Parte 3: Che cosa dicono le Scritture di una “vita dopo la morte”?
Nelle due parti già pubblicate di questa esposizione in tre parti, i lettori hanno visto come nel nostro tempo il clero della Cristianità e anche alcuni dei suoi eminenti e valorosi condottieri civili e militari sono ricorsi all’occultismo proprio come certi capi umani avevano fatto regolarmente nei tempi antichi per ottenere informazioni anticipate, guida e conforto. Sebbene i principali scienziati moderni abbiano investigato accuratamente, con l’aiuto di strumenti speciali, ammettono di essere ancora perplessi e incapaci di penetrare i fenomeni occulti o spiritici. Lo spiritismo, religione moderna che si diffonde rapidamente, continua a sostenere che le invisibili persone spirituali, che oggi parlano o in qualche modo comunicano con gli uomini che lo desiderano, siano veramente le ‘anime immortali’ di uomini, donne a fanciulli una volta vissuti sulla terra e poi morti. Smentendo categoricamente questa pretesa degli spiritisti, la Bibbia insegna armoniosamente e consistentemente che l’anima umana muore. Che l’anima umana sia distruttibile è ripetutamente dichiarato nel racconto biblico dei vigorosi sermoni di Gesù Cristo, di Pietro e di Paolo, come anche negli scritti di Mosè ad altri antichi testimoni di GEOVA, l’Iddio vivente e Padre di Gesù. Inoltre, il dettagliato racconto biblico della condotta di creature umane e angeliche, divenute impure e ribelli (vissute migliaia di anni fa sulla terra), ora diffonde una vastissima luce sulle attuali attività estremamente ingannevoli di alcune di queste stesse persone angeliche ancora viventi e invisibili che continuano effettivamente a parlare con uomini viventi e in qualche modo cercano d’indurvi a credere nella “vita dopo la morte”. In questo articolo conclusivo vengono trattati liberamente e pienamente i pericoli di tale depravante comunicazione con angeli ribelli, e il modo di difendersi contro le loro mortifere usurpazioni.
1. (a) Come e quando in origine questi santi e spirituali “figli di Dio” si fecero demoni malvagi? (b) Quando tali angeli deliberatamente scelsero di abbandonare il loro posto di servizio assegnato da Dio, e d’allora fino ad oggi quali scritte definizioni di punizione giudiziaria mediante Geova si sono applicate ad essi?
CONDUCENDO una vita così iniqua, non spirituale, materializzata in carne per un prolungato periodo di tempo, questi “figli di Dio”, ognuno con una o più mogli, che si erano corrotti abbandonando il reame per loro stabilito da Dio, certamente non conservarono la loro posizione originaria ma stabilirono la loro dimora con donne peccatrici fuori del paradiso di Eden. Seguendo questa egoistica, sensuale condotta antiteocratica, questi spirituali “figli di Dio” si fecero demoni e si schierarono dalla parte di Satana, meritando quindi anch’essi la condanna di Dio come la meritò Satana il Diavolo. Indubbiamente è a questi angeli indemoniati che il discepolo Giuda si riferisce nel seguente argomento della sua lettera: “Geova, sebbene avesse salvato un popolo dal paese d’Egitto, distrusse poi quelli che non mostrarono fede. E gli angeli che non serbarono il loro posto originario ma abbandonarono la loro adeguata dimora li ha riservati con legami eterni sotto fitte tenebre per il giudizio del gran giorno. Così, anche, Sodoma e Gomorra e le città circonvicine, dopo che esse avevano eccessivamente commesso fornicazione ed erano andate dietro la carne per uso non naturale nella stessa maniera dei precedenti, ci sono poste davanti come un esempio ammonitore subendo la punizione giudiziaria di fuoco eterno”. — Giuda 5-7, NM.
2. In quale rispetto la condotta di questi disubbidienti, spirituali “figli di Dio” è paragonabile alla linea di condotta scelta sulla terra dalla prima donna e dal marito di lei?
2 Il posto originario di questi “figli di Dio” era il cielo, nel reame spirituale, dove erano prima che fossero posti i fondamenti della terra per provvedere una dimora, non agli angeli celesti, ma per il genere umano e gli animali. La loro adeguata dimora era nell’alto reame invisibile dei cieli insieme agli altri spiriti angelici di Dio e con diretto accesso alla presenza di Dio, e non quaggiù sulla terra insieme a donne peccaminose prese come mogli e con le quali si unirono carnalmente rendendole madri di figli non naturali. Adamo seguì Eva nel peccato e nella ribellione contro Dio; questi “figli di Dio” seguirono le “figlie degli uomini” nel peccato e nella ribellione demonica contro Dio. Questi sono gli angeli menzionati da Giuda, poiché Giuda paragonò ad essi Sodoma e Gomorra, per il fatto che queste città avevano commesso eccessiva fornicazione perseguendo i desideri della carne per uso non naturale, cercando perfino di commettere sodomia con i due angeli che si erano materializzati come uomini per visitare Lot nella sua casa in Sodoma. (Gen. 19:1-11) Anche gli Israeliti commisero fornicazione in modo idolatra con donne pagane fuori della loro nazione santa. (Num. 25:1-9; 31:15, 16) Il peccato dei “figli di Dio” era simile.
3, 4. (a) Quale immediata e futura punizione per i disubbidienti, angelici “figli di Dio” è riportata nella Bibbia? (b) Con quale simbolico termine biblico tale immediata punizione per gli angeli corrotti si distingue dai termini biblici che stabiliscono i luoghi di punizione permanenti e temporanei per gli uomini peccatori?
3 Per la loro disubbidienza peccaminosa questi “figli di Dio” che abbandonarono il celeste servizio di Dio sono stati condannati alla morte insieme a Satana il Diavolo, come sua “progenie”. La lettera di Giuda lo rivela, per il fatto che egli parla di questi angeli caduti dopo aver menzionato quegli Israeliti che, una volta salvati dall’Egitto, furono poi distrutti per non aver mostrato fede in Geova e prima di parlare delle città di Sodoma e Gomorra che subirono la punizione giudiziaria di fuoco eterno per la loro lorda immoralità. (Gen. 19:12-29) Nella sua profezia sul “tempo della fine” di questo mondo, Gesù Cristo incluse questi angeli caduti nella classe dei capri anticristiani, dicendo: “Andatevene da me, voi che siete stati maledetti, nel fuoco eterno preparato per il Diavolo e per i suoi angeli”. (Matt. 25:41, NM) Però, la sentenza di eterna distruzione non fu eseguita su questi angeli disubbidienti col diluvio. Sulla loro progenie non naturale, i Nefilim, sì; essi furono distrutti nel diluvio, poiché erano semplicemente uomini e non furono ammessi nell’arca costruita da Noè per salvare la sua famiglia e i membri rappresentativi delle varie specie di animali. Le mogli dei “figli di Dio”, madri dei Nefilim, morirono annegate nel diluvio poiché anch’esse erano umane e i “figli di Dio” non potevano portarle via con loro quando si smaterializzarono per scampare al diluvio e ritornare al reame spirituale.
4 Quale punizione fu quindi imposta a questi disubbidienti “figli di Dio” in questo intervallo precedente la loro futura distruzione? Giuda dice che Dio “li ha riservati con legami eterni sotto fitte tenebre per il giudizio del gran giorno”. L’apostolo Pietro descrive pure la loro immediata punizione, dicendo: “Dio non si trattenne dal punire gli angeli che peccarono, ma, gettandoli nel Tartaro, li consegnò ad abissi di fitte tenebre perché fossero riservati al giudizio; e non si trattenne dal punire un mondo antico, ma preservò Noè, un predicatore di giustizia, con sette altri quando portò un diluvio su un mondo di empi; e riducendo le città di Sodoma e Gomorra in cenere egli le condannò, facendo per persone empie un modello di cose avvenire, e liberò il giusto Lot, che era grandemente afflitto dalla dissoluta condotta di persone che sfidavano la legge”. (2 Piet. 2:4-7, NM) Particolarmente dal Diluvio fino al giudizio del gran giorno di Geova quando egli stabilisce il suo regno mediante Gesù Cristo, gli “angeli che peccarono” sono stati puniti essendo costretti a dimorare nel Tartaro, impossibilitati a ritornare al loro alto “posto originario”. Tartaro (di solito erroneamente tradotto “inferno”) non è uguale a Geenna e Ades (anche tradotti erratamente “inferno”). Mentre la Geenna raffigura la disposizione di Dio per la distruzione eterna delle empie anime umane e l’Ades è la comune tomba del genere umano dalla quale ci sarà una risurrezione dai morti, il Tartaro è il luogo dove sono confinati gli “angeli che peccarono”.
