare buone notizie ai poveri. Mi ha mandato ad annunciare la liberazione ai prigionieri e il recupero della vista ai ciechi, a rimettere in libertà gli oppressi,+ 19 a predicare l’anno del favore di Geova”.+ 20 Quindi riavvolse il rotolo, lo riconsegnò al servitore e si sedette, e gli occhi di tutti nella sinagoga erano fissi su di lui. 21 Allora cominciò a dire loro: “Oggi questo passo della Scrittura che avete appena ascoltato* si è adempiuto”.+
22 E tutti parlavano molto bene di lui ed erano pieni di meraviglia per il fascino* delle parole che uscivano dalla sua bocca.+ “Ma questo non è un figlio di Giuseppe?”,+ chiedevano. 23 E Gesù disse loro: “Sicuramente applicherete a me il detto: ‘Medico, cura te stesso!’, e direte: ‘Fa’ anche qui nella tua terra le cose che, come abbiamo sentito, sono state fatte a Capèrnaum!’”+ 24 Poi aggiunse: “In verità vi dico che nessun profeta è ben accetto nella sua terra.+ 25 Anzi, vi posso assicurare che in Israele c’erano molte vedove al tempo di Elìa, quando il cielo rimase chiuso per tre anni e sei mesi, e una grande carestia si abbatté su tutto il paese.+ 26 Eppure Elìa non fu mandato da nessuna di quelle donne, ma solo da una vedova di Sarèpta, nel paese di Sidóne.+ 27 In Israele inoltre c’erano molti lebbrosi al tempo del profeta Eliseo; eppure nessuno di loro fu purificato, ma solo Naàman il siro”.+ 28 Udendo queste cose, tutti quelli nella sinagoga si infuriarono;+ 29 quindi si alzarono e lo cacciarono dalla città, e lo portarono sul ciglio del monte* sul quale sorgeva la città con l’intenzione di buttarlo di sotto. 30 Ma lui sfuggì passando in mezzo a loro, e proseguì per la sua strada.+
31 Scese poi a Capèrnaum, città della Galilea. Lì insegnava alla gente di Sabato.+ 32 E si stupivano del suo modo d’insegnare,+ perché parlava con autorità. 33 Ora nella sinagoga c’era un uomo posseduto da uno spirito, un demonio impuro, il quale gridò:+ 34 “Ah! Che cosa vuoi da noi, Gesù il Nazareno?+ Sei venuto a distruggerci? So esattamente chi sei: il Santo di Dio!”+ 35 Ma Gesù lo rimproverò dicendo: “Taci, ed esci da lui!” Così, dopo aver gettato l’uomo a terra in mezzo ai presenti, il demonio uscì da lui senza fargli alcun male. 36 Allora tutti rimasero sbalorditi, e si dicevano l’un l’altro: “Che parole ha usato! Con autorità e potenza dà ordini agli spiriti impuri, e loro se ne vanno!” 37 E si faceva un gran parlare di lui in ogni angolo del paese.+
38 Dopo aver lasciato la sinagoga, Gesù entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone aveva la febbre alta, e gli chiesero di aiutarla.+ 39 Allora si chinò su di lei e ordinò alla febbre di lasciarla, e questa sparì. All’istante la donna si alzò e si mise a servirli.
40 Ma al tramonto tutti quelli che avevano malati di ogni genere glieli portavano. E lui, ponendo le mani su ciascuno di loro, li guariva.+ 41 Inoltre da molti uscivano demòni che gridavano e dicevano: “Tu sei il Figlio di Dio!”+ Ma, rimproverandoli, lui non permetteva loro di parlare,+ perché sapevano che era il Cristo.+
42 Fattosi giorno, uscì e andò in un luogo solitario.+ Le folle però si misero a cercarlo. Quando lo trovarono, provarono a trattenerlo perché non se ne andasse via, 43 ma lui disse loro: “Devo annunciare la buona notizia del Regno di Dio anche in altre città, perché è per questo che sono stato mandato”.+ 44 Quindi andò a predicare nelle sinagoghe della Giudea.
5 In un’occasione Gesù si trovava presso il lago di Gennèzaret,+ mentre la folla gli si accalcava intorno per ascoltare la parola di Dio. 2 E vide due barche ormeggiate alla riva del lago, mentre i pescatori erano scesi e stavano lavando le reti.+ 3 Salì su una delle barche, che era di Simone, e chiese a questi di allontanarsi un po’ da terra. Quindi si sedette, e dalla barca si mise a insegnare alle folle. 4 Finito di parlare, disse a Simone: “Va’ dove è profondo, e calate le reti”. 5 Simone però rispose: “Maestro, ci siamo dati da fare tutta la notte e non abbiamo preso nulla,+ ma al tuo comando calerò le reti”. 6 E quando lo fecero, presero una gran quantità di pesci, tanto che le reti iniziarono a rompersi.+ 7 Allora fecero segno ai loro compagni sull’altra barca perché venissero ad aiutarli; quelli vennero ed entrambe le barche furono riempite, al punto che cominciarono ad affondare. 8 Vedendo ciò, Simon Pietro si gettò ai piedi di Gesù e gli disse: “Allontanati da me, Signore, perché sono un peccatore”. 9 Infatti, a motivo di quella pesca, sia lui che quelli con lui erano sopraffatti dallo stupore, 10 e così anche Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo,+ che erano soci di Simone. Ma Gesù disse a Simone: “Smetti di aver timore. D’ora in poi prenderai uomini* vivi”.+ 11 E riportarono le barche a riva e, lasciata ogni cosa, lo seguirono.+
12 In un’altra occasione, mentre Gesù era in una delle città, ecco che un uomo pieno di lebbra lo vide e subito si inginocchiò con il viso a terra, implorandolo: “Signore, se tu vuoi, puoi purificarmi”.+ 13 E lui, stesa la mano, lo toccò dicendo: “Lo voglio! Sii purificato”. Immediatamente la lebbra sparì.+ 14 E ordinò all’uomo di non raccontarlo a nessuno.+ “Va’, però, e mostrati al sacerdote”, gli disse, “e fa’ un’offerta per la tua purificazione come stabilì Mosè,+ perché serva di testimonianza”.*+ 15 Ma le notizie su di lui si diffondevano sempre di più, e grandi folle si riunivano per ascoltare ed essere guarite dalle malattie.+ 16 Lui comunque spesso si ritirava in luoghi isolati per pregare.
17 Durante uno di quei giorni stava insegnando, e là seduti c’erano farisei e maestri della Legge venuti da ogni villaggio della Galilea e della Giudea e da Gerusalemme; e la potenza di Geova era con lui perché compisse guarigioni.+ 18 Ed ecco, degli uomini portavano un paralitico su una barella e cercavano il modo di farlo entrare per metterlo davanti a Gesù.+ 19 Non riuscendoci a causa della folla, salirono sul tetto e, da un’apertura fra le tegole, lo calarono giù con la barella, proprio in mezzo a quelli che erano di fronte a Gesù. 20 Vista la loro fede, Gesù disse: “Uomo, i tuoi peccati sono perdonati”.+ 21 Allora gli scribi e i farisei cominciarono a ragionare fra loro: “Chi è quest’uomo che dice bestemmie? Chi può perdonare i peccati, se non Dio soltanto?”+ 22 Ma Gesù, discernendo il loro ragionamento, rispose: “Cosa state rimuginando nel vostro cuore? 23 È più facile dire: ‘I tuoi peccati sono perdonati’, oppure: ‘Alzati e cammina’? 24 Ma perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha l’autorità sulla terra di perdonare i peccati...” — proseguì rivolto al paralitico — “io ti dico: ‘Alzati, prendi la tua barella e va’ a casa’”.+ 25 Immediatamente l’uomo si alzò davanti a loro, prese la barella su cui era stato disteso e se ne andò a casa, glorificando Dio. 26 Allora tutti furono colti dallo stupore+ e si misero a glorificare Dio, e pieni di timore dicevano: “Oggi abbiamo visto cose straordinarie!”
27 Successivamente Gesù uscì e vide un esattore di nome Levi seduto nell’ufficio delle tasse; gli disse: “Sii mio discepolo”.+ 28 E Levi, lasciata ogni cosa, si alzò e cominciò a seguirlo.+ 29 Poi preparò in casa sua un grande banchetto per Gesù; c’erano molti esattori di tasse e altri che mangiavano con loro.+ 30 Allora i farisei e i loro scribi si misero a mormorare, dicendo ai suoi discepoli: “Perché mangiate e bevete con esattori di tasse e peccatori?”+ 31 Gesù rispose loro: “Non sono quelli che stanno bene ad avere bisogno del medico, ma i malati.+ 32 Io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori, perché si pentano”.+
33 Gli dissero: “I discepoli di Giovanni digiunano spesso e offrono suppliche, e così fanno anche i discepoli dei farisei; i tuoi invece mangiano e bevono”.+ 34 Gesù disse loro: “Potete forse far digiunare gli amici dello sposo mentre lo sposo è con loro? 35 Ma verranno i giorni in cui lo sposo+ davvero non sarà più con loro;* sarà in quei giorni che digiuneranno”.+
36 Inoltre fece loro questi paragoni:* “Nessuno taglia un pezzo di stoffa da un vestito nuovo e lo cuce su uno vecchio; altrimenti la stoffa nuova strapperebbe il vestito vecchio, e la toppa presa dal vestito nuovo non si adatterebbe al vecchio.+ 37 E nessuno mette vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo romperebbe gli otri e uscirebbe fuori, e gli otri sarebbero da buttare. 38 Ma il vino nuovo si deve mettere in otri nuovi. 39 Dopo aver bevuto vino vecchio, nessuno vuole quello nuovo, perché dice: ‘Il vecchio è buono’”.
6 Un Sabato Gesù stava attraversando dei campi di grano, e i suoi discepoli coglievano e mangiavano le spighe,+ sgranandole con le mani.+ 2 Allora alcuni farisei dissero: “Perché fate ciò che non è lecito fare di Sabato?”+ 3 Ma Gesù rispose loro: “Non avete mai letto cosa fece Davide quando lui e i suoi uomini ebbero fame?+ 4 Entrò nella casa di Dio e gli furono dati i pani di presentazione, e lui li mangiò e li diede anche ai suoi uomini; eppure nessuno è autorizzato a mangiarne se non i soli sacerdoti”.+ 5 Poi disse loro: “Il Figlio dell’uomo è Signore del Sabato”.+
6 Un altro Sabato+ entrò nella sinagoga e cominciò a insegnare. E là c’era un uomo che aveva la mano destra paralizzata.*+ 7 Volendo trovare un pretesto per accusare Gesù, gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se avrebbe compiuto guarigioni di Sabato.+ 8 Lui comunque conosceva i loro ragionamenti,+ quindi disse all’uomo con la mano paralizzata:* “Alzati e mettiti al centro”. L’uomo si alzò e si mise là. 9 Dopodiché Gesù disse loro: “Vi chiedo: è lecito di Sabato fare del bene o del male, salvare una vita o sopprimerla?”+ 10 Dopo aver rivolto lo sguardo intorno, verso tutti loro, disse all’uomo: “Stendi la mano”. Lui lo fece, e la sua mano guarì. 11 Ma essi, fuori di sé dalla rabbia, cominciarono a discutere tra loro di cosa avrebbero potuto fare a Gesù.
12 Uno di quei giorni Gesù andò su un monte a pregare,+ e trascorse l’intera notte pregando Dio.+ 13 Quando si fece giorno chiamò i suoi discepoli e fra loro ne scelse 12, ai quali diede il nome di apostoli:+ 14 Simone (che chiamò anche Pietro), suo fratello Andrea, Giacomo, Giovanni, Filippo,+ Bartolomeo, 15 Matteo, Tommaso,+ Giacomo figlio di Alfèo, Simone detto “lo zelante”, 16 Giuda figlio di Giacomo, e Giuda Iscariota, quello che divenne traditore.
17 Poi scese con loro e si fermò in un luogo pianeggiante. C’era una gran folla di suoi discepoli oltre a moltissime persone provenienti da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dalla regione costiera di Tiro e Sidóne, che erano venute per ascoltarlo ed essere guarite dalle malattie.+ 18 Anche quelli tormentati da spiriti impuri venivano sanati. 19 E tutta la folla cercava di toccarlo,+ perché da lui usciva una potenza+ che guariva tutti.
20 E lui, alzati gli occhi sui suoi discepoli, disse:
“Felici voi che siete poveri,+ perché il Regno di Dio è vostro.+
21 “Felici voi che ora avete fame, perché sarete saziati.*+
“Felici voi che ora piangete, perché riderete.+
22 “Felici voi quando gli uomini vi odieranno,+ quando vi espelleranno,+ vi insulteranno* e screditeranno il vostro nome* a causa del Figlio dell’uomo.+ 23 Esultate in quel giorno e saltate dalla gioia, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande in cielo; infatti i loro antenati facevano queste stesse cose ai profeti.+
24 “Ma guai a voi che siete ricchi,+ perché avete già la vostra consolazione.+
25 “Guai a voi che ora siete sazi, perché avrete fame.
“Guai a voi che ora ridete, perché sarete afflitti e piangerete.+
26 “Guai a voi quando tutti gli uomini parleranno bene di voi,+ perché questo è il modo in cui i loro antenati trattavano i falsi profeti.
27 “Ma a voi che ascoltate, dico: continuate ad amare i vostri nemici, a fare il bene a quelli che vi odiano,+ 28 a benedire quelli che vi maledicono, a pregare per quelli che vi insultano.+ 29 A chi ti colpisce sulla guancia, porgi anche l’altra; e a chi ti toglie il mantello, non impedire di prendere anche la tunica.+ 30 Da’ a chiunque ti chiede,+ e a chi prende le tue cose non chiederle indietro.
31 “Inoltre, come volete che gli uomini facciano a voi, così fate* a loro.+
32 “Se amate quelli che vi amano, che lode vi meritate? Anche i peccatori amano quelli che li amano.+ 33 E se fate del bene a quelli che vi fanno del bene, che lode vi meritate? Anche i peccatori fanno lo stesso. 34 E se prestate a coloro da cui vi aspettate di riavere indietro qualcosa, che lode vi meritate?+ Anche i peccatori prestano ai peccatori per riavere indietro altrettanto. 35 Al contrario, continuate ad amare i vostri nemici, a fare il bene e a prestare senza sperare nulla in cambio;+ allora la vostra ricompensa sarà grande, e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è buono* con gli ingrati e i malvagi.+ 36 Continuate a essere misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.+
37 “Inoltre smettete di giudicare, e non sarete giudicati affatto;+ smettete di condannare, e non sarete condannati affatto. Continuate a perdonare, e sarete perdonati.+ 38 Continuate a dare,+ e vi sarà dato.+ Vi sarà versata nella piega della veste una quantità generosa, pigiata, scossa e traboccante, perché con la misura con la quale misurate sarà rimisurato a voi”.
39 Fece loro anche questi esempi: “Un cieco può forse guidare un altro cieco? Non cadranno entrambi in un fosso?*+ 40 L’allievo* non è al di sopra del suo maestro, ma chi viene istruito perfettamente sarà come il suo maestro. 41 Perché dunque guardi la pagliuzza nell’occhio di tuo fratello ma non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio?+ 42 Come puoi dire a tuo fratello: ‘Fratello, permettimi di togliere la pagliuzza che è nel tuo occhio’, mentre tu non vedi la trave che è nel tuo? Ipocrita! Prima togli la trave dal tuo occhio, e poi vedrai chiaramente come togliere la pagliuzza che è nell’occhio di tuo fratello.+
43 “Nessun albero buono produce frutti marci, e nessun albero marcio produce frutti buoni.+ 44 Infatti ogni albero si riconosce dai suoi frutti.+ Per esempio, non si colgono fichi dalle spine, né si raccoglie uva da un rovo. 45 L’uomo buono tira fuori dal buon tesoro del suo cuore ciò che è buono, ma l’uomo malvagio tira fuori dal suo malvagio tesoro ciò che è malvagio, perché è dall’abbondanza del cuore che la bocca parla.+
46 “Perché allora mi chiamate ‘Signore! Signore!’ ma non fate le cose che dico?+ 47 Chiunque viene da me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi dirò io a chi è simile:+ 48 è simile a un uomo che nel costruire una casa scavò e andò in profondità e pose le fondamenta sulla roccia. Poi ci fu una piena e il fiume investì quella casa, ma non riuscì a farla vacillare, perché era stata costruita bene.+ 49 D’altra parte, chi ascolta e non fa niente+ è simile a un uomo che costruì una casa senza le fondamenta. Quando il fiume la investì, la casa immediatamente crollò, e fu distrutta completamente”.
