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GuerraAusiliario per capire la Bibbia
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richiede strenuo sforzo per riuscire vincitore. Ma egli può essere certo della vittoria grazie all’immeritata benignità di Dio mediante Cristo e all’aiuto dello spirito di Dio. (Rom. 8:35-39) Gesù disse di questa lotta: “Sforzatevi con vigore per entrare dalla porta stretta”. (Luca 13:24) E l’apostolo Pietro consigliò: “[Continuate] ad astenervi dai desideri carnali, che son quelli che causano un conflitto [lett. “fanno servizio militare” (stratèuontai)] contro l’anima”. — I Piet. 2:11, Int; confronta Giacomo 4:1, 2.
Contro spiriti malvagi
Oltre al combattimento contro la legge del peccato, il cristiano lotta contro i demoni, i quali approfittano delle tendenze della carne tentando il cristiano a peccare. (Efes. 6:12) In questo combattimento i demoni inoltre inducono quelli che sono sotto la loro influenza a tentare o a contrastare e perseguitare i cristiani nel tentativo di infrangerne l’integrità a Dio. — I Cor. 7:5; II Cor. 2:11; 12:7; confronta Luca 4:1-13.
Contro falsi insegnamenti
L’apostolo Paolo parlò anche di una guerra che lui e i suoi compagni combattevano per assolvere l’incarico di aver cura della congregazione cristiana. La congregazione di Corinto era sotto l’influenza errata di uomini presuntuosi chiamati da Paolo “apostoli falsi”, i quali, dando eccessiva importanza alle persone, avevano provocato divisioni, sette, nella congregazione. (II Cor. 11:13-15) Erano diventati in effetti seguaci di uomini come Apollo, Paolo, Cefa e altri. — I Cor. 1:11, 12.
Paolo fu perciò costretto a scrivere loro: “Vi supplico di non costringermi a intervenire energicamente quando sarò tra voi. Infatti, sono pronto ad agire con energia contro quelli che considerano il mio atteggiamento basato su motivi di convenienza umana. Certo, sono un uomo anch’io, ma non mi lascio guidare da semplici interessi umani. Nel mio combattimento non uso armi militari: uso le potenti armi di Dio. Con esse distruggo le fortezze nemiche, cioè i falsi ragionamenti, e demolisco tutto ciò che si oppone orgogliosamente alla conoscenza di Dio. Piego ogni ragionamento umano all’ubbidienza di Cristo”. — II Cor. 10:2-5, PS.
A Timoteo, lasciato a Efeso per aver cura della congregazione, Paolo scrisse: “Questo mandato affido a te, figlio, Timoteo, conforme alle predizioni che condussero direttamente a te, affinché mediante queste tu continui a combattere l’eccellente guerra; mantenendo fede e buona coscienza”. (I Tim. 1:18, 19) Timoteo non solo doveva affrontare il conflitto dovuto alla carne peccaminosa e l’opposizione dei nemici della verità, ma doveva anche combattere contro l’infiltrarsi di false dottrine e di persone che volevano corrompere la congregazione. (I Tim. 1:3-7; 4:6, 11-16) Questo avrebbe fortificato la congregazione contro l’apostasia che Paolo sapeva si sarebbe verificata dopo la morte degli apostoli. (II Tim. 4:3-5) Quindi quello che Timoteo doveva affrontare era un vero e proprio combattimento.
Paolo poté dirgli: “Ho combattuto l’eccellente combattimento, ho corso la corsa sino alla fine, ho osservato la fede”. (II Tim. 4:7) Paolo era rimasto fedele a Geova e a Gesù Cristo mediante la giusta condotta e il servizio nonostante opposizione, sofferenza e persecuzione. (II Cor. 11:23-28) Inoltre aveva assolto la responsabilità dovuta al suo incarico di apostolo del Signore Gesù Cristo, combattendo per mantenere la congregazione cristiana pura e senza macchia, come una casta vergine, e quale “colonna e sostegno della verità”. — I Tim. 3:15; I Cor. 4:1, 2; II Cor. 11:2, 29; confronta II Timoteo 2:3, 4.
