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Domande dai lettori (1)La Torre di Guardia 1970 | 15 gennaio
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Domande dai lettori
● In che modo ‘la natura insegna’ che è una gloria per le donne avere i capelli lunghi ma un disonore per gli uomini avere i capelli lunghi, come scrisse l’apostolo Paolo in I Corinti 11:14, 15? — G. N., Canada.
I commenti fatti da Paolo per sostenere ciò che scriveva riguardo alla posizione delle donne nella congregazione cristiana ebbero molto significato per i Corinti. Egli scrisse: “Non v’insegna la natura che se l’uomo ha i capelli lunghi, è un disonore per lui; ma se la donna ha i capelli lunghi, è per lei una gloria?” (1 Cor. 11:14, 15) In certe circostanze la donna cristiana dovrebbe portare il copricapo come segno che riconosce l’autorità teocratica. (1 Cor. 11:5) E questo avrebbe dovuto essere suggerito da ciò che avveniva naturalmente fra coloro a cui Paolo scriveva, e dalle usanze che conoscevano.
La congregazione di Corinto era probabilmente composta più che altro di Greci e Giudei, e fra loro è naturale che le donne abbiano i capelli più lunghi degli uomini. Questo non può dirsi necessariamente di tutti i popoli. Gli scienziati di solito distinguono tre caratteristici tipi di capelli: i lunghi capelli lisci degli Orientali e degli Indiani, i corti capelli lanosi dei negri e dei Melanesiani e i capelli ondulati degli Europei e dei Semiti. Nei primi due tipi, “la differenza di lunghezza fra l’uomo e la donna si nota appena” se si lasciano crescere senza tagliarli. Ma non è così per il terzo tipo. In genere, fra gli uomini “la lunghezza supera di rado i 12-16 pollici [da 30 a 40 centimetri], mentre per le donne la lunghezza media va da 25 a 30 pollici [da 63 a 76 centimetri] ed è noto che in alcuni casi è stata di 6 piedi [1,8 metri] o più”. — The Encyclopædia Britannica, 11ª Ediz., Vol. 12, pag. 823.
Per di più, quei cristiani sapevano che l’usanza generale era che gli uomini portassero i capelli di lunghezza moderata. Questo era comune fra gli uomini giudei, e i lunghi capelli non tagliati dei Nazirei li distinguevano quali uomini che non seguivano l’usanza generale. (Num. 6:5) In contrasto, le donne giudee portavano di solito i capelli considerevolmente lunghi. (Luca 7:38; Giov. 11:2) Anche i Greci che leggevano i commenti di Paolo avrebbero apprezzato le sue osservazioni circa le donne che avevano capelli più lunghi che gli uomini. Questo sarebbe stato loro messo in risalto dal fatto che, a Corinto, tosare la testa di una donna, o tagliarle i capelli molto corti, era segno che era schiava o in disgrazia per essere stata sorpresa in fornicazione o adulterio. — 1 Cor. 11:6.
Paolo poté dunque basarsi su queste normali differenze per illustrare che c’era una distinzione fra i sessi. La differenza doveva servire da rammemoratore per quelli che erano nella congregazione.
Che dire della lunghezza dei capelli oggi? Come la naturale lunghezza dei capelli differisce tra le razze, così differiscono le usanze e i gusti personali. Il taglio corto dei capelli degli uomini nel mondo occidentale segue l’usanza romana, ed essi sono molto più corti di quelli comuni fra gli uomini giudei al tempo di Gesù. In maniera simile, oggi le donne spesso si tagliano i capelli più corti di quanto non si usasse fra le donne antiche. Tuttavia, c’è ancora una netta differenza fra i sessi. Mentre il gusto personale e l’usanza locale hanno dunque una precisa importanza per determinare la lunghezza dei capelli dell’uomo cristiano, egli vuole che riflettano effettivamente la sua mascolinità. In maniera simile, le donne cristiane si acconciano i capelli in maniera modesta e con evidente femminilità, così che siano una gloria per loro. — 1 Piet. 3:3; 1 Tim. 2:9; 1 Cor. 11:15.
In entrambi i casi, però, i maturi cristiani, uomini o donne, tengono in considerazione l’effetto che avrà su altri il loro aspetto personale. Questo avviene affinché “in nessun modo noi diamo alcuna causa d’inciampo, affinché non si trovi da ridire sul nostro ministero; ma in ogni modo ci raccomandiamo quali ministri di Dio”. — 2 Cor. 6:3, 4.
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Domande dai lettori (2)La Torre di Guardia 1970 | 15 gennaio
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Domande dai lettori
● Che cosa volle dire l’apostolo Paolo quando in I Timoteo 2:15 scrisse che le donne sarebbero state ‘tenute in salvo per mezzo del parto’? — B. G., Cile.
Sotto ispirazione Paolo considerava le giuste attitudini e le attività delle donne. Una meritoria e protettiva funzione delle mogli cristiane è quella d’aver cura dei figli. Paolo scrisse: “Ella sarà tenuta in salvo per mezzo del parto, purché rimangano in fede e amore e santificazione insieme a sanità di mente”. — 1 Tim. 2:15.
La traduzione biblica di R. A. Knox rende questo versetto in un modo da fare pensare che il
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