Giobbe
7 “La vita dell’uomo sulla terra non è forse come un lavoro obbligatorio?
I suoi giorni non sono come quelli di un lavoratore salariato?+
2 Come uno schiavo, lui desidera tanto l’ombra,
e come un lavoratore salariato, attende il suo salario.+
4 Non appena vado a letto, mi chiedo: ‘Quando mi alzerò?’+
Mentre la notte si trascina, mi agito di continuo, fino all’alba.
5 La mia carne è ricoperta di vermi e di terra;*+
la mia pelle è piena di croste e di piaghe purulente.+
11 Perciò non terrò chiusa la bocca.
12 Sono io forse il mare o un mostro marino,
che tu mi debba mettere una guardia?
13 Quando dico: ‘Il mio divano mi conforterà,
il mio letto mi aiuterà ad alleviare la mia pena’,
14 tu mi atterrisci con sogni
e mi spaventi con visioni,
15 tanto che preferirei* soffocare,
preferirei morire piuttosto che vivere in queste mie ossa.+
16 Detesto questa vita,+ non voglio continuare a vivere.
Lasciami stare, perché i miei giorni sono un soffio.+
Perché mi hai preso di mira?
Sono diventato un peso per te?
21 Perché non perdoni la mia trasgressione
e non passi sopra al mio errore?
Presto giacerò nella polvere;+
tu mi cercherai, e io non ci sarò”.