ATTEGGIAMENTO CRISTIANO IN QUANTO ALLE GUERRE DELLE NAZIONI
I cristiani hanno sempre avuto un atteggiamento di completa neutralità in quanto alle guerre fra nazioni, gruppi o fazioni di qualunque genere. (Giov. 18:36; I Cor. 5:1, 13; Efes. 6:12) Per esempi dell’atteggiamento dei primi cristiani al riguardo, vedi ESERCITO (Primi cristiani).
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Guerre di Geova, libro delleAusiliario per capire la Bibbia
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Guerre di Geova, libro delle
Vedi LIBRO.
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HallelAusiliario per capire la Bibbia
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Hallel
(hallèl) [lode].
Cantico di lode a Geova. I Salmi 113-118 costituiscono quello che negli scritti ebraici è chiamato “Hallel d’Egitto”. Secondo la Mishnàh, questo Hallel veniva cantato presso il tempio e nelle sinagoghe in occasione della Pasqua, della Pentecoste e delle feste delle capanne e della dedicazione. Nel celebrare la Pasqua in casa, la prima parte di questo Hallel (il Salmo 113 [secondo la scuola di Shammai] o i salmi 113 e 114 [scuola di Hillel]) veniva recitata dopo che era stato versato il secondo calice di vino ed era stato spiegato il significato della Pasqua. L’Hallel era portato a termine col quarto calice di vino. Il “Grande hallel” (variamente ritenuto il solo Salmo 136, i Salmi 120-136 o i Salmi 135:4–136:26) si dice fosse cantato in occasioni liete e da coloro che usavano un quinto calice di vino nella celebrazione della Pasqua.
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HananiAusiliario per capire la Bibbia
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Hanani
(Hanàni) [forse, Geova è stato benigno].
Il veggente o visionario che rimproverò Asa re di Giuda per essersi alleato col re di Siria invece di confidare in Geova, e che venne messo nella casa dei ceppi perché il re si offese di ciò che aveva detto. (II Cron. 16:1-3, 7-10) Hanani era evidentemente il padre di Ieu, il profeta che rimproverò Baasa re d’Israele e Giosafat re di Giuda. — I Re 16:1-4, 7; II Cron. 19:2, 3; 20:34.
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Hanania
(Hananìa) [Geova è stato benigno].
1. Figlio di Azzur; falso profeta della città beniaminita di Gabaon che si oppose a Geremia, profeta di Geova. Durante il regno di Sedechia re di Giuda, mentre Geremia incoraggiava il popolo a sottomettersi al giogo del re di Babilonia per aver salva la vita (Ger. 27:12-14), Hanania predisse che la potenza di Babilonia sarebbe stata infranta entro due anni, gli esuli ebrei sarebbero stati rimessi in libertà e tutti gli utensili del tempio confiscati sarebbero stati restituiti. Per illustrare il punto Hanania prese il giogo di legno dal collo di Geremia e lo spezzò. Geova comandò allora a Geremia di informare Hanania che il giogo di legno sarebbe stato sostituito da un giogo di ferro, e che Hanania stesso sarebbe morto entro l’anno. Come era stato predetto, il falso profeta morì in quell’anno. — Ger. cap. 28.
2. Nome ebraico di Sadrac, uno dei tre ebrei amici di Daniele portati a Babilonia nel 617 a.E.V. — Dan. 1:6, 7; vedi SADRAC.
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HaranAusiliario per capire la Bibbia
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Haran
(Hàran) [ebr. Haràn, montanaro].
1. Figlio di Tera e fratello di Abramo (Abraamo)
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GufoAusiliario per capire la Bibbia
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Gufo
Vedi CIVETTA, GUFO.
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