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Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture con riferimenti
Giudici

Giudici*

1 E dopo la morte+ di Giosuè avvenne che i figli d’Israele interrogavano+ Geova, dicendo: “Chi di noi salirà per primo ai cananei per combattere contro di loro?” 2 A ciò Geova disse: “Salirà Giuda.+ Ecco, certamente gli darò in mano il paese”. 3 Quindi Giuda disse a Simeone suo fratello: “Sali con me nella parte che mi è toccata in sorte+ e combattiamo contro i cananei, e io stesso andrò a mia volta con te nella parte che ti è toccata in sorte”.+ Pertanto Simeone andò con lui.+

4 Allora Giuda salì e Geova diede nelle loro mani i cananei e i ferezei,+ così che li sconfissero a Bezec, diecimila uomini. 5 Quando a Bezec trovarono Adoni-Bezec, combatterono quindi contro di lui e sconfissero i cananei+ e i ferezei.+ 6 Essendosi Adoni-Bezec dato alla fuga, lo inseguivano e lo afferrarono e gli mozzarono i pollici delle mani e gli alluci dei piedi. 7 A ciò Adoni-Bezec disse: “Ci sono stati settanta re con i pollici delle mani e gli alluci dei piedi mozzati a raccogliere cibo sotto la mia tavola. Come io ho fatto, così Dio mi ha ripagato”.+ Dopo ciò lo portarono a Gerusalemme+ e vi morì.

8 Inoltre, i figli di Giuda fecero guerra contro Gerusalemme+ e la catturavano, e la colpivano col taglio della spada e consegnarono la città al fuoco. 9 E in seguito i figli di Giuda scesero a combattere contro i cananei che abitavano nella regione montagnosa e nel Negheb+ e nella Sefela.+ 10 Giuda marciò dunque contro i cananei che dimoravano a Ebron+ (ora il nome di Ebron era prima Chiriat-Arba),+ e abbatteva Sesai e Ahiman e Talmai.+

11 E di là marciarono contro gli abitanti di Debir.+ (Ora il nome di Debir era prima Chiriat-Sefer).+ 12 Quindi Caleb+ disse: “Chiunque colpirà Chiriat-Sefer e in effetti la catturerà, ebbene, di sicuro gli darò in moglie Acsa+ mia figlia”.+ 13 E Otniel+ figlio di Chenaz,+ fratello minore di Caleb,+ la catturava. Perciò gli diede in moglie Acsa sua figlia.+ 14 E avvenne che mentre essa andava a casa, lo incitava a chiedere a suo padre un campo. Quindi essa batté le mani mentre era sull’asino.*+ A ciò Caleb le disse: “Che vuoi?” 15 Essa dunque gli disse: “Concedimi una benedizione,+ poiché mi hai dato un pezzo di terra meridionale, e mi devi dare Gullot-Maim”.* Pertanto Caleb le diede Gullot Superiore e Gullot Inferiore.*+

16 E i figli del chenita,+ di cui Mosè era il genero,*+ salirono con i figli di Giuda dalla città delle palme+ al deserto di Giuda, che è a sud di Arad.+ Quindi andarono e presero a dimorare col popolo.+ 17 Ma Giuda marciò oltre con Simeone suo fratello e colpivano i cananei che abitavano a Zefat e la votavano alla distruzione.+ Perciò fu dato alla città il nome di Orma.*+ 18 Dopo ciò Giuda catturò Gaza+ e il suo territorio e Ascalon+ e il suo territorio ed Ecron+ e il suo territorio. 19 E Geova continuò ad essere con Giuda, così che prese possesso della regione montagnosa, ma non poté spodestare gli abitanti del bassopiano, perché avevano carri da guerra+ muniti di falci di ferro.*+ 20 Quando a Caleb diedero Ebron, proprio come Mosè aveva promesso,+ egli cacciò dunque di là i tre figli di Anac.+

21 E i figli di Beniamino non cacciarono i gebusei che abitavano a Gerusalemme;+ ma i gebusei continuano a dimorare a Gerusalemme con i figli di Beniamino fino a questo giorno.+

22 Frattanto anche la stessa casa di Giuseppe+ salì contro Betel,+ e Geova fu con loro.+ 23 E la casa di Giuseppe esplorava+ Betel (incidentalmente, il nome della città era prima Luz),+ 24 e quelli che vigilavano videro un uomo che usciva dalla città. Così gli dissero: “Mostraci, ti preghiamo, la via per entrare nella città, e certamente eserciteremo benignità verso di te”.+ 25 Pertanto l’uomo mostrò loro la via per entrare nella città; ed essi colpivano la città col taglio della spada,+ ma lasciarono andare l’uomo e tutta la sua famiglia.+ 26 Dopo ciò, l’uomo andò nel paese degli ittiti+ ed edificò una città e le mise nome Luz. Questo è il suo nome fino a questo giorno.

27 E Manasse+ non prese possesso di Bet-Sean+ e delle sue borgate dipendenti e di Taanac+ e delle sue borgate dipendenti* e degli abitanti di Dor+ e delle sue borgate dipendenti e degli abitanti di Ibleam+ e delle sue borgate dipendenti e degli abitanti di Meghiddo+ e delle sue borgate dipendenti, ma i cananei persistettero nel dimorare in questo paese.+ 28 E avvenne che Israele si fece forte+ e metteva i cananei ai lavori forzati,+ e non li cacciarono del tutto.+

29 Né Efraim cacciò i cananei che dimoravano a Ghezer, ma i cananei continuarono a dimorare a Ghezer in mezzo a loro.+

30 Zabulon+ non cacciò gli abitanti di Chitron e gli abitanti di Naalol,+ ma i cananei continuarono a dimorare in mezzo a loro+ e vennero assoggettati ai lavori forzati.+

31 Aser+ non cacciò gli abitanti di Acco* e gli abitanti di Sidone+ e di Alab e di Aczib+ e di Elba e di Afic+ e di Reob.+ 32 E gli aseriti continuarono a dimorare fra i cananei che abitavano nel paese, perché non li cacciarono.+

33 Neftali+ non cacciò gli abitanti di Bet-Semes e gli abitanti di Bet-Anat,+ ma continuarono a dimorare fra i cananei che abitavano nel paese;+ e gli abitanti di Bet-Semes e di Bet-Anat divennero loro [sottoposti] per i lavori forzati.+

34 E gli amorrei continuarono a spingere i figli di Dan+ nella regione montagnosa, poiché non permisero loro di scendere al bassopiano.+ 35 Gli amorrei persistettero dunque nel dimorare sul monte Eres e ad Aialon+ e Saalbim.+ Ma la mano della casa di Giuseppe si fece così pesante che furono costretti a compiere lavori forzati.+ 36 E il territorio degli amorrei andava dall’ascesa di Acrabbim,+ da Sela* in su.

2 Quindi l’angelo di Geova+ salì da Ghilgal+ a Bochim+ e disse: “Io vi facevo salire dall’Egitto e vi conducevo nel paese circa il quale giurai* ai vostri antenati.+ Per di più, dissi: ‘Non infrangerò mai il mio patto con voi.+ 2 E da parte vostra, non dovete concludere un patto con gli abitanti di questo paese.+ Dovete abbattere i loro altari’.+ Ma voi non avete ascoltato la mia voce.+ Perché avete fatto questo?+ 3 Perciò io, a mia volta, ho detto: ‘Non li caccerò d’innanzi a voi, e vi devono divenire lacci,+ e i loro dèi serviranno ad adescarvi’”.+

4 E avvenne che appena l’angelo di Geova ebbe pronunciato queste parole a tutti i figli d’Israele, il popolo alzava la voce e piangeva.+ 5 Perciò diedero a quel luogo il nome di Bochim.* E vi sacrificavano a Geova.

6 Quando Giosuè mandò via il popolo, i figli d’Israele quindi se ne andarono, ciascuno alla sua eredità, per prendere possesso del paese.+ 7 E il popolo continuò a servire Geova per tutti i giorni di Giosuè e per tutti i giorni degli anziani* che prolungarono i loro giorni dopo Giosuè* e che avevano visto tutta la grande opera di Geova che egli aveva fatto per Israele.+ 8 Quindi Giosuè figlio di Nun, servitore di Geova, morì all’età di centodieci anni.+ 9 Lo seppellirono dunque nel territorio della sua eredità a Timnat-Eres*+ nella regione montagnosa di Efraim, a nord del monte Gaas.+ 10 E anche tutta quella generazione fu raccolta presso i suoi padri,+ e dopo di essa sorse un’altra generazione che non conosceva Geova né l’opera che egli aveva fatto per Israele.+

11 E i figli d’Israele si misero a fare ciò che era male agli occhi di Geova+ e a servire* i Baal.+ 12 Così abbandonarono Geova l’Iddio dei loro padri che li aveva fatti uscire dal paese d’Egitto+ e seguivano altri dèi di fra gli dèi dei popoli che erano tutt’intorno a loro+ e si inchinavano davanti a loro, così che offesero Geova.+ 13 Così abbandonarono Geova e si misero a servire Baal e le immagini di Astoret.*+ 14 A ciò l’ira di Geova divampò contro Israele,+ tanto che li diede nelle mani dei saccheggiatori, ed essi li saccheggiavano;+ e li vendeva* in mano ai loro nemici all’intorno,+ e non potevano più tener fronte ai loro nemici.+ 15 Dovunque uscissero, la mano di Geova era contro di loro per la calamità,+ proprio come Geova aveva parlato e proprio come Geova aveva giurato loro;+ e furono in gravi angustie.+ 16 Geova suscitava dunque dei giudici,+ ed essi li salvavano dalla mano dei loro saccheggiatori.+

17 E non ascoltarono nemmeno i loro giudici, ma ebbero rapporti immorali*+ con altri dèi+ e si inchinavano loro. Presto deviarono dalla via nella quale avevano camminato i loro antenati ubbidendo ai comandamenti di Geova.+ Essi non fecero così. 18 E quando Geova in effetti suscitò dei giudici+ per loro, Geova mostrò d’essere col giudice, e li salvò dalla mano dei loro nemici per tutti i giorni del giudice; poiché Geova provava rammarico+ per i loro gemiti a causa di quelli che li opprimevano+ e li angariavano.

19 E accadeva che, quando il giudice era morto, tornavano ad agire più rovinosamente dei loro padri, camminando dietro ad altri dèi per servirli e inchinarsi davanti a loro.+ Non si trattennero dalle loro pratiche e dalla loro condotta ostinata.+ 20 Infine l’ira di Geova divampò+ contro Israele ed egli disse: “Per la ragione che questa nazione ha trasgredito il mio patto+ che comandai ai loro antenati e non ha ascoltato la mia voce,+ 21 nemmeno io, da parte mia, caccerò più d’innanzi a loro alcuna delle nazioni che Giosuè lasciò quando morì,+ 22 per provare+ mediante esse Israele, se osserveranno la via di Geova camminando in essa proprio come la osservarono i loro padri, o no”. 23 Pertanto Geova lasciò che queste nazioni restassero, non cacciandole in fretta,+ e non le diede in mano a Giosuè.

3 Ora queste sono le nazioni+ che Geova lasciò restare per provare+ mediante esse Israele, cioè tutti quelli che non avevano fatto l’esperienza di nessuna delle guerre di Canaan;+ 2 fu solo perché le generazioni dei figli d’Israele avessero esperienza, per insegnare loro la guerra, cioè solo quelli che prima non avevano avuto esperienza di tali cose: 3 I cinque signori dell’asse*+ dei filistei,+ e tutti i cananei,+ perfino i sidoni+ e gli ivvei+ che abitavano sul monte Libano+ dal monte Baal-Ermon+ fino all’entrata di Amat.*+ 4 E continuarono a servire come agenti per provare+ Israele in modo da conoscere se ubbidivano ai comandamenti di Geova che egli aveva comandato ai loro padri per mezzo di Mosè.+ 5 E i figli d’Israele dimorarono fra i cananei,+ gli ittiti e gli amorrei e i ferezei e gli ivvei e i gebusei.+ 6 E si prendevano come mogli le loro figlie,+ e diedero le proprie figlie ai loro figli+ e si misero a servire i loro dèi.+

7 I figli d’Israele fecero dunque ciò che era male agli occhi di Geova, e dimenticavano Geova loro Dio+ e servivano i Baal+ e i pali sacri.*+ 8 A ciò l’ira di Geova divampò contro Israele,+ così che li vendette+ in mano a Cusan-Risataim re di Mesopotamia;*+ e i figli d’Israele continuarono a servire Cusan-Risataim per otto anni. 9 E i figli d’Israele invocavano l’aiuto di Geova.+ Quindi Geova suscitò per i figli d’Israele un salvatore+ perché li salvasse, Otniel+ figlio di Chenaz,+ fratello minore di Caleb.+ 10 Lo spirito+ di Geova venne ora su di lui, e divenne giudice d’Israele. Quando uscì in battaglia, Geova gli diede quindi in mano Cusan-Risataim re di Siria* così che la sua mano sopraffece+ Cusan-Risataim. 11 Dopo ciò il paese non ebbe disturbo per quarant’anni. Infine Otniel figlio di Chenaz morì.

12 E i figli d’Israele facevano di nuovo ciò che era male agli occhi di Geova.+ Allora Geova lasciò divenire forte contro Israele+ Eglon re di Moab,+ perché avevano fatto ciò che era male agli occhi di Geova.+ 13 Per di più, raccolse contro di loro i figli di Ammon+ e Amalec.+ Quindi essi andarono a colpire Israele e presero possesso della città delle palme.+ 14 E i figli d’Israele continuarono a servire Eglon re di Moab per diciotto anni.+ 15 E i figli d’Israele invocavano l’aiuto di Geova.+ Geova suscitò dunque per loro un salvatore, Eud+ figlio di Ghera, beniaminita,+ un uomo mancino.*+ A suo tempo i figli d’Israele mandarono per sua mano il tributo* a Eglon re di Moab. 16 Nel frattempo Eud si fece una spada, ed essa aveva due tagli,+ [e] la sua lunghezza era di un cubito.* Se la cinse quindi sotto la veste, sopra la coscia destra.+ 17 E presentava il tributo a Eglon re di Moab.+ Ora Eglon era un uomo molto grasso.

18 E avvenne che quando ebbe finito di presentare il tributo,+ mandò subito via la gente, i portatori del tributo. 19 Ed egli stesso tornò indietro dalle cave* che erano a Ghilgal,+ e diceva: “Ho una parola segreta per te, o re”. Così egli disse: “Fate silenzio!” Allora tutti quelli che gli stavano vicino uscirono da presso di lui.+ 20 Ed Eud venne a lui mentre sedeva nella sua fresca camera in terrazza che aveva per sé solo. Ed Eud diceva: “Ho per te una parola di Dio”. Allora egli si levò dal suo trono. 21 Quindi Eud stese la mano sinistra e, presa la spada dalla coscia destra, gliela ficcò nel ventre. 22 E anche l’impugnatura entrava dopo la lama così che il grasso si richiuse sopra la lama, poiché non gli trasse la spada dal ventre, e ne uscivano le feci.* 23 Ed Eud usciva dall’apertura dell’aria,* ma chiuse le porte della camera in terrazza dietro di sé, e le serrò col chiavistello. 24 Ed egli stesso uscì.+

E i suoi servitori vennero e guardavano, e le porte della camera in terrazza erano serrate col chiavistello. Così dissero: “Sta semplicemente facendo i suoi bisogni naturali*+ nella fresca stanza interna”. 25 E continuarono ad aspettare finché ebbero vergogna, ed ecco, nessuno apriva le porte della camera in terrazza. A ciò presero la chiave e aprirono, ed ecco, il loro signore* era caduto a terra morto!

26 In quanto a Eud, scampò mentre essi si indugiavano, ed egli stesso passò per le cave+ e trovò scampo a Seira. 27 E avvenne che, quando vi giunse, suonava il corno*+ nella regione montagnosa di Efraim;+ e i figli d’Israele scendevano con lui dalla regione montagnosa, essendo egli alla loro testa. 28 Quindi disse loro: “Seguitemi,+ perché Geova vi ha dato in mano+ i vostri nemici, i moabiti”. E lo seguivano e si impadronivano dei guadi+ del Giordano contro i moabiti, e non permisero ad alcuno di passare. 29 E in quel tempo abbattevano Moab, circa diecimila uomini,+ tutti robusti*+ e tutti uomini valorosi; e non ne scampò nemmeno uno.+ 30 E Moab fu sottomesso quel giorno alla mano d’Israele; e il paese non ebbe più disturbo per ottant’anni.+

31 E dopo di lui ci fu Samgar+ figlio di Anat, e abbatteva i filistei,+ seicento uomini, con un pungolo da bovini; ed egli pure salvava Israele.+

4 Quindi i figli d’Israele facevano di nuovo ciò che era male agli occhi di Geova ora che Eud era morto.+ 2 Geova li vendette+ dunque in mano a Iabin re di Canaan, che regnava ad Hazor;+ e il capo* del suo esercito era Sisera,+ e dimorava ad Aroset+ delle nazioni.* 3 E i figli d’Israele gridavano a Geova,+ perché egli aveva novecento carri da guerra muniti di falci di ferro,*+ e per vent’anni egli stesso aveva oppresso con durezza i figli d’Israele.+

4 Ora Debora,* una profetessa,+ moglie di Lappidot, giudicava in quel particolare tempo Israele. 5 E dimorava sotto la palma di Debora fra Rama+ e Betel+ nella regione montagnosa di Efraim; e i figli d’Israele salivano a lei per il giudizio. 6 Ed essa mandava a chiamare Barac+ figlio di Abinoam da Chedes-Neftali+ e gli diceva: “Non ha Geova l’Iddio d’Israele dato il comando? ‘Va e ti devi spargere sul monte Tabor,+ e devi prendere con te diecimila uomini dai figli di Neftali+ e dai figli di Zabulon.+ 7 E certamente attirerò verso di te,+ alla valle del torrente Chison,+ Sisera+ capo dell’esercito di Iabin+ e i suoi carri da guerra e la sua folla, e in realtà te lo darò in mano’”.+

8 A ciò Barac le disse: “Se tu verrai con me, io pure per certo andrò; ma se tu non verrai con me, non andrò”. 9 A ciò essa disse: “Verrò immancabilmente con te. Ciò nonostante, la bellezza non sarà tua nella via per la quale vai, poiché Geova venderà* Sisera nella mano di una donna”.+ Allora Debora si levò e andò con Barac a Chedes.+ 10 E Barac convocava Zabulon+ e Neftali a Chedes, e diecimila uomini salirono seguendo i suoi passi;+ e Debora salì con lui.