7 Dopo che ebbe finito di dire al popolo ciò che aveva da dire, Gesù entrò a Capèrnaum. 2 Ora un centurione aveva uno schiavo, a lui molto caro, che era gravemente malato e stava per morire.+ 3 Quando sentì parlare di Gesù, mandò da lui alcuni anziani dei giudei per chiedergli di venire a guarire il suo schiavo. 4 Questi andarono da Gesù e lo supplicarono con insistenza, dicendo: “Merita che tu faccia questo per lui, 5 perché ama la nostra nazione, ed è lui che ha costruito la nostra sinagoga”. 6 E Gesù andò con loro. Aveva quasi raggiunto la casa, quando il centurione mandò degli amici a dirgli: “Signore, non disturbarti, perché non merito di averti sotto il mio tetto.+ 7 È per questo che non mi sono considerato degno di venire da te. Ma di’ una parola e il mio servo guarirà. 8 Anch’io infatti sono sottoposto all’autorità di altri e ho dei soldati sotto di me, e a questo dico: ‘Va’!’, e lui va, e a un altro: ‘Vieni!’, e lui viene, e al mio schiavo: ‘Fa’ questo!’, e lui lo fa”. 9 A quelle parole Gesù si meravigliò e, rivoltosi alla folla che lo seguiva, disse: “Vi dico che nemmeno in Israele ho trovato una fede così grande”.+ 10 E quando coloro che erano stati mandati da lui tornarono a casa, trovarono lo schiavo in buona salute.+
11 Poco dopo Gesù si recò in una città chiamata Nàin; lo accompagnavano i suoi discepoli e una gran folla. 12 Quando fu vicino alla porta della città, ecco che veniva portato fuori un morto, figlio unico di una donna+ che per di più era vedova. Con lei c’era anche molta gente della città. 13 Vedendola, il Signore ne ebbe compassione+ e le disse: “Smetti di piangere”.+ 14 Si avvicinò e toccò la bara, e quelli che la portavano si fermarono. Poi disse: “Ragazzo, ti dico: alzati!”*+ 15 Il morto si mise a sedere e cominciò a parlare, e Gesù lo restituì a sua madre.+ 16 Pieni di timore, tutti cominciarono a glorificare Dio, dicendo: “Un grande profeta è sorto fra noi”,+ e: “Dio ha rivolto la sua attenzione al suo popolo”.+ 17 E questa notizia riguardo a Gesù si sparse in tutta la Giudea e in tutte le zone circostanti.
18 Ora Giovanni fu informato dai suoi discepoli in merito a tutte queste cose.+ 19 Pertanto chiamò due di loro e li mandò dal Signore a chiedergli: “Sei tu colui che deve venire,+ o dobbiamo aspettare un altro?” 20 Giunti da Gesù, gli uomini gli dissero: “Giovanni Battista ci ha mandato da te per chiederti se sei tu colui che deve venire o se dobbiamo aspettare un altro”. 21 In quella stessa ora Gesù guarì tanti che erano afflitti da malattie,+ gravi infermità e spiriti malvagi, e donò la vista a molti ciechi. 22 Quindi rispose loro: “Andate a riferire a Giovanni quello che avete visto e udito: adesso i ciechi vedono,+ gli zoppi camminano, i lebbrosi vengono purificati, i sordi sentono,+ i morti sono risuscitati e ai poveri viene annunciata la buona notizia.+ 23 Felice chi non trova motivo per dubitare di me!”*+
24 Quando i messaggeri di Giovanni se ne furono andati, Gesù si rivolse alle folle e, parlando di Giovanni, disse: “Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna agitata dal vento?+ 25 Allora che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito di abiti sontuosi?*+ Ecco, quelli che indossano vesti preziose e vivono nel lusso si trovano nei palazzi reali. 26 Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, e molto più di un profeta.+ 27 Egli è colui del quale è scritto: ‘Ecco, io mando davanti a te* il mio messaggero, il quale preparerà la tua via davanti a te’.+ 28 Vi dico che fra tutti coloro che siano mai nati da una donna non c’è nessuno maggiore di Giovanni, eppure il minore nel Regno di Dio è maggiore di lui”.+ 29 (Quando udirono queste parole, tutto il popolo e gli esattori di tasse dichiararono che Dio è giusto, dato che erano stati battezzati con il battesimo di Giovanni.+ 30 Ma i farisei e gli esperti della Legge respingevano la volontà* di Dio per loro,+ dato che non erano stati battezzati da lui.)
31 “A chi dovrei paragonare, dunque, gli uomini di questa generazione? A chi assomigliano?+ 32 Assomigliano a bambini seduti nella piazza, che gridano gli uni agli altri: ‘Abbiamo suonato il flauto per voi, ma non avete ballato; abbiamo cantato lamenti funebri, ma non avete pianto!’ 33 Allo stesso modo, è venuto Giovanni Battista, che non mangia pane né beve vino,+ e voi dite: ‘Ha un demonio’. 34 È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e voi dite: ‘Ecco un ghiottone e un gran bevitore di vino, amico di esattori di tasse e peccatori!’+ 35 Comunque, a dimostrare che la sapienza sia giusta* sono tutti i suoi figli”.+
36 Ora c’era un fariseo che continuava a invitarlo a mangiare da lui. Così Gesù entrò in casa sua e si mise a tavola.*+ 37 Ed ecco, una donna conosciuta nella città come peccatrice venne a sapere che Gesù stava mangiando nella casa del fariseo e portò una boccetta di alabastro contenente dell’olio profumato,+ 38 dopodiché si mise dietro di lui, ai suoi piedi. E piangendo gli bagnava i piedi con le lacrime, e glieli asciugava con i propri capelli. Inoltre glieli baciava teneramente, versandovi sopra l’olio profumato. 39 Di fronte a quella scena, il fariseo che l’aveva invitato pensò fra sé: “Se fosse un profeta, quest’uomo saprebbe chi è la donna che lo sta toccando, e che tipo di donna è, cioè una peccatrice”.+ 40 Allora Gesù gli disse: “Simone, ho qualcosa da dirti”. E lui: “Maestro, di’ pure!”
41 “Due uomini avevano un debito con un creditore: uno gli doveva 500 denari e l’altro 50. 42 Dal momento che i due non avevano la possibilità di pagare, generosamente il creditore condonò il debito a entrambi. Quindi, chi di loro lo amerà di più?” 43 Simone rispose: “Credo che sia quello al quale condonò il debito più grande”. E Gesù disse: “Hai giudicato correttamente”. 44 Poi, voltandosi verso la donna, disse a Simone: “Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua, ma tu non mi hai dato acqua per i miei piedi;+ questa donna invece mi ha bagnato i piedi con le sue lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. 45 Tu non mi hai baciato; questa donna invece, dal momento in cui sono entrato, non ha smesso di baciarmi teneramente i piedi. 46 Tu non mi hai versato olio sulla testa; questa donna invece mi ha versato olio profumato sui piedi. 47 Per questo motivo io ti dico che i suoi peccati, benché siano tanti,* sono perdonati,+ perché ha amato tanto.+ Ma colui al quale è perdonato poco ama poco”. 48 Quindi disse a lei: “I tuoi peccati sono perdonati”.+ 49 Quelli che erano a tavola con lui cominciarono a dirsi l’un l’altro: “Chi è quest’uomo che addirittura perdona i peccati?”+ 50 Ma Gesù disse alla donna: “La tua fede ti ha salvato;+ va’ in pace”.
8 Qualche tempo dopo Gesù viaggiava di città in città e di villaggio in villaggio, predicando e annunciando la buona notizia del Regno di Dio.+ Con lui c’erano i Dodici 2 e alcune donne che erano state liberate da spiriti malvagi e guarite da malattie: Maria detta Maddalena,+ da cui erano usciti sette demòni, 3 Giovanna+ moglie di Cuza (amministratore di Erode), Susanna e molte altre. Queste donne li servivano con i loro beni.+
4 Ora una grande folla di persone si era unita a quelli che solitamente andavano da lui di città in città, e Gesù parlò loro usando una parabola:+ 5 “Un seminatore uscì per seminare. Mentre seminava, alcuni semi caddero lungo la strada e furono calpestati, e gli uccelli del cielo li mangiarono.+ 6 Altri semi caddero sulla roccia e, dopo aver germogliato, si seccarono per mancanza di umidità.+ 7 Altri semi caddero fra le spine e, crescendo con loro, le spine li soffocarono.+ 8 Ma altri semi ancora caddero sul terreno buono e, dopo aver germogliato, produssero cento volte tanto”.+ Detto questo, Gesù esclamò: “Chi ha orecchi per ascoltare ascolti!”+
9 Ma i suoi discepoli gli domandarono quale fosse il significato di questa parabola.+ 10 Lui disse: “A voi è concesso* di capire i sacri segreti del Regno di Dio, ma per gli altri è in parabole,+ affinché, nonostante guardino, non vedano e, nonostante odano, non capiscano.+ 11 Ora questo è il significato della parabola. Il seme è la parola di Dio.+ 12 Quelli lungo la strada sono coloro che hanno udito, ma poi viene il Diavolo e porta via la parola dal loro cuore perché non credano e non siano salvati.+ 13 Quelli sulla roccia sono coloro che, quando odono la parola, l’accettano con gioia, ma non hanno radici: credono per un po’, ma al momento della prova si tirano indietro.+ 14 Quanto al seme caduto fra le spine, questi sono coloro che hanno udito ma, facendosi portare via dalle preoccupazioni, dalle ricchezze+ e dai piaceri di questa vita,+ vengono completamente soffocati e non arrivano a maturare.+ 15 Quanto a quello seminato sul terreno eccellente, questi sono coloro che, udita la parola con cuore integro e buono,+ la custodiscono e, perseverando, portano frutto.+
16 “Nessuno accende una lampada e poi la copre con un vaso o la mette sotto il letto; piuttosto la mette su un piedistallo, in modo che chi entra veda la luce.+ 17 Non c’è infatti niente di nascosto che non diventerà evidente, e nulla di accuratamente occultato che non si saprà mai e non verrà allo scoperto.+ 18 Perciò prestate attenzione a come ascoltate, perché a chi ha sarà dato dell’altro,+ ma a chi non ha sarà tolto anche quello che immagina di avere”.+
19 Ora sua madre e i suoi fratelli+ andarono da lui, ma non riuscivano ad avvicinarsi a motivo della folla.+ 20 Così gli fu riferito: “Tua madre e i tuoi fratelli sono qui fuori e vorrebbero vederti”. 21 Gesù rispose loro: “Mia madre e i miei fratelli sono questi che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica”.+
22 Un giorno Gesù salì insieme ai suoi discepoli su una barca. “Andiamo sull’altra riva del lago”, disse loro. E partirono.+ 23 Durante la traversata, Gesù si addormentò. Ma una burrasca si abbatté sul lago e cominciarono a imbarcare acqua, tanto da essere in pericolo.+ 24 Allora andarono a svegliarlo, dicendo: “Maestro! Maestro! Stiamo per morire!” Svegliatosi, Gesù rimproverò il vento e la furia delle onde. Questi si placarono, e ci fu una grande calma.+ 25 Quindi disse ai discepoli: “Dov’è la vostra fede?” Ma, pieni di timore e meraviglia, loro si dicevano l’un l’altro: “Chi è veramente quest’uomo, che addirittura dà ordini ai venti e all’acqua, e gli ubbidiscono?”+
26 E approdarono nella regione dei geraseni,+ che è sulla sponda opposta alla Galilea. 27 Quando Gesù scese a terra, gli venne incontro dalla città un indemoniato. Da tanto tempo l’uomo non indossava indumenti, e non stava in una casa, ma fra le tombe.+ 28 Non appena vide Gesù, gridò e gli si gettò ai piedi, e disse a gran voce: “Che cosa vuoi da me, Gesù, Figlio dell’Iddio Altissimo? Ti supplico, non tormentarmi!”+ 29 (Gesù, infatti, aveva ordinato allo spirito impuro di uscire dall’uomo. Parecchie volte* questo si era impossessato di lui,+ e in diverse occasioni l’uomo era stato legato con catene e ferri ed era stato messo sotto custodia, ma rompeva i legami, e il demonio lo conduceva in posti isolati.) 30 “Come ti chiami?”, gli chiese Gesù. “Legione”, rispose, perché in lui erano entrati molti demòni. 31 E lo imploravano di non ordinare loro di andarsene nell’abisso.+ 32 Dato che là sul monte c’era un grande branco di porci+ che pascolava, i demòni lo supplicarono di permettere loro di entrare nei porci, e lui acconsentì.+ 33 Allora uscirono dall’uomo ed entrarono nei porci, e il branco si lanciò dal precipizio* giù nel lago e annegò. 34 I guardiani dei porci, quando videro ciò che era accaduto, fuggirono e raccontarono il fatto in città e nelle campagne.
35 Quindi la gente uscì per vedere cos’era successo. Andarono da Gesù e, seduto ai suoi piedi,+ trovarono l’uomo dal quale erano usciti i demòni: era vestito ed era tornato in sé. Allora si spaventarono. 36 Quelli che avevano visto l’accaduto riferirono loro come l’indemoniato era stato sanato.* 37 E gli abitanti della circostante regione dei geraseni, in gran numero, chiesero a Gesù di andar via, perché erano in preda al timore. Perciò Gesù salì sulla barca per andarsene. 38 Tuttavia l’uomo dal quale erano usciti i demòni lo implorava di lasciarlo rimanere con lui, ma Gesù lo congedò, dicendogli:+ 39 “Torna a casa e di’ a tutti ciò che Dio ha fatto per te”. Così l’uomo se ne andò, raccontando per tutta la città quello che Gesù aveva fatto per lui.
40 Una volta tornato, Gesù fu accolto dalla folla, perché tutti lo stavano aspettando.+ 41 Ma, ecco, venne un uomo di nome Iàiro,* uno dei capi della sinagoga, il quale si gettò ai piedi di Gesù e si mise a supplicarlo di andare a casa sua+ 42 perché la sua unica figlia, che aveva circa 12 anni, era in fin di vita.
