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SciacalloAusiliario per capire la Bibbia
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ricorrono a questa figura nel predire la desolazione di Gerusalemme, delle città di Giuda, di Hazor, Babilonia e Edom. (Ger. 9:11; 10:22; 49:33; 51:37; Isa. 34:5, 13; Mal. 1:3) La Bibbia fa pure menzione del lamentoso ululato dello sciacallo. (Isa. 13:22; Mic. 1:8) Il richiamo dello sciacallo inizia al tramonto ed è un ululato interminabile, ripetuto tre o quattro volte, ogni volta in tono leggermente più acuto, che finisce in una serie di brevi, sonori guaiti o latrati.
Nelle Scritture lo sciacallo compare più volte in un contesto illustrativo. Giobbe, nel descrivere il proprio stato deplorevole, dichiara di essere diventato “fratello degli sciacalli”. (Giob. 30:29) A proposito di un’umiliante sconfitta del popolo di Dio, il salmista, forse pensando al campo di battaglia dove gli sciacalli si radunano per divorare gli uccisi (confronta Salmo 68:23), pianse: “Tu ci hai schiacciati nel luogo degli sciacalli”. (Sal. 44:19) Nel 607 a.E.V. l’assedio di Gerusalemme da parte di Babilonia provocò la piaga della carestia, col risultato che le madri trattavano i propri figli in modo crudele. Appropriatamente dunque Geremia contrappose la crudeltà ‘del suo popolo’ alla tenerezza materna degli sciacalli. — Lam. 4:3, 10.
A motivo dell’estrema siccità che colpì il paese di Giuda quando era privo della benedizione di Geova, vengono descritte zebre che fiutano il vento, cioè ansimano senza fiato, come gli sciacalli. (Ger. 14:1, 2, 6) Viceversa, a proposito della restaurazione del suo popolo, Geova promise che la dimora degli sciacalli sarebbe diventata erbosa, con canne e piante di papiro. E, provvedendo acqua per il suo popolo nel deserto, Geova sarebbe stato glorificato da animali come lo sciacallo. — Isa. 35:7; 43:20, 21.
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SciameAusiliario per capire la Bibbia
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Sciame
[ebr. shèrets].
La radice da cui deriva questo termine significa “brulicare” o “pullulare”. Il sostantivo sembra indicare piccoli animaletti presenti in gran numero. (Eso. 8:3; Sal. 105:30; confronta Esodo 1:7). Ricorre per la prima volta in Genesi 1:20 con l’iniziale comparsa di anime viventi nel quinto giorno creativo, quando le acque cominciarono a brulicare di anime viventi. Il Diluvio distrusse tutto ciò che ‘sciamava sulla terra’ fuori dell’arca. — Gen. 7:21.
La legge relativa alle cose pure e impure mostra che il termine si può riferire ad animali acquatici (Lev. 11:10), creature volatili, inclusi pipistrelli e insetti (Lev. 11:19-23; Deut. 14:19), animali terrestri, inclusi roditori, lucertole, camaleonti (Lev. 11:29-31) e animali che strisciano sul “ventre” e con molte zampe (vv. 41-44). Molti di questi, ma non tutti, erano “impuri” secondo la Legge e quindi non commestibili.
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ScibboletAusiliario per capire la Bibbia
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Scibbolet
(scìbbolet o scibbòlet) [spiga di grano; oppure, ruscello].
Durante il conflitto con Iefte, gli efraimiti in fuga si tradirono di fronte alle sentinelle di Galaad presso i guadi del Giordano, pronunciando male il suono “sc” iniziale di questa parola d’ordine. (Giud. 12:4-6) È quindi evidente che esisteva diversità di pronuncia fra le varie tribù; infatti anche in seguito i galilei parlavano in modo diverso dai giudei. — Confronta Matteo 26:73; Luca 22:59.
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ScimmiaAusiliario per capire la Bibbia
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Scimmia
[ebr. qohph, analogamente al sanscrito kapi e all’egiziano gif].
