PRIMA LETTERA AI CORINTI
1 Paolo, chiamato a essere apostolo+ di Cristo Gesù per volontà di Dio, e nostro fratello Sòstene 2 alla congregazione di Dio che è a Corinto,+ a voi che siete stati santificati come discepoli di Cristo Gesù,*+ chiamati a essere santi,+ insieme a tutti quelli che in ogni luogo invocano il nome del nostro Signore Gesù Cristo,+ Signore loro e nostro.
3 Possiate avere immeritata bontà e pace da Dio nostro Padre e dal Signore Gesù Cristo.
4 Ringrazio sempre Dio per voi a motivo dell’immeritata bontà di Dio che vi è stata mostrata in Cristo Gesù. 5 In lui infatti siete stati arricchiti di ogni cosa, di ogni capacità di parlare e di ogni conoscenza,+ 6 e da questo è evidente che la testimonianza riguardo al Cristo+ è saldamente radicata fra voi, 7 così che non vi manca nessun dono mentre aspettate ansiosamente la rivelazione del nostro Signore Gesù Cristo.+ 8 Dio vi renderà saldi sino alla fine, affinché nel giorno del nostro Signore Gesù Cristo+ siate irreprensibili. 9 Dio è degno di fede,+ ed è da lui che siete stati chiamati per essere uniti a suo Figlio, Gesù Cristo nostro Signore.
10 Ora, fratelli, vi esorto nel nome del nostro Signore Gesù Cristo a parlare tutti concordemente e a non avere divisioni fra voi,+ ma a essere perfettamente uniti nello stesso pensiero e nello stesso modo di ragionare.+ 11 Infatti, fratelli miei, mi è stato riferito da alcuni della casa di Cloe che fra voi ci sono contrasti.+ 12 Parlo del fatto che dite: “Io seguo Paolo”, “Io invece Apòllo”,+ “Io Cefa”, “E io Cristo”. 13 Cristo è forse diviso? Paolo è stato forse messo al palo per voi? O siete stati battezzati nel nome di Paolo? 14 Ringrazio Dio di non aver battezzato nessuno di voi eccetto Crispo+ e Gaio,+ 15 così nessuno può dire che siete stati battezzati nel mio nome. 16 Ho battezzato anche quelli della casa di Stéfana;+ per il resto, non so se ho battezzato qualcun altro. 17 Cristo infatti non mi ha mandato a battezzare ma ad annunciare la buona notizia;+ e non con sapienza di parola,*+ in modo da non rendere inutile il palo di tortura del Cristo.
18 Il messaggio del palo di tortura è stoltezza per quelli che vanno verso la distruzione,+ ma per noi che veniamo salvati è potenza di Dio.+ 19 Infatti è scritto: “Farò svanire la sapienza dei sapienti, e respingerò* l’intelligenza degli intellettuali”.+ 20 Dove sono il sapiente, lo scriba, l’abile argomentatore di questo sistema di cose? Dio non ha forse reso stolta la sapienza del mondo? 21 Dal momento che il mondo non ha conosciuto Dio+ mediante la propria sapienza,+ Dio, nella sua sapienza, ha deciso di salvare quelli che credono mediante la stoltezza+ del messaggio che viene predicato.
22 I giudei chiedono segni+ e i greci cercano sapienza,+ 23 mentre noi predichiamo Cristo messo al palo: pietra d’inciampo per i giudei+ e stoltezza per le nazioni.+ 24 Ma per quelli che sono chiamati, sia giudei che greci, Cristo è potenza di Dio e sapienza di Dio.+ 25 Infatti una cosa stolta di Dio è più sapiente degli uomini, e una cosa debole di Dio è più forte degli uomini.+
26 Considerate la vostra chiamata, fratelli: fra voi non ci sono molti sapienti dal punto di vista umano,+ né molti potenti, né molti di famiglia nobile.+ 27 Ma Dio ha scelto le cose stolte del mondo per svergognare i sapienti; Dio ha scelto le cose deboli del mondo per svergognare le forti;+ 28 Dio ha scelto le cose insignificanti del mondo e le cose disprezzate, quelle che non sono, per ridurre a nulla le cose che sono,+ 29 perché nessuno si vanti dinanzi a Dio. 30 Ed è grazie a lui che voi siete uniti a Cristo Gesù, il quale è diventato per noi sapienza di Dio, giustizia,+ santificazione+ e liberazione per riscatto,+ 31 affinché, come è scritto, “chi si vanta, si vanti in Geova”.+
2 Così, fratelli, quando sono venuto da voi ad annunciarvi il sacro segreto+ di Dio, non l’ho fatto con parole altisonanti+ o con sfoggio di sapienza.* 2 Infatti, quando ero con voi mi ero proposto di non sapere nient’altro se non Gesù Cristo, e lui messo al palo.+ 3 Sono venuto da voi con debolezza, con timore e con gran trepidazione; 4 e le mie parole e la mia predicazione non sono consistite in persuasivi discorsi di sapienza, ma in una dimostrazione di spirito e potenza,+ 5 perché la vostra fede non si fondasse sulla sapienza degli uomini ma sulla potenza di Dio.
6 Fra coloro che sono maturi*+ noi parliamo di sapienza, ma non della sapienza di questo sistema di cose né di quella dei governanti di questo sistema di cose, che saranno ridotti a nulla.+ 7 Parliamo invece della sapienza di Dio espressa in un sacro segreto,+ la sapienza nascosta, che Dio aveva già stabilito prima dei sistemi di cose per la nostra gloria. 8 È questa la sapienza che nessuno dei governanti di questo sistema di cose* ha conosciuto,+ perché, se l’avessero conosciuta, non avrebbero messo al palo il glorioso Signore.+ 9 Ma come è scritto: “Le cose che nessun occhio ha visto, che nessun orecchio ha sentito e che non sono salite in cuore a nessun uomo sono quelle che Dio ha preparato per coloro che lo amano”.+ 10 Infatti è a noi che Dio le ha rivelate+ per mezzo del suo spirito,+ perché lo spirito esamina tutte le cose, anche le cose profonde di Dio.+
11 Chi fra gli uomini può conoscere le cose di un uomo se non lo spirito di quello stesso uomo? Analogamente nessuno ha conosciuto le cose di Dio se non lo spirito di Dio. 12 Ora noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo spirito che proviene da Dio,+ affinché conosciamo le cose che Dio ci ha donato generosamente. 13 Di queste cose parliamo non con parole insegnate dalla sapienza umana+ ma con parole insegnate dallo spirito,+ spiegando* concetti spirituali con parole spirituali.*
14 Ma l’uomo fisico non accetta* le cose dello spirito di Dio, perché per lui sono stoltezza; e non le può conoscere, perché devono essere esaminate da un punto di vista spirituale. 15 L’uomo spirituale invece esamina ogni cosa,+ mentre lui non è esaminato da nessun uomo. 16 Infatti “chi ha conosciuto la mente di Geova, così da poterlo istruire?”+ Ma noi abbiamo la mente di Cristo.+
3 Perciò, fratelli, non ho potuto parlarvi come a uomini spirituali;+ vi ho parlato come a uomini carnali, come a bambini+ in Cristo. 2 Vi ho dato latte, non cibo solido, perché non eravate ancora in grado di assimilarlo. E non lo siete neppure adesso,+ 3 perché siete ancora carnali.+ Il fatto che fra voi ci siano gelosie e liti+ non dimostra forse che siete carnali+ e che vi comportate* come tutti gli altri? 4 Quando uno dice: “Io seguo Paolo”, e un altro dice: “Io Apòllo”,+ non siete come tutti gli altri?