Lungo il cammino, le folle si accalcavano intorno a Gesù. 43 Ora c’era una donna che da 12 anni aveva una perdita di sangue+ e che nessuno aveva potuto guarire.+ 44 Si avvicinò a Gesù da dietro e gli toccò la frangia* del mantello:+ in quell’istante la perdita di sangue si fermò. 45 Allora Gesù chiese: “Chi mi ha toccato?” Dato che tutti dicevano di non essere stati loro, Pietro disse: “Maestro, le folle ti circondano e ti stanno addosso”.+ 46 Ma Gesù replicò: “Qualcuno mi ha toccato, perché so* che della potenza+ è uscita da me”. 47 Vedendo che il suo gesto non era passato inosservato, la donna si avvicinò tremante e si gettò ai piedi di Gesù, rivelando davanti a tutti perché lo aveva toccato e come era stata guarita all’istante. 48 Ma lui le disse: “Figlia, la tua fede ti ha sanato.* Va’ in pace”.+
49 Gesù stava ancora parlando, quando arrivò qualcuno dalla casa del capo della sinagoga che disse: “Tua figlia è morta! Non disturbare più il Maestro”.+ 50 A quelle parole, Gesù disse a sua volta a Iàiro: “Non aver paura. Solo abbi fede, e lei sarà salvata”.+ 51 Quando raggiunse la casa, non lasciò entrare nessuno con lui tranne Pietro, Giovanni e Giacomo, oltre al padre e alla madre della ragazzina. 52 Tutti piangevano e si battevano il petto in segno di dolore, ma lui disse: “Smettete di piangere,+ perché non è morta, ma dorme”.+ 53 Allora si misero a ridere di lui con disprezzo, perché sapevano che era morta. 54 Ma lui le prese la mano e disse: “Piccola, alzati!”*+ 55 Lo spirito+ tornò nella ragazzina e lei subito si alzò,+ e Gesù ordinò di darle qualcosa da mangiare. 56 I suoi genitori erano fuori di sé dalla gioia, ma lui raccomandò loro di non raccontare a nessuno quello che era accaduto.+
9 Gesù radunò quindi i Dodici e diede loro potenza e autorità su tutti i demòni+ e anche di guarire le malattie.+ 2 Li mandò poi a predicare il Regno di Dio e a compiere guarigioni, 3 e disse loro: “Non portatevi nulla per il viaggio, né bastone né bisaccia né pane né denaro, e non prendete una tunica di ricambio.*+ 4 Ma in qualunque casa entriate, rimanete là e di là partite.+ 5 E dovunque non vi ricevano, uscendo da quella città scuotete la polvere dai vostri piedi in testimonianza contro di loro”.+ 6 Quindi partirono e attraversarono il territorio di villaggio in villaggio, dichiarando la buona notizia e compiendo guarigioni dappertutto.+
7 Venuto a sapere tutto quello che stava accadendo, Erode era molto perplesso, perché alcuni dicevano che Giovanni era stato risuscitato dai morti,+ 8 mentre altri che era apparso Elìa, e altri ancora che era risorto uno degli antichi profeti.+ 9 Erode disse: “Giovanni l’ho decapitato.+ Ma allora chi è costui del quale sento dire queste cose?” Perciò cercava di vederlo.+
10 Al loro ritorno, gli apostoli raccontarono a Gesù tutto quello che avevano fatto.+ Quindi lui li prese con sé e insieme a loro si ritirò in una città chiamata Betsàida.+ 11 Ma le folle vennero a saperlo e lo seguirono. Lui le accolse benevolmente, cominciò a parlare loro del Regno di Dio e guarì quelli che avevano bisogno di cure.+ 12 Quando il giorno volgeva ormai al termine, i Dodici si avvicinarono e gli dissero: “Congeda le folle in modo che possano andare nei villaggi e nelle campagne dei dintorni a trovarsi alloggio e qualcosa da mangiare, perché qui siamo in un posto isolato”.+ 13 Ma lui disse: “Pensateci voi a dar loro qualcosa da mangiare”.+ Replicarono: “Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare del cibo per tutti loro”. 14 In effetti c’erano circa 5.000 uomini. Comunque lui disse ai suoi discepoli: “Fateli sedere in gruppi di una cinquantina di persone ciascuno”. 15 Fecero dunque così, e tutti si misero a sedere. 16 Presi i cinque pani e i due pesci, Gesù alzò gli occhi al cielo e li benedisse; poi li spezzò e li diede ai discepoli perché li distribuissero alla folla. 17 Tutti mangiarono a sazietà, dopodiché si raccolsero gli avanzi: 12 cesti.+
18 In seguito, mentre pregava da solo, i discepoli lo raggiunsero,* e lui chiese loro: “Chi sono io secondo le folle?”+ 19 Risposero: “Giovanni Battista. Altri però dicono Elìa, e altri ancora sostengono che sia risorto uno degli antichi profeti”.+ 20 Poi domandò loro: “Secondo voi, invece, chi sono?” Pietro rispose: “Il Cristo di Dio”.+ 21 Quindi, parlando in tono severo, Gesù ordinò loro di non dirlo a nessuno,+ 22 e aggiunse: “Il Figlio dell’uomo deve subire molte sofferenze, essere respinto dagli anziani, dai capi sacerdoti e dagli scribi, essere ucciso+ e il terzo giorno essere risuscitato”.+
23 E proseguì dicendo a tutti: “Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi sé stesso,+ prenda di giorno in giorno il suo palo di tortura e mi segua di continuo.+ 24 Infatti chi vuole salvare la propria vita la perderà, ma chi perde la vita per amor mio la salverà.+ 25 In realtà, di che vantaggio è per un uomo guadagnare il mondo intero se poi perde sé stesso o si rovina?+ 26 Se infatti qualcuno si vergogna di me e delle mie parole, il Figlio dell’uomo si vergognerà di lui quando verrà nella sua gloria e in quella del Padre e dei santi angeli.+ 27 Ma vi dico con piena certezza: alcuni di quelli che si trovano qui non moriranno* senza aver prima visto il Regno di Dio”.+
28 E così, circa otto giorni dopo aver pronunciato queste parole, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì su un monte a pregare.+ 29 Mentre pregava, il suo volto cambiò aspetto e le sue vesti diventarono di un bianco* sfolgorante. 30 Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa. 31 Questi erano apparsi in maniera gloriosa e parlavano della dipartita di Gesù, che si doveva compiere a Gerusalemme.+ 32 Pietro e quelli con lui erano storditi dal sonno, ma quando furono completamente svegli videro la sua gloria+ e i due uomini che erano insieme a lui. 33 E mentre questi si separavano da Gesù, Pietro gli disse: “Maestro, è bello che stiamo qui. Tiriamo su tre tende: una per te, una per Mosè e una per Elìa”. Non si rendeva conto di ciò che stava dicendo. 34 Ma mentre parlava si formò una nube che cominciò a coprirli con la sua ombra.+ Avvolti dalla nube, ebbero paura. 35 Poi dalla nube venne una voce+ che disse: “Questo è mio Figlio, l’Eletto.+ Ascoltatelo”.+ 36 E mentre si udiva ancora la voce, Gesù restò solo. Ma loro tacquero e in quei giorni non raccontarono a nessuno ciò che avevano visto.+
37 Il giorno seguente, quando scesero dal monte, una gran folla andò incontro a Gesù.+ 38 Ed ecco che dalla folla un uomo gridò: “Maestro, ti supplico, vieni a vedere mio figlio! È il mio unico figlio.+ 39 Ed ecco, uno spirito se ne impadronisce, e lui improvvisamente si mette a gridare. Lo spirito gli provoca convulsioni e gli fa venire la schiuma alla bocca, e a stento lo lascia dopo averlo tormentato.+ 40 Ho implorato i tuoi discepoli di espellerlo, ma non ci sono riusciti”. 41 Gesù rispose: “Generazione priva di fede e perversa,*+ fino a quando devo rimanere con voi e sopportarvi? Porta qui tuo figlio”.+ 42 Ma proprio mentre il ragazzo si avvicinava, il demonio lo gettò a terra e gli fece venire le convulsioni. Gesù però rimproverò lo spirito impuro, guarì il ragazzo e lo diede a suo padre. 43 E tutti rimasero sbalorditi di fronte alla maestosa potenza di Dio.+
In mezzo allo stupore generale per tutte le cose che faceva, Gesù disse ai suoi discepoli: 44 “Ascoltate attentamente e ricordate queste parole: il Figlio dell’uomo sarà consegnato* nelle mani degli uomini”.+ 45 Ma loro non afferravano il significato di ciò che diceva. Era loro nascosto perché non lo capissero, e avevano timore di chiedergli cosa volessero dire quelle parole.
46 Poi si misero a discutere su chi di loro fosse il più grande.+ 47 Sapendo cosa pensavano nel loro cuore, Gesù prese un bambino, lo fece stare accanto a sé 48 e disse loro: “Chiunque accoglie questo bambino per amor mio* accoglie anche me, e chiunque accoglie me accoglie anche colui che mi ha mandato.+ Infatti chi si comporta fra tutti voi come il minore, quello è grande”.+
49 Giovanni gli rispose: “Maestro, abbiamo visto un uomo che espelleva demòni usando il tuo nome e abbiamo cercato di impedirglielo, perché non ti segue* insieme a noi”.+ 50 Ma Gesù gli disse: “Non cercate di impedirglielo, perché chi non è contro di voi è per voi”.
51 Quando si avvicinava il tempo* della sua ascensione,+ Gesù decise fermamente* di andare a Gerusalemme.+ 52 Così mandò davanti a sé dei messaggeri. Questi partirono ed entrarono in un villaggio samaritano per fare i preparativi per il suo arrivo. 53 Gli abitanti, però, non lo accolsero amichevolmente,+ visto che intendeva andare a Gerusalemme. 54 Vedendo ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni+ chiesero: “Signore, vuoi che invochiamo un fuoco dal cielo che li annienti?”+ 55 Ma lui si voltò e li rimproverò. 56 E andarono in un altro villaggio.
57 Mentre erano in cammino, qualcuno gli disse: “Ti seguirò ovunque tu vada”.+ 58 Ma Gesù gli rispose: “Le volpi hanno tane e gli uccelli del cielo hanno nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare la testa”.+ 59 Poi disse a un altro: “Sii mio discepolo”. L’uomo rispose: “Signore, permettimi prima di andare a seppellire mio padre”.+ 60 Ma lui gli disse: “Lascia che i morti+ seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia in lungo e in largo il Regno di Dio”.+ 61 E un altro ancora disse: “Ti seguirò, Signore, ma prima permettimi di congedarmi da quelli della mia casa”.* 62 Gesù gli disse: “Nessuno che abbia messo mano all’aratro e guardi indietro+ è adatto per il Regno di Dio”.+
10 Dopo queste cose il Signore designò altri 70 e li mandò a due a due+ davanti a sé in ogni città e luogo in cui lui stesso doveva andare.+ 2 E disse loro: “La messe è grande, ma gli operai sono pochi. Implorate perciò il Signore della messe di mandare operai nella sua messe.+ 3 Andate. Ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi.+ 4 Non portate borsa per il denaro né bisaccia per il cibo né sandali,+ e non salutate nessuno lungo la strada.+ 5 In qualunque casa entriate, prima di tutto dite: ‘Questa casa abbia pace’.+ 6 E se c’è un amico della pace, la vostra pace si poserà su di lui. Altrimenti tornerà da voi. 7 Quindi restate in quella casa,+ mangiando e bevendo ciò che vi viene dato,+ perché l’operaio merita la sua paga.+ Non vi trasferite da una casa all’altra.
8 “Inoltre in qualunque città entriate e veniate accolti, mangiate ciò che vi offrono, 9 guarite i malati che ci sono e dite loro: ‘Il Regno di Dio si è avvicinato a voi’.+ 10 Ma in qualunque città entriate e non veniate accolti, andate nelle sue strade principali e dite: 11 ‘Scuotiamo contro di voi persino la polvere della vostra città che si è attaccata ai nostri piedi.+ Tuttavia sappiate questo: il Regno di Dio si è avvicinato’. 12 Vi dico che in quel giorno sarà più sopportabile per Sodoma che per quella città.+
13 “Guai a te, Corazìn! Guai a te, Betsàida! Se le opere potenti che sono state fatte in mezzo a voi+ fossero state fatte a Tiro e Sidóne, queste già da molto tempo si sarebbero pentite, vestendosi di sacco e sedendo nella cenere.+ 14 Perciò nel giudizio sarà più sopportabile per Tiro e Sidóne che per voi. 15 E tu, Capèrnaum,+ sarai forse innalzata fino al cielo? Scenderai nella Tomba!
16 “Chi ascolta voi ascolta me.+ E chi respinge voi respinge anche me. Inoltre chi respinge me respinge anche colui che mi ha mandato”.+
17 Quindi i 70 tornarono pieni di gioia e dissero: “Signore, anche i demòni ci sono sottoposti nel tuo nome”.+ 18 E lui disse loro: “Vedo Satana già caduto+ come un fulmine dal cielo. 19 Ecco, vi ho dato l’autorità di calpestare serpenti e scorpioni,+ e su tutta la potenza del nemico;+ e assolutamente nulla vi danneggerà. 20 Tuttavia, non rallegratevi del fatto che gli spiriti vi sono sottomessi, ma rallegratevi perché i vostri nomi sono stati scritti nei cieli”.+ 21 Allora si rallegrò nello spirito santo e disse: “Ti lodo pubblicamente, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto con cura queste cose ai saggi e agli intellettuali,+ ma le hai rivelate ai bambini. Sì, Padre, perché così hai voluto che fosse.+ 22 Ogni cosa mi è stata consegnata dal Padre mio, e nessuno conosce chi è il Figlio se non il Padre; e nessuno conosce chi è il Padre se non il Figlio+ e coloro ai quali il Figlio lo voglia rivelare”.+
23 Poi, rivolgendosi ai discepoli, disse loro in disparte: “Felici gli occhi che vedono le cose che voi vedete!+ 24 Infatti vi dico che molti profeti e re desiderarono vedere le cose che voi vedete ma non le videro,+ e udire le cose che voi udite ma non le udirono”.
25 Ora, ecco, un esperto della Legge si alzò per metterlo alla prova e chiese: “Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?”+ 26 Gesù disse: “Che cosa c’è scritto nella Legge? Cosa leggi?” 27 Lui rispose: “‘Devi amare Geova tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente’+ e ‘il tuo prossimo come te stesso’”.+ 28 Gesù gli disse: “Hai risposto bene. Continua a far questo e avrai la vita”.+
29 Ma volendo mostrarsi giusto,+ l’uomo chiese a Gesù: “Chi è davvero il mio prossimo?” 30 In risposta Gesù disse: “Un uomo che scendeva da Gerusalemme a Gèrico cadde vittima di briganti che lo spogliarono, lo picchiarono e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. 31 Per caso un sacerdote scendeva per quella stessa strada, ma quando vide l’uomo passò oltre dal lato opposto. 32 Anche un levita, quando giunse in quel punto e lo vide, passò oltre dal lato opposto. 33 Invece un samaritano+ che viaggiava su quella strada, quando fu lì e lo vide, si impietosì. 34 Allora andò da lui e fasciò le sue ferite, versandovi sopra olio e vino. Poi lo mise sulla sua bestia da soma, lo portò in una locanda e si prese cura di lui. 35 Il giorno dopo tirò fuori 2 denari, li diede al locandiere e gli disse: ‘Abbi cura di lui; e se spenderai qualcosa in più, te lo darò al mio ritorno’. 36 Chi di questi tre ti sembra che si sia comportato da prossimo+ nei confronti dell’uomo che cadde vittima dei briganti?” 37 L’uomo rispose: “Quello che agì con misericordia verso di lui”.+ Quindi Gesù gli disse: “Va’, e anche tu fa’ la stessa cosa”.+
38 Ora, mentre proseguivano il cammino, Gesù entrò in un certo villaggio. Qui una donna che si chiamava Marta+ lo ospitò a casa sua. 39 La donna aveva una sorella di nome Maria, che si mise a sedere ai piedi del Signore per ascoltare quello che diceva.* 40 Marta invece, che era distratta dalle molte faccende di cui si stava occupando, si avvicinò e gli disse: “Signore, non t’importa che mia sorella mi abbia lasciata da sola a sbrigare le faccende? Dille di venire ad aiutarmi”. 41 Il Signore le rispose: “Marta, Marta! Tu sei ansiosa e ti preoccupi di molte cose. 42 Eppure solo poche cose sono necessarie, o una sola.+ Dal canto suo, Maria ha scelto la parte buona,+ e non le sarà tolta”.
11 Ora Gesù si trovava in un certo luogo a pregare. Quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: “Signore, insegnaci a pregare, come ha fatto Giovanni con i suoi discepoli”.
2 Perciò lui disse loro: “Quando pregate, dite: ‘Padre, sia santificato il tuo nome.+ Venga il tuo Regno.+ 3 Dacci ogni giorno il nostro pane in base al bisogno quotidiano.+ 4 E perdona i nostri peccati,+ perché anche noi perdoniamo chiunque sia in debito con noi.+ E non farci cadere in tentazione’”.+
5 Poi disse loro: “Immaginate di avere un amico e di andare da lui a mezzanotte per dirgli: ‘Per favore, prestami tre pani, 6 perché è appena arrivato da me un amico che è in viaggio e non ho nulla da offrirgli’. 7 Ma quello da dentro risponde: ‘Smetti di darmi fastidio. La porta è già serrata e i miei bambini sono con me a letto. Non posso alzarmi e non posso darti niente’. 8 Io vi dico: se non basterà la loro amicizia a farlo alzare, di sicuro sarà per l’insistenza+ dell’amico che alla fine si alzerà per dargli ciò che gli occorre. 9 Perciò vi dico: continuate a chiedere+ e vi sarà dato, continuate a cercare e troverete, continuate a bussare e vi sarà aperto,+ 10 perché chiunque chiede riceve,+ e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto. 11 In effetti, quale padre fra voi, se il figlio chiedesse un pesce, invece di un pesce gli darebbe un serpente?+ 12 E se il figlio chiedesse un uovo, gli darebbe forse uno scorpione? 13 Se dunque voi, pur essendo malvagi, sapete dare doni buoni ai vostri figli, quanto più il Padre che è in cielo darà spirito santo a quelli che glielo chiedono!”+
14 In seguito Gesù espulse da un uomo un demonio che lo aveva reso muto.+ Uscito il demonio, il muto parlò, e le folle erano sbalordite.+ 15 Ma alcuni tra loro dissero: “Espelle i demòni per mezzo di Beelzebùb, capo dei demòni”.+ 16 Altri, per metterlo alla prova, gli chiedevano un segno+ dal cielo. 17 Conoscendo i loro pensieri,+ Gesù disse loro: “Ogni regno diviso al suo interno finisce in rovina, e una casa divisa al suo interno crolla. 18 Allo stesso modo, se anche Satana è in lotta contro sé stesso, come potrà restare in piedi il suo regno? E voi dite che io espello i demòni per mezzo di Beelzebùb! 19 Se io espello i demòni per mezzo di Beelzebùb, per mezzo di chi li espellono i vostri figli? È per questo che saranno proprio loro i vostri giudici. 20 Ma se è per mezzo del dito di Dio+ che io espello i demòni, allora il Regno di Dio vi ha davvero raggiunto.*+ 21 Quando un uomo forte e ben armato fa la guardia al suo palazzo, i suoi averi sono al sicuro. 22 Ma se viene affrontato e sconfitto da qualcuno più forte di lui, questi gli porta via tutte le armi in cui confidava e poi divide il bottino. 23 Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me disperde.+
24 “Quando uno spirito impuro esce da un uomo, se ne va per luoghi aridi in cerca di un posto in cui riposare e, non avendolo trovato, dice: ‘Tornerò nella mia casa, quella da cui sono uscito’.+ 25 Al suo arrivo trova la casa pulita e in ordine. 26 Allora va via e prende con sé altri sette spiriti più malvagi di lui, e insieme vi entrano e vi si stabiliscono. Così alla fine la situazione di quell’uomo è peggiore di prima”.+
27 Mentre diceva queste cose, una donna tra la folla gli gridò: “Felice il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!”+ 28 Ma lui disse: “No, felici piuttosto quelli che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica!”+
29 Con la gente che gli si affollava intorno, Gesù cominciò a dire: “Questa generazione è una generazione malvagia; cerca un segno,* ma non le sarà dato nessun segno eccetto il segno di Giona.+ 30 Infatti, proprio come Giona+ divenne un segno per i niniviti, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione. 31 Nel giudizio la regina del sud+ sarà risuscitata con gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché lei venne dai confini della terra per sentire la sapienza di Salomone. Eppure qui c’è più di Salomone.+ 32 Nel giudizio gli uomini di Nìnive saranno risuscitati con questa generazione e la condanneranno, perché loro si pentirono in seguito alla predicazione di Giona.+ Eppure qui c’è più di Giona. 33 Nessuno accende una lampada e poi la nasconde o la mette sotto un recipiente, ma su un piedistallo,+ in modo che chi entra veda la luce. 34 La lampada del tuo corpo è l’occhio. Se il tuo occhio è concentrato su una cosa sola, anche il tuo corpo sarà tutto luminoso;*+ se invece è invidioso, anche il tuo corpo sarà pieno di tenebre.+ 35 Bada perciò che la luce che è in te non sia tenebre. 36 Se dunque tutto il tuo corpo è luminoso, senza nessuna parte tenebrosa, sarà tutto luminoso come quando una lampada ti fa luce con il suo splendore”.