5, 6. (a) Qual è la differenza fra il Tartaro biblico e il Tartaro mitologico? (b) Qual è la definizione biblica dell’abbassamento delle empie creature spirituali?
5 Il Tartaro biblico non è il Tartaro delle mitologie pagane, cioè, l’infima delle regioni inferiori, tanto più bassa dell’Ades quanto la terra è più bassa del cielo. Quivi gli dèi inferiori, Crono ed altri Titani spirituali, sarebbero stati imprigionati dal vittorioso dio Zeus o Giove. Era un posto di tenebre che abbracciava tutte le regioni inferiori così come i cieli abbracciavano tutto ciò che era più alto della terra. Paragonato al significato mitologico, il Tartaro raffigura una condizione di profondissimo abbassamento e fitte tenebre, non per anime umane, ma per spiriti maligni, ribelli contro Dio. In armonia con questo, la versione siriaca di 2 Pietro 2:4 adopera l’espressione “i posti più bassi” invece di Tartaro. Questi spiriti ribelli, compreso Satana il Diavolo, sono stati abbassati come se fossero stati gettati giù in un Tartaro letterale, essendo stati espulsi dal servizio di Dio e condannati alla distruzione, per essere schiacciati sulla testa come serpenti mediante la Progenie della donna di Dio, il glorificato Gesù Cristo.
6 Questo non significava che essi fossero stati subito cacciati dal cielo, allontanati dal contatto con i fedeli, santi angeli. Il libro di Giobbe, il quale visse più di settecento anni dopo il Diluvio, dimostra che Satana aveva accesso al cielo, per entrare nell’assemblea dei “figli di Dio” e per sfidare Geova a permettergli di mettere alla prova l’integrità di Giobbe. (Giob. 1:6 e 2:10) E Apocalisse 12:1-7 rivela che quando il regno di Geova mediante Gesù Cristo nacque nel cielo nel 1914 (d.C.), Satana e i suoi angeli erano stati tollerati lassù nei cieli fino ad allora. Inoltre, Satana e i suoi demoni costituiscono i simbolici cieli di questo mondo, i cieli che hanno dominato la società umana sulla terra e che devono essere distrutti come per fuoco nella battaglia di Armaghedon. (2 Piet. 3:10-12) Quindi, nella Bibbia, il Tartaro significa una condizione di abbassamento, priva di privilegi di servizio entro l’organizzazione universale di Dio e non una posizione o luogo.
7. Quale più largo intendimento della posizione e condizione attiva del Tartaro degli angeli ribelli dovremmo ora riconoscere e rendere noto?
7 In questo stato o condizione di abbassamento Satana e gli altri angeli che peccarono sono confinati sotto fitte tenebre o sono in abissi di fitte tenebre, qui costretti da legami eterni. Le fitte tenebre sono spirituali, piuttosto che letterali, privazione di luce di verità, rivelazione e favore divino. “La luce è seminata per il giusto”, non per gli spiriti indemoniati. (Sal. 97:11) Per questo motivo i messaggi degli spiriti per mezzo dei medium non offrono nessuna spiegazione della Bibbia e non danno nessuna luce sulle profezie bibliche. Quindi, essere in abissi di fitte tenebre non vuol dire che le loro attività riguardanti il genere umano siano limitate alle riunioni spiritiche nelle tenebre con medium spiritici. Essi possono operare mediante strumenti umani anche in pieno giorno.
8. Come possiamo ora comprendere correttamente le manifestazioni e comunicazioni che lo spiritismo spiega falsamente come attività delle anime umane dopo la morte?
8 Il fatto che sono “riservati con legami eterni” significa evidentemente anche che ad essi non è più permesso di materializzarsi nella carne come prima del Diluvio. Questo potere di materializzazione fu esercitato dai fedeli angeli di Dio, compreso Gesù Cristo, per migliaia di anni dopo il Diluvio, fino ai giorni dei fedeli apostoli di Cristo, conformemente alla volontà di Dio e per servire ai suoi santi propositi. Ma agli angeli peccatori non fu più permesso di far uso di questo potere, poiché ne avrebbero abusato. Le materializzazioni che gli spiritisti riportano essersi verificate nelle sedute spiritiche mediante medium non sono materializzazioni come quelle eseguite dai “figli di Dio” prima del Diluvio. Le materializzazioni di questi erano istantanee, in chiaro giorno, senza medium e in corpi indipendenti. Le materializzazioni spiritiche di oggi avvengono soltanto mediante l’uso del protoplasma o materia del corpo del medium ricavata da certa sostanza chiamata “ectoplasma” e poi presentata in forma di apparizioni umane. Alla fine dell’apparizione l’ectoplasma, invece di essere dissolto, increato e smaterializzato, ritorna al corpo del medium e il medium diventa di nuovo normale e conscio. Dato che gli spiriti disubbidienti non possono più materializzarsi, sono costretti ad operare mediante medium. Cercano anche di suggestionare le vittime umane o impadronirsi di loro, controllandole completamente. In questa condizione erano gli indemoniati trovati da Gesù e dai suoi apostoli nei loro giorni, e per liberare le vittime questi scacciarono molti demoni. (Matt. 4:24; 10:1, 8; 12:28; Luca 9:1; 10:17; Atti 16:16-18) Fecero questo per mezzo dello spirito di Dio per sostenere la verità e la sovranità universale di Geova Dio, e non mediante il potere del Diavolo come fanno i medium spiritici e gli esorcisti religiosi per promuovere le dottrine, le credenze e le pratiche dei falsi culti e sistemi religiosi. Mediante le attività dei medium alle sedute spiritiche, o mediante il tavolino girevole, i colpi battuti dagli spiriti o altre manifestazioni spiritiche, questi demoni pretendono di essere “anime dipartite” di umani morti e così sostengono la menzogna che i morti non siano morti ma siano anzi più vivi e abbiano più conoscenza che mai prima.
COME GESÙ PREDICÒ AGLI SPIRITI IN PRIGIONE
9-12. (a) Quali creature Pietro, l’apostolo di Gesù, identifica come “spiriti in prigione”? (b) Quando e come Gesù predicò a questi spiriti imprigionati? (c) Qual è la differenza fra la predicazione svolta da Gesù e il nostro attuale e predetto annuncio in tutta la terra del regno di Geova?
9 L’apostolo Pietro identifica ulteriormente i “figli di Dio” che sposarono le “figlie degli uomini” prima del Diluvio precisando che erano creature spirituali che avevano agito disubbidientemente, divenendo così demoni. Notate come Pietro stabilisce questa identità: “Cristo morì una volta per sempre in quanto ai peccati, un giusto per gl’ingiusti, affinché vi conducesse a Dio, essendo egli messo a morte nella carne, ma reso vivente nello spirito. E in questa condizione andò a predicare agli spiriti in prigione, i quali una volta erano stati disubbidienti quando la pazienza di Dio aspettava ai giorni di Noè, mentre si costruiva l’arca, nella quale poche persone, cioè otto anime, furono portate in salvo attraverso l’acqua. Ciò che corrisponde a questo sta ora salvando anche voi, vale a dire, il battesimo (non il togliere la sozzura della carne [osservando la legge di Mosè data ai Giudei], ma la richiesta fatta a Dio per una buona coscienza) mediante la risurrezione [nello spirito] di Gesù Cristo. Egli è alla destra di Dio, poiché andò al cielo, e angeli e autorità e potenze gli furono assoggettati”. — 1 Piet. 3:18-22, NM.
