Come fanno i cammelli a sopportare il caldo
◆ Il professore di fisiologia Knut Schmidt-Nielsen fece uno studio sui cammelli del deserto del Sahara. Le sue scoperte rivelano come il cammello, meravigliosamente progettato dal suo Creatore, riesce a sopportare l’estremo caldo del suo ambiente:
“Nell’ardente calore del deserto un oggetto inanimato come una roccia può raggiungere la temperatura di oltre 65 gradi C. In tale ambiente il cammello, come l’uomo, mantiene una tollerabile temperatura del corpo mediante la traspirazione. Ma mentre la temperatura dell’uomo rimane praticamente costante man mano che la giornata diventa più calda, la temperatura del cammello aumenta lentamente fino a 40 gradi circa. Mentre la temperatura del cammello sale, l’animale suda pochissimo; solo quando la sua temperatura arriva a 40 gradi esso suda abbondantemente. L’elevata temperatura del cammello riduce pure il suo assorbimento di calore, ciò che naturalmente dipende dalla differenza tra la temperatura del suo corpo e quella dell’ambiente.
“Il cammello riduce ancora di più la pressione del calore sul suo corpo facendo scendere la sua temperatura al di sotto del normale nella fredda notte del deserto. All’alba la sua temperatura è forse scesa fino a 34 gradi. Così passerà gran parte della giornata prima che il corpo dell’animale si riscaldi fino a 40 gradi e cominci a sudare. Come risultato della sua variabile temperatura corporale il cammello suda pochissimo eccetto nelle ore più calde del giorno, mentre nello stesso ambiente l’uomo suda quasi dall’alba al tramonto. . . .
“Il cammello riduce ancora di più la pressione del calore mediante i peli che gli fanno da isolante. Anche d’estate, quando il cammello perde buona parte della lana, ne conserva uno strato di parecchi centimetri sul dorso dove batte il sole. Quando tosammo la lana di un nostro cammello, scoprimmo che l’animale tosato produceva il 60 per cento più sudore di uno non tosato. . . .
“La gobba del cammello pure aiuta indirettamente a diminuire la pressione del calore sull’animale. Quasi tutti i mammiferi possiedono una riserva alimentare sotto forma di grasso, ma nella maggioranza di essi il grasso è equamente distribuito sul corpo proprio sotto la pelle. Avendo il grasso concentrato in un solo punto il cammello è privo di isolante fra corpo e pelle, dove avviene il raffreddamento per evaporazione. L’assenza di isolante facilita il flusso di calore verso l’esterno, così come la lana isolante rallenta il flusso del calore verso l’interno”.