11 Incidentalmente, Heber+ il chenita si era separato dai cheniti,+ figli di Obab, di cui era genero Mosè,*+ e aveva piantato la sua tenda vicino al grosso albero di Zaanannim, che è presso Chedes.

12 Quindi riferirono a Sisera che Barac figlio di Abinoam+ era salito al monte Tabor.+ 13 Subito Sisera radunò tutti i suoi carri da guerra, i novecento carri da guerra muniti di falci di ferro,+ e tutto il popolo che era con lui, da Aroset delle nazioni alla valle del torrente Chison.+ 14 Debora disse ora a Barac: “Levati, perché questo è il giorno in cui Geova certamente ti darà in mano Sisera. Non è Geova uscito dinanzi a te?”+ E Barac scendeva dal monte Tabor con diecimila uomini dietro di lui. 15 E Geova gettava Sisera e tutti i suoi carri da guerra e tutto il campo in confusione+ col taglio della spada davanti a Barac. Infine Sisera scese dal carro e si diede alla fuga a piedi. 16 E Barac inseguì+ i carri da guerra+ e il campo fino ad Aroset delle nazioni, così che tutto il campo di Sisera cadde sotto il taglio della spada. Non ne rimase nemmeno uno.+

17 In quanto a Sisera,+ fuggì a piedi alla tenda di Iael+ moglie di Heber il chenita,+ poiché c’era pace fra Iabin re di Hazor+ e la casa di Heber il chenita. 18 Quindi Iael uscì incontro a Sisera e gli disse: “Vieni da questa parte, mio signore, vieni da questa parte verso di me. Non temere”. Egli si volse dunque verso di lei ed entrò nella tenda. Essa lo coprì poi con una coperta. 19 A suo tempo egli le disse: “Dammi, ti prego, un po’ d’acqua da bere, poiché ho sete”. Pertanto essa aprì un otre+ di latte e gli diede da bere,+ dopo di che lo coprì. 20 Ed egli le diceva: “Sta all’ingresso della tenda, e deve accadere che se qualcuno viene e in effetti ti domanda e dice: ‘C’è un uomo qui?’ devi dire: ‘No!’”

21 E Iael moglie di Heber prendeva un piolo della tenda e si metteva in mano il martello. Quindi andò furtivamente da lui e gli conficcò il piolo nelle tempie+ e lo fece entrare in terra, mentre egli era profondamente addormentato* e stanco. Così egli morì.+

22 Ed ecco, Barac inseguiva Sisera. Iael gli uscì ora incontro e gli disse: “Vieni e ti mostrerò l’uomo che cerchi”. Egli entrò dunque da lei, ed ecco, c’era Sisera caduto morto, col piolo nelle tempie.

23 Così Dio sottomise+ quel giorno Iabin re di Canaan davanti ai figli d’Israele. 24 E la mano dei figli d’Israele si fece sempre più dura contro Iabin re di Canaan,+ finché ebbero stroncato Iabin re+ di Canaan.

5 E quel giorno Debora+ insieme a Barac+ figlio di Abinoam+ proruppe in un cantico,+ dicendo:

 2 “Per aver lasciato i capelli sciolti in Israele [per la guerra],

Per essersi il popolo offerto volontariamente,+

Benedite Geova.+

 3 Ascoltate, re;+ prestate orecchio, alti funzionari:

Io, sì, io, certamente canterò a Geova.

Innalzerò melodie+ a Geova, Dio d’Israele.+

 4 Geova, al tuo uscire da Seir,+

Al tuo marciare dal campo di Edom,+

La terra sobbalzò,+ anche i cieli stillarono,+

Anche le nubi stillarono acqua.

 5 I monti scorsero* via dalla faccia di Geova,+

Questo Sinai+ via dalla faccia di Geova,+ Dio d’Israele.+

 6 Ai giorni di Samgar+ figlio di Anat,

Ai giorni di Iael,+ i sentieri non erano frequentati,*

E i viaggiatori delle strade viaggiavano per sentieri traversi.+

 7 Quelli che dimoravano nella campagna cessarono, cessarono in Israele,+

Finché io, Debora,+ sorsi,

Finché io sorsi come madre in Israele.+

 8 Essi sceglievano nuovi dèi.+

Allora ci fu guerra* alle porte.*+

Non si vedeva scudo, né lancia,

Tra quarantamila in Israele.+

 9 Il mio cuore è per i comandanti d’Israele,+

Che furono volontari fra il popolo.+

Benedite Geova.+

10 Voi che cavalcate asine+ rosso-giallastre,

Voi che sedete su ricchi tappeti,*

E voi che camminate per la strada,

Considerate!+

11 Alcune delle voci dei distributori d’acqua fra i luoghi per attingere acqua,+

Là raccontavano i giusti atti di Geova,+

I giusti atti di quelli che in Israele dimoravano nella campagna.

Allora il popolo di Geova scese alle porte.

12 Destati, destati, o Debora;+

Destati, destati, esprimi un cantico!+

Levati, Barac,+ e conduci via i tuoi prigionieri,* figlio di Abinoam!+

13 Quindi i superstiti scesero verso i maestosi;

Il popolo di Geova scese a me contro i potenti.

14 Da Efraim la loro origine fu nel bassopiano,*+

Con* te, o Beniamino, fra i tuoi popoli.

Da Machir+ scesero i comandanti,

E da Zabulon quelli che maneggiavano arnesi da scriba.+

15 E i principi di Issacar+ furono con Debora,

E come Issacar, così fu Barac.+

A piedi fu mandato nel bassopiano.+

Fra le divisioni di Ruben grandi furono le investigazioni* del cuore.+

16 Perché sedesti fra due bisacce,

Ad ascoltare il suono dei pifferi per i greggi?+

Per le divisioni di Ruben ci furono grandi investigazioni del cuore.+

17 Galaad restò nella sua residenza dall’altra parte del Giordano;+

E Dan, perché continuò a dimorare temporaneamente nelle navi?+

Aser sedette oziosamente sulla spiaggia del mare,

E continuò a risiedere presso i suoi luoghi di approdo.+

18 Zabulon fu un popolo che disprezzò la propria anima fino al punto della morte;+

Neftali+ pure, sulle alture del campo.+

19 Vennero i re, combatterono;

Quindi i re di Canaan combatterono+

A Taanac+ presso le acque di Meghiddo.+

Non presero alcun guadagno d’argento.+

20 Dal cielo combatterono le stelle,+

Dalle loro orbite combatterono contro Sisera.

21 Il torrente Chison li spazzò via,+

Il torrente dei giorni antichi,* il torrente Chison.+

Calpestavi la forza,+ o anima mia.

22 Allora gli zoccoli dei cavalli batterono+

A causa dello slancio, dello slancio dei suoi stalloni.

23 ‘Maledite+ Meroz’, disse l’angelo di Geova,+

‘Maledite incessantemente i suoi abitanti,

Poiché non vennero in aiuto di Geova,

In aiuto di Geova con i potenti’.

24 Iael+ moglie di Heber il chenita+ sarà la più benedetta fra le donne,

Fra le donne nella tenda sarà la più benedetta.+

25 Egli chiese acqua, essa diede latte;

Nella larga scodella da banchetto dei maestosi essa presentò latte cagliato.+

26 Quindi tese la mano al piolo da tenda,

E la destra al maglio di quelli che lavorano duramente.+

E martellò Sisera, gli trafisse la testa,+

E gli spezzò e trapassò le tempie.

27 Fra i piedi di lei crollò, cadde, giacque;

Fra i piedi di lei crollò, cadde;

Dove crollò, là cadde sopraffatto.+

28 Dalla finestra una donna guardò fuori e vegliava per lui,*

La madre di Sisera dalla grata:+

‘Perché il suo carro da guerra ci mette tanto a venire?+

Perché deve tardare tanto lo scalpitio dei suoi carri?’+

29 Le sagge delle sue nobildonne* le rispondevano,+

Sì, anche lei rispondeva a se stessa con i suoi propri detti:

30 ‘Non devono trovare, non devono ripartire le spoglie,+

Un grembo, due grembi* ad ogni uomo robusto,+

Spoglie di robe tinte per Sisera, spoglie di robe tinte,

Una veste ricamata, roba tinta, due vesti ricamate

Per il collo [degli uomini] delle spoglie?’*

31 Così periscano, o Geova, tutti i tuoi nemici,+

E siano quelli che ti* amano+ come quando il sole sorge nella sua potenza”.+

E il paese non ebbe più disturbo per quarant’anni.+

6 Quindi i figli d’Israele facevano ciò che era male agli occhi di Geova.+ Geova li diede dunque per sette anni in mano a Madian.+ 2 E la mano di Madian prevaleva su Israele.+ A causa di Madian i figli d’Israele si fecero i depositi sotterranei che erano nei monti, e le caverne e i luoghi di difficile accesso.+ 3 E accadeva che, se Israele seminava,+ salivano Madian e Amalec+ e gli orientali,*+ sì, salivano contro di loro. 4 E si accampavano contro di loro e rovinavano il prodotto della terra fino a Gaza, e non lasciavano rimanere alcun alimento né pecora né toro né asino in Israele.+ 5 Poiché essi e il loro bestiame salivano con le loro tende. Venivano così numerosi come le locuste,+ ed essi e i loro cammelli erano senza numero;+ ed entravano nel paese per rovinarlo.+ 6 E Israele si impoverì grandemente a causa di Madian; e i figli d’Israele invocavano l’aiuto di Geova.+

7 E avvenne che siccome i figli d’Israele invocarono l’aiuto di Geova a causa di Madian,+ 8 Geova mandava un uomo, un profeta,+ ai figli d’Israele e diceva loro: “Questo è ciò che ha detto Geova l’Iddio d’Israele: ‘Fui io a farvi salire dall’Egitto+ e a farvi uscire così dalla casa degli schiavi.+ 9 Vi liberai dunque dalla mano d’Egitto e dalla mano di tutti i vostri oppressori e li cacciai d’innanzi a voi e vi diedi il loro paese.+ 10 Per di più, vi dissi: “Io sono Geova vostro Dio.+ Non dovete temere gli dèi degli amorrei+ nel paese dei quali dimorate”.+ E voi non ascoltaste la mia voce’”.+

11 In seguito l’angelo di Geova venne+ e sedette sotto il grosso albero che era a Ofra, appartenente a Joas l’abiezerita,+ mentre Gedeone+ suo figlio batteva il frumento nello strettoio per toglierlo presto alla vista di Madian. 12 Gli apparve quindi l’angelo di Geova e gli disse: “Geova è con te,+ o potente e valoroso”. 13 A ciò Gedeone gli disse: “Scusami, mio signore, ma se Geova è con noi, perché dunque è venuto su di noi tutto questo,+ e dove sono tutti i suoi atti meravigliosi+ che i nostri padri ci hanno narrato,+ dicendo: ‘Non ci fece Geova salire dall’Egitto?’+ E ora Geova ci ha abbandonati,+ e ci dà nella palma della mano di Madian”. 14 Allora Geova* si voltò verso di lui e disse: “Va con questa tua potenza,+ e certamente salverai Israele dalla palma della mano di Madian.+ Non ti mando io?”+ 15 A sua volta egli gli disse: “Scusami, Geova.* Con che cosa salverò Israele?+ Ecco, i miei mille* sono il minimo in Manasse, e io sono il più piccolo nella casa di mio padre”.+ 16 Ma Geova gli disse: “Perché io mostrerò d’essere con te,+ e certamente abbatterai Madian+ come fosse un sol uomo”.

17 A ciò egli gli disse: “Se, ora, ho trovato favore ai tuoi occhi,+ devi anche darmi un segno che sei tu colui che mi parla.+ 18 Ti prego, non muoverti di qui finché io venga da te+ e ti porti il mio dono e te lo metta davanti”.+ Pertanto egli disse: “Io, da parte mia, rimarrò qui seduto finché ritorni”. 19 E Gedeone entrò e preparava un capretto+ e un’efa* di farina come pani non fermentati.+ La carne la mise nel cesto, e il brodo lo mise nella pentola, dopo di che glielo portò fuori sotto il grosso albero e lo servì.

20 L’angelo del [vero] Dio* ora gli disse: “Prendi la carne e i pani non fermentati e mettili su quella grande roccia,*+ e versa il brodo”. Allora egli fece così. 21 L’angelo di Geova stese quindi l’estremità del bastone che era nella sua mano e toccò la carne e i pani non fermentati, e un fuoco ascendeva dalla roccia e consumava la carne e i pani non fermentati.+ In quanto all’angelo di Geova, svanì alla sua vista. 22 Di conseguenza Gedeone comprese che era l’angelo di Geova.+

Subito Gedeone disse: “Ohimè, Sovrano Signore Geova, per la ragione che ho visto l’angelo di Geova faccia a faccia!”+ 23 Ma Geova gli disse: “Abbi pace.+ Non temere.+ Non morirai”.+ 24 Lì Gedeone edificò dunque un altare+ a Geova, e continua a chiamarsi*+ Geova-Shalom* fino a questo giorno. Esso è ancora a Ofra+ degli abiezeriti.

25 E durante quella notte avvenne che Geova gli diceva: “Prendi il giovane toro, il toro che appartiene a tuo padre, cioè il secondo giovane toro di sette anni, e devi demolire l’altare di Baal+ che è di tuo padre, e il palo sacro* che gli sta accanto lo devi tagliare.+ 26 E devi edificare un altare a Geova tuo Dio in cima a questa fortezza, con la fila di pietre, e devi prendere il secondo giovane toro e offrirlo in olocausto sui pezzi di legno del palo sacro che taglierai”. 27 Pertanto Gedeone prese dieci uomini dei suoi servitori e faceva proprio come Geova gli aveva parlato;+ ma avvenne che, siccome temeva troppo la casa di suo padre e gli uomini della città per farlo di giorno, lo faceva di notte.+

28 Quando la mattina gli uomini della città si alzarono come al solito di buon’ora, ebbene, ecco, l’altare di Baal era stato abbattuto e il palo sacro+ che gli stava accanto era stato tagliato, e il secondo giovane toro era stato offerto sull’altare che era stato edificato. 29 E si dicevano l’un l’altro: “Chi ha fatto questa cosa?” E si misero a domandare e a cercare. Infine dissero: “Gedeone figlio di Joas ha fatto questa cosa”. 30 Gli uomini della città dissero dunque a Joas: “Fa uscire tuo figlio perché muoia,+ poiché ha abbattuto l’altare di Baal, e perché ha tagliato il palo sacro che gli stava accanto”. 31 A ciò Joas+ disse a tutti quelli che stavano contro di lui:+ “Sarete voi a fare una difesa per Baal per vedere se voi stessi lo potete salvare? Chiunque fa una difesa per lui dev’essere messo a morte questa mattina stessa.+ Se è Dio,+ si difenda da sé,+ perché qualcuno ha abbattuto il suo altare”. 32 E in quel giorno lo chiamava Ierubbaal,*+ dicendo: “Faccia Baal una difesa in suo proprio favore, perché qualcuno ha abbattuto il suo altare”.+

33 E tutto Madian+ e Amalec+ e gli orientali+ si raccolsero come un sol uomo+ e attraversavano e si accampavano nel bassopiano di Izreel.+ 34 E lo spirito di Geova+ avvolse* Gedeone così che egli suonò il corno,*+ e gli abiezeriti*+ furono convocati dietro a lui. 35 E mandò messaggeri+ per tutto Manasse, e anch’essi furono convocati dietro a lui. Mandò messaggeri anche per Aser e Zabulon e Neftali, ed essi gli salirono incontro.*

36 Gedeone disse quindi al [vero] Dio: “Se stai per salvare Israele per mezzo mio, proprio come hai promesso,+ 37 ecco, io tengo esposto un vello di lana nell’aia. Se la rugiada sarà solo sul vello ma tutta la terra sarà asciutta, dovrò quindi sapere che tu salverai Israele per mezzo mio, proprio come hai promesso”. 38 E così avvenne. Quando il giorno dopo si alzò di buon’ora e torse il vello, spremette dal vello abbastanza rugiada da riempire d’acqua una larga scodella da banchetto. 39 Comunque, Gedeone disse al [vero] Dio: “Non divampi la tua ira contro di me, ma lasciami parlare solo una volta ancora. Lasciami fare, ti prego, una prova col vello, solo una volta ancora. Resti asciutto, ti prego, solo il vello, e su tutta la terra ci sia rugiada”. 40 Quella notte Dio fece dunque così; e rimase asciutto solo il vello, e su tutta la terra ci fu rugiada.

