“La tua parola è verità”
Chi è Giudeo?
“CHI è Giudeo?” è una domanda che nei recenti mesi si è resa preminente nella pubblica stampa. Da ciò che è stato pubblicato una cosa è certa, e questa è che né i Giudei in Israele né i Giudei sparsi all’estero sono d’accordo su chi è Giudeo.
Chi diede inizio a tutta l’accanita discussione fu un verdetto della Corte Suprema d’Israele. In una decisione di 5 a 4, in effetti sostenne che Giudeo era chiunque asserisse d’esser Giudeo, benché fosse ateo e non nato da madre giudea. Comunque, il giudaismo ortodosso sostiene che la religione e la nazionalità giudaiche sono inseparabili. A causa del frastuono che questo verdetto ha creato in Israele, fu fatto al Knesset, parlamento israeliano, la proposta che la definizione di giudaismo contenuta nell’Halakah, corpo della legge religiosa giudaica, sia la sola legale da ora in poi. L’Halakah definisce Giudeo chi è nato da madre giudea o è convertito al giudaismo. Questo divenne legge il 10 marzo 1970.
Comunque, “il Governo darà ai membri non giudei delle famiglie che vengono sotto la Legge del Ritorno i privilegi dell’immigrante giudeo, inclusi i benefici sociali ed economici nonché il diritto dell’automatica cittadinanza. Ma non essendo Giudeo secondo la proposta definizione, essi non potrebbero sposarsi o divorziare, cose che vengono sotto l’autorità religiosa”. Questo riferisce il Times di New York del 2 febbraio 1970, in un articolo intitolato “Aumenta in Israele la divisione sulla definizione di ‘Giudeo’”.
Perché molti in Israele si oppongono alla decisione governativa si comprende dall’esperienza di una donna che andò in Israele dall’Europa Orientale. Nata in una casa giudaica ma da madre non giudea, aveva sofferto per anni in un campo di concentramento nazista come Giudea. Ora in Israele le è negato il diritto di sposarsi e divorziare perché non ebbe una madre giudea né si convertì al giudaismo. Ella disse che intendeva lasciare Israele, poiché, dichiara: “Preferisco essere Giudea all’estero anziché Gentile in Israele!”
Come i Giudei d’Israele son divisi su questa questione, così lo sono i Giudei di altri paesi. Il più grande corpo rabbinico ortodosso d’America condannò l’atteggiamento della Corte Suprema israeliana. Secondo loro, “senza coesione religiosa, il vincolo di unificazione del popolo giudaico sarà irreparabilmente diluito”.
Ma i corpi del Giudaismo della Riforma Americanaa chiesero al governo d’Israele di resistere al clamore popolare per un cambiamento della decisione della Corte Suprema. Se si facesse della veduta ortodossa di chi è Giudeo la legge del paese, essi sostennero, “sarebbero esclusi decine di migliaia di leali Giudei americani, attivi nella vita giudaica, che sono stati convertiti da rabbini non ortodossi o le cui madri furono così convertite”. — Times di New York, 29 gennaio 1970.
Poiché né i Giudei in Israele né i Giudei fuori d’Israele possono mettersi d’accordo su chi è Giudeo, dove possiamo trovare una risposta soddisfacente? Nella Parola di Dio, la Bibbia, che contiene la primitiva storia dei Giudei. Essa ci narra prima di tutto che Abraamo fu Ebreo. (Gen. 14:13) Tutti i discendenti di suo figlio Isacco pure furon conosciuti come Ebrei. Quelli che sorsero dalla famiglia di Giacobbe o Israele, nipote di Abraamo, furono anche noti come Israeliti. Da dove viene il nome “Giudeo”? — Gen. 32:28; Eso. 9:7.