37 Dopo che Gesù ebbe detto queste cose, un fariseo lo invitò a pranzare con lui. Così Gesù andò a casa sua e si mise a tavola.* 38 Il fariseo, comunque, si sorprese vedendo che Gesù non si era lavato prima del pranzo.+ 39 Ma il Signore gli disse: “Ora, voi farisei pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma dentro siete pieni di avidità* e di malvagità.+ 40 Stolti! Chi ha fatto l’esterno non ha forse fatto anche l’interno? 41 Piuttosto, date come doni di misericordia ciò che viene da dentro, ed ecco che sarete puri in ogni cosa.*+ 42 Guai a voi, farisei, perché date la decima della menta, della ruta e di tutte le altre* erbe,*+ ma ignorate la giustizia* e l’amore di Dio! È vero che dovevate fare quelle cose, ma senza trascurare queste altre.+ 43 Guai a voi, farisei, perché amate sedervi nei primi posti nelle sinagoghe ed essere salutati nelle piazze!+ 44 Guai a voi, perché siete come quelle tombe* che non si vedono,+ su cui la gente passa senza rendersene conto!”
45 Uno degli esperti della Legge replicò: “Maestro, dicendo queste cose insulti anche noi”. 46 Quindi Gesù disse: “Guai anche a voi, esperti della Legge, perché gravate gli uomini di carichi difficili da portare, ma quei carichi voi non li toccate neanche con un dito!+
47 “Guai a voi, perché costruite tombe* per i profeti, quando in realtà furono proprio i vostri antenati a ucciderli!+ 48 Senza dubbio voi sapete ciò che fecero i vostri antenati, eppure approvate il loro operato, perché loro uccisero i profeti,+ e voi costruite le loro tombe. 49 È per questo che la sapienza di Dio ha detto: ‘Manderò da loro profeti e apostoli, e loro ne uccideranno e ne perseguiteranno alcuni,+ 50 perché il sangue di tutti i profeti sparso sin dalla fondazione del mondo sia imputato* a questa generazione,+ 51 dal sangue di Abele+ fino al sangue di Zaccarìa, ucciso fra l’altare e la casa’.+ Vi assicuro che sarà imputato* a questa generazione.
52 “Guai a voi, esperti della Legge, perché avete portato via la chiave della conoscenza. Voi non siete entrati, e ostacolate quelli che cercano di entrare!”+
53 Dopo che Gesù fu uscito da lì, gli scribi e i farisei cominciarono a metterlo sotto un’enorme pressione e a incalzarlo con molte altre domande 54 nella speranza di coglierlo in fallo in qualche sua affermazione.+
12 Nel frattempo si era radunata una folla di così tante migliaia di persone che ci si calpestava gli uni gli altri. Gesù si rivolse prima di tutto ai suoi discepoli dicendo: “Guardatevi dal lievito dei farisei, che è ipocrisia.+ 2 Comunque, non c’è nulla di accuratamente occultato che non sarà rivelato, e niente di segreto che non si verrà a sapere.+ 3 Perciò qualunque cosa diciate nelle tenebre sarà udito nella luce, e ciò che bisbigliate* nelle stanze private sarà predicato dalle terrazze. 4 Inoltre, a voi amici miei+ dico: non temete quelli che uccidono il corpo e poi non possono fare nient’altro.+ 5 Vi dirò io chi temere: temete Colui che, dopo aver ucciso, ha l’autorità di gettare nella Geènna.+ Ve lo dico, temete lui.+ 6 Cinque passeri non si vendono forse per due monete di piccolo valore? Eppure nemmeno uno di loro viene dimenticato da Dio.*+ 7 Quanto a voi, perfino i capelli della vostra testa sono tutti contati.+ Non abbiate paura: voi valete più di molti passeri.+
8 “Vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini,+ anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio.+ 9 Chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.+ 10 E chiunque dica una parola contro il Figlio dell’uomo sarà perdonato, ma chi bestemmia contro lo spirito santo non sarà perdonato.+ 11 Quando vi porteranno davanti ad assemblee pubbliche, funzionari governativi e autorità, non preoccupatevi di cosa direte in vostra difesa o di come lo direte, né di ciò che dichiarerete,+ 12 perché proprio in quel momento lo spirito santo vi insegnerà quello che dovrete dire”.+
13 Poi qualcuno tra la folla gli disse: “Maestro, di’ a mio fratello di dividere l’eredità con me”. 14 Gesù replicò: “Uomo, chi mi ha nominato giudice o arbitro fra voi due?” 15 Dopodiché disse loro: “Tenete gli occhi aperti e guardatevi da ogni forma di avidità,+ perché anche quando si è nell’abbondanza, la vita non dipende dalle cose che si possiedono”.+ 16 Quindi narrò loro questa parabola: “La terra di un ricco produsse bene, 17 tanto che lui cominciò a pensare: ‘Cosa posso fare ora che non so dove mettere i miei raccolti?’ 18 Allora disse: ‘Ecco cosa farò:+ demolirò i miei depositi e ne costruirò di più grandi, e vi ammasserò tutto il mio grano e tutti i miei beni. 19 Poi mi dirò: “Tu hai da parte molte cose buone, e per molti anni: prenditela comoda, mangia, bevi e divertiti”’. 20 Ma Dio gli disse: ‘Stolto, questa notte ti chiederanno la vita. E a quel punto chi si godrà le cose che hai accumulato?’+ 21 Questo è ciò che accadrà a chi accumula tesori per sé stesso ma non è ricco agli occhi di Dio”.+
22 Quindi disse ai suoi discepoli: “È per questo motivo che vi dico: smettete di essere ansiosi per la vostra vita, riguardo a quello che mangerete, o per il vostro corpo, riguardo a quello che indosserete.+ 23 Infatti, la vita vale più del cibo e il corpo più dei vestiti. 24 Prendete per esempio i corvi: non seminano né mietono, non hanno granai né depositi, eppure Dio li nutre.+ Voi non valete forse molto più degli uccelli?+ 25 Chi di voi, essendo ansioso, può allungare di un cubito la durata della propria vita? 26 Se dunque non potete fare nemmeno una cosa tanto piccola, a che serve essere ansiosi per le altre?+ 27 Riflettete su come crescono i gigli: non faticano né filano, eppure vi dico che nemmeno Salomone in tutta la sua gloria si adornò come uno di loro.+ 28 Quindi, se Dio veste così la vegetazione dei campi, che oggi c’è e domani viene gettata nel forno, quanto più vestirà voi, uomini di poca fede! 29 Smettete perciò di cercare cosa mangiare e cosa bere, e smettete di angosciarvi,+ 30 perché sono le nazioni del mondo che vanno all’affannosa ricerca di tutte queste cose, ma il Padre vostro sa che ne avete bisogno.+ 31 Piuttosto, continuate a cercare il suo Regno, e queste cose vi saranno date in aggiunta.+
32 “Non aver timore, piccolo gregge,+ perché il Padre vostro ha deciso di darvi il Regno.+ 33 Vendete i vostri possedimenti e fate doni di misericordia.+ Procuratevi delle borse per il denaro che non si consumino: un tesoro inesauribile nei cieli,+ dove il ladro non arriva e la tarma non distrugge. 34 Infatti, dov’è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore.
35 “Tenete le vostre vesti legate sui fianchi+ e le lampade accese,+ 36 e siate come uomini che aspettano il loro signore di ritorno*+ dal matrimonio,*+ così da aprirgli non appena arriva e bussa. 37 Felici quegli schiavi che il signore, quando viene, trova svegli! In verità vi dico che lui si legherà la veste sui fianchi e li farà mettere a tavola e, avvicinatosi, li servirà. 38 E se viene alla seconda vigilia, o addirittura alla terza, e li trova svegli, felici loro! 39 Ma sappiate questo: se il padrone di casa sapesse a che ora viene il ladro, non permetterebbe che la sua casa fosse scassinata.+ 40 Anche voi tenetevi pronti, perché il Figlio dell’uomo viene in un’ora che non vi aspettate”.+
41 Quindi Pietro chiese: “Signore, narri questa parabola solo a noi o a tutti?” 42 E il Signore disse: “Chi è in realtà l’economo fedele, il saggio, che il suo signore costituirà sui propri servitori per dar loro la loro porzione di cibo al tempo giusto?+ 43 Felice quello schiavo se il suo signore, quando verrà, lo troverà a far questo! 44 Con piena certezza vi dico: lo costituirà sopra tutti i suoi averi. 45 Ma se mai quello schiavo dicesse nel suo cuore: ‘Il mio signore tarda a venire’,+ e cominciasse a picchiare i servi e le serve, e a mangiare, a bere e a ubriacarsi,+ 46 il signore verrà in un giorno in cui lo schiavo non l’aspetta e in un’ora che non sa, e lo punirà con la massima severità, riservandogli ciò che meritano gli infedeli. 47 Quello schiavo dunque che ha capito la volontà del suo signore ma non si è preparato o non ha fatto secondo quanto gli era stato chiesto* sarà picchiato con molti colpi.+ 48 Ma chi non ha capito e per questo ha fatto cose per cui meriterebbe di essere picchiato riceverà pochi colpi. In realtà, a chiunque è stato dato molto sarà richiesto molto, e a colui al quale è stato affidato molto sarà richiesto più del solito.+
49 “Sono venuto ad accendere un fuoco sulla terra, e cos’altro posso desiderare se è già stato acceso? 50 Ma ho un battesimo+ con il quale devo essere battezzato, e finché non sarà compiuto sarò davvero angosciato!+ 51 Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, vi dico, piuttosto discordia.+ 52 Infatti d’ora in poi se in una casa ci saranno cinque persone, queste saranno divise: tre contro due, e due contro tre. 53 Saranno divisi: il padre contro il figlio e il figlio contro il padre, la madre contro la figlia e la figlia contro la madre, la suocera contro la nuora e la nuora contro la suocera”.+
54 Disse inoltre alle folle: “Quando vedete una nuvola che viene da ovest, subito dite: ‘Sta per arrivare un temporale’,* e infatti così succede. 55 E quando vedete che soffia un vento da sud, dite: ‘Farà caldo’, e così accade. 56 Ipocriti, sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai allora non sapete valutare questo particolare tempo?+ 57 Perché non giudicate da voi stessi ciò che è giusto? 58 Per esempio, quando vai da un funzionario insieme al tuo avversario in giudizio, datti da fare per risolvere la questione mentre sei in cammino, così che il tuo avversario non ti trascini davanti al giudice, il giudice non ti consegni all’ufficiale giudiziario e l’ufficiale giudiziario non ti metta in prigione.+ 59 Ti dico: di certo non uscirai di là finché non avrai pagato anche l’ultima monetina”.
13 In quell’occasione alcuni dei presenti riferirono a Gesù di quei galilei il cui sangue Pilato aveva mescolato con i loro sacrifici. 2 Lui replicò: “Pensate che quei galilei fossero peccatori peggiori di tutti gli altri galilei a motivo di ciò che è successo loro? 3 No, vi dico. Ma se non vi pentite, anche voi sarete tutti distrutti.+ 4 Oppure prendete il caso di quei 18 che sono rimasti uccisi nel crollo della torre di Sìloam:* pensate che avessero una colpa più grande di tutti gli altri abitanti di Gerusalemme? 5 No, vi dico. Ma se non vi pentite sarete tutti distrutti, come loro”.
6 Quindi narrò questa parabola: “Un uomo aveva un fico piantato nella sua vigna; andò a cercarvi dei frutti, ma non ne trovò.+ 7 Allora disse al vignaiolo: ‘Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su questo fico ma non ne trovo. Taglialo! Perché deve occupare la terra inutilmente?’+ 8 Il vignaiolo gli rispose: ‘Signore, lascialo stare un altro anno, così che io possa zappare la terra intorno e concimarlo. 9 Se in futuro produrrà dei frutti, bene; altrimenti lo taglierai’”.+
10 Una volta, di Sabato, Gesù stava insegnando in una sinagoga. 11 Ed ecco, c’era una donna che da 18 anni era posseduta da uno spirito che la faceva stare male: era tutta ricurva e non riusciva a star dritta in nessun modo. 12 Quando la vide, Gesù le si rivolse dicendo: “Donna, sei liberata dalla tua infermità”.+ 13 Poi pose le mani su di lei, e all’istante lei si raddrizzò e cominciò a glorificare Dio. 14 Per tutta risposta il capo della sinagoga, contrariato dal fatto che Gesù aveva guarito di Sabato, disse alla folla: “Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare.+ Venite perciò a farvi guarire in quei giorni, e non di Sabato”.+ 15 Ma il Signore gli rispose: “Ipocriti,+ non è forse vero che tutti voi di Sabato slegate il vostro toro, o l’asino, e lo portate fuori dalla stalla per abbeverarlo?+ 16 E questa donna, che è una figlia di Abraamo e che Satana ha tenuto legata per ben 18 anni, non doveva essere liberata dalla sua prigionia di Sabato?” 17 Dopo che ebbe detto queste cose, tutti i suoi oppositori si vergognarono. L’intera folla invece si rallegrava di tutte le cose meravigliose che faceva.+
18 Quindi Gesù proseguì dicendo: “A cosa è simile il Regno di Dio? A cosa posso paragonarlo? 19 È simile a un granello di senape che un uomo prese e piantò nel suo orto, e che crebbe fino a diventare un albero, sui cui rami fecero il nido gli uccelli del cielo”.+
20 Disse ancora: “A cosa posso paragonare il Regno di Dio? 21 È simile al lievito che una donna prese e impastò con tre grosse misure di farina, finché l’intera massa fu fermentata”.+
22 E viaggiava di città in città e di villaggio in villaggio, insegnando e continuando il suo viaggio verso Gerusalemme.+ 23 Ora un uomo gli chiese: “Signore, sono pochi quelli che vengono salvati?” Lui disse loro: 24 “Fate ogni sforzo per entrare per la porta stretta,+ perché vi dico che molti cercheranno di entrare ma non ci riusciranno. 25 Quando il padrone di casa si alzerà e serrerà la porta, voi starete fuori e busserete. ‘Signore, aprici!’,+ direte, ma lui vi risponderà: ‘Non so di dove siete’.+ 26 Allora comincerete a dire: ‘Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza, e tu hai insegnato nelle nostre strade principali’.+ 27 Ma lui vi risponderà: ‘Non so di dove siete. Andatevene via da me, tutti voi che praticate l’ingiustizia!’ 28 Là piangerete e digrignerete i denti, quando vedrete Abraamo, Isacco, Giacobbe e tutti i profeti nel Regno di Dio, ma voi stessi gettati fuori.+ 29 Inoltre dall’oriente e dall’occidente, dal settentrione e dal meridione verranno e si metteranno a tavola nel Regno di Dio. 30 Ed ecco, ci sono ultimi che saranno primi, e primi che saranno ultimi”.+
31 In quella stessa occasione alcuni farisei andarono da lui e gli dissero: “Parti, va’ via di qui, perché Erode vuole ucciderti”. 32 Ma Gesù rispose loro: “Andate a dire a quella volpe: ‘Ecco, scaccio demòni e compio guarigioni oggi e domani, e il terzo giorno avrò finito’. 33 Comunque devo proseguire oggi, domani e il giorno seguente, perché non può essere che un profeta venga messo a morte fuori da Gerusalemme.+ 34 Gerusalemme, Gerusalemme, tu che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti vengono mandati!+ Quante volte avrei voluto radunare i tuoi figli come la chioccia raduna i suoi pulcini sotto le ali! Ma voi non avete voluto.+ 35 Ecco, la vostra casa viene abbandonata e lasciata nelle vostre mani.+ Vi dico che non mi vedrete più finché non direte: ‘Sia benedetto colui che viene nel nome di Geova!’”+
14 Un Sabato Gesù andò a mangiare a casa di un capo dei farisei.+ I presenti lo osservavano attentamente. 2 Ed ecco, davanti a lui c’era un uomo affetto da idropisia. 3 Rivolgendosi quindi agli esperti della Legge e ai farisei, Gesù chiese: “È lecito guarire qualcuno di Sabato o no?”+ 4 Ma quelli tacevano. Allora prese l’uomo, lo guarì e lo lasciò andare. 5 Dopodiché disse loro: “Se vostro figlio o il vostro toro cade in un pozzo+ di Sabato, non lo tirate immediatamente fuori?”+ 6 E non furono in grado di rispondergli.
