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Quale città è il centro del cristianesimo?La Torre di Guardia 1966 | 1° agosto
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DOVE CERCARE LA DIRETTIVA
20. Perché i cristiani non hanno bisogno di visibili rappresentazioni di Dio né di qualche cosa di tangibile da usare nella Sua adorazione?
20 Gesù Cristo stesso disse: “Dio è Spirito, e quelli che l’adorano devono adorarlo con spirito e verità”. (Giov. 4:24) I cristiani non hanno bisogno di rappresentazioni terrene di Dio o rammemoratori di lui o del suo tempio spirituale per adorarlo. Oggi sanno che Gesù Cristo è stabilito come Re, anche come grande Sommo Sacerdote simile a Melchisedec nel tempio spirituale di Dio, o celeste monte Sion. Per mezzo della Parola di Dio, che, come disse Gesù, è spirito e vita, e per mezzo dello spirito santo di Dio come consolatore e aiutante, sono guidati in modo teocratico. Questo significa che sono governati da Dio dai cieli mediante il suo re nominato, Gesù Cristo. Cooperano con l’organizzazione di Dio in tutta la terra nella sua opera e riconoscono la nomina spirituale dei sorveglianti nell’organizzazione. La loro organizzazione non si può dunque definire giustamente con alcun nome nazionale come romana o americana.
21. (a) Quale comando dà Dio al suo popolo circa il luogo dove cercare guida spirituale? (b) Quale evidenza c’è che il popolo di Geova volge lo sguardo a una città celeste come centro della sua adorazione anziché a una città terrestre?
21 Dio comanda in Isaia 51:1, 2 (Na): “Ascoltatemi, o voi che andate in cerca della giustizia, e voi che cercate il Signore! Volgete lo sguardo verso la roccia dalla quale foste tagliati e verso la cava dalla quale foste presi. Volgete lo sguardo verso Abramo, vostro padre, e verso Sara, che vi ha dato alla luce”. Essi volgono lo sguardo alla grande Roccia, Geova Dio, il più Grande Abraamo, e alla donna libera, la loro spirituale madre di sopra, che è la Sion spirituale, e alla sua organizzazione teocratica per avere direttiva. L’evidenza che fanno ciò è chiaramente manifesta nella loro attività, che svolgono con completa unità in tutto il mondo, compiendo la stessa opera di predicazione che fu fatta ai giorni di Cristo e dei suoi apostoli ovunque si trovano. I loro congressi sono modelli di tale unità, poiché fra loro tutte le barriere nazionali e sociali sono state eliminate, come scrisse l’apostolo Paolo: “Infatti, siete tutti figli di Dio per mezzo della vostra fede in Cristo Gesù. Poiché tutti voi che foste battezzati in Cristo avete rivestito Cristo. Non vi è né Giudeo né Greco, non vi è né schiavo né libero, non vi è né maschio né femmina; poiché siete tutti una persona unitamente a Cristo Gesù. Inoltre, se appartenete a Cristo, siete realmente seme di Abraamo, eredi secondo la promessa”. (Gal. 3:26-29) Sì, essi sono venuti alla spirituale, celeste Sion per avere la verità che rende gli uomini liberi e come città dove si trova il Centro della loro adorazione.
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Domande dai lettoriLa Torre di Guardia 1966 | 1° agosto
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Domande dai lettori
● In 1 Corinti 10:8 l’apostolo Paolo disse che 23.000 Israeliti caddero in un sol giorno per aver commesso fornicazione. Comunque, la cifra indicata in Numeri 25:9 è 24.000. Furono questi due episodi diversi? — K. S., U.S.A.
Evidentemente entrambi i versetti si applicano allo stesso episodio. Ai cristiani di Corinto, che abitavano in una città notoriamente licenziosa, l’apostolo Paolo scrisse appropriatamente in 1 Corinti 10:8: “Né pratichiamo la fornicazione, come alcuni d’essi [gli Israeliti nel deserto] commisero fornicazione, solo per cadere, ventitremila d’essi in un solo giorno”. Evidentemente Paolo si riferiva all’episodio riportato in Numeri, capitolo 25. A quel tempo gli Israeliti subirono un flagello da Geova perché avevano avuto relazioni immorali con le figlie di Moab e perché avevano praticato la
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