Il termine Giudeo viene dal nome di Giuda, quarto figlio di Giacobbe, e si applicò dapprima solo alla sua famiglia e ai sui discendenti. Il primo a usare il termine “Giudeo” fu lo scrittore di II Re (16:6; 18:26, 28; 25:25). Che i due termini, Ebreo e Giudeo, fossero considerati sinonimi sin dal settimo secolo a.E.V. si comprende da Geremia 34:9, dove leggiamo: “Per far andare libero ciascuno il suo servo e ciascuno la sua serva, Ebreo ed Ebrea, per non tenerli come servitori, cioè il Giudeo, che è suo fratello”.
Dopo l’esilio in Babilonia, il termine Giudeo fu applicato a quegli Ebrei che erano tornati di là. (Esd. 4:12) Ancora in seguito, il termine fu usato per distinguere gli Ebrei dai Gentili in tutte le parti dell’Impero Medo-Persiano. (Est. 3:6, 13) I Gentili che si convertirono al giudaismo furono pure chiamati Giudei, benché paia che in genere nelle Scritture Ebraiche il termine “residente forestiero” descriva tali convertiti. Nelle Scritture Greche Cristiane i convertiti alla religione giudaica sono distinti con il termine “proseliti”. — Est. 8:17; Num. 9:14; Atti 2:10.
Per giunta, nelle Scritture Greche Cristiane il termine Giudeo prende a volte un significato simbolico o spirituale. Ci sono Giudei, in senso spirituale? Sì, come anche l’apostolo Paolo dice in Romani 2:28, 29: “Poiché non è Giudeo colui che lo è di fuori, né è circoncisione quella che lo è di fuori nella carne. Ma è Giudeo colui che lo è di dentro, e la sua circoncisione è quella del cuore mediante lo spirito, e non mediante un codice scritto. La lode di una tale persona viene non dagli uomini, ma da Dio”. Qui si può dire che l’apostolo facesse un gioco con il significato del nome Giudeo, che significa “lode”. Paolo diceva qui che chi serve Geova Dio di cuore è un vero Giudeo. E con un gioco di parole egli mostra che tale persona riceve inoltre lode da Dio.
Questo argomento è sostenuto da quanto dice in Romani, al capitolo 4. Qui mostra che Abraamo è il padre di tutti quelli che esercitano fede come quella di Abraamo, e tali persone sono perciò Giudei spirituali. In modo simile, in Galati 3:29 afferma che tutti quelli che appartengono a Cristo, che son membri del suo corpo, unti dallo spirito santo di Dio, sono infatti seme di Abraamo e perciò anche Giudei, cioè Giudei spirituali.
Sostiene ulteriormente questo pensiero che i veri cristiani sono Giudei spirituali la profezia di Geremia 31:31, dove Geova Dio predisse che avrebbe fatto un nuovo patto con le case d’Israele e di Giuda. Gesù mostrò che questo nuovo patto fu stipulato con i suoi seguaci. (Matt. 26:27, 28) E l’apostolo Paolo mostra ripetute volte che il nuovo patto si applica ai cristiani. Gesù Cristo è “il mediatore di un nuovo patto”, e i suoi seguaci sono “ministri di un nuovo patto”. — Ebr. 12:24; 2 Cor. 3:6.
Or dunque, chi è realmente Giudeo secondo il significato delle precedenti scritture e in particolar modo secondo le parole dell’apostolo Paolo? C’è qualche differenza? C’è di sicuro, poiché la parola di Dio condanna quelli “che dicono d’esser Giudei, e non lo sono ma mentono”. (Riv. 3:9) Come possiamo dire chi è Giudeo? Notando il significato del termine Giudeo. E qual è questo significato? “Lode”. Si può dunque fiduciosamente affermare che i veri Giudei, secondo il significato delle Scritture Greche Cristiane, sono quelli che lodano Geova Dio e anche ricevono lode da lui. Tali lodatori sono pure testimoni del suo nome e del suo regno.
[Nota in calce]
a I Giudei negli Stati Uniti son divisi in tre gruppi principali: Gli Ortodossi (e gli Ultraortodossi, come gli Hasidim), i Giudei della Riforma, che non accettano l’ispirazione della Bibbia, e i Conservatori, che sono a metà fra i due estremi.