Attività dei testimoni di Geova in Svizzera
(Rapporto dell’Yearbook del 1954)
Proclamatori che predicarono 1942 1947 1952 1953
1.353 1.645 3.011 3.309
LA WATCH TOWER BIBLE AND TRACT Society ha un ufficio e un impianto tipografico a Berna, nella Svizzera, dove è stato fatto molto lavoro per provvedere letteratura a un certo numero di luoghi dell’Europa. I fratelli svizzeri hanno accolto lietamente il lavoro del territorio non assegnato nel loro paese, risposero meravigliosamente all’invito della Società di venire all’Assemblea della Società del Nuovo Mondo a New York e stanno combattendo una vera lotta per la libertà onde questa buona notizia del Regno raggiunga tutte le parti della Svizzera. Il servitore di filiale ci fa un interessante resoconto di ciò che, è accaduto durante l’anno scorso.
Per quanto alcune parti della Svizzera cattolica siano “nere”, i testimoni di Geova non lavorano invano fra il popolo cattolico. “Io resterò cattolica,” dichiarò una donna a una pioniera che le aveva lasciato il libro “Sia Dio riconosciuto verace” ed ora la rivisitava. “Faccia quello che la sua coscienza le dice di fare,” rispose la pioniera, e così fu preparato il terreno per iniziare uno studio biblico. Durante il corso di questo studio furono appagate molte domande e la signora, frequentò in breve tempo le adunanze della congregazione; ma ugualmente, frequentò la sua chiesa. Nondimeno, ella cominciava ora a paragonare i sermoni e le cerimonie con ciò che aveva imparato dalla Bibbia, e un giorno chiese: “Crede lei che io debba andare alla messa?” “Faccia sempre quello che la sua coscienza le dice di fare dopo che ha acquistato conoscenza del soggetto dalle Sacre Scritture,” rispose la sorella pioniera. Quindi venne il loro studio sul soggetto del riscatto. Alla fine di questo capitolo ella fu così ricolma del suo contenuto, specialmente dell’evidenza che la messa rappresenta una ripetizione del sacrificio di Gesù, mentre la riconciliazione fu compiuta una volta per sempre dall’offerta personale di Cristo, che esclamò: “Sa perché voglio imparare tutte queste cose?” Perché? “Per poterle insegnare ad altri”. Tre settimane dopo ammise che non aveva più frequentato la messa sin da allora e non ci sarebbe più potuta tornare. L’assemblea di circoscrizione si avvicinava; ed ora, quella che aveva definitivamente dichiarato di ‘restare cattolica’ simbolizzò a Geova la sua dedicazione! Di sua propria volontà ella non è più una cattolica, ma una proclamatrice del nuovo mondo.
“La Torre di Guardia, la sola, rivista che annuncia l’istituito regno di Geova!” disse un testimone di Geova nella sua opera di predicazione in un movimentato centro di B---. Un uomo andò direttamente da lui: “Io devo avere La Torre di Guardia; sono interessatissimo nel regno di Geova. Da poco tempo ho preso il libro ‘Sia Dio riconosciuto verace’ a O---”. Si cominciò un’animata discussione. “Che cosa? lei era un frate?” esclamò con sorpresa il testimone. “Sì, ne può esser certo,” rispose l’uomo. “E poiché ho amato la verità dalla mia fanciullezza e ne sono andato in cerca, riconobbi subito che la religione cattolica non poteva essere quella giusta”. Si dispose di fare una visita ulteriore alla quale furono soddisfatte molte domande bibliche e Il testimone seppe che questo ex frate, deluso dalla sua religione, aveva lasciato il monastero ed era andato da una setta all’altra. La sua conoscenza del popolo di Geova allargò immediatamente il suo orizzonte spirituale; afferrò in modo spontaneo la verità e presto frequentò lo studio de La Torre di Guardia, nel quale prese parte attiva rispondendo alle domande. Ora, dopo due mesi, la nostra assemblea di circoscrizione è in piena attività; l’ex frate prende parte con gioia al servizio di campo, entusiasta dell’opera teocratica e di tutte le caratteristiche dell’assemblea di circoscrizione. E mentre scriviamo questo rapporto riceviamo la sua richiesta di alloggio per l’assemblea nazionale con l’espressione: “Vi prego di scrivere il mio nome per l’immersione”!