7 Quindi Ierubbaal,+ vale a dire Gedeone,+ e tutto il popolo che era con lui, si alzarono di buon’ora e si accampavano al pozzo di Harod;* e il campo di Madian si trovava a nord di lui, al colle di More, nel bassopiano. 2 Geova disse ora a Gedeone: “Il popolo che è con te è troppo numeroso perché io dia Madian nelle loro mani.+ Forse Israele si vanterebbe+ contro di me, dicendo: ‘La mia mano mi ha salvato’.+ 3 E ora proclama, suvvia, agli orecchi del popolo, dicendo: ‘Chi ha timore e trema? Si ritiri’”.+ Gedeone li mise dunque alla prova.* Allora ventiduemila del popolo si ritirarono, e diecimila rimasero.

4 Tuttavia Geova disse a Gedeone: “C’è ancora troppa gente.+ Falli scendere all’acqua perché là io te li metta alla prova. E deve avvenire che di chiunque io ti dica: ‘Questo verrà con te’, verrà con te, ma di chiunque io ti dica: ‘Questo non verrà con te’, non verrà”. 5 Fece dunque scendere il popolo all’acqua.+

Quindi Geova disse a Gedeone: “Ognuno che lambirà l’acqua con la lingua proprio come lambisce il cane, lo metterai da parte, anche ognuno che si piega sulle ginocchia per bere”.+ 6 E il numero di quelli che lambirono con la mano alla bocca fu di trecento uomini. In quanto a tutto il resto del popolo, si piegò sulle ginocchia per bere l’acqua.

7 Geova disse ora a Gedeone: “Mediante i trecento uomini che hanno lambito vi salverò, e di sicuro darò Madian nella tua mano.+ In quanto a tutta l’altra gente, vadano ciascuno al suo luogo”. 8 Presero dunque in mano le provviste del popolo,* e i loro corni,+ e tutti gli uomini d’Israele li mandò ciascuno alla sua casa;* e trattenne i trecento uomini. In quanto al campo di Madian, si trovava sotto di lui nel bassopiano.+

9 E durante quella notte+ avvenne che Geova gli diceva: “Levati, scendi sul campo, poiché te l’ho dato in mano.+ 10 Ma se hai timore di scendere, scendi, tu con Pura tuo servitore,* verso il campo.+ 11 E devi ascoltare di che parleranno,+ e poi le tue mani si faranno certamente forti,+ e di sicuro scenderai sul campo”. Allora egli e Pura suo servitore scesero fino al margine di quelli che erano nel campo in formazione di battaglia.

12 Ora Madian e Amalec e tutti gli orientali+ si erano stesi nel bassopiano così numerosi come le locuste;+ e i loro cammelli+ erano senza numero, così numerosi come i granelli di sabbia che sono sulla spiaggia del mare. 13 Gedeone ora giunse, ed ecco, un uomo narrava un sogno al suo compagno, e diceva: “Ecco un sogno che ho sognato.+ Ed ecco, c’era un pane rotondo d’orzo che entrava rotolando nel campo di Madian. Quindi giunse a una tenda e la colpì, così che cadde,+ e la capovolse, e la tenda cadde a terra”. 14 A ciò il suo compagno rispose+ e disse: “Questo non è altro che la spada di Gedeone+ figlio di Joas, uomo d’Israele. Il [vero] Dio+ gli ha dato in mano Madian e tutto il campo”.+

15 E avvenne che appena Gedeone ebbe udito il racconto del sogno e la sua spiegazione,+ cominciò ad adorare.*+ Dopo ciò tornò al campo d’Israele e disse: “Levatevi,+ poiché Geova vi ha dato in mano il campo di Madian”. 16 Quindi divise i trecento uomini in tre schiere e nelle mani di tutti loro mise corni+ e grosse giare vuote, e torce dentro le grosse giare. 17 E diceva loro: “Dovete imparare guardando me,* e dovete fare così. E quando io sarò giunto al margine del campo, allora deve avvenire che proprio come farò io, così farete voi. 18 Quando io suonerò il corno, io e tutti quelli che sono con me, allora voi dovrete suonare i corni, anche voi, intorno a tutto il campo,+ e dovrete dire: ‘Di Geova+ e di Gedeone!’”

19 A suo tempo Gedeone giunse con i cento uomini che erano con lui al margine del campo all’inizio della veglia intermedia della notte.+ Avevano appena finito di appostare le sentinelle. E suonavano i corni+ e si frantumavano le grosse giare per l’acqua che erano nelle loro mani.+ 20 Allora le tre schiere suonarono i corni+ e fracassarono le grosse giare e riafferrarono le torce con la mano sinistra e i corni con la mano destra per suonarli, e gridavano: “La spada di Geova+ e di Gedeone!” 21 Intanto continuavano a stare ciascuno al suo posto tutt’intorno al campo, e l’intero campo si mise a correre e a urlare e si dava alla fuga.+ 22 E i trecento+ continuarono a suonare i corni,+ e Geova poneva in tutto il campo la spada di ciascuno contro l’altro;+ e il campo continuò la fuga fino a Bet-Sitta, verso Zerera,* fino alla periferia di Abel-Meola+ presso Tabbat.

23 Nel frattempo gli uomini d’Israele furono adunati da Neftali+ e Aser+ e tutto Manasse,+ e inseguivano+ Madian. 24 E Gedeone mandò messaggeri a tutta la regione montagnosa di Efraim,+ dicendo: “Scendete incontro a Madian e impadronitevi innanzi a loro delle acque+ fino a Bet-Bara e al Giordano”. Tutti gli uomini di Efraim furono dunque adunati, e si impadronivano delle acque fino a Bet-Bara e al Giordano. 25 Catturavano anche i due principi di Madian, cioè Oreb e Zeeb;+ e uccidevano Oreb sulla roccia di Oreb,+ e uccisero Zeeb presso il torchio di Zeeb. E continuarono a inseguire Madian,+ e portarono la testa di Oreb e quella di Zeeb a Gedeone nella regione del Giordano.*+

8 Quindi gli uomini di Efraim gli dissero: “Che sorta di cosa è questa che ci hai fatto, non chiamandoci quando sei andato a combattere contro Madian?”+ E cercarono con veemenza di attaccar lite con lui.+ 2 Infine egli disse loro: “Ora, che ho fatto io in paragone con voi?+ Non è la racimolatura di Efraim+ migliore della vendemmia di Abiezer?+ 3 Nella vostra mano Dio* ha dato i principi di Madian, Oreb e Zeeb,+ e che ho potuto fare io in paragone con voi?” Quindi il loro spirito si calmò verso di lui, quando ebbe pronunciato questa parola.+

4 Alla fine Gedeone giunse al Giordano, e lo passò, lui e i trecento uomini che erano con lui, stanchi ma continuando l’inseguimento. 5 Più tardi disse agli uomini di Succot:+ “Vi prego, date pani rotondi al popolo che segue i miei passi,+ poiché sono stanchi e io inseguo Zeba+ e Zalmunna,+ i re di Madian”. 6 Ma i principi di Succot dissero: “Sono le palme delle mani di Zeba e di Zalmunna già nella tua mano così che si debba dare pane al tuo esercito?”+ 7 A ciò Gedeone disse: “Per questo quando Geova avrà dato Zeba e Zalmunna nella mia mano, certamente darò alla vostra carne una battitura con le spine del deserto e con i rovi”.*+ 8 E continuò a salire di là a Penuel+ e parlava loro nella stessa maniera, ma gli uomini di Penuel gli risposero come avevano risposto gli uomini di Succot. 9 Perciò disse anche agli uomini di Penuel: “Quando sarò tornato in pace, abbatterò questa torre”.+

10 Ora Zeba e Zalmunna+ erano a Carcor, e i loro accampamenti con loro, essendo circa quindicimila tutti quelli che erano restati dell’intero accampamento degli orientali;+ e quelli già caduti erano centoventimila uomini che traevano la spada.+ 11 E Gedeone continuò a salire per la via di quelli che risiedevano in tende a oriente di Noba e di Iogbea+ e colpiva l’accampamento mentre l’accampamento non se lo aspettava.+ 12 Quando Zeba e Zalmunna+ si diedero alla fuga, subito li inseguì e catturò i due re di Madian, Zeba e Zalmunna; e fece tremare tutto l’accampamento.

13 E Gedeone figlio di Joas tornava dalla guerra per il passo che sale a Eres.* 14 Durante il cammino catturò un giovane degli uomini di Succot+ e lo interrogò.+ Egli gli scrisse dunque i nomi dei principi+ di Succot e dei suoi anziani, settantasette uomini. 15 Allora andò dagli uomini di Succot e disse: “Ecco Zeba e Zalmunna riguardo ai quali mi scherniste, dicendo: ‘Sono le palme delle mani di Zeba e di Zalmunna già nella tua mano così che si debba dare pane ai tuoi uomini stanchi?’”+ 16 Prese quindi gli anziani della città e spine del deserto e rovi, e con essi inflisse una lezione agli uomini di Succot.+ 17 E abbatté+ la torre di Penuel+ e uccideva gli uomini della città.

18 Ora disse a Zeba e a Zalmunna:+ “Che sorta di uomini erano quelli che uccideste a Tabor?”+ A ciò dissero: “Come sei tu, così erano loro, ciascuno, di forme simili ai figli di un re”. 19 Allora egli disse: “Erano miei fratelli, figli di mia madre. Come Geova vive, se li aveste conservati in vita, non vi dovrei uccidere”.+ 20 Disse quindi a Ieter suo primogenito: “Levati, uccidili”. E il giovane non trasse la spada, perché aveva timore, poiché era ancora giovane.+ 21 Zeba e Zalmunna dunque dissero: “Levati tu stesso e assalici, poiché come è l’uomo così è la sua potenza”.+ Pertanto Gedeone si levò e uccise+ Zeba e Zalmunna e prese gli ornamenti a forma di luna che erano al collo dei loro cammelli.

22 In seguito gli uomini di Israele dissero a Gedeone: “Governa su di noi,+ tu e anche tuo figlio e tuo nipote, poiché ci hai salvati dalla mano di Madian”.+ 23 Ma Gedeone disse loro: “Io stesso non vi governerò, né mio figlio vi governerà.+ Geova è colui che vi governerà”.+ 24 E Gedeone proseguì, dicendo loro: “Lasciate che vi faccia una richiesta: Datemi, ciascuno di voi, l’anello da naso+ del suo bottino”. (Poiché avevano anelli d’oro da naso, perché erano ismaeliti).+ 25 Quindi dissero: “Li daremo sicuramente”. Allora stesero un mantello e vi gettarono ciascuno l’anello da naso del suo bottino. 26 E il peso degli anelli d’oro da naso che aveva chiesto ammontò a millesettecento sicli* d’oro, oltre agli ornamenti a forma di luna+ e ai ciondoli e alle vesti di lana tinta di porpora rossiccia+ che erano sui re di Madian e oltre alle collane che erano al collo dei cammelli.+

27 E Gedeone ne faceva un efod+ e lo esponeva nella sua città, Ofra,+ e là tutto Israele aveva rapporti immorali con esso,*+ così che servì di laccio a Gedeone e a tutta la sua casa.+

28 In tal modo Madian+ fu sottomesso davanti ai figli d’Israele, e non alzò più la testa; e il paese non ebbe più disturbo per quarant’anni, ai giorni di Gedeone.+

29 E Ierubbaal+ figlio di Joas se ne andò e continuò a dimorare nella sua casa.

30 E Gedeone ebbe settanta figli+ che uscirono dalla parte superiore della sua coscia, poiché ebbe molte mogli. 31 In quanto alla sua concubina che era a Sichem, anche lei gli partorì un figlio. Gli mise dunque nome Abimelec.+ 32 Alla fine Gedeone figlio di Joas morì in buona vecchiaia e fu sepolto nel luogo di sepoltura di Joas suo padre a Ofra degli abiezeriti.+

33 E avvenne che appena Gedeone fu morto i figli d’Israele ripresero ad avere* rapporti immorali con i Baal,+ così che costituirono Baal-Berit come loro dio.*+ 34 E i figli d’Israele non si ricordarono di Geova loro Dio,+ che li aveva liberati dalla mano di tutti i loro nemici all’intorno;+ 35 e non esercitarono amorevole benignità*+ verso la casa di Ierubbaal, Gedeone, in cambio di tutta la bontà che egli aveva esercitato verso Israele.+

9 A suo tempo Abimelec+ figlio di Ierubbaal andò a Sichem+ dai fratelli di sua madre e parlava a loro e a tutta la famiglia della casa del padre di sua madre, dicendo: 2 “Parlate, vi prego, agli orecchi di tutti i proprietari di terre* di Sichem: ‘Che cosa è meglio per voi, che vi governino settanta uomini,+ tutti i figli di Ierubbaal, o che vi governi un solo uomo? E dovete ricordare che io sono vostro osso e vostra carne’”.+

3 I fratelli di sua madre pronunciavano dunque riguardo a lui tutte queste parole agli orecchi di tutti i proprietari di terre di Sichem così che il loro cuore si inclinò verso Abimelec,+ poiché dissero: “È nostro proprio fratello”.+ 4 Quindi gli diedero settanta pezzi d’argento dalla casa di Baal-Berit,+ e con essi Abimelec assoldava uomini oziosi e insolenti,+ perché lo accompagnassero. 5 Dopo ciò andò alla casa di suo padre a Ofra+ e uccise i suoi fratelli,+ i figli di Ierubbaal, settanta uomini, su una stessa pietra, ma Iotam, il figlio più giovane di Ierubbaal, restò, perché si era nascosto.

6 In seguito tutti i proprietari di terre di Sichem e tutta la casa di Millo+ si raccolsero e andarono a fare re Abimelec,+ presso il grosso albero,+ la colonna che era a Sichem.+

7 Quando l’ebbero riferito a Iotam, subito andò e stette in cima al monte Gherizim+ e alzò la voce e gridò e disse loro: “Ascoltatemi, proprietari di terre di Sichem, e vi ascolti Dio:

8 “Una volta gli alberi andarono a ungere un re su di loro. Dissero dunque all’olivo:+ ‘Regna* su di noi’.+ 9 Ma l’olivo disse loro: ‘Devo rinunciare alla mia oleosità con la quale glorificano+ Dio e gli uomini, e devo andare ad agitarmi sugli altri alberi?’+ 10 Gli alberi dissero quindi al fico:+ ‘Vieni tu, regna* su di noi’. 11 Ma il fico disse loro: ‘Devo rinunciare alla mia dolcezza e al mio buon prodotto, e devo andare ad agitarmi sugli altri alberi?’+ 12 Gli alberi dissero poi alla vite: ‘Vieni tu, regna su di noi’. 13 A sua volta, la vite disse loro: ‘Devo rinunciare al mio vino nuovo che fa rallegrare Dio e gli uomini,+ e devo andare ad agitarmi sugli alberi?’ 14 Infine tutti gli altri alberi dissero al pruno:+ ‘Vieni tu, regna su di noi’. 15 A ciò il pruno disse agli alberi: ‘Se è con verità che mi ungete come re su di voi, venite, rifugiatevi sotto la mia ombra.+ Ma se no, fuoco+ esca dal pruno e consumi i cedri+ del Libano’.+

16 “E ora se avete agito in verità e senza difetto e avete fatto re Abimelec,+ e se avete esercitato bontà verso Ierubbaal e la sua casa, e se gli avete fatto come le opere delle sue mani meritavano, 17 quando mio padre combatté+ per voi e rischiava la sua anima*+ per liberarvi dalla mano di Madian+ 18 — e voi, da parte vostra, siete sorti oggi contro la casa di mio padre per uccidere i suoi figli,+ settanta uomini,+ su una stessa pietra, e per fare re Abimelec,+ figlio della sua schiava,+ sui proprietari di terre di Sichem semplicemente perché egli è vostro proprio fratello — 19 sì, se oggi avete agito in verità e senza difetto verso Ierubbaal e la sua casa, rallegratevi di Abimelec e anche lui si rallegri di voi.+ 20 Ma se no, fuoco+ esca da Abimelec e consumi i proprietari di terre di Sichem e la casa di Millo,+ e fuoco+ esca dai proprietari di terre di Sichem e dalla casa di Millo e consumi Abimelec”.+

21 Iotam+ si diede quindi alla fuga e correva e se ne andò a Beer, e prese a dimorarvi a causa di Abimelec suo fratello.

22 E Abimelec continuò a fare da principe* su Israele per tre anni.+ 23 Quindi Dio lasciò sorgere* un cattivo spirito+ fra Abimelec e i proprietari di terre di Sichem, e i proprietari di terre di Sichem agivano a tradimento+ verso Abimelec, 24 perché fosse resa* la violenza+ fatta ai settanta figli di Ierubbaal e perché egli ne facesse ricadere il sangue su Abimelec loro fratello poiché li aveva uccisi,+ e sui proprietari di terre di Sichem poiché gli avevano rafforzato le mani+ per uccidere i suoi fratelli. 25 I proprietari di terre di Sichem misero dunque sulle cime dei monti uomini che gli tendevano imboscate, e derubavano chiunque passasse per la strada presso di loro. A suo tempo ciò fu riferito ad Abimelec.

