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  • g82 8/10 pp. 12-14
  • L’importanza di riconoscere i propri bisogni spirituali

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  • L’importanza di riconoscere i propri bisogni spirituali
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Svegliatevi! 1982
g82 8/10 pp. 12-14

L’importanza di riconoscere i propri bisogni spirituali

ANCHE se l’italiano Biagio e il cambogiano Khem sono diversi sotto molti aspetti, hanno in comune qualcosa di molto importante. Entrambi compresero che la loro vita era in un certo qual senso vuota, non realizzata. I loro bisogni materiali erano soddisfatti, ma quelli spirituali no. Volevano la risposta a domande come ‘Perché esiste il male?’ e ‘Qual è lo scopo della mia vita?’

Gesù diede inizio al suo più famoso sermone dicendo: “Felici quelli che si rendono conto del loro bisogno spirituale, poiché a loro appartiene il regno dei cieli”. (Matteo 5:3) L’esperienza di Khem e quella di Biagio lo illustrano. Quando udirono dai testimoni di Geova la buona notizia del regno di Dio, l’accettarono con gioia, perché, in qualche angolo del loro cuore, sapevano che essa appagava il loro bisogno spirituale. Poiché l’apprezzano, fanno ora conoscere questa “buona notizia” ad altri. Dopo tutto, cosa potrebbe essere più soddisfacente che aiutare altri ad appagare il loro bisogno spirituale e ottenere la speranza della vita eterna? L’aver compreso l’importanza della “buona notizia” diede a Biagio e a Khem uno scopo nella vita.

Purtroppo a volte capita che giovani figli di genitori cristiani conoscano la “buona notizia” ma non l’apprezzino. “Viene il momento in cui un giovane deve far sua ‘la verità’”, ha detto un Testimone adolescente. “Egli deve chiedersi: Ci credo veramente?” Alcuni giovani permettono che l’importanza data dal mondo alla ricerca della ricchezza e dei piaceri impedisca loro di vedere i propri bisogni spirituali. Ma li condurrà questo alla felicità? “Il mondo fa paura”, ha proseguito il giovane Testimone. “I giovani sono turbati. Non sanno cosa succederà, e loro stessi non sanno quello che vogliono. Ma io so che Geova lascerà arrivare le cose solo fino ad un certo punto. Ho una sicurezza che altri non hanno”. Non è molto meglio provare questo senso di sicurezza e avere una meta ben precisa anziché semplicemente ‘spassarsela’? Certo Biagio la pensava così, come anche altri che hanno conosciuto la verità in merito al regno di Dio.

C’è un altro vantaggio a prendere sul serio la verità. “Ho veri amici”, dice questo giovane Testimone. “I ragazzi a scuola non ne hanno e mi dispiace per loro. Anche alle loro feste non provano piacere a conversare e stare insieme a meno che non si droghino o non si ubriachino”. Biagio aveva avuto qualche esperienza del genere prima di diventare un testimone di Geova. Parlando di sé e di altri come lui egli rammenta: “Credo che fossimo felici solo le sere in cui potevamo andare in qualche club o discoteca. In quei luoghi la musica e le luci creavano un’atmosfera irreale che teneva fuori la noia e la solitudine, ma solo per un po’”.

Nella sua profezia sui tempi in cui viviamo, Gesù avvertì di non trascurare i bisogni spirituali, dicendo: “Prestate attenzione a voi stessi onde i vostri cuori non siano aggravati dalla crapula nel mangiare e nel bere e dalle ansietà della vita, e quel giorno non venga all’improvviso su di voi come un laccio. Poiché esso verrà su tutti quelli che abitano sulla faccia di tutta la terra. Siate svegli, dunque, supplicando in ogni tempo affinché riusciate a scampare da tutte queste cose destinate ad accadere e stare in piedi dinanzi al Figlio dell’uomo”. — Luca 21:34-36.

