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Ausiliario per capire la Bibbia
ad pp. 76-77

Antonia, fortezza

Roccaforte di Gerusalemme che serviva sia come residenza ufficiale dei procuratori romani sia come caserma militare. Secondo Giuseppe Flavio comprendeva appartamenti, bagni, alloggi per le truppe e cortili.

La fortezza Antonia era situata all’estremità NO del cortile del tempio ed evidentemente occupava l’area su cui Neemia molto tempo prima aveva costruito il Castello, o fortezza, menzionato in Neemia 2:8. Erode il Grande effettuò estesi e costosi lavori di restauro e ne accrebbe le fortificazioni. Nota anticamente come Baris, Erode la chiamò Antonia in onore di Marco Antonio. Come aveva fatto prima di lui il sommo sacerdote e governante ebreo Giovanni Ircano, Erode vi faceva tenere i paramenti sacerdotali, evidentemente per esercitare un certo controllo sul sommo sacerdote.

La fortezza era costruita su uno sperone di roccia alto circa 22 m. Aveva mura di pietra alte quasi 18 m e quattro torri d’angolo, tre delle quali alte circa 22 m e l’altra, nell’angolo SE sovrastante l’intera area del tempio, alta oltre 30 m. Prima dell’epoca di Erode la fortezza serviva principalmente contro le incursioni dal N, ma in seguito servì soprattutto per tener d’occhio gli ebrei e sorvegliare le attività nell’area del tempio, a cui si accedeva direttamente dalla fortezza.

La pianta quadrata della fortezza fa presumere l’esistenza di un cortile centrale, e alcuni ritengono che in tale cortile, all’interno di questa fortezza, Gesù sia comparso per il giudizio davanti a Pilato. (Giov. 19:13) Si suggerisce che un lastricato scoperto qui sia perciò quello chiamato “Gabbatha”. Altri però ritengono che Gesù sia stato giudicato da Pilato davanti al palazzo di Erode.

Un riferimento più sicuro alla fortezza Antonia è quello di Atti 21:30-40 e 22:24. Sembra che Paolo abbia pronunciato la sua difesa e testimonianza a una turba religiosa dai gradini della fortezza e poi sia stato portato nel quartiere dei soldati per essere interrogato. Probabilmente Paolo fu riportato in questo luogo dopo la burrascosa sessione del Sinedrio e qui il nipote venne ad avvertirlo della congiura ordita per metterlo a morte. – Atti 23:10, 16.

La fortezza Antonia fu completamente distrutta insieme al tempio e alla città dal generale romano Tito nel 70 E.V.

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