7 Avendo poi notato che gli invitati si sceglievano i posti migliori,+ fece loro questo ragionamento: 8 “Quando qualcuno ti invita a una festa di nozze, non prendere il posto migliore.+ Può darsi che sia stato invitato anche qualcuno più importante di te, 9 e chi ha invitato entrambi venga a dirti: ‘Cedi il tuo posto a quest’uomo’. Allora pieno di vergogna andrai a occupare l’ultimo posto. 10 Al contrario, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, così che quando verrà chi ti ha invitato ti dica: ‘Amico, vieni più avanti’. E questo ti recherà onore davanti a tutti gli altri ospiti.*+ 11 Infatti chi si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato”.+
12 Poi disse all’uomo che lo aveva invitato: “Quando organizzi un pranzo o una cena, non chiamare i tuoi amici, i tuoi fratelli, i tuoi parenti o i tuoi vicini ricchi. Altrimenti anche loro potrebbero invitarti a loro volta, e in questo modo sarebbe come se venissi ripagato.+ 13 Invece, quando fai un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi,+ 14 e allora sarai felice, perché loro non hanno nulla per ripagarti;+ sarai infatti ripagato alla risurrezione+ dei giusti”.
15 Dopo aver sentito queste cose, uno degli ospiti esclamò: “Felice chi banchetta nel Regno di Dio!”
16 Gesù gli disse: “Un uomo che stava organizzando una grande cena+ invitò molta gente. 17 All’ora di cena mandò il suo schiavo a dire agli invitati: ‘Venite, perché è tutto pronto’. 18 Ma tutti quanti cominciarono ad accampare scuse.+ Il primo disse: ‘Ho comprato un campo e devo andare a vederlo. Ti prego di scusarmi’.* 19 Un altro gli rispose: ‘Ho comprato cinque paia di bovini e sto andando a esaminarli. Ti prego di scusarmi’.+ 20 E un altro ancora: ‘Mi sono appena sposato, perciò non posso venire’. 21 Quando lo schiavo tornò dal suo padrone e lo mise al corrente, questi si arrabbiò e gli disse: ‘Va’ subito nelle strade principali e nei vicoli della città, e porta qui i poveri, gli storpi, i ciechi e gli zoppi’. 22 Lo schiavo poi gli riferì: ‘Signore, quanto hai ordinato è stato fatto, e c’è ancora posto’. 23 Allora il padrone disse allo schiavo: ‘Va’ per le strade e per i viottoli, e costringi la gente a entrare, così che la mia casa sia piena.+ 24 Infatti vi dico che nessuno di quegli uomini che erano stati invitati gusterà la mia cena’”.+
25 Ora grandi folle viaggiavano insieme a Gesù. Voltatosi, lui disse loro: 26 “Se qualcuno viene da me e non odia il padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita,+ non può essere mio discepolo.+ 27 Chi non porta il suo palo di tortura e non mi segue non può essere mio discepolo.+ 28 Ad esempio, chi di voi, se vuole costruire una torre, non si mette prima a sedere e non calcola la spesa per vedere se ha abbastanza per completare i lavori? 29 Altrimenti potrebbe gettare le fondamenta e poi non essere in grado di finirla, e vedendola tutti riderebbero di lui. 30 ‘Quest’uomo’, direbbero, ‘ha cominciato a costruire ma non è stato in grado di finire’. 31 O qual è quel re che, se deve affrontare un altro re in guerra, non si mette prima a sedere e non si consulta con altri per vedere se con 10.000 soldati può sconfiggere quello che viene contro di lui con 20.000?+ 32 Se in effetti non può farcela, mentre l’altro re è ancora lontano gli invia un corpo di ambasciatori per chiedergli la pace. 33 Allo stesso modo, dunque, chiunque tra voi non si separi* da tutti i suoi averi non può essere mio discepolo.+
34 “Il sale, certo, è buono, ma se perde il suo sapore con che cosa glielo si potrà ridare?+ 35 Non è utile né per il terreno né per il concime, e lo si butta via. Chi ha orecchi per ascoltare ascolti”.+
15 Ora tutti gli esattori di tasse e i peccatori si radunarono intorno a Gesù per ascoltarlo.+ 2 E sia i farisei che gli scribi si misero a mormorare: “Quest’uomo accoglie i peccatori e mangia con loro”.+ 3 Allora lui presentò questa parabola: 4 “Quale uomo fra voi, se ha 100 pecore e ne smarrisce una, non lascia le 99 nel deserto per andare a cercare la smarrita finché non la trova?+ 5 E, quando la trova, se la mette sulle spalle pieno di gioia. 6 Poi, arrivato a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: ‘Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la mia pecora, quella che si era smarrita!’+ 7 Vi dico che allo stesso modo ci sarà più gioia in cielo per un peccatore pentito+ che per 99 giusti che non hanno bisogno di pentirsi.+
8 “O quale donna, se ha 10 dramme e ne perde una, non accende una lampada e spazza la casa per cercarla attentamente finché non la trova? 9 Quando la ritrova, chiama le amiche e le vicine e dice loro: ‘Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la dramma che avevo perso!’ 10 Vi dico che allo stesso modo c’è gioia fra gli angeli di Dio per un peccatore che si pente”.+
11 Poi raccontò: “Un uomo aveva due figli. 12 Il più giovane gli disse: ‘Padre, dammi la parte di proprietà che mi spetta’. Allora il padre divise i suoi averi fra i due. 13 Dopo qualche giorno, il figlio più giovane prese le sue cose e se ne andò in un paese lontano, dove sperperò tutto ciò che aveva facendo una vita dissoluta. 14 Dopo che ebbe speso ogni cosa, in quel paese ci fu una grave carestia e lui si ritrovò nel bisogno. 15 Arrivò perfino a mettersi alle dipendenze di un abitante del paese, che lo mandò nei propri campi a pascere porci.+ 16 E desiderava saziarsi delle carrube che mangiavano i porci, ma nessuno gli dava nulla.
17 “Quando tornò in sé, disse: ‘Quanti uomini al servizio di mio padre hanno pane in abbondanza, e io muoio di fame! 18 Ecco cosa farò: tornerò da mio padre e gli dirò: “Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te. 19 Non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno di quelli al tuo servizio”’. 20 Allora partì e tornò da suo padre. Mentre era ancora lontano, il padre lo vide e provò compassione per lui, e gli corse incontro e lo abbracciò* baciandolo affettuosamente. 21 E il figlio gli disse: ‘Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te.+ Non sono più degno di essere chiamato tuo figlio’. 22 Ma il padre disse ai suoi schiavi: ‘Presto, portate un abito, il migliore; vestitelo e mettetegli un anello al dito e sandali ai piedi. 23 Prendete anche il vitello ingrassato e scannatelo.* Mangiamo e festeggiamo, 24 perché questo mio figlio era morto ma è ritornato in vita;+ era perduto ma è stato ritrovato’. E si misero a far festa.+
25 “Nel frattempo il figlio maggiore era nei campi. Al suo ritorno, quando fu vicino a casa, sentì musiche e danze. 26 Allora chiamò un servitore e gli domandò cosa stesse succedendo. 27 Quello rispose: ‘È venuto tuo fratello, e tuo padre ha scannato il vitello ingrassato, perché è tornato sano e salvo’. 28 Ma lui si arrabbiò e non voleva entrare, perciò suo padre uscì a supplicarlo. 29 In risposta lui gli disse: ‘Ecco, sono tanti anni che ti faccio da schiavo e non ho mai disubbidito a un tuo ordine, eppure a me non hai mai dato un capretto per festeggiare con i miei amici. 30 Ma non appena è arrivato questo tuo figlio, che ha dilapidato i tuoi beni con le prostitute, per lui hai scannato il vitello ingrassato!’ 31 Quindi il padre gli disse: ‘Figlio mio, tu sei sempre stato con me, e tutto ciò che è mio è tuo. 32 Ma non potevamo non rallegrarci e far festa, perché tuo fratello era morto ma è ritornato in vita; era perduto ma è stato ritrovato’”.
16 Gesù disse inoltre ai discepoli: “Un uomo ricco aveva un economo,+ che fu accusato di sperperare i suoi beni. 2 Allora lo chiamò e gli disse: ‘Cosa sono queste cose che sento dire di te? Presentami un rapporto della tua gestione, perché non puoi più amministrare la casa’. 3 Quindi l’economo disse fra sé: ‘Che farò ora, visto che il mio signore mi toglierà la gestione? Non sono abbastanza forte per zappare, e mi vergogno di chiedere l’elemosina. 4 Oh, so io come fare perché le persone mi accolgano in casa loro quando mi sarà tolta la gestione!’ 5 E chiamò a uno a uno i debitori del suo signore. Chiese al primo: ‘Quanto devi al mio signore?’ 6 Lui rispose: ‘Gli devo 100 giare di olio d’oliva’. Gli disse: ‘Riprendi il tuo contratto, siediti e, presto, scrivi 50’. 7 Chiese poi a un altro: ‘E tu, quanto gli devi?’ Quello rispose: ‘Gli devo 100 grandi sacchi di grano’. Gli disse: ‘Riprendi il tuo contratto e scrivi 80’. 8 E il signore lodò l’economo, benché ingiusto, perché aveva agito con accortezza. I figli di questo sistema di cose, infatti, nei loro rapporti con quelli della propria generazione sono più accorti dei figli della luce.+
9 “E vi dico: fatevi degli amici per mezzo delle ricchezze ingiuste,+ così che loro, quando queste verranno a mancare, vi accoglieranno nelle dimore eterne.+ 10 Chi è fedele nel minimo è fedele anche nel molto, e chi è ingiusto nel minimo è ingiusto anche nel molto. 11 Perciò se non siete stati fedeli in relazione alle ricchezze ingiuste, chi vi affiderà quelle vere? 12 E se non siete stati fedeli in ciò che appartiene a un altro, chi vi darà qualcosa per voi stessi?*+ 13 Nessun servitore può essere schiavo di due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, o si legherà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete essere schiavi di Dio e della Ricchezza”.+
14 Ora i farisei, che amavano il denaro, ascoltavano tutte queste cose e lo deridevano.+ 15 Quindi Gesù disse loro: “Voi siete quelli che si dichiarano giusti davanti agli uomini,+ ma Dio conosce i vostri cuori;+ infatti ciò che gli uomini considerano di grande valore è spregevole agli occhi di Dio.+
16 “La Legge e i Profeti sono stati fino a Giovanni. Da allora in poi viene annunciata la buona notizia del Regno di Dio, e ogni tipo di persona si sforza di entrarvi.+ 17 In realtà, è più facile che il cielo e la terra scompaiano piuttosto che un singolo tratto di una lettera della Legge rimanga inadempiuto.+
18 “Chiunque divorzia da sua moglie e ne sposa un’altra commette adulterio, e chiunque sposa una donna divorziata dal marito commette adulterio.+
19 “C’era un uomo ricco che indossava vestiti di porpora e lino+ e che viveva nei piaceri e nel lusso. 20 Ma un mendicante di nome Lazzaro era solito stare alla sua porta. Era pieno di piaghe 21 e desiderava saziarsi delle cose che cadevano dalla tavola del ricco. Addirittura, i cani andavano a leccargli le piaghe. 22 Dopo un po’ di tempo il mendicante morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abraamo.
“Anche il ricco morì e fu sepolto. 23 Nella Tomba, fra i tormenti, alzò gli occhi e vide da lontano Abraamo e accanto a lui Lazzaro. 24 E chiamò, dicendo: ‘Padre Abraamo, abbi misericordia di me, e manda Lazzaro a intingere la punta del dito nell’acqua per rinfrescarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questo fuoco ardente’. 25 Ma Abraamo disse: ‘Figlio, ricordati che durante la tua vita tu hai avuto cose buone in abbondanza; Lazzaro invece ha avuto i suoi mali. Ora, però, lui riceve conforto, mentre tu soffri.+ 26 Oltre a ciò, è stata posta fra noi e voi una grande voragine, così che quelli che da qui vogliono venire da voi non possono, né possono farlo quelli che da lì vogliono venire da noi’. 27 Quindi l’altro disse: ‘Allora ti chiedo, padre, di mandarlo a casa di mio padre, 28 dove ho cinque fratelli, perché li informi a dovere e non vengano anche loro in questo luogo di tormento’. 29 Abraamo replicò: ‘Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro’.+ 30 E il ricco disse: ‘No, padre Abraamo, ma se va da loro qualcuno che risorge dai morti si pentiranno’. 31 Lui però rispose: ‘Se non ascoltano Mosè+ e i Profeti, non si convinceranno nemmeno se qualcuno risorge dai morti’”.
17 Quindi Gesù disse ai suoi discepoli: “È inevitabile che si presentino ostacoli che portano a peccare. Tuttavia, guai a colui mediante il quale si presentano!+ 2 Sarebbe meglio per lui se gli si appendesse al collo una macina e fosse gettato nel mare, piuttosto che lui faccia sviare* uno di questi piccoli.+ 3 State attenti a voi stessi! Se tuo fratello commette un peccato rimproveralo,+ e se si pente perdonalo.+ 4 Anche se pecca contro di te sette volte al giorno e sette volte torna da te dicendo: ‘Mi pento’, devi perdonarlo”.+
5 Ora gli apostoli dissero al Signore: “Dacci più fede”.+ 6 Perciò il Signore disse: “Se la vostra fede fosse grande quanto un granello di senape, direste a questo gelso nero: ‘Sradicati e piantati nel mare!’, e vi ubbidirebbe.+
7 “Se uno di voi ha uno schiavo ad arare o a pascere il gregge, quando questo torna dai campi gli dirà forse: ‘Su, vieni qui e mettiti a tavola’? 8 Non gli dirà piuttosto: ‘Preparami la cena, mettiti un grembiule e servimi finché non avrò finito di mangiare e bere, e poi potrai mangiare e bere anche tu’? 9 Proverà forse gratitudine per lo schiavo perché ha fatto il suo dovere? 10 Allo stesso modo, quando avete fatto il vostro dovere, dite: ‘Siamo schiavi buoni a nulla. Abbiamo fatto ciò che dovevamo fare’”.+
11 Mentre andava a Gerusalemme, Gesù passò lungo il confine tra la Samarìa e la Galilea. 12 Quando entrò in un villaggio, gli andarono incontro 10 lebbrosi, che però si fermarono a una certa distanza+ 13 e gridarono: “Gesù, Maestro, abbi misericordia di noi!” 14 Vedendoli, Gesù disse loro: “Andate e mostratevi ai sacerdoti”.+ Allora, mentre se ne andavano, furono purificati.+ 15 Uno di loro, quando si accorse di essere guarito, tornò indietro glorificando Dio ad alta voce 16 e si inginocchiò con il viso a terra ai piedi di Gesù ringraziandolo. Tra l’altro era un samaritano.+ 17 Gesù allora disse: “Non sono stati purificati tutti e 10? Dove sono dunque gli altri 9? 18 Non è tornato indietro nessun altro per dare gloria a Dio a parte quest’uomo di un’altra nazione?” 19 Dopodiché gli disse: “Alzati e va’! La tua fede ti ha sanato”.*+
20 Interrogato dai farisei su quando sarebbe venuto il Regno di Dio,+ Gesù rispose loro: “Il Regno di Dio non viene in un modo evidente a tutti, 21 né si dirà ‘eccolo qui!’ o ‘eccolo là!’ perché, ecco, il Regno di Dio è in mezzo a voi”.+
22 Disse dunque ai discepoli: “Verrà il tempo in cui desidererete vedere uno dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete.+ 23 E vi diranno ‘eccolo là!’ o ‘eccolo qui!’ Non andate e non seguiteli,+ 24 perché come il fulmine sfolgora da una parte all’altra del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo+ nel suo giorno.+ 25 Prima comunque deve subire molte sofferenze ed essere respinto da questa generazione.+ 26 Inoltre come avvenne ai giorni di Noè,+ così sarà ai giorni del Figlio dell’uomo:+ 27 mangiavano, bevevano, gli uomini si sposavano e le donne erano date in moglie fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca,+ e venne il diluvio e li distrusse tutti.+ 28 Lo stesso accadde ai giorni di Lot:+ mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano e costruivano. 29 Ma nel giorno in cui Lot uscì da Sodoma, dal cielo piovvero fuoco e zolfo, e furono tutti distrutti.+ 30 Così sarà anche nel giorno in cui il Figlio dell’uomo sarà rivelato.+
31 “Quel giorno chi è sulla terrazza non scenda in casa a prendere le sue cose, e similmente chi è nel campo non torni indietro.+ 32 Ricordate la moglie di Lot.+ 33 Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà, ma chi la perderà la salverà.+ 34 Vi dico che quella notte due persone saranno in un letto: una sarà presa, l’altra sarà lasciata.+ 35 Ci saranno due donne a macinare alla stessa macina: una sarà presa, l’altra sarà lasciata”. 36 [...] 37 Quindi gli chiesero: “Dove, Signore?” Gesù rispose: “Dov’è il corpo, là si raduneranno anche le aquile”.+
18 Quindi Gesù narrò loro una parabola sulla necessità di pregare sempre e di non arrendersi:+ 2 “In una città viveva un giudice che non temeva Dio e non aveva rispetto per nessuno. 3 In quella città c’era anche una vedova che continuava ad andare da lui e a dirgli: ‘Fa’ che ottenga giustizia contro il mio avversario in giudizio’. 4 Per qualche tempo lui non acconsentì, ma poi disse fra sé: ‘Anche se non temo Dio e non ho rispetto per nessuno, 5 dato che questa vedova continua a darmi fastidio farò in modo che ottenga giustizia, così non verrà più a stancarmi con le sue richieste’”.+ 6 Dopodiché il Signore continuò: “Avete sentito cosa ha detto il giudice, anche se ingiusto? 7 E Dio non farà giustizia ai suoi eletti che gridano a lui giorno e notte,+ mentre è paziente con loro?+ 8 Vi dico che farà loro giustizia prontamente. Tuttavia, quando il Figlio dell’uomo arriverà, troverà davvero questa fede sulla terra?”