I cristiani, giovani e meno giovani, devono prendere a cuore queste parole. Devono chiedersi: Mi rendo veramente conto del mio bisogno spirituale? O mi sono lasciato distrarre, ‘aggravare’, dai piaceri o dai problemi di questo sistema di cose? Il regno di Dio è una realtà per me? Sono veramente una persona spirituale? O sono indifferente e cerco di ‘servire due padroni’? Sarebbe una terribile, inutile tragedia perire per non avere riconosciuto il proprio bisogno spirituale!

Seguite il consiglio di Gesù di mantenervi spiritualmente desti, “supplicando in ogni tempo”? Senza dubbio Geova udì la sincera preghiera di Khem nella foresta cambogiana e dispose di appagare il suo bisogno spirituale. Dio farà altrettanto per voi, ma dovete continuare a chiedere!

Come fa notare la Bibbia, “la carne è contro lo spirito nel suo desiderio, e lo spirito contro la carne”. (Galati 5:17) Quindi più soddisfate i desideri della carne, più difficile vi sarà riconoscere il vostro bisogno spirituale. I vostri svaghi — le riviste che leggete, gli spettacoli televisivi e i film che vedete —vi rendono difficile riconoscere i vostri bisogni spirituali? Perché non vi prefiggete di riservare del tempo ogni giorno per leggere almeno una piccola parte della Parola di Dio e meditare su di essa? Anziché vedere qualche programma televisivo, perché non leggete qualche sana pubblicazione cristiana? Il libro che ha aiutato Biagio, La Verità che conduce alla Vita Eterna, sarebbe un’ottima pubblicazione da studiare.

Il cristiano ha veramente qualche scusa per trascurare le cose spirituali in questi tempi critici? Se un giovane come Biagio, alla deriva nel mondo, ha saputo comprendere il suo bisogno spirituale, quello di avere uno scopo nella vita, che dire del giovane cristiano che non riconosce quel bisogno? Non è la sua situazione un po’ come quella descritta da Gesù in Luca capitolo 12? Gesù narrò una parabola dove parlava del suo ritorno nei nostri giorni e disse: “Quindi quello schiavo che ha capito la volontà del suo signore ma non si è preparato o non ha fatto conforme alla sua volontà sarà battuto di molti colpi. . . . In realtà, a chiunque è stato dato molto, sarà richiesto molto”. (Luca 12:47, 48) Se avete acquistato conoscenza della profezia biblica e del significato del regno di Dio, non dovreste prendere a cuore le suddette parole?

Gesù non disse ai cristiani di ‘alzare la testa’ perché questo decadente sistema di cose sarebbe stato salvato. È stolto sperarlo. Piuttosto promise che i suoi seguaci sarebbero stati liberati. La Bibbia indica chiaramente che il mondo come lo conosciamo sarà distrutto in una “grande tribolazione come non v’è stata dal principio del mondo fino ad ora, no, né vi sarà più”. — Matteo 24:21.

Che ne pensate del mondo d’oggi? Vedete come il mondo è del tutto irriformabile e meritevole di distruzione? In tal caso, perché non fate i passi per ottenere la “liberazione”? Potete essere come le persone raffigurate nella visione del profeta Ezechiele, che vivevano nell’antica Gerusalemme, figura della moderna cristianità, le quali ricevettero il segno della salvezza. Quelle persone ‘sospiravano e gemevano per tutte le cose detestabili che si facevano’ in quella città infedele. (Ezechiele 9:4) Anche oggi Geova cerca coloro che gemono per la malvagità che vedono nelle società “cristiane” e non cristiane che li circondano. Devono rendersi conto che il loro bisogno spirituale può essere completamente appagato solo in un mondo governato da Dio, dove ‘la Sua volontà sarà fatta in terra come in cielo’. (Matteo 6:10) Vorreste vivere in quel mondo? Biagio e Khem sperano di viverci, e vivono in armonia con la loro speranza fin d’ora. Potete farlo anche voi!

[Immagine a pagina 13]

Viene il momento in cui un giovane deve far sua la verità della Bibbia. Deve chiedersi: Ci credo veramente?

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