10 Gli “spiriti in prigione” sono gli angelici “figli di Dio” che presero per mogli le “figlie degli uomini” con le quali generarono i Nefilim e, dopo il Diluvio, tali spiriti, smaterializzandosi per tornare nel reame spirituale, furono gettati giù nel Tartaro e riservati in questa condizione degradata “con legami eterni sotto fitte tenebre per il giudizio del gran giorno”. Riguardo a questo giudizio l’apostolo Paolo disse alla congregazione cristiana: “Se il mondo è giudicato da voi, siete voi indegni di giudicar delle cose minime? Non sapete voi che giudicheremo gli angeli?” (1 Cor. 6:2, 3) Questi “spiriti in prigione” non sono nel cosiddetto “inferno” o sceol o ades. Mentre Gesù Cristo era nello sceol o ades non poteva predicare a nessuno, poiché sceol o ades è la comune tomba del genere umano e Gesù giacque morto in tale luogo per parte di tre giorni. (Atti 2:27, 31, 32; Sal. 16:10) “Tutto quello che puoi fare coi tuoi mezzi, fallo presto, perché né attività, né pensiero, né sapienza, né scienza ha luogo nella regione dei morti dove tu corri” (Tintori); “nell’inferno” (Douay); “nello sceol” (SA). — Eccl. 9:10.
11 Gesù Cristo predicò agli “spiriti in prigione” non mentre era morto nello sceol, ades o comune tomba dopo essere stato “messo a morte nella carne”, ma alquanto tempo dopo essere stato “reso vivente nello spirito” mediante la risurrezione dai morti. Era “in questa condizione”, come spirito ora divino, immortale, incorruttibile, che Gesù poteva predicare a questi spiriti. E quando lo fece? Durante i quaranta giorni dopo la sua risurrezione mentre si trovava ancora sulla terra con i suoi discepoli? No, non durante i quaranta giorni dopo la sua risurrezione, poiché allora “con molte positive prove egli si mostrò vivente dopo aver sofferto, essendo veduto da essi durante quaranta giorni e dicendo le cose del regno di Dio”. Così egli fornì la prova della sua risurrezione ai suoi discepoli, che dovevano essere suoi testimoni, e non ai suoi nemici, quali furono i demoni o “spiriti in prigione”. (Atti 1:3-11; 2:32; 3:15; 10:40-42, NM) Ebbene, predicò forse agli spiriti durante i dieci giorni fra la sua ascensione al cielo dal Monte degli Ulivi e il giorno della Pentecoste? No, poiché durante quei dieci giorni Gesù ascendeva al suo Padre celeste, quanti miliardi di anni-luce distante dalla terra noi non sappiamo, per comparire al cospetto dell’Altissimo, Geova Dio, quale Sommo Sacerdote col valore del suo sacrificio umano. (Ebr. 9:24-26; 10:12, 13) Difficilmente avrebbe deviato per predicare ai condannati “spiriti in prigione”, per i quali non vi è nessun sacrificio che toglie i peccati, mentre aveva una commissione di principale importanza.
12 Quindi dovette essere dopo essere arrivato alla presenza di Geova Dio ed essersi seduto alla Sua destra con angeli, autorità e potenze a lui assoggettati che Gesù Cristo andò nello spirito a “predicare agli spiriti in prigione”, gli spiriti nel Tartaro. Ciò che egli predicò loro non era il Vangelo o la Buona Notizia del Regno. La parola “predicare” è diversa dalla parola “evangelizzare”, anche nel greco originale in cui scrisse l’apostolo Pietro. “Evangelizzare” significa portare un messaggio buono. “Predicare” (kerysso, Settanta) significa semplicemente proclamare, annunciare o dichiarare ciò che dev’essere reso pubblico. La proclamazione, l’annuncio o la dichiarazione può essere qualche cosa di cattivo, come quando Giona fu mandato per ‘predicare contro’ Ninive, ed egli dichiarò: “Ancora quaranta giorni, e Ninive sarà distrutta”, annunciando così un messaggio di giudizio avverso. (Giona 1:2; 3:2, 4, 5, 7) La Versione dei Settanta adopera qui la parola greca kerysso. Un altro caso si trova in Gioele 3:9 che comanda: “Proclamate [kerysso, Settanta] questo fra le nazioni! Preparate la guerra! Fate sorgere i prodi! S’accostino, salgano tutti gli uomini di guerra!” Anche in Osea 5:8: “Date l’allarme [kerysso, Settanta] a Beth-aven!”
13, 14. Prima della sua risurrezione dai morti, come e in quali occasioni riportate nella Bibbia Gesù, quale arcangelo di Geova, predicò nel reame spirituale, e a chi?
13 Dato che questi “spiriti in prigione” furono riservati con legami eterni per il giudizio del gran giorno di Geova, Gesù Cristo risuscitato nel reame spirituale poteva predicar loro soltanto un messaggio di giudizio. Anche prima che si fosse spogliato della sua potenza e gloria spirituale e fosse fatto carne mediante nascita umana come Cristo Gesù uomo, egli come figlio spirituale di Dio aveva fatto questo. (Filip. 2:5-8) In quali occasioni?
14 La prima volta fu quando il profeta Mosè morì sulla vetta del Monte Nebo. Allora, quando il Figlio di Dio “ebbe una controversia col Diavolo e disputava circa il corpo di Mosè, non ardì portare contro di lui un giudizio con termini oltraggiosi, ma disse: ‘Ti rimproveri Geova’”. Il Figlio spirituale di Dio, come arcangelo Michele, mantenne il controllo del corpo di Mosè e lo seppellì per Geova Dio in un posto in una valle di Moab che nessun uomo potesse scoprire e nessun medium rivelare. (Giuda 9, NM; Deut. 34:1-6) L’altra occasione ci è svelata mediante la profezia di Zaccaria 3:1, 2, concernente il sommo sacerdote Giosuè dopo che egli ed altri Giudei erano ritornati da Babilonia alla città desolata di Gerusalemme e avevano cominciato a riedificarvi il tempio di Geova Dio. Leggiamo: “E mi fece vedere il sommo sacerdote Giosuè, che stava in piè davanti all’angelo dell’Eterno, e Satana che gli stava alla destra per accusarlo. E l’Eterno [Versione Siriaca: E l’angelo di Geova] disse a Satana: ‘Ti sgridi l’Eterno, o Satana! ti sgridi l’Eterno che ha scelto Gerusalemme!’” Sgridare o rimproverare Satana da parte di Geova significa la divina esecuzione del giudizio contro di lui nel gran giorno di giudizio di Geova quando egli apporterà la fine di questo empio mondo o sistema di cose sotto Satana e stabilirà il giusto mondo sotto Gesù Cristo, il Re dei re. Pertanto, nei secoli prima che Gesù fosse messo a morte nella carne e reso vivente nello spirito mediante la risurrezione dai morti non era giunto il tempo per Geova di “rimproverare” Satana mediante il suo Figlio angelico.
15-17. (a) Perché e come si somigliano la predicazione antidiluviana di Noè e la predicazione di Gesù agli spiriti imprigionati? (b) Perché certi preminenti contemporanei di Noè erano fra quelli che udirono i suoi sermoni antidiluviani o ne furono informati?
15 Ora vi siete mai chiesto perché l’apostolo, in 1 Pietro 3:18-22, mentre parla delle ingiuste sofferenze di Gesù Cristo fino alla morte e della sua risurrezione alla vita nel reame spirituale, ad un tratto parla degli spiriti che furono disubbidienti migliaia d’anni prima nei giorni di Noè? Ebbene, improvvisamente Pietro dice che il Cristo risuscitato predicò a quegli spiriti imprigionati perché vi è una somiglianza fra ciò che accadde nei giorni di Noè e le cose che Pietro ora considera. Secondo le stesse parole di Gesù in Matteo 24:37-39, Noè era una figura profetica di Gesù Cristo. Quindi la moglie di Noè era un quadro tipico della “sposa, la moglie dell’Agnello”, cioè, la vera chiesa o congregazione dei seguaci di Gesù, generati dallo spirito. I tre figli di Noè e le loro mogli raffiguravano la “gran folla” di credenti in Cristo, ai quali egli diverrà Padre eterno durante il suo regno millenario nel prossimo nuovo mondo. Essi non saranno glorificati con Cristo in cielo per regnare con lui sul suo trono come la fedele congregazione dei suoi seguaci spirituali. Essi erediteranno il paradiso terrestre che il regno di Cristo restaurerà su questo globo dopo la battaglia di Armaghedon. Dal 1914 d.C. noi siamo nel “tempo della fine” di questo mondo malvagio, e già una “gran folla” di questi credenti terrestri è stata radunata d’infra le nazioni e condotta nella società del nuovo mondo insieme agli ultimi membri sulla terra della “sposa, la moglie dell’Agnello”. — Apoc. 21:9.