5 Chi è dunque Apòllo? Chi è Paolo? Ministri+ tramite i quali siete diventati credenti, ciascuno come il Signore gli ha concesso. 6 Io ho piantato,+ Apòllo ha innaffiato,+ ma è Dio che ha fatto crescere; 7 perciò chi pianta e chi innaffia non contano nulla, ma chi conta è Dio, che fa crescere.+ 8 Ora, chi pianta e chi innaffia sono uno, ma ciascuno riceverà la propria ricompensa secondo il lavoro svolto.+ 9 Infatti siamo collaboratori di Dio;+ voi siete il campo di Dio, l’edificio di Dio.+
10 Secondo l’immeritata bontà di Dio che mi è stata mostrata, ho posto il fondamento+ come un abile costruttore, e un altro vi costruisce sopra. Ma ciascuno stia attento a come costruisce. 11 Infatti nessuno può porre un fondamento diverso da quello già posto, che è Gesù Cristo.+ 12 Ora, se si costruisce su questo fondamento con oro, argento, pietre preziose, legno, fieno o paglia, 13 l’opera di ciascuno diventerà evidente per quella che è,* perché la mostrerà il giorno; sarà rivelata mediante il fuoco,+ e il fuoco stesso proverà che tipo di opera ciascuno ha realizzato. 14 Se ciò che uno ha costruito sul fondamento resisterà, questi riceverà una ricompensa; 15 se l’opera di qualcuno andrà bruciata, questi subirà una perdita, ma lui stesso sarà salvato; tuttavia lo sarà come attraverso il fuoco.
16 Non sapete che siete il tempio di Dio+ e che lo spirito di Dio dimora in voi?+ 17 Se qualcuno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui, perché il tempio di Dio è santo; e questo tempio siete voi.+
18 Nessuno si illuda: se qualcuno di voi pensa di essere sapiente in questo sistema di cose, diventi stolto per poter essere davvero sapiente.+ 19 Infatti la sapienza di questo mondo è stoltezza davanti a Dio, perché è scritto: “Prende in trappola i sapienti mediante la loro stessa astuzia”.+ 20 E ancora: “Geova sa che i ragionamenti dei sapienti sono vani”.+ 21 Nessuno dunque abbia motivo di vanto negli uomini, perché ogni cosa vi appartiene: 22 Paolo, Apòllo, Cefa,+ il mondo, la vita, la morte, le cose presenti e le cose future, tutto appartiene a voi. 23 Voi, a vostra volta, appartenete a Cristo,+ e Cristo appartiene a Dio.
4 Ognuno ci consideri servitori di Cristo e amministratori dei sacri segreti+ di Dio. 2 Ora, ciò che ci si aspetta dagli amministratori è che si dimostrino fedeli. 3 Io, comunque, mi preoccupo ben poco di essere esaminato da voi o da un tribunale umano. Anzi, neppure io mi esamino, 4 perché non sono consapevole di nessuna colpa da parte mia; questo però non dimostra che io sia giusto. Chi mi esamina è Geova.+ 5 Perciò non giudicate+ nulla prima del tempo stabilito, fino a quando verrà il Signore. Lui porterà alla luce quello che è nascosto nelle tenebre e renderà manifeste le intenzioni dei cuori, e allora ciascuno riceverà la propria lode da Dio.+
6 Ora, fratelli, queste cose le ho applicate a me e ad Apòllo+ per il vostro bene, affinché tramite noi impariate il principio di non andare oltre ciò che è scritto e non vi gonfiate d’orgoglio,+ favorendo l’uno a discapito dell’altro. 7 Che cosa* infatti ti rende diverso da un altro? Cosa possiedi che tu non abbia ricevuto?+ E se lo hai ricevuto, perché ti vanti come se non lo avessi ricevuto?
8 Siete già sazi? Siete già ricchi? Avete cominciato a regnare+ senza di noi? Magari aveste cominciato a regnare! Così anche noi regneremmo con voi.+ 9 Mi sembra infatti che Dio abbia presentato noi apostoli per ultimi come condannati a morte,+ perché siamo diventati uno spettacolo per il mondo+ e per gli angeli e per gli uomini. 10 Noi siamo stolti+ a causa di Cristo e voi siete saggi in Cristo; noi siamo deboli e voi siete forti; voi siete stimati e noi siamo disprezzati. 11 Fino a questo momento continuiamo a soffrire la fame+ e la sete,+ a non avere di che coprirci, a essere percossi,*+ a non avere dimora 12 e a faticare lavorando con le nostre mani.+ Quando veniamo insultati, benediciamo;+ quando veniamo perseguitati, sopportiamo con pazienza;+ 13 quando veniamo calunniati, rispondiamo con gentilezza.*+ Siamo diventati come l’immondizia del mondo,+ lo scarto di tutto, fino a oggi.
14 Non scrivo queste cose per farvi vergognare, ma per ammonirvi come figli che mi sono cari. 15 Infatti potreste anche avere diecimila tutori in Cristo, ma di certo non avete molti padri: vi ho generato io in Cristo Gesù per mezzo della buona notizia.+ 16 Perciò vi supplico di imitare il mio esempio.+ 17 Per questo vi mando Timòteo,+ dato che è mio amato e fedele figlio nel Signore.+ Lui vi ricorderà i miei metodi nel servizio che rendo a Cristo Gesù,+ così come li insegno dappertutto, in ogni congregazione.
18 Alcuni si sono gonfiati d’orgoglio, come se io non dovessi venire da voi. 19 Ma se Geova vuole verrò da voi fra breve, non per sentire le parole di queste persone piene d’orgoglio, ma per vedere la loro potenza. 20 Il Regno di Dio infatti non consiste in parole, ma in potenza. 21 Cosa preferite? Devo venire da voi con un bastone+ o con amore e spirito mite?
5 Ebbene, si sente dire che fra voi si commette immoralità sessuale,+ e un’immoralità tale che non si trova neanche fra le nazioni: un uomo convive* con la moglie di suo padre.+ 2 E voi ne andate orgogliosi? Non dovreste piuttosto essere afflitti,+ così da allontanare di mezzo a voi l’uomo che ha fatto una cosa del genere?+ 3 Anche se assente con il corpo, io sono presente in spirito, e ho già giudicato l’uomo che ha fatto questo come se fossi effettivamente lì con voi. 4 Quando vi riunirete nel nome del nostro Signore Gesù, sapendo che io sarò con voi in spirito insieme alla potenza del nostro Signore Gesù, 5 dovrete consegnare quell’uomo a Satana+ per la distruzione della carne, affinché lo spirito sia salvato nel giorno del Signore.+
6 Non è bello che vi vantiate. Non sapete che un po’ di lievito fa fermentare tutto l’impasto?+ 7 Eliminate il vecchio lievito per poter essere un nuovo impasto, privo di lievito, come in effetti già siete. E infatti Cristo, il nostro agnello pasquale,+ è stato sacrificato.+ 8 Osserviamo dunque la festa+ non con vecchio lievito né con lievito di cattiveria e malvagità, ma con pani non lievitati di sincerità e verità.
9 Nella mia lettera vi avevo scritto di smettere di stare in compagnia di chi pratica l’immoralità sessuale, 10 ma non mi riferivo alle persone immorali di questo mondo,+ agli avidi, ai ladri o agli idolatri; altrimenti dovreste effettivamente uscire dal mondo!+ 11 Ora però vi scrivo di smettere di stare in compagnia+ di chi è chiamato fratello ma pratica l’immoralità sessuale o è avido,+ idolatra, oltraggiatore, ubriacone+ o ladro,+ non mangiando nemmeno con una persona del genere. 12 Devo forse giudicare quelli di fuori? Non sono quelli di dentro che voi giudicate,+ 13 mentre Dio giudica quelli di fuori?+ “Allontanate la persona malvagia di mezzo a voi”.+
6 Quando qualcuno di voi ha una controversia con un altro,+ come osa andare in tribunale davanti a uomini ingiusti anziché davanti ai santi?+ 2 Non sapete che i santi giudicheranno il mondo?+ E voi che dovrete giudicare il mondo non siete in grado di giudicare questioni di poco conto? 3 Non sapete che noi giudicheremo gli angeli?+ E allora perché non le questioni di questa vita? 4 Se dunque avete questioni di questa vita che devono essere giudicate,+ scegliete come giudici uomini che non hanno il rispetto della congregazione? 5 Lo dico per farvi vergognare. È possibile che fra voi non ci sia un uomo saggio in grado di giudicare tra i suoi fratelli? 6 Invece un fratello va in giudizio con un fratello, e per di più davanti a non credenti!
