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Ascoltarono un angeloLa Torre di Guardia 1964 | 1° maggio
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l’incarico di dichiarare l’“eterna buona notizia”, continua a predicare la lieta novella con baldanza.
40. Come considerò Gamaliele questo processo davanti al Sinedrio, e quali conclusioni trasse?
40 Durante questo tempo di grande eccitazione ai giorni degli apostoli, un uomo saggio, un Fariseo chiamato Gamaliele, si alzò e disse: ‘Uomini d’Israele, prestate attenzione a voi stessi in quanto a ciò che intendete fare riguardo a questi uomini. Per esempio, prima di questi giorni sorse Teuda, dicendo d’essere egli stesso qualcuno, e un certo numero di uomini, circa quattrocento, si unirono al suo partito. Ma fu soppresso, e tutti quelli che gli ubbidivano furon dispersi e ridotti a nulla. Dopo di lui sorse Giuda il Galileo, ai giorni della registrazione, e si trasse dietro della gente. E pure quell’uomo perì, e tutti quelli che gli ubbidivano furono dispersi. E ora, nelle attuali circostanze, vi dico: Non vi intromettete con questi uomini, ma lasciateli stare; (perché, se questo progetto o quest’opera è dagli uomini, sarà rovesciata; ma se è da Dio, non li potrete rovesciare); altrimenti, potete trovarvi a combattere effettivamente contro Dio”. Udendo ciò diedero ascolto a Gamaliele, “e chiamarono gli apostoli, li fustigarono e ordinarono loro di smetter di parlare basandosi sul nome di Gesù, e li lasciarono andare”. Oggi ci vorrebbero più uomini come Gamaliele per consigliare i capi religiosi e i governanti in merito alla condotta da seguire. — Atti 5:35-40.
41. Come gli apostoli considerarono la fustigazione ricevuta e le minacce?
41 La fustigazione non cambiò le cose per gli apostoli. Essi erano già stati percossi. Erano già stati in prigione. Erano già stati minacciati. Erano sostenuti da una forza invisibile che i governanti non riconoscevano. Vi erano Geova Dio, suo Figlio, Cristo Gesù, e una moltitudine di angeli, e lo spirito santo che Dio mandava per rafforzare i suoi servitori terreni. Questi fedeli cristiani, “se ne andarono perciò dalla presenza del Sinedrio, rallegrandosi perché erano stati ritenuti degni d’esser disonorati a favore del suo nome. E ogni giorno, nel tempio e di casa in casa, continuavano senza posa a insegnare e a dichiarare la buona notizia intorno al Cristo”. Avete una fede come questa? Ascoltereste un angelo di Geova e fareste ciò che fecero gli apostoli? I veri cristiani sì! — Atti 5:41, 42.
42. Avendo ascoltato l’angelo con gioia, come mostrarono baldanza gli apostoli nel dichiarare la buona notizia?
42 Che gioia provarono gli apostoli per aver ascoltato l’angelo! Essi andarono a lavorare in campi di servizio più estesi per rivendicare il nome e la parola di Geova. Di conseguenza essi rafforzarono la fiorente congregazione di Dio di quel tempo. Infine questi apostoli, insieme a molti altri fedeli, provati seguaci si trasferirono in altre regioni, non solo tra i Giudei, ma tra i Gentili. Altri di ogni tribù e lingua e popolo ricevettero l’opportunità di imparare la verità e “le parole di questa vita” di cui Gesù aveva parlato ai suoi seguaci. L’apostolo Paolo, scrivendo ai Corinti, menzionò il suo vivo interesse per “le parole di questa vita” quando espose loro il suo meraviglioso argomento per comprovare la risurrezione dei morti. — 1 Cor. 15:1-57.
43, 44. Quale incoraggiamento è impartito ai moderni cristiani testimoni di Geova, e che cosa continueranno a pregare?