16 Come Noè costruì l’arca affinché la sua famiglia sopravvivesse al diluvio, così Gesù Cristo, il più grande Noè, costruisce il nuovo sistema di cose. Mettendosi in esso i membri della sua “sposa” e la “gran folla” di suoi futuri figli e figlie possono sopravvivere alla grande esecuzione del giudizio di Geova nell’imminente battaglia di Armaghedon. Rifugiati in quest’arca del nuovo sistema di cose essi devono essere battezzati nel più grande Noè come loro Salvatore, Conduttore e Modello per evitare d’essere battezzati con il mondo nel devastante diluvio di distruzione ad Armaghedon. — 1 Piet. 3:21.
17 L’apostolo Pietro ci rammenta che Noè era un “predicatore di giustizia” al tempo della fine del mondo antico. (2 Piet. 2:5) Dato che soltanto gli altri sette membri della sua famiglia sarebbero stati salvati nell’arca, ciò che egli predicò alla gente di quel mondo antico doveva riguardare gli imminenti giudizi di Geova contro di loro al diluvio. Quelli ai quali egli predicò dovevano includere i Nefilim e i loro padri, i materializzati, sposati “figli di Dio”. Quindi Noè predicò agli spiriti che dopo il diluvio furono imprigionati nel Tartaro, ma egli poteva far ciò nella carne perché essi erano nella carne, materializzati.
18, 19. (a) Dove, nelle parti della Bibbia scritte da Giovanni, troviamo alcuni fatti principali sulla predicazione di Gesù agli spiriti imprigionati? (b) Come e quando cominciò ad essere eseguito il predetto rimprovero per il capo ribelle spirituale e per i suoi invisibili alleati, e con quali preannunciati risultati?
18 Similmente il più grande Noè, il risuscitato Gesù, predicò a questi stessi spiriti imprigionati sin dal diluvio. Poco prima di essere messo a morte nella carne egli disse ai suoi seguaci: “Ora avviene il giudizio di questo mondo; ora sarà cacciato fuori [Satana] il principe di questo mondo”. (Giov. 12:31) Ma dopo essere “reso vivente nello spirito”, il giorno della Pentecoste Gesù dal cielo versò lo spirito santo sui primi membri della classe della sua “sposa” e cominciò a edificare l’arca del nuovo sistema di cose. In armonia con il modello profetico provveduto dall’antico Noè era anche giusto che il più grande Noè in cielo predicasse agli spiriti in prigione. Circa l’anno 96 (d.C.) Iddio diede al glorificato Gesù Cristo la meravigliosa Rivelazione perché fosse trasmessa al vecchio apostolo Giovanni, e questa Rivelazione [Apocalisse] dice molto di Satana il Diavolo e dei suoi angeli, i demoni. Certamente l’annuncio di questa Rivelazione a Giovanni era una predicazione agli spiriti in prigione, poiché dal capitolo dodici in poi il libro di Apocalisse o Rivelazione dice molto delle loro attività nei nostri giorni e della loro sconfitta, degradazione e finale eterna distruzione.
19 Nel 1914, il primo anno della prima guerra mondiale, Geova Dio cominciò a rivolgere un pungente rimprovero a Satana e ai suoi demoni i quali avevano ancora accesso al cielo e libertà di movimento quivi. Nell’autunno di quell’anno i “fissati tempi delle nazioni” terminarono e venne per Geova Dio il tempo di stabilire il suo regno nelle mani del suo Figlio Gesù Cristo. (Luca 21:24, NM) Com’è simbolicamente dimostrato nel dodicesimo capitolo di Apocalisse, Iddio fece nascere il suo regno, perché regnasse in mezzo a queste nazioni mondane e infine le facesse a pezzi nella prossima battaglia di Armaghedon. Subito dopo la nascita del Regno il Principale Angelo o Arcangelo di Geova, il suo intronizzato re conosciuto in cielo come Michele, ed i suoi angeli “combatterono col dragone, e il dragone e i suoi angeli combatterono”. Satana il Dragone e i suoi angeli demonici furono sconfitti e gettati giù dal cielo in vicinanza della nostra terra per essere qui relegati fino all’imminente battaglia di Armaghedon. (Apoc. 12:7-9, NM) Questo fu veramente un abbassamento, in senso letterale, oltre che essere già abbassati nella loro condizione di Tartaro. Questo significava per loro un imprigionamento letterale oltre che essere “in prigione”, nel Tartaro, sin dal Diluvio, poiché era stato loro per sempre vietato il cielo e non era loro più permesso di andare oltre la terra dove aveva avuto inizio la ribellione di Satana. Nessuna meraviglia, quindi, che il Dragone, l’originale Serpente, si contorcesse a causa di questo rimprovero e sputi ora veleno contro l’organizzazione di Geova Dio.
20-22. (a) Come identifichiamo oggi infallibilmente il completo e finale adempimento della profezia fatta da Dio in Zaccaria 3:1, 2? (b) Perché e come si svolge ancora la predicazione fatta da Gesù agli spiriti imprigionati, e quando terminerà tale predicazione?
20 Quanto all’espulsione di Satana dal cielo leggiamo, in Apocalisse 12:10: “Ora è venuta la salvezza e la potenza e il regno del nostro Dio e l’autorità del suo Cristo, perché è stato gettato giù l’accusatore dei nostri fratelli, che li accusa giorno e notte davanti al nostro Dio!” (NM) Quindi vi è ora un completo e finale adempimento della succitata profezia di Zaccaria 3:1, 2 (pagina 330, § 14). Nella profezia di Zaccaria l’“angelo di Geova” è anche l’“Angelo del patto” di cui Malachia 3:1 profetizzò che sarebbe venuto col Signore Geova al tempio per l’opera di giudizio, vale a dire, il glorificato Gesù Cristo. Egli è non solo il Principale Angelo o Arcangelo di Geova ma anche il Sommo Sacerdote di Geova. Sulla terra egli è rappresentato da fratelli sacerdoti, assistenti che seguono le sue orme e che costituiranno insieme a lui un “real sacerdozio”. (1 Piet. 2:9) Sono questi che il Dragone, Satana il Diavolo, accusa. Nell’accusarli in effetti egli accusa il loro Capo, il Sommo Sacerdote Gesù Cristo, poiché ciò che si fa ad essi è come se fosse fatto a lui. (Matt. 10:40; 25:40, 45) Proprio come la profezia di Zaccaria dimostra che Satana cercò di opporsi a Giosuè il sommo sacerdote giudaico dopo che i Giudei ritornarono da Babilonia per riedificare il tempio a Gerusalemme, così Satana ha combattuto ed ha accusato il rimanente dei seguaci sacerdotali di Gesù Cristo il Sommo Sacerdote dopo che fu liberato della moderna Babilonia nel 1919 (d.C.).
