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Sopportiamo le prove della nostra fedeLa Torre di Guardia 1971 | 1° luglio
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Ma con la forza di Dio potremo sopportare queste prove della nostra fede. Sì, e considerate quindi la grande ricompensa della vita eterna nel suo giusto nuovo sistema con cui Dio ci benedirà! — Giac. 1:12; Riv. 21:3, 4.
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Rivolgetevi a Dio per avere la ricompensaLa Torre di Guardia 1971 | 1° luglio
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Rivolgetevi a Dio per avere la ricompensa
FARE ciò ch’è giusto, servire Dio con la speranza della ricompensa non è affatto egoismo. Non priva né Dio né alcun’altra creatura umana di ciò che è dovuto alla persona. Infatti, Geova Dio, come Dio di giustizia e amore, si obbliga a ricompensare quelli che lo servono. — Ebr. 6:10.
Ci vuole fede per servire Geova Dio con la speranza di ricevere da lui la ricompensa. Questa è la ragione per cui oggi così pochi professano sia pure di servire Dio. Tale fede è in se stessa una virtù. Lungi dall’essere egoismo, è solo questione d’essere grati, di apprezzare le benedizioni che Dio offre alla condizione che ubbidiamo e agiamo bene. — Luca 18:8; 2 Tess. 3:2.
Per tale motivo la Parola di Dio dà molto incoraggiamento a fare ciò che è giusto con la speranza della ricompensa da Geova. Un esempio di ciò è quello che essa narra di una certa giovane vedova moabita, Rut. Poiché si schierò dalla parte di Geova Dio, l’Iddio di sua suocera Naomi, ebbe buona cura di Naomi, un parente di sua suocera le disse: “Geova ricompensi il tuo modo di agire, e vi sia per te un perfetto salario da Geova l’Iddio d’Israele, sotto le cui ali ti sei venuta a rifugiare”. — Rut 2:12.
Che questa preghiera (ciò che fu in effetti) fosse appropriata nel caso di Rut si può vedere dall’affetto e dalla determinazione che ella mostrò verso sua suocera: “Non mi far premura di abbandonarti, di volgermi dall’accompagnarti; poiché dove andrai tu andrò io e dove passerai la notte passerò la notte. Il tuo popolo sarà il mio popolo, e il tuo Dio il mio Dio. Dove tu morrai io morrò, e lì sarò sepolta. Geova mi faccia così e vi aggiunga se altro che la morte opererà una separazione fra me e te”. E Rut fu riccamente ricompensata per la sua nobile condotta. Divenne la felice moglie del prospero Boaz timorato di Dio e anche antenata del re Davide e di Gesù Cristo. Perfino un libro della Bibbia prese nome da lei! — Rut 1:16, 17.
‘La tua ricompensa è da Geova’. Che felice pensiero, che pensiero fortificante per la fede! E chi può sperare di ricevere una simile ricompensa? Non chi opera iniquità. Dio ricompensa solo quelli che lo riconoscono come loro Dio e si sforzano di piacergli. Rut ebbe questa disposizione mentale come indicarono chiaramente le parole che disse a Naomi. Come può essere egoismo quando la Parola di Dio ci dice che per piacere a Geova Dio dobbiamo credere non solo che egli esiste, ma anche che ‘rimunera quelli che premurosamente lo cercano’? — Ebr. 11:6.
Genitori e figli, mariti e mogli, lavoratori e datori di lavoro, sorveglianti, servitori di ministero e singoli componenti della congregazione cristiana hanno tutti certi obblighi da adempiere. A volte alcuni di essi penseranno che non siano apprezzati, che non siano utilizzati o che non ci si valga di loro. Di nuovo, può sembrare che i loro compiti siano noiosi, monotoni, deludenti, che diano poca o nessuna speranza di miglioramento. Mentre quelli che non hanno fede in Dio spesso si sentono così frustrati e pieni di risentimento da dare luogo a tumulti e impegnarsi in altri atti di violenza, i cristiani non hanno nessuna
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