Lotterie: Hanno conquistato il mondo
“NON vi occorre altro che un dollaro e un sogno”. Il sogno era quello di vincere i 45 milioni di dollari del montepremi della lotteria di New York. Con un dollaro si poteva tentare la fortuna. I sognatori accorsero a milioni. Mentre facevano la fila per comprare i biglietti chiacchieravano di yacht, pellicce di visone e appartamenti, le cose che avrebbero comprato se avessero vinto la lotteria. A un certo punto, in tutto lo stato, comprarono biglietti al ritmo di 28.000 al minuto. Negli ultimi tre giorni prima dell’estrazione, comprarono 37.400.000 biglietti.
In Giappone gli affari vanno sempre a gonfie vele presso i 10.000 botteghini autorizzati dove la gente corre in massa a comprare i biglietti della lotteria (Takarakuji) di fine anno che ha un colossale montepremi. Davanti a un botteghino di Tokyo, che si diceva avesse venduto in anni precedenti cinque biglietti vincitori del primo premio, c’era già una fila di 300 persone al momento dell’apertura. Una giovane donna, convinta che chi dorme non piglia pesci, era lì dall’una di notte. L’ambito montepremi dell’anno scorso: la cifra record di 100 milioni di yen (846 milioni di lire).
In una capitale dell’Africa occidentale c’è un posto sempre affollato (detto Lotto College) dove la gente va a comprare biglietti e a fare congetture sui numeri che potrebbero uscire. Sono in vendita lunghe liste di numeri usciti in passato per chi spera di avere qualche indicazione sulle future combinazioni da giocare. Per chi crede nel soprannaturale, c’è chi predirà, a pagamento, quali numeri usciranno.
Episodi isolati? Tutt’altro. La febbre delle lotterie è a carattere epidemico. Infiamma tutti i continenti. Arde nei paesi ricchi come in quelli poveri. Colpisce giovani e vecchi di qualsiasi livello economico, sociale e culturale.
Sì, quello delle lotterie è un grosso giro e gli affari vanno a gonfie vele. Nel 1989, soltanto negli Stati Uniti le lotterie gestite dagli stati produssero un’entrata di 18 miliardi e mezzo di dollari. Appena 27 anni fa non rendevano assolutamente nulla. Ma ora, tra le varie forme di gioco d’azzardo, le lotterie sono al secondo posto negli Stati Uniti, e l’industria cresce del 17,5 per cento all’anno, con la stessa rapidità dell’industria dei computer.
Nel 1988, secondo le ultime cifre fornite dalla rivista Gaming and Wagering Business, furono venduti in tutto il mondo biglietti per un valore pari a 56 miliardi e 380 milioni di dollari, una somma enorme, che equivale a oltre dieci dollari per ogni uomo, donna e bambino sulla terra! E questo solo in un anno!
Sebbene nessuno possa negare che le lotterie prosperano, molti vi si oppongono fortemente. Nei prossimi due articoli parleremo della crescente popolarità delle lotterie e delle controversie che esse suscitano. Mentre considerate i fatti, potrete decidere se le lotterie sono qualcosa che fa per voi. È da furbi parteciparvi? È facile vincere? Oltre al denaro potreste perdere qualcos’altro?