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TrasfigurazioneAusiliario per capire la Bibbia
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17:9), ma non una semplice illusione. Cristo era realmente lì, anche se Mosè ed Elia, che erano morti, non erano letteralmente presenti. Essi erano rappresentati in visione. Il termine greco reso “visione” in Matteo 17:9 è hòrama, che significa “ciò che si vede: vista; spettacolo; punto di vista”. Non significa qualcosa di irreale, come se i presenti avessero le traveggole. Ed essi non rimasero insensibili all’accaduto, poiché erano ben svegli quando assisterono alla trasfigurazione. Con occhi e orecchi letterali videro e udirono effettivamente ciò che ebbe luogo in quell’occasione. — Luca 9:32.
Mentre Mosè ed Elia si separavano da Gesù, Pietro, “non comprendendo ciò che diceva”, suggerì di erigere tre tende, una ciascuno per Gesù, Mosè ed Elia. (Luca 9:33) Ma mentre l’apostolo parlava si formò una nube (Luca 9:34), evidentemente (come per la tenda di adunanza nel deserto) a simboleggiare la presenza di Geova lì sul monte della trasfigurazione. (Eso. 40:34-38) Da quella nuvola proveniva la voce di Geova che disse: “Questo è il mio Figlio, colui che è stato eletto. Ascoltatelo”. (Luca 9:35) Anni dopo, riferendosi alla trasfigurazione, Pietro identificò la voce celeste come quella di “Dio Padre”. (II Piet. 1:17, 18) Nella trasfigurazione Mosè ed Elia rappresentavano senz’altro la Legge e i Profeti, che additavano e si adempirono in Cristo. Mentre in passato Dio aveva parlato per mezzo dei profeti, ora indicava che avrebbe parlato per mezzo di suo Figlio. — Gal. 3:24; Ebr. 1:1-3.
L’apostolo Pietro considerava la trasfigurazione una meravigliosa conferma della parola profetica, ed essendo stato testimone oculare della gloria di Cristo poté far conoscere ai suoi lettori “la potenza e la presenza del nostro Signore Gesù Cristo”. (II Piet. 1:16, 19) L’apostolo aveva constatato l’adempimento della promessa di Cristo che alcuni dei suoi seguaci non avrebbero ‘gustato affatto la morte prima di aver visto il regno di Dio venuto in potenza’. (Mar. 9:1) Può darsi che anche l’apostolo Giovanni alludesse alla trasfigurazione in Giovanni 1:14.
Gesù disse ai tre apostoli: “Non dite la visione a nessuno finché il Figlio dell’uomo non sia destato dai morti”. (Matt. 17:9) Essi si astennero dal riferire a chiunque ciò che avevano visto, a quanto pare anche agli altri apostoli. (Luca 9:36) Mentre scendevano dal monte i tre apostoli “ragionavano fra loro su ciò che significava questo sorgere dai morti”, di cui Gesù aveva parlato. (Mar. 9:10) Un insegnamento religioso ebraico dell’epoca era che Elia doveva apparire prima della risurrezione dei morti che avrebbe segnato l’inizio del regno del Messia. Perciò gli apostoli chiesero: “Perché, dunque, gli scribi dicono che prima deve venire Elia?” Gesù li assicurò che Elia era venuto ed essi capirono che parlava di Giovanni il Battezzatore. — Matt. 17:10-13.
La trasfigurazione, sembra, servì a fortificare Cristo in vista delle sofferenze e della morte, e anche a incoraggiare e rafforzare la fede dei suoi seguaci. Mostrò che Gesù aveva l’approvazione di Dio e fu una visione anticipata della sua futura gloria e potenza del regno. Presagiva la presenza di Cristo, quando la sua autorità regale sarebbe stata completa.
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TrebbiaAusiliario per capire la Bibbia
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Trebbia
Vedi ATTREZZI AGRICOLI.
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TrebbiareAusiliario per capire la Bibbia
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Trebbiare
Separare il cereale dalla paglia e dalla pula. Diversi metodi seguiti in tempi biblici sono tuttora in uso in varie parti della terra. Se gli spigolatori avevano una piccola quantità di cereali da trebbiare, se si trattava di semi minuti come quelli del comino, o se la trebbiatura avveniva in segreto in tempi pericolosi, si usava una verga o un correggiato per battere a mano il cereale per terra o in uno strettoio. — Giud. 6:11; Rut 2:17; Isa. 28:27.
