Domande dai lettori
◆ “La delinquenza minorile aumenta!” Non è questo il grido di una generazione adulta che ha convenientemente dimenticato le proprie scappatelle di gioventù? Non hanno ragione quegli uomini politici che attribuiscono l’aumento della delinquenza, come risulta dalle statistiche, ad una maggior efficacia dei metodi della polizia nello scoprire i delitti e nel catturare i criminali? Inoltre, non è l’urbanesimo responsabile in grande misura dell’accentuarsi della delinquenza? E ancora, con l’aumento della popolazione del mondo, non è naturale che vi siano più matrimoni, più figli, più divorzi e più delinquenza? — S. G., Stati Uniti.
Nessuno di questi argomenti resisterà ad un esame verace. L’aumento dei divorzi, della delinquenza e dei delitti ha di gran lunga sorpassato la media di aumento della popolazione. Benjamin Fine, nel suo libro Un milione di delinquenti (inglese), dice che fin dal 1950 la popolazione ha avuto un aumento del 5 per cento, mentre i delitti hanno fatto un balzo avanti del 20 per cento nello stesso periodo. Questa cifra fu ancora peggiore: nel 1953 i delitti commessi dagli adulti salirono dell’1,9 per cento, ma quelli compiuti dai minorenni salirono del 7,9 per cento. Nel 1956 vi fu un aumento del 17,2 per cento di arresti di minorenni sul numero del 1955, mentre i ragazzi dai 10 ai 17 anni aumentarono meno del 3 per cento. Nel 1956 gli arresti di minorenni superarono quasi del 42 per cento quelli avvenuti nel 1952, mentre la popolazione minorile aumentò soltanto del 13,5 per cento. Con un maggior numero di poliziotti e di centri educativi e sociali, ecc., dovrebbe esservi stata una notevole diminuzione nella percentuale di delinquenti, ma è accaduto il contrario.
Il delitto non è più un fenomeno caratteristico dei bassifondi della città, né possiamo darne tutta la colpa alla miseria e alla guerra. La delinquenza minorile si è diffusa anche nei sobborghi e nelle zone rurali. Si è radicata in tutti i ceti sociali. La Svezia, paese in cui non vi è stata guerra e in cui v’è pochissima povertà, ha una delle percentuali più elevate nel numero dei divorzi fra tutti i paesi dell’Europa e la delinquenza, sia dei minorenni che degli adulti, è divenuta un serio problema. Il settimanale americano del 13 novembre 1955 dichiarò che fra la popolazione svedese composta di 7.000.000 di persone “vi sono 27.000 bambini illegittimi all’anno”; “che su ogni dieci donne svedesi che si sposano, almeno sette hanno concepito un figlio prima di giungere all’altare”. Il giudice Samuel H. Hofstadter denunciò che la corruzione degli adulti “ha prodotto la delinquenza dei giovani”. Egli disse che il problema “implica le nazioni, la cultura e le ideologie. . . . Viviamo in un clima di violenza morale e fisica, e i nostri figli riflettono il mondo di cui fanno parte”.
Gesù e i suoi apostoli predissero che queste condizioni si sarebbero verificate in questa generazione. Gesù disse: “A causa dell’aumento dell’illegalità l’amore della maggioranza si raffredderà”. Paolo scrisse: “Ma sappi questo, che negli ultimi giorni verranno tempi molto difficili. Poiché gli uomini saranno amanti di se stessi, amanti del danaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, senza amorevole benignità, . . . amanti dei piaceri più che di Dio”. Noi che viviamo oggi abbiamo il privilegio di vedere queste parole adempiersi proprio sotto ai nostri occhi. È il segno della fine di un vecchio morente mondo e un’assicurazione che il nuovo mondo è alle porte. — Matt. 24:12; 2 Tim. 3:1-5; 2 Piet. 3:3-13.