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Domande dai lettoriLa Torre di Guardia 1982 | 1° marzo
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in cielo. (Rom. 8:14-17) Fra l’altro Paolo scrisse:
“Quelli ai quali [Dio] diede il suo primo riconoscimento ha anche preordinati ad essere modellati secondo l’immagine del suo Figlio, affinché sia il primogenito tra molti fratelli. Inoltre, quelli che ha preordinati sono quelli che ha anche chiamati; e quelli che ha chiamati son quelli che ha anche dichiarati giusti. Infine quelli che ha dichiarati giusti sono quelli che ha anche glorificati”. — Rom. 8:29, 30.
Alcuni si sono chiesti in quale ordine si susseguano le seguenti azioni: ‘chiamati, dichiarati giusti, glorificati’. Queste si potrebbero considerare una serie di passi che culminano con la gloriosa vita spirituale che i cristiani unti ricevono in cielo. Si noti comunque il tempo delle parole di Paolo: “Quelli che ha dichiarati giusti sono quelli che ha anche glorificati”. Sembra che egli parli di qualcosa che ha già avuto luogo, cosa che non farebbe se egli si riferisse alla futura glorificazione dei cristiani mediante la loro risurrezione alla vita celeste.
Inoltre, anche se il fatto che Dio risusciti qualcuno perché regni nel reame spirituale è una ‘glorificazione’, si può essere “glorificati” in molti altri modi. (Vedi Romani 8:17; Giovanni 7:39). Gesù fu “glorificato” sulla terra mediante i suoi miracoli. (Giov. 11:4) Cristo parlò di un uomo umile che veniva ‘onorato’ o glorificato ricevendo un posto preminente a una festa. (Luca 14:10) Mosè acquistò “gloria” quale portavoce di Dio in relazione col patto della Legge. (II Cor. 3:7) La Bibbia dice anche che una donna riceve “gloria” o è ‘glorificata’ dai suoi lunghi capelli. (I Cor. 11:15) In tutti questi casi in greco ricorrono forme della stessa parola basilare da cui deriva il termine tradotto “glorificati” in Romani 8:30. — Luca 12:27; Rom. 2:10; I Tess. 2:6.
È interessante ciò che diceva già nel 1904 “La Nuova Creazione” (Volume VI degli Studi sulle Scritture, in inglese) riguardo a Romani 8:28-30:
“Questo brano di solito è mal compreso, perché in genere i lettori hanno l’impressione che l’apostolo descriva le esperienze del cristiano nel modo consueto, . . . ma qui l’apostolo considera le cose in senso opposto, cominciando dalla fine. . . . Egli descrive lo sviluppo della Chiesa, la Nuova Creazione, procedendo a ritroso. Mostra che nessuno raggiungerà l’eccelsa posizione dei gloriosi eletti di Dio se non coloro ad essa chiamati [accettati] per grazia di Dio; e che tutti i chiamati devono essere stati precedentemente giustificati [dichiarati giusti]; . . . E questi giustificati, prima della loro giustificazione, devono essere stati onorati [glorificati] . . . da Dio tramite la conoscenza che egli fa loro avere di sé e del suo caro Figlio”. — P. 182.
Non è un caso eccezionale che qui Paolo presenti in ordine inverso una serie di fatti collegati, procedendo per così dire a ritroso. Qualcosa del genere fa anche in Romani 10:13-15.
In Romani 8:28-30 Paolo spiega che “Dio fa cooperare tutte le sue opere”. Questo per il bene di quelli che parteciperanno all’adempimento del suo proposito. Già nel giardino di Eden Geova Dio profetizzò riguardo a un futuro “seme”. (Gen. 3:15) Gesù Cristo divenne il componente principale di questo “seme” e del seme di Abraamo. Ma Dio scelse anche un limitato numero di esseri umani quale parte secondaria del “seme”. (Gal. 3:16, 29) Così, dal tempo del giardino di Eden, Dio diede il “primo riconoscimento” ai componenti del “seme”. E ‘preordinò’ che questi prescelti divenissero un corpo di fratelli di Cristo in cielo, modellati secondo la sua immagine.
Quindi in Romani 8:30 l’apostolo descrive certi passi che precedono la loro unione con Cristo in cielo. Questi uomini devono essere “chiamati” o invitati a far parte del regno celeste. (Rom. 1:7; Filip. 3:14; I Tess. 2:12; Ebr. 3:1) Ma come può Dio ‘chiamarli’ mentre sono ancora peccatori, membri dell’imperfetta famiglia di Adamo? Prima di ‘chiamarli’, Dio deve ‘dichiararli giusti’, perdonando i loro peccati in base alla fede da loro riposta in Cristo e nel suo sacrificio. (Rom. 3:23-26; 4:25; 5:18) Ma come possono acquistare la necessaria fede? Per farlo devono prima venire a conoscenza di Gesù, conoscenza che Paolo altrove chiama la “gloriosa buona notizia intorno al Cristo”. (II Cor. 4:4; confronta I Timoteo 1:11). Quelli che accettano questa “gloriosa buona notizia” e percorrono la via che li porterà alla gloria celeste possono certamente dirsi “glorificati” o onorati per il privilegio di averla ricevuta.
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Programma di studioLa Torre di Guardia 1982 | 1° marzo
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Programma di studio
11 aprile: Il giorno di giudizio degli dèi. Pagina 11. Cantici: 28, 62.
18 aprile: L’adorazione dell’unico vero Dio viene già innalzata. Pagina 16. Cantici: 22, 96.
25 aprile: ‘I popoli devono affluire’ all’adorazione vivificante. Pagina 21. Cantici: 99, 102.
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