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La ‘volontà di credere’ è saggezza — Quando?La Torre di Guardia 1973 | 1° gennaio
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La ‘volontà di credere’ è saggezza — Quando?
È STATO dichiarato: “La più importante e la meno notata qualità del mondo è la volontà di credere. Essa fa la sua parte ogni volta che mettiamo una lettera in una cassetta della posta o che saliamo su un aereo o che facciamo le innumerevoli cose meccaniche che costituiscono la nostra vita moderna. Dal denaro che depositiamo in banca al denaro che prendiamo a prestito . . . viviamo in un mondo edificato sulla fede”, sulla volontà di credere. — The Will to Believe, del professore e popolare scrittore Marcus Bach.
Questo può dirsi in larga misura del mondo materiale, ma è corretto quando si tratta di cose spirituali? Agnostici e atei in particolare mostrano di non avere la volontà di credere. Come precisò una volta il filosofo William James, tali scettici assumono l’atteggiamento che sia più importante respingere l’errore che accettare la verità. Con quale risultato? Si negano l’opportunità di imparare fatti comprovanti che c’è un Dio e ottenere così tutte le benedizioni che derivano da tale conoscenza.
La stolta condotta di questi scettici è simile all’attitudine mostrata da molti nel diciassettesimo secolo verso la scoperta di Harvey che il sangue circola nel corpo umano. Harvey non aveva nessuna spiegazione del modo in cui il sangue andava dalle arterie alle vene, perché allora il microscopio non era stato inventato; per cui non era in grado di vedere i capillari. Questa invisibilità dei capillari costituiva una della obiezioni sollevate contro la sua teoria. Per cui la sua scoperta “non trovò aderenti fra alcuno degli affermati anatomisti d’Europa”. Invece, “i grandi illustri scrissero vigorose obiezioni”, ci è detto nel libro The Human Body.
Tre secoli dopo i medici inglesi mossero di nuovo ingiuste critiche; questa volta riguardo alla scoperta della penicillina fatta da Alexander Fleming. Ma col tempo due ricercatori furono disposti a esaminare con mente aperta le possibilità del farmaco e riuscirono a perfezionare la penicillina così che fosse esente da nocivi elementi estranei. Come risultato i tre ricercatori ricevettero premi Nobel per la loro opera su quello che è stato chiamato “il massimo ritrovato singolo per la salvezza delle vite della medicina moderna”.
Chi è di mente aperta, chi è disposto a esaminare le prove riguardo a Dio, non sarà né agnostico né ateo. Pertanto Santiago Ramón y Cajal, uno dei massimi specialisti degli occhi, confessò una volta che la sapienza che vi aveva scoperta, particolarmente nella retina e nel cristallino, “indebolì per la prima volta la mia fede nell’ipotesi darwiniana della selezione naturale”. Questo perché non chiuse la mente ai fatti. Fu disposto a considerare l’evidenza che dev’esserci qualche potenza superiore.
Anche Robert Millikan, considerato il decano degli scienziati americani del suo giorno, disse una volta: “C’è una Divinità che modella i nostri fini . . . altrimenti non avremmo il senso della responsabilità. UNA FILOSOFIA PURAMENTE MATERIALISTICA È PER ME IL MASSIMO DELLA MANCANZA DI INTELLIGENZA. Gli uomini saggi di tutte le età hanno sempre visto abbastanza da renderli almeno riverenti”. Sì, l’apostolo Paolo lo aveva detto diciannove secoli prima: “Le sue [di Dio] invisibili qualità, . . . si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo, perché si comprendono dalle cose fatte, così che sono inescusabili” per il rifiuto di credere nell’esistenza di Dio. — Rom. 1:20.
La volontà di credere in una superiore invisibile potenza potrebbe dirsi sia un fondamentale istinto umano. Pertanto The World Book Encyclopedia ci dice che “non c’è mai stato un popolo che non avesse qualche forma di religione”. E come osservò il prof. Nigg: “Il desiderio di Dio è inestinguibilmente radicato nell’uomo, ovunque sia e a qualunque età appartenga”. Questo si vede specialmente quando gli uomini affrontano grandi pericoli o la morte, ragione per la quale è stato detto: “Non ci sono atei nelle trincee”, cioè sul campo di battaglia.
Poiché la volontà di credere è allo stesso tempo un istinto fondamentale e un bisogno, la potente Russia comunista ha dovuto venire a patti con la religione organizzata praticata nella cristianità (per quanto sia vergognosa). I giovani Russi riscontrano che una filosofia di vita puramente materialistica è insoddisfacente. Quelli di loro che sono più seri deplorano la loro vita senza un significato e chiedono qualche cosa in cui credere. I giovani Americani rivelano lo stesso bisogno di credere.