7 Il fatto che abbiate delle cause gli uni contro gli altri è già una sconfitta. Perché piuttosto non vi lasciate fare un torto?+ Perché piuttosto non accettate di rimetterci? 8 Invece voi fate torto e rubate, e per di più ai vostri fratelli!
9 Non sapete che gli ingiusti non erediteranno il Regno di Dio?+ Non illudetevi:* né persone che praticano l’immoralità sessuale,+ né idolatri,+ né adulteri,+ né uomini che si sottopongono ad atti omosessuali,+ né uomini che praticano l’omosessualità,+ 10 né ladri, né avidi,+ né ubriaconi,+ né oltraggiatori, né estorsori+ erediteranno il Regno di Dio.+ 11 E alcuni di voi erano persone del genere.+ Ma siete stati lavati,+ siete stati santificati,+ siete stati dichiarati giusti+ nel nome del Signore Gesù Cristo e con lo spirito del nostro Dio.+
12 Tutto mi è lecito, ma non tutto è vantaggioso.+ Tutto mi è lecito, ma non mi farò dominare* da niente. 13 Il cibo è per lo stomaco e lo stomaco per il cibo, ma Dio ridurrà a nulla l’uno e l’altro.+ Il corpo non è per l’immoralità sessuale ma per il Signore,+ e il Signore è per il corpo. 14 Dio ha risuscitato il Signore+ e risusciterà anche noi+ con la sua potenza.+
15 Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo?+ Prenderò dunque le membra del Cristo per farne le membra di una prostituta? Assolutamente no! 16 Non sapete che chi si unisce a una prostituta è un solo corpo con lei? Infatti “i due”, dice Dio, “saranno una sola carne”.+ 17 Ma chi si unisce al Signore è un solo spirito con lui.*+ 18 Fuggite l’immoralità sessuale!+ Qualsiasi altro peccato l’uomo commetta è fuori dal suo corpo, ma chi pratica l’immoralità sessuale pecca contro il proprio corpo.+ 19 Non sapete che il vostro corpo è il tempio+ dello spirito santo che è in voi e che avete ricevuto da Dio?+ E voi non appartenete a voi stessi,+ 20 visto che siete stati comprati a caro prezzo.+ Perciò glorificate Dio+ nel vostro corpo.+
7 Riguardo a ciò di cui mi avete scritto, è meglio per l’uomo non toccare donna; 2 ma, visto il dilagare dell’immoralità sessuale, ogni uomo abbia la propria moglie+ e ogni donna abbia il proprio marito.+ 3 Il marito dia alla moglie ciò che le è dovuto, e la moglie faccia lo stesso con il marito.+ 4 Non è la moglie ad avere autorità sul proprio corpo, ma il marito; allo stesso modo non è il marito ad avere autorità sul proprio corpo, ma la moglie. 5 Non privatevi l’uno dell’altro se non di comune accordo per un periodo prestabilito, per dedicare tempo alla preghiera e poi tornare a unirvi, affinché Satana non continui a tentarvi per la vostra mancanza di autocontrollo. 6 Comunque quello che vi dico è una concessione, non un comando. 7 Vorrei che tutti fossero come me, ma ciascuno riceve il proprio dono+ da Dio, chi in un modo, chi in un altro.
8 A quelli non sposati e alle vedove dico che è meglio per loro se rimangono come me.+ 9 Se però non riescono a padroneggiarsi si sposino, perché è meglio sposarsi che bruciare di passione.+
10 Agli sposati comando, non io ma il Signore, che la moglie non si separi dal marito.+ 11 Se però si separa, rimanga senza sposarsi oppure si riconcili con il marito. E il marito non lasci la moglie.+
12 Ma agli altri dico, io e non il Signore:+ se un fratello ha la moglie non credente e lei acconsente a rimanere con lui, non la lasci; 13 e se una donna ha il marito non credente e lui acconsente a rimanere con lei, non lo lasci. 14 Il marito non credente, infatti, è santificato in relazione alla moglie, e la moglie non credente è santificata in relazione al fratello;* altrimenti i vostri figli sarebbero impuri, mentre ora sono santi. 15 Ma se il non credente decide di separarsi, si separi; in questo caso il fratello o la sorella non sono vincolati. Dio vi ha chiamato alla pace.+ 16 Del resto, che ne sai tu, moglie, se non salverai tuo marito?+ E tu, marito, che ne sai se non salverai tua moglie?
17 Ad ogni modo, ciascuno rimanga nella condizione che Geova gli ha dato e in cui si trovava quando egli lo ha chiamato.+ Questa è la direttiva che do in tutte le congregazioni. 18 Qualcuno era circonciso quando è stato chiamato?+ Non cerchi di cancellare la sua circoncisione. Qualcuno è stato chiamato quando era incirconciso? Non si faccia circoncidere.+ 19 La circoncisione non conta nulla e l’incirconcisione non conta nulla;+ ciò che conta è invece osservare i comandamenti di Dio.+ 20 In qualunque condizione ciascuno fosse quando è stato chiamato, vi rimanga.+ 21 Sei stato chiamato quando eri schiavo? Non preoccupartene;+ se però hai la possibilità di diventare libero, approfittane. 22 Infatti chi è stato chiamato nel Signore da schiavo è un liberto del Signore;+ allo stesso modo chi è stato chiamato da libero è uno schiavo di Cristo.+ 23 Siete stati comprati a caro prezzo;+ smettete di farvi schiavi degli uomini.+ 24 Fratelli, in qualunque condizione ciascuno fosse quando è stato chiamato, vi rimanga davanti a Dio.
25 Riguardo a quelli che sono vergini non ho nessun comando dal Signore, ma esprimo la mia opinione,+ quella di uno che è degno di fede grazie alla misericordia che il Signore gli ha mostrato. 26 Perciò, tenendo conto delle presenti difficoltà, penso che per l’uomo sia meglio rimanere così com’è. 27 Sei legato a una moglie? Non cercare di scioglierti da lei.+ Non sei legato a una moglie? Non cercare moglie. 28 Ma anche se ti sposassi, non commetteresti peccato; e se una persona vergine si sposasse, non commetterebbe peccato. Comunque quelli che si sposano avranno difficoltà nella vita, e io vorrei risparmiarvele.
29 Inoltre dico questo, fratelli, che il tempo rimasto è poco.+ D’ora in avanti quelli che hanno moglie siano come se non l’avessero, 30 quelli che piangono come se non piangessero, quelli che gioiscono come se non gioissero, quelli che comprano come se non possedessero 31 e quelli che fanno uso del mondo come se non ne facessero pieno uso,+ perché la scena di questo mondo cambia. 32 Vorrei che foste liberi da preoccupazioni. L’uomo non sposato si preoccupa delle cose del Signore, di come può guadagnarsi l’approvazione del Signore. 33 L’uomo sposato invece si preoccupa delle cose del mondo,+ di come può guadagnarsi l’approvazione della moglie, 34 e si ritrova diviso. Anche la donna non sposata, così come la vergine, si preoccupa delle cose del Signore+ per essere santa nel corpo e nello spirito, mentre la donna sposata si preoccupa delle cose del mondo, di come può guadagnarsi l’approvazione del marito. 35 Dico questo per il vostro stesso bene; non per imporvi delle restrizioni, ma per spingervi a fare ciò che è appropriato e a dedicarvi al Signore assiduamente, senza distrazioni.