26 Quindi Gaal+ figlio di Ebed e i suoi fratelli vennero e passarono a Sichem,+ e i proprietari di terre di Sichem confidavano in lui.+ 27 E uscirono come al solito nel campo e si misero a vendemmiare l’uva delle loro vigne e a pigiarla e a fare un’esultanza festosa,+ dopo di che entrarono nella casa del loro dio+ e mangiarono e bevvero+ e invocarono il male+ su Abimelec. 28 E Gaal figlio di Ebed diceva: “Chi è Abimelec,+ e chi è Sichem* che lo dovremmo servire? Non è egli il figlio di Ierubbaal,+ e non è Zebul+ suo commissario? Servite gli uomini di Emor,+ padre di Sichem, voi altri, ma perché dovremmo servirlo noi stessi? 29 E se solo questo popolo fosse nella mia mano!*+ Rimuoverei quindi Abimelec”. E diceva* ad Abimelec: “Rendi numeroso il tuo esercito ed esci”.+

30 E Zebul principe della città udiva le parole di Gaal figlio di Ebed.+ Quindi la sua ira divampò. 31 Mandò dunque con un sotterfugio messaggeri ad Abimelec,* dicendo: “Ecco, Gaal figlio di Ebed e i suoi fratelli sono ora venuti a Sichem,+ ed ecco, ammassano la città contro di te. 32 Ed ora levati di notte,+ tu e la gente che è con te, e sta in agguato+ nel campo. 33 E la mattina deve accadere che appena il sole rifulge ti devi alzare di buon’ora, e ti devi lanciare contro la città; e quando lui e la gente che è con lui escono contro di te, allora gli devi fare proprio come la tua mano trova possibile”.

34 Pertanto Abimelec e tutta la gente che era con lui si levarono di notte, e stavano in agguato contro Sichem in quattro schiere. 35 Più tardi Gaal+ figlio di Ebed uscì e stette all’ingresso della porta della città. Quindi Abimelec e la gente che era con lui si levarono dal luogo dell’imboscata. 36 Quando Gaal scorse la gente, subito disse a Zebul: “Ecco, scende gente dalle cime dei monti”. Ma Zebul gli disse: “Tu vedi le ombre dei monti come se fossero uomini”.+

37 Più tardi Gaal parlò di nuovo e disse: “Ecco, scende gente dal centro del paese, e una schiera viene dalla via del grosso albero di Meonenim”.* 38 A ciò Zebul gli disse: “Dov’è ora quella tua espressione che pronunciavi:*+ ‘Chi è Abimelec che lo dovremmo servire?’+ Non è questa la gente che hai rigettato?+ Esci ora, ti prego, e combatti contro di loro”.

39 Gaal uscì dunque alla testa dei proprietari di terre di Sichem e prese a combattere contro Abimelec. 40 E Abimelec gli si mise dietro, ed egli fuggiva davanti a lui; e gli uccisi continuarono a cadere in gran numero fino all’ingresso della porta.

41 E Abimelec continuò a dimorare ad Aruma,* e Zebul+ cacciava Gaal+ e i suoi fratelli perché non dimorassero a Sichem.+ 42 E avvenne il giorno dopo che la gente usciva nel campo. Lo riferirono dunque ad Abimelec.+ 43 Perciò prese la gente e la divise in tre schiere+ e stava in agguato nel campo. Quindi guardò, ed ecco, la gente usciva dalla città. Allora si levò contro di loro e li abbatté. 44 E Abimelec e le schiere* che erano con lui si lanciarono per mettersi all’ingresso della porta della città, mentre due schiere si lanciarono contro tutti quelli che erano nel campo, e li abbattevano.+ 45 E Abimelec combatté tutto quel giorno contro la città e catturava la città; e uccise la gente che era in essa,+ dopo di che abbatté la città+ e vi seminò il sale.+

46 Quando tutti i proprietari di terre della torre di Sichem lo udirono, andarono immediatamente alla cripta della casa di El-Berit.*+ 47 Fu quindi riferito ad Abimelec che tutti i proprietari di terre della torre di Sichem si erano radunati. 48 Allora Abimelec salì sul monte Zalmon,+ lui e tutta la gente che era con lui. Abimelec prese ora in mano una scure e tagliò un ramo degli alberi e lo alzò e se lo mise sulla spalla e disse alla gente che era con lui: “Ciò che mi avete visto fare, affrettatevi, fate come me!”+ 49 Anche tutta la gente si tagliò dunque un ramo ciascuno e seguiva Abimelec. Li misero quindi contro la cripta, e su di essi diedero fuoco alla cripta, così che anche tutti gli uomini della torre di Sichem morirono, circa mille uomini e donne.+

50 E Abimelec andava a Tebez+ e si accampava contro Tebez e la catturava. 51 Siccome in mezzo alla città si trovava una forte torre, tutti gli uomini e le donne e tutti i proprietari di terre della città fuggivano lì, dopo di che la chiusero dietro di sé e salirono sul tetto della torre. 52 E Abimelec giungeva fino alla torre e combatteva contro di essa, e si accostò all’ingresso della torre per bruciarla col fuoco.+ 53 Quindi una certa donna gettò sulla testa di Abimelec la macina superiore di un mulino e gli spezzò il cranio.+ 54 Egli dunque chiamò subito il servitore che gli portava le armi e gli disse: “Trai la tua spada e mettimi a morte,+ affinché non dicano di me: ‘Lo ha ucciso una donna’”. Immediatamente il suo servitore lo trafisse, così che morì.+

55 Quando gli uomini d’Israele ebbero visto che Abimelec era morto, se ne andarono dunque ciascuno al suo luogo. 56 Così Dio fece tornare il male di Abimelec che egli aveva fatto a suo padre uccidendo i suoi settanta fratelli.+ 57 E Dio fece tornare tutto il male degli uomini di Sichem sulle loro proprie teste, affinché venisse su di loro+ la maledizione+ di Iotam+ figlio di Ierubbaal.+

10 Ora, dopo Abimelec, sorse, per salvare+ Israele, Tola figlio di Pua, figlio di Dodo, uomo di Issacar, e dimorava a Samir nella regione montagnosa di Efraim.+ 2 E continuò a giudicare Israele per ventitré anni, dopo di che morì e fu sepolto a Samir.

3 Dopo di lui sorse Iair il galaadita,+ ed egli continuò a giudicare Israele per ventidue anni. 4 Ed ebbe trenta figli che cavalcavano trenta asini adulti,+ e avevano trenta città.* Queste continuano a chiamarsi Avvot-Iair*+ fino a questo giorno; sono nel paese di Galaad. 5 Dopo ciò Iair morì e fu sepolto a Camon.

6 E i figli d’Israele facevano di nuovo ciò che era male agli occhi di Geova,+ e servivano i Baal+ e le immagini di Astoret+ e gli dèi di Siria+ e gli dèi di Sidone+ e gli dèi di Moab+ e gli dèi dei figli di Ammon+ e gli dèi dei filistei.+ Lasciarono dunque Geova e non lo servirono.+ 7 A ciò l’ira di Geova divampò contro Israele,+ così che li vendette+ in mano dei filistei+ e in mano dei figli di Ammon.+ 8 Perciò essi schiacciarono e oppressero duramente i figli d’Israele quell’anno: per diciotto anni tutti i figli d’Israele che erano dalla parte del Giordano nel paese degli amorrei che era in Galaad. 9 E i figli di Ammon passavano il Giordano per combattere anche contro Giuda e Beniamino e la casa di Efraim; e Israele era grandemente angustiato.+ 10 E i figli d’Israele invocavano l’aiuto di Geova,+ dicendo: “Abbiamo peccato+ contro di te, perché abbiamo lasciato il nostro Dio e serviamo i Baal”.+

11 Geova disse quindi ai figli d’Israele: “Non fu dall’Egitto+ e dagli amorrei+ e dai figli di Ammon+ e dai filistei+ 12 e dai sidoni+ e da Amalec+ e da Madian,*+ quando vi oppressero+ e gridavate a me, che io vi salvavo dalla loro mano? 13 In quanto a voi, mi abbandonaste+ e vi metteste a servire altri dèi.+ Perciò non vi salverò di nuovo.+ 14 Andate a invocare l’aiuto degli dèi*+ che avete scelto.+ Vi salvino essi nel tempo della vostra angustia”. 15 Ma i figli d’Israele dissero a Geova: “Abbiamo peccato.+ Tu stesso facci secondo qualunque cosa sia bene ai tuoi occhi.+ Solo, liberaci, ti preghiamo, in questo giorno”.+ 16 E toglievano gli dèi stranieri di mezzo a loro+ e servivano Geova,+ così che la sua anima+ divenne impaziente a causa dell’affanno d’Israele.+

17 A suo tempo i figli di Ammon+ si adunarono e posero il campo in Galaad.+ I figli d’Israele dunque si raccolsero e posero il campo a Mizpa.+ 18 E il popolo e i principi di Galaad si dicevano gli uni gli altri: “Chi è l’uomo che prenderà la direttiva nel combattere contro i figli di Ammon?+ Divenga il capo di tutti gli abitanti di Galaad”.+

11 Ora Iefte+ il galaadita+ era divenuto un uomo potente e valoroso,+ ed era figlio di una prostituta,+ e Galaad aveva generato Iefte. 2 E la moglie di Galaad continuò a partorirgli figli. Quando i figli della moglie furono cresciuti, cacciavano Iefte e gli dicevano: “Tu non devi avere eredità nella casa di nostro padre,+ poiché sei figlio di un’altra donna”. 3 Iefte fuggì dunque a causa dei suoi fratelli e prese a dimorare nel paese di Tob.+ E si raccoglievano intorno a Iefte uomini oziosi, e uscivano con lui.+

4 E dopo un po’ avvenne che i figli di Ammon combattevano contro Israele.+ 5 E avvenne che quando i figli di Ammon combatterono in effetti contro Israele,+ gli anziani di Galaad andarono immediatamente a prendere Iefte dal paese di Tob.+ 6 Dissero quindi a Iefte: “Vieni e servi come nostro comandante, e combattiamo contro i figli di Ammon”. 7 Ma Iefte disse agli anziani+ di Galaad: “Non foste voi a odiarmi così che mi cacciaste dalla casa di mio padre?+ E perché siete venuti ora da me, proprio quando siete nell’angustia?”+ 8 A ciò gli anziani di Galaad dissero a Iefte: “Perciò siamo ora tornati+ da te, e tu devi venire con noi a combattere contro i figli di Ammon, e devi divenire per noi il capo di tutti gli abitanti di Galaad”.+ 9 Iefte disse dunque agli anziani di Galaad: “Se mi riconducete a combattere contro i figli di Ammon, e Geova in effetti me li abbandona,+ io, da parte mia, diverrò vostro capo!” 10 A loro volta gli anziani di Galaad dissero a Iefte: “Geova mostri d’essere colui che ascolta fra noi+ se come faremo non sarà secondo la tua parola”.+ 11 Di conseguenza Iefte andò con gli anziani di Galaad e il popolo lo pose su di sé come capo e comandante.+ E Iefte pronunciava tutte le sue parole dinanzi a Geova+ a Mizpa.+

12 Quindi Iefte mandò messaggeri al re dei figli di Ammon,+ dicendo: “Che ho a che fare con te,*+ visto che sei venuto contro di me per combattere nel mio paese?” 13 Il re dei figli di Ammon disse dunque ai messaggeri di Iefte: “È perché Israele prese il mio paese quando salì dall’Egitto,+ dall’Arnon+ fino allo Iabboc e fino al Giordano.+ E ora restituiscilo in maniera pacifica”. 14 Ma Iefte mandò di nuovo messaggeri al re dei figli di Ammon 15 e gli disse:

“Iefte ha detto questo: ‘Israele non prese il paese di Moab+ e il paese dei figli di Ammon.+ 16 Poiché, quando salì dall’Egitto, Israele camminava per il deserto fino al Mar Rosso+ e giungeva a Cades.+ 17 Quindi Israele mandò messaggeri al re di Edom,+ dicendo: “Lasciami passare per il tuo paese, ti prego”, e il re di Edom non ascoltò. E mandò anche al re di Moab,+ ed egli non acconsentì. E Israele continuò a dimorare a Cades.+ 18 Quando proseguirono il cammino per il deserto, fecero il giro del paese di Edom+ e del paese di Moab, così che andarono verso il levar del sole rispetto al paese di Moab*+ e si accampavano nella regione dell’Arnon; e non giunsero entro la linea di confine di Moab,+ perché l’Arnon era la linea di confine di Moab.+

19 “‘Dopo ciò Israele mandò messaggeri a Sihon re degli amorrei, re di Esbon,+ e Israele gli disse: “Ti prego, lasciaci passare per il tuo paese verso il mio proprio luogo”.+ 20 E Sihon non si sentì sicuro che Israele passasse per il suo territorio, e Sihon raccoglieva tutto il suo popolo e si accampava a Iaaz+ e combatteva contro Israele.+ 21 A ciò Geova l’Iddio d’Israele diede Sihon e tutto il suo popolo in mano a Israele, così che li colpì e Israele prese possesso di tutto il paese degli amorrei che abitavano quel paese.+ 22 Così presero possesso di tutto il territorio degli amorrei dall’Arnon fino allo Iabboc e dal deserto fino al Giordano.+

23 “‘E ora fu Geova l’Iddio d’Israele che spodestò gli amorrei d’innanzi al suo popolo Israele,+ e tu, da parte tua, lo vorresti spodestare.* 24 Non spodesterai* tu chiunque Chemos+ tuo dio* ti faccia spodestare? E noi spodesteremo* chiunque Geova nostro Dio abbia spodestato d’innanzi a noi.+ 25 E ora sei tu in alcun modo migliore di Balac figlio di Zippor, re di Moab?+ Contese egli mai con Israele, o combatté mai contro di lui? 26 Mentre Israele dimorava a Esbon e nelle sue borgate dipendenti+ e ad Aroer+ e nelle sue borgate dipendenti e in tutte le città che sono presso le sponde dell’Arnon per trecento anni, perché, dunque, non le portasti mai via durante quel tempo?+ 27 In quanto a me, io non ho peccato contro di te, ma tu mi fai torto combattendo contro di me. Geova, il Giudice,+ giudichi oggi tra i figli d’Israele e i figli di Ammon’”.

28 E il re dei figli di Ammon non ascoltò le parole che Iefte gli aveva mandato.+

29 Lo spirito di Geova venne ora su Iefte,+ ed egli passava attraverso Galaad e Manasse e passava attraverso Mizpe di Galaad,+ e da Mizpe di Galaad passò verso i figli di Ammon.

30 Quindi Iefte fece voto+ a Geova e disse: “Se immancabilmente mi dai in mano i figli di Ammon, 31 deve anche avvenire che chi esce, chi mi esce incontro dalle porte della mia casa quando torno in pace+ da presso i figli di Ammon, deve anche divenire di Geova,+ e io lo devo offrire come un olocausto”.+

32 Iefte passò dunque verso i figli di Ammon per combattere contro di loro, e Geova glieli dava in mano. 33 Ed egli li colpiva da Aroer fino a Minnit+ — venti città — e fino ad Abel-Cheramim con una grandissima strage. Così i figli di Ammon furono sottomessi davanti ai figli d’Israele.

34 Infine Iefte giunse a Mizpa+ a casa sua, ed ecco, sua figlia gli usciva incontro col tamburello, suonando e danzando!*+ Ora essa era assolutamente l’unica figlia.* Oltre a lei non aveva né figlio né figlia. 35 E avvenne che quando la scorse si strappava le vesti+ e diceva: “Ohimè, figlia mia! Mi hai fatto davvero piegare, e tu stessa sei divenuta quella a cui davo l’ostracismo. E io, io ho aperto la mia bocca a Geova, e non posso tornare indietro”.+

36 Ma essa gli disse: “Padre mio, se hai aperto la bocca a Geova, fammi secondo ciò che è uscito dalla tua bocca,+ giacché Geova ha eseguito per te atti di vendetta sui tuoi nemici, i figli di Ammon”. 37 E proseguì, dicendo a suo padre: “Mi sia fatta questa cosa: Lasciami stare per due mesi, e lasciami andare, e di sicuro scenderò sui monti, e lasciami piangere la mia verginità,+ io e le mie compagne”.

38 A ciò egli disse: “Va!” La mandò dunque via per due mesi; e andava, lei con le sue compagne, e piangeva la sua verginità sui monti. 39 E alla fine di due mesi avvenne che tornò da suo padre, dopo di che egli adempì il voto che aveva fatto verso di lei.+ In quanto a lei, non ebbe mai relazione con uomo. E divenne un regolamento in Israele: 40 Di anno in anno le figlie d’Israele andavano a lodare* la figlia di Iefte il galaadita, quattro giorni all’anno.+

12 Gli uomini di Efraim furono quindi adunati e passarono verso nord e dissero a Iefte: “Perché sei passato a combattere contro i figli di Ammon, e non ci hai chiamati perché venissimo con te?+ La tua medesima casa bruceremo su di te col fuoco”.+ 2 Ma Iefte disse loro: “Io divenni uno speciale contenditore,* io e il mio popolo, con i figli di Ammon.+ E vi chiamavo in aiuto, e non mi salvaste dalla loro mano. 3 Quando vidi che non eri un salvatore, allora decisi di mettere la mia anima* nella palma della mia propria mano+ e di passare contro i figli di Ammon.+ Allora Geova me li diede in mano. Perché siete dunque saliti in questo giorno contro di me a combattermi?”