La volontà di credere in qualche cosa è saggezza, comunque, solo quando si basa sui fatti e sulla ragione, com’è stato pure indicato dalla summenzionata citazione dello scienziato Millikan. Non basta credere solo nell’esistenza di una Potenza personale superiore. Perché la volontà di credere sia saggezza si deve fare di più ed essere disposti a esaminare ciò che professa di rispondere a domande come: Che cosa richiede da noi l’Essere Supremo? Da dove siamo venuti? Qual è il nostro destino? Perché soffriamo e moriamo?
A questo riguardo la Bibbia ci si raccomanda per essere esaminata più di qualsiasi altro libro. È il libro più antico e il più estesamente tradotto — per intero o in parte in 1.471 lingue — ciò che ci aspetteremmo da una rivelazione divina.
Inoltre, ha ispirato una lealtà tale come non è mai accaduto di nessun altro libro. Uomini hanno dedicato la vita e l’hanno perfino sacrificata pur di tradurlo. Ha recato speranza e gioia agli scoraggiati e a quelli che facevano cordoglio e ha aiutato innumerevoli persone a condurre una vita migliore.
Un presidente americano di oltre un secolo fa avrebbe detto a un amico scettico: “Leggi questo Libro [la Bibbia] per quello che puoi accettare con la ragione e prendi il resto per fede, e avrai una vita e una morte migliore”. Lo scopo delle pubblicazioni distribuite dai cristiani testimoni di Geova è quello di aiutarvi a ottenere migliore intendimento e profitto da tale Libro. Leggendo questa medesima pubblicazione mostrate la vostra volontà di credere, in base a ragioni e prove sufficienti.
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Le vostre preghiere sono esaudite?La Torre di Guardia 1973 | 1° gennaio
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Le vostre preghiere sono esaudite?
CI SONO state occasioni in cui avete pregato Dio e le vostre preghiere non sono state esaudite? Molti hanno avuto questa esperienza. Significa questo che le preghiere non abbiano nessun valore?
No, Dio può sia udire le preghiere che agire in base ad esse. Infatti, un antico servitore di Dio aveva tale fiducia in merito che scrisse: “Geova davvero udrà la mia richiesta di favore; Geova stesso accetterà la mia propria preghiera”. — Sal. 6:9.
Perché questo servitore di Dio e altri come lui ebbero tale fiducia nella preghiera? E tuttavia, perché molte preghiere non sono esaudite?
SODDISFATTE LE ESIGENZE DI DIO
La ragione è che Dio ha certe esigenze che quelli che vogliono accostarsi a lui con successo devono soddisfare. Una di esse riguarda la fede. La Bibbia dice: “Chi s’accosta a Dio deve credere ch’egli è, e che è il rimuneratore di quelli che premurosamente lo cercano”. (Ebr. 11:6) Avete ferma fiducia che Dio realmente esiste e che è in grado di esaudire le preghiere? Questo è necessario.
Altre esigenze furono indicate dal discepolo cristiano Giacomo, che scrisse: “Appressatevi a Dio, ed egli si appresserà a voi. Purificate le vostre mani . . . Umiliatevi agli occhi di Geova”. (Giac. 4:8-10) È chiaro, dunque, che per essere uditi da Dio non si possono trasgredire volontariamente le leggi di Dio. Piuttosto, si deve avere il sincero desiderio di fare ciò ch’è giusto, si deve bramare umilmente di fare la volontà di Dio e non solo la propria volontà. Che dire di voi?
In tal caso, Dio udrà le vostre preghiere. Poiché il cristiano apostolo Giovanni scrisse: “Qualunque cosa chiediamo secondo la sua volontà, egli ci ascolta”. — 1 Giov. 5:14.
Ma qual è la volontà di Dio? Riguarda ciò che recherà il massimo bene al genere umano. La Bibbia dice che Dio “vuole che ogni sorta di uomini siano salvati e vengano all’accurata conoscenza della verità”. (1 Tim. 2:4) Avete mai pregato di venire “all’accurata conoscenza della verità”, cioè della verità intorno a Dio e ai suoi propositi per il genere umano? Tali sincere preghiere sono udite da Dio.
PREGHIERE CHE DIO HA UDITE
C’è l’esempio dell’ufficiale italiano dell’esercito di nome Cornelio. La Bibbia dice che era un “uomo devoto che temeva Dio” e che “faceva di continuo supplicazione a Dio”. Geova Dio udì le sue preghiere e fece in modo che il cristiano apostolo Pietro fosse mandato da Cornelio per ammaestrarlo così che venisse all’accurata conoscenza della verità. — Atti 10:1-5, 22-43.
Le preghiere di quelli che oggi cercano sinceramente la verità sono state similmente
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