36 Ma se qualcuno che non è sposato pensa di non comportarsi decentemente, e ha passato il fiore della giovinezza, allora questo è ciò che deve accadere: faccia come desidera. Non pecca.+ Si sposino pure.+ 37 Chi invece è risoluto in cuor suo e non sente questa necessità, ma ha il controllo* della propria volontà e in cuor suo ha deciso di non sposarsi, fa bene.+ 38 Quindi anche chi si sposa fa bene, ma chi non si sposa fa meglio.+
39 La moglie è legata al marito finché lui vive.+ Se però il marito si addormenta nella morte è libera di sposare chi vuole, ma solo nel Signore.+ 40 Comunque a mio parere è più felice se rimane così com’è; e sono convinto di avere anch’io lo spirito di Dio.
8 Per quanto riguarda il cibo offerto agli idoli,+ sappiamo che tutti abbiamo conoscenza.+ La conoscenza gonfia, mentre l’amore edifica.+ 2 Se qualcuno pensa di conoscere qualcosa, ancora non lo conosce come dovrebbe. 3 Invece se qualcuno ama Dio, è conosciuto da lui.
4 Ora, circa il mangiare cibo offerto agli idoli, sappiamo che l’idolo non è assolutamente nulla,*+ e che c’è un solo Dio.+ 5 Infatti, anche se ci sono cosiddetti dèi sia in cielo che sulla terra+ — e in effetti ci sono molti “dèi” e molti “signori” — 6 in realtà per noi c’è un solo Dio,+ il Padre,+ dal quale provengono tutte le cose, e noi esistiamo per lui;+ e c’è un solo Signore,+ Gesù Cristo, per mezzo del quale esistono tutte le cose,+ e noi esistiamo per mezzo suo.
7 Non tutti però hanno questa conoscenza:+ alcuni, essendo stati finora abituati agli idoli, mangiano quel cibo come qualcosa di sacrificato agli idoli,+ e la loro coscienza, essendo debole, ne è contaminata.+ 8 Ma non sarà il cibo ad avvicinarci a Dio;+ se non mangiamo non ci rimettiamo, e se mangiamo non ci guadagniamo.+ 9 State attenti, però, che questo vostro diritto non diventi in qualche modo un ostacolo* per chi è debole.+ 10 Se infatti qualcuno che è debole vede te che hai conoscenza consumare un pasto in un tempio di idoli, non si sentirà spinto nella sua coscienza a mangiare cibo sacrificato agli idoli? 11 E così dalla tua conoscenza viene rovinato l’uomo debole, tuo fratello, per il quale Cristo è morto.+ 12 Quando peccate in questo modo contro i vostri fratelli e ferite la loro coscienza debole,+ voi peccate contro Cristo. 13 Perciò se il cibo diventa un ostacolo* per mio fratello, non mangerò mai più carne, così da non porre un ostacolo* davanti a mio fratello.+
9 Non sono forse libero? Non sono un apostolo?+ Non ho visto Gesù nostro Signore?+ E voi non siete la mia opera nel Signore? 2 Se non sono apostolo per altri, di sicuro lo sono per voi. Voi infatti siete il sigillo che attesta il mio apostolato nel Signore.+
3 Questa è la mia difesa contro quelli che mi giudicano. 4 Non abbiamo forse il diritto* di mangiare e bere? 5 Non abbiamo il diritto di portare con noi una moglie credente,+ come gli altri apostoli, i fratelli del Signore+ e Cefa?+ 6 O siamo solo io e Bàrnaba+ a dover lavorare* per mantenerci? 7 Quale soldato presta servizio a proprie spese? Chi pianta una vigna e non ne mangia il frutto?+ Chi pasce un gregge e non si nutre del latte del gregge?
8 Parlo forse da un punto di vista umano? Queste cose non le dice anche la Legge? 9 Infatti nella Legge di Mosè è scritto: “Non devi mettere la museruola al toro mentre trebbia”.+ È dei tori che Dio si preoccupa? 10 O in realtà lo dice per noi? È stato scritto proprio per noi, perché l’uomo che ara e l’uomo che trebbia devono farlo con la speranza di ricevere la propria parte.
11 Visto che abbiamo seminato tra voi cose spirituali, è troppo se raccogliamo da voi un sostegno materiale?+ 12 Se altri hanno tale diritto* su di voi, noi non lo abbiamo molto di più? Eppure non ce ne siamo avvalsi,+ ma sopportiamo ogni cosa per non ostacolare in nessun modo la buona notizia del Cristo.+ 13 Non sapete che gli uomini che svolgono le mansioni sacre mangiano le cose del tempio, e che quelli che servono regolarmente presso l’altare ricevono una porzione dall’altare?+ 14 Analogamente il Signore ha disposto che quelli che proclamano la buona notizia vivano mediante la buona notizia.+
15 Ma io non ho fatto uso di niente di tutto ciò.+ E non ho scritto queste cose perché si faccia così con me: piuttosto morirei, ma nessuno mi toglierà il mio motivo di vanto!+ 16 Se annuncio la buona notizia, per me non è un vanto, perché è una necessità che mi si impone.+ Guai a me se non annunciassi la buona notizia!+ 17 Se lo faccio di mia spontanea volontà, ho una ricompensa; ma se non lo faccio di mia spontanea volontà, mi è pur sempre affidata una responsabilità.*+ 18 In cosa consiste dunque la mia ricompensa? Nel fatto che quando annuncio la buona notizia la offro senza costo, in modo da non abusare della mia autorità* nella buona notizia.
19 Infatti, pur essendo libero da tutti, mi sono fatto schiavo di tutti per guadagnare il maggior numero possibile di persone. 20 Per i giudei sono diventato come un giudeo, per guadagnare i giudei;+ per quelli sottoposti alla legge, pur non essendo sottoposto alla legge sono diventato come uno sottoposto alla legge, per guadagnare quelli sottoposti alla legge.+ 21 Per quelli che non hanno legge sono diventato come uno che non ha legge+ (anche se non sono senza legge davanti a Dio, anzi sono sottoposto alla legge davanti a Cristo+), per guadagnare quelli senza legge. 22 Per i deboli sono diventato debole, per guadagnare i deboli.+ Sono diventato ogni cosa per persone di ogni tipo, per salvarne alcune a qualsiasi costo. 23 Ma faccio tutto per la buona notizia, per trasmetterla ad altri.+
24 Non sapete che in una corsa tutti corrono ma solo uno ottiene il premio? Correte in modo tale da conseguirlo.+ 25 Ora, chiunque partecipa a una gara si padroneggia in ogni cosa. Naturalmente quelli lo fanno per ottenere una corona che si deteriora,+ ma noi per una che non si deteriora.+ 26 Perciò non corro senza una meta;+ non sferro i miei colpi in modo da colpire l’aria;+ 27 anzi, tratto duramente il mio corpo+ e lo riduco in schiavitù, affinché, dopo aver predicato agli altri, io stesso non finisca in qualche modo per essere disapprovato.*
10 Ora, fratelli, voglio che sappiate che i nostri antenati furono tutti sotto la nuvola,+ passarono tutti attraverso il mare,+ 2 furono tutti battezzati in Mosè mediante la nuvola e il mare, 3 mangiarono tutti lo stesso cibo spirituale+ 4 e bevvero tutti la stessa bevanda spirituale.+ Infatti bevevano dalla roccia spirituale che li seguiva, e quella roccia rappresentava il Cristo.+ 5 Eppure Dio non si compiacque della maggioranza di loro, e perciò furono uccisi nel deserto.+
6 Ora queste cose sono diventate per noi degli esempi, affinché non desideriamo cose dannose come le desiderarono loro.+ 7 Non diventate idolatri come alcuni di loro; come è scritto: “Il popolo si sedette a mangiare e a bere, dopodiché si alzò per far festa”.+ 8 Non pratichiamo l’immoralità sessuale, come commisero immoralità sessuale alcuni di loro, così che in un solo giorno ne caddero 23.000.+ 9 Non mettiamo Geova alla prova,+ come lo misero alla prova alcuni di loro, solo per essere uccisi dai serpenti.+ 10 Non mormorate,+ come mormorarono alcuni di loro,+ solo per morire per mano dello sterminatore.+ 11 Queste cose accaddero loro come esempio, e sono state scritte per ammonire noi,+ sui quali è arrivata la fine dei sistemi di cose.+
12 Quindi chi pensa di stare in piedi badi di non cadere.+ 13 Non avete subìto nessuna tentazione che non abbiano subìto anche altri uomini.+ E Dio è fedele e non lascerà che siate tentati oltre ciò che potete sopportare,+ ma con la tentazione farà anche la via d’uscita perché possiate sopportarla.+
14 Perciò, miei cari, fuggite l’idolatria.+ 15 Parlo come a uomini dotati di discernimento: giudicate voi stessi ciò che dico. 16 Il calice della benedizione che benediciamo non è una partecipazione al sangue del Cristo?+ Il pane che spezziamo non è una partecipazione al corpo del Cristo?+ 17 Dato che c’è un solo pane, pur essendo molti, noi siamo un solo corpo:+ tutti infatti condividiamo quell’unico pane.
