Giobbe
4 Ed Elifaz+ il temanita rispondeva e diceva:
4 Ognuno che inciampava, le tue parole* lo sollevavano;+
E rendevi ferme le ginocchia che si piegavano.+
5 Ma questa volta viene a te, e ti stanchi;
Tocca te pure, e sei turbato.
6 Non è la tua riverenza la [base della] tua fiducia?
Non è la tua speranza pure l’integrità+ delle tue vie?
8 Secondo ciò che ho visto, quelli che tramano ciò che è nocivo
E quelli che seminano affanno lo mieteranno essi stessi.+
9 Periscono mediante l’alito di Dio,
E pervengono alla fine mediante lo spirito della sua ira.
10 C’è il ruggito del leone,* e la voce del giovane leone,
Ma i denti dei giovani leoni forniti di criniera si rompono.
12 Ora mi è stata portata furtivamente una parola,
E il mio orecchio ne percepiva un sussurro,+
13 In inquietanti pensieri dalle visioni della notte,
Quando sonno profondo cade sugli uomini.
14 Su di me venne un terrore, e un tremito,
E riempì di terrore la moltitudine delle mie ossa.
15 E uno spirito stesso passava sulla mia faccia;
Mi si rizzavano i peli della carne.
16 Si fermava,
Ma non ne riconobbi l’aspetto;
Una forma era davanti ai miei occhi;
Ci fu calma, e ora udii una voce:
17 ‘L’uomo mortale,* può egli essere più giusto di Dio* stesso?
O può l’uomo robusto essere più puro del suo proprio Fattore?’
19 Quanto più quelli che dimorano in case d’argilla,
Il cui fondamento è nella polvere!+
Si schiacciano* più rapidamente di una tignola.
20 Sono frantumati dalla mattina alla sera;
Periscono per sempre senza che alcuno [lo] prenda [a cuore].
21 Non è stata strappata dentro di loro la loro corda di tenda?
Muoiono per mancanza di sapienza.