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Come reagirete alle pressioni?La Torre di Guardia 1974 | 1° febbraio
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viveva consensualmente da cinque anni e al quale aveva dato parecchi figli. Egli si adirò, la percosse, e minacciò perfino d’ucciderla se lo lasciava. Ella lo lasciò ugualmente. Il risultato? Ella dice: “Devo confessare che la felicità che io e i miei figli godiamo al presente supera di gran lunga le difficoltà che abbiamo incontrate”.
In realtà, la sola cosa ragionevole da fare è quella di rimanere fedeli a Geova quando si è sotto pressione. Così facendo mostrate amore verso Dio e il prossimo, date prova che il Diavolo è un bugiardo, avete la certezza della protezione e della benedizione di Geova e potete anche aiutare coloro che vi sono intimi a esaminare sul serio la verità. In considerazione di ciò, come reagirete alle pressioni?
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Felicità umana sotto il governo divinoLa Torre di Guardia 1974 | 1° febbraio
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Felicità umana sotto il governo divino
Sarebbe meraviglioso vivere in salute nell’ambiente di un giardino. Con laghi e corsi d’acqua puliti, cibo sano e aria pura, la vita potrebbe essere realmente piacevole. Se, per di più, tutti gli uomini cooperassero per una comune causa, per impiegare le risorse della terra nell’interesse del genere umano, il lavoro sarebbe dilettevole. La terra sarebbe davvero un paradiso.
Naturalmente, ci vorrebbe più che un semplice ambiente dilettevole e persone disposte a cooperare per recare una condizione così desiderabile. Ci vorrebbe un governo puro, incorruttibile. Poiché si riconosce prontamente che “sotto il governo dei giusti il popolo si rallegra, ma quando comanda un empio il popolo sospira”. (Prov. 29:2, Versione a cura di mons. S. Garofalo) I governi ideati dagli uomini non hanno recato le condizioni desiderate. Significa forse che un governo desiderabile sia impossibile?
Il Creatore ci dice, nella Bibbia, che si propone un giusto governo per la terra. Egli è il “felice Iddio”, ed essendo il Creatore dell’uomo sa di che tipo di governo ha bisogno il popolo per essere felice. (1 Tim. 1:11) Per mezzo del suo profeta Ezechiele egli ha rivelato il progetto di quel governo.
Come proprietario della terra Geova ha assegnato questo pianeta all’uomo come sua dimora. Quale Sovrano Governatore, situerà le persone sulla terra come vuole, non semplicemente per sua propria soddisfazione, ma per la massima felicità di tutti gli interessati. — Eso. 19:5; Sal. 115:16.
UN’ILLUSTRAZIONE
Per farne un’illustrazione, Geova diede al profeta Ezechiele una visione in cui designò il luogo di ciascuna delle dodici tribù d’Israele, con le proprie segnate linee di confine. Nella cartina che accompagna quest’articolo vedrete che c’era una striscia amministrativa di terra, definita “Il capotribù”, con sette sezioni a nord della striscia e parallele ad essa. A sud c’erano le sezioni assegnate alle altre cinque tribù d’Israele. Le strisce di territorio andavano verso est dal mar Mediterraneo al fiume Giordano o al mar Morto. — Ezec. 47:15-20.
Alla tribù di Levi non fu data nessuna eredità perché serviva nel santuario di Geova, situato nella striscia amministrativa di terra entro una sezione a forma di quadrato di 25.000 cubiti (circa 12.900 metri [13 chilometri]). (Il cubito usato nella misurazione era “un cubito e un palmo” [circa 51,8 centimetri]). Questa sezione quadrata, detta la “contribuzione che dovreste offrire”, era nei pressi del monte Moria. — Ezec. 43:13; 48:8, 9.
Questa “contribuzione” di terra doveva a sua volta essere divisa in tre strisce di terra, lunghe 25.000 cubiti ciascuna. La striscia settentrionale e quella centrale erano larghe 10.000 cubiti; quella meridionale era larga 5.000 cubiti. La striscia settentrionale fu assegnata ai Leviti che non erano sacerdoti. (Ezec. 48:13, 14) La sezione centrale della “contribuzione” di 10.000 cubiti conteneva il santuario di Geova ed era chiamata “santa contribuzione per i sacerdoti” e “qualche cosa di santissimo, sulla linea di confine dei Leviti”. — Ezec. 48:10-12.
La striscia di terra più meridionale, larga 5.000 cubiti (2,59 chilometri), conteneva al centro la “città”, un quadrato di 5.000 cubiti. Le mura della città dovevano essere di 4.500 cubiti per lato, con 250 cubiti tutto intorno come terreno da pascolo. (Ezec. 48:15-17) Da ciascun lato della città (a est e a ovest) c’era una zona lunga 10.000 cubiti e larga 5.000 cubiti. Questo terreno aperto doveva essere coltivato per produrre alimenti per tutti quelli che lavoravano nella città. Essi costituivano un personale intertribale di lavoratori, persone di tutte e dodici le tribù non levitiche. — Ezec. 48:18, 19.
RAPPRESENTANTI VISIBILI DEL GOVERNO CELESTE
Il capo visibile del governo di questa città della visione era il “capotribù”. Il territorio assegnatogli era molto grande, consistente del terreno da ciascun lato della “contribuzione” di terra rappresentata da un quadrato di 25.000 cubiti. Questa striscia, larga 25.000 cubiti, si estendeva fino al mar Mediterraneo a ovest della “contribuzione” e sino al fiume Giordano e
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