18 Guardate l’Israele secondo la carne: quelli che mangiano i sacrifici non sono partecipi con l’altare?+ 19 Dunque cosa intendo dire? Che quello che viene sacrificato a un idolo sia qualcosa, o che un idolo sia qualcosa?+ 20 No, però dico che quello che le nazioni sacrificano lo sacrificano ai demòni, e non a Dio;+ e io non voglio che siate partecipi con i demòni.+ 21 Non potete bere il calice di Geova e il calice dei demòni; non potete partecipare alla “tavola di Geova”+ e alla tavola dei demòni. 22 O facciamo ingelosire Geova?+ Siamo forse più forti di lui?
23 Tutto è lecito, ma non tutto è vantaggioso.+ Tutto è lecito, ma non tutto edifica.+ 24 Nessuno cerchi il proprio interesse, ma quello degli altri.+
25 Mangiate tutto quello che si vende al mercato, senza fare domande a motivo della vostra coscienza, 26 perché “a Geova appartiene la terra con tutto ciò che la riempie”.+ 27 Se un non credente vi invita e volete andare da lui, mangiate tutto quello che vi viene posto davanti, senza fare domande a motivo della vostra coscienza. 28 Se però qualcuno vi dice: “Questo è stato offerto in sacrificio”, non mangiatene, a motivo di chi ve l’ha detto e della coscienza.+ 29 Non mi riferisco alla tua coscienza, ma a quella dell’altro. Per quale motivo, infatti, la mia libertà dovrebbe essere giudicata dalla coscienza di un altro?+ 30 Se mangio* rendendo grazie a Dio, perché dovrei essere criticato per quello per cui rendo grazie?+
31 Perciò, sia che mangiate o che beviate o che facciate qualsiasi altra cosa, fate tutto alla gloria di Dio.+ 32 Non siate d’ostacolo* né ai giudei, né ai greci, né alla congregazione di Dio,+ 33 così come anch’io mi sforzo di piacere a tutti in tutto, non cercando il mio interesse+ ma quello di molti, perché siano salvati.+
11 Imitate il mio esempio, come anch’io imito quello di Cristo.+
2 Vi lodo perché in ogni cosa vi ricordate di me e vi attenete alle tradizioni come ve le ho trasmesse.+ 3 Voglio però che sappiate che il capo di ogni uomo è il Cristo,+ il capo della donna è l’uomo+ e il capo del Cristo è Dio.+ 4 Ogni uomo che prega o profetizza con il capo coperto disonora il suo capo; 5 ma ogni donna che prega o profetizza+ con il capo scoperto disonora il suo capo, perché è esattamente come se fosse rasata. 6 Se dunque una donna non si copre il capo, si tagli i capelli; ma se per una donna è vergognoso tagliarsi i capelli o radersi, allora si copra.
7 L’uomo non deve coprirsi il capo, visto che è immagine+ e gloria di Dio, ma la donna è gloria dell’uomo. 8 Infatti l’uomo non è venuto dalla donna, mentre la donna è venuta dall’uomo;+ 9 per di più l’uomo non fu creato per la donna, ma la donna per l’uomo.+ 10 Perciò la donna deve avere sul capo un segno di autorità, a motivo degli angeli.+
11 Tuttavia, nel Signore, la donna non esiste senza l’uomo né l’uomo senza la donna. 12 Come infatti la donna viene dall’uomo,+ così anche l’uomo viene all’esistenza per mezzo della donna; ogni cosa poi viene da Dio.+ 13 Giudicate voi stessi: è appropriato che una donna preghi Dio con il capo scoperto? 14 Non è la natura stessa a insegnarvi che per l’uomo avere i capelli lunghi è un disonore 15 mentre per la donna avere i capelli lunghi è un onore? Infatti i capelli le sono dati perché le facciano da velo. 16 Comunque, se qualcuno vuole polemizzare perché sostiene qualche altra usanza, noi non ne abbiamo nessun’altra, e neppure ce l’hanno le congregazioni di Dio.
17 Ma nel darvi queste istruzioni non vi lodo, perché non è a vostro beneficio che vi riunite, ma a vostro danno. 18 Innanzitutto sento dire che, quando vi riunite nella congregazione, tra voi ci sono divisioni;+ e in parte lo credo. 19 Infatti tra voi ci saranno certamente anche delle sette,+ affinché risulti evidente chi di voi è approvato.+
20 Quando vi riunite in uno stesso luogo, non lo fate veramente per mangiare la Cena del Signore.+ 21 Infatti, quando la mangiate, ognuno consuma prima la propria cena; e uno ha fame mentre l’altro è ubriaco. 22 Non avete delle case in cui mangiare e bere? O disprezzate la congregazione di Dio e umiliate quelli che non hanno nulla? Cosa posso dirvi? Posso lodarvi? In questo non vi lodo.
23 Io ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: nella notte+ in cui sarebbe stato tradito, il Signore Gesù prese un pane 24 e, dopo aver reso grazie a Dio, lo spezzò e disse: “Questo rappresenta il mio corpo,+ che dev’essere dato in vostro favore. Continuate a far questo in mio ricordo”.+ 25 Fece lo stesso con il calice+ alla conclusione della cena, dicendo: “Questo calice rappresenta il nuovo patto+ basato sul mio sangue.+ Continuate a far questo, ogni volta che ne berrete, in mio ricordo”.+ 26 Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete questo calice, voi proclamate la morte del Signore,+ finché lui non verrà.
27 Quindi chiunque mangia il pane o beve il calice del Signore in modo indegno sarà colpevole verso il corpo e il sangue del Signore. 28 Un uomo prima si esamini e si accerti di essere degno+ e poi mangi il pane e beva il calice, 29 perché chi mangia e beve senza riconoscere il corpo mangia e beve un giudizio contro sé stesso. 30 È per questo che molti di voi sono deboli e malati e parecchi dormono nella morte.+ 31 Ma se ci esaminassimo, non saremmo giudicati. 32 Comunque, quando veniamo giudicati, veniamo disciplinati da Geova+ in modo da non essere condannati con il mondo.+ 33 Quindi, fratelli miei, quando vi riunite per questa cena, aspettatevi gli uni gli altri. 34 Se qualcuno ha fame mangi a casa, affinché quando vi riunite non sia per un giudizio.+ Quanto alle altre questioni, le risolverò quando verrò.