9 Inoltre, ad alcuni che erano convinti di essere giusti+ e che disprezzavano gli altri narrò questa parabola: 10 “Due uomini salirono al tempio per pregare: uno era un fariseo e l’altro un esattore di tasse. 11 Il fariseo, stando in piedi, pregava fra sé: ‘O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti e adulteri, e neanche come questo esattore di tasse.+ 12 Io digiuno due volte alla settimana, e do la decima di tutto quello che guadagno’.+ 13 L’esattore di tasse, invece, se ne stava a distanza senza neanche alzare gli occhi al cielo; anzi, battendosi il petto, diceva: ‘O Dio, sii misericordioso con me che sono un peccatore’.+ 14 Io vi dico che, quando se ne tornò a casa, quest’uomo era più giusto del fariseo,+ perché chi si esalta sarà umiliato, ma chi si umilia sarà esaltato”.+
15 Ora alcuni portavano da lui i loro bambini perché li toccasse, ma vedendo ciò i discepoli li rimproveravano.+ 16 Gesù, però, chiamò a sé i piccoli, dicendo: “Lasciate che i bambini vengano da me e non cercate di fermarli, perché il Regno di Dio appartiene a quelli come loro.+ 17 In verità vi dico: chi non riceve il Regno di Dio come un bambino non vi entrerà affatto”.+
18 E un capo dei giudei gli chiese: “Maestro buono, cosa devo fare per ereditare la vita eterna?”+ 19 Gesù gli rispose: “Perché mi chiami buono? Nessuno è buono tranne uno solo, Dio.+ 20 Tu conosci i comandamenti: non commettere adulterio,+ non assassinare,+ non rubare,+ non rendere falsa testimonianza,+ onora tuo padre e tua madre”.+ 21 Quindi l’altro replicò: “Li osservo tutti fin dalla giovinezza”. 22 Sentito ciò, Gesù gli disse: “C’è ancora una cosa che ti manca. Vendi tutto ciò che hai e distribuisci il ricavato ai poveri, e allora avrai un tesoro nei cieli; e vieni, sii mio discepolo”.+ 23 A queste parole l’uomo si addolorò profondamente, perché era ricchissimo.+
24 Gesù lo guardò e disse: “Quanto sarà difficile per quelli che hanno ricchezze entrare nel Regno di Dio!+ 25 Infatti è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago da cucire piuttosto che un ricco entri nel Regno di Dio”.+ 26 Quelli che lo sentirono dissero: “Allora chi potrà mai essere salvato?”+ 27 Lui rispose: “Le cose impossibili agli uomini sono possibili a Dio”.+ 28 Ma Pietro disse: “Ecco, noi abbiamo lasciato le nostre cose e ti abbiamo seguito”.+ 29 Gesù replicò: “In verità vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o moglie o fratelli o genitori o figli per amore del Regno di Dio+ 30 e che non riceva molte volte tanto in questo periodo di tempo,* e nel sistema di cose futuro la vita eterna”.+
31 Poi prese in disparte i Dodici e disse loro: “Ecco, stiamo salendo a Gerusalemme, e tutte le cose scritte riguardo al Figlio dell’uomo per mezzo dei profeti+ si adempiranno.*+ 32 Per esempio, lo consegneranno a uomini delle nazioni,+ lo derideranno,+ lo tratteranno con insolenza e gli sputeranno addosso.+ 33 E dopo averlo flagellato, lo uccideranno,+ ma il terzo giorno risorgerà”.+ 34 Comunque loro non capirono nulla di tutto ciò, perché il significato di quelle parole era loro nascosto, e non compresero ciò che fu detto.+
35 Ora, mentre Gesù si avvicinava a Gèrico, un cieco stava seduto lungo la strada a chiedere l’elemosina.+ 36 Sentendo passare una folla, chiese cosa stesse succedendo. 37 Gli riferirono: “Sta passando Gesù il Nazareno!” 38 Allora lui si mise a gridare: “Gesù, Figlio di Davide, abbi misericordia di me!” 39 E quelli che stavano davanti cominciarono a rimproverarlo dicendogli di stare zitto, ma lui gridava ancora di più: “Figlio di Davide, abbi misericordia di me!” 40 Gesù perciò si fermò e comandò che l’uomo fosse portato da lui. Quando quello gli fu vicino, Gesù gli chiese: 41 “Cosa vuoi che faccia per te?” L’uomo rispose: “Signore, fammi recuperare la vista”. 42 Così Gesù gli disse: “Recupera la vista; la tua fede ti ha sanato”.*+ 43 E all’istante l’uomo tornò a vedere e cominciò a seguirlo,+ glorificando Dio. Davanti a questa scena, anche tutti gli altri diedero lode a Dio.+
19 Dopo essere entrato a Gèrico, Gesù stava attraversando la città. 2 Lì c’era un uomo di nome Zacchèo, che era un capo degli esattori di tasse ed era ricco. 3 Zacchèo cercava di vedere chi fosse questo Gesù, ma non ci riusciva a causa della folla, dato che era basso. 4 Allora corse avanti e per vederlo si arrampicò su un sicomoro, perché Gesù stava per passare di là. 5 Quando giunse in quel luogo, Gesù guardò in alto e gli disse: “Zacchèo, presto, scendi, perché oggi mi fermerò a casa tua”. 6 Allora Zacchèo si affrettò a scendere e lo accolse con gioia in casa sua. 7 Vedendo questo, tutti borbottavano: “Si fa ospitare a casa di un uomo che è un peccatore”.+ 8 Ma Zacchèo si alzò e disse al Signore: “Ecco, darò ai poveri la metà dei miei averi, Signore, e qualunque cosa io abbia estorto a qualcuno, gli renderò il quadruplo”.+ 9 Allora Gesù disse: “Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anche lui è figlio di Abraamo. 10 Il Figlio dell’uomo, infatti, è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto”.+
11 Mentre ascoltavano queste cose, Gesù narrò un’altra parabola, perché si trovava vicino a Gerusalemme e loro credevano che il Regno di Dio sarebbe apparso da un momento all’altro.+ 12 Disse dunque: “Un uomo di famiglia nobile andò in un paese lontano+ per ottenere il potere regale e poi tornare. 13 Chiamò 10 dei suoi schiavi, diede loro 10 mine e disse: ‘Fatele fruttare finché non verrò’.+ 14 Ma i suoi concittadini, che lo odiavano, mandarono dietro a lui una delegazione per dire: ‘Non vogliamo che quest’uomo diventi nostro re’.
15 “Infine, dopo aver ottenuto il potere regale, l’uomo tornò e convocò gli schiavi ai quali aveva dato il denaro per vedere quanto avevano guadagnato con la loro attività.+ 16 Così si fece avanti il primo e disse: ‘Signore, la tua mina ha fruttato 10 mine’.+ 17 Lui esclamò: ‘Ben fatto, schiavo buono! Siccome ti sei mostrato fedele in una cosa tanto piccola, avrai autorità su 10 città’.+ 18 Arrivò il secondo e disse: ‘Signore, la tua mina ha fruttato 5 mine’.+ 19 E a questo l’uomo disse: ‘Anche tu sarai a capo di 5 città’. 20 Ma arrivò un altro e disse: ‘Signore, ecco la tua mina: l’ho tenuta nascosta in un panno. 21 Il fatto è che avevo paura di te, perché sei un uomo severo: tu prendi ciò che non hai depositato e raccogli ciò che non hai seminato’.+ 22 Il signore replicò: ‘Ti giudico in base alle tue stesse parole, schiavo malvagio. Tu sapevi bene che sono un uomo severo, che prende ciò che non ha depositato e raccoglie ciò che non ha seminato.+ 23 Quindi, perché non hai messo il mio denaro in banca? Così, una volta venuto, l’avrei riscosso con gli interessi’.
24 “Allora disse ai presenti: ‘Toglietegli la mina e datela a quello che ne ha 10’.+ 25 Ma loro obiettarono: ‘Signore, lui ha 10 mine!’ 26 E lui rispose: ‘Vi dico: a chiunque ha sarà dato dell’altro, ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha.+ 27 Inoltre, quanto ai miei nemici che non volevano che io diventassi loro re, portateli qui e metteteli a morte davanti a me’”.
28 Dopo aver detto queste cose, Gesù proseguì il cammino, salendo a Gerusalemme. 29 E, quando fu vicino a Bètfage e a Betània presso il monte detto degli Ulivi,+ mandò avanti due discepoli+ 30 con queste istruzioni: “Andate nel villaggio che vedete davanti a voi. Entrando troverete legato un puledro sul quale non si è mai seduto nessuno. Slegatelo e portatelo qui. 31 E se qualcuno vi chiede perché lo state slegando, dovete dire: ‘Il Signore ne ha bisogno’”. 32 Così quelli andarono e trovarono il puledro proprio come lui aveva detto.+ 33 Ma mentre lo slegavano, i proprietari chiesero loro: “Perché state slegando il puledro?” 34 Risposero: “Il Signore ne ha bisogno”. 35 E condussero il puledro da Gesù, vi misero sopra i loro mantelli e vi fecero sedere Gesù.+
36 Mentre lui avanzava, la gente stendeva i propri mantelli sulla strada.+ 37 Non appena fu vicino alla strada che scende dal Monte degli Ulivi, l’intera folla dei discepoli esultanti si mise a lodare Dio a gran voce per tutte le opere potenti che avevano visto, 38 dicendo: “Sia benedetto colui che viene quale Re nel nome di Geova! Pace in cielo e gloria nei luoghi altissimi!”+ 39 Ma alcuni farisei in mezzo alla folla gli dissero: “Maestro, rimprovera i tuoi discepoli!”+ 40 Lui però rispose: “Vi dico che se questi stessero zitti, griderebbero le pietre”.
41 E quando si fu avvicinato, guardò la città e pianse per essa,+ 42 dicendo: “Se tu, proprio tu, avessi compreso in questo giorno le cose che hanno relazione con la pace!+ Ma ora sono state nascoste ai tuoi occhi.+ 43 Verranno su di te i giorni in cui i tuoi nemici ti costruiranno intorno una fortificazione di pali appuntiti, ti circonderanno e ti assedieranno* da ogni parte.+ 44 Abbatteranno te e i tuoi figli dentro di te,+ e non lasceranno in te una pietra sopra l’altra,+ perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata ispezionata”.
45 Poi entrò nel tempio e cominciò a scacciare quelli che vendevano,+ 46 dicendo loro: “È scritto: ‘La mia casa sarà una casa di preghiera’,+ ma voi ne avete fatto un covo di ladri!”+
47 E ogni giorno continuava a insegnare nel tempio. Ma i capi sacerdoti, gli scribi e i capi del popolo cercavano di ucciderlo;+ 48 non trovavano però un modo per farlo, visto che tutto il popolo pendeva dalle sue labbra.+
20 Un giorno, mentre Gesù insegnava al popolo nel tempio e annunciava la buona notizia, i capi sacerdoti e gli scribi andarono da lui insieme agli anziani 2 e gli chiesero: “Dicci, con quale autorità fai queste cose? Chi ti ha dato questa autorità?”+ 3 Lui rispose: “Anch’io ho una domanda da farvi. Ditemi, 4 il battesimo* di Giovanni era dal cielo o dagli uomini?”* 5 E quelli ragionarono fra loro così: “Se rispondiamo: ‘Dal cielo’, dirà: ‘Perché non gli avete creduto?’ 6 Se invece diciamo: ‘Dagli uomini’, tutto il popolo ci lapiderà, perché sono convinti che Giovanni fosse un profeta”.+ 7 Allora risposero che non sapevano che origine avesse. 8 Gesù disse loro: “Nemmeno io vi dico con quale autorità faccio queste cose”.
9 Quindi cominciò a narrare al popolo questa parabola: “Un uomo piantò una vigna+ e l’affittò a dei coltivatori, dopodiché fece un viaggio all’estero che lo tenne lontano a lungo.+ 10 A tempo debito mandò dai coltivatori uno schiavo perché gli dessero parte del raccolto della vigna. I coltivatori, però, lo picchiarono e lo mandarono via a mani vuote.+ 11 L’uomo inviò un altro schiavo, ma loro picchiarono e umiliarono* anche quello, mandandolo via a mani vuote. 12 Ne inviò ancora un terzo, ma loro ferirono e cacciarono anche lui. 13 Allora il proprietario della vigna disse: ‘Cosa devo fare? Manderò il mio amato figlio.+ Forse lui lo rispetteranno’. 14 Quando lo videro, i coltivatori si dissero: ‘Questo è l’erede; uccidiamolo e l’eredità sarà nostra!’ 15 Così lo trascinarono fuori dalla vigna e lo uccisero.+ A questo punto, cosa farà a quei coltivatori il proprietario della vigna? 16 Verrà, li ucciderà e darà la vigna ad altri”.
Udita la parabola, dissero: “Non sia mai!” 17 Ma lui li guardò in faccia e disse: “Cosa significa, allora, il passo che dice: ‘La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la testa dell’angolo’?+ 18 Chiunque cadrà su quella pietra si sfracellerà,+ e colui sul quale essa cadrà sarà schiacciato”.
19 In quel momento gli scribi e i capi sacerdoti cercarono di mettere le mani su di lui, perché avevano capito che aveva narrato quella parabola per loro; ma ebbero timore del popolo.+ 20 Così lo tennero d’occhio e gli mandarono uomini che avevano assunto in segreto perché fingessero di essere brave persone e lo cogliessero in fallo nelle sue parole,+ in modo da consegnarlo alle autorità e al governatore.* 21 E questi gli posero un quesito. “Maestro”, dissero, “sappiamo che quello che dici e insegni è corretto e che non fai parzialità, ma insegni la via di Dio secondo verità. 22 È lecito* che paghiamo le tasse a Cesare o no?” 23 Ma lui, intuendo la loro astuzia, rispose: 24 “Mostratemi un denaro. Di chi sono l’immagine e l’iscrizione che riporta?” Dissero: “Di Cesare”. 25 Lui disse loro: “E allora rendete a Cesare ciò che è di Cesare,+ ma a Dio ciò che è di Dio”.+ 26 Così non riuscirono a coglierlo in fallo nelle sue stesse parole davanti al popolo e, stupefatti dalla sua risposta, tacquero.
