Domande dai lettori
◆ Qual è il “nuovo nome” menzionato in Apocalisse 2:17? È forse il nome “testimoni di Geova”? E che cosa si può dire dei simili riferimenti di Isaia 62:2 e 65:15? — M. N., Stati Uniti.
In Isaia 62:2 (VR e SA) si legge: “Allora le nazioni vedranno la tua giustizia, e tutti i re, la tua gloria; e sarai chiamata con un nome nuovo, che la bocca di Geova fisserà”. Com’è mostrato in “Nuovi Cieli e Nuova Terra”, alle pagine 214-217, i figli di Sion furono ricondotti dalla schiavitù dell’antitipica Babilonia e gioiosamente uniti alla loro “madre” nel 1919. Da allora in poi Dio ha fatto prosperare la loro condizione e popolare la loro “terra”. Fu a quest’epoca che Dio diede alla sua “donna” o organizzazione celeste un nuovo nome, com’è indicato in Geremia 33:16 (SA), cioè “Geova la nostra giustizia”. È un nome adatto a lei, un nome che Geova stesso ha composto. Questo cambiamento di nome è in armonia con la sua cambiata condizione e la descrive appropriatamente; specialmente in relazione ai suoi interessi terrestri inerenti ai suoi figli spirituali sulla terra.
Consideriamo ora la profezia di Isaia 65:15 (Ti): “E lascerete come imprecazione il vostro nome ai miei eletti, e il Signore Dio vi farà perire, e chiamerà i suoi servi con un altro nome”. Queste parole sono rivolte a coloro che abbandonano Geova, a coloro il cui nome diviene simbolo o illustrazione della punizione che Dio dà agli empi. D’altra parte (com’è indicato anche nella pubblicazione per lo studio biblico summenzionata) gli eletti di Geova, i figli spirituali di Sion che lo servono fedelmente, sono da lui chiamati con un nome differente da quello degli empi servitori apostati. “È un nome o reputazione che rappresenta il favore e la benedizione divina e che indica come una persona fa parte della sua universale organizzazione teocratica avendo onorevoli privilegi di servizio teocratico”. — “Nuovi Cieli e Nuova Terra”, pag. 216.
Vediamo pertanto che questi versetti di Isaia non si riferiscono specificamente al nome “testimoni di Geova”, ma piuttosto alla benedetta condizione e all’onore goduto dalla donna o celeste organizzazione di Dio e dai suoi figli spirituali fin dal 1919. Tuttavia, in armonia con tutto ciò che precede, il rimanente dei figli di Sion, il 26 luglio 1931, adottò il nuovo nome “testimoni di Geova”, poiché questo descriveva la loro testimonianza data alla grandezza di Geova e il sostegno della sua parte nella contesa della sovranità universale. Essi fecero ciò in armonia con il versetto scritturale di Isaia 43:10-12 (VR e SA): “I miei testimoni siete voi, dice Geova, voi, e il mio servo ch’io ho scelto, . . . e non è stato un dio straniero che fosse tra voi; e voi me ne siete testimoni, dice Geova: Io sono Iddio”.
Consideriamo ora Apocalisse 2:17, che dice che Cristo darà a colui che vince “un sassolino bianco, e sul sassolino un nuovo nome scritto che nessuno conosce eccetto colui che lo riceve”. Commentando su questo sassolino bianco, la Cyclopædia di McClintock e Strong riferisce che ‘è stato diverse volte considerato come un riferimento al sassolino di assoluzione usato nei tribunali greci, alla sorte gettata nelle elezioni in Grecia, alle pietre del pettorale del sommo sacerdote e all’usanza di scrivere su pietre’.
Per ciò che riguarda l’idea di scrivere su pietre, v’era l’usanza fra i Romani e i Greci dei tempi antichi di adoperare una pietra bianca come simbolo di amicizia. Essa era divisa a metà e ognuno scriveva il suo nome su una metà e quindi queste venivano scambiate. La presentazione dell’una o dell’altra metà era sufficiente per dimostrare amicizia o per procurarsi aiuto se era necessario, e questo anche da parte dei membri della generazione successiva. La pietra divisa divenne così un simbolo di identificazione e di amicizia.
Non sembra che il nuovo nome menzionato in Apocalisse 2:17 si applichi specificamente al nome “testimoni di Geova”. Perché no? Innanzi tutto, notate che esso è dato come premio ai membri del corpo di Cristo per aver vinto Satana e il mondo. Esso si applicherebbe perciò soltanto a qualche cosa che avrebbero ricevuto come premio alla prima risurrezione. Ciò è in armonia con le ricompense menzionate nello stesso capitolo e nel successivo, quelle cioè di ricevere un posto con Cristo sul trono, di ricevere la corona della vita, di ricevere potere sulle nazioni, ecc. Inoltre, nessuno conosce il nuovo nome eccetto quelli che lo ricevono.
Sembra pertanto che il nuovo nome menzionato in Apocalisse 2:17 si riferisca a una nuova posizione di intima relazione che sarà goduta da coloro che partecipano alla prima risurrezione, e che non può essere apprezzata da altri e neppure conosciuta dai vincitori stessi finché non ricevano il loro premio celeste per aver vinto.