12 Riguardo ai doni dello spirito,*+ fratelli, non voglio lasciarvi nell’ignoranza. 2 Voi sapete che, quando eravate persone delle nazioni, eravate sviati e indotti ad adorare quegli idoli muti,+ andando ovunque vi portassero. 3 Perciò vi rendo noto che nessuno quando parla mediante lo spirito di Dio dice: “Gesù è maledetto!”, e nessuno può dire: “Gesù è Signore!”, se non mediante lo spirito santo.+
4 Ora, ci sono doni diversi, ma lo spirito è lo stesso;+ 5 ci sono ministeri diversi,+ ma il Signore è lo stesso; 6 e ci sono attività* diverse, ma è lo stesso Dio che compie tutto in tutti.+ 7 La manifestazione dello spirito viene data a ciascuno per uno scopo utile.+ 8 A uno infatti, per mezzo dello spirito, viene data la capacità di parlare con sapienza;+ a un altro, secondo lo stesso spirito, la capacità di parlare con conoscenza; 9 a uno, mediante lo stesso spirito, la fede;+ a un altro, mediante quell’unico spirito, il dono delle guarigioni;+ 10 a uno il compiere opere potenti,+ a un altro il profetizzare,+ a un altro il distinguere le dichiarazioni ispirate,+ a un altro la varietà di lingue+ e a un altro ancora l’interpretazione delle lingue.+ 11 Ma tutte queste cose le compie lo stesso identico spirito, che distribuisce tali doni a ciascuno individualmente come vuole.
12 Come infatti il corpo è uno ma ha molte membra, e tutte le membra di tale corpo, pur essendo molte, sono un solo corpo,+ così è anche il Cristo. 13 Difatti siamo stati tutti battezzati mediante un solo spirito per formare un solo corpo, giudei e greci, schiavi e liberi, e a tutti è stato fatto bere un solo spirito.
14 E in effetti il corpo non è costituito da un solo membro, ma da molte membra.+ 15 Se il piede dicesse: “Visto che non sono una mano, non faccio parte del corpo”, non per questo non farebbe parte del corpo. 16 E se l’orecchio dicesse: “Visto che non sono un occhio, non faccio parte del corpo”, non per questo non farebbe parte del corpo. 17 Se tutto il corpo fosse occhio, dove sarebbe l’udito? Se fosse tutto udito, dove sarebbe l’odorato? 18 Ma ora Dio ha dato a ciascun membro del corpo il posto che egli ha voluto.
19 Se tutte le membra fossero lo stesso membro, dove sarebbe il corpo? 20 Ma ora le membra sono molte, mentre il corpo è uno solo. 21 L’occhio non può dire alla mano: “Non ho bisogno di te”; né la testa può dire ai piedi: “Non ho bisogno di voi”. 22 Anzi, proprio le membra del corpo che sembrano più deboli sono necessarie, 23 e le parti del corpo che riteniamo meno onorevoli le circondiamo di maggior onore;+ e così le nostre parti indecorose sono trattate con maggior decoro, 24 mentre le nostre parti decorose non hanno bisogno di niente. Tuttavia Dio ha composto* il corpo dando maggior onore alla parte a cui ne mancava, 25 affinché nel corpo non ci siano divisioni, ma le sue membra si prendano cura le une delle altre.+ 26 Se un membro soffre, tutte le altre membra soffrono con esso;+ e se un membro è onorato, tutte le altre membra si rallegrano con esso.+
27 Ora, voi siete il corpo di Cristo,+ e ognuno di voi ne è un membro.+ 28 E Dio ha costituito nella congregazione in primo luogo gli apostoli,+ in secondo luogo i profeti,+ in terzo luogo i maestri;+ poi vengono le opere potenti,+ quindi il dono delle guarigioni,+ quello di dare assistenza, la capacità di dirigere+ e quella di parlare in altre lingue.+ 29 Sono forse tutti apostoli? Sono tutti profeti? Sono tutti maestri? Compiono tutti opere potenti? 30 Hanno tutti il dono delle guarigioni? Parlano tutti in altre lingue?+ Sono tutti interpreti?+ 31 Voi, comunque, sforzatevi di ottenere* i doni maggiori.+ Ma ora vi mostro una via che non ha uguali.+
13 Se parlo le lingue degli uomini e degli angeli ma non ho amore, sono un gong che rimbomba o un cembalo dal suono assordante. 2 E se ho il dono della profezia e comprendo tutti i sacri segreti e tutta la conoscenza,+ e se ho tanta fede da spostare i monti,+ ma non ho amore, non sono nulla.*+ 3 E se do tutti i miei averi per nutrire gli altri,+ e se offro il mio corpo per potermi vantare, ma non ho amore,+ non mi è di nessun beneficio.
4 L’amore+ è paziente+ e premuroso.+ L’amore non è geloso,+ non si vanta, non si gonfia d’orgoglio,+ 5 non si comporta in modo indecente,+ non cerca il proprio interesse,+ non cede all’ira,+ non tiene conto del male.+ 6 Non si rallegra dell’ingiustizia,+ ma si rallegra della verità. 7 Copre ogni cosa,+ crede ogni cosa,+ spera ogni cosa,+ sopporta ogni cosa.+
8 L’amore non viene mai meno. Ma quanto al dono della profezia, sarà eliminato; quanto al dono delle lingue, cesserà; quanto al dono della conoscenza, sarà eliminato. 9 Infatti abbiamo una conoscenza incompleta+ e profetizziamo in modo incompleto, 10 ma quando verrà ciò che è completo, ciò che è incompleto sarà eliminato. 11 Quando ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino; ma ora che sono un uomo ho eliminato le caratteristiche del bambino. 12 Adesso vediamo immagini indistinte in uno specchio di metallo, ma allora sarà faccia a faccia. Adesso ho una conoscenza incompleta, ma allora conoscerò in modo accurato,* così come sono conosciuto in modo accurato. 13 Ora, comunque, rimangono queste tre cose: fede, speranza e amore. Ma la più grande di tutte è l’amore.+
14 Perseguite l’amore, ma cercate in ogni modo di ottenere* anche i doni dello spirito, e specialmente quello della profezia.+ 2 Infatti chi parla in un’altra lingua non parla agli uomini, ma a Dio, perché, anche se espone sacri segreti+ mediante lo spirito, nessuno lo capisce.*+ 3 Chi profetizza, invece, con le sue parole edifica, incoraggia e consola gli uomini. 4 Chi parla in un’altra lingua edifica sé stesso, ma chi profetizza edifica la congregazione. 5 Vorrei che tutti parlaste in altre lingue,+ ma preferisco che profetizziate.+ In realtà chi profetizza è maggiore di chi parla in altre lingue, a meno che questi non interpreti, così che la congregazione possa essere edificata. 6 Ma ora, fratelli, se venissi da voi parlando in altre lingue, di che utilità vi sarei a meno che non vi parlassi mediante rivelazione,+ conoscenza,+ profezia o insegnamento?
