-
Diamo ai figli l’attenzione di cui hanno bisognoSvegliatevi! 2005 | 8 febbraio
-
-
Educare senza irritare
Il dott. Robert Coles, un famoso psichiatra, scrisse: “Dentro il bambino si sviluppa un senso morale. Io ritengo un dono di Dio il fatto che ci sia il bisogno di un ordine morale”. Chi deve soddisfare questo bisogno di una guida morale?
In Efesini 6:4 le Scritture esortano: “Voi, padri, non irritate i vostri figli, ma continuate ad allevarli nella disciplina e nella norma mentale di Geova”. Avete notato che il versetto affida soprattutto al padre la responsabilità di instillare nei figli l’amore per Dio e il profondo apprezzamento per le norme divine? Al versetto 1 di Efesini capitolo 6, invece, l’apostolo Paolo si riferisce sia al padre che alla madre quando dice ai figli di essere ‘ubbidienti ai genitori’.a
Ovviamente quando non c’è il padre, sarà la madre ad assumersi questa responsabilità. Molte madri sole hanno allevato i figli nella disciplina e nella norma mentale di Geova Dio. Comunque se la madre si sposa, sarà il marito cristiano a prendere la direttiva. La madre dovrebbe seguire volentieri tale direttiva nell’educare e disciplinare i figli.
Come si possono educare e disciplinare i figli senza ‘irritarli’? Non ci sono formule segrete, specialmente perché ogni bambino ha le sue caratteristiche. Ad ogni modo i genitori devono prestare attenzione a come impartiscono la disciplina, mostrando sempre amore e rispetto per i figli. È interessante notare che in Colossesi 3:21 le Scritture ribadiscono questo concetto. Ai padri viene data di nuovo questa esortazione: “Non esasperate i vostri figli, affinché non si scoraggino”.
Alcuni genitori urlano e inveiscono contro i figli, ma questo senza dubbio esaspera i bambini. La Bibbia esorta: “Ogni acrimoniosa amarezza e collera e ira e clamore [urla, Parola del Signore] e parola ingiuriosa sia tolta via da voi con ogni malizia”. (Efesini 4:31) Dice inoltre che “lo schiavo del Signore non ha bisogno di contendere, ma di essere gentile verso tutti”. — 2 Timoteo 2:24.
-
-
Diamo ai figli l’attenzione di cui hanno bisognoSvegliatevi! 2005 | 8 febbraio
-
-
a Qui Paolo usa il termine greco gonèus, che significa “genitore”. Ma al versetto 4 il termine greco usato è patères, che significa “padri”.
-