Normalmente però la trebbiatura avveniva sull’aia. Situata di solito in zona elevata esposta al vento, questa era uno spiazzo circolare piano, largo fino a 15 m circa, di pietra o di terra battuta. Aie non di proprietà privata erano spesso raggruppate nei pressi di un villaggio per uso comune.
I covoni di orzo o di grano, principali cereali della Palestina, venivano stesi per terra (attualmente in uno strato alto da 30 a 45 cm). Il calpestio di tori o altri animali, che giravano in tondo sull’aia, sminuzzava un po’ alla volta la paglia e separava il cereale dalla pula. Non si metteva la museruola agli animali che trebbiavano. — Deut. 25:4; Osea 10:11; I Cor. 9:9, 10.
Strumenti per trebbiare trainati da animali acceleravano il processo e agivano più a fondo dei soli zoccoli dell’animale. (Isa. 41:15; Amos 1:3) Modelli usati in tempi più recenti consistono in una pesante slitta o treggia piana con denti acuminati di pietra o di ferro nella parte inferiore oppure in un telaio che tira dei rulli cilindrici muniti di lame per tagliare e sminuzzare lo stelo dei cereali. Tali tregge o rulli trebbiavano una sezione diversa ogni volta, e il peso del guidatore che vi stava sopra ne accresceva l’efficacia. — Confronta Isaia 28:28.
Una volta che era stato ben trebbiato, e nel contempo rivoltato parecchie volte, il cereale veniva ventilato. — Vedi VENTILARE.
ALTRI USI DELL’AIA
Poiché offrivano un’ampia superficie piana, le aie erano spesso usate per altri scopi. I riti funebri per Giacobbe vennero tenuti nell’aia di Atad presso il Giordano. (Gen. 50:10, 11) Per ordine di Geova, Davide acquistò l’aia di Arauna (Ornan), vi eresse un altare e fece un sacrificio a Geova. (II Sam. 24:16-25; I Cron. 21:15-28) In seguito su quell’aia fu costruito il tempio di Salomone. (II Cron. 3:1) Quando Giosafat e Acab si consultarono per far guerra alla Siria, i loro troni furono collocati in un’aia all’ingresso della porta di Samaria. — I Re 22:10.
USO FIGURATIVO
In senso figurativo, il trattamento che ricevono gli steli dei cereali sull’aia è un simbolo molto appropriato di come i nemici di Geova saranno battuti e fatti a pezzi. (Isa. 41:15; Ger. 51:33; Mic. 4:12, 13; Abac. 3:12) L’azione di trebbiare illustra anche l’oppressione che alcuni uomini a volte esercitano su altri. (Giud. 8:6, 7, 15, 16; II Re 13:7) Oppure la separazione del grano dalla pula può descrivere la separazione dei giusti dai malvagi mediante il giudizio di Geova. (Matt. 3:12) In un altro senso ancora, una lunga e abbondante trebbiatura indica prosperità e benedizione di Geova. — Lev. 26:5; Gioe. 2:24.
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Tre taverneAusiliario per capire la Bibbia
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Tre taverne
Luogo di sosta sulla Via Appia, la famosa strada romana che da Roma raggiungeva il porto di Pozzuoli su quello che oggi è il Golfo di Napoli. Il luogo forse prese nome da tre locande dove i viaggiatori si potevano fermare per riposare e ristorarsi. Le Tre Taverne, secondo antichi scritti, distavano trentatré miglia romane (ca. 49 km) da Roma e quindi si trovavano circa a tre quarti della distanza fra Roma e il Mercato Appio. Informati dell’arrivo di Paolo, alcuni cristiani di Roma gli andarono incontro fino al Mercato Appio, mentre altri lo incontrarono alle Tre Taverne. — Atti 28:13-15.
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TribolazioneAusiliario per capire la Bibbia
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Tribolazione
Il sostantivo greco thlìpsis, di solito reso “tribolazione”, significa fondamentalmente afflizione o sofferenza provocata dalla pressione delle circostanze. È
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