7 È come per gli oggetti inanimati che producono un suono, ad esempio il flauto o la cetra: se non emettono le note distintamente, come si può riconoscere ciò che viene suonato con il flauto o con la cetra? 8 Se la tromba emette un suono confuso, chi si preparerà per la battaglia? 9 Allo stesso modo, se con la lingua non proferite parole facilmente comprensibili, come si saprà cosa viene detto? Parlerete al vento. 10 Nel mondo ci sono chissà quante lingue diverse, ma neppure una è priva di significato. 11 Se dunque non capisco il senso di ciò che viene detto, sarò uno straniero per chi parla, e chi parla sarà uno straniero per me. 12 Così anche voi, visto che desiderate ardentemente i doni dello spirito, cercate di avere in abbondanza quelli che edificano la congregazione.+
13 Perciò chi parla in un’altra lingua preghi di saperla interpretare.+ 14 Se infatti prego in un’altra lingua, è il mio dono dello spirito che prega, ma la mia mente rimane inattiva.+ 15 Che fare dunque? Pregherò con il dono dello spirito, ma pregherò anche con la mente. Canterò lodi con il dono dello spirito, ma canterò lodi anche con la mente.+ 16 Altrimenti, se dai lode con un dono dello spirito, come farà la persona comune che è in mezzo a voi a dire “amen” al tuo ringraziamento, dato che non sa cosa dici? 17 Certo, tu rendi grazie in modo eccellente, ma l’altro non viene edificato. 18 Ringrazio Dio che parlo in più lingue di tutti voi. 19 Tuttavia, in una congregazione direi cinque parole con la mia mente, così da istruire anche gli altri, anziché diecimila parole in un’altra lingua.+
20 Fratelli, non siate bambini nel modo di ragionare.+ Siate bambini quanto a malizia,+ ma siate maturi nel vostro modo di ragionare.+ 21 Nella Legge è scritto: “‘Con la lingua di stranieri e con le labbra di forestieri parlerò a questo popolo, e anche allora si rifiuteranno di ascoltarmi’, dice Geova”.+ 22 Quindi le lingue non sono un segno per i credenti, ma per i non credenti,+ mentre la profezia non è per i non credenti, ma per i credenti. 23 Se dunque, quando tutta la congregazione si riunisce in uno stesso luogo, tutti parlano in altre lingue ed entrano persone comuni o non credenti, non diranno che siete pazzi? 24 Ma se tutti profetizzano ed entra un non credente o un uomo comune, questo sarà ripreso ed esaminato da tutti. 25 I segreti del suo cuore saranno svelati,+ e lui si inginocchierà con il viso a terra e adorerà Dio, proclamando: “Dio è davvero fra voi!”+
26 Che fare allora, fratelli? Quando vi riunite, uno ha un salmo, un altro ha un insegnamento, un altro ha una rivelazione, un altro ha il dono delle lingue, un altro quello di interpretarle.+ Tutto abbia luogo per l’edificazione.+ 27 Se si parla in un’altra lingua siano in due o al massimo in tre a farlo, e parlino uno alla volta; e qualcuno interpreti.+ 28 Ma se non c’è nessun interprete, restino in silenzio nella congregazione e parlino a sé stessi e a Dio. 29 Parlino due o tre profeti,+ e gli altri comprendano il significato. 30 Ma se un altro fra quelli che stanno seduti riceve una rivelazione, il primo taccia: 31 uno alla volta potete profetizzare tutti, in modo che tutti possano imparare ed essere incoraggiati.+ 32 E il dono dello spirito dei profeti dev’essere controllato dai profeti. 33 Infatti Dio non è un Dio di disordine, ma di pace.+
Come in tutte le congregazioni dei santi, 34 le donne stiano in silenzio nelle congregazioni, perché a loro non è permesso parlare;+ piuttosto siano sottomesse,+ come dice anche la Legge. 35 Se vogliono spiegazioni le chiedano al marito, a casa, perché è vergognoso per una donna parlare nella congregazione.
36 È partita da voi la parola di Dio? O forse è arrivata solo a voi?
37 Se qualcuno pensa di essere profeta o di avere un dono dello spirito, deve riconoscere che quello che vi scrivo è un comando del Signore. 38 Ma se qualcuno non lo riconosce, non sarà riconosciuto neppure lui.* 39 Quindi, fratelli miei, cercate in ogni modo di profetizzare,+ ma non impedite di parlare in altre lingue.+ 40 Comunque, tutto abbia luogo dignitosamente e con ordine.+
15 Ora, fratelli, vi ricordo la buona notizia che vi ho annunciato+ e che voi avete accettato, e in favore della quale avete preso posizione. 2 Per mezzo di questa buona notizia che vi ho annunciato siete anche salvati,+ a condizione che vi atteniate saldamente a essa; altrimenti sareste diventati credenti inutilmente.
3 Fra le prime cose che vi ho trasmesso c’è quello che anch’io ho ricevuto: Cristo è morto per i nostri peccati secondo le Scritture;+ 4 è stato sepolto+ ed è stato risuscitato+ il terzo giorno+ secondo le Scritture;+ 5 ed è apparso a Cefa+ e poi ai Dodici.+ 6 In seguito è apparso a più di 500 fratelli in una sola volta;+ anche se alcuni si sono addormentati nella morte, la maggior parte di loro è ancora in vita. 7 Successivamente è apparso a Giacomo,+ e poi a tutti gli apostoli.+ 8 Infine è apparso anche a me,+ ultimo di tutti, come a uno nato prematuramente.
9 Io infatti sono il minimo degli apostoli+ e non sono degno di essere chiamato apostolo, perché ho perseguitato la congregazione di Dio.+ 10 Ma grazie all’immeritata bontà di Dio sono quello che sono;+ e la sua immeritata bontà nei miei confronti non è stata inutile, anzi ho faticato più di tutti loro, non io però, ma l’immeritata bontà di Dio che è con me.+ 11 Pertanto, che sia io a farlo o che siano loro, è così che noi predichiamo, ed è così che voi avete creduto.
12 Ora, se si predica che Cristo è stato risuscitato dai morti,+ come mai alcuni di voi dicono che non c’è risurrezione dei morti?+ 13 Se non c’è risurrezione dei morti, allora nemmeno Cristo è stato risuscitato. 14 Ma se Cristo non è stato risuscitato, la nostra predicazione è senza dubbio inutile, e lo è anche la nostra fede. 15 Per di più ci troviamo a essere falsi testimoni di Dio,+ perché abbiamo testimoniato contro di lui dicendo che ha risuscitato il Cristo+ quando in realtà non lo ha risuscitato, se è vero che i morti non vengono risuscitati. 16 Se infatti i morti non vengono risuscitati, nemmeno Cristo è stato risuscitato. 17 E se Cristo non è stato risuscitato, la vostra fede è senza valore e voi rimanete nei vostri peccati.+ 18 Così anche quelli che si sono addormentati nella morte uniti a Cristo sono perduti.+ 19 Se abbiamo sperato in Cristo solo per questa vita, siamo i più miserevoli di tutti gli uomini.
20 Ma ora Cristo è stato risuscitato dai morti, primizia di quelli che si sono addormentati nella morte.+ 21 Infatti, dato che la morte è venuta per mezzo di un uomo,+ anche la risurrezione dei morti viene per mezzo di un uomo;+ 22 e come in Adamo tutti muoiono,+ così nel Cristo tutti riceveranno la vita.+ 23 Ma ciascuno nell’ordine dovuto: Cristo la primizia,+ dopodiché quelli che appartengono al Cristo, durante la sua presenza.+ 24 Poi la fine, quando lui consegnerà il Regno al suo Dio e Padre dopo aver ridotto a nulla ogni governo e ogni autorità e potenza.+ 25 Infatti deve regnare finché Dio non avrà messo tutti i nemici sotto i suoi piedi;+ 26 e l’ultimo nemico a essere ridotto a nulla sarà la morte.+ 27 Dio infatti “ha posto ogni cosa sotto i suoi piedi”.+ Ma quando viene detto che ogni cosa gli è stata sottoposta,+ chiaramente è escluso colui che gli ha sottoposto ogni cosa.+ 28 E quando ogni cosa gli sarà stata sottoposta, allora anche il Figlio stesso si sottoporrà a colui che gli ha sottoposto ogni cosa,+ affinché Dio sia ogni cosa a tutti.+
29 Altrimenti, cosa faranno quelli che si battezzano per essere morti?+ Se davvero i morti non vengono risuscitati, perché allora si battezzano per essere tali? 30 E perché anche noi siamo continuamente* in pericolo?+ 31 Ogni giorno affronto la morte, com’è vero che voi, fratelli, siete il mio motivo di vanto in Cristo Gesù nostro Signore. 32 Se, come altri uomini,* ho combattuto a Efeso+ con le bestie feroci, cosa ne ricavo? Se i morti non vengono risuscitati, “mangiamo e beviamo, perché domani moriremo”.+ 33 Non fatevi ingannare: le cattive compagnie corrompono le buone abitudini.+ 34 Tornate in voi, facendo ciò che è giusto, e non praticate il peccato,+ perché alcuni non hanno conoscenza di Dio. Lo dico per farvi vergognare.
