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Rafforziamo la fede in ciò che speriamoLa Torre di Guardia (per lo studio) 2016 | Ottobre
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Poi parla di uomini che “non accettarono la liberazione mediante qualche riscatto, per ottenere una risurrezione migliore” (Ebr. 11:35). Anche se non sappiamo per certo a chi si stesse riferendo Paolo, alcuni, tra cui Nabot e Zaccaria, furono lapidati perché ubbidivano a Dio e facevano la sua volontà (1 Re 21:3, 15; 2 Cron. 24:20, 21). Daniele e i suoi compagni ebbero l’opportunità di ‘accettare la liberazione’ scendendo a compromessi. Ma rimasero integri, e grazie alla loro fede nella potenza di Dio furono in grado, per così dire, di ‘fermare le bocche dei leoni’ e di ‘resistere alla forza del fuoco’ (Ebr. 11:33, 34; Dan. 3:16-18, 20, 28; 6:13, 16, 21-23).
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Rafforziamo la fede in ciò che speriamoLa Torre di Guardia (per lo studio) 2016 | Ottobre
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A imitazione di Gesù, i primi martiri cristiani, come il discepolo Antipa, si rifiutarono di compromettere la loro integrità (Riv. 2:13). In seguito ricevettero come ricompensa la risurrezione alla vita celeste, una ricompensa ancora più grande della “risurrezione migliore” che attendevano i fedeli servitori di Dio dell’antichità (Ebr. 11:35).
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