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Risurrezione di vita e risurrezione di giudizioLa Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1979
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“grande folla” di superstiti della “tribolazione” è che non saranno mai risuscitati. Non essendo mai morti e non avendo mai subito la dissoluzione del corpo umano, non avranno bisogno che il Re Gesù Cristo li chiami fuori delle tombe commemorative. Per il modo in cui trattarono in passato l’unto rimanente dei fratelli spirituali di Cristo, queste persone simili a pecore sono state messe alla destra di favore del Re, e all’inizio del suo regno millenario egli dice loro: “Venite, voi che avete la benedizione del Padre mio, ereditate il regno preparato per voi dalla fondazione del mondo”. Così cominceranno a camminare sulla strada per ottenere la vita umana perfetta in una terra paradisiaca. (Matt. 25:31-46; Giov. 10:16) Avranno un grande privilegio essendo presenti quando il regnante “Figlio dell’uomo”, Gesù Cristo, comincerà a chiamare quelli che sono nelle tombe commemorative con una risurrezione che offrirà loro l’opportunità di ottenere la vita eterna sulla terra.
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“Io lo risusciterò nell’ultimo giorno”La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1979
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“Io lo risusciterò nell’ultimo giorno”
1. Le parole di Gesù: “Io lo risusciterò nell’ultimo giorno”, a quale classe di persone oggi viventi non si applicano?
QUESTE sorprendenti parole furono pronunciate da Gesù, e si trovano in Giovanni 6:54. Non potrebbero applicarsi alla vivente “grande folla” che sopravvive all’imminente “grande tribolazione”. (Riv. 7:9-17) Ebbene, a chi pensava Gesù quando pronunciò queste parole 19 secoli fa?
2. A chi dichiarò Gesù queste parole sulla risurrezione, e verso il tempo di quale festa ebraica che lo riguardava?
2 Il contesto biblico di Giovanni 6:54 mostra che Gesù dichiarò queste parole non solo a semplici giudei come tali, ma anche a molti suoi discepoli israeliti, inclusi i 12 apostoli. Era vicina la Pasqua dell’anno 32 E.V., “la festa dei Giudei”. (Giov. 6:4) Preparandosi per quella festa, i giudei avrebbero scannato l’agnello pasquale nel tempio di Gerusalemme e i sacerdoti avrebbero raccolto il sangue in ciotole spruzzandolo ai piedi dell’altare. (Vedi la Cyclopædia di M’Clintock e Strong, Volume 7, sotto “Pasqua”, pag. 738, colonna 1, paragrafo 4, righe 1-34; anche The Temple—Its Ministry and Services As They Were at the Time of Jesus Christ di Alfred Edersheim, 1874 E.V., pagg. 190, 191). Gesù intendeva assistere a quella festa per commemorare la prima Pasqua celebrata in Egitto nel 1513 a.E.V. Egli stesso era infatti l’antitipico Agnello pasquale, “l’Agnello di Dio”. — Giov. 1:29, 36.
3. Perché i giudei rintracciarono Gesù dopo il miracolo del giorno prima, e quale giustificazione gliene diedero?
3 I giudei, inclusi i discepoli, lo avevano visto compiere uno straordinario miracolo il giorno prima della conversazione che aveva avuto con loro a Capernaum. Aveva moltiplicato cinque pani e due pesci per sfamare le migliaia dei suoi ascoltatori. Quindi i patriottici giudei volevano farlo re come loro Capo messianico. Dato che Gesù doveva essere un Re messianico celeste, si allontanò da coloro che volevano farlo re. Più tardi, camminando sull’acqua, raggiunse i 12 apostoli che erano in una barca sul Mar di Galilea. (Giov. 6:14-21) Ma i giudei non avrebbero rinunciato così facilmente al loro intento di seguire un Messia umano e terreno. Pertanto lo rintracciarono, ricordando il miracolo del giorno prima. Volevano un Re messianico
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