21 I fatti in adempimento della profezia di Malachia 3:1 dimostrano che Geova e il suo “Angelo del patto” vennero al tempio spirituale nella primavera del 1918. Quindi l’“angelo di Geova” è sin d’allora nel tempio, impegnato nell’opera di giudizio, e i suoi giudizi si estendono anche a Satana il Diavolo. Pertanto, quando Satana agisce da avversario a Gesù Cristo, il Sommo Sacerdote di Geova, opponendosi al rimanente dei suoi seguaci sacerdotali sulla terra, Gesù Cristo, l’“angelo di Geova” nel tempio, dice a Satana: “Ti rimproveri Geova, o Satana! Sì, ti rimproveri Geova che ha scelto Gerusalemme!” (Zacc. 3:2, Darby) Dopo aver gettato Satana dal cielo giù sulla terra, Gesù Cristo, il Principale Angelo o Arcangelo di Geova, non proseguì a combattere la battaglia di Armaghedon per mettere Satana completamente fuori combattimento. Egli ha permesso a Satana un “breve periodo di tempo” prima di riprendere la battaglia con lui ad Armaghedon. In tal modo i giorni di tribolazione per l’organizzazione di Satana sono stati abbreviati da questo periodo, e ciò ha operato per il beneficio dell’eletto “real sacerdozio” di Geova. Per questa ragione, da quando è venuto al tempio, Gesù Cristo, l’“angelo di Geova”, non poteva far di più che dire a Satana: “Ti rimproveri Geova”. È così che il glorificato Gesù Cristo ora ‘predica a Satana e agli altri spiriti in prigione’ nel reame spirituale. Chiedere che Geova li rimproveri è una predicazione di giudizio contro di loro. All’imminente battaglia di Armaghedon Geova rimprovererà Satana e i suoi spiriti demonici eseguendo su di loro il giudizio.
22 In questo modo la ‘predicazione agli spiriti in prigione’ mediante il risuscitato Gesù Cristo continua fino alla battaglia di Armaghedon. Satana e questi altri spiriti imprigionati sono ancora nel Tartaro biblico e nelle sue fitte tenebre rispetto al favore e ai propositi di Dio. La loro condizione degradata su questa terra è predetta dalla profezia di Ezechiele con il nome del “paese di Magog”, essendo il suo governatore Gog un simbolo profetico di Satana il Diavolo. — Ezech. 38:1 fino a 39:11.
23. (a) Quale ulteriore rimprovero spetta ai ribelli angelici? (b) In seguito, come questi spiriti ribelli condivideranno infine la predetta porzione riservata da Geova ai codardi, ai bugiardi e ad ognuno che pratichi lo spiritismo?
23 Fra breve, quando Geova colpirà Satana col suo rimprovero ad Armaghedon, Geova mediante il suo Principale Angelo legherà Satana e i suoi demoni e li scaglierà nell’abisso suggellandolo poi su di essi per mille anni mentre Gesù Cristo regnerà con il suo glorificato sacerdozio reale. (Apoc. 16:14-16; 20:1-6) Il Tartaro biblico sarà allora annullato. Gli empi cieli di questo mondo cesseranno e i nuovi cieli di Cristo e la sua gloriosa “sposa” regneranno sul giusto nuovo mondo. (2 Piet. 3:13) Diciannove secoli fa, mentre Gesù era nell’abisso, egli non si trovava nel Tartaro ma era nello stato di morte per parte di tre giorni, finché non ne fu tratto fuori mediante una risurrezione dai morti. (Rom. 10:6-8; Deut. 30:12-14) Similmente, nell’abisso Satana e i suoi spiriti demonici saranno in uno stato simile alla morte, completamente fuori combattimento, incapaci di aver contatto con gli uomini, incapaci di pretendere d’essere gli spiriti immortali di morte creature umane. Lo spiritualismo o spiritismo con i suoi medium sarà allora distrutto ad Armaghedon, e quelli che lo praticano saranno distrutti con esso, nella “morte seconda”, che simbolizza la totale distruzione, l’annientamento. Circa il prossimo nuovo mondo di Dio Apocalisse 21:8 (NM) dice: “In quanto ai codardi, a quelli senza fede, a quelli che sono disgustanti nella loro sozzura, agli assassini, ai fornicatori, a quelli che praticano lo spiritismo, agli idolatri e a tutti i bugiardi, la loro porzione sarà nel lago che brucia con fuoco e zolfo. Questo significa la morte seconda”.
RISURREZIONE, NON UNA COMUNICAZIONE CON SPIRITI
24, 25. (a) Quali atti del sempre vivente Iddio, Geova, i veri credenti della Bibbia aspettano ora per essere in grado di vedere molti uomini, donne e fanciulli una volta vissuti sulla terra e poi morti, e per poter parlare con loro? (b) Come le molte meravigliose prospettive, per milioni di uomini che vissero sulla terra e morirono, sono basate sulla morte e risurrezione di Gesù?
24 Quelli distrutti ad Armaghedon non avranno nessuna “vita dopo la morte”. Ma le creature umane che si mantengono libere dallo spiritismo e da tutta la falsa religione, che adorano Geova come Dio e seguono le orme di Cristo sopravvivranno alla battaglia di Armaghedon ed entreranno, senza morire, nel giusto nuovo mondo di Dio. (2 Piet. 3:10-15) Quindi tali superstiti non cercheranno di comunicare con quelli distrutti ad Armaghedon. Essi sapranno che i morti sono morti e che non v’è una vita dopo la morte. Non vi saranno dei medium rimasti vivi per agire come strumenti per gli spiriti menzogneri, poiché questi spiriti saranno impotenti, in uno stato di morte nell’abisso e incapaci d’ingannare i popoli per i mille anni del regno di Cristo. Invece di cercare di fare l’impossibile, di comunicare con i morti, i superstiti di Armaghedon aspetteranno piuttosto la risurrezione e si prepareranno gioiosamente al ritorno dei morti. Amorevolmente faranno i preparativi per ricevere dalla comune tomba, ades o sceol, tutti quelli che sono nella memoria di Dio. (Giov. 5:28, 29; Apoc. 20:12, 13) Essi li riceveranno dalla comune tomba, non mediante una materializzazione effettuata da medium spiritici i cui corpi forniscono l’ectoplasma per la formazione dei corpi, ma mediante la potenza della risurrezione che Geova Dio adopererà per dare a ciascun individuo un indipendente corpo umano secondo il Suo piacere. (1 Cor. 15:36-38) Ciò sarà una vera, solida, durevole consolazione ai viventi.
25 I morti non ritorneranno per descrivere come in un mondo spirituale e su piani eterici di esistenza essi si sentissero più liberi senza i loro corpi umani e che ne sapessero più di quando morirono, ma ritorneranno per dire quanto è verace la Bibbia, che i morti sono morti nella tomba, che l’anima umana è mortale, che i morti non sanno, non fanno e non sentono niente, ma che il loro ultimo pensiero prima di morire è collegato alla loro prima impressione mentale nel momento che si svegliano dal sonno della morte. (Sal. 6:5; 115:17; Eccl. 9:5, 10; Isa. 38:10, 18, 19) Essi avranno la stessa personalità che ebbero quando morirono, quindi saranno riconosciuti dagli amici. Nessuno dei morti, bambini, fanciulli, giovani, anziani, sarà cresciuto di età né avrà imparato qualche cosa mentre era nello stato di morte. Restaurati in vita sulla terra, avranno l’opportunità d’imparare di Geova Dio e del suo regno mediante Cristo e del provvedimento che Egli ha preso perché acquistino vita eterna in una terra paradisiaca, poiché tutti gli ubbidienti fra gli uomini saranno sollevati alla perfezione come anime umane ad immagine e somiglianza di Dio. Tutto questo avverrà perché il suo Figlio Gesù morì per il genere umano e fu risuscitato dai morti, essendo stato “reso vivente nello spirito”, affinché salisse di nuovo al cielo e comparisse al cospetto di Dio per offrire il valore del suo sacrificio umano per il genere umano.
26, 27 (a) Alla fine del regno millenario di Cristo come gli abitanti della terra dimostreranno di meritare di continuare a vivere sulla terra? (b) Fra i miliardi di creature allora viventi sulla terra, quali saranno gettate nel “lago di fuoco”, e che cosa è questo “lago”?
26 Quando la comune tomba, ossia sceol o ades, avrà restituito il suo ultimo occupante, non vi saranno più morti, cioè, non più persone morte a causa del peccato ereditato con la sua pena di morte dai nostri primi genitori Adamo ed Eva. Questa nemica, la Morte, e la sua compagna, la comune tomba del genere umano, saranno così annientate, abolendo quindi qualsiasi idea di comunicare con i morti, poiché tali morti non esisteranno. “Poiché egli [Cristo] deve regnare fino a che Dio abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. Come ultimo nemico, sarà distrutta la morte”. (1 Cor. 15:25, 26, NM) Allora la domanda sarà: Si dimostreranno degni di vivere per sempre, non nel reame spirituale in cielo, ma come perfette anime umane nella carne sulla terra paradisiaca? Ognuno determinerà questa domanda per se stesso alla fine dei mille anni del regno di Cristo. Come?