Scimmie e pavoni venivano importati dal re Salomone. (I Re 10:22; II Cron. 9:21) Queste scimmie, forse di una specie con la coda lunga, secondo antichi scrittori erano originarie dell’Etiopia. Il fatto che il termine ebraico gohph forse derivi dal sanscrito kapi e che i pavoni fossero ritenuti originari dell’Asia sudorientale ha portato alla conclusione che tali animali venissero importati dall’India e da Ceylon per mezzo della flotta di Salomone. Tuttavia gli articoli importati non sempre provenivano dal paese d’origine né dalla stessa regione, dato che esistono prove dell’esistenza di scambi commerciali fra India e Africa anteriori all’epoca di Salomone.
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ScitaAusiliario per capire la Bibbia
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Scita
Gli sciti erano un popolo nomade, violento. Generalmente vengono associati con la regione a N e NE del Mar Nero. Di recente si è avuta la prova che estendevano le loro peregrinazioni fino alla Siberia occidentale presso il confine della Mongolia. Nel I secolo E.V. il nome “Scita” indicava i peggiori barbari. Comunque, anche persone del genere potevano diventare cristiane e avere la stessa posizione di altri credenti facendo parte del corpo di Cristo. L’apostolo Paolo scrive: “Non vi è né Greco né Giudeo, circoncisione né incirconcisione, straniero, Scita, schiavo, libero, ma Cristo è ogni cosa e in tutti”. — Col. 3:11.
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ScorpioneAusiliario per capire la Bibbia
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Scorpione
Animaletto (un aracnide, non incluso dai biologi tra gli insetti) appartenente alla stessa classe di ragni, zecche e acari. Ma, a differenza di altri aracnidi, la femmina dello scorpione non depone uova ma partorisce piccoli già vivi. Appena nati questi arrancano per salire sul dorso materno e vi rimangono aggrappati. Fino alla prima muta si nutrono di sostanze immagazzinate; solo allora si staccano e iniziano una vita normale.
Lo scorpione possiede otto zampe locomotorie, coda lunga e sottile a segmenti che termina con un pungiglione velenoso ricurvo, e un paio di chele simili a quelle dell’aragosta, munite di setole sensibilissime. La coda di solito è volta all’insù e curvata in avanti sul dorso dell’animale e si agita in ogni direzione. Lo scorpione si serve del pungiglione per difendersi e anche per procurarsi la preda. La vittima viene afferrata dalle chele e quindi riceve di solito una puntura mortale. Animale notturno, lo scorpione trascorre il giorno nascosto sotto qualche sasso, in fessure e crepe di edifici e anche sotto tappeti e letti, di dove esce la notte per cibarsi di ragni e insetti.
Delle diverse centinaia di varietà di scorpioni, la cui lunghezza in genere varia dai 2,5 ai 20 cm, in Palestina e in Siria se ne trovano circa una dozzina. Anche se la puntura dello scorpione di solito non è mortale per gli esseri umani, ce ne sono diverse varietà il cui veleno è in proporzione più potente di quello di molte pericolose vipere del deserto. Per esempio lo scorpione giallo, comune nei paesi biblici, è ritenuto da alcuni lo scorpione più micidiale del mondo. Centinaia di persone, fra cui molti bambini, sono morti in seguito a una sua puntura. Il cocente dolore causato dalla puntura di uno scorpione è menzionato in Rivelazione 9:3, 5, 10, dove viene detto che le simboliche locuste hanno “la stessa autorità che hanno gli scorpioni della terra” e la possibilità di tormentare gli uomini come lo “scorpione quando punge un uomo”.
Scorpioni erano comuni nel deserto della Giudea e nel “tremendo deserto” della penisola sinaitica. (Deut. 8:15) Un pendio che si trovava alla frontiera SE di Giuda, a SO dell’estremità meridionale del Mar Morto, si chiamava infatti Acrabbim (ebr. ‘agrabbìm, scorpioni). — Num. 34:4; Gios. 15:3; Giud. 1:36.
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ScoloAusiliario per capire la Bibbia
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Scolo
Vedi PUREZZA, PURO.
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