4 Immediatamente Iefte radunò tutti gli uomini di Galaad+ per combattere Efraim; e gli uomini di Galaad colpivano Efraim, poiché avevano detto: “Voi siete uomini scampati da Efraim, o Galaad, dentro Efraim, dentro Manasse”. 5 E Galaad si impadroniva dei guadi del Giordano+ davanti a Efraim; e accadde che quando gli scampati di Efraim dicevano: “Lasciami passare”, gli uomini di Galaad dicevano a ciascuno: “Sei efraimita?” Quando diceva: “No!” 6 gli dicevano: “Suvvia, di’ Scibbolet”.*+ Ed egli diceva: “Sibbolet”,* siccome era incapace* di pronunciare la parola correttamente. E lo prendevano e lo uccidevano ai guadi del Giordano. In quel tempo caddero così quarantaduemila [uomini] di Efraim.+

7 E Iefte continuò a giudicare Israele per sei anni, dopo di che Iefte il galaadita morì e fu sepolto nella sua città in Galaad.*

8 E Ibzan di Betleem+ giudicava Israele dopo di lui.+ 9 Ed ebbe trenta figli e trenta figlie. Mandò fuori e da fuori* condusse trenta figlie per i suoi figli. E continuò a giudicare Israele per sette anni. 10 Quindi Ibzan morì e fu sepolto a Betleem.

11 E dopo di lui Elon lo zabulonita+ giudicava Israele. E continuò a giudicare Israele per dieci anni. 12 Quindi Elon lo zabulonita morì e fu sepolto ad Aialon, nel paese di Zabulon.

13 E dopo di lui Abdon figlio di Hillel il piratonita+ giudicava Israele. 14 Ed ebbe quaranta figli e trenta nipoti che cavalcavano settanta asini adulti.+ E continuò a giudicare Israele per otto anni. 15 Quindi Abdon figlio di Hillel il piratonita morì e fu sepolto a Piraton, nel paese di Efraim, sul monte dell’amalechita.*+

13 E i figli d’Israele facevano di nuovo ciò che era male agli occhi di Geova,+ così che Geova li diede in mano ai filistei+ per quarant’anni.

2 Frattanto c’era un certo uomo di Zora+ della famiglia dei daniti,+ e il suo nome era Manoa.+ E sua moglie era sterile e non aveva partorito nessun figlio.+ 3 A suo tempo l’angelo di Geova apparve alla donna+ e le disse: “Ecco, ora sei sterile e non hai partorito nessun figlio. E certamente rimarrai incinta e partorirai un figlio.+ 4 E ora guardati, ti prego, di non bere vino né bevanda inebriante,+ e non mangiare nulla di impuro.+ 5 Poiché, ecco, sarai incinta,* e certamente partorirai un figlio, e il rasoio non deve venire sulla sua testa,+ perché il piccolo* diverrà nazireo+ di Dio da che lascerà il ventre;+ e sarà lui a prendere la direttiva per salvare Israele dalla mano dei filistei”.+

6 Quindi la donna andò a dire a suo marito: “Un uomo del [vero] Dio è venuto da me, e il suo aspetto era simile all’aspetto dell’angelo del [vero] Dio,+ molto tremendo.+ E non gli ho chiesto esattamente di dov’era, né mi ha dichiarato il suo nome.+ 7 Ma mi ha detto: ‘Ecco, sarai incinta, e certamente partorirai un figlio.+ E ora non bere vino né bevanda inebriante, e non mangiare alcuna cosa impura, perché il piccolo* diverrà nazireo di Dio da che lascerà il ventre fino al giorno della sua morte’”.+

8 E Manoa supplicava Geova e diceva: “Scusami, Geova.*+ L’uomo del [vero] Dio che hai appena mandato, ti prego, venga di nuovo da noi e ci insegni+ ciò che dobbiamo fare al piccolo* che nascerà”.+ 9 Pertanto il [vero] Dio ascoltò la voce di Manoa,+ e l’angelo del [vero] Dio andò di nuovo dalla donna mentre essa sedeva nel campo, e Manoa suo marito non era con lei. 10 La donna immediatamente si affrettò e corse a riferirlo a suo marito+ e gli disse: “Ecco, l’uomo che venne da me l’altro giorno mi è apparso”.+

11 Allora Manoa si levò e accompagnò* sua moglie e andò dall’uomo e gli disse: “Sei tu l’uomo che ha parlato alla donna?”+ al che egli disse: “Sono io”. 12 Quindi Manoa disse: “Ora si avverino le tue parole. Quale sarà il modo di vivere del piccolo* e il suo lavoro?”+ 13 L’angelo di Geova disse dunque a Manoa: “Da ogni cosa che ho menzionato alla donna essa deve astenersi.+ 14 Non deve mangiare nulla di tutto ciò che proviene dalla vite da vino, e non beva vino né bevanda inebriante,+ e non mangi nessuna sorta di cosa impura.+ Osservi ogni cosa che le ho comandato”.+

15 Manoa disse ora all’angelo di Geova: “Ti prego, lascia che ti tratteniamo e che ti apparecchiamo davanti un capretto”.+ 16 Ma l’angelo di Geova disse a Manoa: “Se mi trattieni, non mi ciberò del tuo pane; ma se vuoi offrire un olocausto a Geova,+ lo puoi offrire”. Poiché Manoa non sapeva che era l’angelo di Geova. 17 Quindi Manoa disse all’angelo di Geova: “Qual è il tuo nome,+ affinché, quando la tua parola si sarà avverata, certamente ti facciamo onore?” 18 Comunque, l’angelo di Geova gli disse: “Perché devi chiedere del mio nome, quando esso è meraviglioso?”

19 E Manoa prendeva il capretto e l’offerta di cereali e lo offriva sulla roccia a Geova.+ Ed Egli faceva qualcosa in modo meraviglioso mentre Manoa e sua moglie guardavano. 20 Avvenne dunque che, come la fiamma ascendeva dall’altare verso il cielo, l’angelo di Geova ascese quindi nella fiamma dell’altare mentre Manoa e sua moglie guardavano.+ Subito caddero con la faccia a terra.+ 21 E l’angelo di Geova non apparve più a Manoa e a sua moglie. Quindi Manoa seppe che era stato l’angelo di Geova.+ 22 Di conseguenza Manoa disse a sua moglie: “Noi positivamente moriremo,+ perché abbiamo visto Dio”.+ 23 Ma sua moglie gli disse: “Se Geova si fosse dilettato solo a farci morire, non avrebbe accettato l’olocausto e l’offerta di cereali dalla nostra mano,+ e non ci avrebbe mostrato tutte queste cose, e non ci avrebbe fatto udire come ora cosa simile a questa”.+

24 La donna partorì poi un figlio e gli mise nome Sansone;+ e il ragazzo cresceva, e Geova continuò a benedirlo.+ 25 A suo tempo lo spirito di Geova+ cominciò a sospingerlo a Maane-Dan*+ fra Zora+ ed Estaol.+

14 Quindi Sansone scese a Timna+ e a Timna vide una donna delle figlie dei filistei. 2 Salì e riferì dunque a suo padre e a sua madre e disse: “Ho visto a Timna una donna delle figlie dei filistei, e ora prendetemela in moglie”.+ 3 Ma suo padre e sua madre gli dissero: “Non c’è una donna tra le figlie dei tuoi fratelli e fra tutto il mio popolo,+ così che tu vada a prendere moglie dagli incirconcisi filistei?”+ Ma Sansone disse a suo padre: “Prendimi proprio lei, perché è proprio quella retta ai miei occhi”. 4 In quanto a suo padre e a sua madre, non sapevano che questo era da Geova,+ che egli cercava un’opportunità contro i filistei, poiché in quel particolare tempo i filistei dominavano su Israele.+

5 Pertanto Sansone scese con suo padre e sua madre a Timna.+ Quando giunse* alle vigne di Timna, ebbene, ecco, un giovane leone fornito di criniera gli veniva incontro ruggendo. 6 Lo spirito di Geova divenne quindi operante su di lui,+ così che egli lo squarciò in due, proprio come si squarcia in due un capretto, e nella sua mano non c’era assolutamente nulla. E non dichiarò a suo padre né a sua madre ciò che aveva fatto. 7 E continuò a scendere e parlava alla donna; ed essa era ancora retta agli occhi di Sansone.+

8 Ora dopo qualche tempo tornò per condurla a casa.+ Frattanto deviò per guardare i resti del leone,* ed ecco, nella carcassa del leone c’era uno sciame di api, e miele.+ 9 Ne prese dunque nelle palme delle mani e continuò a camminare, mangiando durante il cammino.*+ Quando si riunì* a suo padre e a sua madre, subito ne diede loro, ed essi mangiavano. E non raccontò loro che aveva preso il miele dalla carcassa del leone.

10 E suo padre continuò a scendere dalla donna, e Sansone teneva lì un banchetto;+ poiché così usavano fare i giovani. 11 E avvenne che, quando lo videro, presero immediatamente trenta compagni di nozze, perché stessero con lui. 12 Quindi Sansone disse loro: “Lasciate, vi prego, che io vi proponga un enigma.+ Se me lo dichiarerete immancabilmente durante i sette giorni+ del banchetto e realmente lo risolverete, in tal caso vi dovrò dare trenta sottovesti e trenta mute di vesti.+ 13 Ma se non me lo potrete dichiarare, allora voi stessi mi dovrete dare trenta sottovesti e trenta mute di vesti”. A ciò gli dissero: “Proponici il tuo enigma, e faccelo udire”. 14 Disse dunque loro:

“Da colui che mangia+ è uscito qualcosa da mangiare,

E dal forte è uscito qualcosa di dolce”.+

E per tre giorni si mostrarono incapaci di dichiarare l’enigma. 15 E avvenne il quarto* giorno che dicevano alla moglie di Sansone: “Inganna tuo marito perché ci dichiari l’enigma.+ Altrimenti bruceremo te e la casa di tuo padre col fuoco.+ Ci avete invitati qui per prendere i nostri possedimenti?”+ 16 Di conseguenza la moglie di Sansone piangeva su di lui+ e diceva: “Tu mi odii soltanto, sì, e non mi ami.+ Hai proposto un enigma ai figli del mio popolo,+ ma a me non lo hai dichiarato”. A ciò le disse: “Ebbene, non l’ho dichiarato al mio proprio padre e alla mia propria madre,+ e lo dovrei dichiarare a te?” 17 Ma essa continuò a piangere su di lui per i sette giorni che durò per loro il banchetto, e avvenne il settimo giorno che egli infine glielo dichiarò, perché aveva fatto pressione su di lui.+ Essa dichiarò quindi l’enigma ai figli del suo popolo.+ 18 Gli uomini della città gli dissero dunque il settimo giorno, prima ancora che entrasse nella stanza interna:*+

“Che c’è di più dolce del miele,

E che c’è di più forte del leone?”+

A sua volta egli disse loro:

“Se non aveste arato con la mia giovenca,+

Non avreste risolto il mio enigma”.+

19 E lo spirito di Geova divenne operante su di lui,+ così che scese ad Ascalon+ e abbatté trenta uomini dei loro e prese ciò che tolse loro di dosso e diede le mute di vesti a quelli che avevano dichiarato l’enigma.+ E la sua ira rimase accesa, e se ne salì alla casa di suo padre.

20 E la moglie+ di Sansone appartenne a un suo compagno di nozze+ che era stato in sua compagnia.

15 E avvenne dopo un po’, ai giorni della mietitura del frumento, che Sansone andò a visitare sua moglie con un capretto.+ Così disse: “Certamente entrerò da mia moglie nella stanza interna”.+ E il padre di lei non gli permise di entrare. 2 Ma il padre di lei disse: “Realmente mi dissi: ‘Senza dubbio la devi odiare’.+ Perciò l’ho data al tuo compagno di nozze.+ Non è sua sorella più giovane migliore di lei? Divenga tua lei, ti prego, invece dell’altra”. 3 Comunque, Sansone disse loro: “Questa volta devo essere esente da colpa contro i filistei nel caso che io li tratti male”.+

4 E Sansone se ne andò e catturava trecento volpi*+ e prendeva delle torce e voltava coda contro coda e metteva una torcia fra due code, proprio nel mezzo. 5 Allora diede fuoco alle torce e le mandò nei campi del grano in piedi dei filistei. Così diede fuoco a ogni cosa dal covone al grano in piedi e alle vigne e agli oliveti.+

6 E i filistei dicevano: “Chi ha fatto questo?” Quindi dissero: “Sansone il genero del timnita, perché egli prese sua moglie e la diede quindi al suo compagno di nozze”.+ Allora i filistei salirono e bruciarono lei e suo padre col fuoco.+ 7 A sua volta Sansone disse loro: “Se fate così, non mi resta che vendicarmi di voi,+ e poi smetterò”. 8 E li colpiva, ammucchiando gambe su cosce con una grande strage, dopo di che scese e dimorava in una fenditura della rupe di Etam.+

9 In seguito i filistei+ salirono e si accamparono in Giuda+ e si spargevano a Lehi.+ 10 Quindi gli uomini di Giuda dissero: “Perché siete saliti contro di noi?” al che essi dissero: “Siamo saliti per legare Sansone, per fare a lui proprio come ha fatto a noi”. 11 Tremila uomini di Giuda scesero dunque alla fenditura della rupe di Etam+ e dissero a Sansone: “Non sai che i filistei dominano su di noi?+ Che significa dunque questo che ci hai fatto?” Quindi egli disse loro: “Proprio come hanno fatto a me, così ho fatto a loro”.+ 12 Ma gli dissero: “Siamo scesi per legarti, per darti in mano ai filistei”. Allora Sansone disse loro: “Giuratemi che voi stessi non mi assalirete”. 13 Ed essi gli dicevano: “No, ma semplicemente ti legheremo e certamente ti daremo in mano loro; però non ti metteremo in nessun modo a morte”.

Pertanto lo legarono con due funi nuove+ e lo trassero fuori dalla rupe. 14 Egli, da parte sua, giunse fino a Lehi, e i filistei, da parte loro, gli andarono incontro con urla d’esultanza.+ E lo spirito di Geova+ divenne operante su di lui, e le funi che erano sulle sue braccia si fecero come fili di lino che siano stati bruciati dal fuoco,+ così che i suoi ceppi si fusero dalle sue mani. 15 Ora trovò una mascella* d’asino fresca e, stesa la mano, la prese e abbatteva con essa mille uomini.+ 16 Quindi Sansone disse:

“Con la mascella di un asino, un mucchio, due mucchi!*

Con la mascella di un asino ho abbattuto mille uomini”.+

17 E avvenne che quando finì di parlare, gettò immediatamente la mascella dalla mano e chiamò quel luogo Ramat-Lehi.*+ 18 Ora ebbe molta sete, e invocava Geova e diceva: “Tu hai dato questa grande salvezza in mano al tuo servitore,+ e ora morirò io di sete e dovrò cadere in mano agli incirconcisi?”+ 19 Dio* fendé dunque una cavità a forma di mortaio che era a Lehi,* e ne usciva acqua,*+ ed egli beveva, dopo di che gli tornò lo spirito+ e riprese vita.+ Perciò le diede nome En-Accore,* che è a Lehi fino a questo giorno.

20 E continuò a giudicare Israele ai giorni dei filistei per vent’anni.+

16 Una volta Sansone andò a Gaza+ e là vide una prostituta ed entrò da lei.+ 2 E fu riferito* ai gaziti, dicendo: “Sansone è venuto qui”. Lo accerchiarono+ dunque e stettero in agguato contro di lui tutta la notte alla porta della città.+ E stettero quieti per l’intera notte, dicendo: “Appena spunta la luce del mattino, allora lo dobbiamo uccidere”.+

3 Comunque, Sansone continuò a giacere fino a mezzanotte e allora, a mezzanotte, si levò e afferrò i battenti della porta+ della città e i due pilastri laterali e li divelse con tutta la sbarra e se li mise sulle spalle e li portò+ in cima al monte che è di fronte a Ebron.*+

4 E dopo ciò avvenne che si innamorò di una donna nella valle del torrente di Sorec, e il suo nome era Dalila.+ 5 E i signori dell’asse+ dei filistei salivano da lei e le dicevano: “Ingannalo+ e vedi in che consiste la sua grande potenza e con che cosa possiamo prevalere su di lui e con che cosa possiamo essere certi di legarlo in modo da dominarlo; e noi, da parte nostra, ti daremo millecento pezzi d’argento ciascuno”.+

6 Più tardi Dalila disse a Sansone: “Dichiarami, ti prego: In che consiste la tua grande potenza e con che cosa ti si può legare per dominarti?”+ 7 Quindi Sansone le disse: “Se mi legano con sette tendini+ ancora umidi che non si sono seccati, allora mi indebolirò e diverrò come un uomo comune”. 8 I signori dell’asse+ dei filistei le portarono dunque sette tendini ancora umidi che non si erano seccati. Più tardi essa lo legò con essi. 9 Ora l’agguato gli era teso nella stanza interna di lei,+ ed essa gli diceva: “I filistei+ sono su di te, Sansone!” Allora egli strappò in due i tendini proprio come si strappa in due un filo ritorto di stoppa quando sente il fuoco.+ E la sua potenza non fu conosciuta.+

10 Dalila+ disse in seguito a Sansone: “Ecco, ti sei preso gioco di me per pronunciarmi menzogne.+ Ora dichiarami, ti prego, con che cosa ti si può legare”. 11 Così le disse: “Se mi legano stretto con funi nuove con le quali non è stato fatto nessun lavoro, allora mi indebolirò e diverrò come un uomo comune”. 12 Dalila prese dunque funi nuove e con esse lo legò e gli disse: “I filistei sono su di te, Sansone!” Intanto gli era teso l’agguato nella stanza interna.+ Allora egli le strappò in due di sopra le sue braccia come un filo.+

13 Dopo ciò Dalila disse a Sansone: “Fino ad ora ti sei preso gioco di me per pronunciarmi menzogne.+ Dichiarami con che cosa ti si può legare”.+ Quindi le disse: “Se tesserai le sette trecce della mia testa con l’ordito”.+ 14 Essa le fissò pertanto col piolo,* dopo di che gli disse: “I filistei sono su di te, Sansone!”+ Egli si svegliò dunque dal suo sonno e strappò via il piolo del telaio e l’ordito.