27 Essendo allora sciolti Satana e i suoi demoni. Per i mille anni del regno di Cristo questi saranno stati confinati nell’abisso, privi di ogni contatto col genere umano e quindi impossibilitati a traviarlo o ad ostacolare l’opera di ripristinamento che Cristo compirà per gli uomini. “E appena i mille anni sono finiti, Satana sarà sciolto dalla sua prigione, ed egli uscirà per sviare le nazioni che sono ai quattro canti della terra”. (Apoc. 20:7, 8, NM) Egli e i suoi demoni non saranno in grado di sviare gli uomini con la menzogna di una “vita dopo la morte” che permetta ai vivi di comunicare con i morti. Ma egli sedurrà molte creature umane perfette mediante qualche forma di egoismo che le indurrà ad unirsi a Satana contro il Sovrano Universale, Geova Dio, così come fece per il perfetto Adamo nell’originale paradiso di Eden. (Giac. 1:12-15) Coloro che cedono all’egoismo e che combattono insieme a Satana contro il nuovo mondo teocratico falliranno in questa prova finale dell’integrità del genere umano verso Geova Dio. I loro nomi non saranno scritti nel suo “libro della vita”. Quindi saranno giustiziati come ribelli volontari e saranno gettati, non di nuovo nello sceol o ades per morire per il peccato ereditato da Adamo, ma nella “morte seconda”, simbolizzata dal “lago di fuoco”, per morire per il loro proprio peccato volontario.
28, 29. (a) Secondo quali scritture il “lago di fuoco” è stato specialmente preparato da Geova, e per quali persone? (b) Che cosa riceveranno le creature umane che non vengono meno nella prova a cui Geova le sottoporrà alla fine del millennio?
28 In questo simbolico “lago di fuoco” essi saranno raggiunti da Satana e i suoi angeli demonici, poiché anch’essi saranno puniti con la “morte seconda”, che vuol dire eterna distruzione, completo e perpetuo annientamento da tutta l’esistenza. Non vi sarà nessuna vita dopo questa “morte seconda” così come non v’è stata dopo la prima morte adamica. Non vi sarà risurrezione dal lago di fuoco, la Geenna, come v’è stata dalla comune tomba, sceol o ades. Così Satana, l’originale Serpente, insieme a tutta la sua “progenie”, umana e spirituale, sarà colpito irrimediabilmente alla testa in modo completo, come fu predetto nel paradiso di Eden. — Gen. 3:15.
29 I leali ed ubbidienti membri del genere umano, resi perfetti, sopravvivranno sulla terra. Essi saranno premiati per essere riusciti a superare questa prova che penetra fino al cuore, non col dono dell’immortalità, ma coll’essere giustificati o dichiarati giusti per la vita eterna nel nuovo mondo, avendo i loro nomi scritti nel “libro della vita” di Geova, per godere la perpetua felicità in mezzo alle Sue perfette provvisioni per loro nel paradiso terrestre. “E la morte non sarà più, né ci sarà più lutto, né grido, né dolore. Le cose di prima sono passate”. — Apoc. 20:9 fino a 21:4, NM.
DIFESA CONTRO UN INGANNO FATALE
30, 31. Perché l’accurata conoscenza della Bibbia sull’anima umana e sullo spiritismo è ora vitale e indispensabile?
30 È stata chiaramente stabilita la posizione delle Sacre Scritture contro il falso insegnamento di una “vita dopo la morte”. Però, pochissime persone sanno ciò che le Scritture affermano contro la sopravvivenza dell’anima dopo la morte. Ciò spiega perché un numero sempre crescente di gente addolorata per la morte di amici e persone amate, oppure afflitta dalle paure e perplessità del mondo, diventa vittima dello spiritismo, che è demonismo. Le profezie delle Scritture predissero che, malgrado la mortificante dichiarazione dei giudizi di Dio contro questo mondo malvagio, uomini egoisti ‘non si sarebbero pentiti delle opere delle loro mani, per non adorare i demoni e gli idoli d’oro e d’argento e di rame e di pietra e di legno, che non possono né vedere, né udire, né camminare; e non si sarebbero pentiti dei loro omicidi, né delle loro pratiche spiritiche, né della loro fornicazione, né delle loro ruberie’. (Apoc. 9:20, 21, NM) Malgrado il progresso della conoscenza umana, l’uomo ‘si sarebbe allontanato dalla fede, prestando attenzione a ingannevoli espressioni ispirate e a insegnamenti di demoni’, divenendo preda di demoni per suo eterno danno. Infatti, tutti i popoli di tutte le nazioni, sotto il dominio dei loro governanti, sia della Casa Bianca che del palazzo reale oppure del Cremlino comunista, sarebbero portati alla loro distruzione nella battaglia di Armaghedon. L’Apocalisse, mediante cui il glorificato Gesù Cristo ha ‘predicato agli spiriti in prigione’, previde che dal Dragone governatore dei demoni e per mezzo della sua bestiale organizzazione visibile sarebbero state propagate “espressioni ispirate da demoni . . . e si recano dai re di tutta la terra abitata, per radunarli per la guerra del gran giorno di Dio l’Onnipotente. . . . Ed esse li radunarono nel luogo che in ebraico è chiamato Har-Maghedon”. (Apoc. 16:14-16 e 1 Tim. 4:1, NM) Nessuno di questi uomini guidati da demoni sopravvivrà ad Armaghedon.
31 Tutti i popoli, sia cosiddetti cristiani che pagani, si trovano dinanzi al più grande pericolo di assalto per opera dei demoni alla loro propria distruzione. Voi non potete riporre la vostra fiducia nella Cristianità. Essa non si è dimostrata una protezione contro lo spiritismo, ma nel suo reame lo spiritismo si sparge come nel paganesimo. Perché? Perché la Cristianità, Cattolica Romana, Cattolica Greca e Protestante, insegna la dottrina non cristiana dell’“immortalità dell’anima umana”, la dottrina fondamentale dello spiritismo che assoggetta i suoi credenti agli allettamenti ed inganni dello spiritismo. Il Cattolicesimo Romano può asserire di essere il più potente baluardo contro lo spiritismo, ma i suoi insegnamenti rendono i cattolici esposti al malefico potere dei demoni. Per esempio:
32. Come la Chiesa Cattolica Romana risponde alle domande su (a) le pretese dello spiritismo, (b) i fenomeni spiritici, e (c) i messaggi dai morti?
32 Rispondendo alla domanda (318): “C’è qualche verità nelle pretese dello Spiritismo?” trasmessa dalla radiostazione cattolica romana 2SM di Sydney, Australia, il dottor Rumble, Missionario del Sacro Cuore, disse:
“La pretesa che l’anima sia distinta dal corpo, e possa sopravvivergli è verace. Tutti gli uomini sanno questo istintivamente, e mentre perdono la fede nel Protestantesimo, questa verità fondamentale della ragione sussiste. Molti di essi si rivolgono quindi allo Spiritismo. In tal modo questa nuova fase acquista terreno fra i non cattolici. Come sistema religioso lo Spiritismo è il risultato di sforzi umani, ed è in voga fra certi uomini per qualche tempo. . . ”.
Rispondendo alla domanda (319): “Perché esattamente la vostra Chiesa condanna lo Spiritismo?” egli risponde:
“La Chiesa Cattolica crede certamente nell’esistenza del mondo spirituale, di Dio, di creature spirituali buone e cattive, e nella continua esistenza delle anime degli uomini. Ma i fenomeni dello Spiritismo sono dovuti tutt’al più a cause naturali; talvolta all’impostura; molto sovente a spiriti maligni. Certamente qualsiasi effetto dovuto all’influenza degli spiriti non è dovuto all’intervento degli spiriti buoni. Il medium opera sotto un’eccitazione misteriosa e febbrile; gli effetti sono troppo spesso malefici; e i messaggi ricevuti, come pure i metodi adottati, sono apertamente blasfemi ed immorali, e molto indegni di Dio”.
