Attraete i mansueti con la benignità
Oggi molte persone mansuete cercano di trovare il Giusto Pastore, Gesù Cristo. La benignità mostrata dai suoi sottopastori, i dedicati ministri cristiani, sarà di grande aiuto nell’attrarle a lui. Giustamente, la benignità è uno dei frutti dello spirito che questi ministri devono coltivare.a Oltre agli espliciti comandi di mostrare benignità, la Parola di Dio ci dà magnifici esempi di benignità. I principali sono quelli di Geova Dio e Gesù Cristo, ed anche l’apostolo Paolo mostrò esemplare benignità. — Gal. 5:22.
Che cos’è la benignità? È stata definita interesse per il benessere altrui. Significa essere amichevoli e compassionevoli, soccorrevoli e ospitali, benevoli e gentili, cortesi e generosi, indulgenti e pietosi, rispettosi e accorti. La benignità offre amorevole aiuto, sia nelle piccole che nelle grandi cose.
Spesso i cristiani sono giustamente esortati a mostrare benignità: “Ciò che richiede il Signore da te: . . . amare la benignità”. “Siate benigni gli uni verso gli altri”. “Vestitevi . . . di tenera compassione, di benignità”. “Non dimenticate la benignità verso gli estranei”. — Mich. 6:8, Na; Efes. 4:32; Col. 3:12, VR; Ebr. 13:2.
Geova ci dà l’esempio nell’essere benigno: “Continuate ad amare i vostri nemici, a fare il bene . . . e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benigno verso gli ingrati e gli empi”. In che modo? “Egli fa levare il suo sole sugli empi e sui buoni e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti”. — Luca 6:35; Matt. 5:44, 45.
Ma, innanzi tutto, Geova Dio mostrò benignità mandando suo Figlio perché fosse il nostro Redentore: “Quando la benignità e l’amore furono dal nostro Salvatore, Dio, manifestati all’uomo, non per qualche attività di giustizia che avessimo compiuta, ma secondo la sua misericordia egli ci salvò”. Secondo un dizionario, la benignità è definita “umanità”, ma considerando il magnifico esempio di Dio, si può ben dire che la benignità è “somiglianza di Dio”. — Tito 3:4, 5.
Gesù Cristo ci diede un grande e stupendo esempio terreno di benignità. Ebbe tenero affetto per il suo popolo, poiché essi erano come tante pecore, sfinite, abbattute e senza pastore. Benignamente, egli non solo li confortò con la buona notizia del Regno e li guarì fisicamente, ma mandò dodici apostoli e in seguito settanta discepoli a svolgere la stessa opera. E, soprattutto, mostrò benignità venendo sulla terra e morendo per l’umanità. — Matt. 9:36; 2 Cor. 8:9.
L’apostolo Paolo imitò Dio e Gesù Cristo, mostrando benignità: “Siamo stati gentili in mezzo a voi, come quando una nutrice cura i propri figli. Così, avendo tenero affetto per voi, siamo stati ben lieti di darvi non solo la buona notizia di Dio, ma anche la nostra stessa anima, perché ci siete divenuti diletti. Voi siete testimoni, e Dio lo è pure, del modo amorevole, benigno, giusto e irreprensibile in cui ci siamo comportati”. — 1 Tess. 2:7, 8, 10.
La benignità cristiana ha il potere di attrarre. Perché? Perché non è semplicemente qualcosa di superficiale, ma è un’espressione d’amore e tutta l’umanità è affamata d’amore. Quindi ci vien detto che non è il timore dell’eterno tormento o della violenza fisica, ma ‘la benevola qualità di Dio che cerca di condurci al pentimento’. — Rom. 2:4.
Nei nostri giorni vi sono ancor più persone afflitte, abbattute e senza pastore di quante non ve ne fossero ai giorni di Gesù. È nostro privilegio cercarle, trovarle, nutrirle e confortarle. Per riuscire in quest’opera dobbiamo avere accurata conoscenza di Geova Dio e dei suoi propositi, zelo per il servizio, energia mentale e fisica e tempo. Ma abbiamo anche bisogno di benignità, perché senza questa qualità potremmo far fuggire coloro che ci sforziamo di servire. Essere senza benignità vuol dire essere sgarbati, senza tatto, rudi, immaturi, aspri, duri. Le persone ammalate, fisicamente o spiritualmente, hanno bisogno di un trattamento gentile e benigno.
Naturalmente, queste persone mansuete e bisognose non sanno a chi rivolgersi per avere aiuto, e alcune forse non si rendono nemmeno conto della loro condizione. Per essere in grado di mostrare benignità dobbiamo cercare queste persone mansuete, come il pastore cerca la pecora smarrita. Questo vuol dire andare di casa in casa, sostare agli angoli delle vie, e stare attenti ad ogni occasione per trovare le pecore bisognose. Quando le abbiamo trovate attiriamole al Giusto Pastore, servendole con fedeltà e benignità, imitando Paolo, come egli imitò Gesù Cristo e come Cristo imitò Geova Dio.
[Nota in calce]
a Per i particolari vedere La Torre di Guardia del 15 novembre 1960.