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Confidate in Iah Geova!La Torre di Guardia 1988 | 15 gennaio
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9. (a) In che modo il re Ezechia mostrò la sua fiducia in Geova? (b) Come reagiamo quando siamo perseguitati o oltraggiati da coloro che odiano Geova?
9 Gli odierni servitori di Geova confidano in lui per la stessa ragione per cui confidava in lui il re Ezechia. Egli faceva assoluto affidamento su Geova quale suo Sovrano Signore. Quindi, al culmine della minaccia assira, egli si rivolse a Geova con queste parole: “O Geova degli eserciti, Dio d’Israele, che siedi sui cherubini, tu solo sei il vero Dio di tutti i regni della terra. Tu stesso hai fatto i cieli e la terra. Porgi il tuo orecchio, o Geova, e odi. Apri i tuoi occhi, o Geova, e vedi, e odi tutte le parole di Sennacherib che egli ha mandato per biasimare l’Iddio vivente”. (Isaia 37:16, 17)
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Confidate in Iah Geova!La Torre di Guardia 1988 | 15 gennaio
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10. (a) Come rivelò la sua preghiera, qual era la principale preoccupazione di Ezechia? (b) Come possiamo imitare Ezechia mentre andiamo incontro alle prove che precederanno Armaghedon?
10 La preghiera di Ezechia mostrava che egli non aveva nessun motivo egoistico nel chiedere di essere liberato dagli assiri. Non stava semplicemente cercando di salvare la pelle. Piuttosto, si preoccupava che il nome di Geova fosse santificato e la Sua sovranità rivendicata. Concluse perciò la sua preghiera con queste parole: “E ora, o Geova nostro Dio, salvaci dalla sua mano, affinché tutti i regni della terra conoscano che tu solo, o Geova, sei Dio”. (Isaia 37:20) Similmente, mentre andiamo incontro alle prove che precedono la guerra finale di Armaghedon, teniamo presente che la nostra salvezza personale è secondaria rispetto alla santificazione del nome di Geova. Come il nostro Sovrano Signore dichiarò una sessantina di volte per bocca del suo profeta Ezechiele, “dovranno conoscere che io sono Geova”. — Ezechiele 38:23.
11. (a) Quale errore commise Sennacherib, e cosa disse Geova al riguardo? (b) Visto ciò che capitò a Sennacherib, quale fiducia possiamo nutrire?
11 Dopo che il re Ezechia ebbe pregato, Isaia lo informò circa la parola che Geova aveva proferito contro Sennacherib. Che errore aveva commesso quel blasfemo assiro biasimando l’Iddio vivente! Mediante Isaia, Geova disse riguardo a Sennacherib: “Chi hai biasimato e di chi hai parlato ingiuriosamente? E contro chi hai alzato la voce e levi gli occhi in alto? Contro il Santo d’Israele!” Bastò un angelo di Geova per abbattere e rendere “cadaveri” 185.000 soldati assiri, il meglio dell’esercito di Sennacherib. Ritiratosi pieno di vergogna a Ninive, alcuni anni dopo quel re superbo fu ucciso dai suoi stessi figli mentre perseverava nel suo culto idolatrico.
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