Rispondendo alla domanda (320): “La Chiesa Cattolica è stata mai in comunicazione con esseri spirituali dall’altro mondo?” egli dice:
“Nella storia della Chiesa Cattolica vi sono molti racconti di messaggi ricevuti dalle anime dei dipartiti. La veracità di questi racconti è soggetta alle leggi ordinarie della critica storica, ed alcuni racconti sono stati certamente provati dubitabili. Altri non lasciano posto per dubbio prudente. Come regola, Dio permette solo qualche volta ad un’anima di comunicare momentaneamente un avvertimento, o una richiesta di preghiere, ma niente di fantastico. Similmente, i messaggi sono spontanei, e non dovuti a strani effetti ottenuti da gente che cerca la verità dai morti. La Chiesa mette alla prova i messaggi ricevuti, o che si dichiara d’aver ricevuti, per discernere se i responsabili delle comunicazioni sono spiriti buoni o maligni. (1) Il messaggio non deve in nessun modo essere in disaccordo con gli insegnamenti o principi morali cattolici. Gal. I., 9. . . ”. — Pagine 73, 74 del libro Risposte della Radio (inglese), di Rumble e Carty, con l’Imprimatur dell’arcivescovo J. G. Murray, di S. Paolo, Minnesota, U.S.A., 11 febbraio 1938, e con una Prefazione del monsignor Fulton J. Sheen, D. D. (9ª edizione del 1939).
33-36. (a) Si può ragionevolmente aver fiducia nel Cattolicesimo Romano come protezione contro i pericoli dell’aumento dello spiritismo? (b) Quale testimonianza pubblicata conferma la giustezza della vostra risposta?
33 È forse un insegnamento ufficiale cattolico quale il suddetto un’impenetrabile difesa contro l’invasione dello spiritismo? No! È piuttosto un invito allo spiritismo, e le condizioni nei Paesi cattolici romani, come il Perù, Costarica, Cuba e Haiti, dimostrano che il Cattolicesimo Romano non è un baluardo contro questo pericolo che si diffonde. In tali Paesi il popolo cattolico, perfino il 90 per cento, immischia lo spiritismo o voodooismo al Cattolicesimo Romano, praticando entrambi contemporaneamente senza nessuna obiezione o punizione da parte dei sacerdoti. Non è una sorpresa che un Johannes Greber, ex ecclesiastico cattolico, sia divenuto uno spiritista e abbia pubblicato il libro inglese intitolato “Comunicazione con il mondo spirituale, le sue leggi e i suoi propositi”. (1932, Macoy Publishing Company, New York) Nella sua introduzione egli fa la tipica errata dichiarazione: “Il libro spiritualistico più significativo è la Bibbia; poiché il suo contenuto principale dipende dai messaggi provenienti dall’aldilà a quelli che vivono nel presente”.
34 Jean Brierre, sottosegretario di stato in Haiti, riguardo ai visitatori del suo paese disse: “La maggioranza di essi non può comprendere che il Voodoo, o Vodun come noi lo chiamiamo, non è affatto magìa nera bensì una religione benigna praticata da più del novanta per cento del nostro popolo, una religione che a suo parere non gli impedisce di essere anche buon cattolico. Un Haitiano che va ad un houmfort o tempio di Voodoo il sabato sera partecipa ai riti tutta la notte, e poi la mattina seguente presto va alla chiesa cattolica per assistere alla messa. . . . Se investigherete, troverete che molti degli dèi e delle dee del Voodoo, ossia loas, come noi li chiamiamo, hanno il loro corrispettivo nei santi cattolici”. (Verace, la rivista dell’uomo (inglese), di ottobre 1949) Questo include la “Madonna”, e ogni caso in cui venga usata la croce, specialmente per allontanare spiriti maligni.
35 Nella rivista Rosenda, di Matanzas, Cuba, articoli del 1º e 15 settembre 1934, M. G. Consuegra disse: “A Cuba esiste una grandissima percentuale di spiritisti. In pochi paesi lo spiritismo ha conquistato tanti proseliti come a Cuba, naturalmente in rapporto al numero della popolazione. E come prova di questo affermiamo il fatto inconfutabile che parlare di spiritismo non è ora qualche cosa che provochi scherni o critica dagli altri, e che ognuno, compresi i sacerdoti cattolici (i suoi nemici naturali), lo rispetta di più ogni giorno che passa; si può dire con certezza che entro pochi anni lo spiritismo sarà una credenza predominante nella ‘Perla delle Antille’”.
36 Potrebbero essere forniti molti altri esempi per mostrare la diffusione dello spiritismo o demonismo immischiato con la religione predominante nei Paesi cattolici romani, ma lo spazio non lo permette.
37. In questi “tempi critici” perché le persone giudiziose e timorate di Dio dovrebbero evitare di rivolgersi a qualsiasi parte della Cristianità per ricevere aiuto contro l’aggressione demonica?
37 Certamente, la Cristianità, così come viene guidata e dominata dal sistema religioso cattolico romano, è fallita come protezione contro il demonismo in questo decisivo “tempo della fine”, in cui Satana e i suoi demoni sono stati gettati giù dal cielo sulla terra e quindi, pieni d’ira, trascinano la Cristianità e il paganesimo con loro verso la totale distruzione nella battaglia di Armaghedon. Per buona ragione, dunque, è enunciato dal cielo il grido: “Guai alla terra e al mare, perché il Diavolo è disceso a voi, con gran furore, sapendo che ha un breve periodo di tempo”. — Apoc. 12:12, NM.
38-40 (a) Quale testimonianza scritta è la nostra unica protezione contro le pratiche spiritiche? (b) Con una descrizione figurativa come Paolo ci consiglia affinché conseguiamo la vittoria sulle orde adirate di spiriti maligni?
38 Dov’è, pertanto, la nostra protezione contro le macchinazioni dei demoni per indurre Dio a giustiziare tutto il genere umano ad Armaghedon per mancanza d’integrità verso Lui e il suo regno? La nostra protezione si trova nel Libro antispiritistico, le Sacre Scritture, la Sacra Bibbia. Solo in esso troviamo l’insegnamento e la testimonianza di Dio e a questo riguardo Gesù rivolgendosi a Dio disse: “La tua parola è verità”. (Giov. 17:17, NM) In questo giorno decisivo ci raggiunge, con le parole del profeta Isaia, una figura profetica di Gesù Cristo: “Chiudi questa testimonianza, suggella questo insegnamento fra i miei discepoli. Se vi si dice: ‘Consultate quelli che evocano gli spiriti e gl’indovini, quelli che sussurrano e bisbigliano’, rispondete: ‘Un popolo non dev’egli consultare il suo Dio? Si rivolgerà egli ai morti a pro de’ vivi?’ All’insegnamento! alla testimonianza! Se il popolo non parla così, non vi sarà per lui alcuna aurora! . . . Sarà sospinto in fitta tenebria”. (Isa. 8:16, 19-22, nota in calce) Consultare l’Iddio vivente consultando il suo insegnamento e la sua testimonianza nella Sua Parola scritta, ecco la nostra fonte di luce e la nostra infallibile protezione contro le mortifere operazioni dei demoni maligni.