35 Tuttavia qualcuno chiederà: “Come saranno risuscitati i morti? E con quale corpo verranno?”+ 36 Stolto! Ciò che semini non prende vita se prima non muore.+ 37 E quanto a ciò che semini, non semini il corpo che nascerà, ma un semplice granello, che sia un chicco di grano o un seme di altro genere; 38 e Dio gli dà un corpo come ha deciso, e dà a ciascun seme il suo corpo. 39 Non ogni carne è uguale: c’è quella degli uomini, quella delle bestie, quella degli uccelli e quella dei pesci. 40 Ci sono corpi celesti+ e corpi terrestri,+ ma uno è lo splendore dei corpi celesti, un altro è quello dei corpi terrestri. 41 Uno è lo splendore del sole, un altro è lo splendore della luna,+ un altro ancora è lo splendore delle stelle; e lo splendore di una stella è diverso da quello di un’altra.
42 Lo stesso vale per la risurrezione dei morti: è seminato nella corruzione, è risuscitato nell’incorruzione;+ 43 è seminato nel disonore, è risuscitato nella gloria;+ è seminato nella debolezza, è risuscitato nella potenza;+ 44 è seminato corpo fisico, è risuscitato corpo spirituale.+ Se c’è un corpo fisico, ce n’è anche uno spirituale. 45 Così è scritto: “Il primo uomo, Adamo, diventò un essere vivente”.+ L’ultimo Adamo diventò uno spirito che dà vita.+ 46 Tuttavia non è ciò che è spirituale che viene prima; prima viene ciò che è fisico, poi ciò che è spirituale. 47 Il primo uomo viene dalla terra ed è fatto dalla polvere;+ il secondo uomo viene dal cielo.+ 48 Com’è quello fatto dalla polvere, così sono anche quelli fatti dalla polvere; e com’è il celeste, così sono anche i celesti.+ 49 E come abbiamo avuto l’aspetto di quello fatto dalla polvere,+ così avremo anche l’aspetto del celeste.+
50 Fratelli, vi dico questo: carne e sangue non possono ereditare il Regno di Dio, né la corruzione eredita l’incorruzione. 51 Ecco, vi dico un sacro segreto: non tutti ci addormenteremo nella morte, ma tutti saremo trasformati+ 52 in un istante, in un batter d’occhio, durante l’ultima tromba.* La tromba suonerà+ e i morti risorgeranno incorruttibili e noi saremo trasformati.+ 53 Infatti questo che è corruttibile deve rivestire l’incorruzione,+ e questo che è mortale deve rivestire l’immortalità.+ 54 Ma quando questo che è corruttibile avrà rivestito l’incorruzione e questo che è mortale avrà rivestito l’immortalità, allora si adempiranno le parole che furono scritte: “La morte è eliminata per sempre”.+ 55 “Morte, dov’è la tua vittoria? Morte, dov’è il tuo pungiglione?”+ 56 Il pungiglione che dà la morte è il peccato,+ e la forza del peccato è la Legge.+ 57 Ma sia ringraziato Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo!+
58 Quindi, miei cari fratelli, siate saldi,+ irremovibili, e abbiate sempre molto da fare+ nell’opera del Signore, sapendo che la vostra fatica nel Signore non è inutile.*+
16 Per quanto riguarda la colletta per i santi,+ potete seguire anche voi le istruzioni che ho dato alle congregazioni della Galàzia.+ 2 Il primo giorno della settimana ciascuno di voi metta da parte qualcosa in base alle proprie risorse, così che non si facciano collette al mio arrivo.+ 3 Quando arriverò, manderò gli uomini che avrete approvato nelle vostre lettere+ a portare il vostro generoso dono a Gerusalemme. 4 E se sembrerà opportuno che ci vada anch’io, verranno con me.
5 Verrò da voi dopo aver attraversato la Macedonia, perché ho intenzione di attraversarla;+ 6 e può darsi che mi fermi da voi, forse anche tutto l’inverno, in modo che possiate poi accompagnarmi per un tratto verso la mia destinazione. 7 Non voglio vedervi adesso solo di passaggio; se Geova lo permette, spero di trascorrere con voi un po’ di tempo.+ 8 Tuttavia rimarrò a Efeso+ fino alla Pentecoste, 9 perché mi è stata aperta una grande porta che dà accesso a un’intensa attività,+ ma ci sono tanti oppositori.
10 Ora, se verrà Timòteo,+ fate in modo che non abbia nulla da temere mentre è con voi, perché compie l’opera di Geova+ proprio come me. 11 Perciò nessuno lo tratti con disprezzo. Aiutatelo a riprendere in pace il cammino per venire da me, perché lo aspetto insieme ai fratelli.
12 Quanto a nostro fratello Apòllo,+ l’ho pregato con insistenza di venire da voi con i fratelli, ma non è sua intenzione venire adesso; verrà quando ne avrà l’opportunità.
13 State svegli,+ rimanete saldi nella fede,+ siate coraggiosi,+ diventate forti.*+ 14 Tutto quello che fate, fatelo con amore.+
15 Ora, fratelli, vi do questa esortazione: sapete che quelli della casa di Stéfana sono la primizia dell’Acàia e che si sono dedicati a servire i santi; 16 continuate anche voi a sottomettervi a persone come queste e a tutti quelli che partecipano all’opera e faticano.+ 17 Mi rallegro della presenza di Stéfana,+ Fortunato e Acàico, perché hanno colmato il vuoto lasciato dalla vostra assenza; 18 hanno ristorato il mio spirito e il vostro. Perciò apprezzate uomini del genere.
19 Vi mandano i loro saluti le congregazioni dell’Asia. Aquila e Prisca,+ insieme alla congregazione che si riunisce a casa loro,+ vi salutano calorosamente nel Signore. 20 Vi salutano tutti i fratelli. Salutatevi gli uni gli altri con un santo bacio.
21 Questo è il saluto scritto di mio pugno, da me, Paolo.
22 Se qualcuno non vuole bene al Signore, sia maledetto. Vieni, nostro Signore! 23 L’immeritata bontà del Signore Gesù sia con voi. 24 Il mio amore sia con tutti voi che siete uniti a Cristo Gesù.
O “che siete stati santificati in Cristo Gesù”.
O “abili discorsi”.
O “spazzerò via”.
O “con superiorità di linguaggio o di sapienza”.
O “adulti”. Lett. “perfetti”.
O “era”, “epoca”.
O “associando”.
O forse “spiegando concetti spirituali a persone spirituali”.
O “non riceve”.
O “camminate”.
O “sarà ben visibile”. Lett. “diventerà manifesta”.
Lett. “chi”.
O “maltrattati”.
Lett. “supplichiamo”.
Lett. “ha”.
O “non fatevi ingannare”.
O “porre sotto autorità”.
O “è una sola persona con lui in spirito”.
Cioè il marito credente.
Lett. “autorità”.
Lett. “nulla nel mondo”.
O “pietra d’inciampo”.
O “fa inciampare”.
O “non fare inciampare”.
Lett. “autorità”.
O “a non avere il diritto di non lavorare”.
Lett. “autorità”.
O “gestione”.
O “dei miei diritti”.
O “squalificato”.
Lett. “partecipo”.
O “causa d’inciampo”.
Lett. “le [“cose” o “persone”] spirituali”.
O “operazioni”.
Lett. “mischiò insieme”.
O “continuate a cercare zelantemente”.
O “sono inutile”.
O “completo”.
O “continuate a cercare zelantemente”.
Lett. “ascolta”.
O forse “se qualcuno è ignorante, rimarrà ignorante”.
Lett. “ogni ora”.
O forse “da un punto di vista umano” o “per ragioni umane”.
O “all’ultima tromba”, “al suono dell’ultima tromba”.
Lett. “vuota”.
O “siate potenti”.