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Mantenetevi santiLa Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1954
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Comunque, noi tutti riconosciamo principalmente il passato e il presente ministero del nostro vero Fratello maggiore, Cristo Gesù. Questo riconosciamo con gioia, rendendo ogni grazie e lode a Geova Dio per mezzo di Gesù Cristo.
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Voi tutti, “State fermi”La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1954
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Voi tutti, “State fermi”
“Perciò, fratelli miei diletti e desiderati, mia gioia e corona, state fermi in questo modo nel Signore, diletti.’ — Filip. 4:1, NW.
1. Citate o leggete di nuovo 2 Tessalonicesi 2:13-15 e dite come lo potremmo correttamente considerare.
QUANDO noi giovani delle altre pecore del Signore leggiamo un passo come quello di 2 Tessalonicesi 2:13-15, è come se il nostro grande “fratello maggiore”, Cristo Gesù, per mezzo della classe dello “schiavo fedele e discreto” di Geova, ci parlasse dicendo che, a causa della buona notizia che ci ha predicata, abbiamo l’opportunità della salvezza, e noi siamo grati dell’ammonizione che Geova ci dà mediante questo strumento per farci ‘stare fermi’.
2. Dove si trova una prova che la santificazione può essere mantenuta?
2 La presenza sulla terra per quarant’anni sin dalla nascita del celeste regno di saldi, ben fondati, fedeli, membri del “piccolo gregge” di santificati e anche di membri delle altre pecore del Signore che hanno compiuto per molto tempo il ministero dimostra non soltanto che la santificazione è la volontà di Geova rispetto ai cristiani, ma anche che è qualche cosa che si può mantenere di anno in anno. Risulta che essa è reale e possibile. I servitori di Geova che riconoscono di essere membri del corpo di Cristo o della santificata congregazione, umiliandosi dinanzi a Dio, lo ringraziano dei privilegi che hanno ricevuti e ora ricevono, e sanno che essi pure devono continuare a star fermi e a mantenere la loro santificazione, afferrandola strettamente. Non cercano di ritirarsi dal servizio, non abbandonano con infedeltà la loro unzione. I passi fatti verso il loro premio celeste li han portati troppo avanti perché in questa tarda ora abbiano il solo pensiero di tornare indietro. L’attuale e la futura prosperità del Regno non dà loro alcuna effettiva indicazione che si debba lasciar infiacchire le mani e prendere le cose alla leggera, o che ci si debba soffermare e cercare piaceri personali, ma, piuttosto, continuate ad avanzare, come disse Paolo: “Fratelli, io non reputo di averla già afferrata; ma c’è questo: Dimenticando le cose passate e protendendomi verso le cose future, io procedo verso la meta per ottenere il premio della chiamata di sopra che Iddio rivolge in Cristo Gesù. Quanto a noi, la nostra cittadinanza è nei cieli, da cui anche aspettiamo ansiosamente il salvatore, il Signore Gesù Cristo, che trasformerà il nostro corpo umiliato onde sia conforme al suo corpo glorioso secondo l’efficacia del potere che egli ha di assoggettarsi ogni cosa. Perciò, fratelli miei diletti e desiderati, mia gioia e corona, state fermi in questo modo nel Signore, diletti”. (Filip. 3:13, 14, 20, 21; 4:1, NW) L’anziana congregazione, compresi i “rimanenti” o ‘schiavo discreto’ e suoi membri,
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