Il notevole avvenimento di quest’anno di servizio è certamente l’Assemblea della Società del Nuovo Mondo dei Testimoni di Geova che si è tenuta nello Yankee Stadium della città di New York, dal 19 al 26 luglio. Quale stupendo avvenimento per i 100 delegati della piccola Svizzera! Di questo numero 30 erano della sola famiglia Bethel, molti di cui erano stati invitati a partecipare all’assemblea da te, fratello Knorr, a motivo dei loro 20 anni e più di servizio nella Bethel di Berna e grazie alla meravigliosa generosità dei nostri fratelli americani. Grande fu il loro apprezzamento di questo privilegio e in ispecial modo del favore di poter stare con la famiglia Bethel di Brooklyn.
Nello scorso anno di servizio furono comunicati al nostro ufficio 32 casi di proclamatori che furono ostacolati dalla polizia nel loro ministero. Sei di questi casi furono felicemente definiti per corrispondenza o con colloqui personali. Dodici casi furono portati nelle corti, sette dei quali furono risolti a nostro favore, tre contro di noi e in due casi la decisione non è stata ancora fatta. Come negli anni precedenti la maggioranza delle difficoltà sono state causate dalla errata applicazione della legge sulla vendita ambulante.
Senza dubbio il più importante evento dell’anno scorso nel campo legale è stata la vittoria che Geova ci ha data nella nostra lotta quinquennale del cantone di Vaud, che fu descritta particolareggiatamente dalla rivista Awake! dell’8 settembre 1953.
Una situazione simile sorse nel cantone cattolico di Solothurn quando la corte d’appello di questo stato revocò due decisioni favorevoli delle corti inferiori che avevano assolto i nostri proclamatori dall’accusa di vendita ambulante senza licenza. La stessa corte d’appello cambiò tuttavia idea il 18 settembre 1952, quando dovette considerare per la terza volta questa questione della vendita ambulante.
L’autorità di polizia di questo cantone, che è stata ostile verso i testimoni di Geova per molti anni, non ebbe piacere di questo cambiamento di situazione. Nel gennaio del 1953, quattro proclamatori furono denunciati dalla polizia mentre predicavano nel paese di Snottwil, dove avevano precedentemente lavorato per anni e non avevano mai trovato prima nessuna difficoltà. Un funzionario della questura ne rivelò il motivo allorché disse: “È vero che avete vinto in quanto alla legge sulla vendita ambulante, quindi dobbiamo provare ora con la legge sulla questua”. Ed essi provarono. L’11 maggio 1953, la causa fu fatta nella corte distrettuale, dove, malgrado l’evidenza che confutava l’accusa di questua, la corte ingiunse a tutti e quattro i proclamatori un’ammenda con l’accusa di aver violato la legge sulla questua. Era più che comprensibile che la corte voleva una sentenza avversa. Noi ci appellammo.
Il 2 settembre 1953 la causa fu dibattuta nella corte d’appello. Il nostro avvocato, un membro del Parlamento Federale, fece efficacemente rilevare ai tre giudici dove il giudizio in questione era sbagliato e arbitrario. Egli mostrò che esso classificava sotto la medesima categoria un’attività il cui scopo era unicamente la diffusione di credenze religiose, con attività il cui scopo era unicamente la questua di denaro. Concludendo la sua arringa egli invitò la corte d’appello a contribuire per sostenere le preziose libertà combattendo contro la tendenza di ostacolare attività religiose con la dissimulazione di una legge sulla questua che esiste da 150 anni.
Quindi venne la sorpresa. Il pubblico ministero, invece di difendere la polizia, chiese di annullare il giudizio, ed assolvere i proclamatori, sostenendo gli argomenti del nostro legale! Di conseguenza il presidente della corte d’appello pronunciò il giudizio col quale la decisione della corte inferiore veniva annullata, gli accusati erano assolti da ogni colpa e pena, le spese dovevano essere addebitate allo Stato e agli accusati si dovevano pagare i danni. Un’altra vittoria era stata riportata nella corte d’appello di Solothurn, per immeritata benignità di Geova, nell’interesse della libertà di adorazione. L’accetteranno le autorità di polizia, o ricercheranno qualche altra, forse più vecchia ordinanza? Ce lo dirà il futuro.