Un simbolo cristiano?
L’uso della croce come simbolo del cristianesimo è largamente diffuso nella cristianità. Si crede che la croce sia stata lo strumento di tortura su cui morì Gesù Cristo. Ma avete mai investigato per conoscere l’origine di questo simbolo? Ecco alcune notizie pubblicate dalla “Grande Enciclopedia” edita dall’Istituto Geografico De Agostini, Vol. VII, pag. 70:
“Strumento del supplizio di Cristo il cui nome deriva probabilmente dal sanscrito krugga (bastone pastorale), ma chiamato dai Greci staurós (palo) e dagli Ebrei ‘es (albero). Questi nomi indicano perciò che in origine la c[roce] come strumento di supplizio era un albero o un palo cui i condannati venivano confitti con chiodi o impalati. In seguito venne aggiunto un palo trasversale e dalla combinazione dei due elementi ebbero origine le classiche forme di c[roce]”.
“Nell’iconografia cristiana essa è divenuta il simbolo di fede più evidente e significativo, ma il segno era già largamente noto nel mondo pre-cristiano. Il processo per cui la c[roce] giunse a tanta universalità, soppiantando tutti gli altri simboli cristiani, si compì relativamente tardi (sec. IV). . . . Oltre ai valori propriamente ‘religiosi’, nell’ambito del cristianesimo la c[roce] ha, nelle credenze folcloristiche, un valore di forte agente apotropaico: come oggetto viene spesso collocata nei campi per favorire il buon esito del raccolto; come ‘segno di c[roce]’ è considerato potente contro le forze demoniache. Come simbolo la c[roce] è comunque assai più antica del cristianesimo: risale alla preistoria (Neolitico) la c[roce], da sola oppure entro un cerchio, come simbolo solare; a volte è a raggi diritti, altre volte con i raggi uncinati (svastica). In quest’ultima forma è simbolo importante nel giainismo”.