43 Ora i cristiani imiteranno questi apostoli che seguirono le parole dell’angelo. Oggi gli angeli di Geova guidano il suo popolo nella sua organizzazione in tutta la terra mentre dichiara il messaggio dell’“eterna buona notizia”. Perciò fatevi coraggio. Partecipate all’opera di predicazione. Partecipatevi con baldanza, avendo fiducia nella Parola di Dio. “Poiché egli comanderà ai suoi angeli di guardarti in tutte le tue vie”. (Sal. 91:11, VR) A conferma di ciò Paolo chiede: “Non sono essi tutti spiriti per il servizio pubblico, mandati a servire per quelli che erediteranno la salvezza?” (Ebr. 1:14) La sua domanda richiede una risposta affermativa.
44 Vi interessa, dunque, la salvezza mediante Cristo Gesù? Pietro e Giovanni se ne interessavano e dissero: “Non vi è salvezza in nessun altro, poiché non vi è sotto il cielo nessun altro nome dato fra gli uomini mediante cui dobbiamo esser salvati”. (Atti 4:12) Se avete la fede che il cristiano deve avere in Cristo Gesù, per riuscire in questo sistema di cose che passa rapidamente continuerete a pregare per essere “pieni di spirito santo” e di conseguenza dichiarerete “la parola di Dio con baldanza”. — Atti 4:31.
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Amore e baldanza recano la vitaLa Torre di Guardia 1964 | 1° maggio
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Amore e baldanza recano la vita
1. Come il discepolo di Gesù osserva i suoi comandamenti?
SE CREDETE che Gesù Cristo è il Figlio di Dio e che “non vi è sotto il cielo nessun altro nome dato fra gli uomini mediante cui dobbiamo esser salvati”, dovete certamente credere alle parole di Gesù e dei suoi apostoli. Gesù disse: “Se mi amate, osserverete i miei comandamenti”. (Giov. 14:15) La conclusione logica, quindi, è espressa da Gesù: “Chi ha i miei comandamenti e li osserva, egli è colui che mi ama. A sua volta, chi ama me sarà amato dal Padre mio”. (Giov. 14:21) Perciò, il discepolo che osserva i comandamenti di Gesù mostra amore. Ma che cosa comportano questi comandamenti di Gesù? Anzitutto, Gesù disse: “Andate dunque e fate discepoli delle persone di tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello spirito santo, insegnando loro ad osservare tutte le cose che vi ho comandate”. (Matt. 28:19, 20) Per convincere le persone e divenire seguaci di Gesù i discepoli di Gesù avrebbero dovuto parlare, predicare e persuadere.
2. (a) Consiste la nostra opera solo nel predicare e fare discepoli, e quali penetranti domande sull’evangelismo fece una persona religiosa, come indica la rivista Time? (b) Quali ulteriori domande si possono fare a coloro che affermano di essere cristiani?
2 Non era solo questione di fare discepoli, ma era necessario insegnare ai neo discepoli le istruzioni di Gesù e mostrar loro ad osservare tutte le cose che Gesù aveva comandate. Per viaggiare, predicare e insegnare, cioè per mettere la verità nella mente dell’altra persona, è richiesto molto lavoro dal cristiano. Avete provato? La “chiesa” a cui appartenete vi esorta a fare tutto questo? Oppure assomiglia la vostra religione a quella descritta dalla rivista Time del 25 ottobre 1963, nella parte dedicata alla religione, a pagina 86? Essa fa questa affermazione: “Il presidente [dei Discepoli della Chiesa di Cristo] dott. Robert W. Burns di Atlanta avvertì che le fiamme della fede basata sull’evangelismo stavano per spegnersi. ‘Il nostro evangelismo si è indebolito perché molti di noi siamo privi di profondo interesse per la salvezza dell’anima del nostro prossimo’, egli disse. ‘Quanto tempo è passato da quando foste il mezzo mediante il quale Dio aggiunse alla chiesa un’anima? Quanto tempo dall’ultima volta che avete provato?’” Queste sono buone domande su cui chiunque afferma di essere cristiano fa bene a riflettere. Tutti quelli che appartengono a organizzazioni religiose della cristianità devono esaminarsi. Perché? Ebbene, se affermate di essere cristiani, “andate”, “fate discepoli”, ‘battezzate’ e ‘insegnate’? Che prova avete di essere cristiani se non predicate e non insegnate il puro cristianesimo? Quando è stata l’ultima volta che avete cercato di persuadere qualcuno a intraprendere l’attività
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