15 Essa ora gli disse: “Come osi dire: ‘Ti amo’,+ quando il tuo cuore non è con me? Per queste tre volte ti sei preso gioco di me e non mi hai dichiarato in che consiste la tua grande potenza”.+ 16 E avvenne che, siccome gli faceva di continuo pressione+ con le sue parole e continuava a sollecitarlo, la sua anima divenne impaziente fino al punto di morire.+ 17 Infine le rivelò tutto il suo cuore+ e le disse: “Il rasoio+ non è mai venuto sulla mia testa, perché sono nazireo di Dio dal ventre di mia madre.+ Se davvero fossi rasato, allora la mia potenza certamente si ritirerebbe da me, e in realtà mi indebolirei e diverrei come tutti gli altri uomini”.+

18 Quando Dalila vide che le aveva rivelato tutto il suo cuore, immediatamente mandò a chiamare i signori dell’asse dei filistei,+ dicendo: “Salite questa volta, poiché egli mi ha rivelato tutto il suo cuore”.+ E i signori dell’asse dei filistei salirono da lei per portare il denaro nella loro mano.+ 19 Ed essa se lo faceva addormentare sulle ginocchia. Quindi chiamò l’uomo e gli fece radere le sette trecce della testa, dopo di che cominciò a dominarlo, e la sua potenza si ritirava di sopra a lui. 20 Ora essa disse: “I filistei sono su di te, Sansone!” Allora egli si svegliò dal sonno e disse: “Ne uscirò come le altre volte+ e mi scuoterò tornando libero”. Ed egli stesso non sapeva che Geova si era ritirato da lui.+ 21 I filistei dunque lo presero e gli cavarono gli occhi+ e lo fecero scendere a Gaza+ e lo serrarono in due ceppi di rame;+ e divenne macinatore+ nella casa di prigionia.+ 22 Frattanto i capelli della testa cominciarono a crescergli abbondantemente, subito dopo che era stato rasato.+

23 In quanto ai signori dell’asse dei filistei, si raccolsero per sacrificare un grande sacrificio a Dagon+ loro dio e per rallegrarsi, e dicevano: “Il nostro dio* ci ha dato in mano Sansone nostro nemico!”+ 24 Quando il popolo l’ebbe visto, si mise subito a lodare il suo dio,+ “perché”, disse, “il nostro dio ci ha dato in mano il nostro nemico+ e il devastatore del nostro paese+ e colui che moltiplicava i nostri uccisi”.+

25 E avvenne che, siccome il loro cuore era allegro,+ dicevano: “Chiamate Sansone perché ci offra qualche divertimento”.+ Chiamarono dunque Sansone dalla casa di prigionia perché facesse giochi davanti a loro;+ e lo facevano stare fra le colonne. 26 Quindi Sansone disse al ragazzo che lo teneva per mano: “Permettimi di toccare le colonne sulle quali la casa è fermamente stabilita e fammi appoggiare ad esse”. 27 (Incidentalmente, la casa era piena di uomini e donne e c’erano tutti i signori dell’asse dei filistei;+ e sul tetto c’erano circa tremila uomini e donne che guardavano mentre Sansone offriva qualche divertimento).+

28 Sansone+ ora invocò Geova+ e disse: “Sovrano Signore Geova,* ricordati di me,+ ti prego, e rafforzami,+ ti prego, solo questa volta, o tu, il [vero] Dio, e lascia che mi vendichi sui filistei con la vendetta per uno dei miei due occhi”.*+

29 Allora Sansone si appoggiò contro le due colonne di mezzo sulle quali la casa era fermamente stabilita, e fece presa su di esse, sull’una con la mano destra e sull’altra con la mano sinistra. 30 E Sansone diceva: “Muoia la mia anima+ con i filistei”. Quindi si curvò con potenza, e la casa cadde sui signori dell’asse e su tutto il popolo che era in essa,+ così che i morti che mise a morte alla sua propria morte furono più di quelli che aveva messo a morte durante la sua vita.+

31 Più tardi i suoi fratelli e tutta la casa di suo padre scesero e lo sollevarono e risalirono e lo seppellirono fra Zora+ ed Estaol+ nel luogo di sepoltura di Manoa+ suo padre. In quanto a lui, aveva giudicato Israele per vent’anni.+

17 Ora c’era un uomo della regione montagnosa di Efraim+ il cui nome era Mica.* 2 A suo tempo egli disse a sua madre: “I millecento pezzi d’argento che ti furono presi e sui quali pronunciasti una maledizione+ e la dicesti anche ai miei orecchi, ecco, l’argento è presso di me. L’ho preso io”.+ Allora sua madre disse: “Benedetto sia mio figlio da Geova”.+ 3 Pertanto egli ridiede i millecento pezzi d’argento a sua madre;+ e sua madre proseguì, dicendo: “Devo immancabilmente santificare a Geova l’argento dalla mia mano per mio figlio, in modo da fare un’immagine scolpita+ e una statua di metallo fuso;+ e ora te lo ridarò”.*

4 Restituì dunque l’argento a sua madre, e sua madre prese duecento pezzi d’argento e li diede all’argentiere.+ Ed egli fece un’immagine scolpita+ e una statua di metallo fuso;+ ed essa stava nella casa di Mica. 5 In quanto all’uomo Mica,* aveva una casa di dèi,*+ e faceva un efod+ e dei terafim*+ e riempiva di potere la mano+ di uno dei suoi figli,* perché servisse come sacerdote per lui.+ 6 In quei giorni non c’era re in Israele.+ In quanto a ognuno, era solito fare ciò che era retto ai suoi propri occhi.+

7 Ora c’era un giovane di Betleem+ di Giuda, della famiglia di Giuda,* ed era levita.*+ E risiedeva là temporaneamente. 8 E l’uomo andava dalla città di Betleem di Giuda a risiedere temporaneamente dovunque trovasse un posto. Alla fine, mentre andava per la sua via, giunse nella regione montagnosa di Efraim alla casa di Mica.+ 9 Quindi Mica gli disse: “Da dove vieni?” Allora gli disse: “Sono un levita di Betleem di Giuda, e sono in cammino per risiedere temporaneamente dovunque io trovi un posto”. 10 Mica dunque gli disse: “Dimora con me e servimi come padre+ e sacerdote,+ e io, da parte mia, ti darò dieci pezzi d’argento l’anno e la solita muta di vesti e i tuoi viveri”. Pertanto il levita entrò. 11 Così il levita si impegnò a dimorare con l’uomo, e il giovane divenne per lui come uno dei suoi figli. 12 Per di più, Mica riempì di potere la mano+ del levita, affinché il giovane lo servisse come sacerdote+ e stesse nella casa di Mica. 13 Perciò Mica disse: “Ora in effetti so che Geova mi farà del bene, perché il levita è divenuto sacerdote per me”.+

18 In quei giorni non c’era re in Israele.+ E in quei giorni la tribù dei daniti+ si cercava un’eredità per dimorarvi; perché fino a quel giorno non era toccata loro un’eredità in mezzo alle tribù d’Israele.+

2 Alla fine i figli di Dan mandarono cinque uomini della loro famiglia, uomini di fra loro, uomini che erano valorosi, da Zora+ e da Estaol,+ a perlustrare+ il paese e a esplorarlo. E dissero loro: “Andate, esplorate il paese”. A suo tempo entrarono nella regione montagnosa di Efraim+ fino alla casa di Mica,+ e vi passavano la notte. 3 Mentre erano vicino alla casa di Mica, riconobbero la voce del giovane, il levita, così che deviarono da quella parte. E gli dicevano: “Chi ti ha condotto qui, e che fai in questo luogo, e che interesse hai qui?” 4 A sua volta egli disse loro: “Mica mi ha fatto così e così per assoldarmi,+ e perché lo serva come sacerdote”.+ 5 Quindi gli dissero: “Ti preghiamo, interroga+ Dio,+ affinché sappiamo se la via per la quale andiamo avrà successo”. 6 Il sacerdote disse dunque loro: “Andate in pace. La via per la quale andate è davanti a Geova”.

7 Pertanto i cinque uomini proseguirono e giunsero a Lais+ e videro che il popolo che era in essa dimorava confidando in se stesso alla maniera dei sidoni, quieto e non sospettoso,+ e non c’era nessun oppressivo conquistatore* che molestasse alcuna cosa nel paese, mentre erano lontani dai sidoni+ e non avevano nulla a che fare col genere umano.*

8 Alla fine giunsero dai loro fratelli a Zora+ e a Estaol,+ e i loro fratelli dicevano loro: “Come vi è andata?” 9 A ciò dissero: “Levatevi, e saliamo contro di loro; poiché abbiamo visto il paese, ed ecco, è molto buono.+ E voi siete esitanti. Non siate pigri a camminare per andare a prendere possesso del paese.+ 10 Quando entrerete, andrete da un popolo non sospettoso,+ e il paese è molto vasto;* poiché Dio* ve l’ha dato in mano,+ un luogo dove non manca alcuna sorta di cosa che è sulla terra”.+

11 Quindi seicento uomini cinti di armi da guerra, della famiglia dei daniti,+ partirono di là, cioè da Zora e da Estaol.+ 12 E salivano e si accampavano a Chiriat-Iearim+ in Giuda. Perciò hanno chiamato quel luogo Maane-Dan*+ fino a questo giorno. Ecco, è a ovest di* Chiriat-Iearim. 13 Di là passarono poi alla regione montagnosa di Efraim e giunsero alla casa di Mica.+

14 Quindi i cinque uomini che erano andati a esplorare+ il paese di Lais+ risposero e dissero ai loro fratelli: “Sapevate che in queste case ci sono un efod e dei terafim+ e un’immagine scolpita+ e una statua di metallo fuso?+ E ora tenete presente ciò che dovete fare”.+ 15 Deviarono dunque da quella parte e giunsero alla casa del giovane, il levita,+ a casa di Mica, e chiedevano come stava.+ 16 Intanto i seicento uomini cinti di armi da guerra,+ che erano dei figli di Dan,+ stavano all’ingresso della porta. 17 I cinque uomini che erano andati a esplorare il paese+ ora salirono, per entrare lì a prendere* l’immagine scolpita+ e l’efod+ e i terafim+ e l’immagine di metallo fuso.+ (E il sacerdote+ stava all’ingresso della porta con i seicento uomini cinti delle armi da guerra).* 18 E questi entrarono nella casa di Mica e prendevano l’immagine scolpita, l’efod e i terafim e l’immagine di metallo fuso.+ Allora il sacerdote+ disse loro: “Che fate?” 19 Ma essi gli dissero: “Taci. Mettiti la mano sulla bocca, e vieni con noi e divieni per noi padre+ e sacerdote.+ Che cosa è meglio, che tu continui a fare il sacerdote per la casa di un solo+ uomo o che tu divenga il sacerdote di una tribù e di una famiglia in Israele?”+ 20 A ciò il cuore del sacerdote si compiacque,+ e prese quindi i terafim e l’immagine scolpita+ e andò in mezzo al popolo.

21 Quindi si voltarono e se ne andarono e misero i piccoli e il bestiame e le cose di valore davanti a loro.+ 22 Essi stessi erano giunti a una certa distanza dalla casa di Mica quando gli uomini che erano nelle case vicino alla casa di Mica+ furono convocati e cercarono di raggiungere i figli di Dan. 23 Quando gridavano ai figli di Dan, allora essi voltarono le loro facce e dissero a Mica: “Che hai+ che sei stato convocato?” 24 Egli dunque disse: “Avete preso i miei dèi+ che io ho fatto,+ anche il sacerdote,+ e ve ne andate, e che altro ho più io?+ Come potete quindi dirmi: ‘Che hai?’” 25 A ciò i figli di Dan gli dissero: “Non far sentire la tua voce vicino a noi, affinché uomini con l’anima amareggiata+ non vi assalgano, e tu non debba perdere la tua propria anima* e l’anima della tua casa”. 26 E i figli di Dan continuarono ad andare per la loro via; e Mica vedeva che erano più forti di lui,+ e così si voltò e se ne tornò a casa sua.

27 In quanto a loro, presero ciò che Mica aveva fatto e il sacerdote+ che era divenuto suo, e continuarono ad andare verso Lais,+ contro un popolo quieto e non sospettoso.+ E li colpivano col taglio della spada,+ e bruciarono la città col fuoco.+ 28 E non c’era liberatore, poiché era lontana da Sidone,+ e non avevano proprio nulla a che fare col genere umano; ed era nel bassopiano che apparteneva a Bet-Reob.+ Quindi edificarono la città e presero a dimorarvi.+ 29 Per di più, diedero alla città il nome di Dan dal nome del loro padre, Dan,+ che era nato a Israele.+ Tuttavia, prima il nome della città era Lais.+ 30 Dopo ciò i figli di Dan si eressero l’immagine scolpita;+ e Gionatan*+ figlio di Ghersom,+ figlio di Mosè,* lui e i suoi figli divennero sacerdoti della tribù dei daniti fino al giorno che il paese* fu portato in esilio.+ 31 E tennero eretta per sé l’immagine scolpita di Mica, che egli aveva fatto, per tutti i giorni che la casa+ del [vero] Dio restò a Silo.+

19 Ora accadde in quei giorni che non c’era re in Israele.+ E avvenne che un certo levita risiedeva temporaneamente nelle parti più remote della regione montagnosa di Efraim.+ A suo tempo prese in moglie una concubina+ di Betleem+ di Giuda. 2 E la sua concubina commetteva fornicazione*+ contro di lui.* Infine se ne andò via da lui alla casa di suo padre a Betleem di Giuda e vi restò per quattro mesi interi. 3 Quindi suo marito si levò e le andò dietro, per parlarle in maniera consolante,* al fine di ricondurla; e con lui c’erano il suo servitore*+ e una coppia di asini. Essa lo fece dunque entrare nella casa di suo padre. Quando il padre della giovane lo vide, subito gli andò incontro rallegrandosi. 4 Di conseguenza suo suocero, il padre della giovane, lo trattenne, tanto che continuò a dimorare con lui tre giorni; e mangiavano e bevevano, ed egli passava* la notte lì.+

5 E avvenne il quarto giorno, quando si alzarono come al solito la mattina di buon’ora, che egli si levò ora per andarsene, ma il padre della giovane disse a suo genero: “Ristora il tuo cuore con un po’ di pane+ e poi potete andare”. 6 Così sedettero, ed entrambi mangiavano e bevevano insieme; dopo di che il padre della giovane disse all’uomo: “Vieni, ti prego, e passa la notte,+ e si senta bene il tuo cuore”.+ 7 Quando l’uomo si levò per andarsene, suo suocero lo pregava, tanto che passò di nuovo la notte lì.+

8 Quando il quinto giorno si alzò la mattina di buon’ora per andarsene, il padre della giovane disse: “Ti prego, prendi ristoro per il tuo cuore”.+ E si indugiarono fino al declinare del giorno. Ed entrambi continuarono a mangiare. 9 L’uomo+ si levò ora per andarsene, lui e la sua concubina+ e il suo servitore;+ ma suo suocero, il padre della giovane, gli disse: “Ecco, ora il giorno declina e si fa sera. Vi prego, passate la notte.+ Ecco, il giorno sta tramontando. Passa qui la notte, e si senta bene il tuo cuore.+ E domani vi dovete alzare di buon’ora per il vostro viaggio, e devi andare alla tua tenda”. 10 Comunque, l’uomo non acconsentì a passare la notte, ma si levò e si avviò e giunse fino di fronte a Gebus,+ vale a dire Gerusalemme;+ e con lui c’erano la coppia di asini sellati, e la sua concubina e il suo servitore.*

11 Mentre erano presso Gebus, siccome la luce del giorno era calata notevolmente,+ il servitore disse ora al suo padrone:* “Oh vieni, ora, e volgiamoci verso questa città dei gebusei+ e passiamo la notte in essa”. 12 Ma il suo padrone gli disse: “Non volgiamoci verso una città di stranieri+ che non fanno parte dei figli d’Israele; e dobbiamo passare fino a Ghibea”.+ 13 E proseguì, dicendo al suo servitore: “Vieni e accostiamoci a uno dei luoghi, e dobbiamo passare la notte a Ghibea o a Rama”.+ 14 Così passarono oltre e continuarono il cammino, e il sole tramontava su di loro quando furono vicino a Ghibea, che appartiene a Beniamino.