27 Quindi gli si avvicinarono dei sadducei, quelli che sostengono che non c’è risurrezione,+ i quali fecero questa domanda:+ 28 “Maestro, Mosè ci ha lasciato scritto che, se un uomo sposato muore senza avere figli, suo fratello deve prenderne la moglie e dargli una discendenza.+ 29 Ora, c’erano sette fratelli. Il primo prese moglie ma morì senza figli. 30 Allora a sposare la donna fu il secondo, 31 e poi il terzo. Accadde così a tutti e sette: morirono senza lasciare figli. 32 Infine morì anche la donna. 33 Dal momento che è stata sposata con tutti e sette, a chi andrà dunque in moglie alla risurrezione?”
34 Gesù disse loro: “Quanto ai figli di questo sistema di cose, gli uomini si sposano e le donne sono date in moglie; 35 ma quelli che sono stati ritenuti degni di quel sistema di cose e della risurrezione dai morti non si uniscono in matrimonio.+ 36 Infatti non possono neanche più morire, perché sono come gli angeli, ed essendo figli della risurrezione sono figli di Dio. 37 In ogni caso, che i morti vengano risuscitati lo ha indicato anche Mosè nel racconto del roveto,+ dove chiama Geova ‘l’Iddio di Abraamo, l’Iddio di Isacco e l’Iddio di Giacobbe’.+ 38 Egli non è Dio dei morti, ma dei vivi, perché per lui sono tutti vivi”.+ 39 Alcuni scribi gli risposero: “Maestro, hai detto bene”. 40 Infatti non avevano più il coraggio di fargli domande.
41 A sua volta Gesù chiese loro: “Come mai dicono che il Cristo è figlio di Davide?+ 42 Eppure Davide stesso, nel libro dei Salmi, afferma: ‘Geova ha detto al mio Signore: “Siedi alla mia destra 43 finché non avrò fatto dei tuoi nemici uno sgabello per i tuoi piedi”’.+ 44 Se Davide quindi lo chiama ‘Signore’, come fa a essere suo figlio?”
45 Poi, mentre tutto il popolo ascoltava, disse ai discepoli: 46 “Guardatevi dagli scribi che amano passeggiare in lunghe vesti e a cui piace essere salutati nelle piazze, sedersi nei primi posti nelle sinagoghe e occupare i posti più importanti alle cene,+ 47 e che divorano le case* delle vedove e fanno lunghe preghiere per mettersi in mostra.* Loro subiranno un giudizio più severo”.*
21 Ora, alzato lo sguardo, Gesù vide i ricchi che mettevano le loro offerte nelle casse del tesoro.+ 2 Vide anche una vedova bisognosa che offriva due monetine di piccolissimo valore,+ 3 e disse: “Vi dico con piena certezza che questa vedova, povera com’è, ha offerto più di tutti.+ 4 Tutti loro infatti hanno offerto* attingendo da quello che avevano d’avanzo, ma lei nella sua povertà ha offerto tutto ciò che aveva per vivere”.+
5 In seguito, mentre alcuni parlavano del tempio e di come fosse ornato con belle pietre e doni offerti a Dio,+ 6 Gesù disse: “Quanto alle cose che vedete ora, verranno i giorni in cui qui non ci sarà pietra che rimarrà sull’altra e che non verrà gettata giù”.+ 7 Allora gli chiesero: “Maestro, quando avverranno dunque queste cose? E quale sarà il segno del tempo in cui queste cose dovranno accadere?”+ 8 Lui rispose: “State attenti a non farvi ingannare,+ perché molti verranno nel mio nome, dicendo: ‘Sono io’, e: ‘Il tempo stabilito è vicino’. Non seguiteli.+ 9 Quando inoltre sentirete di guerre e disordini, non spaventatevi, perché prima devono accadere queste cose, ma la fine non verrà subito”.+
10 Poi disse loro: “Nazione combatterà contro nazione+ e regno contro regno.+ 11 Ci saranno grandi terremoti e, in un luogo dopo l’altro, carestie ed epidemie;+ ci saranno fenomeni terrificanti e grandi segni dal cielo.
12 “Ma prima che accadano tutte queste cose, metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno,+ consegnandovi alle sinagoghe e gettandovi in prigione. Sarete portati davanti a re e governatori a causa del mio nome.+ 13 Questo vi darà modo di rendere testimonianza. 14 Decidete quindi nel vostro cuore di non preparare in anticipo quello che direte in vostra difesa,+ 15 perché io vi darò parole e sapienza che tutti i vostri oppositori insieme non potranno né contrastare né contraddire.+ 16 Inoltre sarete consegnati* perfino da genitori, fratelli, parenti e amici; alcuni di voi verranno messi a morte,+ 17 e sarete odiati da tutti a causa del mio nome.+ 18 Eppure nemmeno un capello della vostra testa andrà perduto.+ 19 Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita.+
20 “Comunque, quando vedrete Gerusalemme accerchiata da eserciti accampati,+ sappiate che la sua devastazione è vicina.+ 21 Allora quelli che sono nella Giudea fuggano verso i monti,+ quelli che sono nella città vadano via e quelli che sono nelle campagne non vi entrino, 22 perché saranno giorni per fare giustizia, affinché si adempia tutto ciò che è scritto. 23 Guai alle donne incinte e a quelle che allatteranno in quei giorni!+ Infatti ci sarà grande angustia nel paese,* e ira contro questo popolo. 24 E cadranno sotto i colpi della spada e saranno portati prigionieri in tutte le nazioni;+ e Gerusalemme sarà calpestata dalle nazioni finché non saranno compiuti i tempi fissati delle nazioni.+
25 “Inoltre ci saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle,+ e sulla terra le nazioni saranno in preda all’angoscia, non vedendo via d’uscita a causa del fragore del mare in tempesta. 26 La gente si sentirà mancare per il timore e per la paurosa attesa delle cose che staranno per accadere sulla terra abitata, perché le potenze dei cieli saranno scrollate.+ 27 Allora vedranno il Figlio dell’uomo+ venire in una nube con potenza e grande gloria.+ 28 Ma quando queste cose cominceranno ad avvenire, alzatevi e sollevate la testa, perché la vostra liberazione si avvicina”.
29 Poi fece loro un esempio: “Osservate il fico e tutti gli altri alberi.+ 30 Quando vedete che cominciano a germogliare, capite che l’estate è ormai vicina. 31 Allo stesso modo, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il Regno di Dio è vicino. 32 In verità vi dico che questa generazione non passerà affatto finché tutte queste cose non siano avvenute.+ 33 Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno affatto.+
34 “State attenti che il vostro cuore non sia appesantito dagli eccessi nel mangiare e nel bere+ o dalle preoccupazioni della vita,*+ e quel giorno non vi colga alla sprovvista 35 come un laccio.+ Infatti esso verrà su tutti quelli che abitano sulla faccia dell’intera terra. 36 State svegli,+ dunque, supplicando di continuo+ affinché riusciate a scampare da tutte queste cose che devono accadere e a stare al cospetto del Figlio dell’uomo”.+
37 E durante il giorno Gesù insegnava nel tempio, mentre di notte usciva e restava sul monte detto degli Ulivi. 38 E al mattino presto tutto il popolo andava da lui nel tempio per ascoltarlo.
22 Ora si avvicinava la Festa dei Pani Azzimi, chiamata Pasqua.+ 2 I capi sacerdoti e gli scribi cercavano il modo migliore per eliminare Gesù,+ perché avevano paura del popolo.+ 3 E Satana entrò in Giuda, quello chiamato Iscariota, che faceva parte dei Dodici,+ 4 e lui andò dai capi sacerdoti e dai capitani del tempio per parlare di come consegnare loro Gesù.+ 5 Questi ne furono ben contenti e pattuirono di dargli del denaro.+ 6 Giuda accettò e cominciò a cercare l’occasione buona per consegnarlo loro senza che ci fosse gente intorno.
7 Arrivò dunque il giorno dei Pani Azzimi, in cui si doveva offrire il sacrificio pasquale.+ 8 Gesù mandò Pietro e Giovanni, dicendo: “Andate a prepararci la Pasqua, così che possiamo mangiarla”.+ 9 Loro gli chiesero: “Dove vuoi che la prepariamo?” 10 Lui rispose: “Quando entrerete in città, vi verrà incontro un uomo che porta una brocca d’acqua. Seguitelo nella casa in cui entrerà+ 11 e dite al padrone di casa: ‘Il Maestro ti chiede: “Dov’è la stanza in cui posso mangiare la Pasqua con i miei discepoli?”’ 12 Lui vi mostrerà una grande stanza ammobiliata al piano di sopra. Lì preparate”. 13 Così andarono e trovarono tutto proprio come aveva detto, e prepararono la Pasqua.
14 Quando venne l’ora, Gesù si mise a tavola* insieme agli apostoli+ 15 e disse loro: “Ho tanto desiderato mangiare con voi questa Pasqua prima di soffrire, 16 perché vi dico che non la mangerò più finché non si adempirà nel Regno di Dio”. 17 Poi, dopo che gli fu passato un calice, rese grazie a Dio e disse: “Prendetelo e fatelo passare fra voi, 18 perché, vi dico, d’ora in poi non berrò più il prodotto della vite finché non verrà il Regno di Dio”.+
19 Quindi prese un pane+ e, dopo aver reso grazie a Dio, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: “Questo rappresenta il mio corpo,+ che dev’essere dato in vostro favore.+ Continuate a far questo in mio ricordo”.+ 20 Fece lo stesso con il calice alla conclusione della cena, dicendo: “Questo calice rappresenta il nuovo patto+ basato sul mio sangue,+ che dev’essere versato in vostro favore.+
21 “Ma ecco, il mio traditore tiene la mano su questa stessa tavola, con me.+ 22 Certo, il Figlio dell’uomo se ne va come è stabilito,+ ma guai a quell’uomo per mezzo del quale viene tradito!”+ 23 Così cominciarono a chiedersi l’un l’altro chi di loro stesse davvero per far questo.+
24 Nacque poi fra gli apostoli un’accesa discussione su chi fra loro dovesse essere considerato il più grande.+ 25 Ma Gesù disse loro: “I re delle nazioni le dominano, e quelli che hanno autorità su di esse vengono chiamati benefattori.+ 26 Voi, però, non dovete essere così.+ Al contrario, chi fra voi è il più grande diventi come il più giovane,+ e chi è a capo sia come chi serve.+ 27 Chi è infatti più grande tra colui che sta a tavola* e colui che serve? Non è forse colui che sta a tavola?* Eppure io sto in mezzo a voi come colui che serve.+
28 “Comunque, voi siete quelli che sono rimasti con me+ nelle mie prove;+ 29 e come il Padre mio ha fatto un patto con me, io faccio un patto con voi per un regno,+ 30 perché mangiate e beviate alla mia tavola nel mio Regno+ e sediate su troni+ per giudicare le 12 tribù d’Israele.+
31 “Simone, Simone, ecco, Satana ha chiesto di avervi per vagliarvi come il grano.+ 32 Ma io ho supplicato Dio in tuo favore perché la tua fede non venga meno;+ e tu, quando sarai tornato, rafforza i tuoi fratelli”.+ 33 Pietro gli disse: “Signore, con te sono pronto ad andare sia in prigione che incontro alla morte”.+ 34 Ma Gesù replicò: “Io ti dico, Pietro, che oggi il gallo non canterà finché non avrai negato tre volte di conoscermi”.+
35 Poi disse loro: “Quando vi ho mandato senza borsa per il denaro né bisaccia per il cibo né sandali,+ vi è mancato qualcosa?” Risposero: “Niente!” 36 Allora continuò: “Ma ora chi ha una borsa per il denaro la prenda, e così pure chi ha una bisaccia per il cibo; e chi non ha una spada venda il mantello e ne compri una. 37 Vi dico infatti che in me deve adempiersi ciò che è scritto: ‘È stato annoverato tra i malfattori’.+ E in effetti queste parole che mi riguardano stanno per adempiersi”.+ 38 E loro dissero: “Signore, ecco due spade”. Lui rispose: “È sufficiente”.
39 Poi uscì e, com’era sua abitudine, andò sul Monte degli Ulivi, e i discepoli lo seguirono.+ 40 Quando arrivò sul posto, disse loro: “Pregate per non cadere in tentazione”.+ 41 Dopodiché si allontanò circa di un tiro di sasso, si inginocchiò e cominciò a pregare, 42 dicendo: “Padre, se vuoi, allontana da me questo calice. Tuttavia sia fatta non la mia volontà, ma la tua”.+ 43 Allora dal cielo gli apparve un angelo che lo rafforzò.+ 44 Ma la sofferenza era tale che Gesù continuò a pregare ancor più intensamente;+ e il suo sudore divenne come gocce di sangue che cadevano a terra. 45 Dopo aver pregato, Gesù si alzò, andò dai discepoli e li trovò addormentati, sfiniti dallo sconforto. 46 Disse loro: “Perché dormite? Alzatevi e pregate per non cadere in tentazione”.+
47 Stava ancora parlando, quand’ecco che arrivò una folla; la guidava colui che si chiamava Giuda, uno dei Dodici, il quale si avvicinò a Gesù per baciarlo.+ 48 Ma Gesù gli disse: “Giuda, tradisci il Figlio dell’uomo con un bacio?” 49 Quando videro cosa stava per succedere, quelli intorno a lui chiesero: “Signore, dobbiamo colpire con la spada?” 50 Uno di loro addirittura colpì lo schiavo del sommo sacerdote, staccandogli l’orecchio destro.+ 51 Ma Gesù a sua volta disse: “Basta così!” Poi toccò l’orecchio dello schiavo e lo guarì. 52 Dopodiché, rivolgendosi ai capi sacerdoti, ai capitani del tempio e agli anziani che erano andati lì per lui, Gesù disse: “Siete venuti con spade e bastoni come se fossi un ladro?+ 53 Finché sono stato con voi nel tempio, giorno dopo giorno,+ non avete messo le mani su di me.+ Ma questa è la vostra ora, è l’ora in cui regnano le tenebre”.+
54 Quindi lo arrestarono e lo condussero via.+ Lo portarono a casa del sommo sacerdote, mentre Pietro li seguiva a una certa distanza.+ 55 Quando alcuni accesero un fuoco in mezzo al cortile e si misero a sedere tutti insieme, Pietro si sedette fra loro.+ 56 Una serva lo vide lì seduto alla luce del fuoco, lo guardò attentamente e disse: “Anche quest’uomo era con lui!” 57 Ma Pietro negò, dicendo: “Io non lo conosco, donna”.+ 58 Poco dopo un altro lo vide e disse: “Anche tu sei uno di loro”. Ma Pietro rispose: “Uomo, non è vero!”+ 59 Trascorsa circa un’ora, un altro ancora cominciò a ripetere con insistenza: “Di sicuro anche quest’uomo era con lui: infatti è galileo!” 60 Ma Pietro disse: “Uomo, non so di cosa stai parlando”. In quello stesso istante, mentre ancora parlava, un gallo cantò. 61 E il Signore si voltò e guardò Pietro; e Pietro si ricordò di quello che il Signore gli aveva detto: “Oggi, prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte”.+ 62 Allora uscì e pianse amaramente.
63 Intanto gli uomini che avevano Gesù in custodia lo deridevano+ e lo picchiavano.+ 64 Dopo avergli coperto il volto, gli chiedevano: “Profetizza! Chi ti ha colpito?” 65 E dicevano contro di lui molte altre cose blasfeme.
66 Quando si fece giorno, si riunì l’assemblea degli anziani del popolo, composta dai capi sacerdoti e dagli scribi.+ Condussero Gesù nella sala del loro Sinedrio e gli dissero: 67 “Se sei il Cristo, diccelo”.+ Ma lui rispose: “Anche se ve lo dicessi, non ci credereste affatto. 68 E se vi facessi domande, non rispondereste. 69 Comunque, d’ora in poi il Figlio dell’uomo+ siederà alla potente destra di Dio”.+ 70 A ciò tutti chiesero: “Sei dunque il Figlio di Dio?” Lui replicò: “Voi stessi dite che lo sono”. 71 E loro dissero: “Che bisogno abbiamo di altre prove? L’abbiamo sentito noi stessi dalla sua bocca!”+
23 E tutta quella folla si alzò e condusse Gesù da Pilato.+ 2 Quindi cominciarono ad accusarlo,+ dicendo: “Abbiamo sorpreso quest’uomo mentre istigava la nostra nazione alla rivolta, proibiva di pagare le tasse a Cesare+ e diceva di essere Cristo, il Re”.+ 3 Ora Pilato gli rivolse la domanda: “Sei tu il re dei giudei?” Lui rispose: “Tu stesso lo dici”.+ 4 Dopodiché Pilato disse ai capi sacerdoti e alle folle: “Non trovo nessuna colpa in quest’uomo”.+ 5 Ma quelli insistevano: “Con i suoi insegnamenti istiga il popolo in tutta la Giudea, a partire dalla Galilea fino a qui”. 6 A quelle parole, Pilato chiese se l’uomo fosse galileo. 7 Quando appurò che Gesù rientrava sotto la giurisdizione di Erode,+ lo mandò da lui, che in quei giorni si trovava a Gerusalemme.