39 Ora che la totale distruzione ad Armaghedon minaccia sia la Cristianità che il paganesimo e gli invisibili demoni conducono astutamente i capi mondani con i loro popoli alla distruzione, noi viviamo veramente in un giorno malvagio. Dappertutto le “opere della carne” abbondano e queste opere comprendono le “pratiche dello spiritismo”, di cui l’apostolo Paolo avverte “che quelli che praticano tali cose non erediteranno il regno di Dio”. (Gal. 5:19-21, NM) Né i praticanti dello spiritismo potranno esistere nella “nuova terra” sotto il regno di Dio mediante Cristo. (Apoc. 21:8; 22:14, 15, NM) Se diamo il massimo valore alla vita nel nuovo mondo, dobbiamo combattere costantemente contro gli invisibili nemici che ce lo vogliono vietare. L’apostolo Paolo smaschera questi veri nemici e allo stesso tempo c’incoraggia ad usare l’unico mezzo efficace per respingere questi nemici ed essere vittoriosi come vincitori della vita eterna nel giusto nuovo mondo di Dio. Egli dice:
40 “Indossate la completa armatura di Dio onde possiate star saldi contro le macchinazioni del Diavolo; perché abbiamo un combattimento non contro sangue e carne, ma contro i governi, contro le autorità, contro i dominatori mondiali di queste tenebre, contro le forze spirituali malvage dei luoghi celesti. Per questo motivo prendete la completa armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio e, dopo che avete fatto ogni cosa interamente, rimaner saldi. State saldi, dunque, coi vostri fianchi cinti di verità, indossando la corazza della giustizia, e coi piedi calzati colla preparazione della buona notizia di pace. Soprattutto, prendete il grande scudo della fede, col quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del malvagio. Accettate anche l’elmo della salvezza, e la spada dello spirito, cioè, la parola di Dio, mentre con ogni forma di preghiera e supplicazione voi pregate in ogni occasione in ispirito”. — Efes. 6:11-18, NM.
41. Mettendo in pratica il sano consiglio di Paolo, come siamo veramente in grado di “star saldi contro” gli assalti dei nemici (a) sulla mente e sul cuore?
41 È ormai tempo di seguire questo consiglio. Quindi cingete i vostri fianchi con la verità della Parola di Dio. Così non v’indebolirete nella lotta contro tutta la falsa propaganda delle forze spirituali malvage negli invisibili posti di attacco. Nutrite la vostra mente con la verità della risurrezione dei morti. Così rimarrete fermi e saldi contro la menzogna dell’immortalità dell’anima umana e di una “vita dopo la morte”. Inoltre indossando la corazza della giustizia, il vostro cuore sarà protetto contro gli allettamenti sentimentali dello spiritismo e contro il suo diniego del sacrificio di riscatto di Gesù Cristo, l’unico mezzo per noi peccatori di far annullare i nostri peccati e di acquistare l’eterna giustizia che ci renderà meritevoli della vita eterna nel mondo dei nuovi cieli e della nuova terra in cui abiterà la giustizia.
42. — (b) per farci inciampare o prenderci in trappola?
42 Con i vostri piedi calzati con la preparazione della buona notizia di pace, non avrete nessuna responsabilità per l’agitazione di questo mondo e non sarete radunati per mezzo di invisibili demoni dalla parte dei governanti di questa intera terra abitata ad Armaghedon in una guerra suicida contro l’Onnipotente Dio e il suo dominante Re Gesù Cristo. Voi promuoverete la pace e la riconciliazione con Dio.
43. — (c) per bruciare, come in fiamme improvvisamente divampate, la nostra esclusiva ubbidienza a Geova e al suo Re dominante?
43 Prendendo il grande scudo della fede, potrete arrestare e spegnere tutti i fiammeggianti dardi contro la fede lanciati dal nemico e proteggervi contro l’infedele condotta di questo mondo. Mediante la vostra profonda fede e ubbidienza verso Dio e il suo Re Gesù Cristo conquisterete questo mondo e continuerete a piacere a Dio, che premia con la vita quelli che mantengono salda la loro fede.
44. — (d) per distruggere la nostra facoltà di ragionare e di osservare la volontà di Dio come uomini assennati, uniti e pieni di speranza?
44 Accettando l’elmo della salvezza, preserverete la vostra speranza del regno di Dio dall’essere spezzata e schiacciata, ragionerete con Dio sul suo provvedimento di salvezza mediante Gesù Cristo e il governo teocratico del nuovo mondo. Lavorerete assennatamente per la vostra propria salvezza secondo le disposizioni e le esigenze di Dio, facendo una “pubblica dichiarazione della nostra speranza” con la partecipazione alla predicazione di “questa buona notizia del regno” che i testimoni di Geova compiono in tutta la terra per una testimonianza.
45. — (e) per intimidirci o trafiggerci in modo fatale con la falsa filosofia o con allettamenti seduttori?
45 Accettando la spada dello spirito, cioè, la Parola di Dio, sarete in grado di parare la spada mondana della parola dei demoni, espressioni ispirate dai demoni, tradizioni religiose e filosofie materialistiche degli uomini. Sarete in grado d’incontrare il nemico spadaccino in combattimento e trafiggerlo, rendendolo impotente in argomenti e influenza e liberandovi da lui con fiducia nella scritta Parola di Dio e citandola, come fece Gesù quando fu tentato dal Diavolo nel deserto.
46 — (f) per spezzare o bloccare il mezzo di comunicazione fra noi (collettivamente e individualmente) e Geova, la Fonte della nostra forza perenne?
46 Offrendo ogni forma di preghiera e supplicazione in mezzo a questo combattimento teocratico contro gli spiriti malvagi nel reame invisibile, terrete Dio in mente e dipenderete dal vostro infallibile Protettore e Soccorritore e non da alcun braccio carnale. Contro ogni suggerimento spiritico e contro gli occulti incantesimi che gli spiritisti cercano di adoperare contro di voi, vi rivolgerete a Dio onde vi dia la vittoria sugli spiriti malvagi, sul loro inganno e sulla loro opposizione, e affinché i santi angeli di Dio possano servire come soccorrevoli spiriti a vostro favore. Penserete non semplicemente a voi stessi ma anche ai vostri conservi cristiani impegnati nello stesso combattimento contro le potenze sovrumane della malvagità. Ubbidirete alle istruzioni di Gesù e pregherete affinché il nome di Dio, Geova, sia santificato e il Suo regno venga per far cessare completamente le attività delle forze spirituali malvage e rendere manifesta la sovranità universale di Geova, portare pace al genere umano, restaurare il paradiso sulla terra, risuscitare i morti dalle tombe commemorative e benedire tutte le fedeli ed ubbidienti famiglie della terra con la vita eterna nella perfezione umana. Le risposte di Dio alle nostre preghiere scritturali sono tanto necessarie alla nostra vittoria sulle forze spirituali malvage quanto lo sono le varie parti della completa armatura provveduta da Dio.
47, 48. Rimanendo fedeli dalla parte di Geova e usando diligentemente la conoscenza ottenuta da questo studio che cosa renderemo a Geova, e che cosa faranno per noi Egli e il suo Re intronizzato?
47 Pregando e combattendo in tal modo con l’armatura di Dio non saremo trovati ad Armaghedon con gli indemoniati oppositori di Geova Dio e del suo regno mediante Cristo. Saremo trovati schierati dalla parte dell’Iddio vivente, ed egli combatterà per noi e rivendicherà la sua sovranità e ci preserverà nel suo glorioso nuovo mondo. I cieli malvagi composti da Satana e le sue forze spirituali malvage saranno distrutti, la terra malvagia composta dalla società umana che queste forze spirituali hanno invisibilmente controllata e traviata sarà sterminata, e il nuovo mondo con Gesù Cristo e la sua glorificata congregazione quale nuovi cieli sarà instaurata.
48 Con l’aiuto di queste informazioni basate sulla Parola di Dio, le Scritture, avete potuto seguire il consiglio dell’apostolo Giovanni: “Diletti, non credete ad ogni espressione ispirata, ma provate le espressioni ispirate per vedere se hanno origine da Dio, perché molti falsi profeti sono usciti fuori nel mondo”. (1 Giov. 4:1, NM) Provare le ispirate espressioni dello spiritismo ha dimostrato che esse non hanno origine da Dio bensì dai suoi nemici, i demoni e il loro governatore Satana il Diavolo. Quindi lo spiritismo è anticristiano e i suoi promotori sono anticristi. Conformatevi ora ai risultati di questa prova. Per la vostra vita e alla gloria di Dio resistete allo spiritismo resistendo così a Satana e alle sue forze spirituali malvage. Non seguite più le ispirate espressioni di demoni. Seguite la scritta Parola di Dio, l’espressione ispirata dal suo santo spirito. In tal modo, sia che sopravviviate alla battaglia di Armaghedon o che siate risuscitati dopo di essa, voi sarete premiati con la vita nel nuovo mondo di Dio invece di essere ingannati nella distruzione con la falsa speranza di una “vita dopo la morte”.