15 Di conseguenza si volsero là per entrare a passare la notte a Ghibea. Ed entravano e sedevano* nella pubblica piazza della città, e non c’era nessuno che li accogliesse in casa per passare la notte.+ 16 Alla fine, ecco, un uomo vecchio veniva la sera dal suo lavoro nel campo,+ e l’uomo era della regione montagnosa di Efraim,+ e risiedeva temporaneamente a Ghibea; ma gli uomini del luogo erano beniaminiti.+ 17 Quando alzò gli occhi vide l’uomo, il viaggiatore, nella pubblica piazza della città. L’uomo vecchio dunque disse: “Dove andate e da dove venite?”+ 18 A sua volta gli disse: “Passiamo da Betleem di Giuda alle parti più remote della regione montagnosa di Efraim.+ Sono di là, ma sono andato a Betleem di Giuda;+ e vado alla mia propria casa,* e non c’è nessuno che mi accolga in casa.+ 19 E ci sono sia paglia che foraggio+ per i nostri asini, e ci sono sia pane+ che vino per me e per la tua schiava+ e per il servitore+ che è col tuo servo.* Non manca nulla”. 20 Comunque, l’uomo vecchio disse: “Abbi pace!*+ Quel che ti manca sia pure su di me.+ Solo non passare la notte nella pubblica piazza”. 21 Allora lo condusse nella sua casa+ e gettò foraggio agli asini.+ Quindi si lavarono i piedi+ e mangiavano e bevevano.

22 Mentre facevano sentir bene il loro cuore,+ ecco, gli uomini della città, semplici uomini buoni a nulla,*+ accerchiarono la casa,+ spingendosi gli uni gli altri contro la porta; e dicevano all’uomo vecchio, al proprietario della casa: “Fa uscire l’uomo che è entrato nella tua casa, affinché abbiamo rapporti con lui”.+ 23 Allora il proprietario della casa uscì da loro e disse loro:+ “No, fratelli miei,+ non fate nulla di male, vi prego, giacché quest’uomo è entrato nella mia casa. Non commettete questa vergognosa follia.+ 24 Ecco la mia figlia vergine e la sua concubina. Lasciate che ve le conduca fuori, vi prego, e violentatele+ e fate loro ciò che è bene ai vostri occhi. Ma a quest’uomo non dovete fare questa cosa vergognosa, folle”.

25 E gli uomini non lo vollero ascoltare. Perciò l’uomo afferrò la sua concubina+ e la condusse fuori da loro; ed essi avevano rapporti con lei,+ e abusavano+ di lei tutta la notte fino al mattino, dopo di che la mandarono via all’ascendere dell’aurora. 26 Quindi la donna venne sul far del mattino e cadde all’ingresso della casa dell’uomo dov’era il suo padrone,+ fino alla luce del giorno. 27 Più tardi il padrone di lei si levò la mattina e aprì le porte della casa e uscì per avviarsi, ed ecco, la donna, la sua concubina,+ caduta all’ingresso della casa con le mani sulla soglia! 28 Le disse dunque: “Levati, e andiamo”. Ma non ci fu chi rispondesse.+ Allora l’uomo la caricò sull’asino e si levò e andò al suo luogo.+

29 Entrò quindi nella sua casa e, preso il coltello per scannare, afferrò la sua concubina e la tagliò secondo le ossa in dodici pezzi+ e la mandò in tutto il territorio d’Israele.+ 30 E accadde che ognuno che lo vide disse: “Una cosa come questa non è mai stata compiuta né si è vista dal giorno che i figli d’Israele salirono dal paese d’Egitto fino a questo giorno. Ponetevi il cuore,* prendete consiglio+ e parlate”.

20 Di conseguenza tutti i figli d’Israele uscirono+ e l’assemblea si congregò come un sol uomo,+ da Dan+ fino a Beer-Seba*+ insieme al paese di Galaad,+ a Geova in Mizpa.+ 2 Così gli uomini principali* di tutto il popolo e tutte le tribù d’Israele presero posto nella congregazione* del popolo del [vero] Dio,+ quattrocentomila uomini a piedi che traevano la spada.+

3 E i figli di Beniamino udivano che i figli d’Israele erano saliti a Mizpa.+

Quindi i figli d’Israele dissero: “Parlate. Come è stata compiuta questa cosa cattiva?”+ 4 A ciò l’uomo, il levita,+ marito della donna assassinata, rispose e disse: “Giunsi a Ghibea,+ che appartiene a Beniamino, io e la mia concubina,+ per passare la notte. 5 E i proprietari di terre di Ghibea si levavano contro di me e di notte accerchiavano la casa contro di me. Avevano pensato di uccidere me, ma violentarono la mia concubina,+ ed essa infine morì.+ 6 Perciò presi la mia concubina e la tagliai e la mandai in ogni campo dell’eredità d’Israele,+ perché si erano abbandonati a condotta dissoluta+ e a vergognosa follia in Israele.+ 7 Ecco, tutti voi, figli d’Israele, date qui la vostra parola e il [vostro] consiglio”.+

8 Tutto il popolo si levò dunque come un sol uomo,+ dicendo: “Nessuno di noi andrà alla sua tenda, e nessuno di noi si volgerà verso la sua casa.+ 9 E ora questa è la cosa che faremo a Ghibea. Saliamo* a sorte+ contro di essa. 10 E dobbiamo prendere dieci uomini su cento di tutte le tribù d’Israele, e cento su mille, e mille su diecimila, per procurare le provviste al popolo, perché agisca andando contro Ghibea* di Beniamino, in considerazione di tutta la vergognosa follia+ che hanno* commesso in Israele”. 11 Così tutti gli uomini d’Israele si raccolsero contro la città come un sol uomo, quali alleati.

12 Le tribù d’Israele mandarono pertanto uomini a tutti gli uomini della tribù* di Beniamino,+ dicendo: “Che cos’è questa cosa cattiva che è stata compiuta fra voi?+ 13 E ora consegnate gli uomini,+ gli uomini buoni a nulla,+ che sono a Ghibea,+ affinché li mettiamo a morte,+ e togliamo ciò che è male da Israele”.+ E i figli di Beniamino* non vollero ascoltare la voce dei loro fratelli, i figli d’Israele.+

14 I figli di Beniamino si raccolsero quindi dalle città a Ghibea per uscire in battaglia contro i figli d’Israele. 15 Quel giorno i figli di Beniamino si adunarono dunque dalle città, ventiseimila uomini che traevano la spada,+ oltre agli abitanti di Ghibea, dei quali si adunarono settecento uomini scelti. 16 Fra tutta questa gente c’erano settecento uomini scelti, mancini.*+ Ognuno di questi era un fromboliere di pietre+ che poteva colpire un capello senza mancare [il bersaglio].

17 E gli uomini d’Israele si adunarono separatamente da Beniamino, quattrocentomila uomini che traevano la spada.+ Ognuno di questi era un uomo di guerra. 18 E si levavano e salivano a Betel e interrogavano Dio.+ Quindi i figli d’Israele dissero: “Chi di noi deve salire per primo in battaglia contro i figli di Beniamino?”+ A ciò Geova disse: “Giuda per primo”.+

19 Dopo ciò i figli d’Israele si levarono la mattina e si accamparono contro Ghibea.

20 Gli uomini d’Israele uscirono ora in battaglia contro Beniamino; e gli uomini d’Israele si schieravano in formazione di battaglia contro di loro a Ghibea. 21 I figli di Beniamino uscirono dunque da Ghibea+ e quel giorno stesero a terra ventiduemila uomini d’Israele.+ 22 Comunque, il popolo, gli uomini d’Israele, si mostrarono coraggiosi e di nuovo si schieravano in formazione di battaglia nel luogo dove si erano schierati in formazione il primo giorno. 23 Quindi i figli d’Israele salirono e piansero+ dinanzi a Geova fino alla sera e interrogarono Geova, dicendo: “Mi accosterò di nuovo per la battaglia contro i figli di Beniamino mio fratello?”+ A ciò Geova disse: “Sali contro di lui”.

24 Il secondo giorno i figli d’Israele si avvicinarono pertanto ai figli di Beniamino.+ 25 A sua volta il secondo giorno Beniamino uscì loro incontro da Ghibea e stese a terra altri diciottomila uomini tra i figli d’Israele,+ e tutti questi traevano la spada.+ 26 Allora tutti i figli d’Israele,+ sì, tutto il popolo, salirono e vennero a Betel* e piansero+ e sedettero là dinanzi a Geova e quel giorno digiunarono+ fino alla sera e offrirono olocausti+ e offerte di comunione+ dinanzi a Geova. 27 Dopo ciò i figli d’Israele interrogarono Geova,+ poiché in quei giorni l’arca del patto+ del [vero] Dio era là. 28 Ora Fineas+ figlio di Eleazaro, figlio di Aaronne, stava dinanzi ad essa in quei giorni,+ dicendo: “Uscirò di nuovo in battaglia contro i figli di Beniamino mio fratello o smetterò?”+ A ciò Geova disse: “Sali, perché domani te lo darò in mano”.+ 29 Israele mise quindi tutt’intorno uomini che tesero un’imboscata+ contro Ghibea.

30 E il terzo giorno i figli d’Israele salivano contro i figli di Beniamino, e si schieravano in formazione contro Ghibea come le altre volte.+ 31 Quando i figli di Beniamino uscirono incontro al popolo, furono attirati lontano dalla città.+ Quindi, come le altre volte, cominciarono ad abbattere alcuni del popolo, ferendoli mortalmente nelle strade maestre, una delle quali sale a Betel+ e l’altra a Ghibea,+ nel campo, circa trenta uomini d’Israele.+ 32 I figli di Beniamino dunque dicevano: “Subiscono la sconfitta davanti a noi come la prima volta”.+ In quanto ai figli d’Israele, dissero: “Fuggiamo,+ e certamente li attireremo lontano dalla città verso le strade maestre”. 33 E tutti gli uomini d’Israele si levarono dai loro luoghi e si schieravano in formazione a Baal-Tamar, mentre quelli d’Israele che avevano teso l’imboscata+ si lanciavano all’attacco dai loro luoghi nelle vicinanze di Ghibea.+ 34 Così diecimila uomini scelti di tutto Israele vennero di fronte a Ghibea, e il combattimento fu intenso; e i beniaminiti* non sapevano che la calamità+ li sovrastava.

35 E Geova sconfiggeva Beniamino+ davanti a Israele, così che quel giorno i figli d’Israele stesero venticinquemilacento uomini in Beniamino, e tutti questi traevano la spada.+

36 I figli di Beniamino immaginarono comunque che gli uomini d’Israele subissero la sconfitta quando essi cedevano terreno+ a Beniamino perché confidavano nell’imboscata che avevano teso contro Ghibea. 37 In quanto a quelli dell’imboscata, agirono prontamente e si lanciarono verso Ghibea.+ Quindi quelli dell’imboscata+ si sparsero e colpirono tutta la città col taglio della spada.+

38 Ora gli uomini d’Israele avevano convenuto con quelli dell’imboscata* che facessero salire un segnale di fumo* dalla città.+

39 Quando nella battaglia i figli d’Israele si voltarono, Beniamino cominciò ad abbattere circa trenta uomini, ferendoli mortalmente fra gli uomini d’Israele,+ poiché disse: “Senza dubbio non subiscono altro che la sconfitta davanti a noi proprio come nella prima battaglia”.+ 40 E il segnale+ cominciò a salire dalla città in una colonna di fumo.+ Quando Beniamino voltò dunque la faccia, ecco, l’intera città saliva verso il cielo.+ 41 E gli uomini d’Israele fecero dietro front,+ e gli uomini di Beniamino si turbarono+ poiché videro che la calamità li aveva raggiunti.+ 42 Perciò si voltarono davanti agli uomini d’Israele in direzione del deserto, e la battaglia li incalzò, mentre gli uomini dal di fuori delle città li riducevano in rovina in mezzo a loro. 43 Circondarono Beniamino.+ Lo inseguirono senza dargli posa.+ Lo calpestarono proprio di fronte a Ghibea+ in direzione del levar del sole. 44 Infine caddero diciottomila uomini di Beniamino, e tutti questi erano uomini valorosi.+

45 Così si voltarono e fuggivano verso il deserto alla rupe di Rimmon.+ E ne racimolarono cinquemila uomini nelle strade maestre,+ e continuarono a incalzarli fino a Ghidom e così ne abbatterono altri duemila uomini. 46 E tutti quelli di Beniamino che caddero quel giorno ammontarono infine a venticinquemila uomini che traevano la spada,+ e tutti questi erano uomini valorosi. 47 Ma seicento uomini si voltarono e fuggivano nel deserto alla rupe di Rimmon, e continuarono a dimorare nella rupe di Rimmon+ per quattro mesi.

48 E gli uomini d’Israele tornarono contro i figli di Beniamino e colpivano quelli della città col taglio della spada, [dagli] uomini agli animali domestici fino a tutto ciò che si trovò.+ Inoltre, tutte le città che furono trovate le consegnarono al fuoco.+

21 Ora gli uomini d’Israele avevano giurato a Mizpa,+ dicendo: “Nessun uomo di noi darà sua figlia in moglie a Beniamino”.+ 2 Di conseguenza il popolo venne a Betel+ e sedevano là dinanzi al [vero] Dio+ fino alla sera e alzavano la voce e si abbandonavano a un gran pianto.+ 3 E dicevano: “Perché, o Geova, Dio d’Israele, è accaduto questo in Israele, che una tribù oggi manchi da Israele?”+ 4 E avvenne il giorno dopo che il popolo si alzava di buon’ora ed edificava là un altare e offriva olocausti+ e offerte di comunione.+

5 Quindi i figli d’Israele dissero: “Chi da tutte le tribù d’Israele non è salito nella congregazione* a Geova? poiché ha avuto luogo un grande giuramento+ rispetto a chi non è salito a Geova a Mizpa, dicendo: ‘Sia messo a morte immancabilmente’”.+ 6 E i figli d’Israele si rammaricavano per Beniamino loro fratello. Così dissero: “Oggi è stata recisa una tribù da Israele. 7 Che cosa faremo a quelli che sono restati in quanto alle mogli, ora che noi stessi abbiamo giurato+ per Geova di non dare loro alcuna delle nostre figlie come mogli?”+

8 E proseguirono, dicendo: “Chi dalle tribù d’Israele non è salito a Geova a Mizpa?”+ Ed ecco, da Iabes-Galaad+ nessuno era entrato nel campo alla congregazione. 9 Quando il popolo fu contato, ebbene, ecco, non c’era nessun uomo dagli abitanti di Iabes-Galaad. 10 Perciò l’assemblea vi mandava dodicimila degli uomini più valorosi* e comandava loro, dicendo: “Andate, e dovete colpire gli abitanti di Iabes-Galaad col taglio della spada, anche le donne* e i piccoli.+ 11 E questa è la cosa che dovete fare: Dovete votare alla distruzione ogni maschio e ogni donna che ha avuto l’esperienza di giacere con un maschio”.+ 12 Comunque, trovarono fra gli abitanti di Iabes-Galaad+ quattrocento ragazze, vergini,+ che non avevano avuto rapporti con uomo, giacendo con un maschio. Le condussero dunque all’accampamento di Silo,+ che è nel paese di Canaan.

13 E tutta l’assemblea mandò ora a parlare ai figli di Beniamino che erano nella rupe di Rimmon+ e offrirono loro la pace. 14 Pertanto Beniamino in quel tempo tornò. Diedero quindi loro le donne che avevano conservato in vita dalle donne di Iabes-Galaad;+ ma non ne trovarono abbastanza per loro.+ 15 E il popolo si rammaricò per Beniamino+ perché Geova aveva fatto una rottura fra le tribù d’Israele. 16 Di conseguenza gli anziani dell’assemblea dissero: “Che faremo agli uomini che restano in quanto alle mogli, poiché le donne sono state annientate in Beniamino?” 17 Quindi dissero: “Ci dev’essere un possedimento per quelli di Beniamino che sono scampati,+ perché una tribù non sia cancellata da Israele. 18 In quanto a noi, non ci è permesso di dare loro delle mogli dalle nostre figlie, perché i figli d’Israele hanno giurato, dicendo: ‘Maledetto chi dà moglie a Beniamino’”.+

19 Infine dissero: “Ecco, di anno in anno c’è una festa di Geova a Silo,+ che si trova a nord di Betel, ad est della strada maestra che sale da Betel a Sichem+ e a sud di Lebona”. 20 Comandarono dunque ai figli di Beniamino, dicendo: “Andate, e vi dovete appostare nelle vigne. 21 E dovete guardare, ed ecco, quando ora le figlie di Silo escono a danzare+ con danze in cerchio, allora voi dovete uscire dalle vigne e portarvi via con la forza ciascuno la sua moglie dalle figlie di Silo, e dovete andare al paese di Beniamino. 22 E deve accadere che se i loro padri o i loro fratelli verranno a intentare causa contro di noi,* allora noi certamente diremo* loro: ‘Fateci un favore per amor loro, perché non abbiamo preso per ciascuno la sua moglie con la guerra,+ poiché non siete stati voi a darle loro in un tempo in cui* sareste divenuti colpevoli’”.+

23 Pertanto i figli di Beniamino fecero proprio così, e portavano via con la forza mogli per il loro numero+ dalle donne che danzavano+ in cerchio, le quali rapirono; dopo di che se ne andarono e tornarono alla loro eredità ed edificarono le città+ e presero a dimorarvi.

24 E di là i figli d’Israele si spargevano in quel tempo, ciascuno alla sua propria tribù e alla sua propria famiglia; e di là se ne uscirono, ciascuno alla sua propria eredità.+

25 In quei giorni non c’era re in Israele.+ Ciascuno era solito fare ciò che era retto ai suoi propri occhi.+

“Giudici”: ebr. Shofetìm; gr. Kritài; Vgc(lat.), Iudicum.

O, “Quindi scivolò giù (smontò) dall’asino”.

Significa “bacini d’acqua”.

O, “il bacino superiore e il bacino inferiore”.

O, “del chenita, suocero di Mosè”.

Significa “un votare alla distruzione”; LXXB, “Anatema”; Vg, “Horma, cioè anatema”.