8 Nel vedere Gesù, Erode fu molto felice. Infatti, avendo sentito parlare di lui,+ era da tempo che voleva vederlo e sperava di assistere a qualche suo miracolo. 9 Perciò cominciò a fargli molte domande, ma Gesù non gli rispose nulla.+ 10 Intanto i capi sacerdoti e gli scribi lì presenti lo accusavano con rabbia. 11 Quindi Erode insieme ai suoi soldati lo trattò sprezzantemente,+ e lo derise+ mettendogli addosso una veste sontuosa,* dopodiché lo rimandò da Pilato.+ 12 E quel giorno Erode e Pilato diventarono amici, mentre in precedenza fra i due c’era stata inimicizia.
13 Pilato convocò dunque i capi sacerdoti, gli uomini influenti e il popolo 14 e disse loro: “Mi avete portato quest’uomo sostenendo che incita il popolo alla rivolta. Ecco, l’ho esaminato davanti a voi, ma in lui non ho trovato nessun fondamento per le accuse che gli muovete.+ 15 E neanche Erode, visto che ce lo ha rimandato. Ebbene, non ha fatto nulla per cui meriti la morte. 16 Perciò gli infliggerò una punizione+ e lo rilascerò”. 17 [...] 18 Ma tutti quanti gridarono: “Togli quest’uomo di mezzo* e liberaci Barabba!”+ 19 (Barabba era stato messo in prigione per una rivolta scoppiata in città e per omicidio.) 20 Di nuovo Pilato parlò loro, perché voleva liberare Gesù.+ 21 Quelli però urlavano: “Al palo! Al palo!”+ 22 Per la terza volta disse loro: “Ma che ha fatto di male quest’uomo? Io non ho trovato in lui nulla per cui meriti la morte;+ perciò gli infliggerò una punizione e lo rilascerò”. 23 Ma quelli insistevano, chiedendo a gran voce che Gesù fosse messo al palo; e le loro grida si facevano sempre più forti.+ 24 Allora Pilato decise di accogliere la loro richiesta: 25 liberò l’uomo che chiedevano — quello che era stato messo in prigione per sedizione e omicidio — e consegnò Gesù secondo il loro volere.
26 Ora, mentre lo portavano via, presero un certo Simone di Cirène, che veniva dalla campagna, e gli misero addosso il palo di tortura perché lo portasse dietro a Gesù.+ 27 Seguiva Gesù una folla numerosa, tra cui donne che si battevano il petto in segno di dolore e piangevano per lui. 28 Gesù si voltò verso le donne e disse: “Figlie di Gerusalemme, smettete di piangere per me. Piangete piuttosto per voi stesse e per i vostri figli,+ 29 perché, ecco, verranno i giorni in cui si dirà: ‘Felici le donne sterili, i grembi che non hanno partorito e i seni che non hanno allattato!’+ 30 Allora la gente comincerà a dire ai monti: ‘Cadeteci addosso!’, e ai colli: ‘Copriteci!’+ 31 Se fanno queste cose quando l’albero è verde, cosa succederà quando sarà secco?”
32 Altri due uomini, due criminali, venivano portati per essere giustiziati insieme a Gesù.+ 33 Giunti al luogo chiamato Teschio,+ misero al palo lui e i criminali, uno alla sua destra e uno alla sua sinistra.+ 34 Ma Gesù diceva: “Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno”.+ Inoltre tirarono a sorte le sue vesti per dividersele.+ 35 Il popolo stava a guardare, mentre i capi lo deridevano dicendo: “Ha salvato altri. Se è il Cristo di Dio, l’Eletto, che salvi sé stesso!”+ 36 Anche i soldati si prendevano gioco di lui: si avvicinavano, gli offrivano vino aspro+ 37 e dicevano: “Se tu sei il re dei giudei, salva te stesso”. 38 C’era anche un’iscrizione sopra di lui: “Questo è il re dei giudei”.+
39 Uno dei criminali messi al palo lo insultava,+ dicendo: “Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!” 40 Ma l’altro lo rimproverò con queste parole: “Non temi Dio per niente, ora che hai subìto la stessa condanna? 41 E per quanto riguarda noi è giusto così, visto che riceviamo quello che meritiamo per le nostre azioni; quest’uomo, invece, non ha fatto nulla di male”. 42 Poi disse: “Gesù, ricordati di me quando sarai entrato nel tuo Regno”.+ 43 E Gesù gli rispose: “In verità ti dico oggi: tu sarai con me nel Paradiso”.+
44 A quel punto era circa la sesta ora, eppure su tutto il paese* calarono le tenebre, fino alla nona ora,+ 45 essendo venuta a mancare la luce del sole; poi la cortina del santuario+ si squarciò a metà.+ 46 E a gran voce Gesù gridò: “Padre, alle tue mani affido il mio spirito!”+ Detto questo, spirò.+ 47 Di fronte a quanto era avvenuto, il centurione rese gloria a Dio, dicendo: “Davvero quest’uomo era giusto!”+ 48 E tutte le folle che si erano radunate là per assistere a quello spettacolo, quando ebbero visto l’accaduto, se ne tornarono a casa battendosi il petto. 49 Tutti quelli che conoscevano Gesù se ne stavano a una certa distanza; a osservare gli eventi c’erano anche le donne che lo avevano accompagnato dalla Galilea.+
50 Ed ecco, c’era un certo Giuseppe, che era membro del Consiglio, uomo buono e giusto.+ 51 (Lui non aveva votato a favore del loro complotto e del loro operato.) Quest’uomo era di Arimatèa, città della Giudea, e aspettava il Regno di Dio. 52 Andò da Pilato e chiese il corpo di Gesù. 53 E, dopo averlo calato giù dal palo,+ lo avvolse in un telo di lino fine e lo mise in una tomba scavata nella roccia,+ in cui non era ancora stato deposto nessuno. 54 Ora era il giorno della Preparazione+ e stava per iniziare il Sabato.+ 55 Anche le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea andarono lì; osservarono la tomba e videro come vi era stato deposto il corpo;+ 56 poi tornarono indietro per preparare aromi e unguenti. Ma naturalmente il Sabato osservarono il riposo+ secondo il comandamento.
24 Il primo giorno della settimana, comunque, le donne andarono alla tomba molto presto, portando gli aromi che avevano preparato.+ 2 Videro però che la pietra era stata rotolata via dalla tomba,+ 3 e quando entrarono non vi trovarono il corpo del Signore Gesù.+ 4 Mentre si domandavano cosa fosse accaduto, ecco che due uomini dalle vesti sfolgoranti apparvero accanto a loro. 5 Spaventate, le donne tenevano il viso rivolto verso terra, al che gli uomini chiesero loro: “Perché cercate fra i morti colui che è vivo?+ 6 Non è qui, ma è stato risuscitato. Ricordatevi ciò che vi disse mentre era ancora in Galilea: 7 che il Figlio dell’uomo doveva essere consegnato nelle mani di uomini peccatori, essere messo al palo e risorgere il terzo giorno”.+ 8 Allora le donne si ricordarono delle sue parole,+ 9 e tornarono dalla tomba* e riferirono tutto agli Undici e agli altri.+ 10 Queste donne erano Maria Maddalena, Giovanna e Maria la madre di Giacomo. Anche le altre+ che erano con loro raccontarono agli apostoli quelle cose. 11 Tuttavia a questi le parole delle donne suonarono assurde, e non credettero loro.
12 Ma Pietro si alzò e corse alla tomba,* e, chinatosi in avanti, vide solo le bende di lino. Così se ne andò, meravigliato di ciò che era accaduto.
13 Ed ecco, quello stesso giorno due di loro erano in viaggio verso un villaggio chiamato Èmmaus, a circa 11 chilometri da Gerusalemme, 14 e parlavano di tutto quello che era successo.
15 Ora, mentre conversavano e ragionavano su quei fatti, Gesù stesso si avvicinò e si mise a camminare con loro, 16 ma i loro occhi non poterono riconoscerlo.+ 17 “Di cos’è che state discutendo lungo il cammino?”, lui chiese. E loro, con l’espressione triste, si fermarono. 18 Quello di nome Clèopa gli rispose: “Sei un forestiero che sta a Gerusalemme da solo? Non sai* cos’è successo lì in questi giorni?” 19 Lui domandò loro: “Cosa?” Gli dissero: “I fatti che riguardano Gesù il Nazareno:+ come si è dimostrato un profeta potente in opere e parole davanti a Dio e a tutto il popolo,+ 20 e come i nostri capi sacerdoti e i nostri personaggi influenti lo hanno consegnato perché fosse condannato a morte+ e lo hanno messo al palo.+ 21 Noi invece speravamo che quest’uomo fosse colui che avrebbe liberato Israele.+ Oltretutto oggi è il terzo giorno da che queste cose sono avvenute. 22 Per di più, alcune donne fra noi ci hanno sconvolto: al mattino presto sono andate alla tomba*+ 23 ma non vi hanno trovato il corpo, e sono tornate dicendo che sono anche apparsi loro degli angeli,* i quali hanno detto che lui è vivo. 24 Allora alcuni di quelli che erano con noi sono andati alla tomba*+ e l’hanno trovata così come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto”.
25 Quindi Gesù disse loro: “Insensati e lenti* a credere tutto quello che hanno detto i profeti! 26 Non era forse necessario che il Cristo soffrisse queste cose+ per ricevere la sua gloria?”+ 27 E, cominciando da Mosè e da tutti i Profeti,+ spiegò loro tutto ciò che le Scritture dicevano riguardo a lui.
28 Infine giunsero nei pressi del villaggio verso cui erano diretti, e Gesù fece per proseguire oltre. 29 Ma loro insisterono perché si fermasse, dicendo: “Rimani con noi, visto che è quasi sera e il giorno sta per finire”. Allora lui entrò per rimanere con loro. 30 E mentre era a tavola insieme a loro prese il pane, lo benedisse, lo spezzò e lo diede loro.+ 31 A quel punto i loro occhi si aprirono, ed essi lo riconobbero; ma lui scomparve alla loro vista.+ 32 E si dissero l’un l’altro: “Non ardeva il nostro cuore mentre ci parlava lungo il cammino e ci spiegava le Scritture?” 33 Subito si alzarono e tornarono a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e quelli che erano con loro, 34 i quali dicevano: “Di certo il Signore è stato risuscitato ed è apparso a Simone!”+ 35 Quindi i due narrarono loro quanto era successo durante il viaggio e come avevano riconosciuto Gesù mentre spezzava il pane.+
36 Stavano parlando di queste cose quando Gesù stesso apparve in mezzo a loro e disse: “Abbiate pace!”+ 37 Ma loro, smarriti e terrorizzati, pensavano di vedere uno spirito.+ 38 Perciò lui domandò: “Perché siete turbati, e perché nascono dubbi nel vostro cuore? 39 Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate, perché uno spirito non ha carne e ossa come invece vedete che ho io”. 40 E nel dire questo mostrò loro le mani e i piedi. 41 Essendo però quelli ancora increduli per la gioia e lo stupore, chiese loro: “Avete qui qualcosa da mangiare?”+ 42 Gli offrirono dunque un pezzo di pesce arrostito, 43 e lui lo prese e lo mangiò davanti ai loro occhi.
44 Poi disse: “È questo che vi dicevo quando ero ancora con voi,+ cioè che tutte le cose scritte riguardo a me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi dovevano adempiersi”.+ 45 Allora aprì loro la mente perché afferrassero appieno il significato delle Scritture,+ 46 e disse loro: “Questo è ciò che è scritto: che il Cristo avrebbe sofferto e sarebbe risorto dai morti il terzo giorno,+ 47 e che nel suo nome si sarebbe predicato il pentimento per il perdono dei peccati+ a tutte le nazioni,+ cominciando da Gerusalemme.+ 48 Voi sarete testimoni di queste cose.+ 49 Ed ecco, manderò su di voi ciò che il Padre mio ha promesso. Voi, però, rimanete in città finché non sarete rivestiti di potenza dall’alto”.+
50 Poi li condusse fuori fino a Betània e, sollevando le mani, li benedisse. 51 Mentre li benediceva, si separò da loro e fu portato in cielo.+ 52 Ed essi gli resero omaggio, dopodiché tornarono a Gerusalemme pieni di gioia.+ 53 E stavano di continuo nel tempio a lodare Dio.+
Lett. “dalle figlie di Aronne”.
O “pratica consolidata”.
O “già nel grembo di sua madre”.
O “una visione”.
O “biasimo”.
O “concepirai nel tuo grembo”.
Lett. “seme”.
Lett. “ogni maschio che apre il grembo”.
O “il mezzo con cui porterai la salvezza”, “la tua salvezza”.
Lett. “dalla sua verginità”.
O “dell’imperatore Tiberio”.
Lett. “era tetrarca”.
Lett. “era tetrarca”.
O “Càifa”.
O “ogni carne”.
O “lo strumento di salvezza”.
O “una tunica di ricambio”.
O “non riscuotete”.
O “non estorcete denaro con la violenza”, “non intimidite”.
O “deposito”.
O “Bòoz”.
O “Fàres”.
O “Fàlec”.
O “Metusèla”.
O “e devi servire solo lui”.
O “pieno della potenza dello spirito”.
Lett. “questa scrittura nei vostri orecchi”.
O “grazia”.
O “colle”.
O “persone”.
Lett. “in testimonianza a loro”, probabilmente in riferimento ai sacerdoti.
O “sarà tolto loro”.
Lett. “diceva una parabola”.
O “secca”.
O “secca”.
O “soddisfatti”.
O “biasimeranno”.
Lett. “rigetteranno il vostro nome come malvagio”.
O “continuate a fare”.
O “benigno”.
O “fossa”.
O “discepolo”.
O “svegliati”.
O “chi non inciampa in me”.
O “morbide vesti”.
Lett. “davanti alla tua faccia”.
O “esortazione”, “consiglio”.
O “a rendere giustizia alla sapienza”.
O “si distese per il pasto”.
O “grandi”.
O “è stato permesso”.
O forse “da molto tempo”.
O “pendio scosceso”.
O “salvato”.
O “Giàiro”.
O “orlo”, “bordo”, “nappa”.
O “ho percepito”.
O “salvato”.
O “svegliati”.
Lett. “due tuniche”.
O forse “si unirono a lui”, “erano con lui”.
Lett. “non gusteranno la morte”.
O “di uno splendore”.
O “corrotta”.
O “tradito”.
O “nel mio nome”.
O “non è un discepolo”.
Lett. “si compivano i giorni”.
Lett. “fissò la faccia”.
O “famiglia”.
O “quello che insegnava”, “il suo messaggio”. Lett. “la sua parola”.
O “è già giunto a voi”, “vi ha colto alla sprovvista”.
O “prova miracolosa”.
O “illuminato”.
O “si distese per il pasto”.
O “cose estorte”, “rapina”.
O forse “ogni cosa sarà pura per voi”.
O “ogni altro tipo di”.
O forse “ortaggi”.
O “giusto giudizio”.
O “tombe commemorative”.
O “tombe commemorative”.
O “ridomandato”.
O “ridomandato”.
Lett. “avete proferito all’orecchio”.
O “viene trascurato da Dio”, “è sfuggito all’attenzione di Dio”.
O “aspettano che il loro signore se ne vada (si accomiati)”
O “festa nuziale”.
O “secondo la volontà del signore”.
O “pioggia”.
O “Sìloe”.
O “tutti quelli che sono distesi con te per il pasto”.
O “Ti prego, che io sia scusato”.
O “rinunci”.
Lett. “gli si gettò al collo”.
O “sacrificatelo”.
O “ciò che è vostro”.
O “inciampare”.
O “salvato”.
O “al presente”.
O “saranno compiute”.
O “salvato”.
O “attornieranno”, “affliggeranno”.
O “immersione”, “tuffo”.
O “di origine umana”.
O “disonorarono”, “trattarono in modo vergognoso”.
Lett. “all’autorità del governatore”.
O “giusto”.
O “proprietà”.
O “come pretesto”.
O “più pesante”.
O “contribuito ai doni”.
O “traditi”.
Lett. “terra”.
O “preoccupazioni relative a come provvedersi da vivere”, “ansie della vita quotidiana”.
O “si distese per il pasto”.
O “è disteso per il pasto”.
O “è disteso per il pasto”.
O “splendente”.
O “elimina quest’uomo”.
Lett. “terra”.
O “tomba commemorativa”.
O “tomba commemorativa”.
O forse “sei l’unico forestiero a Gerusalemme che non sa”.
O “tomba commemorativa”.
O “hanno avuto una visione di angeli”.
O “tomba commemorativa”.
Lett. “tardi di cuore”.