Domande dai lettori
● A chi si riferiscono le parole “quelli che sono sotto terra” in Filippesi 2:10? — R. T., U.S.A.
In Filippesi 2:10, 11, leggiamo: “Nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio di quelli che sono nel cielo e di quelli che sono sulla terra e di quelli che sono sotto terra, e ogni lingua confessi apertamente che Gesù Cristo è il Signore alla gloria di Dio Padre”. Coloro ai quali si fa riferimento con l’espressione “sotto terra” sono quegli uomini che secondo Gesù erano nelle tombe commemorative in attesa della risurrezione. (Giov. 5:28, 29) Infine, tutti questi saranno risuscitati dai morti e, per continuare a vivere, dovranno riconoscere che Cristo è il Signore, alla gloria di Dio. Solo quelli che sono nelle tombe commemorative o nella memoria di Dio possono considerarsi esistenti, benché siano sotto terra, addormentati nella morte. Gli empi deceduti che non saranno ridestati non esistono; essi sono estinti. — Sal. 37:10.
Sono appropriate a questo riguardo le parole di Paolo, riportate in Efesini 1:9, 10, poiché si riferiscono allo stesso argomento: “Secondo il suo beneplacito si propose di disporre nella pienezza dei tempi stabiliti, per riunire cioè ancora una volta tutte le cose nel Cristo, le cose che sono nei cieli e le cose che sono sulla terra”.