Lett. “carri da guerra di ferro”.

Lett. “delle sue figlie”.

In seguito chiamata Tolemaide. Vedi At 21:7.

O, “dalla Roccia”. Ebr. mehasSèlaʽ.

O, “paese che promisi in giuramento”.

Significa “quelli che piangono”.

O, ‘gli uomini d’età avanzata’. Ebr. hazzeqenìm; gr. presbytèron. Vedi nt. ad At 15:2.

O, “che vissero più a lungo di Giosuè”.

“Timnat-Eres”, MLXX; SyVg, “Timnat-Sera”. Cfr. Gsè 19:50; 24:30.

“E a servire (adorare)”: ebr. waiyaʽavdhù; LXXA(gr.), elàtreuon, “rendevano sacro servizio”. Vedi nt. a Eso 3:12.

“E le immagini di Astoret”: lett. “e le Astarot [pl.]”, cioè le immagini o rappresentazioni di questa dea pagana. Ebr. welaʽAshtaròhth; gr. tais Astàrtais, “le Astarti”; lat. Astharoth.

“Consegnava”, LXX.

O, “commisero fornicazione (immoralità)”. Gr. exepòrneusan. Vedi App. 5A.

“Satrapie”, gr. satrapèias; lat. satrapas, “satrapi”. Vedi nt. a Gsè 13:3, “asse”.

Vedi nt. a Gsè 13:5, “Amat”.

O, “gli Asherìm”.

“Mesopotamia”, Vg; M, “Aram-Naaraim”; LXX, “Siria de[i] fiumi”.

“Siria [dei fiumi]”, LXXAVg; M, “Aram”.

Lett. “un uomo chiuso (impedito) alla sua mano destra”, M; LXX, “ambidestro”. Cfr. 20:16.

O, “doni”.

“Una spanna”, LXX; Vg, “una palma della mano”; ebr. gòmedh, una misura lineare di cui non si conosce l’esatta lunghezza. Alcuni credono che fosse un cubito corto, di circa 38 cm, misurato dal gomito alle nocche della mano chiusa.

O, “immagini scolpite”.

O, “e se ne uscì attraverso la feritoia”. Vg, “e subito attraverso le parti segrete della natura vennero fuori gli escrementi del ventre”.

O, “dal portico”; o, “dalla latrina”.

Lett. “Sta solo tenendo nascosti i piedi”.

“Il loro signore”: ebr. ʼadhonehhèm, pl. di eccellenza; gr. kỳrios, sing.; lat. dominum, sing.

Lett. “sul corno (shofar)”. Ebr. bashshohfàr.

O, “grassi”.

‘E il capo di’: ebr. wesàr; LXX, “principe (governatore)”; Vg, “duce”.

O, “Harosheth-ha-goiim”.

Lett. “carri da guerra di ferro”.

Significa “ape”.

“Consegnerà”, LXXVg.

O, “Obab, suocero di Mosè”.

O, “russava”.

O, “tremarono”. Vg, “scorsero”; TSy, “tremarono”; LXX, “furono scossi”.

Lett. “i sentieri cessarono [furono trascurati]”.

Il significato nel M è oscuro.

“Allora le città dei governatori (principi) combatterono”, LXXB.

Il significato nel M è oscuro; LXXBVg, “sedete in giudizio”.

O, “la tua cattività”, riferito a un insieme di prigionieri.

“Nel bassopiano”, LXXATh; MLXXBVg, “in Amalec”.

O, “Dopo di”.

“Investigazioni”, come nel v. 16; M, “prescrizioni”.

“Il torrente dei giorni antichi”: o, “torrente degli attacchi”. Ebr. nàchal qedhumìm; qedhumìm è di significato incerto; LXXB, “antico torrente invernale”; Vg, “torrente Cadumim”.

“Vegliava [per lui]”, T; M, “si lamentava”.

O, “sue principesse”. Ebr. sarohthèiha.

Espressione usata dai soldati per indicare le concubine catturate.

“Per il collo della moglie di un re”, cambiando una lettera ebr.; con un lieve cambiamento del M, “per il mio collo come spoglia”; secondo un altro cambiamento del M, “per il suo collo come spoglia”.

“Ti”, SyVg; MLXX, “lo”.

Lett. “e i figli dell’Oriente”. Vg, “e altri delle nazioni orientali”.

“Geova”, M; gr. ho àggelos Kyrìou, “l’angelo di Geova”.

Uno dei 134 cambiamenti degli scribi da YHWH in ʼAdhonài. Vedi App. 1B.

“Mille”: una suddivisione delle tribù d’Israele.

Circa 22 l.

‘Il [vero] Dio’: ebr. haʼElohìm; LXXA, “Geova”; Vg, “Signore [Geova]”; LXXB, “Dio”. Vedi App. 1F.

Lett. “sulla rupe laggiù”.

O, “e lo chiamava”.

Significa “Geova è pace”.

O, “l’Asheràh”.

Significa “faccia Baal una difesa legale contro di lui”.

O, “rivestì”.

O, “lo shofar”.

Lett. “e Abi-Ezer”.

“Gli salirono incontro”, LXXAVg; MLXXBSy, “salirono incontro a loro”.

Significa “tremito”.

“Gedeone li mise dunque alla prova”, secondo una correzione; M, “e parta presto dal monte di Galaad”. Alcuni leggono “Ghilboa” invece di “Galaad”.

Forse, “Prese dunque dalle loro mani le grosse giare per l’acqua del popolo”.

Lett. “alle sue tende”.

O, “giovane; ragazzo”.

O, “inchinarsi (prostrarsi)”.

Lett. “Dovete vedere da me”.

Forse la “Zaretan” di 1Re 4:12; “Zeredah”, in 20 mss. ebr.

O, “nella terra di confine del Giordano”; o, “nel paese del Giordano”.

“Dio”, MSy; TLXX, “Geova”; Vg, “il Signore [Geova]”.

Cioè qualcosa per pungolare; forse, trebbie.

O, “per l’ascesa di Eres”.

“Sicli”, LXXAVg; MLXXBSy omettono. Vedi App. 8A.

O, “commetteva fornicazione (immoralità) con esso”.

Lett. “i figli d’Israele si volgevano e avevano”.

“Come . . . dio”: ebr. leʼlohìm; gr. theòn; lat. deum; anche per LXXVg ʼelohìm è un pl. di eccellenza, reso quindi al sing.

O, “amore leale”.

“Proprietari di terre di”: ebr. baʽalèh; LXXVg, “uomini”.

“Regna”, masch.

“Regna”, femm.

“La sua anima (vita)”: ebr. nafshòh; gr. psychèn; lat. animam.

O, “continuò a esercitare il dominio”.

Lett. “Dio mandò”.

“Perché egli recasse”, LXX.

“Sichem”, MSyVg; LXX, “il figlio di Sichem”.

Lett. “E chi mi darà in mano questo popolo?”

“E rimuoverei Abimelec e direi”, LXX; Vg, “‘affinché io rimuova Abimelec!’ E fu detto”.

“Con un sotterfugio . . . ad Abimelec”: forse, “ad Abimelec a Torma (Aruma)”. Vedi il v. 41.

Significa “quelli che praticano la magia”. Vedi De 18:14.

O, “quella tua bocca quando hai detto”.

Forse, “Ruma”. Vedi 2Re 23:36.

“Schiere”, M; Vg, “schiera”.

Significa “Dio di un patto”; LXXA, “Baal di un patto”.

“Città”, LXXSyVg; M, “asini adulti”.

Significa “villaggi di tende di Iair”.

“Madian”, LXX; M, “Maon”; Vg, “Canaan”.

‘Gli dèi’: ebr. haʼelohìm; gr. theoùs; lat. deos.

Lett. “Che [c’è] a me e a te?” Espressione idiomatica ebr.; domanda che rivela avversione o obiezione. Vedi App. 7B.

O, “andarono a oriente del paese di Moab”.

“Vorresti ereditarli”, LXX; Vg, “vorresti prendere possesso del loro paese”.

“Erediterai”, LXX; Vg, “spetta di diritto [a te]”.

“Tuo dio”: ebr. ʼelohèikha; gr. theòs; lat. deus; anche per LXXVg ʼelohèikha (da ʼelohìm) è un pl. di eccellenza, reso quindi al sing.

“Noi erediteremo”, LXX; Vg, “cadrà in nostro possesso”.

Lett. “con tamburelli e danze”.

“Ora essa era assolutamente l’unica figlia”: lett. “E solo lei, lei sola”. Ebr. weràq hiʼ yechidhàh; LXX(gr. monogenès)Vg(lat. unigenita), “unigenita”. Cfr. Ge 22:2. Vedi nt. a Lu 8:42.

“Piangere”, LXX; con una correzione del M, “andavano a rispondere a (a conversare con)”. Vedi 5:11 dove ricorre lo stesso verbo ebr., tanàh, ‘raccontare’.

Lett. “un uomo di contesa specialmente”.

O, “la mia vita”. Ebr. nafshì; gr. psychèn; lat. animam.

“Suvvia, di’ Scibbolet”: ebr. ʼemor-nàʼ shibbòleth. “Scibbolet” significa “spiga”; o, “ruscello”. Vedi Ge 41:5.

“Ed egli diceva: ‘Sibbolet’”: ebr. waiyòʼmer sibbòleth. “Sibbolet” è la pronuncia efraimita di “Scibbolet”.

“Era incapace”, in armonia con 12 mss. ebr. che leggono letteralmente: “non capiva come”; M, “non perseverava”.

“Nella sua città in Galaad”, LXXB; M, “in [una delle] città di Galaad”; Sy, “in una città di Galaad”.

“Da fuori”, cioè da altre famiglie o clan.

“Sul monte Lanac”, LXXA.

“Sarai incinta”, LXXA; Vg, “concepirai”; MLXXB, “sei incinta”.

O, “il bambino; il ragazzo”. Ebr. hannàʽar.

Vedi nt. al v. 5, “piccolo”.

Uno dei 134 cambiamenti degli scribi da YHWH in ʼAdhonài (qui scritto ʼAdhohnài). Vedi App. 1B.

Vedi nt. al v. 5, “piccolo”.

O, “e andò dietro a”. Ebr. waiyèlekh . . . ʼacharèh. Quest’ultima parola ebr. è una preposizione. Vedi nt. a Ge 16:13, “colui”; Ge 24:5, 8, 39; Eso 15:20, dove compaiono forme di ʼachàr.

Vedi nt. al v. 5, “piccolo”.

Significa “campo di Dan”.

“Giunse”, LXX; MVg, “giunsero”.

‘Il leone’: ebr. haʼaryèh, il leone africano.

Lett. “camminando e mangiando”. In ebr. questi verbi sono all’infinito assoluto, indefiniti in quanto al tempo.

Lett. “camminò fino”.

“Quarto”, LXXSy; MVg, “settimo”.

“Prima ancora che entrasse nella stanza interna”, secondo un emendamento; Sy, “prima che andasse al banchetto”; MLXXAVg, “prima ancora che tramontasse il sole”; LXXB, “prima che sorgesse il sole”. Cfr. 15:1.

Forse, “sciacalli”.

‘Mascella di’: ebr. lechì.

“Un mucchio, due mucchi!” Modificando la puntazione vocalica: “li ho ammucchiati per bene”; LXX, “li ho completamente spazzati via”.

Significa “l’altura della mascella”.

“Dio”, MLXX; Sy, “Geova Dio”; T, “Geova”; Vg, “il Signore [Geova]”.

Lett. “nella Lehi”. Ebr. balLèchi. “Lehi” significa “mascella”.

“E Dio aprì la cavità (il pozzo) che era nella mascella e ne uscì acqua”, LXXB; Sy, “E Geova Dio aprì la mascella della guancia dell’asino e ne uscì acqua”; Vg, “Così Geova [lat. Dominus] aprì un dente molare nella mascella dell’asino e ne uscirono acque”.

Significa “fonte dell’uomo che invoca”.

“E fu riferito”, LXX; il M omette.

I LXX aggiungono: “e li mise lì”.

“E accadde che mentre egli dormiva Dalila prese le sette trecce della testa di lui e le intessé con l’ordito e le fissò al piolo del muro”, LXXB.

“Il nostro dio”: ebr. ʼelohèhnu, pl. di eccellenza, riferito a Dagon e col verbo al sing.; LXXA(gr.), theòs; lat. deus. Vedi 1Sa 5:7; 2Re 19:37.

“Sovrano Signore Geova”: ebr. ʼAdhonài Yehowìh; LXXB(gr.), Adonaiè Kỳrie; lat. Domine Deus. Vedi App. 1E.

“E mi vendicherò sugli stranieri (filistei) con una vendetta per i miei due occhi”, LXX; Vg, “perché io mi vendichi dei miei nemici e riceva una vendetta per la perdita di due occhi”.

Significa “chi è simile a Geova?” Ebr. Mikhàyehu.

“E ora te lo ridarò”: alcuni propongono di spostare questa frase al v. 2, dopo le parole “L’ho preso io”.

“Mica”: ebr. Mikhàh.

“Dèi”: ebr. ʼelohìm; gr. theoù, “dio”. Vedi 18:24.

Cfr. nt. a Ge 31:19.

O, “e insediava uno dei suoi figli”.

Forse, “della famiglia di Mosè”. Cfr. 18:30.

O, “e che era un levita”, MLXXVg; Sy, “e il suo nome era Levi”.

O, “oppressivo spodestatore”. Lett. “spodestatore (occupante) di oppressione”. Vedi VT, vol. II, 1952, pp. 67-69.

“Con la Siria”, LXXASymSyEsapla.

Lett. “vasto da entrambi i lati”, cioè spazioso.

“Dio”, MLXXSy; T, “Geova”; Vg, “il Signore [Geova]”.

Significa “campo di Dan”.

Lett. “dietro”, per chi guarda a oriente.

Lett. “salirono, vi entrarono, presero”.

O, “e l’immagine di metallo fuso e il sacerdote, mentre i seicento uomini cinti delle armi da guerra stavano all’ingresso della porta”.

“La tua propria anima (vita)”: ebr. nafshekhà; LXXA(gr.), psychèn sou; sir. nafshakh.

Lett. “Iehonathan”, che significa “Geova ha dato”.

“Mosè”, LXXAVg; MLXXBSy, “Manasse”. Per riguardo verso Mosè gli scribi inserirono la lettera ebr. nun, “n”, scrivendola più in alto rispetto alle altre, nel nome originale che appariva nel M, facendo in modo che leggesse “Manasse”.

“Il paese”: ebr. haʼàrets. Alcuni sostengono che si debba leggere “arca” (ארון, ʼaròhn) invece di “paese” (ארץ, ʼàrets), facendo riferimento a 1Sa 4:3–7:2.

“E . . . commetteva fornicazione”: ebr. wattiznèh.

“La sua concubina si adirò con lui”, LXXA.

Lett. “per parlare al cuore di lei”.

O, “giovane; ragazzo”.

“Egli passava”, LXXmss.It; MSy, “essi passavano”.

“E la sua concubina e il suo servitore”, per concordare con i vv. 9 e 11; M, “e la sua concubina era con lui”.

“Suo padrone”: ebr. ʼadhonàv, pl. di eccellenza; gr. kỳrion; lat. dominum. Vedi nt. a Ge 39:2.

“Entravano . . . sedevano”, LXXSyVg; M, “entrava . . . sedeva”.

“Alla mia propria casa”, LXX (cfr. il v. 29); MSy, “alla casa di Geova”; Vg, “alla casa di Dio”. Ma secondo KB, p. 369, è possibile che in questo caso si sia letto “Geova” al posto del suffisso di prima persona sing. reso “mia”.

“Col tuo servo”, TSy; M, “coi tuoi servi”.

Lett. “Pace a te”. Ebr. shalòhm lakh.

Lett. “uomini dei figli di belial (inutilità)”.

“Il cuore”, T; M, “per voi stessi”.

“Da Dan fino a Beer-Seba”: ebr. lemidDàn weʽadh-Beʼèr Shèvaʽ; la prima volta che ricorre questa espressione.

Lett. “le torri d’angolo”, simbolo di uomini importanti, di capi.

“Congregazione”: gr. ekklesìai; lat. ecclesiam.

“Saliamo”, LXX; il M omette.

“Ghibea”: lett. “Gheba”. Entrambi i nomi significano “colle”.

“Hanno”, LXXASy; M, “ha”.

“Gli uomini della tribù”: lett. “le tribù”, M; LXXVg, “la tribù”; Sy, “la casa”.

“I figli di Beniamino”, TLXXSy e molti mss. ebr. Il M ha prima di “Beniamino” punti vocalici qerè per “figli di”, ma senza le consonanti ebr.; è qerè ma non kethìb (da leggere, ma non è scritto).

“Ambidestri”, LXX. Vedi nt. a 3:15, “mancino”.

“Vennero alla casa di Dio”, Vg.

Lett. “ed essi”.

‘L’imboscata’: ebr. haʼorèv. La parola successiva, hèrev, è da omettere, trattandosi di un’evidente dittografia.

Lett. “un far salire il fumo”.

“Congregazione”: gr. ekklesìai.

Lett. “dodicimila uomini dei figli di valore”.

O, “mogli”.

“Noi”, MSy; LXXVg, “voi”.

“Noi . . . diremo”, MLXXSyVg. Forse, “voi . . . direte”.

Forse, “a darle loro, perché voi stessi”, con una lieve correzione del M. Cfr. 13:23, dove l’espressione ebr. “in un tempo in cui” è resa “come ora”.

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